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4587. CATALOGO dei libri scelti di pittura, scultura, architettura d’un privato in Venezia, senz’anno, in 8, coi prezzi.
Cosa miserabile e inservibile
Cosa miserabile e inservibile
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3825. PICCIONI Matteo, Bassi rilievi tolti dall’arco di Costantino, e dalle scale del Campidoglio. Tavole 20 originali all’acqua forte in fol. pubblicate in Roma da Giovan Giacomo de Rossi senz’anno.
3385. EFFETTI (degli) ab. Antonio, Studiolo di pittura nella Galleria della Ricchezza in casa dell’abbate Antonio degli Effetti e discorso del medesimo, Roma, per Giovan Battista Molo alla Maddalena, senz’anno, M. 75.
È forse stampato verso la metà del XVII secolo ed è pieno di notizie preziose per la ricognizione di molti oggetti di arte.
È forse stampato verso la metà del XVII secolo ed è pieno di notizie preziose per la ricognizione di molti oggetti di arte.
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1843. BARGIGLI Scipione, Delle imprese; alla p. parte, la 2 e la 3 nuovamente aggiunte, Venezia, presso il Franceschi, 1504, in 4, fig.
Col ritratto di Ridolfo II e la sua impresa, oltre le numerose tavole delle imprese dei principali signori d’Italia, intagliate in rame
Col ritratto di Ridolfo II e la sua impresa, oltre le numerose tavole delle imprese dei principali signori d’Italia, intagliate in rame
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3910. VICTORIS P., De regionibus urbis Romae libellus aureus cum privilegio, impressum Venetiae, per Joan. de Tridino alias Tacuino, anno Domini 1509 die 8 Maii, in 4 p.
Trovasi questo libretto stampato in fine alla Cronichetta del venerabile Beda stampata come sopra, che lo precede. Nell’istesso anno il Rangiaschi (Bibliografia storica dello Stato Pontificio) cita un’edizione di Brescia; e vedesi l’opuscoletto nella raccolta Antiquitatum variarum auctores in compagnia degli altri opuscoli apocrifi del Fiocchi, di Annio da Viterbo, di Pietro Calabro.
Trovasi questo libretto stampato in fine alla Cronichetta del venerabile Beda stampata come sopra, che lo precede. Nell’istesso anno il Rangiaschi (Bibliografia storica dello Stato Pontificio) cita un’edizione di Brescia; e vedesi l’opuscoletto nella raccolta Antiquitatum variarum auctores in compagnia degli altri opuscoli apocrifi del Fiocchi, di Annio da Viterbo, di Pietro Calabro.
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3624. BLONDI Flavii, De Roma triumphante libri decem Brixiae 1503 per Angelum Brittannicum. Accedit: ejusdem de Roma instaurata lib. III. De gestis venetorum ad Franciscum Foscari ducem etc. et de Italia illustrata lib. VIII, Venetiis, 1510, per G. regnante Leonardo Lauretano duce.
3789. MAZZOCCHI Jacobi, Epigrammata antiquae urbis Romae, Romae, in aedibus auctoris, 1521, f. p., fig.
Con note marginali manoscritte di ottimo autore, il quale le trasse dal tomo V degli atti della Società latina di Iena comentando questo esemplare, che oltre l’essere per se stesso pregiatissimo, in tal modo divenne prezioso. Le lapidi, e i monumenti sono intagliati in legno e inseriti fra il testo.
Con note marginali manoscritte di ottimo autore, il quale le trasse dal tomo V degli atti della Società latina di Iena comentando questo esemplare, che oltre l’essere per se stesso pregiatissimo, in tal modo divenne prezioso. Le lapidi, e i monumenti sono intagliati in legno e inseriti fra il testo.
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1770. PROVISIONE novissima delle dote e dello ornato delle donne reformata al tempo del Reverendissimo Sig. Bernardo de’ Rossi governatore pres. et vicel. di Bologna e di tutta Romagna, impressa in Bologna per maestro Girolamo de’ Benedetti, 1521, in 8, M. 54.
