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Biblioteca Apostolica Vaticana
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Architecture
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Collezione di 174 stampe delineate e incise da Giovanni Maggio romano.
Collezione di 174 stampe delineate e incise da Giovanni Maggio romano.
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, Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la
prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa
diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo
logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è
d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno
candida e più piccola.
Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la
prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa
diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo
logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è
d’uopo osservare la carta in cui sono tirate; 71mentre per la prima impressione si adoperò carta meno
candida e più piccola.
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Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e
seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e
seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
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Tutti i volumi annunziati con questo titolo contengono un numero vario di stampe, essendo composti da varie
opere, e 210 piuttosto possono riguardarsi come una miscellanea dell’autore. In questo esemplare sono
primieramente 33 pezzi di sua invenzione, prime prove, alcune delle quali avanti la lettera, ed in seguito altre 30
tavole con vedute d’archi e altri monumenti di Roma.
Tutti i volumi annunziati con questo titolo contengono un numero vario di stampe, essendo composti da varie
opere, e 210 piuttosto possono riguardarsi come una miscellanea dell’autore. In questo esemplare sono
primieramente 33 pezzi di sua invenzione, prime prove, alcune delle quali avanti la lettera, ed in seguito altre 30
tavole con vedute d’archi e altri monumenti di Roma.
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, Questi quattro volumi sono legati in tre tomi.
Questi quattro volumi sono legati in tre tomi.
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,Questo esemplare apparteneva all’architetto Scamozzi ed è composto come segue: il frontespizio è figurato e
porta nel centro un cartello applicato, ove in barbara ortografia è espressa la dichiarazione dell’opera. Segue la
dedica del traduttore e subito nello stesso foglietto il testo del trattato in colonne stampato a caratteri corsivi, che
continua fino al sesto foglietto inclusive. Questa prima porte è accompagnata da 23 tavole: segue un’altra parte
col primo foglietto in basso alemanno e la data d’Anversa del 1578 intorno l’ordine toscano con 12 tavole. Un
altro libretto colla stessa data e nella stessa lingua riguarda il corintio, io 140 nico e il composito con 18
tavole. L’ultima parte relativa al corintio e al composito con le trabeazioni porta la data del 1565 che è la data
dell’edizione originale delle opere di Vredeman intagliate da Girolamo Ceck: e contiene 22 tavole.
Questo esemplare apparteneva all’architetto Scamozzi ed è composto come segue: il frontespizio è figurato e
porta nel centro un cartello applicato, ove in barbara ortografia è espressa la dichiarazione dell’opera. Segue la
dedica del traduttore e subito nello stesso foglietto il testo del trattato in colonne stampato a caratteri corsivi, che
continua fino al sesto foglietto inclusive. Questa prima porte è accompagnata da 23 tavole: segue un’altra parte
col primo foglietto in basso alemanno e la data d’Anversa del 1578 intorno l’ordine toscano con 12 tavole. Un
altro libretto colla stessa data e nella stessa lingua riguarda il corintio, io 140 nico e il composito con 18
tavole. L’ultima parte relativa al corintio e al composito con le trabeazioni porta la data del 1565 che è la data
dell’edizione originale delle opere di Vredeman intagliate da Girolamo Ceck: e contiene 22 tavole.
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, Quest’opera delle antichità romane è divisa in 4 volumi, nel primo de’quali si dimostrano gli avanzi degli antichi
edifizj, acquedotti, terme, foro romano ec. Nel secondo che contiene 63 tav., e nel 3 che ne contiene 54, gli avanzi
dei monumenti sepolcrali i Roma, e nell’agro romano, sarcofagi, cippi, bassi rilievi ec. Nel 4 i ponti antichi, teatri,
portici, altri monumenti ec. in 57 tavole.
Quest’opera delle antichità romane è divisa in 4 volumi, nel primo de’quali si dimostrano gli avanzi degli antichi
edifizj, acquedotti, terme, foro romano ec. Nel secondo che contiene 63 tav., e nel 3 che ne contiene 54, gli avanzi
dei monumenti sepolcrali i Roma, e nell’agro romano, sarcofagi, cippi, bassi rilievi ec. Nel 4 i ponti antichi, teatri,
portici, altri monumenti ec. in 57 tavole.
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, Questo scrittore sostenne molte opinioni contro il pensare del Morrona suo contemporaneo, autore della Pisa
illustrata e le sostenne con veemenza.
