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868. VIATOR, De artificiali perspectiva, Tulli 1505, editio princeps.
Tre sono le edizioni conosciute dai bibliografi di questo prezioso e primo libro di prospettiva pratica lineare che siasi stampato due anni avanti la divina proporzione del Paciolo. Nella nostra biblioteca esistono queste tre edizioni, delle quali la terza unicamente deve riguardarsi per completa, giacché con varianti, emende ed aggiunte vennero tutte tre prodotte, vivente l’autore. La prima è descritta minutamente dal Panzer negli Annali Tipografici, e perciò non daremo di questa un troppo minuto ragguaglio, che ogni lettore può facilmente rinvenire da sé. Il nostro esemplare ha qualche mancanza che avrebbe potuto supplirsi e non abbiam preso cura di farlo, avendo perfettissime le altre due edizioni. Tutti e tre però sono di bella conservazione e di prima antica legatura in cuoio, elegantemente impresso con bellissimi meandri. Questa prima edizione sopra citata del 1505 è asserita contenere 40 foglietti; trentasette dei quali sono occupati dalle figure. Il suo frontespizio è il seguente: De Artificiali perspectiva, Viator: gli altri tre foglietti che seguono contengono il testo in latino e finiscono con due versi: Pro cunctis orat fictor scriptorque libelli. Cunctorum pariter supplicat ipse preces. Questi quattro foglietti congiunti ad altri 4 di figure formano il primo quaderno A. Il secondo quaderno B è formato da 8 figure. Il terzo quaderno C è formato da 8 figure. Il 161 quarto quaderno D è formato da 8 figure. Il quinto E è quinquerno ed è formato da 9 figure e dall’ultimo foglietto, ove leggesi alla distesa, come riferisce il Panzer. Habes optime lector etc. etc. Impressum Tulli anno Catholicae veritatis quingentesimo quinto supra milesimum ad nonum calendas julias solerti opera Petri locali presbiteri incole Pagi Sancti Nicolai. Dopo le tavole seguono secondo il Panzer medesimo i quattro fogli della versione latina, come riscontrasi anche nel nostro esemplare, la materia della quale fluisce però nel terzo a mezza pagina e in 5 righe trovasi cosi espresso più basso: Pro cunctis orat. Cellui qui a ce livre fait Prie pour touz de cueur parfait Et supplie tres humblement Prier pour lui pareitlement. L’ultima carta o è bianca, come a noi parve da prima, or vero deve contenere come viene indicato dal Panzer le sole parole finis laus Deo. In tal maniera sono dimostrati i foglietti 46 poiché quattro stanno al principio, quattro al fine e 37 tavole in aggiunta al foglietto ove è l’anno dell’impressione.
Tre sono le edizioni conosciute dai bibliografi di questo prezioso e primo libro di prospettiva pratica lineare che siasi stampato due anni avanti la divina proporzione del Paciolo. Nella nostra biblioteca esistono queste tre edizioni, delle quali la terza unicamente deve riguardarsi per completa, giacché con varianti, emende ed aggiunte vennero tutte tre prodotte, vivente l’autore. La prima è descritta minutamente dal Panzer negli Annali Tipografici, e perciò non daremo di questa un troppo minuto ragguaglio, che ogni lettore può facilmente rinvenire da sé. Il nostro esemplare ha qualche mancanza che avrebbe potuto supplirsi e non abbiam preso cura di farlo, avendo perfettissime le altre due edizioni. Tutti e tre però sono di bella conservazione e di prima antica legatura in cuoio, elegantemente impresso con bellissimi meandri. Questa prima edizione sopra citata del 1505 è asserita contenere 40 foglietti; trentasette dei quali sono occupati dalle figure. Il suo frontespizio è il seguente: De Artificiali perspectiva, Viator: gli altri tre foglietti che seguono contengono il testo in latino e finiscono con due versi: Pro cunctis orat fictor scriptorque libelli. Cunctorum pariter supplicat ipse preces. Questi quattro foglietti congiunti ad altri 4 di figure formano il primo quaderno A. Il secondo quaderno B è formato da 8 figure. Il terzo quaderno C è formato da 8 figure. Il 161 quarto quaderno D è formato da 8 figure. Il quinto E è quinquerno ed è formato da 9 figure e dall’ultimo foglietto, ove leggesi alla distesa, come riferisce il Panzer. Habes optime lector etc. etc. Impressum Tulli anno Catholicae veritatis quingentesimo quinto supra milesimum ad nonum calendas julias solerti opera Petri locali presbiteri incole Pagi Sancti Nicolai. Dopo le tavole seguono secondo il Panzer medesimo i quattro fogli della versione latina, come riscontrasi anche nel nostro esemplare, la materia della quale fluisce però nel terzo a mezza pagina e in 5 righe trovasi cosi espresso più basso: Pro cunctis orat. Cellui qui a ce livre fait Prie pour touz de cueur parfait Et supplie tres humblement Prier pour lui pareitlement. L’ultima carta o è bianca, come a noi parve da prima, or vero deve contenere come viene indicato dal Panzer le sole parole finis laus Deo. In tal maniera sono dimostrati i foglietti 46 poiché quattro stanno al principio, quattro al fine e 37 tavole in aggiunta al foglietto ove è l’anno dell’impressione.
