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Antiquities
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Il primo volume contiene la serie dei rosoni antichi in Roma; il secondo la serie dei medesimi fuori di Roma; il
terzo la serie dei candelabri antichi: il quarto la serie degli orologi solari e dei candelabri antichi. Sono duecento
tavole in rame di bel disegno e buona esecuzione.
Il primo volume contiene la serie dei rosoni antichi in Roma; il secondo la serie dei medesimi fuori di Roma; il
terzo la serie dei candelabri antichi: il quarto la serie degli orologi solari e dei candelabri antichi. Sono duecento
tavole in rame di bel disegno e buona esecuzione.
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,
Questi tre tomi sono ciascuno composti di altrettanti volumetti ognuno riguardante l’illustrazione di qualche
insigne edificio, preceduti da una pagina di testo, e da un frontespizio separato, il tutto intagliato in rame. II
primo tomo contiene 86 tavole che illustrano dieci edifici. Otto compongono il secondo tomo che contiene 79
tav. Quattordici stanno nel terzo illustrati con tavole 136; opera di bella ed esatta erudizione.
Questi tre tomi sono ciascuno composti di altrettanti volumetti ognuno riguardante l’illustrazione di qualche
insigne edificio, preceduti da una pagina di testo, e da un frontespizio separato, il tutto intagliato in rame. II
primo tomo contiene 86 tavole che illustrano dieci edifici. Otto compongono il secondo tomo che contiene 79
tav. Quattordici stanno nel terzo illustrati con tavole 136; opera di bella ed esatta erudizione.
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A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né
nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né
nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
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Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la
copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio
Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri
furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig.
Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi
Speculum Romanie magnificentiae.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la
copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio
Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri
furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig.
Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi
Speculum Romanie magnificentiae.
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Con 4 tavole in rame.
Con 4 tavole in rame.
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Giovan Battista Cipriani fu assistito e diretto dall’autore per il disegno e intaglio di queste tavole che deggiono
applicarsi, 10 al primo tomo dell’Architettura civile, 12 al secondo e 5 al terzo, oltre le 8 che a quest’ultimo ne
ha date lo stesso Milizia.
Giovan Battista Cipriani fu assistito e diretto dall’autore per il disegno e intaglio di queste tavole che deggiono
applicarsi, 10 al primo tomo dell’Architettura civile, 12 al secondo e 5 al terzo, oltre le 8 che a quest’ultimo ne
ha date lo stesso Milizia.
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Queste due opere qui separate, le quali veggiamo con frontespizi a loro addetti
particolarmente, servirono poi nello stesso anno, a formare l’edizione completa dei quattro
libri.
Queste due opere qui separate, le quali veggiamo con frontespizi a loro addetti
particolarmente, servirono poi nello stesso anno, a formare l’edizione completa dei quattro
libri.
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Dei due primi libri dell’antichità, la biblioteca Smithiana ne possedeva un esemplare e l’autore teneva forse in
pensiero di unirvi poi altri libri, come si riconosce ai capi XIX e XXV, del suo primo libro, in cui fa sperare di
dar presto alla luce i suoi disegni degli anfiteatri e degli archi di trionfo e come si può conghietturare da’
materiali inediti in più luoghi esistenti; perla qual cosa pensò di pubblicare intanto i due primi libri.
L’altro volume dei due libri d’architettura ancor più raro del precedente, non venne citato da alcun bibliografo,
né mai ci venne fatto di conoscere altro esemplare.
Dei due primi libri dell’antichità, la biblioteca Smithiana ne possedeva un esemplare e l’autore teneva forse in
pensiero di unirvi poi altri libri, come si riconosce ai capi XIX e XXV, del suo primo libro, in cui fa sperare di
dar presto alla luce i suoi disegni degli anfiteatri e degli archi di trionfo e come si può conghietturare da’
materiali inediti in più luoghi esistenti; perla qual cosa pensò di pubblicare intanto i due primi libri.
L’altro volume dei due libri d’architettura ancor più raro del precedente, non venne citato da alcun bibliografo,
né mai ci venne fatto di conoscere altro esemplare.
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Questa singolarità mette in chiaro i primi divisamenti dell’autore, e avendo noi conosciuti in buon numero
bellissimi disegni palladiani inediti di romane antichità, oltre quelli già pubblicati da Lord Burlington, si
riconosce ben chiara l’intenzione di Palladio di pubblicare almeno dopo i due primi libri, altri due, che
componessero forse una grand’opera tutta di antichità, ommettendo di unirvi i libri dell’architettura.