Questa disposizione data per moderare il lusso di Bologna si estende in singolarissimi argomenti che interessano per le costumanze del vestiario e degli ornamenti di quell’età. Sono 23 capitoli, seguiti da un Breve di Leone X in 12 foglietti di stampa col frontespizio. Opuscolo raro.
Questa disposizione data per moderare il lusso di Bologna si estende in singolarissimi argomenti che interessano per le costumanze del vestiario e degli ornamenti di quell’età. Sono 23 capitoli, seguiti da un Breve di Leone X in 12 foglietti di stampa col frontespizio. Opuscolo raro.
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700. VITRUVII, De architectura lib. X, summa diligentia recogniti, cum nonnullis figuribus hoc signo * positis, 1523, in 8, fig.
Elegante e corretta edizione, che dai tipi e dalla carta ritiensi essere egualmente di Firenze non dissimile dall’altra del 1522: contrassegnate da un asterisco sono tutte le figure in 130 tagliale in legno aggiunte fra il testo, le quali ridotte in piccola forma, furono tolte dall’edizione del Cesariano.
Elegante e corretta edizione, che dai tipi e dalla carta ritiensi essere egualmente di Firenze non dissimile dall’altra del 1522: contrassegnate da un asterisco sono tutte le figure in 130 tagliale in legno aggiunte fra il testo, le quali ridotte in piccola forma, furono tolte dall’edizione del Cesariano.
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4089. SARAYNAE Torelli veronensis leg. doct., De origine, et amplitudine antiquis civitatis Veronae: ejusdem de viris illustribus antiquis veronensibus; de his qui potiti fuerunt dominio civitatis Veronae; de monumentis antiquis urbis, et agri veronensis; de interpretatione litterarum antiquarum, Veronae, 1540, ex officina Antonii Putteleti non sine privilegio, in fol.
Tutte le tavole di questo libro sono in legno di mano di Giovanni Caroto pittor veronese. Comincia il ritratto di Torello Saraina col suo monogramma: seguono le altre tavole in numero di 29 rappresentanti i varj pezzi d’archi, e d’antichità di Verona, fra le quali la stampa del teatro in foglio è rara a trovarsi nel libro, perché per lo più ne venne staccata. Questa edizione non è comune, ma ne fu fatta una ristampa in Verona nel 1560 da Paolo Ravagnani, resasi rara egualmente. Comparve poco dopo una versione italiana nel 1586 ma con minore numero di tavole, e con molte mancanze: si rimarcano nella prima edizione i bellissimi e freschi intagli in legni in alcune tavole ove le trabeazioni degli edifici sono in grandissima dimensione. Le medesime tavole riprodussero gli stampatori Merlo in foglio grande nel 1764 senza testo col titolo Antichità di Verona disegnate da Giovanni Caroto. Vedi Caroto. Si noti la lettera singolare con cui l’autore mise in diffidenza il lettore sulle Antichità veronesi che il Serlio (da lui chiamato quidem Sebastianus Sergius bononiensis) aveva pubblicate prima della stampa del Saraina, e che riprende come mancanti di esattezza. Nessun bibliografo annuncia le prime stampe del Serlio avanti del 1540, e se non avessimo nella nostra biblioteca la prima edizione non citata, e poco conosciuta del 1537 non sarebbe facile il conciliare queste lagnanze. È importante però l’avere anche la ristampa fatta dal Merlo, poiché sonovi in quella tutte le tavole, nessuna eccettuata, e compresa anche l’interna dell’Arena di Verona, che per la sua grandezza non trovasi in qualche esemplare del Saraina.