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869. VIATOR, La seconda edizione porta lo stesso titolo De artificiali perspectiva: poi seguono molti quadrati concentrici e s’intitola VIATOR SECONDO: nel basso della pagina di questo frontespizio leggesi Pinceaux, burins, acuilles, lices, pierres, bois, metaulx, artifices. In fine al volume Inpressum Tulli, anno Catholicae veritatis 1509, IIII, Idus Martias, solerti opera Petri Jacobi Incole Pagi S. Nicolai: sola fides sufficit.
In questa seconda edizione non sono molte varietà dalla seguente.
In questa seconda edizione non sono molte varietà dalla seguente.
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870. VIATOR, De artificiali perspectiva Viator tertio. Seguono undici quadrati concentrici e sotto questi stampati entro a una tabella i 18 versi seguenti: O bons amis, traspassez et vivens, Grans esperiz, Zeusins, Apelliens Decorans France, Almaigne et Italie, Geffelin, paoul et Martin de pauye Berthlemi fouquet, poyet, copin, Andre Montaigne et damyens Colin, Le pelusin, hans fris et Leonard, Hugues, Lucas, Luc, Albert, et Bernard Jehan jolis, hans gru, et Gabriel Vuastele, Urbain et lange Michael 162 Symon du mans: Dyamans, margarites, Rubis, saphirs, smaragdes, crisolites, Ametistes, jacintes et topazes Calcedones, asperes et a faces, Jaspes, bierilz, aculei, et cristaux Plus precieux vous tiens que tels joyaux Et touz autres nobles entendemens Ordinateurs de specieux figmens.
In fine alla pagina di questo frontespizio leggesi distribuito in due linee la prima in piccioli caratteri e la secondi in più grandi: vICUS DE BOSCO JOANNIS MALLEACENSIS FONS DIOCESIS CORILONI Si riconosce da questa prima pagina come il Peregrino fosse penetrato di stima per i grandi autori, che cita d’ogni maniera, e d’ogni studio in quei versi, non ignorando certamente le opere di Luca Paciolo e di Pietro della Francese» suoi coetanei e loda Rafaello e Michel Angelo, e Simon Memmi, e il Perugino, e Leonardo, ed altri insigni di Germania e di Francia, diesi riconoscono a discrezione in quei nomi storpiati. Il volume, quantunque contenga maggior numero di tavole delle precedenti edizioni, è composto di soli trenta foglietti, poiché in luogo d’essere queste stampate da una sola parte del foglio, sono impresse da due lati, oltre il trovarsene con variata disposizione molte fra il testo. Infatti vi sono circa 20 figure impresse fra il testo e 38 al seguito stampate in 19 foglietti. L’opera in luogo d’esser divisa in paragrafi è ripartita in X capitoli numerati e ad ognuno è sottoposta separatamente la versione in francese carattere minore del latino. E registrata con sole tre lettere A. B. C. per essere quinquerni in recedi quaderni: e riscontrasi una tavola di più della seconda edizione, la quale è l’ultima che rappresenta una nave con un Cristo figurato sulla tela e vari angeli ec. In fine nell’ultimo foglietto Impressum Tulli anno Catholice veritatis 1521 VII Idus septembris solerti opera Petri Jacobi Presbiteri Incole Pagi S Nicolai. Le tavole dell’opera sono disegnate con quel vero gusto che si accorda sì bene colla semplicità dei tempi in cui l’autore cercava di porre in evidenza più l’arte che sé medesimo e appagano grandemente per l’intelligenza prospettica, il gusto del disegno, senza soverchio lusso di esecuzione. Nella cattedrale di Tullio Fiandra leggesi il suo epitafio che comincia Venerabile Domino Joanne Peregrino, olim Viatori, Andegavo, huius Ecclesia Canonico, Regio quondam secretario, perspective artis acutissimo indagatori dottrina et moribus perspicuo ec. Morì nel 1523 al primo febbraio, cosicché (come leggesi anche in poche righe di prefazione dietro la prima pagina del frontespizio di questa terza edizione) l’autore diresse 163 le tre edizioni dell’opera sua. Questa denominazione di viator nacque allo stesso modo che in Italia il Riccio latinizzato che si disse Crispus e tante altre simili. La preziosità di questo libro e la diligente sua