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1116. TEWRDANNCTHS, Die geverlicheiten und ensteils des geschichten des Loblichen stryt paren und hochberumbten helds und ritters herz Tewrdanncths. — Tewrdanncths, ossia le avventure perigliose del famoso eroe cavaliere Tewrdanncths, scritte in versi teutonici da Melchior Pfintzing e ornate di belle figure allegoriche incise in legno, Norimberga al 1 marzo 1517, in fol. fig.
Riguardasi questo libro come uno de’ più rari per i tipi e per le tavole che siano esciti dai torchi dopo che esiste l’arte della stampa. Il poema allegorico è relativo ala matrimonio di Massimiliano I colla principessa Maria di Borgogna. L’edizione è del massimo lusso pei caratteri, le incisioni in legno e per la carta. Ne furono tirati molti esemplari in pergamena che veggonsi in diverse biblioteche di Germania, di 198 Francia e d’Inghilterra. Il libro è sempre prezioso qualora sia di prima edizione originale e non abbia mancanze, sopra tutto negli ultimi otto fogli che sono marcati A e contengono un discorso sull’origine di questo romanzo istorico con una specie di sommario de’ capitoli; i quali fogli mancano in molti esemplari. De Bure contrasegna con esattezza tutte le differenze che servono a riconoscere e distinguere questa prima da una seconda edizione del romanzo pubblicata nel 1519 di cui abbiamo fedelmente riscontrate sul nostro esemplare di prima freschezza e conservazione. Il volume è diviso in due serie di segnature, la prima delle quali contiene 23 quaderni dalla lettera A sino alla Z inclusive, e la seconda di 15 alla lettera A fino alla P. inclusa. Tutti questi questi quaderni, cominciando a contarli dal foglietto del titolo, contengono ciascuno otto carte di stampa, eccettuati i marcati d, i, o, r, u z; C, F, T, M, O, che sono di sei carte soltanto, notandosi che il De Bure indica soltanto il quaderno segnato P, di sole sette carte ma è completo come gli altri, poiché l’ottava carta è bianca. Termina il volume cogli otto foglietti segnati Anel modo più sopra indicato. Le stampe sono da ritenersi fra’ più bei legni del XVI secolo intagliate da Hans Sebalde, o piuttosto Hans Schaeufelin, la marca del quale incontrasi in sei o sette tavole. Altri intendono di riconoscere che una gran parte di queste sieno intagliate da Hans Burgkmair. Il numero totale di queste è 118. Quanto all’autore del poema che è dedicato a Carlo V che fu poi re di Spagna, dice il De Bure che non sono d’accordo gli uomini di lettere; venendo da alcuni attribuito a Melchiore Pfintzing cappellano dell’imperatore, il quale nella prefazione asserisce di aver vedute con i propri occhi tutte le strane azioni e inverosimili ivi descritte; e da altri si è attribuito allo stesso imperatore Massimiliano. La forma poi dei caratteri e delle cifre che ornano il testo è sì nuova e sì varia che si è mossa contesa e lungamente durò la questione, se siano fatte a caratteri mobili o in tavole intagliate in legno; poiché non tanto fra la pagina, quanto alla cima e al basso di ciascun foglio vi sono imitati magistralmente i tratti di penna con intrecciamenti e volute arditissime, come sarebbero le cifre variate a capriccio di abile calligrafo, il che dimostra una grandissima difficoltà di eseguirlo coi caratteri mobili. Abbiamo però usata la diligenza di lucidare moltissime cifre e iniziali, e quantunque molta sia la varietà delle medesime, non di meno abbiam riscontrato con evidenza, essere i tipi di ciascuna moltiplicati e ripetuti immense volte, il che non sarebbe combinabile con altrettanta esattezza se i tratti di penna fossero disegnati a mano libera sulle tavole in legno, per esservi intagliati; dopo le quali esatte osservazioni da noi ripetute, ci riporteremo d’altrui parere, se qualche buon argomento verrà addotto per una contraria opinione. Il sig. Jansen però nel suo Essai sur l’origine de la gravure intende che la questione sia decisa rimarcando nella prima edi 199 zione sotto l’84 tavola alla seconda riga del testo un i rovesciato nella seconda parola, sbaglio sfuggito al compositore dei caratteri e sul nostro esemplare abbiamo infatti verificato questo difetto visibilissimo. Ma altresì a noi sembrò di riconoscere come i tratti di penna sieno evidentemente in più luoghi aggiunti alle lettere, ma non fusi assieme con quelle, la qual cosa dà luogo ad ulteriori disamine e riflessioni sulla meccanica esecuzione di questo insigne lavoro.
