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1198. QUIRINI (Angelo M. Card.), Sermone detto nel nuovo Duomo di Brescia l’anno 1741, Brescia 1741, in 4, fig., M. 21. — Litterae Apostolicae Clementis XII dilecto filio Angelo M. Quirino de Vaticanae Bibliothecae incremento. In 4, fig., M. 21. — Epistola ad Nicolaum Freretum de Diptyco Quiriniano, Brixiae1743, in 4, fig. M. 21. Vedi Passeri. — Epistola Cortonensis Academiae sodalibus clarissimis, Romae 1745, in 4, M. 21.
1289. ALMANACCO pittorico, che contiene i ritratti dei pittori della Galleria di Firenze coi loro elogi, ed altri monumenti e memorie di belle arti, vol. 7 dal 1792 al 1798, piccoli volumetti che escivano a maniera di diario annuale.
Ogni anno si trovano 12 ritratti, alcune statue e altri monumenti illustrati.
Ogni anno si trovano 12 ritratti, alcune statue e altri monumenti illustrati.
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1969. VAENII Othonis, Amorum emblemata figuris aeneis incisa, Antuerpiae, Venalia apud auctorem 1608, in 4, per traverso figurato.
Elegantissimo per le sue incisioni. Esemplare di prima freschezza in 124 tavole con motti ed illustrazioni poetiche in lingua latina, italiana e francese.
Elegantissimo per le sue incisioni. Esemplare di prima freschezza in 124 tavole con motti ed illustrazioni poetiche in lingua latina, italiana e francese.
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596. PALLADIO, Architecture divisée en quatre livres avec des notes d’Inigo Jones qui n’avoient point encore été imprimées, le tout revu, dessiné et nouvellement mis à jour par Jaques Leoni venitien, vol. 2, à la Haye, chez Pierre Gosse, 1726, in fol. fig.
I due volumi sono legati in un sol tomo. Avvi un frontespizio figurato intagliato da B. Picart, che incise egualmente il ritratto dell’autore. Le tavole sono egualmente in gran dimensione con altrettanta precisione e lusso, che furono fatte quelle dell’Alberti, pubblicate in Londra dallo stesso Leoni. Il primo libro contiene 43 tavole, il secondo ne contiene 60; il terzo ne contiene; il quarto libro è diviso in due parti, la prima delle quali contiene 22 tavole e la seconda 58. Opera di un enorme dispendio per la sua ricca e laboriosa esecuzione.
I due volumi sono legati in un sol tomo. Avvi un frontespizio figurato intagliato da B. Picart, che incise egualmente il ritratto dell’autore. Le tavole sono egualmente in gran dimensione con altrettanta precisione e lusso, che furono fatte quelle dell’Alberti, pubblicate in Londra dallo stesso Leoni. Il primo libro contiene 43 tavole, il secondo ne contiene 60; il terzo ne contiene; il quarto libro è diviso in due parti, la prima delle quali contiene 22 tavole e la seconda 58. Opera di un enorme dispendio per la sua ricca e laboriosa esecuzione.
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1729. NERI Merret et Kunckel, Art de la verrerie au quel on a ajouté le Sol sine veste d’Orschall. L’Helioscopium videndi, le chapitre XI de la Flora Saturnizans de Henckel etc. Traduit de l’allemand par M. D.**, Paris 1752, in 4, fig.
Opera la più completa in questa materia, con molte grandi tavole incise in rame a’ luoghi richiamati dal testo.
Opera la più completa in questa materia, con molte grandi tavole incise in rame a’ luoghi richiamati dal testo.
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598. PALLADIO, Les bâtimens et les desseins recuellis et illustrés par Octave Bertotti Scamozzi. Ouvrage divisée en 4 volumes avec des planches etc. etc., à Vicence 1776-83, in fol. fig.
