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697. VITRUVIUS Marcus, Iterum et Frontintis a Jucundo revisi repurgatique quintum ex collatione licuit, Florentiae, sumptibus Philippi de Giunta, 1513, in 8, fig.
Edizione consimile pel testo a quella del 1511. L’interpretazione però è più corretta e distinta. Le figure in legno sono in minor numero e non bene eseguite. Il pregio che distingue il nostro esemplare, consiste nell’essere con autografa correzione emendato il Frontino dal Marchese Poleni, come può vedersi dalle note marginali: Esemplare di cui egli stesso fé dono all’architetto Temenza. Tuttociò si riconosce da un’iscrizione posta in principio.
Edizione consimile pel testo a quella del 1511. L’interpretazione però è più corretta e distinta. Le figure in legno sono in minor numero e non bene eseguite. Il pregio che distingue il nostro esemplare, consiste nell’essere con autografa correzione emendato il Frontino dal Marchese Poleni, come può vedersi dalle note marginali: Esemplare di cui egli stesso fé dono all’architetto Temenza. Tuttociò si riconosce da un’iscrizione posta in principio.
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3571. ALBERTINI Francisci florentini, Opusculum, de mirabilis novae et veteris urbis Romae per Jacobum Mazzocchium 1515, Romae die 20 Octobris, in 4 parv., seconda edizione.
699. VITRUVII, De architectura libri decemi, Florentiae, per heredes Philippi Iuntae, 1522, in 12, fig.
Questa edizione non è dissimile da quella del 1513 dello stesso Giunta, se non in quanto che gli errori nella prima descritti nell’indice, sono in questa corretti. Le figure sono esattamente le stesse.
Questa edizione non è dissimile da quella del 1513 dello stesso Giunta, se non in quanto che gli errori nella prima descritti nell’indice, sono in questa corretti. Le figure sono esattamente le stesse.
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3854. De ROMA prisca, et nova. Varii auctores prout in seguenti pagella cernere est, idest, Francisci Albertini, De urbe Roma. P. Victoris, De regionibus urbis Romae. Vibius, de fluminibus etc. et de origine, situ, et qualitate Romae. Pomponii Leti, De vetustate urbis. Fabricii Varani, De urbe Roma collectanea. Raphaelis Volaterrani, Descriptio urbis Romae. Flavius. Rutilii Claudii Numantii, Poema cui titulus: Itinerarium. Laurentii Vallae, Carmen de natali patriae suae. et Volaterra, inde origine urbis poema. Romae, ex aedibus Mazzocchi, 1514, in 4. — Addito Antonini Ponti Consentini Rhomitypion, Romae, per Antonium Bladum, 1524. Questa collezione d’antichi scrittori di antichità romane è rara a trovarsi, ed interessantissima. Vedi l’altra collezione Antiquitatum variarum auctores, che dopo questa apparve in Venezia nel 1552.
3621. BIONDO da Forlì, Roma trionfante tradotta pur ora per Lucio Fauno di latino in buona lingua volgare, Venezia, per Michel Tramezzino, 1544, in 8.
Elegante edizione sebbene troppo voluminosa, in bei caratteri corsivi.
Elegante edizione sebbene troppo voluminosa, in bei caratteri corsivi.
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3778. MARLIANI B., Topographia urbis Romae ad Franciscum Regem Gallorum, ejusdem urbis liberatorem invictum, Romae, in aedibus Valerii Dorici et Aloysii fratris, Academiae Romanae impressorum mense Decembris 1544, in fol., fig.
Questa è la principale edizione di questo autore ornata di belle tavole in legno distribuite fra il testo, e ritiensi in pregio per aver servito a molte opere posteriori, e si trovano pochi esemplari di bella conservazione.
Questa è la principale edizione di questo autore ornata di belle tavole in legno distribuite fra il testo, e ritiensi in pregio per aver servito a molte opere posteriori, e si trovano pochi esemplari di bella conservazione.
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666. SERLIO, Le premier livre d’architecture mise en langue françoise par Jean Martin, Paris 1545, chez Jean Barbe. — Le second livre de perspective par le même (stesso anno, italiano e francese). — Il terzo libro delle antichità, Venezia, presso Francesco Rampazzetto, 1062. — Le quatrieme livre des regles génerales d’architecture, sur les cinq manières d’édifices traduit par Pierre Van Aelst. Imprimé à Anvers 1545. Questi quattro libri sono legati assieme.
3779. MARLIANI B., Le antiquità di Roma, tradotte in lingua volgare per Hercole Barbarasa, Roma, per Antonio Blado, 1548, in 8.
Elegantissima edizione di quest’opera preziosa.
Elegantissima edizione di quest’opera preziosa.
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3712. FAUNO Lucio, Delle antichità della città di Roma, raccolte, e scritte con somma brevità, ed ordine con quanto gli antichi, e moderni scritto ne hanno, libri cinque, Venezia, per Michele Tramezzino, 1548, in 8.
3810. PALLADIO, Le antichità dell’alma città di Roma, in Venezia, per Mattio Pagan, 1555, in 8.
3787. MAURO Lucio, Le antichità della città di Roma: unite alle statue antiche, che si veggono per tutta Roma in diversi luoghi, e case, Venezia, presso Giordano Ziletti, 1556, in 8.
Prima edizione, e pregiatissima non solo per le materie che contiene, quanto per la nitidezza dell’esemplare.
