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2678. LEGRAND J. G., Monumens de la Grece, ou colléction des chefs d’oeuvres d’architecture, de sculpture et de peinture antiques, Paris 1808, in fol., fig., tome I.
Non comparve finora che questo volume in contorni, che può dirsi un plagio delle opere precedenti e fatto per speculazione libraria più che per altro oggetto: con 93 tavole. Chi non possiede le grandi opere d’antichità, trova però in questo alcuni sussidj d’erudizione.
Non comparve finora che questo volume in contorni, che può dirsi un plagio delle opere precedenti e fatto per speculazione libraria più che per altro oggetto: con 93 tavole. Chi non possiede le grandi opere d’antichità, trova però in questo alcuni sussidj d’erudizione.
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2680. MAJOR Thomas, The ruins of Paestum, otherwise Posidonia in magna Grecia, London 1768, in fol. figurato.
Opera pubblicata con molto apparato di lusso, ma la precisione che vuolsi nelle opere di questo genere non corrisponde all’aspettazion che ne avevano formata i dotti e specialmente gli architetti. Ciò si avverte anche nella successiva opera del Paoli sullo stesso soggetto.
Opera pubblicata con molto apparato di lusso, ma la precisione che vuolsi nelle opere di questo genere non corrisponde all’aspettazion che ne avevano formata i dotti e specialmente gli architetti. Ciò si avverte anche nella successiva opera del Paoli sullo stesso soggetto.
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2682. MAZOCHII Alexii Symmachi, Commentariorum in Regii Herculanensis Musaei aeneas tabulas Heracleenses, partes duae, Neapoli 1714 e 1755, in un vol. in fol., fig.
Con cinque grandi tavole in cui sono intagliate le iscrizioni.
Con cinque grandi tavole in cui sono intagliate le iscrizioni.
Show More MAZZELLA Scipione, Sito ed antichità della città di Pozzuolo e del suo amenissimo distretto, Napoli 1595, in 8, fig. e de Balneis Puteolorum. Vedi fra le Guide di Pozzuolo.
2685. MORGHEN Filippo, Sei tavole che illustrano le antiche fabbriche dei templi di Pesto dedicate al barone di Baltimore Pari d’Irlanda, Napoli 1765, in fol.
Precedute da un foglio di spiegazioni.
Precedute da un foglio di spiegazioni.
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2686. MORGHEN Filippo, Gabinetto di tutte le più interessanti vedute degli antichi monumenti di Pozzuolo, Cuma e Baja e luoghi circonvicini, espresse in 45 rami, disegnati da valenti professori, Napoli 1803, in fol. oblon.
2689. D’ORVILLE Jacobi Philippi, Sicula, quibus Siciliae veteris rudera, additis antiquitatum tabu1is, illustrantur cum Burmanno etc., Amstelodami 1764, in fol., fig.
Bella e accurata edizione di un’opera preziosa non tanto per le antichità che per la numismatica in 20 e diligentissime tavole distribuita. Le altre tavole de’ monumenti copiose stanno tra le pagine del testo ai rispettivi luoghi: esemplare in carta distinta.
Bella e accurata edizione di un’opera preziosa non tanto per le antichità che per la numismatica in 20 e diligentissime tavole distribuita. Le altre tavole de’ monumenti copiose stanno tra le pagine del testo ai rispettivi luoghi: esemplare in carta distinta.
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2691. PACIAUDI, Monumenta peloponnesia commentariis explicata, Romae 1761, 2 vol., in 4, fig., legati in un sol volume in carta grande.
Le numerose tavole di quest’opera eruditissima sono sparse fra il testo ai luoghi in esso voluti.
Le numerose tavole di quest’opera eruditissima sono sparse fra il testo ai luoghi in esso voluti.
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2692. PAOLI, Avanzi delle antichità esistenti a Pozzuoli, Cuma e Baja, Napoli 1778, in fol., fig.
Quest’opera è distintamente disegnata ed incisa in cento e sette tavole delle quali 68 sono le figure e vedute e 39 contengono il testo italiano e latino. Le prime di queste tavole e molte altre nel corpo dell’opera sono intagliate da Giovanni Volpato e vi lavorarono molti altri incisori di grido, cosicché può ritenersi come un eccellente libro non tanto per le illustrazioni del dotto antiquario, quanto per la parte calcografica.
Quest’opera è distintamente disegnata ed incisa in cento e sette tavole delle quali 68 sono le figure e vedute e 39 contengono il testo italiano e latino. Le prime di queste tavole e molte altre nel corpo dell’opera sono intagliate da Giovanni Volpato e vi lavorarono molti altri incisori di grido, cosicché può ritenersi come un eccellente libro non tanto per le illustrazioni del dotto antiquario, quanto per la parte calcografica.
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2693. PAOLI Paol Antonio, Della città di Pesto. Dissertazioni, Roma 1784, in fol., fig.
Il testo è stampato in bei caratteri a colonna, ital. e latino. Sonovi 65 tavole in rame assai ben intagliate da Volpato, da Bartolozzi e da altri sui disegni de’ migliori artisti. Opera molto più esatta della prima che pubblicò in Londra il sig. 34 Major nel 1768 ma che lascia nondimeno agli architetti desiderio di maggior precisione.
Il testo è stampato in bei caratteri a colonna, ital. e latino. Sonovi 65 tavole in rame assai ben intagliate da Volpato, da Bartolozzi e da altri sui disegni de’ migliori artisti. Opera molto più esatta della prima che pubblicò in Londra il sig. 34 Major nel 1768 ma che lascia nondimeno agli architetti desiderio di maggior precisione.
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2694. PANCRAZJ Giuseppe Maria, Antichità siciliane spiegate colle notizie generali di questo Regno, Napoli 1751, in fol., fig., 2 vol.
Nel primo volume sono 16 tavole e 29 nel secondo, non comprese le vignette e frontespizi, il tutto disegnato male e peggio intagliato: l’opera non ostante è da riguardarsi come un deposito di cognizioni e memorie.
Nel primo volume sono 16 tavole e 29 nel secondo, non comprese le vignette e frontespizi, il tutto disegnato male e peggio intagliato: l’opera non ostante è da riguardarsi come un deposito di cognizioni e memorie.
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