Riguardasi questo libro come uno de’ più rari per i tipi e per le tavole che siano esciti dai torchi dopo che esiste l’arte della stampa. Il poema allegorico è relativo ala matrimonio di Massimiliano I colla principessa Maria di Borgogna. L’edizione è del massimo lusso pei caratteri, le incisioni in legno e per la carta. Ne furono tirati molti esemplari in pergamena che veggonsi in diverse biblioteche di Germania, di 198 Francia e d’Inghilterra. Il libro è sempre prezioso qualora sia di prima edizione originale e non abbia mancanze, sopra tutto negli ultimi otto fogli che sono marcati A e contengono un discorso sull’origine di questo romanzo istorico con una specie di sommario de’ capitoli; i quali fogli mancano in molti esemplari. De Bure contrasegna con esattezza tutte le differenze che servono a riconoscere e distinguere questa prima da una seconda edizione del romanzo pubblicata nel 1519 di cui abbiamo fedelmente riscontrate sul nostro esemplare di prima freschezza e conservazione. Il volume è diviso in due serie di segnature, la prima delle quali contiene 23 quaderni dalla lettera A sino alla Z inclusive, e la seconda di 15 alla lettera A fino alla P. inclusa. Tutti questi questi quaderni, cominciando a contarli dal foglietto del titolo, contengono ciascuno otto carte di stampa, eccettuati i marcati d, i, o, r, u z; C, F, T, M, O, che sono di sei carte soltanto, notandosi che il De Bure indica soltanto il quaderno segnato P, di sole sette carte ma è completo come gli altri, poiché l’ottava carta è bianca. Termina il volume cogli otto foglietti segnati Anel modo più sopra indicato. Le stampe sono da ritenersi fra’ più bei legni del XVI secolo intagliate da Hans Sebalde, o piuttosto Hans Schaeufelin, la marca del quale incontrasi in sei o sette tavole. Altri intendono di riconoscere che una gran parte di queste sieno intagliate da Hans Burgkmair. Il numero totale di queste è 118. Quanto all’autore del poema che è dedicato a Carlo V che fu poi re di Spagna, dice il De Bure che non sono d’accordo gli uomini di lettere; venendo da alcuni attribuito a Melchiore Pfintzing cappellano dell’imperatore, il quale nella prefazione asserisce di aver vedute con i propri occhi tutte le strane azioni e inverosimili ivi descritte; e da altri si è attribuito allo stesso imperatore Massimiliano. La forma poi dei caratteri e delle cifre che ornano il testo è sì nuova e sì varia che si è mossa contesa e lungamente durò la questione, se siano fatte a caratteri mobili o in tavole intagliate in legno; poiché non tanto fra la pagina, quanto alla cima e al basso di ciascun foglio vi sono imitati magistralmente i tratti di penna con intrecciamenti e volute arditissime, come sarebbero le cifre variate a capriccio di abile calligrafo, il che dimostra una grandissima difficoltà di eseguirlo coi caratteri mobili. Abbiamo però usata la diligenza di lucidare moltissime cifre e iniziali, e quantunque molta sia la varietà delle medesime, non di meno abbiam riscontrato con evidenza, essere i tipi di ciascuna moltiplicati e ripetuti immense volte, il che non sarebbe combinabile con altrettanta esattezza se i tratti di penna fossero disegnati a mano libera sulle tavole in legno, per esservi intagliati; dopo le quali esatte osservazioni da noi ripetute, ci riporteremo d’altrui parere, se qualche buon argomento verrà addotto per una contraria opinione. Il sig. Jansen però nel suo Essai sur l’origine de la gravure intende che la questione sia decisa rimarcando nella prima edi 199 zione sotto l’84 tavola alla seconda riga del testo un i rovesciato nella seconda parola, sbaglio sfuggito al compositore dei caratteri e sul nostro esemplare abbiamo infatti verificato questo difetto visibilissimo. Ma altresì a noi sembrò di riconoscere come i tratti di penna sieno evidentemente in più luoghi aggiunti alle lettere, ma non fusi assieme con quelle, la qual cosa dà luogo ad ulteriori disamine e riflessioni sulla meccanica esecuzione di questo insigne lavoro.
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520. GRAPALDI Francisci Maria, Idem, addita modo verborum explicatione, Parma, per accuratissimos impressores Octavianiun Saladum et Franciscum Ugoletum, 1516, in 4 parv.
In questa edizione è aggiunta la spiegazione dei vocaboli a maniera di lessico, che incomincia dal foglio 135 e va sino al fine al 265. Edizione completa.
In questa edizione è aggiunta la spiegazione dei vocaboli a maniera di lessico, che incomincia dal foglio 135 e va sino al fine al 265. Edizione completa.
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3571. ALBERTINI Francisci florentini, Opusculum, de mirabilis novae et veteris urbis Romae per Jacobum Mazzocchium 1515, Romae die 20 Octobris, in 4 parv., seconda edizione.