Quantunque un italiano abbia imaginato di far comperare agli stranieri l’opera ma più facilmente, stampandola in francese, il che a noi sembra basso pensiere; nondimeno Ottavio Bertotti Scamozzi fece cosa nobile e grandiosa nel produrre queste grandi opere palladiane e nell’illustrarle. Poteva esservi un po’ più di gusto, a dir vero, per parte dei disegnatori, che pesanti riescono gli ornamenti e non tanto gentili le modanature, quanto si veggono nelle opere originali; ma l’insieme di queste dimensioni in gran foglio ombreggiate produce un buon effetto, e l’opera avvi luogo sempre tra le più classiche: 72 tavole contiene il primo volume, in cui si illustrano 17 edifici; 51 ne contiene il secondo, ove si tratta di altrettante fabbriche; 52 ne stanno nel terzo per illustrare un simil numero di edifici; e 72 nel quarto, relative a 22 opere palladiane.
Quantunque un italiano abbia imaginato di far comperare agli stranieri l’opera ma più facilmente, stampandola in francese, il che a noi sembra basso pensiere; nondimeno Ottavio Bertotti Scamozzi fece cosa nobile e grandiosa nel produrre queste grandi opere palladiane e nell’illustrarle. Poteva esservi un po’ più di gusto, a dir vero, per parte dei disegnatori, che pesanti riescono gli ornamenti e non tanto gentili le modanature, quanto si veggono nelle opere originali; ma l’insieme di queste dimensioni in gran foglio ombreggiate produce un buon effetto, e l’opera avvi luogo sempre tra le più classiche: 72 tavole contiene il primo volume, in cui si illustrano 17 edifici; 51 ne contiene il secondo, ove si tratta di altrettante fabbriche; 52 ne stanno nel terzo per illustrare un simil numero di edifici; e 72 nel quarto, relative a 22 opere palladiane.
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4493. CATALOGO del Gabinetto Firmiano, Milano 1782, in 4, fu stampato in occasione della vendita.
293. BARTOLOZZI Francesco, Elementi del disegno intagliati sui disegni di G. B. Cipriani, Londra 1796, in 4, obl.
Sono 10 tavole compreso il frontispizio seguite da 9 foglietti di testo francese e italiano, ove si svolgono i principi elementari dell’arte.
Sono 10 tavole compreso il frontispizio seguite da 9 foglietti di testo francese e italiano, ove si svolgono i principi elementari dell’arte.
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1227. VIVENZIO Niccola, Lettere scientifiche di vario argomento, Roma 1809, in 4, M. 12.
Fra queste lettere alcune trattano oggetti d’antichità.
Fra queste lettere alcune trattano oggetti d’antichità.
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300. LE BRUN, Conference sur l’expression générale et particulière des passions enrichi de figures suivant l’édition d’Amsterdam de l’année 1713, Verona 1751, in 8, ital. e franc. con figure.
La traduzione è di Pier Antonio Perotti pittor veronese, dedicata al pittore conte Pietro Rottario.
La traduzione è di Pier Antonio Perotti pittor veronese, dedicata al pittore conte Pietro Rottario.
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3853. Del RE dottor Antonio, Dell’antichità tiburtine. Capitolo V diviso in due parti, nel quale si descrivono le maraviglie del palazzo e giardino della famiglia d’Este nella parte I e nella seconda si pone un ristretto degli edifici della Villa di Adriano, con tre indici, Roma, 1611, presso Giacomo Mascardo, in 4 pic.
Non fu mai stampata l’intera storia tiburtina, da cui fu tratto questo capitolo. Il cardinal Francesco Barberini comprò il manoscritto, ma non escì più dalla sua biblioteca. L’Avercampo tradusse in latino questo capitolo inserto nel tomo VII parte seconda, dal Burmano arricchito di note. I pochi bibliografi che citano questo libro lo annoverano fra i molto rari. RIZETTI C. Gio. Vedi Raccolta di scrittori sulla cupola di S. Pietro.
