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1831. ACCADEMICI Gelati, Ricreazioni amorose, Bol. 1500,
con otto emblemi. — Aggiuntovi Psaffone trattato d’Amore, Bol. 1590. Questi tre libretti sono ornati di un bellissimo intaglio nel frontespizio di Agostino Caracci.
con otto emblemi. — Aggiuntovi Psaffone trattato d’Amore, Bol. 1590. Questi tre libretti sono ornati di un bellissimo intaglio nel frontespizio di Agostino Caracci.
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277. GAURICI POMPONII napoletani, De sculptura ad divum Herculem Ferrariae principem, Flor. VIII cal. Jan. 1504, in 8. La lettera di M. Antonio Placido a Lorenzo Strozza che leggesi a principio ci avvisa che questa è òa prima edizione del prezioso libretto. Esemplare intonso.
1067. NIPHI Augustini medici ad illustriss. Joannam Aragoniam Tagliacotii Principem de pulcro liber, itera de amore liber, Romae, ap. ant. Bladum, anno D. 1531, in carta grande in 4.
1057. FRANCO Niccolò, L’istessa opera, Venetiis 1542, in 8. In ambe le edizioni è il motto difficile est satyram non scribere.
Le due edizioni apparvero contemporanee per rispondere 188 in esse con molta pubblicità ad un tempo a tante accuse e persecuzioni dia cui era attaccato questo autore allievo e compagno dell’Aretino, che si cuoprì in quest’opera coll’egida di grandi nomi nella dedica e nelle lettere, ma ognuno sa la trista fine che poi fece.
Le due edizioni apparvero contemporanee per rispondere 188 in esse con molta pubblicità ad un tempo a tante accuse e persecuzioni dia cui era attaccato questo autore allievo e compagno dell’Aretino, che si cuoprì in quest’opera coll’egida di grandi nomi nella dedica e nelle lettere, ma ognuno sa la trista fine che poi fece.
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1056. FRANCO Niccolò, Dialogo, dove si ragiona delle bellezze all’Eccell. Marchesana del Vasto con varie lettere al fine del volume, in Casale di Monferrato, per Giovanni Guidone, 1542, in 4.
278. GAURICI POMPONII napoletani, De sculptura, Norimbergae ec., apud Jo. Petreium, 1542, in 4. Magnifica edizione, esemplare del Thuano.
1065. NATTAE Marci Antonii Astensis, De pulcro libri sex 189, Paviae, apud Franciscum Moschenium, 1553, in fol. parv.
L’opera è intitolata al card. Ercole Gonzaga. L’autore s’ingolfa con una diffusione estrema nelle metafisiche le più astruse con poca chiarezza e non fa cenno che 20 anni prima di lui erano apparsi ai pubblico gli scritti di Agostino Nifo sullo stesso argomento.
L’opera è intitolata al card. Ercole Gonzaga. L’autore s’ingolfa con una diffusione estrema nelle metafisiche le più astruse con poca chiarezza e non fa cenno che 20 anni prima di lui erano apparsi ai pubblico gli scritti di Agostino Nifo sullo stesso argomento.
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1075. VITO Niccolo di Gozze gentiluomo raguseo, Dialogo della Bellezza detto antos secondo la niente di Platone composto e nuovamente posto in luce, Venezia 1581, per Francesco Ziletti, in 4.
Unito a questo è anche il Dialogo d’Amore secondo li mente di Platone.
Unito a questo è anche il Dialogo d’Amore secondo li mente di Platone.
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1073. VIERI Francesco, Cognominato il secondo Ferino, Discorso delle bellezze, Firenze, pel Sermartelli, 1588, in 8.
104. Comanini D. Gregorio, Il Figino, ovvero del fine della pittura, dialogo, Mantova 1591, per Francesco Osanna, in 4.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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188. POSSEVINI Antonii, Tractatio de poesi et pictura ethica, humana et fabulosa collocata cum vera, honesta et sacra, Lugduni 1595, in 12.
Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di materie pittoriche.
Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di materie pittoriche.
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1049. COLLODI Angelo, Difesa della Bellezza. Lezione accademica, Firenze 1632, in 4.
451. BAISEUX, Traité du Beau essentiel dans les arts: applié particulierement à l’architecture, Paris 1690, in 2 vol. leg. in uno.
In fronte al primo è il ritratto dell’autore fatto da Wille e tutta l’opera compresovi il testo è intagliata in rame. Le tavole dell’opera sono 98, ma nulla corrisponde al lusso enorme e al dispendio di sì fatta edizione poiché il bello, che prendesi per iscopo, si perde nei barbarismi d’un gusto falso, e nemico della semplicità, che doveva principalmente costituirlo.
In fronte al primo è il ritratto dell’autore fatto da Wille e tutta l’opera compresovi il testo è intagliata in rame. Le tavole dell’opera sono 98, ma nulla corrisponde al lusso enorme e al dispendio di sì fatta edizione poiché il bello, che prendesi per iscopo, si perde nei barbarismi d’un gusto falso, e nemico della semplicità, che doveva principalmente costituirlo.
