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378. ALBERTI Leon Baptistae, Dell’architettura libri X, Della Pittura libri III, Della statua libro I. Tradotti in lingua italiana da Cosimo Bartoli. Nuova edizione divisa in tre tomi da Giacomo Leoni Veneziano, con aggiunta di vari suoi disegni di edifici pubblici e privati, Lon67dra presso, Tom. Edlin 1726, inglese ed Italiano in fol. fig. legato in un sol volume.
L’opera è preceduta dalla vita dell’autore scritta da Rafaelle du Fresile, con 65 tavole di bellissimo disegno ed intaglio, la più parte incise da B. Piccard. I disegni poi dal traduttore pubblicati nel volume addizionale sono in numero di 25, fra quali alcune bellissime invenzioni di Palazzi. Opera da tenersi in pregio.
L’opera è preceduta dalla vita dell’autore scritta da Rafaelle du Fresile, con 65 tavole di bellissimo disegno ed intaglio, la più parte incise da B. Piccard. I disegni poi dal traduttore pubblicati nel volume addizionale sono in numero di 25, fra quali alcune bellissime invenzioni di Palazzi. Opera da tenersi in pregio.
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375. ALBERTI Leon Battista, L’architettura tradotta in lingua fiorentina da Cosimo Bartoli gentiluomo e accademico fiorentino, coll’aggiunta de’ disegni ed altri diversi trattati del medesimo autore. Nel Monteregale, Torrentino, 1565, in fol. fig.
A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è del 1550, per Lorenzo Torrentino.
A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è del 1550, per Lorenzo Torrentino.
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376. ALBERTI Leon Battista, L’architettura tradotta da Cosimo Bartoli coll’aggiunta dei disegni, Venezia, presso il Franceschi, 1565, in 4, fig.
Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
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387. ALBERTI messer Leon Battista fiorentino, Deiphera, nella quale ne insegna ad amare temperatamente e ne fa divenire o più dotti ad amare, o più prudenti a fuggir amore; novamente stampata in Venezia 1545, in 8.
Il primo libretto è di 16 fogliettini di stampa e il secondo di 14. Sono due produzioni elegantissime e gentili. Nicolò Zoppino produsse la prima nel 1528 sotto lo stesso titolo. Esemplare in marocchino conservatissimo amendue sono legate assieme. Questi due opuscoli furono ristampati in Genova nel 1572. Sotto il titolo di concetti amorosi. Vedi. Camillo Giulio del Minio.
Il primo libretto è di 16 fogliettini di stampa e il secondo di 14. Sono due produzioni elegantissime e gentili. Nicolò Zoppino produsse la prima nel 1528 sotto lo stesso titolo. Esemplare in marocchino conservatissimo amendue sono legate assieme. Questi due opuscoli furono ristampati in Genova nel 1572. Sotto il titolo di concetti amorosi. Vedi. Camillo Giulio del Minio.
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68. ALBERTI Leon Battista, Della pittura e della statua colla vita di Leon B. Alberti scritta dal Tiraboschi ed altri, Milano 1804, in 4.
Questa edizione fa parte della collezione de’ Classici italiani.
Questa edizione fa parte della collezione de’ Classici italiani.
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372. ALBERTI Leonis Baptistae, De re aedificatoria libri X, Argentorati 1541, in 4, par.
Quest’edizione venne distinta in capitoli e ricorretta da Eberardo Tappio Lunense. Giacomo Caumerlauder Magontino ne fu l’editore.
Quest’edizione venne distinta in capitoli e ricorretta da Eberardo Tappio Lunense. Giacomo Caumerlauder Magontino ne fu l’editore.
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382. ALBERTI Leonis Baptistae Viri Clarissimi Fiorentini, 68 Trivia senatoria in 8 sine loco et anno. Trivia vuol dire Discorsi da Senatori che si estraggono a sorte con una specie di giuoco.

Nel frontespizio una figura intagliata in legno sta scrivendo seduta dinanzi a una tavola di studio. A tergo di questo frontispizio stanno le denominazioni intitolate Trivia pel giuoco della sorte. Nel foglietto appresso stanno i due circoli concentrici, l’uno fisso, l’altro mobile, colle iscrizioni affine di poter eseguire il giuoco. A tergo è stampatala Madonna in trono cogli angeli laterali, come incontrasi in alcune delle edizioni del Vadagnino da noi citate all’articolo Biblia Pauperum. Poi seguono sei foglietti, l’ultimo de’ quali è bianco. In questi è espressa la descrizione e spiegazione del giunco, ed il carattere col quale sono impressi è gotico, come lo sono molte stampe nel principio del 1500. La forma però delle lettere è più bella assai che nella nostra Biblia Pauperum; ma nonostante crediamo quest’edizione di Zuane Vavassore dito Vadagnino nei primi dieci anni di quel secolo.

Segue, legata nel medesimo libretto, un’antica copia dello stesso scritta a mano e in fine è un esemplare del Dialogo di messer Leon Battista Alberti fiorentino De Repubblica, de vita Civile, de vita Rusticana, De Fortuna, Vinegia, per Venturino Rufinello, 1543, intonso.