Prima edizione, e pregiatissima non solo per le materie che contiene, quanto per la nitidezza dell’esemplare.
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3639. CALVI Fabii, Antiquae urbis Romae cum regionibus simulachrum authore M. Fabio ravennate, Basileae, apud Hier. Frobenium, et Nic. Episcopium, 1556, in fol., fig.
Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
Show More Clemente VII, del cardinal de’ Medici, e del Senato Romano stanno nel frontespizio della prima edizione. A tergo è la dedica al Papa: seguono 21 tavole, d’incontro alle quali leggonsi brevi illustrazioni, e nello stesso modo procede anche la seconda edizione copiano esattamente la prima.
3623. BIONDO, Roma ristaurata etc. etc. come sopra, da molti errori corretta, e ristampata, Venezia, presso Domenico Giglio. 1558, in 8.
Questa bella edizione della traduzione fatta da Lucio Fauno ha una preziosa singolarità, che nel fine sono raccolte le giuste critiche fatte da’ geografi a tutti gli sbagli corsi nell’opera del Biondo: come il Marliano, il Sabelico, il Volaterrano ec.
Questa bella edizione della traduzione fatta da Lucio Fauno ha una preziosa singolarità, che nel fine sono raccolte le giuste critiche fatte da’ geografi a tutti gli sbagli corsi nell’opera del Biondo: come il Marliano, il Sabelico, il Volaterrano ec.
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3684. Le COSE meravigliose dell’alma città di Roma, colla guida romana che insegna a tutti i forastieri a ritrovare le più notabili cose di Roma, Venezia, per Giovanni Varisco, 1565, in 8.
3743. GAMUCCI Bernardo, Quattro libri dell’antichità della città di Roma, raccolte sotto brevità da diversi antichi, e moderni scrittori, Venezia, per Giovanni Varisco, 1565, in 4, fig.
Il testo è stampato assai bene, le tavole sono in legno e passabili. L’opera non è senza pregio quanto alle intrinseche sue qualità.
Il testo è stampato assai bene, le tavole sono in legno e passabili. L’opera non è senza pregio quanto alle intrinseche sue qualità.
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3704. DOSIO Joan. Antonii, Urbis Romae aedificiorum illustrium quae supersunt reliquiae stylo ferreo ut hodie cernuntur descriptae a Jo. Baptista de Cavalleriis. Aeneis tabulis incisis repraesentatae 1569 Kalendis Maj, in 4.
Sono tavole 50 di monumenti, al qual esemplare vanno aggiunte tavole 51 delle statue pubblicate dal Cavalieri dal n. 49 al 100 della prima parte dell’opera sua; prove di prima freschezza.
Sono tavole 50 di monumenti, al qual esemplare vanno aggiunte tavole 51 delle statue pubblicate dal Cavalieri dal n. 49 al 100 della prima parte dell’opera sua; prove di prima freschezza.
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594. PALLADIO, I quattro libri dell’architettura, Venezia, per Domenico de’ Franceschi, 1570, in fol. fig.
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata in vit.. dor. con busta.
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata in vit.. dor. con busta.
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Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
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3679. CONTARINO fra Luigi dell’Ordine Crucifero, L’antichità di Roma con due copiosissime tavole degli imperatori, delle statue, e delli corpi santi, Venezia, presso Francesco Ziletti, 1575, in 8.
In questo libretto non comune, e per quanto sappiamo non ristampato, vi sono al fine molte notizie di proprietarj d’antichità, che divengono preziose agli amatori di questo studio.
In questo libretto non comune, e per quanto sappiamo non ristampato, vi sono al fine molte notizie di proprietarj d’antichità, che divengono preziose agli amatori di questo studio.
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3821. DU PERAC Stefano, Vestigii delle antichità di Roma raccolti, e ritratti in perspettiva, Roma, presso Lorenzo della Vaccheria, 1575, in fol. obl.
Sono 40 tavole compreso il frontespizio d’intaglio abbastanza cattivo, e privo di gusto, ma hanno qualche carattere della verità nell’imitazione superficiale, e materiale degli oggetti.
Sono 40 tavole compreso il frontespizio d’intaglio abbastanza cattivo, e privo di gusto, ma hanno qualche carattere della verità nell’imitazione superficiale, e materiale degli oggetti.
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3920. ZINO Pier Francesco, L’Anno Santo 1575 nel pontificato di Gregorio XIII, Venezia, per Francesco Rampazetto. Questo libretto di 800 pagine contiene anche le cose meravigliose dell’alma città di Roma. Le Antichità di Andrea Palladio, l’apertura della Porta Santa: libro non facile a trovarsi.
595. PALLADIO, Lo stesso, ristampato in Venezia colle medesime tavole da Bartolomeo Carampello, 1581 in fol.
Anche questa edizione, se non fosse pel nome dello stampatore e l’anno di stampa, potrebbe riguardarsi come una contraffazione dell’originale, essendosi adoperati li stessi legni e la stessa distribuzione nelle pagine.
Anche questa edizione, se non fosse pel nome dello stampatore e l’anno di stampa, potrebbe riguardarsi come una contraffazione dell’originale, essendosi adoperati li stessi legni e la stessa distribuzione nelle pagine.
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3492. CAVALLERIIS Johan. Baptista, Antiquarum statuarum urbis Romae: primus, et secundus liber, Romae 1585, constat tab. 100. — Accedit tertius, et quartus liber, Romae 1594, tabulae 100. — Nel fine: accedit Urbis Romae de Cavalleriis aeneis tabulis repraesentatae 1569, constat cartarum 50, in 4. Non è facile trovare esemplari completi, freschi e ben conservati delle 200 statue del Cavalieri.