Tutte le tavole di questo libro sono in legno di mano di Giovanni Caroto pittor veronese. Comincia il ritratto di Torello Saraina col suo monogramma: seguono le altre tavole in numero di 29 rappresentanti i varj pezzi d’archi, e d’antichità di Verona, fra le quali la stampa del teatro in foglio è rara a trovarsi nel libro, perché per lo più ne venne staccata. Questa edizione non è comune, ma ne fu fatta una ristampa in Verona nel 1560 da Paolo Ravagnani, resasi rara egualmente. Comparve poco dopo una versione italiana nel 1586 ma con minore numero di tavole, e con molte mancanze: si rimarcano nella prima edizione i bellissimi e freschi intagli in legni in alcune tavole ove le trabeazioni degli edifici sono in grandissima dimensione. Le medesime tavole riprodussero gli stampatori Merlo in foglio grande nel 1764 senza testo col titolo Antichità di Verona disegnate da Giovanni Caroto. Vedi Caroto. Si noti la lettera singolare con cui l’autore mise in diffidenza il lettore sulle Antichità veronesi che il Serlio (da lui chiamato quidem Sebastianus Sergius bononiensis) aveva pubblicate prima della stampa del Saraina, e che riprende come mancanti di esattezza. Nessun bibliografo annuncia le prime stampe del Serlio avanti del 1540, e se non avessimo nella nostra biblioteca la prima edizione non citata, e poco conosciuta del 1537 non sarebbe facile il conciliare queste lagnanze. È importante però l’avere anche la ristampa fatta dal Merlo, poiché sonovi in quella tutte le tavole, nessuna eccettuata, e compresa anche l’interna dell’Arena di Verona, che per la sua grandezza non trovasi in qualche esemplare del Saraina.
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1983. ARME (Le) ovvero insegne di tutti i nobili della magnifica e illustrissima città di Venezia che ora vivono, nuovamente raccolte et poste in luce , in Venezia, presso Gio. B. Taminelli intagliador a S. M. Nuova, 1541, in 4.
Sono 16 foglietti incisi in legno cogli stemmi a quattro per pagina.
Sono 16 foglietti incisi in legno cogli stemmi a quattro per pagina.
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3941. Le ARME ovvero le insegne di tutti i nobili della magnifica ed illustrissima città di Venezia che ora vivono, Venezia 1541, in 4.
3620. BIONDO da Forlì, Roma ristaurata, ed Italia illustrata tradotte in buona lingua volgare per Lucio Fauno, Venezia, per Michel Tramezzino, 1542, in 8.
Impressa coi medesimi caratteri della seguente.
Impressa coi medesimi caratteri della seguente.
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707. M. VITRUVII Pollionis, Viri suae professionis peritissimi. De Architectura lib. X. Cum notis Philandri et Sexti Jul. Frontini de aquaeductibus, et Nicolai Cusani de staticis monumentis: Argentorati ex officina Knoblochiana, 1543, in 4, fig.
Edizione di qualche pregio, poiché prodotta da quel Giorgio Macheropieo che si servì de’ buoni testi di Fra’ Giocondo e del commento del Cesariani, oltre i suoi propri disegni e figure per illustrarla.
Edizione di qualche pregio, poiché prodotta da quel Giorgio Macheropieo che si servì de’ buoni testi di Fra’ Giocondo e del commento del Cesariani, oltre i suoi propri disegni e figure per illustrarla.
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3683. Le COSE maravigliose della città di Roma colle reliquie, e colle indulgentie de dì in dì che sono in tutte le chiese di essa, tradotte di latino in vol 185 gare, in Vinegia, per Guglielmo da Fontaneto, 10 marzo 1544, in 8.
Questa è una ristampa e traduzione delle antiche Mirabilia Romae.
Questa è una ristampa e traduzione delle antiche Mirabilia Romae.
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4141. LANDO Ortensio, Commentario delle più notabili, e mostruose cose d’Italia, ed altri luoghi, di lingua aramea in italiana tradotto nel quale s’impara et prendesi istremo piacere. Vi si è poi aggiunto un breve catalogo delli inventori delle cose, che si mangiano, et si bevono nuovamente ritrovato et da M. Anonymo da Utopia composto, 1548, in 8, senza luogo.
