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1770. PROVISIONE novissima delle dote e dello ornato delle donne reformata al tempo del Reverendissimo Sig. Bernardo de’ Rossi governatore pres. et vicel. di Bologna e di tutta Romagna, impressa in Bologna per maestro Girolamo de’ Benedetti, 1521, in 8, M. 54.
Questa disposizione data per moderare il lusso di Bologna si estende in singolarissimi argomenti che interessano per le costumanze del vestiario e degli ornamenti di quell’età. Sono 23 capitoli, seguiti da un Breve di Leone X in 12 foglietti di stampa col frontespizio. Opuscolo raro.
Questa disposizione data per moderare il lusso di Bologna si estende in singolarissimi argomenti che interessano per le costumanze del vestiario e degli ornamenti di quell’età. Sono 23 capitoli, seguiti da un Breve di Leone X in 12 foglietti di stampa col frontespizio. Opuscolo raro.
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1387. TORNEO fatto sotto il Castello d’Argio dai Signori Cavalieri Bolognesi il dì 9 febbraio, 1578, Bologna, per Girolamo Rossi, 1678, in 8. MDLXXIX
4183. ZANTI Giovanni, Nomi e cognomi di tutte le strade, contrade, e borghi di Bologna, Bologna 1583, in 8, M. 16.
Si espongono in questa antica guida di Bologna le cose più notabili di pittura e scultura. Libretto non facile a trovarsi
Si espongono in questa antica guida di Bologna le cose più notabili di pittura e scultura. Libretto non facile a trovarsi
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1402. DESCRIZIONE degli apparati fatti in Bologna parla venuta di N. S. Papa Clemente VIII con i disegni degli archi, statue e pitture, dedicata agli illustrissimi Signori del Reggimento di Bologna, da Vittorio Benacci Stampatore Camerale, 1598.
Sonovi 9 stampe pittoresche all’acqua forte, oltre lo stemma nel frontespizio, molto pregiate, che rendono l’opuscolo prezioso, per essere della mano maestra di Guido Reni. Due esemplari; all’uno de’ quali è aggiunto l’altro opuscolo felicissima entrata di N. S. Papa Clemente VIII nell’inclita città di Ferrara con gli apparati pubblici. In Ferrara, e ristampata in Torino presso Giov. Mich. Cavalieri 1598. Si trova più difficilmente questo secondo, che il primo.
Sonovi 9 stampe pittoresche all’acqua forte, oltre lo stemma nel frontespizio, molto pregiate, che rendono l’opuscolo prezioso, per essere della mano maestra di Guido Reni. Due esemplari; all’uno de’ quali è aggiunto l’altro opuscolo felicissima entrata di N. S. Papa Clemente VIII nell’inclita città di Ferrara con gli apparati pubblici. In Ferrara, e ristampata in Torino presso Giov. Mich. Cavalieri 1598. Si trova più difficilmente questo secondo, che il primo.
Show More MDXCVIII
1407. ZOPPIO Melchiorre, La montagna Circea. Torneamento nel passaggio della Duchessa Margherita Aldobrandini sposa del Sereniss. Ramicelo Farnese Duca di Parma, Bologna 1600, in 8.
La prosa e i versi nel fine sono di Melchiorre Zoppio.
La prosa e i versi nel fine sono di Melchiorre Zoppio.
Show More MDCII
1431. VALESIO Luigi. Apparato Funebre dell’Anniversario a Gregorio XV celebrato in Bologna a’ 24 Luglio 1624, in fol. fig.
Con otto tavole intagliate in rame e le relazioni di Giovan Luigi Valesio.
Con otto tavole intagliate in rame e le relazioni di Giovan Luigi Valesio.
Show More MDCXXV
1433. PISTOFILO Bonaventura, Il Torneo, Bologna 1627, in 4, fig.
Nei due primi libri di quest’opera non sono figure, ma se ne trovano 117 nel terzo libro ragionevolmente eseguite; ol 245tre il frontespizio e il ritratto dell’autore. Leggesi nel frontespizio Coriolanus Pictor et Theatri Palladis professor fecit.
Nei due primi libri di quest’opera non sono figure, ma se ne trovano 117 nel terzo libro ragionevolmente eseguite; ol 245tre il frontespizio e il ritratto dell’autore. Leggesi nel frontespizio Coriolanus Pictor et Theatri Palladis professor fecit.
Show More MDCXXVIII
1436. AMORE Prigioniero in Delo. Torneo fatto in Bologna nel 1628. Dedicato a Ferdinando il Gran Duca di Toscana. Disegnato ed inciso da Giovan Battista Coriolani, in fol. fig.