Non fu mai stampata l’intera storia tiburtina, da cui fu tratto questo capitolo. Il cardinal Francesco Barberini comprò il manoscritto, ma non escì più dalla sua biblioteca. L’Avercampo tradusse in latino questo capitolo inserto nel tomo VII parte seconda, dal Burmano arricchito di note. I pochi bibliografi che citano questo libro lo annoverano fra i molto rari. RIZETTI C. Gio. Vedi Raccolta di scrittori sulla cupola di S. Pietro.
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2035. GALLONII Antonii, La stessa versione latina. Cum figuris Romae in aere incisis ab Antonio Tempesta, Parigi 1660, in 4, fig. ex Museo Raph. Tricheti du Fresne.
Questo esemplare ha due frontespizi nei quali è la varietà del nome dello stampatore: nel primo è Federico Zonard, nel 2 Claudio Cramoisy. Le tav. di Tempesta in N. di 40 sono in quest’edizione un po’ logore e non rimane che il pregio d’essere splendidamente stampata e dei due opuscoli aggiunti de Equuleo e de Cruce di Gir. Magi e di Gius. Lipsio. Esempl. in vit. dor.
Questo esemplare ha due frontespizi nei quali è la varietà del nome dello stampatore: nel primo è Federico Zonard, nel 2 Claudio Cramoisy. Le tav. di Tempesta in N. di 40 sono in quest’edizione un po’ logore e non rimane che il pregio d’essere splendidamente stampata e dei due opuscoli aggiunti de Equuleo e de Cruce di Gir. Magi e di Gius. Lipsio. Esempl. in vit. dor.
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3619. BIANCONI Giovan Lodovico, Descrizione dei circhi, e particolarmente di quello di Caracalla; italiano e francese, opera ordinata, e pubblicata con note dall’avvocato Fea, Roma 1789, in fol., fig.
Sonovi oltre a molte vignette allusive al testo, venti gran tavole intagliate in rame. Opera accreditata, e piena di dottrina.
Sonovi oltre a molte vignette allusive al testo, venti gran tavole intagliate in rame. Opera accreditata, e piena di dottrina.
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1270. LAMBERTI Luigi, Descrizione dei dipinti a buon fresco eseguiti dallo stesso nella sala dei Principi in detto Palazzo, Milano 1810, in 8. Estratta dal Giornale Ufficiale, Ital. Fr., M. 37.
1525. DESCRIZIONE delle feste celebrate in Parma l’anno 1769 per le nozze del Reale Infante Ferdinando di Borbone coll’Arciduchessa d’Austria Maria Amalia, nella Stamperia Reale, Parma 1769, in gran fol. fig.
Opera del più gran lusso e della più grande eleganza pel testo e perle tavole in numero di 40 disegnate da Petitot, intagliate superiormente da Volpato, Ravenet, Bossi, Baratti e altri.
Opera del più gran lusso e della più grande eleganza pel testo e perle tavole in numero di 40 disegnate da Petitot, intagliate superiormente da Volpato, Ravenet, Bossi, Baratti e altri.
Show More MDLXXII
4774. DESCRIZIONE delle pitture a fresco di Luca Giordano esistenti nelle II. RR. Galleria, e Biblioteca Riccardiana, Firenze 1819, in 8, italiano e francese, esemplare in carta distinta.
3380. DESCRIZIONE italiana e francese, di tutto ciò che si contiene nella Galleria Sampieri, Bologna 1785, in 8.
Giova di avere questo libro per conservare la traccia di ciò che ora non esiste riunito. Il più fa parte però della Galleria di Milano all’Accademia di Belle Arti.
Giova di avere questo libro per conservare la traccia di ciò che ora non esiste riunito. Il più fa parte però della Galleria di Milano all’Accademia di Belle Arti.
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352. DE RUBEIS Giovan Battista, Dei ritratti, ossia trattato per cogliere le fisionomie, Parigi 1809, in 4 gr. fig.
Il libro è stampato in italiano e francese con 9 tavole intagliate in rame.
Il libro è stampato in italiano e francese con 9 tavole intagliate in rame.