Questo è un libretto singolare scritto da Ortensio Lando che in fine pose per anagramma Svisnetroh, Sudnal, Rotua, tse per dire Hortensius Landus est auctor. Sbagliò il Fontanini, che cita le due edizioni di questo libretto, a credere che quella del 1550 al segno del Pozzo stampata in Venezia fosse la prima edizione, e vedesi che non conosceva questa, stampata accuratamente.
Questo è un libretto singolare scritto da Ortensio Lando che in fine pose per anagramma Svisnetroh, Sudnal, Rotua, tse per dire Hortensius Landus est auctor. Sbagliò il Fontanini, che cita le due edizioni di questo libretto, a credere che quella del 1550 al segno del Pozzo stampata in Venezia fosse la prima edizione, e vedesi che non conosceva questa, stampata accuratamente.
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3313. PORTII Simonis, De rerum naturalium principiis, Neapoli 1561. 124An homo bonus vel malus voleus fiat, disputatio, Florentiae 1551. — De humana mente disputatio, Florentiae 1551. — De coloribus oculorum, Florentiae 1550. — De dolore, Florentiae 1551. — De puella germanica quae fere biennium vixerat sine cibo potuque, Florentiae 1551. — De conflagratione agri puteolani, Florentiae 1561.
Tutto è riunito in un volume e gli opuscoli stampati a Firenze sono del Torrentino. Esemplare bellissimo e dei più copiosi di questi opuscoli singolari.
Tutto è riunito in un volume e gli opuscoli stampati a Firenze sono del Torrentino. Esemplare bellissimo e dei più copiosi di questi opuscoli singolari.
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4129. ALBERTI Leandro bolognese, Descrizione di tutta Italia, nella quale si contiene il sito di essa, l’origine, le Signorie delle città, e delle castella, coi nomi antichi e moderni, i costumi de’ popoli, le condizioni de’ paesi ec. ec., in Bologna, per Anselmo Giaccarelli, 1550, in 4 gr.
Questo grosso volume di oltre mille pagine è stampato assai bene in questa prima edizione, dedicata al re e alla regina di Francia, e vi si legge una lettera di Anton Flamminio che per isbaglio di stampa porta la data del 1537 mentre nel 36 era anche sepolto, come vedesi nel suo monumento. Avvi anche il ritratto dell’autore, cui sopra sta un distico di Sebastiano Corrado al lettore. Opera laboriosa, e non ispregievole.
Questo grosso volume di oltre mille pagine è stampato assai bene in questa prima edizione, dedicata al re e alla regina di Francia, e vi si legge una lettera di Anton Flamminio che per isbaglio di stampa porta la data del 1537 mentre nel 36 era anche sepolto, come vedesi nel suo monumento. Avvi anche il ritratto dell’autore, cui sopra sta un distico di Sebastiano Corrado al lettore. Opera laboriosa, e non ispregievole.
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2696. PAUSANIAE, Veteris Greciae descriptio, Torrentino 1551, in fol.
3686. Le COSE meravigliose dell’alma città di Roma, Le stesse. Roma, presso Giovanni Martinelli, 1589, in 8. — Aggiunte: Le antichità di Roma di M. Andrea Palladio raccolte brevemente dagli autori antichi, e moderni ec., Roma, per Vincenzo Accolti, 1589. — In fine è aggiunto un libretto che ha per titolo I nomi antichi e moderni dell’antica città di Roma, e de’ tutti i popoli, provincie, città, fiumi, monti, selve etc., Venetia, al segno della Speranza, 1552.
3762. LIGORIO M. Pyrro, Libro delle antichità di Roma, nella quale si tratta de’ circi, teatri, ed anfiteatri, con le paradosse del medesimo autore ec., Venezia, per Michele Tramezzino, 1553, in 8.
