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2. Agrippae Henrici Corn., De incertitude et vanitate scientiarum, declamatio invectiva, ex postrema auctoris recognitione, Coloniæ 1584, in 16.
È trattata la materia estesamente, e quindi la musica, l’ottica. l’architettura, la pittura, la scultura sono prese in esame: ma quanto al pregio dell’opera ritiensi più rara la prima edizione del 1527, e le altre che apparvero fino al 1536 poiché non erano in quelle stati tolti alcuni passi che l’autore (per quietamente vivere) tolse egli stesso dalle posteriori edizioni, come può leggersi nella sua interessantissima prefazione.
È trattata la materia estesamente, e quindi la musica, l’ottica. l’architettura, la pittura, la scultura sono prese in esame: ma quanto al pregio dell’opera ritiensi più rara la prima edizione del 1527, e le altre che apparvero fino al 1536 poiché non erano in quelle stati tolti alcuni passi che l’autore (per quietamente vivere) tolse egli stesso dalle posteriori edizioni, come può leggersi nella sua interessantissima prefazione.
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366. VESALII Andrea, De humani corporis fabrica libri septem, Basileae 1543 mense iunio, ex officina. J. Oporini. Edizione prima in fol. fig.
Si direbbe che il de Bure e il Brunet non conobbero la prima edizione di quest’opera, citandosi da loro soltanto la 64ristampa del 1555 mentre se le tavole copiosissime di cui e ripiena, hanno un merito distinto, certamente debbe tenersi in molto maggior pregio la prima edizione. Le incisioni sono fatte in legno da Giovanni Calcar scolare di Tiziano e verosimilmente intagliate sui disegni del medesimo.
Si direbbe che il de Bure e il Brunet non conobbero la prima edizione di quest’opera, citandosi da loro soltanto la 64ristampa del 1555 mentre se le tavole copiosissime di cui e ripiena, hanno un merito distinto, certamente debbe tenersi in molto maggior pregio la prima edizione. Le incisioni sono fatte in legno da Giovanni Calcar scolare di Tiziano e verosimilmente intagliate sui disegni del medesimo.
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2456. PORTAE J. Bapt. Neapolitani, De humana physiognomia libri sex, in quibus docetur quomodo animi propentes naturalibus remediis ampesci possint, Neapoli 1602, in fol. fig.
In fine Napoli apud Tarquinium Longum 1601. Le tavole sono in parte quelle della prima edizione e in parte sono state aggiunte come in parecchie posteriori edizioni.
In fine Napoli apud Tarquinium Longum 1601. Le tavole sono in parte quelle della prima edizione e in parte sono state aggiunte come in parecchie posteriori edizioni.
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