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1881. DÉVISES et emblémes curieux, anciens et modernes tirées des plus celebres auteurs, nouvellement inventées. En italien, en français, en latin et en allemand, Augspurg 1702, in 4.
Sonovi 51 tavole, nella maggior parte delle quali stanno 15 imprese per ciascheduna di mediocre intaglio.
Sonovi 51 tavole, nella maggior parte delle quali stanno 15 imprese per ciascheduna di mediocre intaglio.
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1650. FIALETTI Odoardo, Briefve (sic) histoire de l’institution de toutes les religions avec leurs habits, à Paris 1658, in 4.
Questa è una versione o illustrazione del testo fatta da Du Fresne ove sono riprodotte le tavole originali nelle quali uno è stato tolto il testo italiano
Questa è una versione o illustrazione del testo fatta da Du Fresne ove sono riprodotte le tavole originali nelle quali uno è stato tolto il testo italiano
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112. DOLCE Messer Lodovico, Dialogho della pittura, intitolato: L’Aretino. 18 Firenze 1735, in 8. Italiano e francese, per Michele Nestenus e Francesco Moucke.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
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3699. DESEINE Franois, Rome moderne avec toutes ses magnificences et ses delicés, le tout divisé en 6 tomes, Leide 1713, fig., in 12.
Edizione copiosa pei rami incisi con apparenza di accuratezza, ma però assai mancanti del carattere delle antichità originali. Non sempre la critica di questo autore derivò dalle buone fonti.
Edizione copiosa pei rami incisi con apparenza di accuratezza, ma però assai mancanti del carattere delle antichità originali. Non sempre la critica di questo autore derivò dalle buone fonti.
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1163. LABUS Giovanni, Lettera sopra una colonna letterata di Maguzzano, Brescia 1812, in 8, M. 46.
2163. LACOMBE, Dictionnaire portatif des beaux arts, Paris 1759, in 8.
Buona edizione in 686 pagine con un supplemento d’altre 19 pagine.
Buona edizione in 686 pagine con un supplemento d’altre 19 pagine.
Show MoreLo stesso. Traduzione dal francese in italiano, Bassano 1781, in 8.
Opera utilissima agli artisti per la riunione di molte buone cognizioni.
Opera utilissima agli artisti per la riunione di molte buone cognizioni.
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902. COSSETTI Domenico, Egualità, nuovo meccanismo idrostatico, applicabile a far agire qualunque sorta di mulini, e per macinìo e per fabbriche, Parma 1798, in 4, gr. fig. Italiano Francese.
Opuscolo elegantemente stampato con una tavola ec.
Opuscolo elegantemente stampato con una tavola ec.
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1891. EMBLEMI d’amore, senza luogo ed anno. In quattro lingue, inglese, francese, italiana e latina, in 13, fig.
Sono 44 emblemi mal intagliati con altrettanti strani e curiosi epigrammi nelle quattro lingue: senza luogo, anno e nome di stampatore.
Sono 44 emblemi mal intagliati con altrettanti strani e curiosi epigrammi nelle quattro lingue: senza luogo, anno e nome di stampatore.
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3387. L’ETRURIA pittrice, ovvero: Storia della pittura toscana dedotta da’ suoi monumenti, vol. 2, Firenze 1791, in fol., fig.
Il dottissimo proposto Lastri illustrò le 120 tavole che compongono questa pregievole opera: ove di ogni artista di quella scuola si dà una delle più cospicue pitture intagliate. In cima alle illustrazioni rispettive sta il ritratto dell’artista e incominciandosi dal X secolo si giunge sino al presente.
Il dottissimo proposto Lastri illustrò le 120 tavole che compongono questa pregievole opera: ove di ogni artista di quella scuola si dà una delle più cospicue pitture intagliate. In cima alle illustrazioni rispettive sta il ritratto dell’artista e incominciandosi dal X secolo si giunge sino al presente.
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3871. SADELER Egidio, Vestigii delle antichità di Roma, Tivoli, Pozzuolo, ed altri luoghi, Praga 1606, in fol. pic. obl.