Nella seconda di queste operette sono confutate molte opinioni intorno le antichità. Elegante edizione, e bellissimo esemplare in vit. dor.
Nella seconda di queste operette sono confutate molte opinioni intorno le antichità. Elegante edizione, e bellissimo esemplare in vit. dor.
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3809. PALLADIO Andrea, Le antichità di Roma raccolte brevemente dagli autori antichi, e moderni, Venezia 1554, in 8. Aggiuntovi il sommario di tutte le leggi, e parti ottenute nel Senato Veneto in materia di beni inculti, Venezia, per Giovanni Grifio, 1558, in 8. La livella diottrica del dottor Geminiano Montanari, Venezia 1680, in 8. In fine il Trattato della sfera di Pietro Catena, in 8, Patavii, 1561, apud Gratiosum Perchacinum. 208
1850. BOCCHIIUS Achilles, Symbolicarum quaestionum de universo genere quas serio ludebat lib. V, Bononiae, in sedib. novae Academiae Bocchianae, 1555. Prima edizione stimata a cagione delle stampe di Giulio Bonasone, in 4, esemplare che era di Giovan Battista Pinelli.
Le tavole sono 151, compreso il primo simbolo in legno che rappresenta un teschio di Bove e il bel ritratto di Achille Bocchi, che è il simbolo secondo. Il volume comincia col frontespizio suddetto, il privilegio di Giulio III il catalogo degli autori citati, l’elenco dei motti colla divisione dell’opera, l’indice delle materie, le ommissioni e gli errori di stampa e alcuni versi greci e latini in onore dell’autore. In tutto i prolegomeni, sino al numero primo e alla lettera A del registro, sono 28 foglietti. E singolarmente da notarsi come indistintamente nella prima e nella seconda edizione trovinsi alcune tavole non logore, ma mal stampate, siccome accade in tutti i libri ed opere intagliate dal Bonasone. E qualche volta abbiamo osservato qualche esemplare meglio impresso nella seconda che nella prima edizione. È però duopo avere parecchi esemplari per poter sceglierne, col disfarli, uno che sia perfetto e degno d’ una scelta e ricca biblioteca ec.
Le tavole sono 151, compreso il primo simbolo in legno che rappresenta un teschio di Bove e il bel ritratto di Achille Bocchi, che è il simbolo secondo. Il volume comincia col frontespizio suddetto, il privilegio di Giulio III il catalogo degli autori citati, l’elenco dei motti colla divisione dell’opera, l’indice delle materie, le ommissioni e gli errori di stampa e alcuni versi greci e latini in onore dell’autore. In tutto i prolegomeni, sino al numero primo e alla lettera A del registro, sono 28 foglietti. E singolarmente da notarsi come indistintamente nella prima e nella seconda edizione trovinsi alcune tavole non logore, ma mal stampate, siccome accade in tutti i libri ed opere intagliate dal Bonasone. E qualche volta abbiamo osservato qualche esemplare meglio impresso nella seconda che nella prima edizione. È però duopo avere parecchi esemplari per poter sceglierne, col disfarli, uno che sia perfetto e degno d’ una scelta e ricca biblioteca ec.
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3810. PALLADIO, Le antichità dell’alma città di Roma, in Venezia, per Mattio Pagan, 1555, in 8.
3639. CALVI Fabii, Antiquae urbis Romae cum regionibus simulachrum authore M. Fabio ravennate, Basileae, apud Hier. Frobenium, et Nic. Episcopium, 1556, in fol., fig.
Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
Show More Clemente VII, del cardinal de’ Medici, e del Senato Romano stanno nel frontespizio della prima edizione. A tergo è la dedica al Papa: seguono 21 tavole, d’incontro alle quali leggonsi brevi illustrazioni, e nello stesso modo procede anche la seconda edizione copiano esattamente la prima.