Questa singolarità mette in chiaro i primi divisamenti dell’autore, e avendo noi conosciuti in buon numero
bellissimi disegni palladiani inediti di romane antichità, oltre quelli già pubblicati da Lord Burlington, si
riconosce ben chiara l’intenzione di Palladio di pubblicare almeno dopo i due primi libri, altri due, che
componessero forse una grand’opera tutta di antichità, ommettendo di unirvi i libri dell’architettura.
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107
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata
in vit.. dor. con busta.
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata
in vit.. dor. con busta.
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Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla
dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla
dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
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Anche questa edizione, se non fosse pel nome dello stampatore e l’anno di stampa, potrebbe riguardarsi come
una contraffazione dell’originale, essendosi adoperati li stessi legni e la stessa distribuzione nelle pagine.
Anche questa edizione, se non fosse pel nome dello stampatore e l’anno di stampa, potrebbe riguardarsi come
una contraffazione dell’originale, essendosi adoperati li stessi legni e la stessa distribuzione nelle pagine.
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Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa
disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora
posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra.
Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima
edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col
frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana,
disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che
rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma
a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta
giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli
originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato
ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce,
imitando l’esempio del benemerito inglese.
Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa
disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora
posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra.
Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima
edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col
frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana,
disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che
rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma
a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta
giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli
originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato
ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce,
imitando l’esempio del benemerito inglese.
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Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio.
Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio.
Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
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Quello non è che il quarto libro del Serlio, ma è da notar 121 si che a render prezioso questo esemplare sono
inserite in rispettivi luoghi le nove stampe delle basi e dei capitelli degli ordini, intagliati da Agostino Veneziano
colle marche A. V. l’anno 1528. Sta in ciascuna di esse inciso il privilegio, allora ottenuto, Cantum sic ne aliquis
imprimat ut in privilegio constat. Il nome dì ciascun ordine è espresso colle parole dorica, ionica etc.
accompagnato dalle iniziali S. B. Le quali significano Serlio Bolognese. Bairtsch nella sua opera le Peintre
graveur vol. 14 sez. 11, ai numeri 525, e 533 indica queste nove rare stampe, ignorando però che appaitengano
all’architettura del Serlio. Nel 1636 Antonio Sadeler le riprodusse senza il privilegio e senza le iniziali,
ponendovi soltanto il suo nome. Magnifico esemplare in vit.
Quello non è che il quarto libro del Serlio, ma è da notar 121 si che a render prezioso questo esemplare sono
inserite in rispettivi luoghi le nove stampe delle basi e dei capitelli degli ordini, intagliati da Agostino Veneziano
colle marche A. V. l’anno 1528. Sta in ciascuna di esse inciso il privilegio, allora ottenuto, Cantum sic ne aliquis
imprimat ut in privilegio constat. Il nome dì ciascun ordine è espresso colle parole dorica, ionica etc.
accompagnato dalle iniziali S. B. Le quali significano Serlio Bolognese. Bairtsch nella sua opera le Peintre
graveur vol. 14 sez. 11, ai numeri 525, e 533 indica queste nove rare stampe, ignorando però che appaitengano
all’architettura del Serlio. Nel 1636 Antonio Sadeler le riprodusse senza il privilegio e senza le iniziali,
ponendovi soltanto il suo nome. Magnifico esemplare in vit.
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Alla testa di questi opuscoli trovasi il ritratto dell’autore disegnato da Wicar, intagliato da Fontana e molto
somigliante.
Alla testa di questi opuscoli trovasi il ritratto dell’autore disegnato da Wicar, intagliato da Fontana e molto
somigliante.
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, Con 15 tavole intagliate in rame. Ricomparse quest’opera nella Verona Illustrata di cui forma l’ultimo libro, ma
ad istanza dei dotti e curiosi l’autore la pubblicò primamente in questa piccola forma.
Con 15 tavole intagliate in rame. Ricomparse quest’opera nella Verona Illustrata di cui forma l’ultimo libro, ma
ad istanza dei dotti e curiosi l’autore la pubblicò primamente in questa piccola forma.
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, Con una tavola in rame
Con una tavola in rame
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. Con due gran tavole in rame, opera piena di eruditissime osservazioni.
Con due gran tavole in rame, opera piena di eruditissime osservazioni.
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, Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari
dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B.
Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari
dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B.
Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
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, Vedilo anche altrove fra le opere di scultura.