3695. DEMONTIOSII Ludovici, Gallus Romae hospes, Romae 1585, in 4, fig.
Pochi sono i monumenti incisi in rame e stampati fra il testo. Raro, e prezioso libretto ove rendesi conto di molti monumenti nella maniera che non erasi per anche fatto per lo innanzi, quantunque allorché tratta delle pietre incise è molto superficiale, limitandosi a ripetere ciò che trovasi in Plinio. Autore è Luigi di Mont Josieu, che era stato a Roma due anni prima che il libro fosse stampato col duca di Joeuse suo mecenate e anche suo allievo, mandato al Papa Gregorio XIII da Enrico III con segrete commissioni.
Pochi sono i monumenti incisi in rame e stampati fra il testo. Raro, e prezioso libretto ove rendesi conto di molti monumenti nella maniera che non erasi per anche fatto per lo innanzi, quantunque allorché tratta delle pietre incise è molto superficiale, limitandosi a ripetere ciò che trovasi in Plinio. Autore è Luigi di Mont Josieu, che era stato a Roma due anni prima che il libro fosse stampato col duca di Joeuse suo mecenate e anche suo allievo, mandato al Papa Gregorio XIII da Enrico III con segrete commissioni.
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2542. OBELISCI Vaticani Opuscula. Sive Gallesini Petri, obeliscus vaticanus, pietate invictissimae crucis sacerd. ad perpetuitatem praeclaris litteris laudatus, Romae 1587. — Ordo dedicationis obelisci, Romae 1586. — Familiaris epistola e Roma in Hispaniam missa in qua explicatur translatio obelisci, Romae 1586.Bargaei Petri Angeli, Commentarius de obelisco, Romae 1586.De Aguilar Jo. Baptista in dedicatione obelisci epigrammata collecta, Romae 1587.Blanci Guglielmi, Epigrammata in obeliscum, Romae 1586.Gaci Cosimo, Dialogo in cui si parla delle operazioni di Sisto V e in particolare del trasporto dell’obelisco vaticano, Roma 1586. Pigafetta Filippo, Discorso intorno la storia della guglia e della ragione del muoverla, Roma 1586, in 4.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
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2533. MERCATI Michele, Considerazioni sopra gli avvertimenti del sig. Latino Latini intorno alcune cose scritte nel libro degli obelischi di Roma insieme con alcuni supplementi al medesimo libro, Roma, per Domenico Basa. 1590, in 4.
3626. BOISSARDI Jani Jacobi, Romanae urbis topographia. Partes sex ab anno 1597 ad 1602, Francofurti, Theodoro de Brie, in f. p., fig., legata in 2 vol., prima edizione.
Citasi dal Brunet l’esemplare illustrato della Pinelliana, come il più completo. Abbiamo confrontato il nostro, e riconosciuto esservi un maggior numero di tavole, citandosi nella quarta parte 144 tavole, ove ne riscontriamo 146. Nei nostri due volumi il Parnassus Biceps non è riunito, come in quelli della Pinelliana, ma lo abbiamo legato separatamente. Esemplare di prima rarità e bellezza.
Citasi dal Brunet l’esemplare illustrato della Pinelliana, come il più completo. Abbiamo confrontato il nostro, e riconosciuto esservi un maggior numero di tavole, citandosi nella quarta parte 144 tavole, ove ne riscontriamo 146. Nei nostri due volumi il Parnassus Biceps non è riunito, come in quelli della Pinelliana, ma lo abbiamo legato separatamente. Esemplare di prima rarità e bellezza.
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3989. CLUVERII Philippi, Italia antiqua, vol. 2, Lugduni Batavorum, ex officina Elzeviriana, 1624, in 4 grande, fig.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
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3815. PANCIROLI Ottavio, Tesori nascosti dell’alma città di Roma con nuovo ordine ristampati, ed arricchiti, Roma 1625, in 8, fig.
La prima edizione di quest’opera apparve nel 1600, ma con diverso ordine, e non è così pregievole come la seconda: vastissima è l’erudizione, specialmente sacra, di cui è pienissima quest’opera.
La prima edizione di quest’opera apparve nel 1600, ma con diverso ordine, e non è così pregievole come la seconda: vastissima è l’erudizione, specialmente sacra, di cui è pienissima quest’opera.
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3715. FELLINI F. Pietro Martire, Trattato nuovo delle cose meravigliose dell’alma città di Roma, ornato di molte figure e de tutte le antichità figurate d’essa città già da Prospero Parisio aumentate, Roma 1625, in 8, fig.
Con numero grandissimo di piccole tavole in legno, e una quantità grande di notizie a comodo del viaggiatore, e dell’antiquario.
Con numero grandissimo di piccole tavole in legno, e una quantità grande di notizie a comodo del viaggiatore, e dell’antiquario.
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3680. CONTELORIO Felicis, De prefecto urbis, Romae 1631, in 4, fig., M. 23.
Con frontespizio figurato, e 5 tavole in rame.
Con frontespizio figurato, e 5 tavole in rame.
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3689. Le COSE meravigliose dell’alma città di Roma, Le stesse. Cioè chiese, e luoghi con la delineazione dell’edificio, loro istoria, ornamenti, pitture, e sculture ec., in 8, fig., senza luogo ed anno.