Sono 15 tavole in foglio intero con ricche invenzioni.
Sono 15 tavole in foglio intero con ricche invenzioni.
Show More MDCXXIX
2221. BUMALDO Jo. Antonius, Minervalia Bonon. civium anademata seu Biblìotheca Bononiensis. Cui accessit brevis catalogus antiquorum pictorum et sculptorum Bonon., Bononiae 1641, in 12.
1614. CARACCIO Annibale, Le Arti di Bologna, 78 tavole intagliate in rame in fol., Roma 1646.
Quest’opera apparve con diversi frontespizi e vario numero di tavole. Questo esemplare è di prima impressione e le lamine furono intagliate sui disegni d’Annibale da Gius. Mitelli.
Quest’opera apparve con diversi frontespizi e vario numero di tavole. Questo esemplare è di prima impressione e le lamine furono intagliate sui disegni d’Annibale da Gius. Mitelli.
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4178. MASINI Antonio di Paolo, Bologna perlustrata, ove si parla delle chiese, dei santi, degli uomini illustri, degli artisti tanto cittadini quanto forestieri, che operarono in Bologna, Bologna 1650, in 12.
4179. MASINI Antonio di Paolo, Bologna perlustrata, terza impressione notabilmente accresciuta, Bologna 1666, in 4, vol. 2.
Quest’opera è copiosissima, ma più di notizie ecclesiastiche, che di storiche, e di belle arti. Nondimeno è da tenersi in pregio
Quest’opera è copiosissima, ma più di notizie ecclesiastiche, che di storiche, e di belle arti. Nondimeno è da tenersi in pregio
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2310. MALVASIA Conte Carlo Cesare, La Felsina pittrice, Vite de’ pittori bolognesi divise in due tomi, con indici in fine copiosissimi, Bologna 1678, in 4 vol. 2. Per l’erede di Domenico Barbieri.
Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati, incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi Crespi, Bianconi, Vittoria, Dialoghi.
Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati, incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi Crespi, Bianconi, Vittoria, Dialoghi.
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4173. Della PITTURA della libreria del monastero di S. Michel in Bosco di Bologna, Bologna 1681, in 8, M. 51.
Fu questa libreria dipinta da Domenico M. Canuti.
Fu questa libreria dipinta da Domenico M. Canuti.
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3126. MALVASIAE Caesar, Marmora felsinea innumeris non solum inscriptionibus hucusque ineditis, sed doctissimorum expositionibus roborata et aucta, Bononiae 1690, in 4, fig.
Le tavole in legno e in rame sono a’ rispettivi luoghi fra il testo.
Le tavole in legno e in rame sono a’ rispettivi luoghi fra il testo.
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1484. DISEGNI del convito fatto dall’Illustriss. Sig. Francesco Ratta al pubblico ed anziani; terminando il suo gonfalonierato li 28 febb. 1693, Bologna, in fol. fig. con 6 tavole. MDCXCIV
2404. VITTORIA D. Vincenzo, Osservazioni sopra il libro della Felsina Pittrice per difesa di Rafaello, dei Caracci ec., Roma 1703, in 8.
Si riprendono tutti, o molti dei passi pungenti dei Malvasia 405 e trovasi innanzi al frontespizio una tavola in rame con due mani che temperano una penna da scrivere col motto di sopra ut scribat, non feriat.
Si riprendono tutti, o molti dei passi pungenti dei Malvasia 405 e trovasi innanzi al frontespizio una tavola in rame con due mani che temperano una penna da scrivere col motto di sopra ut scribat, non feriat.
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2414. ZANOTTI Gio. Pietro, Nuovo fregio di Gloria a Felsina sempre pittrice nella vita di Lorenzo Pasinelli pittor bolognese, Bologna 1706, in 8.
4066. PIANTE, facciate, e spaccati del Palazzo Senatorio Ranuzzi in Bologna. Aggiuntovi: Soffitto d’una stanza nel detto palazzo dipinto da Marc’Antonio Franceschini, Bologna 1716 e 1718, in fol. atl.
L’architettura di questo palazzo si attribuisce ad Andrea Palladio. Dieci sono le tavole che riguardano l’edifizio, e quelle che rappresentano le pitture della volta dipinta, intagliate all’acqua forte da Antonio Cattani.
L’architettura di questo palazzo si attribuisce ad Andrea Palladio. Dieci sono le tavole che riguardano l’edifizio, e quelle che rappresentano le pitture della volta dipinta, intagliate all’acqua forte da Antonio Cattani.
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