1386. PORCACCHI Tommaso, Le azzioni d’Arrigo terzo re di Francia et quarto in Polonia descritte in dialogo, Vinetia, presso Giorgio Angelica, 1514, in 4.
L’autore fu Tommaso Porcacchi e gli interlocutori Ottaviano Mannini e Giovanni Gherardo da Udine. Questo libretto si accompagna colle feste e spettacoli pubblicati in quest’anno pel medesimo re in Venezia.
L’autore fu Tommaso Porcacchi e gli interlocutori Ottaviano Mannini e Giovanni Gherardo da Udine. Questo libretto si accompagna colle feste e spettacoli pubblicati in quest’anno pel medesimo re in Venezia.
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3739. FULVII Andreae, Antiquaria urbis Romae, per magistrum Jacobum Mazzocchium, a. 1513 triumphante P. Leone X Pontifice maximo, in 4. Questo libro scritto in versi, e dedicato a Leone X è ritenuto fra i più rari, e preziosi delle antichità, e non ne venne fatta altra edizione.
2022. DURERI Alberti, Epitome in Divae Parthenices Mariae historiam per figuras digestam cum versibus annexis Ghelidonii, Impressum Norimbergae, per Albertum Durerum pictorem, 1511, in fol. Constat chartarum 21. — Accedit: Passio Domini nostri Jesu Christi ex Hyeronimo Paduano, Domenico Mancino, Sedulio et Baptista Mantuano, per Fratrem Chelidonium collecta, cum figuris Alberti Dureri pictoris, Norimbergae 1511, chart. 12.Accedit: Apocalypsis cum figuris, Norimbergae 1511, chart. 16.
2069. NAVICULA, sive speculum fatuorum praestantissimi sacrarum litterarum doctoris Jo. Begler, Kepserbergii, a Jacopo Odiero diligenter collecta, compendiosa vitae eiusdem descriptio per Beatum Rhenanum Sclestaninum, Argentorati 1511, in 4, fig.
Questa è una parafrasi della Stultifera Navis di Sebastiano Brandi con copiosissime tavole in legno di prima bellezza. Cento e dieci sono le torme dei stolti con altrettanti disegni e la tavola delle materie è copiosissima.
Questa è una parafrasi della Stultifera Navis di Sebastiano Brandi con copiosissime tavole in legno di prima bellezza. Cento e dieci sono le torme dei stolti con altrettanti disegni e la tavola delle materie è copiosissima.
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3624. BLONDI Flavii, De Roma triumphante libri decem Brixiae 1503 per Angelum Brittannicum. Accedit: ejusdem de Roma instaurata lib. III. De gestis venetorum ad Franciscum Foscari ducem etc. et de Italia illustrata lib. VIII, Venetiis, 1510, per G. regnante Leonardo Lauretano duce.
3570. ALBERTINIS Francisco clerico florentino, Opusculum de mirabilibus novae et veteris urbis Romae editum, dedicatumq. Julio II pontifici maximo per Jacobum Mazzocchium Romanae Academiae Bibliopolam, qui infra paucos dies epitaphiorum opusculum in lucem ponet, anno salutis 1510 die 4 Februarii, in 4 parv., prima edizione.
Questi rari opuscoli dell’Albertino sono preziosi perché dimostrano le cose che erano allora scoperte in Roma, e quelle che si andavano scuoprendo. Viene però citata di questo libro una prima edizione del 1508 che non conosciamo. Parecchie ne vennero posteriori, e si ristampò anche fuori d’Italia come riferiscono i bibliografi pontificj.
Questi rari opuscoli dell’Albertino sono preziosi perché dimostrano le cose che erano allora scoperte in Roma, e quelle che si andavano scuoprendo. Viene però citata di questo libro una prima edizione del 1508 che non conosciamo. Parecchie ne vennero posteriori, e si ristampò anche fuori d’Italia come riferiscono i bibliografi pontificj.
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869. VIATOR, La seconda edizione porta lo stesso titolo De artificiali perspectiva: poi seguono molti quadrati concentrici e s’intitola VIATOR SECONDO: nel basso della pagina di questo frontespizio leggesi Pinceaux, burins, acuilles, lices, pierres, bois, metaulx, artifices. In fine al volume Inpressum Tulli, anno Catholicae veritatis 1509, IIII, Idus Martias, solerti opera Petri Jacobi Incole Pagi S. Nicolai: sola fides sufficit.
In questa seconda edizione non sono molte varietà dalla seguente.
In questa seconda edizione non sono molte varietà dalla seguente.
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341. PACIOLO Luca frate da Borgo S. Sepolcro, Divina proporzione, opera a tutti gl’ingegni perspicaci e curiosi necessaria, Venezia 1509, in fol. figurato.
Alcune figure furono disegnate da Leonardo da Vinci e deve riguardarsi come autore di questo prezioso libro Pietro della Francesca da Borgo S. Sepolcro, uomo di grande dottrina come si trova in alcuni suoi manoscritti inediti, che esistevano presso il pittore Giuseppe Bossi. Mar. dorato.