540. LABACCO, L’istessa opera stampata in Roma negli anni del Signore 1557.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
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3589. BACCI Mass. Andrea, Del Tevere, e della natura, e bontà dell’acqua, e delle inondazioni: libri due, Roma, presso Vincenzo Lucchino, 1558, in ottavo.
Raro, e singolare libretto stampato in bei caratteri corsivi grandi. Esemplare in mar. rub.
Raro, e singolare libretto stampato in bei caratteri corsivi grandi. Esemplare in mar. rub.
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3623. BIONDO, Roma ristaurata etc. etc. come sopra, da molti errori corretta, e ristampata, Venezia, presso Domenico Giglio. 1558, in 8.
Questa bella edizione della traduzione fatta da Lucio Fauno ha una preziosa singolarità, che nel fine sono raccolte le giuste critiche fatte da’ geografi a tutti gli sbagli corsi nell’opera del Biondo: come il Marliano, il Sabelico, il Volaterrano ec.
Questa bella edizione della traduzione fatta da Lucio Fauno ha una preziosa singolarità, che nel fine sono raccolte le giuste critiche fatte da’ geografi a tutti gli sbagli corsi nell’opera del Biondo: come il Marliano, il Sabelico, il Volaterrano ec.
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4091. SCARDEONII Bernardini, De antiquitate urbis Patavii, et claris civibus patavinis lib. III. Ejusdem appendix de sepulchris insignibus esterorum Patavii jacentium, in fol. pic., Basileae 1560.
A retro del frontespizio è una veduta di Padova intagliata in legno. Quest’opera è piena di ottime ed utili notizie e non è fra’ libri facili a rinvenirsi.
A retro del frontespizio è una veduta di Padova intagliata in legno. Quest’opera è piena di ottime ed utili notizie e non è fra’ libri facili a rinvenirsi.
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3878. SAVII Zamosci Joannis, De Senatu romano, libri duo, Venetiis, apud Jordanum Zilettum, 1563, in 219 4. Questo libro sta anche nelle antichità del Grevio, t. I. — Aggiuntovi: Guerini Pisonis Soacii T. C. Patavini, De romanorum et venetorum magistratum inter se comparatione, libellus, Patavii, 1653, ap. M. Ant. de Galassis, in 4.
3096. ARAGONENSI Sebastiano pictore Brixiano, Monumenta antiqua urbis et agri Brixiani summa cura, et diligentia collecta, 1564, in fol., M. 83.
Questa è una collezione di 214 lapidi in 34 tavole singolarmente intagliate in legno, poiché tutto il fondo della lapide apparisce in nero e le iscrizioni in bianco. Questo libro non è facile a trovarsi.
Questa è una collezione di 214 lapidi in 34 tavole singolarmente intagliate in legno, poiché tutto il fondo della lapide apparisce in nero e le iscrizioni in bianco. Questo libro non è facile a trovarsi.
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3811. PALLADIO, Lo stesso, in Venezia, per Giovanni Varisco, 1565, in 8.
3684. Le COSE meravigliose dell’alma città di Roma, colla guida romana che insegna a tutti i forastieri a ritrovare le più notabili cose di Roma, Venezia, per Giovanni Varisco, 1565, in 8.
1375. BALDINI Baccio, Discorso sopra la mascherata della genealogia degl’iddei de’ gentili mandata fuori dall’Eccell. e Illustrissimo Duca di Firenze, e di Siena il giorno 22 Febbraio 1565, Firenze 1565, presso i Giunti, in 8.
Questa è una delle meglio estese, e ordinate descrizioni d! spettacoli ricchi e grandiosi: libro raro e prezioso dal Poggiali attribuito a Buccio Baldini sull’asserzione di Paolo Mini scrittore contemporaneo e degno di fede.