Questo scrittore sostenne molte opinioni contro il pensare del Morrona suo contemporaneo, autore della Pisa
illustrata e le sostenne con veemenza.
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Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
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Clemente VII, del cardinal de’ Medici, e del Senato Romano stanno nel frontespizio della prima edizione. A tergo
è la dedica al Papa: seguono 21 tavole, d’incontro alle quali leggonsi brevi illustrazioni, e nello stesso modo
procede anche la seconda edizione copiano esattamente la prima.
, Al fine d’ogni capitolo seguono le stampe de’ migliori bulini dell’Inghilterra. Il secondo volume comparve nel
1787 37 stampato da John Nichols col ritratto di Stuart in fronte. Il terzo volume comparve ne1 1794 per lo
stesso stampatore. Il quarto ed ultimo volume fu stampato da Bensley 1816 col ritratto di Revert in fronte.
Termina quest’opera completando i volumi precedenti coi disegni dei marmi della celebre collezione di lord
Elgin. Certamente finora non produssero i torchi e non accolsero le biblioteche un’opera di maggior pregio per
l’esatta esecuzione, con cui fu fatto questo insigne lavoro. Potrebbe ritenersi come quinto volume al seguito di
questa grand’opera l’altro stampato nel 1817 per conto d’una società. Vedi Antiquities of Attica
Al fine d’ogni capitolo seguono le stampe de’ migliori bulini dell’Inghilterra. Il secondo volume comparve nel
1787 37 stampato da John Nichols col ritratto di Stuart in fronte. Il terzo volume comparve ne1 1794 per lo
stesso stampatore. Il quarto ed ultimo volume fu stampato da Bensley 1816 col ritratto di Revert in fronte.
Termina quest’opera completando i volumi precedenti coi disegni dei marmi della celebre collezione di lord
Elgin. Certamente finora non produssero i torchi e non accolsero le biblioteche un’opera di maggior pregio per
l’esatta esecuzione, con cui fu fatto questo insigne lavoro. Potrebbe ritenersi come quinto volume al seguito di
questa grand’opera l’altro stampato nel 1817 per conto d’una società. Vedi Antiquities of Attica
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, and Revett Nicholas painters, and architects, Questi due volumi contengono le più graziose e ben eseguite stampe che dir si possa, e sono del genere appunto
in cui gl’inglesi primeggiano sulle altre nazioni.
Questi due volumi contengono le più graziose e ben eseguite stampe che dir si possa, e sono del genere appunto
in cui gl’inglesi primeggiano sulle altre nazioni.
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Sonovi 73 bellissime tavole, nelle quali le vedute vengono trattate pittorescamente a modi di acquarello e gli altri
disegni d’architettura sono magistralmente intagliati a bulino. La più parte però di questi disegni è tolta dalle
opere precedenti citate dall’autore
Sonovi 73 bellissime tavole, nelle quali le vedute vengono trattate pittorescamente a modi di acquarello e gli altri
disegni d’architettura sono magistralmente intagliati a bulino. La più parte però di questi disegni è tolta dalle
opere precedenti citate dall’autore
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, Con otto tavole intagliate in rame e le relazioni di Giovan Luigi Valesio.
Con otto tavole intagliate in rame e le relazioni di Giovan Luigi Valesio.
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MDCXXV
. Questo libro eseguito con una diligentissima esecuzione e un lusso immenso di tavole intagliate, ripete e
moltiplica una quantità di minute parti con estremo dispendio degli acquirenti: a quest’opera di tanto lusso non
corrisponde una relativa utilità: tavole 97.
Questo libro eseguito con una diligentissima esecuzione e un lusso immenso di tavole intagliate, ripete e
moltiplica una quantità di minute parti con estremo dispendio degli acquirenti: a quest’opera di tanto lusso non
corrisponde una relativa utilità: tavole 97.
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, Non produsse questo scrittore che la versione e il commento dei primi cinque libri. Confutando e nello stesso
tempo molto servendosi del Cesariano, poco aggiunse del proprio, qualche luogo emendando e molti storpiando.
Il frontespizio è figurato; dopo il privilegio di Clemente VII è la dedica, il ritratto del Conte Bigazzino, indi
comincia il testo contenuto in 131 fogl. Ma il primo conta da un asterisco, gli altri dai numeri.
Non produsse questo scrittore che la versione e il commento dei primi cinque libri. Confutando e nello stesso
tempo molto servendosi del Cesariano, poco aggiunse del proprio, qualche luogo emendando e molti storpiando.