Alcune figure furono disegnate da Leonardo da Vinci e deve riguardarsi come autore di questo prezioso libro Pietro della Francesca da Borgo S. Sepolcro, uomo di grande dottrina come si trova in alcuni suoi manoscritti inediti, che esistevano presso il pittore Giuseppe Bossi. Mar. dorato.
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3910. VICTORIS P., De regionibus urbis Romae libellus aureus cum privilegio, impressum Venetiae, per Joan. de Tridino alias Tacuino, anno Domini 1509 die 8 Maii, in 4 p.
Trovasi questo libretto stampato in fine alla Cronichetta del venerabile Beda stampata come sopra, che lo precede. Nell’istesso anno il Rangiaschi (Bibliografia storica dello Stato Pontificio) cita un’edizione di Brescia; e vedesi l’opuscoletto nella raccolta Antiquitatum variarum auctores in compagnia degli altri opuscoli apocrifi del Fiocchi, di Annio da Viterbo, di Pietro Calabro.
Trovasi questo libretto stampato in fine alla Cronichetta del venerabile Beda stampata come sopra, che lo precede. Nell’istesso anno il Rangiaschi (Bibliografia storica dello Stato Pontificio) cita un’edizione di Brescia; e vedesi l’opuscoletto nella raccolta Antiquitatum variarum auctores in compagnia degli altri opuscoli apocrifi del Fiocchi, di Annio da Viterbo, di Pietro Calabro.
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519. GRAPALDI Francisci Maria, De partibus aedium cum additamentis: Franciscus Ugoletus parmensis impressit anno 1506, die decimo Maii, in 4, parv.
Sono in questa seconda edizione aggiunte le tavole delle materie che occupano 15 foglietti.
Sono in questa seconda edizione aggiunte le tavole delle materie che occupano 15 foglietti.
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868. VIATOR, De artificiali perspectiva, Tulli 1505, editio princeps.
Tre sono le edizioni conosciute dai bibliografi di questo prezioso e primo libro di prospettiva pratica lineare che siasi stampato due anni avanti la divina proporzione del Paciolo. Nella nostra biblioteca esistono queste tre edizioni, delle quali la terza unicamente deve riguardarsi per completa, giacché con varianti, emende ed aggiunte vennero tutte tre prodotte, vivente l’autore. La prima è descritta minutamente dal Panzer negli Annali Tipografici, e perciò non daremo di questa un troppo minuto ragguaglio, che ogni lettore può facilmente rinvenire da sé. Il nostro esemplare ha qualche mancanza che avrebbe potuto supplirsi e non abbiam preso cura di farlo, avendo perfettissime le altre due edizioni. Tutti e tre però sono di bella conservazione e di prima antica legatura in cuoio, elegantemente impresso con bellissimi meandri. Questa prima edizione sopra citata del 1505 è asserita contenere 40 foglietti; trentasette dei quali sono occupati dalle figure. Il suo frontespizio è il seguente: De Artificiali perspectiva, Viator: gli altri tre foglietti che seguono contengono il testo in latino e finiscono con due versi: Pro cunctis orat fictor scriptorque libelli. Cunctorum pariter supplicat ipse preces. Questi quattro foglietti congiunti ad altri 4 di figure formano il primo quaderno A. Il secondo quaderno B è formato da 8 figure. Il terzo quaderno C è formato da 8 figure. Il 161 quarto quaderno D è formato da 8 figure. Il quinto E è quinquerno ed è formato da 9 figure e dall’ultimo foglietto, ove leggesi alla distesa, come riferisce il Panzer. Habes optime lector etc. etc. Impressum Tulli anno Catholicae veritatis quingentesimo quinto supra milesimum ad nonum calendas julias solerti opera Petri locali presbiteri incole Pagi Sancti Nicolai. Dopo le tavole seguono secondo il Panzer medesimo i quattro fogli della versione latina, come riscontrasi anche nel nostro esemplare, la materia della quale fluisce però nel terzo a mezza pagina e in 5 righe trovasi cosi espresso più basso: Pro cunctis orat. Cellui qui a ce livre fait Prie pour touz de cueur parfait Et supplie tres humblement Prier pour lui pareitlement. L’ultima carta o è bianca, come a noi parve da prima, or vero deve contenere come viene indicato dal Panzer le sole parole finis laus Deo. In tal maniera sono dimostrati i foglietti 46 poiché quattro stanno al principio, quattro al fine e 37 tavole in aggiunta al foglietto ove è l’anno dell’impressione.