Questa è una delle meglio estese, e ordinate descrizioni d! spettacoli ricchi e grandiosi: libro raro e prezioso dal Poggiali attribuito a Buccio Baldini sull’asserzione di Paolo Mini scrittore contemporaneo e degno di fede.
Show More MDXVI
3743. GAMUCCI Bernardo, Quattro libri dell’antichità della città di Roma, raccolte sotto brevità da diversi antichi, e moderni scrittori, Venezia, per Giovanni Varisco, 1565, in 4, fig.
Il testo è stampato assai bene, le tavole sono in legno e passabili. L’opera non è senza pregio quanto alle intrinseche sue qualità.
Il testo è stampato assai bene, le tavole sono in legno e passabili. L’opera non è senza pregio quanto alle intrinseche sue qualità.
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1376. CAVALLERIE della città di Ferrara, che contengono il Castello di Gorgoferusa, il Monte di Feronia e il Tempio d’Amore. Fatti in Ferrara in occasione delle Nozze dei Duca Alfonso e della 234Regina Barbara d’Austria nel Carnevale del 1561, Ferrara 1566, in 4.
L’edizione è in bellissimi caratteri e le descrizioni contengono belle poesie, che servirono alle cantate e spettacoli in quella occasione.
L’edizione è in bellissimi caratteri e le descrizioni contengono belle poesie, che servirono alle cantate e spettacoli in quella occasione.
Show More MDLXVI
4362. DIALOGO di tutte le cose notabili, che sono in Venezia, tra un viniziano, ed un forestiero, per Domenico Franceschi, 1568, in 8.
2391. VASARI Giorgio pittore ed architetto aretino, Le vite dei più eccellenti pittori, scultori ed architettori di nuovo dal medesimo riviste ed ampliate con i ritratti loro et con l’aggiunte delle vite de’ vivi et de’ morti dall’anno 1550 sino al 1567. Prima e seconda parte ec., Firenze, presso i Giunti, 1568, in 4, fig., 2 vol. legati in tre. Edizione prima completa.
Pochi e rarissimi esemplari di questa edizione hanno qualche varietà nella distribuzione delle parole del frontespizio, cosa di lievissima importanza, atta soltanto a far conoscere esser quelle le prime copie stampate di questa edizione. La varietà del frontespizio singolarmente si conosce dall’essere sul riguadro della pagina stampato il legno del Giudizio finale che vedesi a retro del frontespizio nel nostro esemplare in luogo delle parole sovra espresse, le quali sono diversa 403 mente ripartite al di sopra dello stemma mediceo e al basso della pagina invece della piccola vedutina della città di Firenze.
Pochi e rarissimi esemplari di questa edizione hanno qualche varietà nella distribuzione delle parole del frontespizio, cosa di lievissima importanza, atta soltanto a far conoscere esser quelle le prime copie stampate di questa edizione. La varietà del frontespizio singolarmente si conosce dall’essere sul riguadro della pagina stampato il legno del Giudizio finale che vedesi a retro del frontespizio nel nostro esemplare in luogo delle parole sovra espresse, le quali sono diversa 403 mente ripartite al di sopra dello stemma mediceo e al basso della pagina invece della piccola vedutina della città di Firenze.
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4612. LIBRO de’ marchj de’ cavalli con li nomi de’ tutti li principi e privati signori che hanno razza di cavalli, Venezia, presso Niccolò Nelli, 1569, in 8.
Otto foglietti col frontespizio figurato elegantemente. Contengono un ricettario pei cavalli, e seguono i marchj in 76 foglietti intagliati in rame con diligenza, sotto ciascuno de’ quali stanno le dichiarazioni incise nelle tavole. Libretto raro, poiché queste operette di consumazione frequente nelle fiere e mercati perirono, e per le variazioni nelle razze non vennero mai ristampate le antiche indicazioni. Vedi Zen.