Magnifico, e freschissimo esemplare con 50 tavole in rame di fino intaglio che apparteneva alla biblioteca di M. de la Popliniere. Le tavole sono precedute da un bellissimo frontespizio figurato.
Magnifico, e freschissimo esemplare con 50 tavole in rame di fino intaglio che apparteneva alla biblioteca di M. de la Popliniere. Le tavole sono precedute da un bellissimo frontespizio figurato.
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2880. HAYM Nicola Francesco, Del tesoro britannico, ovvero del museo nummario ove si contengono le medaglie greche e latine non prima pubblicate, Londra 1719 e 20, 2 vol. in un tomo, in 4.
L’autore delineò e descrisse le medaglie, che in copiose 64 tavole trovansi sparse fra il testo dell’opera ai rispettivi luoghi
L’autore delineò e descrisse le medaglie, che in copiose 64 tavole trovansi sparse fra il testo dell’opera ai rispettivi luoghi
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4271. SIGISMONDO Giuseppe, Descrizione della città di Napoli, e suoi borghi, vol. 3, in 8, Napoli 1788 e 1789.
Autore che si è esteso troppo, e troppo poco; ma che contiene una quantità di notizie ottime.
Autore che si è esteso troppo, e troppo poco; ma che contiene una quantità di notizie ottime.
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3076. ZANETTI Antonii Mariae, Gemmae antiquae illustratae a Francisco Gorio notis latinis italice redditae 96 a Hieronimo Zanettio, Venetiis 1750, in fol., fig., italiano e latino.
Opera pregievole per la dottrina d’amendue i letterati in questa materia e la singolarità di alcune gemme. Edizione eseguita con lusso quanto nella metà del secolo scorso esser ne poteva, disgiunto interamente dal buon gusto: sonovi ottanta tavole intagliate in rame.
Opera pregievole per la dottrina d’amendue i letterati in questa materia e la singolarità di alcune gemme. Edizione eseguita con lusso quanto nella metà del secolo scorso esser ne poteva, disgiunto interamente dal buon gusto: sonovi ottanta tavole intagliate in rame.
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1966. VALERIANI Joannis Pierii beliunensis, Hierogliphica, Lugduni, sumptibus Pauli Frelon, 1602, in fol. fig.
Sono cinquantaotto libri, cui ne vennero aggiunti altri due in fine e dopo l’indice copiosissimo trovasi anche il libro pro sacerdotum barbis declamatio e le Opere Poetiche. Edizione impressa con buoni tipi, ove incontrasi numero infinito di stampe in legno. Opera vastissima in questa materia.
Sono cinquantaotto libri, cui ne vennero aggiunti altri due in fine e dopo l’indice copiosissimo trovasi anche il libro pro sacerdotum barbis declamatio e le Opere Poetiche. Edizione impressa con buoni tipi, ove incontrasi numero infinito di stampe in legno. Opera vastissima in questa materia.
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1834. ASCIATI Andreae, Emblematum libellus, Parisiis, ex officina Christiani Wechelii, 1640, fig., in 12.
Libretto elegante per gli intagli in legno: forse la prima edizione latina: sono le stampe 115, ma non giungono al merito di quelle che servirono posteriormente per le edizioni di Lione, è sono del carattere dell’antica scuola.
Libretto elegante per gli intagli in legno: forse la prima edizione latina: sono le stampe 115, ma non giungono al merito di quelle che servirono posteriormente per le edizioni di Lione, è sono del carattere dell’antica scuola.
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2792. CANINI, Immages de héros, et de grands hommes de l’antiquité, dessinées sur des medailles par Jean Ange Canini, gravées par Picard le Romain, Amsterdam 1731, in 4 gr.