Tre sono le edizioni conosciute dai bibliografi di questo prezioso e primo libro di prospettiva pratica lineare che siasi stampato due anni avanti la divina proporzione del Paciolo. Nella nostra biblioteca esistono queste tre edizioni, delle quali la terza unicamente deve riguardarsi per completa, giacché con varianti, emende ed aggiunte vennero tutte tre prodotte, vivente l’autore. La prima è descritta minutamente dal Panzer negli Annali Tipografici, e perciò non daremo di questa un troppo minuto ragguaglio, che ogni lettore può facilmente rinvenire da sé. Il nostro esemplare ha qualche mancanza che avrebbe potuto supplirsi e non abbiam preso cura di farlo, avendo perfettissime le altre due edizioni. Tutti e tre però sono di bella conservazione e di prima antica legatura in cuoio, elegantemente impresso con bellissimi meandri. Questa prima edizione sopra citata del 1505 è asserita contenere 40 foglietti; trentasette dei quali sono occupati dalle figure. Il suo frontespizio è il seguente: De Artificiali perspectiva, Viator: gli altri tre foglietti che seguono contengono il testo in latino e finiscono con due versi: Pro cunctis orat fictor scriptorque libelli. Cunctorum pariter supplicat ipse preces. Questi quattro foglietti congiunti ad altri 4 di figure formano il primo quaderno A. Il secondo quaderno B è formato da 8 figure. Il terzo quaderno C è formato da 8 figure. Il 161 quarto quaderno D è formato da 8 figure. Il quinto E è quinquerno ed è formato da 9 figure e dall’ultimo foglietto, ove leggesi alla distesa, come riferisce il Panzer. Habes optime lector etc. etc. Impressum Tulli anno Catholicae veritatis quingentesimo quinto supra milesimum ad nonum calendas julias solerti opera Petri locali presbiteri incole Pagi Sancti Nicolai. Dopo le tavole seguono secondo il Panzer medesimo i quattro fogli della versione latina, come riscontrasi anche nel nostro esemplare, la materia della quale fluisce però nel terzo a mezza pagina e in 5 righe trovasi cosi espresso più basso: Pro cunctis orat. Cellui qui a ce livre fait Prie pour touz de cueur parfait Et supplie tres humblement Prier pour lui pareitlement. L’ultima carta o è bianca, come a noi parve da prima, or vero deve contenere come viene indicato dal Panzer le sole parole finis laus Deo. In tal maniera sono dimostrati i foglietti 46 poiché quattro stanno al principio, quattro al fine e 37 tavole in aggiunta al foglietto ove è l’anno dell’impressione.
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2994. SCALIGERI Josephi, et Freheri Masquardi, Commentatio et diatriba in Constantini Imp. Byzantini numismatis argentei expositio duplex, in 4, fig., 1504, M. 16.
Il gran medaglione di Costantino è intagliato in legno con molta maestria e fedeltà nella stessa grandezza massima dell’originale. Opuscolo raro.
Il gran medaglione di Costantino è intagliato in legno con molta maestria e fedeltà nella stessa grandezza massima dell’originale. Opuscolo raro.
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1843. BARGIGLI Scipione, Delle imprese; alla p. parte, la 2 e la 3 nuovamente aggiunte, Venezia, presso il Franceschi, 1504, in 4, fig.
Col ritratto di Ridolfo II e la sua impresa, oltre le numerose tavole delle imprese dei principali signori d’Italia, intagliate in rame
Col ritratto di Ridolfo II e la sua impresa, oltre le numerose tavole delle imprese dei principali signori d’Italia, intagliate in rame
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824. CANTUARIENSIS Archiepiscopi Joannis, Perspectiva, communis per L. Gauricum Neapoletanum emendata, Venetiis, per Joan. Baptistam Sessam, 1504, in fol. fig.
Fu il libro intitolato dal Gaurico al patrizio veneto Paulo. Le figure in legno sono impresse sui margini: e il libro non ti alta che dell’obiettiva e delle riflessioni dei raggi secondo i principi dell’ottica di quell’età.
Fu il libro intitolato dal Gaurico al patrizio veneto Paulo. Le figure in legno sono impresse sui margini: e il libro non ti alta che dell’obiettiva e delle riflessioni dei raggi secondo i principi dell’ottica di quell’età.
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277. GAURICI POMPONII napoletani, De sculptura ad divum Herculem Ferrariae principem, Flor. VIII cal. Jan. 1504, in 8. La lettera di M. Antonio Placido a Lorenzo Strozza che leggesi a principio ci avvisa che questa è òa prima edizione del prezioso libretto. Esemplare intonso.
1831. ACCADEMICI Gelati, Ricreazioni amorose, Bol. 1500,
con otto emblemi. — Aggiuntovi Psaffone trattato d’Amore, Bol. 1590. Questi tre libretti sono ornati di un bellissimo intaglio nel frontespizio di Agostino Caracci.
con otto emblemi. — Aggiuntovi Psaffone trattato d’Amore, Bol. 1590. Questi tre libretti sono ornati di un bellissimo intaglio nel frontespizio di Agostino Caracci.