Vedilo anche altrove fra le opere di scultura.
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, Rende interessante quest’opuscolo l’elenco delle curiosità riunite nel Gabinetto Borgia.
Rende interessante quest’opuscolo l’elenco delle curiosità riunite nel Gabinetto Borgia.
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, Esemplare in carta distinta con quattordici tavole disegnate e intagliate con precisione.
Esemplare in carta distinta con quattordici tavole disegnate e intagliate con precisione.
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, Questa lettera fu dall’autore diretta al Card. Borgia e su questa medesima medaglina di piombo scrisse nello
stesso anno una illustrazione anche l’Ab. Sestini e la diresse al Sig. Giorgio Zoega.
Questa lettera fu dall’autore diretta al Card. Borgia e su questa medesima medaglina di piombo scrisse nello
stesso anno una illustrazione anche l’Ab. Sestini e la diresse al Sig. Giorgio Zoega.
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, Questa è l’argenteria che passò in potere del famoso Sig. Barone di Shellerseim ec. ec.
Questa è l’argenteria che passò in potere del famoso Sig. Barone di Shellerseim ec. ec.
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, Comincia nell’anno 1784 e finisce col 1789,
Comincia nell’anno 1784 e finisce col 1789,
Show More Roma in 4, fig.
in 4, fig.
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, Comincia col 1806 e prosiegue sino a quasi tutto il 1817, in 4, fig.
Comincia col 1806 e prosiegue sino a quasi tutto il 1817, in 4, fig.
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, Segue la dedica al Cav. Aldobrandino e 18 foglietti di tavole delle materie. Indi si incomincia la numerazione del
testo fino alla pagina 256. Ordinariamente questo libro si trova imperfetto a cagione della duplicità dei
frontespizi: sono fra il testo molte lapidi e iscrizioni.
Segue la dedica al Cav. Aldobrandino e 18 foglietti di tavole delle materie. Indi si incomincia la numerazione del
testo fino alla pagina 256. Ordinariamente questo libro si trova imperfetto a cagione della duplicità dei
frontespizi: sono fra il testo molte lapidi e iscrizioni.
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, Questi opuscoli, od operette per meglio dire, sono preziose la maggior parte per lo studio e la diligenza con cui
hanno cercato gli studiosi di esaurire le materie e pei monumenti e tavole di cui sono arricchite.
Questi opuscoli, od operette per meglio dire, sono preziose la maggior parte per lo studio e la diligenza con cui
hanno cercato gli studiosi di esaurire le materie e pei monumenti e tavole di cui sono arricchite.
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Opera eruditissima colle figure incise in rame ai luoghi indicati fra il testo.
Opera eruditissima colle figure incise in rame ai luoghi indicati fra il testo.
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, Opera benissimo stampata ed ornata di numerose medaglie e monumenti sparsi fra il testo, oltre tre grandi tavole,
l’una in principio e due al fine del volume. La materia vi è dottamente esaurita.
Opera benissimo stampata ed ornata di numerose medaglie e monumenti sparsi fra il testo, oltre tre grandi tavole,
l’una in principio e due al fine del volume. La materia vi è dottamente esaurita.
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, Nel primo volume è tutta la serie delle caricature di Grose, ripubblicata poi da Renouard e assai numerosa è la
serie dei monumenti e ritratti sparsi nell’opera e collocati fra il testo. Questa copiosa collezione è altresì
ragguardevole per la profonda critica ed erudizione di cui sono ripiene le dissertazioni.
Nel primo volume è tutta la serie delle caricature di Grose, ripubblicata poi da Renouard e assai numerosa è la
serie dei monumenti e ritratti sparsi nell’opera e collocati fra il testo. Questa copiosa collezione è altresì
ragguardevole per la profonda critica ed erudizione di cui sono ripiene le dissertazioni.
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288
Libro, che appartenne alla biblioteca di Mariette segnato di sua mano col nome dell’autore, spiegando le iniziali,
e dichiarandolo di molta rarità, specialmente allorché non manchino le 2 tavole; una dello stemma, l’altra del
sepolcro e dell’urna, come si trovano in questo esemplare magnifico e completo. Opera ripiena di dottrina.
Libro, che appartenne alla biblioteca di Mariette segnato di sua mano col nome dell’autore, spiegando le iniziali,
e dichiarandolo di molta rarità, specialmente allorché non manchino le 2 tavole; una dello stemma, l’altra del
sepolcro e dell’urna, come si trovano in questo esemplare magnifico e completo. Opera ripiena di dottrina.