Edizione della metà circa del XVII secolo, arricchita di molte notizie, e tavole.
Edizione della metà circa del XVII secolo, arricchita di molte notizie, e tavole.
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3775. MARIANUS Andreas bononiensis, Ruinarum Romae epigrammata quibus miranda urbis agnoscuntur, sacra visitantur, nova et vetera elogiis recensentur, Bononiae, typis Jo. Montii, 1641, in 8, prima edizione.
Libretto elegantemente scritto, e stampato. Fu riprodotto due anni dopo con correzioni, ed aggiunte, che consistono in alcune prose ed elogi. Questo autore fu medico, e professore in Mantova, in Pisa, e in patria.
Libretto elegantemente scritto, e stampato. Fu riprodotto due anni dopo con correzioni, ed aggiunte, che consistono in alcune prose ed elogi. Questo autore fu medico, e professore in Mantova, in Pisa, e in patria.
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3696. DESCRIZIONE di Roma antica, e moderna, Roma, ad istanza di Giovan Domenico Franzini per Andrea Fei, 1643, in 8, fig.
Libro di circa 800 pagine con numero grande di intagli in legno assai cattivi. Le nozioni sono copiosissime in ogni genere d’antichità sacra, e profana. Questa è sempre la Roma di Federico Franzini.
Libro di circa 800 pagine con numero grande di intagli in legno assai cattivi. Le nozioni sono copiosissime in ogni genere d’antichità sacra, e profana. Questa è sempre la Roma di Federico Franzini.
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3772. MANILLI Jacomo, Villa Borghese fuori di porta Pinciana descritta, Roma 1650, in 8.
Questo Manilli era il Guardaroba del palazzo, e s’avvisò di scrivere questa descrizione piuttosto poeticamente.
Questo Manilli era il Guardaroba del palazzo, e s’avvisò di scrivere questa descrizione piuttosto poeticamente.
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3585. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima, in qua post Antonium Bosium, et celebres alios libris distincte illustrantur, Romae 1651, vol. 2, in fol., fig.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
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271. BORRONI Giovanni Andrea, Delle statue, Roma 1661, in 4, fig.
Sono in questo volume 12 statue disegnate da Lazaro Baldi, editore della famosa vita di San Lazaro monaco e pittore (Vedi fra le vite degli artisti) e intagliate da Francesco Spiere e altri buoni artisti, e una 13 tavola che rappresenta le due colonne Antonina e Traiana, e il frontispizio figurato di accurata e nitida esecuzione. Il testo dell’opera è senza critica, esteso secondo le viste di un dottor teologo, com’era questo frate e nulla più.
Sono in questo volume 12 statue disegnate da Lazaro Baldi, editore della famosa vita di San Lazaro monaco e pittore (Vedi fra le vite degli artisti) e intagliate da Francesco Spiere e altri buoni artisti, e una 13 tavola che rappresenta le due colonne Antonina e Traiana, e il frontispizio figurato di accurata e nitida esecuzione. Il testo dell’opera è senza critica, esteso secondo le viste di un dottor teologo, com’era questo frate e nulla più.
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3586. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima tribus libris distincta ex absolutissimo opere Pauli Aringhi in hanc portatilem formam concinnata, Arnhemiae 1661, in 12, fig.
Questo piccolo libretto per la forma (però di 700 pagine circa) è ornato di alcune stampe in rame frapposte al testo, e si volle ridur tascabile quell’immensa opera con poco successo.
Questo piccolo libretto per la forma (però di 700 pagine circa) è ornato di alcune stampe in rame frapposte al testo, e si volle ridur tascabile quell’immensa opera con poco successo.
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2054. KIRCHERII Athanasii, Historia Eustachio-Mariana, Romae 1665, in 4, fig.
3800. NARDINI Famiano, Roma antica, alla Santità di Alessandro VII, Roma 1666, in 4, fig.
Prima edizione di questo raro e prezioso libro, il migliore che abbiamo sulle romane antichità, depurato dalle contumelie, e inesattezze di una folla si scrittori che specularono su questo argomento. Ne apparvero parecchie altre edizioni, ma tutte esaurite; si stava ora pensando ad una più ampliata, e riveduta, della quale è necessità. La terza edizione del 1771 è la più ampia che abbiamo. In questo esemplare è aggiunto il discorso di Ottavio Falconieri (pubblicatore del Nardini) intorno la piramide di Cajo Cestio con 5 belle tavole in rame, e una lettera a Carlo Dati sopra un antico mattone: sono fra il testo della Roma antica alcune utilissime tavole.
Prima edizione di questo raro e prezioso libro, il migliore che abbiamo sulle romane antichità, depurato dalle contumelie, e inesattezze di una folla si scrittori che specularono su questo argomento. Ne apparvero parecchie altre edizioni, ma tutte esaurite; si stava ora pensando ad una più ampliata, e riveduta, della quale è necessità. La terza edizione del 1771 è la più ampia che abbiamo. In questo esemplare è aggiunto il discorso di Ottavio Falconieri (pubblicatore del Nardini) intorno la piramide di Cajo Cestio con 5 belle tavole in rame, e una lettera a Carlo Dati sopra un antico mattone: sono fra il testo della Roma antica alcune utilissime tavole.
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3738. FRANZINI Federico, Roma antica, e moderna ec., Roma, 1668, per i successori al Mascardi, in 8, figurato.