Il frontespizio è figurato; dopo il privilegio di Clemente VII è la dedica, il ritratto del Conte Bigazzino, indi
comincia il testo contenuto in 131 fogl. Ma il primo conta da un asterisco, gli altri dai numeri.
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Opera farraginosa con un volume intero di tavole 161, intagliate in rame, ove si parla e si presenta il tempio di
Solomone e altre strane cose miste alle buone. Può riguardarsi come un magazzino indigesto di tutte le
cognizioni riguardanti l’architettura.
Opera farraginosa con un volume intero di tavole 161, intagliate in rame, ove si parla e si presenta il tempio di
Solomone e altre strane cose miste alle buone. Può riguardarsi come un magazzino indigesto di tutte le
cognizioni riguardanti l’architettura.
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,
Opera ricca, magnifica, elegantemente eseguita per la bellezza dei tipi, della carta, e delle tavole, che la rendono
veramente preziosa, essendo benissimo disegnate ed incise, oltre ad esser numerosissime, giungendo fino a 280.
Opera ricca, magnifica, elegantemente eseguita per la bellezza dei tipi, della carta, e delle tavole, che la rendono
veramente preziosa, essendo benissimo disegnate ed incise, oltre ad esser numerosissime, giungendo fino a 280.
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, Contenente le spiegazioni degli ordini secondo i precetti di Vitruvio, applicate a diverse fabbriche poi di sua
invenzione 23 tavole di bella impressione. Questo libro è lo stesso che la prima parte del sua più ampio trattato
dell’opera precedente.
Contenente le spiegazioni degli ordini secondo i precetti di Vitruvio, applicate a diverse fabbriche poi di sua
invenzione 23 tavole di bella impressione. Questo libro è lo stesso che la prima parte del sua più ampio trattato
dell’opera precedente.
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, Apparisce però ristampata nel 1581; poiché amendue i numeri sono intagliati sul frontespizio figurato in luoghi
diversi. È singolare l’applicazione degli ordini fatta da questo autore agli edifici moderni e barbaro lo stile e le
proporzioni con cui sono figurati.
Apparisce però ristampata nel 1581; poiché amendue i numeri sono intagliati sul frontespizio figurato in luoghi
diversi. È singolare l’applicazione degli ordini fatta da questo autore agli edifici moderni e barbaro lo stile e le
proporzioni con cui sono figurati.
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, Le tavole portano la marca di Gab. Krammer e l’anno 1599. Gli esempi tratti dagli ordini e i loro ornamenti sono
tutto ciò che di più barbaro escisse dagli umani deliri in 28 tavole, cui sono aggiunte altre tavole di prospettive
inventate da Uriese, da Dom. Custodi, pubblicate da Steff. Scolari in Venezia.
Le tavole portano la marca di Gab. Krammer e l’anno 1599. Gli esempi tratti dagli ordini e i loro ornamenti sono
tutto ciò che di più barbaro escisse dagli umani deliri in 28 tavole, cui sono aggiunte altre tavole di prospettive
inventate da Uriese, da Dom. Custodi, pubblicate da Steff. Scolari in Venezia.
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I due volumi sono legati in un sol tomo. Avvi un frontespizio figurato intagliato da B. Picart, che incise
egualmente il ritratto dell’autore. Le tavole sono egualmente in gran dimensione con altrettanta precisione e
lusso, che furono fatte quelle dell’Alberti, pubblicate in Londra dallo stesso Leoni. Il primo libro contiene 43
tavole, il secondo ne contiene 60; il terzo ne contiene; il quarto libro è diviso in due parti, la prima delle quali
contiene 22 tavole e la seconda 58. Opera di un enorme dispendio per la sua ricca e laboriosa esecuzione.
I due volumi sono legati in un sol tomo. Avvi un frontespizio figurato intagliato da B. Picart, che incise
egualmente il ritratto dell’autore. Le tavole sono egualmente in gran dimensione con altrettanta precisione e
lusso, che furono fatte quelle dell’Alberti, pubblicate in Londra dallo stesso Leoni. Il primo libro contiene 43
tavole, il secondo ne contiene 60; il terzo ne contiene; il quarto libro è diviso in due parti, la prima delle quali
contiene 22 tavole e la seconda 58. Opera di un enorme dispendio per la sua ricca e laboriosa esecuzione.