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2338. POLOMINO D. Antonio, El Museo Pictorico y escala optica theorica e practica de la pintura, vol. 2, in fol. fig, Madrid dall’anno 1716 al 1724.
Sono in questi volumi istoriati i frontespizi e vi stanno 17 tavole di proporzioni e notizie elementari d’architettura e prospettiva. Non può ritenerli per vera ogni cosa asserita da questo scrittore, che per difetto di critica asserì in parola di altri troppe falsità. Nondimeno è il libro pieno di cognizioni, e il più celebrato fra’ biografi spagnuoli.
Sono in questi volumi istoriati i frontespizi e vi stanno 17 tavole di proporzioni e notizie elementari d’architettura e prospettiva. Non può ritenerli per vera ogni cosa asserita da questo scrittore, che per difetto di critica asserì in parola di altri troppe falsità. Nondimeno è il libro pieno di cognizioni, e il più celebrato fra’ biografi spagnuoli.
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6. BATTEUX Ch., Les beaux Arts reduites à un même principe, Paris 1747, in 12.
Questo è uno de’ scrittori francesi di più sana critica nelle teoriche.
Questo è uno de’ scrittori francesi di più sana critica nelle teoriche.
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1045. La BELLEZZA, Tre canti alla Sig. Caterina Sagredo Barbarigo, Venezia 1752, con fig., in 8.
27. ESTEVE M., L’esprit des beaux Arts ou histoire raisonnée du goût, Paris 1753, 2 vol. leg. in uno in 12.
Si tratta con rapidità nel primo volume di quest’opera della musica, del ballo, della pittura, della prospettiva e della scultura e tutto il secondo è consecrato all’architettura. In generale l’autore non è dominato da prevenzioni false e dice molte cose con saviezza, e sana critica.
Si tratta con rapidità nel primo volume di quest’opera della musica, del ballo, della pittura, della prospettiva e della scultura e tutto il secondo è consecrato all’architettura. In generale l’autore non è dominato da prevenzioni false e dice molte cose con saviezza, e sana critica.
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150. LACOMBE, Le spectacle des beaux arts, ou considerations touchantes leur nature etc., Paris 1758, in 12.
Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
Show More – Aggiuntovi: Les moyens de dévénir peintres en trois heures et d’exécuter au pinceau les ouvrages des plus grands maîtres, sans avoir appris le dessein, Paris 1755.
Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e porta lo specioso titolo indicato.
Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e porta lo specioso titolo indicato.
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28. DIALOGUES sur les arts entre un artiste americain et un amateur français, Amsterdam 1756.
Opuscolo singolare, che apparve nell’anno precedente a cui in forza particolarmente di un foglietto di supplica; diretto ai lettori in fine, fu mutata la data del luogo e dell’anno. La prima edizione comparve chez Duchesne 1755 ed il foglietto inserto alla fine del volume è una satira scritta da 5 qualcuno ferito dagli scritti dell’autore pieni di critica sanissima. In fronte all’esemplare sono alcune note di M. Villoison dalle quali si conosce come l’autore, quantunque anonimo, è lo stesso M. Estéve di Montpellier.
Opuscolo singolare, che apparve nell’anno precedente a cui in forza particolarmente di un foglietto di supplica; diretto ai lettori in fine, fu mutata la data del luogo e dell’anno. La prima edizione comparve chez Duchesne 1755 ed il foglietto inserto alla fine del volume è una satira scritta da 5 qualcuno ferito dagli scritti dell’autore pieni di critica sanissima. In fronte all’esemplare sono alcune note di M. Villoison dalle quali si conosce come l’autore, quantunque anonimo, è lo stesso M. Estéve di Montpellier.
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1055. ESSAI sur le beau, nouvelle édition augmentée de six discours, sur le modus, le decorum, les graces, l’amour du beau, l’amour desinteressé, Paris 1763, 2 vol., in 12.
L’opera fu composta dal P. André sebben apparisca libro anonimo. Questo libro (imperfetto e insciente l’autore) fu stampato la prima volta in Amsterdam nel 1780 e successivamente nel 1772. La nostra edizione è la seconda, aumentata dall’autore medesimo, dopo esaurita la prima e più succinta, che apparve 22 anni avanti nel 1741 ed è per conseguenza la più completa, e la migliore di questo buon trattato del Bello.
L’opera fu composta dal P. André sebben apparisca libro anonimo. Questo libro (imperfetto e insciente l’autore) fu stampato la prima volta in Amsterdam nel 1780 e successivamente nel 1772. La nostra edizione è la seconda, aumentata dall’autore medesimo, dopo esaurita la prima e più succinta, che apparve 22 anni avanti nel 1741 ed è per conseguenza la più completa, e la migliore di questo buon trattato del Bello.
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