Il primo però di questi due opuscoletti intitolato Trivia, è da uni ritenuto per raro, non avendone incontrato altri esemplari, e trovandone all’oscuro di quest’edizione i bibliografi. Trovasi però pubblicato in altro volume di anterior edizione del XV secolo con altri opuscoli, come abbiamo citato più sopra.

Nel frontespizio una figura intagliata in legno sta scrivendo seduta dinanzi a una tavola di studio. A tergo di questo frontispizio stanno le denominazioni intitolate Trivia pel giuoco della sorte. Nel foglietto appresso stanno i due circoli concentrici, l’uno fisso, l’altro mobile, colle iscrizioni affine di poter eseguire il giuoco. A tergo è stampatala Madonna in trono cogli angeli laterali, come incontrasi in alcune delle edizioni del Vadagnino da noi citate all’articolo Biblia Pauperum. Poi seguono sei foglietti, l’ultimo de’ quali è bianco. In questi è espressa la descrizione e spiegazione del giunco, ed il carattere col quale sono impressi è gotico, come lo sono molte stampe nel principio del 1500. La forma però delle lettere è più bella assai che nella nostra Biblia Pauperum; ma nonostante crediamo quest’edizione di Zuane Vavassore dito Vadagnino nei primi dieci anni di quel secolo.

Segue, legata nel medesimo libretto, un’antica copia dello stesso scritta a mano e in fine è un esemplare del Dialogo di messer Leon Battista Alberti fiorentino De Repubblica, de vita Civile, de vita Rusticana, De Fortuna, Vinegia, per Venturino Rufinello, 1543, intonso.

Il primo però di questi due opuscoletti intitolato Trivia, è da uni ritenuto per raro, non avendone incontrato altri esemplari, e trovandone all’oscuro di quest’edizione i bibliografi. Trovasi però pubblicato in altro volume di anterior edizione del XV secolo con altri opuscoli, come abbiamo citato più sopra.