Giovan Angelo Canini era un pittore romano scolaro del Domenichino, più celebrato per le cognizioni nell’antichità che per l’eccellenza nell’arte, allievo in questo studio e collega del Bellori. Le stampe della sua opera furono eseguite e disegnate da Giuseppe Testana genovese e Stefano Picart e Guglielmo Valet francesi che allora trovavansi a Roma. Morì avanti di poter pubblicare l’opera sua, dedicata al Re di Francia, che venne in seguito poi pubblicata da M. Antonio Canini fratello, che aggiunse la spiegazione di 54 teste che mancava alle 60 lasciate da Gio. Angelo, la cui prima edizione comparve in Roma nel 1669 con 114 tavole e con un frontespizio istoriato e allegorico disegnato e intagliato da M. Antonio Canini. La seconda edizione col testo e la versione francese a fronte, fatta da M. Chevier con qualche nota illustrativa, comparve in Amsterdam nel 1731 in gr. 4; e quantunque le stampe siano un po’ meno fresche, è da stimarsi. Queste sono precedute dal ritratto di Stef. Picart, intagliato da Bernardo suo figlio ec.
Giovan Angelo Canini era un pittore romano scolaro del Domenichino, più celebrato per le cognizioni nell’antichità che per l’eccellenza nell’arte, allievo in questo studio e collega del Bellori. Le stampe della sua opera furono eseguite e disegnate da Giuseppe Testana genovese e Stefano Picart e Guglielmo Valet francesi che allora trovavansi a Roma. Morì avanti di poter pubblicare l’opera sua, dedicata al Re di Francia, che venne in seguito poi pubblicata da M. Antonio Canini fratello, che aggiunse la spiegazione di 54 teste che mancava alle 60 lasciate da Gio. Angelo, la cui prima edizione comparve in Roma nel 1669 con 114 tavole e con un frontespizio istoriato e allegorico disegnato e intagliato da M. Antonio Canini. La seconda edizione col testo e la versione francese a fronte, fatta da M. Chevier con qualche nota illustrativa, comparve in Amsterdam nel 1731 in gr. 4; e quantunque le stampe siano un po’ meno fresche, è da stimarsi. Queste sono precedute dal ritratto di Stef. Picart, intagliato da Bernardo suo figlio ec.
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3456. SOMMEREAU Lovis, Les célebres tapisseries de Raphael d’Urbin connues sous le nom d’Arazzi qui sont au Vatican au nombre de 20 pieces, Rome 1780, in fol. obl.
Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
Show MoreSono in questo volume aggiunte: Imagines Farnesiani Cubiculi cum ipsarum monocromatibus et ornamentis. Romae in aedibus serenis. ducis Parmensis ab Annibale Caraccio aeternitati pictae a Petro Aquila delineatae et incisae.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
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3408. MASSI Pasquale, Indicazione antiquaria del Museo Pontificio Pio-Clementino, Roma 1792, italiano e francese, in 8.
2963. PATTINO Carlo, Introduzione alla storia della pratica delle medaglie tradotta dal francese da Costantino Belli, Venezia 1673, fig. in legno, in 12.
Avanti che lo studio della numismatica avesse fatto grandi progressi, questo era uno dei migliori ristretti elementari.
Avanti che lo studio della numismatica avesse fatto grandi progressi, questo era uno dei migliori ristretti elementari.
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3893. UGGERI Angelo architetto milanese, Journées pittoresque des édifices de Rome ancienne avec les édifices de la décadence, les trois ordres d’après les monuments de Rome antique, les détails des materiaux des anciens pour la construction de leurs bâtiments, un supplément aux journées pittoresques, et la journée pittoresque de Tivoli, Roma dal 1800 al 1814, il tutto rilegato in quattro volumi.
In questi volumi, ove le numerose tavole sono eseguite con mediocre gusto, e le illustrazioni un po’ confuse vi si sarebbe bramato un ordine migliore, e una più scrupolosa diligenza. Non manca però d’esservi qualche cosa di buono.
In questi volumi, ove le numerose tavole sono eseguite con mediocre gusto, e le illustrazioni un po’ confuse vi si sarebbe bramato un ordine migliore, e una più scrupolosa diligenza. Non manca però d’esservi qualche cosa di buono.