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, Quest’opera scritta in latino originariamente qui venne tradotta in francese dall’Ab. ***.
Quest’opera scritta in latino originariamente qui venne tradotta in francese dall’Ab. ***.
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, Col frontespizio figurato e qualche tavola fra il testo.
Col frontespizio figurato e qualche tavola fra il testo.
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, Quest’opera è annunciata dal traduttore come continuazione delle collezioni di Montfaucon e di Caylus. Le
tavole in numero di 77 sono nel volume secondo.
Quest’opera è annunciata dal traduttore come continuazione delle collezioni di Montfaucon e di Caylus. Le
tavole in numero di 77 sono nel volume secondo.
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,
Opera che ha perduto molto del suo pregio dopo le più recenti produzioni di questo genere e non le rimane che
quello di appartenere alla collana delle opere pubblicate ad usum Delphini.
Opera che ha perduto molto del suo pregio dopo le più recenti produzioni di questo genere e non le rimane che
quello di appartenere alla collana delle opere pubblicate ad usum Delphini.
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, Sono in questo opuscolo alcune vignette intagliate con grazia da Francesco Rosaspina, aggiunta in fine
l’illustrazione di due medaglie di Giacomo Zucconi dedicata al P. Trombelli: non sono che quattro foglietti di
stampa.
Sono in questo opuscolo alcune vignette intagliate con grazia da Francesco Rosaspina, aggiunta in fine
l’illustrazione di due medaglie di Giacomo Zucconi dedicata al P. Trombelli: non sono che quattro foglietti di
stampa.
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, Opera classica e preziosa per l’immensa quantità dei monumenti in essa prodotti da questo celebre antiquario. Il
settimo volume comparve in qualità di supplemento, essendo già morto l’autore e fu estratto da’ suoi manoscritti
da M. de Bombarde, in fronte al quale fu messo il ritratto dell’autore e l’elogio storico del medesimo. Questa
grand’opera contiene 800 tavole incise, senza contare l’immenso numero delle vignette. Leggesi sul magnifico
nostro esemplare questa notizia singolare, la quale convince di una verità assai trita, cioè che l’invidia morde col
suo veleno sempre gli uomini i più grandi. M. B. C. de Caylus avoit fait placer a st. Germain le Auxerrois pour
lui servir de mausolie une belle urne antique de porphire, sur la quelle est une lampe. Une plaque de bronze, qui
est au dessus, porte un epitaphe fort modeste. M. Diderot qui n’ aimait pas cet autheur a fait contre lui cette
satire:
Cy git sous cette cruche etrusque
Un antiquaire rude et brusque
Opera classica e preziosa per l’immensa quantità dei monumenti in essa prodotti da questo celebre antiquario. Il
settimo volume comparve in qualità di supplemento, essendo già morto l’autore e fu estratto da’ suoi manoscritti
da M. de Bombarde, in fronte al quale fu messo il ritratto dell’autore e l’elogio storico del medesimo. Questa
grand’opera contiene 800 tavole incise, senza contare l’immenso numero delle vignette. Leggesi sul magnifico
nostro esemplare questa notizia singolare, la quale convince di una verità assai trita, cioè che l’invidia morde col
suo veleno sempre gli uomini i più grandi. M. B. C. de Caylus avoit fait placer a st. Germain le Auxerrois pour
lui servir de mausolie une belle urne antique de porphire, sur la quelle est une lampe. Une plaque de bronze, qui
est au dessus, porte un epitaphe fort modeste. M. Diderot qui n’ aimait pas cet autheur a fait contre lui cette
satire:
Cy git sous cette cruche etrusque
Un antiquaire rude et brusque
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, È inutile che di un’opera sì vasta e sì accreditata si pongano qui annotazioni. Troppo nota è la preziosità della
raccolta e il merito degli autori dai quali è formata
È inutile che di un’opera sì vasta e sì accreditata si pongano qui annotazioni. Troppo nota è la preziosità della
raccolta e il merito degli autori dai quali è formata
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, Le poche tavole intagliate in rame che illustrano quest’opera, non troppo profonda, sono inserite fra il testo.
Vedansi le osservazioni su quest’opera all’articolo Ficoroni e l’apologia all’articolo Riccobaldi.
Le poche tavole intagliate in rame che illustrano quest’opera, non troppo profonda, sono inserite fra il testo.
Vedansi le osservazioni su quest’opera all’articolo Ficoroni e l’apologia all’articolo Riccobaldi.