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Gli editori Francesi profittarono delle tavole, che pochi anni prima furono pubblicate in Firenze nella versione
del Bartoli, che veggonsi scrupolosamente copiate in questa edizione francese, alla quale non può negarsi una
somma eleganza e bella forma di tipi.
Gli editori Francesi profittarono delle tavole, che pochi anni prima furono pubblicate in Firenze nella versione
del Bartoli, che veggonsi scrupolosamente copiate in questa edizione francese, alla quale non può negarsi una
somma eleganza e bella forma di tipi.
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Non differisce quest’edizione da quella del 1674 se non in alcune parole del frontespizio ed è egualmente nitida e
corretta colle stesse tavole in rame.
Non differisce quest’edizione da quella del 1674 se non in alcune parole del frontespizio ed è egualmente nitida e
corretta colle stesse tavole in rame.
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, Operetta di 150 pagine arricchita di molte annotazioni.
Operetta di 150 pagine arricchita di molte annotazioni.
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, L’opera è preceduta dalla vita dell’autore scritta da Rafaelle du Fresile, con 65 tavole di bellissimo disegno ed
intaglio, la più parte incise da B. Piccard. I disegni poi dal traduttore pubblicati nel volume addizionale sono in
numero di 25, fra quali alcune bellissime invenzioni di Palazzi. Opera da tenersi in pregio.
L’opera è preceduta dalla vita dell’autore scritta da Rafaelle du Fresile, con 65 tavole di bellissimo disegno ed
intaglio, la più parte incise da B. Piccard. I disegni poi dal traduttore pubblicati nel volume addizionale sono in
numero di 25, fra quali alcune bellissime invenzioni di Palazzi. Opera da tenersi in pregio.
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Con un bellissimo ritratto del traduttore intagliato in legno nel frontespizio. Questa è la prima edizione del
Vitruvio del Martino, in cui professa di essersi valso de’ commentatori precedenti, ed in specie vedesi aver
preferito fra Giocondo. Le figure intagliate in legno con molto bel garbo sono disegnate la più parte da Jean
Goujon e le altre son tolte dal Cesariano, da fra Giocondo e dal Serlio. In fine è una breve dissertazione
sull’architettura di Jean Goujon.
Con un bellissimo ritratto del traduttore intagliato in legno nel frontespizio. Questa è la prima edizione del
Vitruvio del Martino, in cui professa di essersi valso de’ commentatori precedenti, ed in specie vedesi aver
preferito fra Giocondo. Le figure intagliate in legno con molto bel garbo sono disegnate la più parte da Jean
Goujon e le altre son tolte dal Cesariano, da fra Giocondo e dal Serlio. In fine è una breve dissertazione
sull’architettura di Jean Goujon.
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, Le figure che trovansi in questa edizione non corrispondono a quelle delle altre due sopra citate del Martino, ma
gli editori si sono serviti di quelle dell’edizione tornesiana latina. Quanto al testo questa versione non differisce
dalle antiche se non nella miglior forma del dire, abbandonata la vecchia ortografia.
Le figure che trovansi in questa edizione non corrispondono a quelle delle altre due sopra citate del Martino, ma
gli editori si sono serviti di quelle dell’edizione tornesiana latina. Quanto al testo questa versione non differisce
dalle antiche se non nella miglior forma del dire, abbandonata la vecchia ortografia.
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, Non è dissimile esenzialmente questa seconda edizione della edizione del Martino da quella pubblicata nel 1547,
sebbene da lui stesso diretta e procurata
Non è dissimile esenzialmente questa seconda edizione della edizione del Martino da quella pubblicata nel 1547,
sebbene da lui stesso diretta e procurata
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, Ordinariamente quest’opera pessima in ogni sua parte non è conosciuta che pel primo volume: e il Comolli ne
cita un secondo soltanto. Il nostro rara esemplare diviso in tre volumi non conta che 143 tavole e il terzo volume
comprende unicamente le tavole relative ai trattati del tomo secondo.
Ordinariamente quest’opera pessima in ogni sua parte non è conosciuta che pel primo volume: e il Comolli ne
cita un secondo soltanto. Il nostro rara esemplare diviso in tre volumi non conta che 143 tavole e il terzo volume
comprende unicamente le tavole relative ai trattati del tomo secondo.
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Col ritratto dell’autore disegnato da Cesare dai fiori, intagliato da Giovan Battista Bonacina, assai bello. Opera in
cui si com106plicano le cose più facili in una quantità di inutili insegnamenti.