Questo Franzini editore raccolse da tutte le guide precedenti, ed epilogò le nozioni d’ogni genere sacre, e profane per comodo de’ viaggiatori.
Questo Franzini editore raccolse da tutte le guide precedenti, ed epilogò le nozioni d’ogni genere sacre, e profane per comodo de’ viaggiatori.
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3613. BELLORI, Fragmenta vestigii veteris Romae ex lapidibus Farnesianis, nunc primum in lucem edita cum notis, Romae 1673, in fol., fig.
Opera classica, e preziosa in cui si presentano 20 tavole accuratamente disegnate, ed incise, oltre a varie vignette allusive.
Opera classica, e preziosa in cui si presentano 20 tavole accuratamente disegnate, ed incise, oltre a varie vignette allusive.
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3708. FABRETTI Raphaelis, De aquis et aquaeductis veteris Romae, dissertationes tres, Romae 1680, in 4, fig.
Dotta e preziosa opera con alcune tavole inserte fra il testo incise in rame.
Dotta e preziosa opera con alcune tavole inserte fra il testo incise in rame.
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3700. DESGODETZ Antoine architecte, Les edifices antiques de Rome, dessinés et mesurés trés exactement, Paris, chez Coignard, 1682, in fol., fig.
Questa è la prima grand’opera eseguita con accuratezza, e con magnificenza di tavole veramente distinta, la quale ha preceduto tutte le altre di simil genere dando l’esempio al ben fare: nondimeno scrupoleggiando, come oggi sul fare la critica, vi si sono notate non poche inesattezze notate da più moderni archeologi, e architetti. Le tavole di questa grand’opera sono 137 senza il frontespizio, e non furono vinte in merito una magnifica ristampa fattane in Inghilterra, e da una seconda edizione in Francia. Esempl. in mar. dor.
Questa è la prima grand’opera eseguita con accuratezza, e con magnificenza di tavole veramente distinta, la quale ha preceduto tutte le altre di simil genere dando l’esempio al ben fare: nondimeno scrupoleggiando, come oggi sul fare la critica, vi si sono notate non poche inesattezze notate da più moderni archeologi, e architetti. Le tavole di questa grand’opera sono 137 senza il frontespizio, e non furono vinte in merito una magnifica ristampa fattane in Inghilterra, e da una seconda edizione in Francia. Esempl. in mar. dor.
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3872. SANDRART Joachimi, Romae antiquae et novae theatrum, Norimbergae 1684, in fol., fig.
Opera di 59 tavole intagliate in rame, non compreso un frontespizio figurato. Fra queste osservisi non manchi la bella pianta in grande di Roma, che da alcuni esemplari fu tolta. Opera delle più pregievoli in questo genere.
Opera di 59 tavole intagliate in rame, non compreso un frontespizio figurato. Fra queste osservisi non manchi la bella pianta in grande di Roma, che da alcuni esemplari fu tolta. Opera delle più pregievoli in questo genere.
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3783. MARTINELLO Fioravante, Roma ricercata nel suo sito, di nuovo corretta, ed accresciuta dal signor Matteo Flentin liegese, Roma 1687, in 8, fig.
3671. CIAMPINI Joannis, Vetera monumenta, in quibus praecipue musiva opera, sacrarum, profanarumque aedium structura, ac nonnulli antiqui ritus dissertationibus, iconibusque illustrantur, tomi 2, Romae 1690 ad 1699, in fol., fig.
Opera piena di dottrina, ma con tavole mal eseguite in numero di 135.
Opera piena di dottrina, ma con tavole mal eseguite in numero di 135.
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3609. BELLORI, Le antiche lucerne sepolcrali figurate, raccolte dalle cave sotterranee, e dalle grotte di Roma. Parti tre in un volume. Disegnate, intagliate nelle loro forme da Pietro Santi Bartoli con osser 174 vazioni del Bellori, Roma 1691, prima edizione di mirabile freschezza e conservazione.
Quest’opera è divisa in tre parti. La prima contiene 37 tavole, la seconda 46, la terza 33, e in fine vi sono altre sei tavole addizionali non numerate le quali trovansi in pochi esemplari di questa prima, e in nessuno delle susseguenti edizioni.
Quest’opera è divisa in tre parti. La prima contiene 37 tavole, la seconda 46, la terza 33, e in fine vi sono altre sei tavole addizionali non numerate le quali trovansi in pochi esemplari di questa prima, e in nessuno delle susseguenti edizioni.
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3672. CIAMPINI Joannis, De sacris aedificiis a Costantino Magno constructis: synopsis historica, Romae 1693, in fol., fig., tavole 35.
791. LIPSII Justi, De amphitheatro liber in quo forma ipsa loci expressa et ratio spectandi. Cum aeneis figuris, Ant. Plant. 1699, in 4, fig. — Aggiuntovi de amphitheatris quae extra Romam. Libellus in quo formae eorum aliquot et typi ec.
L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola, di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola, di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
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1147. De la CHAUSSE Michelangelo, Lettera in cui si fa parola della colonna nuovamente travata in Roma nel Campo Marzo ed eretta già per l’apoteosi di Antonino Pio. Data in luce da Nicolò Bulifoni, Napoli 1704, in 8, M. 56.
3720. FICORONI Francesco, Osservazioni sopra l’antichità di Roma descritte nel Diario Italico di Montfaucon, Roma 1709, in 4, fig.