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, Il Ficoroni aveva nelle sue osservazioni riconvenuto il Montfaucon di alcuni errori; e il frate Riccobaldi
riconoscendo il dovere di difendere la propria Religione nel suo fratello in Cristo lacerato dalla penna d’un uomo
neppur leggermente tinto dei principi d’alcuna sorta di volgar letteratura (così egli denomina il Ficoroni), lo
lacera poi senza pietà cristiana con ogni impudenza.
Il Ficoroni aveva nelle sue osservazioni riconvenuto il Montfaucon di alcuni errori; e il frate Riccobaldi
riconoscendo il dovere di difendere la propria Religione nel suo fratello in Cristo lacerato dalla penna d’un uomo
neppur leggermente tinto dei principi d’alcuna sorta di volgar letteratura (così egli denomina il Ficoroni), lo
lacera poi senza pietà cristiana con ogni impudenza.
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, monaco cassinense, Il terzo volume composto di sette opuscoli da varj eruditi va sempre unito all’opera precedente e sono i seguenti.
Il terzo volume composto di sette opuscoli da varj eruditi va sempre unito all’opera precedente e sono i seguenti.
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, —Saggio di osservazioni sopra un basso rilievo di Villa Albani; e osservazioni sopra un altro
monumento della medesima Villa, Roma 1773.
, — Dissertazione sopra un singolar combattimento in basso rilievo nella Villa Albani.
— Filottete addolorato; altro basso rilievo come sopra.
— Il Nido. Canzone Didascalica con note sopra un antico nido di marmo in Villa Albani, 1778.
— Osservazioni sopra alcuni antichi monumenti di Villa Albani, Roma 1779
— Statua camminante per l’aria, simulacri astriferi, sacerdote egizio, Osiride, statua egizia Averrunca.
— Osservazioni sovra un Apolline ec. L’atlante di quest’opera è composto di 25 tavole in foglio legate a parte.
L’atlante di quest’opera è composto di 25 tavole in foglio legate a parte.
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, Quest’opera tradotta dal danese in cui fu scritta venne pubblicata in Londra in inglese dal d. Peter Tempelmann e
deve riguardarsi come una delle migliori opere che hanno preceduto la grande e colossale ultimamente in
Francia. Tutto il primo volume è consecrato al testo: il secondo alle tavole in numero di 159.
Quest’opera tradotta dal danese in cui fu scritta venne pubblicata in Londra in inglese dal d. Peter Tempelmann e
deve riguardarsi come una delle migliori opere che hanno preceduto la grande e colossale ultimamente in
Francia. Tutto il primo volume è consecrato al testo: il secondo alle tavole in numero di 159.
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, Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
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, Con cinque tavole in rame, l’una colle iscrizioni, l’altre colle figure. È mirabile l’intrepidità con cui questo
archeologo intende di spiegare e commentare le iscrizioni etrusche senza dubitazione veruna.
Con cinque tavole in rame, l’una colle iscrizioni, l’altre colle figure. È mirabile l’intrepidità con cui questo
archeologo intende di spiegare e commentare le iscrizioni etrusche senza dubitazione veruna.
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, Bisogna osservare negli esemplari di quest’opera dottissima che alla p. 511 finiscono i due primi; e il terzo libro
con ulteriori appendici ricomincia dalle pagine 1 sino alla 102. Le tavole sono sparse per entro il testo dell’opera.
Bisogna osservare negli esemplari di quest’opera dottissima che alla p. 511 finiscono i due primi; e il terzo libro
con ulteriori appendici ricomincia dalle pagine 1 sino alla 102. Le tavole sono sparse per entro il testo dell’opera.
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, L’autore opina che questa città fosse dei Sabiui nel Piceno.
L’autore opina che questa città fosse dei Sabiui nel Piceno.
Show More T. II.
18
, Opera la più grandiosa che fosse comparsa in questa materia vastissima e per la quale questo esimio e laborioso
autore si è reso tanto benemerito delle lettere e della sua patria.
Opera la più grandiosa che fosse comparsa in questa materia vastissima e per la quale questo esimio e laborioso
autore si è reso tanto benemerito delle lettere e della sua patria.
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, Questa è la stessa opera dell’altra pubblicata nel 1737 colla sola varietà del frontespizio.
Questa è la stessa opera dell’altra pubblicata nel 1737 colla sola varietà del frontespizio.