Otto foglietti col frontespizio figurato elegantemente. Contengono un ricettario pei cavalli, e seguono i marchj in 76 foglietti intagliati in rame con diligenza, sotto ciascuno de’ quali stanno le dichiarazioni incise nelle tavole. Libretto raro, poiché queste operette di consumazione frequente nelle fiere e mercati perirono, e per le variazioni nelle razze non vennero mai ristampate le antiche indicazioni. Vedi Zen.
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3816. PANVINII Onophrii, De praecipuis urbis Romae Basilicis quas septem ecclesias, vulgo vocant, liber, Romae, apud haeredes Antonii Bladii, 1570, in 8.
1632. DIALOGO dei giuochi, che nelle Vegghie Sanesi si usano di fare, del Materiale Intronato all’Illustriss. ed Eecellentiss. Sig. D. Isabella de’ Medici Orsina Duchessa di Braccian , Siena 1572, in 4.
Questa è la prima edizione di questo libro composto da Girolamo Bargagli sanese sotto il nome del Materiale Intronato.
Questa è la prima edizione di questo libro composto da Girolamo Bargagli sanese sotto il nome del Materiale Intronato.
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3957. BETUSSI M. Giuseppe, Ragionamento sopra il Catajo, luogo dello illust. signor Pio Enea degli Obizzi, Padova, per Lor. Pasquati, 1573, in 4, l’edizione è bella in gran caratteri corsivi.
1383. BARGA Pietro Angelio (da), Orazione fatta nell’esequie del Serenissimo Cosimo de’ Medici Gran. Duca di Toscana, recitata nel Duomo di Pisa, 1574, Fior., Giunti, anno stesso, in 4,
col ritratto di Cosimo in legno.
col ritratto di Cosimo in legno.
Show More MDLXXIV.
3679. CONTARINO fra Luigi dell’Ordine Crucifero, L’antichità di Roma con due copiosissime tavole degli imperatori, delle statue, e delli corpi santi, Venezia, presso Francesco Ziletti, 1575, in 8.
In questo libretto non comune, e per quanto sappiamo non ristampato, vi sono al fine molte notizie di proprietarj d’antichità, che divengono preziose agli amatori di questo studio.
In questo libretto non comune, e per quanto sappiamo non ristampato, vi sono al fine molte notizie di proprietarj d’antichità, che divengono preziose agli amatori di questo studio.
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1631. DECLAMAZIONE delle gentil donne di Cesena intorno alle pompe, al molto Illustre e Rev. Monsignor Lattanzio Presidente di Romagna , Cesena 1575, in 8, M. 54.
Vedesi da questo ingegnoso discorso che questo Monsignor Lattanzio Presidente Romagna nell’anno del Giubileo aveva preso ad inveire contro la pompe feminili, intorno le quali le gentildonne di Cesena sagacemente vengono giustificate. Opuscolo raro.
Vedesi da questo ingegnoso discorso che questo Monsignor Lattanzio Presidente Romagna nell’anno del Giubileo aveva preso ad inveire contro la pompe feminili, intorno le quali le gentildonne di Cesena sagacemente vengono giustificate. Opuscolo raro.
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3920. ZINO Pier Francesco, L’Anno Santo 1575 nel pontificato di Gregorio XIII, Venezia, per Francesco Rampazetto. Questo libretto di 800 pagine contiene anche le cose meravigliose dell’alma città di Roma. Le Antichità di Andrea Palladio, l’apertura della Porta Santa: libro non facile a trovarsi.
3812. PALLADIO, Lo stesso, in Roma, presso Vincenzo Accolto, 1576, in 8.
1387. TORNEO fatto sotto il Castello d’Argio dai Signori Cavalieri Bolognesi il dì 9 febbraio, 1578, Bologna, per Girolamo Rossi, 1678, in 8. MDLXXIX
4734. PALEOTTI cardinale e vescovo di Bologna, Discorso intorno le immagini sacre, e profane, diviso in 5 libri, dove si scuoprono varii abusi loro ec. Bologna 1582, in 4 pic.