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3166. ARDUINO P. Gio. sub nomine Eumenii Pacati, Ad totius Europae antiquarios utrum laurea concedenda? 2 foglietti fig. M. 20.
481. COSTA Jo. Fran. veneto, Aliquot aedificiorum ad Grecorum Romanorumquie morem extructorum schemata inventa, aereque incisa, in 4.
Queste non sono che dodici cattive tavole all’acqua forte che non corrispondono in alcun modo al titolo.
Queste non sono che dodici cattive tavole all’acqua forte che non corrispondono in alcun modo al titolo.
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1160. GUATTANI (Antonio), Lettera all’esimio architetto Dufourny sopra un’antica figurina, in 4, figurato M. 27. Con una tavola intagliata in rame accuratamente.
Il Sig. Dufourny stava allora in Palermo fabbricando l’edifizio che vedesi ora in mezzo al Giardino Botanico ed era possessore di questo bel vaso che permise al dotto archeologo d’illustrare.
Il Sig. Dufourny stava allora in Palermo fabbricando l’edifizio che vedesi ora in mezzo al Giardino Botanico ed era possessore di questo bel vaso che permise al dotto archeologo d’illustrare.
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3436. PIROLI Tommaso, Le sei storie dipinte nella Cappella Brancacci al Carmine in Firenze da Masaccio, intagliate in fol., M. 90.
Queste sei tavole intagliate in rame e ombreggiate con una specie di sfumatura rossa non rendono un’idea della purità di stile di quel sommo maestro. Vedi tra le Vite, Masaccio.
Queste sei tavole intagliate in rame e ombreggiate con una specie di sfumatura rossa non rendono un’idea della purità di stile di quel sommo maestro. Vedi tra le Vite, Masaccio.
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2561. CARRO o biga di metallo antico etrusco usato nei giuochi circensi conservato presso il sig. Stefano Pazzaglia, intagliato in due vedute in foglio atlantico da Francesco Piranesi e dedicato a Pio VI, M. 84.
Ora questo monumento si vede nel Museo Vaticano.
Ora questo monumento si vede nel Museo Vaticano.
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4587. CATALOGO dei libri scelti di pittura, scultura, architettura d’un privato in Venezia, senz’anno, in 8, coi prezzi.
Cosa miserabile e inservibile
Cosa miserabile e inservibile
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4589. CATALOGUE d’un très beau, et très riche cabinet de tableaux, exposés par ordre alphabetique, in 12.
2554. Delle ANTICHITÀ romane dell’Istria. Vedi all’articolo Carli Gio. Rinaldo fra le Antichità romane.
3934. Delle ANTICHITÀ dell’Istria. Libro primo in cui si tratta degli istrj primitivi, e della condizione loro sotto a’ romani, e della situazione degli antichi liburnj, illirj, japidi, norici, carnj, e veneti, senza luogo ed anno, in 4, M. 2.
Nel 1760 il conte Carli fece stampare dallo Storti in Venezia questo primo volume che non fu poi mai pubblicato, essendo rimasto come inedito assieme ad altre dissertazioni parimenti stampate, e non pubblicate. Quando poi pubblicò la sua Storia delle antichità italiche fuse questo primo volume, se non tutto in parte almeno, in quell’opera dottissima; e queste ed altre nozioni su tal proposito abbiamo del coltissimo di lui figlio il C. Agostino vivente.
Nel 1760 il conte Carli fece stampare dallo Storti in Venezia questo primo volume che non fu poi mai pubblicato, essendo rimasto come inedito assieme ad altre dissertazioni parimenti stampate, e non pubblicate. Quando poi pubblicò la sua Storia delle antichità italiche fuse questo primo volume, se non tutto in parte almeno, in quell’opera dottissima; e queste ed altre nozioni su tal proposito abbiamo del coltissimo di lui figlio il C. Agostino vivente.
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1823. Del VOLO, Dialogo diviso in tre mattine in 8, figurato. D’autore anonimo, M. 55.
Dedicato al sig. Marcantonio Sabatini bolognese. Quest’opera è scritta con lepidezza piuttosto fratesca: infatti è da credersi estesa da qualche frate poiché rilevasi che l’autore aveva stampato un poemetto intitolato: Gli occhi di Gesù.
Dedicato al sig. Marcantonio Sabatini bolognese. Quest’opera è scritta con lepidezza piuttosto fratesca: infatti è da credersi estesa da qualche frate poiché rilevasi che l’autore aveva stampato un poemetto intitolato: Gli occhi di Gesù.
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4340. DESCRIPCION y breve explicacion de las estatuas Fuentes y Jarrones de los Reales Jardines del Sitio de S. Idelfonso par D. A. C. D. R., in 8, M. 71.