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385. ALBERTI Leon Battista, Dialogo di Messer Leon Battista Alberti fiorentino, De Repubblica, de Vita Civile, de Vita Rusticana, de Fortuna. Nel frontespizio appresso Paulo Ghirardo: in fine Vinegia per Venturino Rufinello, 1643, in 8.
Sono 32 foglietti di stampa in caratteri corsivi.
Sono 32 foglietti di stampa in caratteri corsivi.
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386. ALBERTI messer Leon Battista fiorentino, Hecatomphila, nella quale ne insegna l’ingegnosa arte d’amore, mostrandone il perito modo d’amare, ove di semplici e rozzi, saggi e gentili ne fa divenire: in Venezia 1545, senza nome di stampatore, in 8.
384. ALBERTI Leonis Baptistae florentini, De Principe, libri quatuor (in fine). Romae, apud Stephanum Guilleretum, Kal. Novembribus 1520, in 4, mag. ediztio princeps.
A tergo del frontespizio sono 18 versi endecasillabi di Giano Vitali romano a Giovan Matteo Giberto, intitolandogli il libro. 69Segue nel secondo foglietto il privilegio di Leon X. A tergo è una lettera di Rinaldo Conte della Genga a Matteo Giberto; indi comincia il testo, che occupa 44 foglietti di stampa, senza che le pagine siano numerate.
A tergo del frontespizio sono 18 versi endecasillabi di Giano Vitali romano a Giovan Matteo Giberto, intitolandogli il libro. 69Segue nel secondo foglietto il privilegio di Leon X. A tergo è una lettera di Rinaldo Conte della Genga a Matteo Giberto; indi comincia il testo, che occupa 44 foglietti di stampa, senza che le pagine siano numerate.
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Questo è lo stesso libro che il Momus, mutato titolo; vale a dire una specie di satira sul gusto dell’Asino d’Oro d’Apuleio. Ma fu nello stesso anno carpito al papa il privilegio con tutte le riserve a favore degli stampatori a cagione della varietà del titolo e difficilmente si può giudicare qual fosse prima stampata delle due edizioni.
Questo è lo stesso libro che il Momus, mutato titolo; vale a dire una specie di satira sul gusto dell’Asino d’Oro d’Apuleio. Ma fu nello stesso anno carpito al papa il privilegio con tutte le riserve a favore degli stampatori a cagione della varietà del titolo e difficilmente si può giudicare qual fosse prima stampata delle due edizioni.
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383. ALBERTI Leonis Baptistae florentini, Momus, Romae, ex aedibus Jacobi Mazocchii, 1520, editio princeps, in 4 parv.
Sul frontispizio è l’arme del Cardinale Pietro Accolti anconetano, cui il Mazocchi dedica l’edizione. A tergo del frontespizio è il motu proprio di Leone X. Il secondo foglietto contiene la dedicatoria in bellissimi caratteri rotondi più piccoli di quelli del testo. Immediatamente segue il testo, diviso in quattro libri e compreso in 96 foglietti di stampa, sull’ultimo de’ quali è la data. Altri due foglietti seguono; dei quali uno contiene l’errata e l’altro è bianco: sono quindi in tutto 100 foglietti. Esemplare bellis. in mar. dor.
Sul frontispizio è l’arme del Cardinale Pietro Accolti anconetano, cui il Mazocchi dedica l’edizione. A tergo del frontespizio è il motu proprio di Leone X. Il secondo foglietto contiene la dedicatoria in bellissimi caratteri rotondi più piccoli di quelli del testo. Immediatamente segue il testo, diviso in quattro libri e compreso in 96 foglietti di stampa, sull’ultimo de’ quali è la data. Altri due foglietti seguono; dei quali uno contiene l’errata e l’altro è bianco: sono quindi in tutto 100 foglietti. Esemplare bellis. in mar. dor.
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1476. ALBERTI G. Matteo, Giuochi festivi e militari, danze, serenate e macchine, boscareccia artificiosa e regata solenne ec. nella dimora, di Ernesto Augusto Duca di Brunsvich in Venezia, il tutto descritto ed espresso con figure da Giovan Matteo 253 Alberti, Medico di S. A. S., Venezia 1686, in fol. m. fig.
Ricchissima di tavole è quest’opera, ove in fine vedesi una tavola immensa composta da 9 fogli, che rappresenta tutto il corso della regata nel gran canale, oltre altre gran tavole.
Ricchissima di tavole è quest’opera, ove in fine vedesi una tavola immensa composta da 9 fogli, che rappresenta tutto il corso della regata nel gran canale, oltre altre gran tavole.
Show More MDCLXXXVI
3571. ALBERTINI Francisci florentini, Opusculum, de mirabilis novae et veteris urbis Romae per Jacobum Mazzocchium 1515, Romae die 20 Octobris, in 4 parv., seconda edizione.
3570. ALBERTINIS Francisco clerico florentino, Opusculum de mirabilibus novae et veteris urbis Romae editum, dedicatumq. Julio II pontifici maximo per Jacobum Mazzocchium Romanae Academiae Bibliopolam, qui infra paucos dies epitaphiorum opusculum in lucem ponet, anno salutis 1510 die 4 Februarii, in 4 parv., prima edizione.
Questi rari opuscoli dell’Albertino sono preziosi perché dimostrano le cose che erano allora scoperte in Roma, e quelle che si andavano scuoprendo. Viene però citata di questo libro una prima edizione del 1508 che non conosciamo. Parecchie ne vennero posteriori, e si ristampò anche fuori d’Italia come riferiscono i bibliografi pontificj.
Questi rari opuscoli dell’Albertino sono preziosi perché dimostrano le cose che erano allora scoperte in Roma, e quelle che si andavano scuoprendo. Viene però citata di questo libro una prima edizione del 1508 che non conosciamo. Parecchie ne vennero posteriori, e si ristampò anche fuori d’Italia come riferiscono i bibliografi pontificj.
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69. ALBERTI Romano della Città di Borgo S. Sepolcro, Trattato della nobiltà della pittura composto ad instanza dell’Accademia di S. Luca, Roma 1585, per Francesco Zanetti, in 4.
Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
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394. ALBERTOLI Ferdinando, Porte di città e fortezze, depositi sepolcrali ed altre principali fabbriche pubbliche e private di Michele Sammicheli, misurate, disegnate ec., Milano 1816, in fol. grande.
Tav. 30 disegnate con molta diligenza ed intagliate alla maniera di disegni acquarellati.
Tav. 30 disegnate con molta diligenza ed intagliate alla maniera di disegni acquarellati.
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288. ALBERTOLLI Giocondo, Corso elementare d’ornamenti architettonici, ideato e disegnato ad uso de’ principianti, Milano 1805, in fol. gr.
Queste sono 28 tavole progressive per i giovani che incominciano a disegnare, cominciando dalla foglia più semplice all’ornamento più complicato, intagliate con diligenza dal Mercoli e da altri ec.
Queste sono 28 tavole progressive per i giovani che incominciano a disegnare, cominciando dalla foglia più semplice all’ornamento più complicato, intagliate con diligenza dal Mercoli e da altri ec.
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390. ALBERTOLI Giocondo, Ornamenti diversi, inventati, disegnati ed eseguiti; incisi da Giacomo Mercoli, Milano 1782, in fol. grand.
Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno, rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima impressione.
Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno, rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima impressione.
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1553. ALBERTI Giuseppe, De’ funerali, ossia dissertazione in cui si espongono le varie maniere di sepel 269 lire i defunti usate da diverse nazioni, Rimino 1790, in 8.
Opera scarsa di erudizione e di critica.
Opera scarsa di erudizione e di critica.
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1980. ALBIZII Ant. principum christianorum, Stemmata collectacum brevibus eiusdem adnotat. opera et impensis Dominici Custodis seri incisa, Aug. Vind. 1612, editio 2 nunc auctior et emendatiors.
Sonovi 46 tavole oltre il frontespizio figurato e molte vignette. Col ritratto dell’autore in principio.
Sonovi 46 tavole oltre il frontespizio figurato e molte vignette. Col ritratto dell’autore in principio.
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