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1253. DESCRIZIONE dell’opera a fresco eseguita nel 1798 nel tempio di S. Maria presso S. Celso in Milano dal pittore Andrea Appiani, Milano 1803, in 8.Aggiuntovi: Le tableau des Sabines exposé publiquement au palais national des sciences, et arts par David, Paris a VIII.Lettera sopra un quadro di Mad. Le Brun, scritta da Giuseppe Carpani, Milano 1792.Lettera di Gherardo de’ Rossi sopra due quadri dipinti dal Sig. Gaspare Landi, Piacenza 1804.
Questi opuscoletti sono riuniti in un volume.
Questi opuscoletti sono riuniti in un volume.
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1078. ANGUILLARA Giovanni Andrea, Le Metamorfosi d’Ovidio ridotte in ottava rima, Venezia, presso Bernardo Giunti, 1592, in 4, fig. con belle tavole in legno.
256. BOSSI Luigi, Estratto dell’Essai sur l’origine de la43 gravure, pubblicato in Parigi 1808, dal sig. Jansen, M. 97. Vedi Jansen.
965. TORO J. B., Trophée nouvellement inventé, suivi d’un livre des chartouches, et supports d’ornements pour les armories grave par Guerard: à la fin on y trouve l’elevation d’une buffets d’orgues dains les principales eglises de France, in fol. fig.
Sono in tutto 16 tavole di non cattiva esecuzione, non comuni, ma danneggiate nelle prime del volume.
Sono in tutto 16 tavole di non cattiva esecuzione, non comuni, ma danneggiate nelle prime del volume.
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3438. PITTURE di Antonio Allegri detto il Correggio esistenti in Parma nel Monistero di S. Paolo, Parma nel Regal Palazzo, 1800, coi tipi Bodoniani, in fol., fig.
Edizione splendidissima col testo in spagnuolo, in francese, in italiano. Le 35 tav. capricciosamente intagliate, a maniera di disegni in matita rossa, sono del Rosaspina di Bologna, eccellente in questo genere di lavori. Esemplare magnifico in vitello dor. Sembra che ora per opera di artefici più accurati saranno prodotti questi lavori in miglior forma.
Edizione splendidissima col testo in spagnuolo, in francese, in italiano. Le 35 tav. capricciosamente intagliate, a maniera di disegni in matita rossa, sono del Rosaspina di Bologna, eccellente in questo genere di lavori. Esemplare magnifico in vitello dor. Sembra che ora per opera di artefici più accurati saranno prodotti questi lavori in miglior forma.
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3402. LASINIO Carlo, Pitture a fresco del Campo Santo di Pisa da lui intagliate, Firenze, 1812, presso Molini e Landi, in fol. atl.
Sono in questa magnifica opera 40 immense tavole atlantiche disegnate accuratamente e dallo stesso disegnatore intagliate con sobrietà, conservando il carattere dei preziosi originali dell’antica pittura italiana, opera ottima e insigne, eseguita con nobiltà e senza eccesso di lusso. Il pochissimo testo che la riguarda può trovarsi nelle Lettere pittoresche sul Campo Santo. Vedi Rosini Giovanni e de’ Rossi Giovanni Gherardo.
Sono in questa magnifica opera 40 immense tavole atlantiche disegnate accuratamente e dallo stesso disegnatore intagliate con sobrietà, conservando il carattere dei preziosi originali dell’antica pittura italiana, opera ottima e insigne, eseguita con nobiltà e senza eccesso di lusso. Il pochissimo testo che la riguarda può trovarsi nelle Lettere pittoresche sul Campo Santo. Vedi Rosini Giovanni e de’ Rossi Giovanni Gherardo.
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343. DEL PASSO Crispino, La prima parte della luce del dipingere e disegnare nella quale si vede esser messa in luce diligentemente da Crispino Del Passo con molte belle stampe in lingua italiana, olandese, francese e tedesca, Amsterdam 1663 >m f. fig.