3381. DESCRIZIONE della Galleria delle Pitture Melzi esistente in Milano, in 4, M. 92.
1882. DICHIARAZIONE degli emblemi contenuti in una cornice d’intaglio dorato, che serve di contorno a uno specchio posseduto da Francesco Ferrari mercante di specchi in Venezia, in 4, M. 65.
3600. BARTOLI Santi Pietro, Uno dei due piccoli fregi disegnati ed eseguiti da Rafaello nel Vaticano colla dedica dell’editore Giacomo de Rossi a D. Nicolao Simoncello picturae omnium que bonarum artium cultori eximio. Quindici tavole compreso il frontespizio.
Esemplare di prima bellezza ed una delle più belle opere di questo intagliatore ec. Vedansi tutte le opere di Giovan Pietro Bellori, e all’articolo Raccolta di varie antichità.
Esemplare di prima bellezza ed una delle più belle opere di questo intagliatore ec. Vedansi tutte le opere di Giovan Pietro Bellori, e all’articolo Raccolta di varie antichità.
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305. ELEMENTI del disegno di Annibale Carracci,intagliati da Poilly in 30 tavole in fol. obl.
La lindura del bulino pare aver tolto all’originalità delle stampe antiche tutto il sapore e il gusto, che le rendevano tanto pregiate.
La lindura del bulino pare aver tolto all’originalità delle stampe antiche tutto il sapore e il gusto, che le rendevano tanto pregiate.
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2108. STEPHANI de Laune, Figura mensium cum privilegio regis, in fol. obl.
Sono 11 tavole di questo accuratissimo intagliatore, ove espresse i dodici mesi dell’anno con i rispettivi soggetti allegorici. Ciascun soggetto è contornato dai simboli graziosamente intrecciati ed in una cartellina sta un distico relativo. La marca S. si trova nel primo. L’esemplare è di bellissima conservazione.
Sono 11 tavole di questo accuratissimo intagliatore, ove espresse i dodici mesi dell’anno con i rispettivi soggetti allegorici. Ciascun soggetto è contornato dai simboli graziosamente intrecciati ed in una cartellina sta un distico relativo. La marca S. si trova nel primo. L’esemplare è di bellissima conservazione.
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1206. De’ ROSSI (Giovanni Gherardo), Lettera al Barone di Schubart in cui si descrive il noto quadro di Caomuccini della Presentazione al Tempio: in 4, Roma, M. 25.
1178. LETTRE d’un antiquaire sur l’explication d’un camée ci-dessus gravé. Un foglio fig. senza luogo ed anno, M. 77.
In due diverse dimensioni è il cammeo intagliato e la lettera è in francese e in italiano.
In due diverse dimensioni è il cammeo intagliato e la lettera è in francese e in italiano.
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1187. MENESTRIER Claude François, Lettre à M. Mayer sur une piece antique qu’il a apporté de Rome. Senza luogo ed anno, in 4, M. 18.
S’aggirano le ricerche sovra un colatoio forato.
S’aggirano le ricerche sovra un colatoio forato.
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2927. MENESTRIER Claude François, Lettre à M. Mayer sur une piece antique qu’il a apporté de Rome, in 4, M. 27.
1613. CAPPONI Giovan Battista dottore, Il marmo Augustale, Discorso, ove si parla delle terme, bagni, esercizi e giuochi degli antichi Romani, in 8.
Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
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2064. MARTYROLOGIUM Sanctarum Virginnum quae in hoc saeculo ob Sanctam Fidem, sinceram Religionem et puram castitatem infamem mortem martyres obierunt. A Laurentio Beyerlink versibus breviter illustratum. Adrian. Collaert escuti. Serenissimae Inf. M. Marg. ab Austria Maximil. II F. Religiosa S. Clarae; Madriti Adr. Collaert D. D.
Sono in quest’aureo volume 34 figure di vergini intagliate in bellissimi paesi con un contorno di fiori e d’augelli a ciascuna stampa, oltre un bellissimo frontespizio figurato. Il testo non consiste in altro che in un distico al piede di ciascuna figura intagliato. Prove di prima bellezza, nelle quali si vede il profitto che l’incisore aveva fatto in Italia sulle opere di Marc’Antonio.
Sono in quest’aureo volume 34 figure di vergini intagliate in bellissimi paesi con un contorno di fiori e d’augelli a ciascuna stampa, oltre un bellissimo frontespizio figurato. Il testo non consiste in altro che in un distico al piede di ciascuna figura intagliato. Prove di prima bellezza, nelle quali si vede il profitto che l’incisore aveva fatto in Italia sulle opere di Marc’Antonio.
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3414. MUSEO della Casa Ecc. Farsetti in Venezia, senza luogo ed anno, in 8.
Non è che l’elenco delle preziosità già riunite ed ora dissipate e disperse di questa famiglia.