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19
, Bella e preziosa edizione per l’esattezza delle tavole intagliate in rame e in legno, collocate fra il testo, nonché
per l’eleganza dei tipi e bellezza della carta non comune in Germania. Vedi anche all’articolo Micali.
Bella e preziosa edizione per l’esattezza delle tavole intagliate in rame e in legno, collocate fra il testo, nonché
per l’eleganza dei tipi e bellezza della carta non comune in Germania. Vedi anche all’articolo Micali.
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, Con diverse tavole esattamente disegnate e in fine all’ultimo volume una dissertazione sulla scultura degli
antichi. Opera la più classica che si conosca in materia di erudizione e di lingua etrusca.
Con diverse tavole esattamente disegnate e in fine all’ultimo volume una dissertazione sulla scultura degli
antichi. Opera la più classica che si conosca in materia di erudizione e di lingua etrusca.
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, Questo anonimo è il cavalier Boni: le due lettere sono precedute dalle rispettive tavole. Tutti gli opuscoli di
questo letterato sono ripieni di frizzi e di sali attici.
Questo anonimo è il cavalier Boni: le due lettere sono precedute dalle rispettive tavole. Tutti gli opuscoli di
questo letterato sono ripieni di frizzi e di sali attici.
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Queste furono estese dal cavalier Francesco Inghirami in opposizione alle opinioni del Micali; e per ciò le diamo
qui unite.
Queste furono estese dal cavalier Francesco Inghirami in opposizione alle opinioni del Micali; e per ciò le diamo
qui unite.
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, Questo è uno dei più singolari e preziosi opuscoli in materia etrusca.
Questo è uno dei più singolari e preziosi opuscoli in materia etrusca.
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, Domenico Cunego ha intagliato la bella tav. principale e le altre che trovansi fra il testo.
Domenico Cunego ha intagliato la bella tav. principale e le altre che trovansi fra il testo.
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, Con tre tavole per l’illustrazione del monumento: e in fine una tavola dell’iscrizione Eugubina tratta dal
Demstero e un elenco di voci ebraiche da cui derivano voci etrusche e latine e un Lessico di voci etrusche.
Vedi anche all’articolo Dempsteri ec.
Con tre tavole per l’illustrazione del monumento: e in fine una tavola dell’iscrizione Eugubina tratta dal
Demstero e un elenco di voci ebraiche da cui derivano voci etrusche e latine e un Lessico di voci etrusche.
Vedi anche all’articolo Dempsteri ec.
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, Si osservi che non manchino le tre tavole in foglio del tempio della Fortuna e le due in fine di un saggio di
musaici e pitture.
Si osservi che non manchino le tre tavole in foglio del tempio della Fortuna e le due in fine di un saggio di
musaici e pitture.
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, Trovasi in fine la tavola con questa bellissima e preziosa patera.
Trovasi in fine la tavola con questa bellissima e preziosa patera.
Show More
, Sono le stesse cattive e immense tavole del Pancrazj con poche illustrazioni dell’Amaduzzi prodotte per
speculazione dello stampatore.
Sono le stesse cattive e immense tavole del Pancrazj con poche illustrazioni dell’Amaduzzi prodotte per
speculazione dello stampatore.
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, I cinque volumi delle pitture contengono 324 tavole illustrate oltre una grandissima quantità di vignette e
monumen 26ti. I due dei bronzi 173 tavole e quello delle lucerne 93: il tutto arricchito di note, d’indici e di
osservazioni.
Una parte dei manoscritti o papiri fu impressa in un I vol. in 4 gr. o foglietto piccolo nel 1793 sotto il seguente
titolo:
Herculanensium voluminum quoe supersunt tomus I.
Per ultimo abbiamo anche un gran volume atlantico slegato di 106 tavole di pareti, pavimenti e altre antichità
Ercolanensi venuto a poco a poco in luce e non anche illustrato.
È debitrice l’Italia della protezione che ebbero in Napoli gli studi al tempo di queste scoperte, di questa edizione
e dell’Accademia Ercolanense, al genio protettore del marchese Tanucci, che sotto il regno di Carlo III può dirsi
essere stato il Colbert dell’Italia.
I cinque volumi delle pitture contengono 324 tavole illustrate oltre una grandissima quantità di vignette e
monumen 26ti. I due dei bronzi 173 tavole e quello delle lucerne 93: il tutto arricchito di note, d’indici e di
osservazioni.
Una parte dei manoscritti o papiri fu impressa in un I vol. in 4 gr. o foglietto piccolo nel 1793 sotto il seguente
titolo:
Herculanensium voluminum quoe supersunt tomus I.