La seconda parte della luce dell’arte dove si trova la proporzione del corpo d’uomini e donne, insieme il vero uso dell’Accademia de’ pittori in Roma, col fondamento della prospettiva, 1664.

La terza parte dell’arte del disegnare continenda diverse posture de femine nude, tanto grasse che mediocre ec. ec., Amsterdam 1664.

La quarta parte della lumiera dell’arte di disegnare nella quale è trattato le figure con ogni sorte di panni vestite e con l’uso del modello di legno.

La quinta parte dell’arte di disegnare contenenti le representationi dei quadrupedi, in fogl. figur. La prima di queste parti contiene 30 tavole con numeri progressivi, poi altri sei putti; la seconda 25 figure accademiche e 11 tav. prospettiche; la terza due tavole di proporzioni e 18 donne ignude; la quarta 45 figure vestite; la quinta 47 di quadrupedi, 6 pesci e insetti e 12 di uccelli. In tutto tavole 202 con un registro al fine, il quale è sbagliato poiché si dimenticano le 11 tavole prospettiche e le due di proporzione.

La seconda parte della luce dell’arte dove si trova la proporzione del corpo d’uomini e donne, insieme il vero uso dell’Accademia de’ pittori in Roma, col fondamento della prospettiva, 1664.

La terza parte dell’arte del disegnare continenda diverse posture de femine nude, tanto grasse che mediocre ec. ec., Amsterdam 1664.

La quarta parte della lumiera dell’arte di disegnare nella quale è trattato le figure con ogni sorte di panni vestite e con l’uso del modello di legno.

La quinta parte dell’arte di disegnare contenenti le representationi dei quadrupedi, in fogl. figur. La prima di queste parti contiene 30 tavole con numeri progressivi, poi altri sei putti; la seconda 25 figure accademiche e 11 tav. prospettiche; la terza due tavole di proporzioni e 18 donne ignude; la quarta 45 figure vestite; la quinta 47 di quadrupedi, 6 pesci e insetti e 12 di uccelli. In tutto tavole 202 con un registro al fine, il quale è sbagliato poiché si dimenticano le 11 tavole prospettiche e le due di proporzione.

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351. RAFAELLE DE SANCTIS urbinate, Prima elementa picturae, idest moud facilis delineandi omnes humani corporis partes ex tipographio remondiniano veneto, tav. 25, in 8 obl., 1747. Aggiuntovi: Il vero modo ed ordine di disegnare tutte le parti del corpo umano, di Odoardo Fialetti pittore, Venezia 1608, presso I. Sadeler, tav. 42. In fine: Principes de dessein par Sebastien le Clerc chévalier romain, tav. 25.
Tutti elementi ai quali sarebbe improvido l’affidare la gioventù, poiché il primo non è che una mal eseguita riunione di fragmenti tolti da diverse parti, con un nome illustre dato al pubblico. Il secondo è eseguito d’una maniera inesatta e troppo incerta per la gioventù. L’ultimo è piccolo e manierato da non potersi presentare nelle scuole elementari.
Tutti elementi ai quali sarebbe improvido l’affidare la gioventù, poiché il primo non è che una mal eseguita riunione di fragmenti tolti da diverse parti, con un nome illustre dato al pubblico. Il secondo è eseguito d’una maniera inesatta e troppo incerta per la gioventù. L’ultimo è piccolo e manierato da non potersi presentare nelle scuole elementari.
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666. SERLIO, Le premier livre d’architecture mise en langue françoise par Jean Martin, Paris 1545, chez Jean Barbe. — Le second livre de perspective par le même (stesso anno, italiano e francese). — Il terzo libro delle antichità, Venezia, presso Francesco Rampazzetto, 1062. — Le quatrieme livre des regles génerales d’architecture, sur les cinq manières d’édifices traduit par Pierre Van Aelst. Imprimé à Anvers 1545. Questi quattro libri sono legati assieme.