esecuzione ci farà perdonare la prolissità di questa illustrazione. Nella Biblioteca Reale di Francia esistono la seconda e la terza edizione. In seguito poi Maturin Jousse de la Fleche pubblicò il seguente libercolo: La perspective positive de Viator latine et fraiçoise, revue, augmentée, et reduite de grand en petite à la Fleche 1635, in 8 p. Indica di aver fatta questa ristampa a cagione della rarità delle prime edizioni, non precisando però qual fosse da lui ritenuta per lo più antica, o la più pregiata; ma allegando soltanto senza esattezza, che il libro fu premierement imprimé il y a six à sept vingts ans. Questa operetta, a cui il traduttore aggiunse gran numero di figure, non da idea della preziosità dell’originale.
In fine alla pagina di questo frontespizio leggesi distribuito in due linee la prima in piccioli caratteri e la secondi in più grandi: vICUS DE BOSCO JOANNIS MALLEACENSIS FONS DIOCESIS CORILONI Si riconosce da questa prima pagina come il Peregrino fosse penetrato di stima per i grandi autori, che cita d’ogni maniera, e d’ogni studio in quei versi, non ignorando certamente le opere di Luca Paciolo e di Pietro della Francese» suoi coetanei e loda Rafaello e Michel Angelo, e Simon Memmi, e il Perugino, e Leonardo, ed altri insigni di Germania e di Francia, diesi riconoscono a discrezione in quei nomi storpiati. Il volume, quantunque contenga maggior numero di tavole delle precedenti edizioni, è composto di soli trenta foglietti, poiché in luogo d’essere queste stampate da una sola parte del foglio, sono impresse da due lati, oltre il trovarsene con variata disposizione molte fra il testo. Infatti vi sono circa 20 figure impresse fra il testo e 38 al seguito stampate in 19 foglietti. L’opera in luogo d’esser divisa in paragrafi è ripartita in X capitoli numerati e ad ognuno è sottoposta separatamente la versione in francese carattere minore del latino. E registrata con sole tre lettere A. B. C. per essere quinquerni in recedi quaderni: e riscontrasi una tavola di più della seconda edizione, la quale è l’ultima che rappresenta una nave con un Cristo figurato sulla tela e vari angeli ec. In fine nell’ultimo foglietto Impressum Tulli anno Catholice veritatis 1521 VII Idus septembris solerti opera Petri Jacobi Presbiteri Incole Pagi S Nicolai. Le tavole dell’opera sono disegnate con quel vero gusto che si accorda sì bene colla semplicità dei tempi in cui l’autore cercava di porre in evidenza più l’arte che sé medesimo e appagano grandemente per l’intelligenza prospettica, il gusto del disegno, senza soverchio lusso di esecuzione. Nella cattedrale di Tullio Fiandra leggesi il suo epitafio che comincia Venerabile Domino Joanne Peregrino, olim Viatori, Andegavo, huius Ecclesia Canonico, Regio quondam secretario, perspective artis acutissimo indagatori dottrina et moribus perspicuo ec. Morì nel 1523 al primo febbraio, cosicché (come leggesi anche in poche righe di prefazione dietro la prima pagina del frontespizio di questa terza edizione) l’autore diresse 163 le tre edizioni dell’opera sua. Questa denominazione di viator nacque allo stesso modo che in Italia il Riccio latinizzato che si disse Crispus e tante altre simili. La preziosità di questo libro e la diligente sua esecuzione ci farà perdonare la prolissità di questa illustrazione. Nella Biblioteca Reale di Francia esistono la seconda e la terza edizione. In seguito poi Maturin Jousse de la Fleche pubblicò il seguente libercolo: La perspective positive de Viator latine et fraiçoise, revue, augmentée, et reduite de grand en petite à la Fleche 1635, in 8 p. Indica di aver fatta questa ristampa a cagione della rarità delle prime edizioni, non precisando però qual fosse da lui ritenuta per lo più antica, o la più pregiata; ma allegando soltanto senza esattezza, che il libro fu premierement imprimé il y a six à sept vingts ans. Questa operetta, a cui il traduttore aggiunse gran numero di figure, non da idea della preziosità dell’originale.