Per ultimo abbiamo anche un gran volume atlantico slegato di 106 tavole di pareti, pavimenti e altre antichità
Ercolanensi venuto a poco a poco in luce e non anche illustrato.
È debitrice l’Italia della protezione che ebbero in Napoli gli studi al tempo di queste scoperte, di questa edizione
e dell’Accademia Ercolanense, al genio protettore del marchese Tanucci, che sotto il regno di Carlo III può dirsi
essere stato il Colbert dell’Italia.
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Quest’opera prodotta con tutto il lusso e l’eleganza, unita alla critica, è uno de’ più bei volumi che abbiansi di
greche antichità. Ma questa magnificenza la quale ogni giorno maggiormente si raffina giunge ormai a tale, che i
libri, cessando di essere la supellettile dei dotti, non sarà più che quella dei Re.
Quest’opera prodotta con tutto il lusso e l’eleganza, unita alla critica, è uno de’ più bei volumi che abbiansi di
greche antichità. Ma questa magnificenza la quale ogni giorno maggiormente si raffina giunge ormai a tale, che i
libri, cessando di essere la supellettile dei dotti, non sarà più che quella dei Re.
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Vedasi
all’articolo Menetreii fra le Antichità Romane.
Vedasi
all’articolo Menetreii fra le Antichità Romane.
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, In questo secondo volume sta indicato Exemplaria tantum CCL per lo che quest’opera eruditissima acquisterà
pregio di rarità. Oltre le tavole sparse fra il testo in ambedue le opere, trovansi in quest’ultima al fine sette
foglietti con molti monumenti intagliati.
In questo secondo volume sta indicato Exemplaria tantum CCL per lo che quest’opera eruditissima acquisterà
pregio di rarità. Oltre le tavole sparse fra il testo in ambedue le opere, trovansi in quest’ultima al fine sette
foglietti con molti monumenti intagliati.
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, Quest’opera divisa in due parti, della più gran magnificenza crebbe nello splendore allor quando nel 1797 fu
pubblicata la seconda parte, i cui disegni, gli intagli, i caratteri e la carta presentano il più elegante e magnifico
modello della calcografia e della tipografia.
Ambedue queste parti sono riunite in un solo volume e le stampe intagliate dai primi incisori dell’Inghilterra
sono separatamente numerate al fine di ciascun capitolo.
Quest’opera divisa in due parti, della più gran magnificenza crebbe nello splendore allor quando nel 1797 fu
pubblicata la seconda parte, i cui disegni, gli intagli, i caratteri e la carta presentano il più elegante e magnifico
modello della calcografia e della tipografia.
Ambedue queste parti sono riunite in un solo volume e le stampe intagliate dai primi incisori dell’Inghilterra
sono separatamente numerate al fine di ciascun capitolo.
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, L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità
ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del
primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono
precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40
tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard.
È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
L’operetta è divisa in tre sezioni. La prima dell’architetto Bellicard ove sono descritte le principali antichità
ercolanensi, la seconda di M. Cochin il figlio che si estende sulle 29 opere di pittura e di scultura, la terza del
primo autore si estende su altre antichità di Napoli, Pozzuolo, Baja, Cuma e Capua. Queste tre lezioni sono
precedute da una memoria storica sulla città di Ercolano redatta da un uomo di lettere. Il volumetto è ornato di 40
tavole intagliate con molta grazia dallo stesso Bellicard.
È preceduto questo libro da un Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architecture 1751, senza luogo.
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, Quest’ultimo viaggio esteso ed illustrato da questo buono architetto dovrebbe essere preferibile a tutte le opere
precedenti, poiché eseguito con tutta la comodità di valersi delle altrui fatiche, sì per seguirle, che per confutarle:
vi sono 14 tavole in rame.
Quest’ultimo viaggio esteso ed illustrato da questo buono architetto dovrebbe essere preferibile a tutte le opere
precedenti, poiché eseguito con tutta la comodità di valersi delle altrui fatiche, sì per seguirle, che per confutarle:
vi sono 14 tavole in rame.
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,Con 9 tavole intagliate in rame e miniate in colori.
Con 9 tavole intagliate in rame e miniate in colori.
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, Non comparve finora che questo volume in contorni, che può dirsi un plagio delle opere precedenti e fatto per
speculazione libraria più che per altro oggetto: con 93 tavole. Chi non possiede le grandi opere d’antichità, trova
però in questo alcuni sussidj d’erudizione.