Col ritratto dell’autore disegnato da Cesare dai fiori, intagliato da Giovan Battista Bonacina, assai bello. Opera in
cui si com106plicano le cose più facili in una quantità di inutili insegnamenti.
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Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata,
dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il
risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata,
dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il
risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
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Quest’opera è divisa in 5 parti con 63 tavole e il ritratto dell’autore. Libro unicamente servibile alla storia del
decadimento dell’arte a misura che le pratiche si resero più facili e comuni.
Quest’opera è divisa in 5 parti con 63 tavole e il ritratto dell’autore. Libro unicamente servibile alla storia del
decadimento dell’arte a misura che le pratiche si resero più facili e comuni.
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,
Prende l’autore le proporzioni dal Vignola. Vi unisce alcune buone osservazioni pratiche. L’edizione in merito di
tipi e delle tavole in legno sparse fra il testo ha la fisonomia del paese dove è stampata. Quest’opera fu scritta dal
P. Francesco Eschinardi.
Prende l’autore le proporzioni dal Vignola. Vi unisce alcune buone osservazioni pratiche. L’edizione in merito di
tipi e delle tavole in legno sparse fra il testo ha la fisonomia del paese dove è stampata. Quest’opera fu scritta dal
P. Francesco Eschinardi.
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Questa è una ristampa dell’edizione originale precedente cui il de’ Rossi aggiunse due figure nel fine: esemplare
in carta distinta. Quest’opera con frontespizio figurato e col ritratto dell’autore è composta da 42 tavole con una
quantità di preziosi e scelti fragmenti della buona architettura.
Questa è una ristampa dell’edizione originale precedente cui il de’ Rossi aggiunse due figure nel fine: esemplare
in carta distinta. Quest’opera con frontespizio figurato e col ritratto dell’autore è composta da 42 tavole con una
quantità di preziosi e scelti fragmenti della buona architettura.
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Questa riproduzione del Vignola si scosta dalle precedenti edizioni ed è adattata secondo il sistema di
quest’anonimo all’uso delle scuole elementari. Vi è molto di buono in iscorcio: e 31 tavole appartengono
all’architettura e quattordici alla meccanica, compresa quella del Battipali che non è numerata.
Questa riproduzione del Vignola si scosta dalle precedenti edizioni ed è adattata secondo il sistema di
quest’anonimo all’uso delle scuole elementari. Vi è molto di buono in iscorcio: e 31 tavole appartengono
all’architettura e quattordici alla meccanica, compresa quella del Battipali che non è numerata.
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, ec., In questa edizione non è posto il testo a fronte della traduzione. Leggesi in altri esemplari di questa stessa
edizione mutato il frontespizio. Siena 1790 nella stamperia di Luigi e Benedetto Biadi con licenza.
In questa edizione non è posto il testo a fronte della traduzione. Leggesi in altri esemplari di questa stessa
edizione mutato il frontespizio. Siena 1790 nella stamperia di Luigi e Benedetto Biadi con licenza.
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138
, Edizione col testo latino a fronte e un corredo di 25 tavole disegnate e non incise corrispondentemente, la quale
si tiene in pregio e si preferisce alla maggior parte dell’edizioni con commenti.
Edizione col testo latino a fronte e un corredo di 25 tavole disegnate e non incise corrispondentemente, la quale
si tiene in pregio e si preferisce alla maggior parte dell’edizioni con commenti.
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, Questa è una ristampa dell’altra edizione pubblicata dall’Albrizzi nel 1747.
Questa è una ristampa dell’altra edizione pubblicata dall’Albrizzi nel 1747.
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A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li
dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto
da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è
del 1550, per Lorenzo Torrentino.
A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li
dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto
da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è
del 1550, per Lorenzo Torrentino.
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Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
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Opera bene concepita e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno, intagliate in legno e inserite fra il
testo. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini, la seconda a Francesco dei Medici.
Opera bene concepita e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno, intagliate in legno e inserite fra il
testo. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini, la seconda a Francesco dei Medici.
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,
Con una tavola al principio d’architettura civile ed una al fine d’architettura militare. Il libro è a guisa di
dizionario colle materie disposte alfabeticamente.
Con una tavola al principio d’architettura civile ed una al fine d’architettura militare. Il libro è a guisa di
dizionario colle materie disposte alfabeticamente.
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