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867. UREDMAN Frison, Jean, Perspective deux parties, in fol. oblong., Henricus Homlius sculpsit 1604, Lugduni Batavorum, in fol. Aggiuntovi: Les cinq rangs de l’architecture avec l’instruction fondamentale fatte par Henricus Hondius. Avec encore quelques belles ordonnances d’Architeoture mises en perspective inventées par Jean Uredmann Frison et son fils et taillées par le dit Hondius, Amsterdam 1620, in fol. obl.
Nella prima parte dedicata al Principe Maurizio d’Orange è il ritratto del mecenate e quello dell’autore assai bello. Indi la illustrazione delle 49 tavole che la compongono. La seconda parte stampata a Leyden nel 1605 contiene l’illustrazione delle 24 tavole da cui è composta: nel libro aggiunto dei cinque ordini di architettura sono 59 tavole con le trabeazioni degli ordini, molte vedute prospettiche e il testo relativo alle prime.
Nella prima parte dedicata al Principe Maurizio d’Orange è il ritratto del mecenate e quello dell’autore assai bello. Indi la illustrazione delle 49 tavole che la compongono. La seconda parte stampata a Leyden nel 1605 contiene l’illustrazione delle 24 tavole da cui è composta: nel libro aggiunto dei cinque ordini di architettura sono 59 tavole con le trabeazioni degli ordini, molte vedute prospettiche e il testo relativo alle prime.
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826. De CAUS Salomon, La perspective avec la raison des ombres et miroirs, Londres 1612, in fol. fig., chez Jean Nordon imprimeur du Roi de la Gr. Bret., en langues estrangeres.
Il frontespizio e figurato e le 63 tavole in rame sono stampate fra il testo, con diligenza disegnate ed incise. Opera che partecipa ancora del bello stile del secolo precedente.
Il frontespizio e figurato e le 63 tavole in rame sono stampate fra il testo, con diligenza disegnate ed incise. Opera che partecipa ancora del bello stile del secolo precedente.
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820. BOSSE, Moyen universel de pratiquer la perspective sur les tableaux, ou surfaces irregulieres: ensemble quelques patticularités concernant cet art, et celui de la gravare en tailte douce, Paris 1623, in 8, fig.
Con 31 figure intagliate in rame, accuratissima edizione colla dedica a M. Everard Sabach.
Con 31 figure intagliate in rame, accuratissima edizione colla dedica a M. Everard Sabach.
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839. HONDIUS Henry, Instruction en la science des perspectives, à la Haye, 1625, in fol. fig.
Sonovi 43 tavole accuratamente intagliate e disegnate, colle rispettive illustrazioni. Queste stampe avevano servito all’edizione latina come vedesi dal frontespizio particolare che hanno le tavole e da alcune parole latine intagliate negli stessi rami.
Sonovi 43 tavole accuratamente intagliate e disegnate, colle rispettive illustrazioni. Queste stampe avevano servito all’edizione latina come vedesi dal frontespizio particolare che hanno le tavole e da alcune parole latine intagliate negli stessi rami.