Non è che l’elenco delle preziosità già riunite ed ora dissipate e disperse di questa famiglia.
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1890. LIBRO d’emblemi figurati d’amore con epigrammi in lingua olandese. Aggiuntovi altre canzoni stampate in Amsterdam senza data e senza luogo in 4 per traverso.
Sono 24 emblemi intagliati con gran finezza di bulino in altrettanti medaglioni rotondi con motti latini stampali in giro sull’orlo delle incisioni, etc. illustrazioni poi in lingua olandese. Il frontespizio è figurato, alla cima del quale è un cartello con questi versi: Queris quid sit amor, quid amare, Cupidins et quid Castra sequi? Chartam hanc inspice, doctus eris. Haec tibi delicias hortumque ostendit amorum; Inspice; sculptori est ingeniosa manus.
Sono 24 emblemi intagliati con gran finezza di bulino in altrettanti medaglioni rotondi con motti latini stampali in giro sull’orlo delle incisioni, etc. illustrazioni poi in lingua olandese. Il frontespizio è figurato, alla cima del quale è un cartello con questi versi: Queris quid sit amor, quid amare, Cupidins et quid Castra sequi? Chartam hanc inspice, doctus eris. Haec tibi delicias hortumque ostendit amorum; Inspice; sculptori est ingeniosa manus.
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2945. NOTITIA succincta numismatum imperialium romanorum quae magno, quaeque modico pretio censentur, in 4, M. 11.
2130. VETERIS Testamenti figurae, L’ancien testament mis en figures: de l’imprimerie de Pierre Mariette, Rue de S. Jacques à l’Esperance.Novi Testamenti figurae. Le nouveau testament 368 mis en figures, de l’imprimerie de P. M., in 8, oblungo.
Sotto ciascuna tarala è un cenno d’illustrazione tratto dai libri della scrittura in latino colla versione francese accanto, il tutto intagliato sulle tavole in rame: 156 cono le tavole del Testamento vecchio: 77 sono quelle del nuovo e unitamente ai 2 frontespizi formano 22 tavole in tutto.
Sotto ciascuna tarala è un cenno d’illustrazione tratto dai libri della scrittura in latino colla versione francese accanto, il tutto intagliato sulle tavole in rame: 156 cono le tavole del Testamento vecchio: 77 sono quelle del nuovo e unitamente ai 2 frontespizi formano 22 tavole in tutto.
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3847. PRONTI Domenico, Nuova raccolta di cento vedutine antiche della città di Roma e sue vicinanze. 213 Nel volume primo stanno le 100 indicate, e settanta sono nel volume secondo, Roma, in 4.
Legate in un solo volume, e intagliate con molto gusto a due per pagina.
Legate in un solo volume, e intagliate con molto gusto a due per pagina.
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2005. CARACCI ec., Pensieri diversi delineati ed intagliati da lui in 38 tavole riprodotte da Venanzio Monaldini, in 4 grande.
Il frontespizio è di Bloemart e le stampe sono tirate con una tinta rossiccia e troppo cruda.
Il frontespizio è di Bloemart e le stampe sono tirate con una tinta rossiccia e troppo cruda.
Show More CARIOLA. Antonio. Vedi Daino Canarino.
3824. PIANTE, e fabbriche, che dimostrano lo splendore degli edifizj di Roma antica.
Questo volume contiene le due piante di Roma antica, e moderna di Pirro Ligorjo: quella di Onofrio Panvinio; le carte dell’Ippodromo di Costantinopoli; i circhi di Caracalla, e gli altri tutti di Onofrio Panvinio in numero di 8 tavole. La valle di Tempe di Abramo Ortelio, l’Isola Tiberina colle vestigia del Ponte Senatorio; gli archi di trionfo; le pompe circensi, in numero di 6 tavole unite dall’opera di Onofrio Panvinio. In tutto 20 tavole, formanti questa collezione.
Questo volume contiene le due piante di Roma antica, e moderna di Pirro Ligorjo: quella di Onofrio Panvinio; le carte dell’Ippodromo di Costantinopoli; i circhi di Caracalla, e gli altri tutti di Onofrio Panvinio in numero di 8 tavole. La valle di Tempe di Abramo Ortelio, l’Isola Tiberina colle vestigia del Ponte Senatorio; gli archi di trionfo; le pompe circensi, in numero di 6 tavole unite dall’opera di Onofrio Panvinio. In tutto 20 tavole, formanti questa collezione.
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1918. S. MARTIN de Boulogne, Plusieures figures re 326 presentant les vertus tirées de l’hotel de Montmorency, Paris, M. 92.
Sono 12 tavole intagliate all’acqua forte con grazia e vivacità, in 4, grande.
Sono 12 tavole intagliate all’acqua forte con grazia e vivacità, in 4, grande.
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