Questo è un opuscolo assai dotto e interessante, ma trattiensi sovra un numero troppo scarso di oggetti, mentre il Diario citato gli offriva una messe molto ampia.
Questo è un opuscolo assai dotto e interessante, ma trattiensi sovra un numero troppo scarso di oggetti, mentre il Diario citato gli offriva una messe molto ampia.
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3698. DESEINE Franois, L’ancienne Rome avec ses magnificences, et ses délices, divisée en 4 tomes, Leide 1713, fig., in 12.
Questi quattro volumi sono legati in tre tomi.
Questi quattro volumi sono legati in tre tomi.
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3699. DESEINE Franois, Rome moderne avec toutes ses magnificences et ses delicés, le tout divisé en 6 tomes, Leide 1713, fig., in 12.
Edizione copiosa pei rami incisi con apparenza di accuratezza, ma però assai mancanti del carattere delle antichità originali. Non sempre la critica di questo autore derivò dalle buone fonti.
Edizione copiosa pei rami incisi con apparenza di accuratezza, ma però assai mancanti del carattere delle antichità originali. Non sempre la critica di questo autore derivò dalle buone fonti.
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3864. ROSSI (De), Disegni di varj altari, e cappelle nelle chiese di Roma colle loro facciate, piante, e misure dei più celebri architetti. Data in luce da Domenico de Rossi nella sua stamperia in Roma, in fol., fig., tav. 50.
Con un bel frontespizio figurato di Ciro Ferri. In tanti altari, e cappelle non trovasi un solo altare di puro e severo stile inventato con aurea semplicità.
Con un bel frontespizio figurato di Ciro Ferri. In tanti altari, e cappelle non trovasi un solo altare di puro e severo stile inventato con aurea semplicità.
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3692. CRESCIMBENI Giovan Mario, Istoria della chiesa di S. Giovanni avanti la Porta Latina, Roma 1716, in 4, fig. Opera assai ben fatta ed erudita per le antichità sacre di Roma con 6 tavole in rame.
511. FRONTINI Sesti Julii, De aquaeductibus, Urbis Romae, Commentarius antiquae fidei restitutus, atque explicatus, opera et studio Ioannis Poleni, Patavii 1722, in 4.
Opera arricchita di molti dottissimi prolegomeni e tavole intagliate in rame, e collocate fra a il testo.
Opera arricchita di molti dottissimi prolegomeni e tavole intagliate in rame, e collocate fra a il testo.
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951. POLENI Joannis, Sexti Julii Frontini de aquaeductibus urbis Roma commentarius, Patavii 1722, in 4, fig.
3730. FONTANA Carlo cav. architetto, L’anfiteatro Flavio descritto, e delineato, nell’Haja, presso Isacco Vaillant, 1725, in fol., fig.
Un’introduzione sui teatri, e gli anfiteatri, e cinque libri su questo monumento insigne dell’antichità, dottamente estesi e pieni di critica e di erudizione, sono illustrati da 42 tavole in rame delineate dall’autore. Esemplare in carta grande.
Un’introduzione sui teatri, e gli anfiteatri, e cinque libri su questo monumento insigne dell’antichità, dottamente estesi e pieni di critica e di erudizione, sono illustrati da 42 tavole in rame delineate dall’autore. Esemplare in carta grande.
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3581. ANTIQUITATES sacrae et civiles romanorum explicatae: sive commentarii historici, mithologici, philologici auctore M.A.U.N., Hagae Comitum
1726
1726
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Sono 84 tavole intagliate in rame. L’opera è piuttosto appariscente per la sua forma esterna, che per suo merito intrinseco.
Sono 84 tavole intagliate in rame. L’opera è piuttosto appariscente per la sua forma esterna, che per suo merito intrinseco.
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597. PALLADIO, Fabbriche antiche da lui disegnate e date in luce da Riccardo Conte di Burlington. Londra 1730, in fol. fig.
Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra. Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana, disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce, imitando l’esempio del benemerito inglese.
Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra. Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana, disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce, imitando l’esempio del benemerito inglese.
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3618. BIANCHINI monsignor Francesco, Del palazzo de’ Cesari, opera postuma, Verona 1738, in fol., fig.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
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3806. OVERBEKE Bonaventura, Degli avanzi dell’antica Roma. Opera postuma tradotta, ed accresciuta da Paolo Rolli, Londra 1739, in 8.
Questa è quella parte di testo, che doveva accompagnar le figure, la quale comparve alla luce avanti che Michele d’Overbeke pubblicasse il tutto nei tre grandi volumi in foglio l’anno 1763. Col ritratto dell’autore in fronte.
Questa è quella parte di testo, che doveva accompagnar le figure, la quale comparve alla luce avanti che Michele d’Overbeke pubblicasse il tutto nei tre grandi volumi in foglio l’anno 1763. Col ritratto dell’autore in fronte.
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3861. ROSINI Joannis, Antiquitatum romanarum corpus absolutissimum cum notis Dempsteri, cui accedunt Pauli Manutii libri duo de legibus, et de Senatu etc., Amstelodami 1743, in 4, fig.
Questo è riputato il libro più completo, e più ricco in fatto di antichità romane. La migliore edizione è questa, cui ne successero moltissime altre; ne era apparsa una Lugd. Bat. 1663, in 4.
Questo è riputato il libro più completo, e più ricco in fatto di antichità romane. La migliore edizione è questa, cui ne successero moltissime altre; ne era apparsa una Lugd. Bat. 1663, in 4.