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848. MAROLOIS, La perspective conténante tant la théorie que la pratique rémise en volume plus commode qui auparavant, Amsterdam, Janson, 1638, in fol. fig.
Questa è edizione completa di questo trattato incisa da Enrico Hondio. E divisa in due parti, la prima consecrata alle teorie, la seconda alla scenografia dei corpi con 119 tav. L’opera, è farraginosa, ma non possono negarsi a questo matematico somme cognizioni, benché gli mancasse il modo della semplicità.
Questa è edizione completa di questo trattato incisa da Enrico Hondio. E divisa in due parti, la prima consecrata alle teorie, la seconda alla scenografia dei corpi con 119 tav. L’opera, è farraginosa, ma non possono negarsi a questo matematico somme cognizioni, benché gli mancasse il modo della semplicità.
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823. LE P. DUBREUIL, de la Compagnie de Jesus, La perspective pratique necessaire à tous les peintres ec., Paris 1642, in 4 vol. 3, in carta grande.
Il secondo volume è stampato nel 1647; e il terzo nel 1649. La più prolissa opera che si conosca in tal genere, ricchissima di tavole e dimostrazioni. Edizione splendida e assai distinta. È duopo osservare se nel primo volume dopo l’indice delle materie sonovi tutte le appendici interessantissime, che mancano a molti esemplari «1. Divers methodes universelles en tout on en partie pour faire des perspectives tirées de la Perspective pratique pour reponse aux affiches du Sieur Desargues contre la dite perspective, Paris. 1642. Exarmen de la manière de faire des quadrantes, enseigné à la fine du Brouillon. Projet de la coupé des pierres etc. par G. D. L. 1641. «Lettre de M. Beangrand secretaire du Roi sur le sujet de feuilles intitulées Brouillon 1640. «Avis charitables sur les diverses oeuvres et feuilles volantes da S. Girard Desargues Lionois publiés sur les titres Brouillons etc. etc., Paris 1642. Reponse à un ami contenant un examen du Brouillon etc. Tutte queste controversie e scritti formano 44 carte alla fine del libro. La sola mutazione del frontespizio per opera di uno stampatore fece supporre che di quest’opera ti facesse una 153 seconda edizione: e ciò è smentito dal Comolli. I frontespizi de’ tre vol. sono figurati e contengono 350 tavole intagliate in rame.
Il secondo volume è stampato nel 1647; e il terzo nel 1649. La più prolissa opera che si conosca in tal genere, ricchissima di tavole e dimostrazioni. Edizione splendida e assai distinta. È duopo osservare se nel primo volume dopo l’indice delle materie sonovi tutte le appendici interessantissime, che mancano a molti esemplari «1. Divers methodes universelles en tout on en partie pour faire des perspectives tirées de la Perspective pratique pour reponse aux affiches du Sieur Desargues contre la dite perspective, Paris. 1642. Exarmen de la manière de faire des quadrantes, enseigné à la fine du Brouillon. Projet de la coupé des pierres etc. par G. D. L. 1641. «Lettre de M. Beangrand secretaire du Roi sur le sujet de feuilles intitulées Brouillon 1640. «Avis charitables sur les diverses oeuvres et feuilles volantes da S. Girard Desargues Lionois publiés sur les titres Brouillons etc. etc., Paris 1642. Reponse à un ami contenant un examen du Brouillon etc. Tutte queste controversie e scritti formano 44 carte alla fine del libro. La sola mutazione del frontespizio per opera di uno stampatore fece supporre che di quest’opera ti facesse una 153 seconda edizione: e ciò è smentito dal Comolli. I frontespizi de’ tre vol. sono figurati e contengono 350 tavole intagliate in rame.
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804. ALEAUME Ingenieur du roi, La perspective speculative et pratique mise au pur par Estienne Migon professeur en mathematique, Paris 1643, en 4, fig.
Con 38 tavole intagliate in rame. Edizione bellissima, che meritò d’esser plagiata nel trattato del P. Dubreuil. Esemplare del Tuano.
Con 38 tavole intagliate in rame. Edizione bellissima, che meritò d’esser plagiata nel trattato del P. Dubreuil. Esemplare del Tuano.
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