Non comparve finora che questo volume in contorni, che può dirsi un plagio delle opere precedenti e fatto per
speculazione libraria più che per altro oggetto: con 93 tavole. Chi non possiede le grandi opere d’antichità, trova
però in questo alcuni sussidj d’erudizione.
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, Opera pubblicata con molto apparato di lusso, ma la precisione che vuolsi nelle opere di questo genere non
corrisponde all’aspettazion che ne avevano formata i dotti e specialmente gli architetti. Ciò si avverte anche nella
successiva opera del Paoli sullo stesso soggetto.
Opera pubblicata con molto apparato di lusso, ma la precisione che vuolsi nelle opere di questo genere non
corrisponde all’aspettazion che ne avevano formata i dotti e specialmente gli architetti. Ciò si avverte anche nella
successiva opera del Paoli sullo stesso soggetto.
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32
, Con cinque grandi tavole in cui sono intagliate le iscrizioni.
Con cinque grandi tavole in cui sono intagliate le iscrizioni.
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, Sito ed antichità della città di Pozzuolo e del suo amenissimo distretto, Napoli 1595, in 8,
fig. e de Balneis Puteolorum. Vedi fra le Guide di Pozzuolo.
, Precedute da un foglio di spiegazioni.
Precedute da un foglio di spiegazioni.
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, Bella e accurata edizione di un’opera preziosa non tanto per le antichità che per la numismatica in 20 e
diligentissime tavole distribuita. Le altre tavole de’ monumenti copiose stanno tra le pagine del testo ai rispettivi
luoghi: esemplare in carta distinta.
Bella e accurata edizione di un’opera preziosa non tanto per le antichità che per la numismatica in 20 e
diligentissime tavole distribuita. Le altre tavole de’ monumenti copiose stanno tra le pagine del testo ai rispettivi
luoghi: esemplare in carta distinta.
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, Quest’opera è distintamente disegnata ed incisa in cento e sette tavole delle quali 68 sono le figure e vedute e 39
contengono il testo italiano e latino. Le prime di queste tavole e molte altre nel corpo dell’opera sono intagliate
da Giovanni Volpato e vi lavorarono molti altri incisori di grido, cosicché può ritenersi come un eccellente libro
non tanto per le illustrazioni del dotto antiquario, quanto per la parte calcografica.
Quest’opera è distintamente disegnata ed incisa in cento e sette tavole delle quali 68 sono le figure e vedute e 39
contengono il testo italiano e latino. Le prime di queste tavole e molte altre nel corpo dell’opera sono intagliate
da Giovanni Volpato e vi lavorarono molti altri incisori di grido, cosicché può ritenersi come un eccellente libro
non tanto per le illustrazioni del dotto antiquario, quanto per la parte calcografica.
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, Il testo è stampato in bei caratteri a colonna, ital. e latino. Sonovi 65 tavole in rame assai ben intagliate da
Volpato, da Bartolozzi e da altri sui disegni de’ migliori artisti. Opera molto più esatta della prima che pubblicò
in Londra il sig. 34 Major nel 1768 ma che lascia nondimeno agli architetti desiderio di maggior precisione.
Il testo è stampato in bei caratteri a colonna, ital. e latino. Sonovi 65 tavole in rame assai ben intagliate da
Volpato, da Bartolozzi e da altri sui disegni de’ migliori artisti. Opera molto più esatta della prima che pubblicò
in Londra il sig. 34 Major nel 1768 ma che lascia nondimeno agli architetti desiderio di maggior precisione.
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, Nel primo volume sono 16 tavole e 29 nel secondo, non comprese le vignette e frontespizi, il tutto disegnato
male e peggio intagliato: l’opera non ostante è da riguardarsi come un deposito di cognizioni e memorie.
Nel primo volume sono 16 tavole e 29 nel secondo, non comprese le vignette e frontespizi, il tutto disegnato
male e peggio intagliato: l’opera non ostante è da riguardarsi come un deposito di cognizioni e memorie.
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, Questo colto signore aveva ben viaggiato e conosciuto il suo paese e resone conto al viaggiatore in modo utile ed
istruttivo.
Questo colto signore aveva ben viaggiato e conosciuto il suo paese e resone conto al viaggiatore in modo utile ed
istruttivo.
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, Fu dedicata questa prima ed ottima e rara versione italiana di Pausania al duca di Ferrara Alfonso d’Este.
Fu dedicata questa prima ed ottima e rara versione italiana di Pausania al duca di Ferrara Alfonso d’Este.
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