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3803. NERINI Felicis, De templo, et coenobio SS. Bonifacii, et Alexi historica monumenta, Romae 1752, in 4, fig.
Opera ricca di documenti, e stesa con abbondanza di eru 207 dizione. Sonovi alcune tavole in rame collocate fra il testo. Volume di 600 pagine.
Opera ricca di documenti, e stesa con abbondanza di eru 207 dizione. Sonovi alcune tavole in rame collocate fra il testo. Volume di 600 pagine.
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1520. RELACION de las exequias que a la magestad del rey catolico D. Fernando VI, se hicieron en la Real Iglesia de Santiago de los Espanuoles de Roma, Roma 1760, in fol. fig.
Le due tavole in fol. atlantico furono disegnate dal Passarini.
Le due tavole in fol. atlantico furono disegnate dal Passarini.
Show More MDCCLXIV
3592. BARBAULT, Les plus beaux monumens de Rome ancienne, ou recueil des plus beaux morceaux de l’antiquité romaine qui existent encore, gravés en 128 planches avec leur explication, Rome, chez Bouchard et Gravier, 1761, in fol.
3855. ROMA antica, e moderna; ossia nuova descrizione di tutti gli antichi edifici moderni, sacri, e profani con 200 e più figure in rame; il tutto cavato dal Baronio, Bosso, Nardini, Grevio, ed altri classici autori, presso Roisecco, Roma, 1765, vol. 3, fig.
Quest’opera serve notabilmente a chi non sia fornito degli autori da cui furono tratte le notizie, ed è bastevole per dare un’idea generale delle cose romane. Questa è la terza e più ampia edizione, le precedenti essendo apparse nel 1745 e 1750.
Quest’opera serve notabilmente a chi non sia fornito degli autori da cui furono tratte le notizie, ed è bastevole per dare un’idea generale delle cose romane. Questa è la terza e più ampia edizione, le precedenti essendo apparse nel 1745 e 1750.
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3908. VENUTI Ridolfino, Accurata, e succinta descrizione topografica, ed istorica di Roma moderna. Opera postuma accresciuta ed ornata di figure in rame, Roma 1767, in 8, vol. 2 legati in 4, fig.
Le tavole di quest’opera poste fra il testo sono intagliate da Piranesi all’acqua forte, ma non sono molto pregievoli, poiché quel modo d’intaglio non seppe da quel valente autore adattarsi alle piccole dimensioni, avendo contratta l’abitudine a un più largo e più libero stile. Quanto al merito dell’opera, l’autore è noto abbastanza. Generalmente tutte le opere di questo coltissimo letterato sono pregiate, e stampate con eleganza di tipi e di tavole.
Le tavole di quest’opera poste fra il testo sono intagliate da Piranesi all’acqua forte, ma non sono molto pregievoli, poiché quel modo d’intaglio non seppe da quel valente autore adattarsi alle piccole dimensioni, avendo contratta l’abitudine a un più largo e più libero stile. Quanto al merito dell’opera, l’autore è noto abbastanza. Generalmente tutte le opere di questo coltissimo letterato sono pregiate, e stampate con eleganza di tipi e di tavole.
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401. ANTONINI Carlo, Manuale di vari ornamenti tratti dalle fabbriche e frammenti antichi, ad uso e comodo di pittori, architetti ec., vol. 4, Roma 1771, 1790, in f. fig.
Il primo volume contiene la serie dei rosoni antichi in Roma; il secondo la serie dei medesimi fuori di Roma; il terzo la serie dei candelabri antichi: il quarto la serie degli orologi solari e dei candelabri antichi. Sono duecento tavole in rame di bel disegno e buona esecuzione.
Il primo volume contiene la serie dei rosoni antichi in Roma; il secondo la serie dei medesimi fuori di Roma; il terzo la serie dei candelabri antichi: il quarto la serie degli orologi solari e dei candelabri antichi. Sono duecento tavole in rame di bel disegno e buona esecuzione.
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3345. SPALLETTI Giuseppe, Dichiarazione di una tavola ospitale trovata in Roma sull’Aventino, Roma 1777, in 4, f., M. 23.
Il monumento è intagliato in una gran tavola in rame.
Il monumento è intagliato in una gran tavola in rame.
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3456. SOMMEREAU Lovis, Les célebres tapisseries de Raphael d’Urbin connues sous le nom d’Arazzi qui sont au Vatican au nombre de 20 pieces, Rome 1780, in fol. obl.
Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
Show MoreSono in questo volume aggiunte: Imagines Farnesiani Cubiculi cum ipsarum monocromatibus et ornamentis. Romae in aedibus serenis. ducis Parmensis ab Annibale Caraccio aeternitati pictae a Petro Aquila delineatae et incisae.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
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782. TARQUINI Giuseppe architetto, Fedele descrizione circa il piantato, elevazione e volta del nuovo teatro di Tor di Nona, Roma 1785, in 4, M. 15.
Fu bisogno di molte giustificazioni all’architetto per gli avvenimenti sinistri che accompagnarono la costruzione di questo edificio. Vedi Giorgi Felice.
Fu bisogno di molte giustificazioni all’architetto per gli avvenimenti sinistri che accompagnarono la costruzione di questo edificio. Vedi Giorgi Felice.
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3838. PIRANESI Francesco, Monumenti degli Scipioni, Roma 1785, in fol. grand.
