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666. SERLIO, Le premier livre d’architecture mise en langue françoise par Jean Martin, Paris 1545, chez Jean Barbe. — Le second livre de perspective par le même (stesso anno, italiano e francese). — Il terzo libro delle antichità, Venezia, presso Francesco Rampazzetto, 1062. — Le quatrieme livre des regles génerales d’architecture, sur les cinq manières d’édifices traduit par Pierre Van Aelst. Imprimé à Anvers 1545. Questi quattro libri sono legati assieme.
465. CATANEO Pietro, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa de’ figliuoli di Aldo, 1554, in f. fig.
1078. ANGUILLARA Giovanni Andrea, Le Metamorfosi d’Ovidio ridotte in ottava rima, Venezia, presso Bernardo Giunti, 1592, in 4, fig. con belle tavole in legno.
1966. VALERIANI Joannis Pierii beliunensis, Hierogliphica, Lugduni, sumptibus Pauli Frelon, 1602, in fol. fig.
Sono cinquantaotto libri, cui ne vennero aggiunti altri due in fine e dopo l’indice copiosissimo trovasi anche il libro pro sacerdotum barbis declamatio e le Opere Poetiche. Edizione impressa con buoni tipi, ove incontrasi numero infinito di stampe in legno. Opera vastissima in questa materia.
Sono cinquantaotto libri, cui ne vennero aggiunti altri due in fine e dopo l’indice copiosissimo trovasi anche il libro pro sacerdotum barbis declamatio e le Opere Poetiche. Edizione impressa con buoni tipi, ove incontrasi numero infinito di stampe in legno. Opera vastissima in questa materia.
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3871. SADELER Egidio, Vestigii delle antichità di Roma, Tivoli, Pozzuolo, ed altri luoghi, Praga 1606, in fol. pic. obl.
Magnifico, e freschissimo esemplare con 50 tavole in rame di fino intaglio che apparteneva alla biblioteca di M. de la Popliniere. Le tavole sono precedute da un bellissimo frontespizio figurato.
Magnifico, e freschissimo esemplare con 50 tavole in rame di fino intaglio che apparteneva alla biblioteca di M. de la Popliniere. Le tavole sono precedute da un bellissimo frontespizio figurato.
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1969. VAENII Othonis, Amorum emblemata figuris aeneis incisa, Antuerpiae, Venalia apud auctorem 1608, in 4, per traverso figurato.
Elegantissimo per le sue incisioni. Esemplare di prima freschezza in 124 tavole con motti ed illustrazioni poetiche in lingua latina, italiana e francese.
Elegantissimo per le sue incisioni. Esemplare di prima freschezza in 124 tavole con motti ed illustrazioni poetiche in lingua latina, italiana e francese.
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351. RAFAELLE DE SANCTIS urbinate, Prima elementa picturae, idest moud facilis delineandi omnes humani corporis partes ex tipographio remondiniano veneto, tav. 25, in 8 obl., 1747. Aggiuntovi: Il vero modo ed ordine di disegnare tutte le parti del corpo umano, di Odoardo Fialetti pittore, Venezia 1608, presso I. Sadeler, tav. 42. In fine: Principes de dessein par Sebastien le Clerc chévalier romain, tav. 25.
Tutti elementi ai quali sarebbe improvido l’affidare la gioventù, poiché il primo non è che una mal eseguita riunione di fragmenti tolti da diverse parti, con un nome illustre dato al pubblico. Il secondo è eseguito d’una maniera inesatta e troppo incerta per la gioventù. L’ultimo è piccolo e manierato da non potersi presentare nelle scuole elementari.
Tutti elementi ai quali sarebbe improvido l’affidare la gioventù, poiché il primo non è che una mal eseguita riunione di fragmenti tolti da diverse parti, con un nome illustre dato al pubblico. Il secondo è eseguito d’una maniera inesatta e troppo incerta per la gioventù. L’ultimo è piccolo e manierato da non potersi presentare nelle scuole elementari.
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3853. Del RE dottor Antonio, Dell’antichità tiburtine. Capitolo V diviso in due parti, nel quale si descrivono le maraviglie del palazzo e giardino della famiglia d’Este nella parte I e nella seconda si pone un ristretto degli edifici della Villa di Adriano, con tre indici, Roma, 1611, presso Giacomo Mascardo, in 4 pic.
Non fu mai stampata l’intera storia tiburtina, da cui fu tratto questo capitolo. Il cardinal Francesco Barberini comprò il manoscritto, ma non escì più dalla sua biblioteca. L’Avercampo tradusse in latino questo capitolo inserto nel tomo VII parte seconda, dal Burmano arricchito di note. I pochi bibliografi che citano questo libro lo annoverano fra i molto rari. RIZETTI C. Gio. Vedi Raccolta di scrittori sulla cupola di S. Pietro.
Non fu mai stampata l’intera storia tiburtina, da cui fu tratto questo capitolo. Il cardinal Francesco Barberini comprò il manoscritto, ma non escì più dalla sua biblioteca. L’Avercampo tradusse in latino questo capitolo inserto nel tomo VII parte seconda, dal Burmano arricchito di note. I pochi bibliografi che citano questo libro lo annoverano fra i molto rari. RIZETTI C. Gio. Vedi Raccolta di scrittori sulla cupola di S. Pietro.
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418. BAROZZIO Giacomo da Vignola, Regola delli cinque ordini d’architettura colla 75nuova aggiunta di Michel Angelo Buonarrotti, Arnhem 1620, in fol. fig.
Il testo di quest’opera è in italiano, olandese, francese e tedesco, distribuita in 42 tavole, la quale a dir vero è una assai bella imitazione delle anteriori buone edizioni italiane. Vedi d’Avilar e Labacco.
Il testo di quest’opera è in italiano, olandese, francese e tedesco, distribuita in 42 tavole, la quale a dir vero è una assai bella imitazione delle anteriori buone edizioni italiane. Vedi d’Avilar e Labacco.
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1834. ASCIATI Andreae, Emblematum libellus, Parisiis, ex officina Christiani Wechelii, 1640, fig., in 12.
Libretto elegante per gli intagli in legno: forse la prima edizione latina: sono le stampe 115, ma non giungono al merito di quelle che servirono posteriormente per le edizioni di Lione, è sono del carattere dell’antica scuola.
Libretto elegante per gli intagli in legno: forse la prima edizione latina: sono le stampe 115, ma non giungono al merito di quelle che servirono posteriormente per le edizioni di Lione, è sono del carattere dell’antica scuola.
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