Le dotte illustrazioni di questi monumenti vennero estese dal signor Ennio Quirino Visconti. Le tavole illustrate sono 6.
Le dotte illustrazioni di questi monumenti vennero estese dal signor Ennio Quirino Visconti. Le tavole illustrate sono 6.
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3915. VISCONTI Ennio Quirino, Monumenti degli Scipioni. Vedi Piranesi.
599. PALLADIO, Le thermes des Romains publiées de nouveau avec quelques observations par Octave Bertotti Scamozzi d’après l’exemplaire du Lord Comte de Burlingthon, imprimé à Londre en 1732, Vicence, chez François Modena, 1785.
Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio. Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio. Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
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3619. BIANCONI Giovan Lodovico, Descrizione dei circhi, e particolarmente di quello di Caracalla; italiano e francese, opera ordinata, e pubblicata con note dall’avvocato Fea, Roma 1789, in fol., fig.
Sonovi oltre a molte vignette allusive al testo, venti gran tavole intagliate in rame. Opera accreditata, e piena di dottrina.
Sonovi oltre a molte vignette allusive al testo, venti gran tavole intagliate in rame. Opera accreditata, e piena di dottrina.
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3869. ROSSINI Pietro, Il Mercurio errante delle grandezze di Roma tanto antiche che moderne, diviso in due parti, o volumi, Roma 1789, vol. 2, in 12.
Questo per molto tempo è stato giustamente riguardato come uno de’ libri meglio fatti per il forestiere, e succinto, e chiaro, e utile. Vi sono alcune passabili tavole all’acqua 218 forte intagliate da quel bravo Nicole, e da Piranesi medesimo.
Questo per molto tempo è stato giustamente riguardato come uno de’ libri meglio fatti per il forestiere, e succinto, e chiaro, e utile. Vi sono alcune passabili tavole all’acqua 218 forte intagliate da quel bravo Nicole, e da Piranesi medesimo.
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3755. HIRT Luigi, Osservazioni istorico-architettoniche sopra il Pantheon, Roma 1791, in 4, fig.
Con 3 tavole in rame.
Con 3 tavole in rame.
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758. GIORGI Felice, Descrizione Isterica del teatro di Tor di Nona, Roma 1795, in 4, fig., M. 62.
Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
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567. MILIZIA Francesco, Indice di figure relative ai principi d’architettura civile, disegnate ed incise in 27 tavole da Giovan Battista Cipriani sanese, Roma 1800, in 8 fig. – Aggiuntevi: Notizie di Francesco Milizia scritte di lui medesimo con un catalogo delle sue opere, dai torchi remondinani, 1804.
Giovan Battista Cipriani fu assistito e diretto dall’autore per il disegno e intaglio di queste tavole che deggiono applicarsi, 10 al primo tomo dell’Architettura civile, 12 al secondo e 5 al terzo, oltre le 8 che a quest’ultimo ne ha date lo stesso Milizia.
Giovan Battista Cipriani fu assistito e diretto dall’autore per il disegno e intaglio di queste tavole che deggiono applicarsi, 10 al primo tomo dell’Architettura civile, 12 al secondo e 5 al terzo, oltre le 8 che a quest’ultimo ne ha date lo stesso Milizia.
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3754. GUATTANI Giuseppe Antonio, Roma descritta, ed illustrata, Roma 1805, 2 vol., in 4, fig.
Con molte tavole in rame fra il testo.
Con molte tavole in rame fra il testo.
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3714. FEA Carlo, Dei diritti del principato sugli antichi edifici sacri, e profani in occasione del Pantheon di M. Agrippa, Roma 1806, in 8, fig. — Aggiuntavi dello stesso: L’integrità del Pantheon di M. Agrippa, Roma 1807.
Lo zelo per la conservazione di questo patrio monumento, e per sbarazzarlo dalle case parasite che lo opprimono, non fu coronato di alcun successo sfortunatamente.
Lo zelo per la conservazione di questo patrio monumento, e per sbarazzarlo dalle case parasite che lo opprimono, non fu coronato di alcun successo sfortunatamente.
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3674. CICOGNARA Leopoldo, Lettera su alcune controversie intorno al Panteon, Pisa 1807, in 8.
Fu in quell’epoca, che si concepì speranza di veder isolato quel magnifico edificio delle fabbriche parasite, che lo affogano.
Fu in quell’epoca, che si concepì speranza di veder isolato quel magnifico edificio delle fabbriche parasite, che lo affogano.
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1593. BOETTIGER, Sabine, ou matinée d’une Dame romaine à la toilette à la fin du premier siecle de l’Ere Chrétienne; pour servir à l’histoire de la vie privéedes Romains et à l’intelligence des auteurs anciens. Traduit de l’allemand de C. St. Boettiger, Paris 1813, in 8, fig.
Opera dottissima ed estesa con piacevole erudizione, ornata di 13 tavole.
Opera dottissima ed estesa con piacevole erudizione, ornata di 13 tavole.
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3675. CIPRIANI Giovanni, Raccolta di 320 vedute sì antiche che moderne della città di Roma, e di alcuni luoghi suburbani incise a bulino in 80 rami, Roma, in 4 obl.
Oltre al Cipriani molti altri intagliatori lavorarono in questo elegantissimo volumetto. Esemplare freschissimo.
Oltre al Cipriani molti altri intagliatori lavorarono in questo elegantissimo volumetto. Esemplare freschissimo.
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