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Le dieci tavole di quest’opera furono copiate da quelle che trovansi nell’anatomia di Vesalio, disegnate da
Tiziano e vennero riprodotte la prima volta dal Tortebart nel 1668.
Opera assai ben fatta, verisimilmente del sig. Heineken.
Questi cinque volumi contengono le opere principali di questo autore.
Esemplare bellissimo donato dal Cavaliere de la Loriniere al salone delle arti. Al principio delle vite stanno i
ritratti degli artisti e sebbene l’edizione in ottavo sia più completa, questa ritiene un pregio per la maggior
freschezza dei rami.
, Legata in tre. Edizione preferita per essere più completa della prima.
,
Il ristretto dell’istoria è lo stesso che quello di Millot che trovasi nel corso di studi per uso della scuola R.
Militare e le tavole furono acquistate dall’editore di questo libro dagli eredi di M. Pretot che le avea fatte
intagliare per lo Spectacle de l’histoire romaine. Ricomparvero poi alla luce una terza, cena quarta volta nel
1786 e nel 1801 coll’abregé di Millot stampato isolatamente dopo la sua morte ed estratto dal citato corso di
studi.
Questo dotto ed elegante lavoro estratto da un’opera classica e grandiosa come Vitruvio, non poteva esser fatto
con maggiore accorgimento e trovansi in fine undici tavole intagliate in rame con molto buon gusto ed
accuratezza.
, Le stampe sono di prima freschezza intagliate da Cornelio Gallè; sono 38 ritratti, oltre il frontespizio e l’ultima
carta istoriata con tutti i fondatori riuniti, che è di una bellezza singolare.
, Sono 12 tavole ben intagliate, con poche pagine d’illustrazioni.
, Questo può ritenersi come un libro prezioso per le sue tavole in N° di 142 precedute da un bellissimo
frontespizio intagliato. Tom. Dudley allievo di Bollar scolpì e mise la sua marca nelle tavole della vita di Esopo.
Le favole non sembrano di suo intaglio, quantunque assai ben eseguite con gusto pittoresco. Quest’edizione è
soprattutto rara in Italia.
, La dottrina di Alberto Durero estesa in questo libro di geometria, fa conoscere come egli sapeva applicarla ad
ogni modo dell’arte. Le tavole sono in legno, e vi si trovano gli elementi della prospettiva, dell’obiettiva, le
proporzioni delle lettere ec. ec.
Le trentadue tavole intagliate con estrema finezza rendono quest’edizione pregievole a preferenza delle altre che
furono fatte.
Ogni anno si trovano 12 ritratti, alcune statue e altri monumenti illustrati.
Edizione elegantissima con sessanta bellissime tavole intagliate in rame e le illustrazioni, in latino, spagnuolo,
olandese e francese.
, Elegantissimo per le sue incisioni. Esemplare di prima freschezza in 124 tavole con motti ed illustrazioni
poetiche in lingua latina, italiana e francese.
, Dal titolo di questo libro ognuno avrebbe diritto di attendersi una versione letterale dell’Itipnerotomachia: ma
sarebbe indotto in errore, poiché non trovansi in effetto che trenta piccole pagine in grossi caratteri di un estratto
indigesto e malfatto del sogno di Poliphilo, le quali non presentano una minima idea della singolare e profonda
opera di F. Francesco Colonna. Ciò viene qui avvertito per mettere in guardia i letterati e librai contro i titoli
speciosi dei libri, i quali spesse volte sono imposture, siccome questa ne è una solennissima.
— Aggiuntovi: Le grand’oeuvre devoilé en faveur des enfans de la lumière, traduit du
Chaldaique par M. Contan,
Amsterdam
1775.
— Al fine: Le grand oeuvre devoilé en faveur des personnes qui ont grand besoin d’argent,
Paris
1778.
È strana la teoria del bello espressa nel libro 3 ove si dice in proposito della bellezza d’Ismenia: Tutto il di Lei
viso era un perfetto circolo, ed il naso vi stava, al centro.
, L’anonimo della seconda traduzione e M. Camus e sono in questa edizione le 29 tavole intagliate da Audran e le
medesime vignette di Foke tratte dai disegni d’Essen e di Cochin che servirono all’edizione greca e latina del 1754.
, In questi due anni 1803 e 1804 escì questo almanacco e forse alcuni anni dopo ebbe continuazione. Leggermente
li passano in rivista infiniti oggetti d’arte e nomi d’artisti e opere esche ec. Simili opere sono buone come
repertorio.
Sono questi 12 disegni del nudo intagliati in grande all’acqua forte da diversi incisori con molto bel garbo
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Sono 15 tavole assai bene e chiaramente intagliate compreso il frontispizio e un avviso al lettore in principio, e
un indice per le nomenclature anatomiche al fine, intagliate in rame.
Vedi GENGA.
,
Questi quattro volumi sono legati in tre tomi.
,Libretto elegante per gli intagli in legno: forse la prima edizione latina: sono le stampe 115, ma non giungono al
merito di quelle che servirono posteriormente per le edizioni di Lione, è sono del carattere dell’antica scuola.
, Questa collezione di vari aneddoti sulle arti, quantunque
ricavata indigestamente e senza buona critica da tutti i libri
d’arte alla rinfusa, non cessa però di contenere molte cose
utili e piacevoli in mezzo a molte falsità.
Quest’opera è annunciata dal traduttore come continuazione delle collezioni di Montfaucon e di Caylus. Le
tavole in numero di 77 sono nel volume secondo.
, Prezioso libretto e raro a trovarsi, con quattro tavole in legno, oltre qualche altro monumento stampato fra il
testo, e gli stemmi sul frontespizio.
, Leggesi al principio un estratto sulla vita e le opere dell’autore, che rimasero la più parte inedite. Questi libri poi
privi d’un indice generale delle materie non sono di quella utilità che si desidererebbe trarre da un ammasso di
cognizioni non espurgate da buona critica
.
, In questa grand’opera trovasi riunita e riprodotta una Biblioteca d’autori d’antichità, ma in alcuni rami è prolissa
con inutilità e troppo di sovente espone l’oggetto puramente descrivendolo e non interpretandolo con
accorgimento e con critica, senza portar luce nella oscurità e spianare gli ostacoli e le difficoltà. Opera eseguita
con troppa fretta e che abbisognava di una scelta di dotti collaboratori, volendo abbracciare una sì vasta
estensione. Manca intieramente di gusto anche nelle tavole spesso infedeli.
, Queste 24 tavole mediocremente disegnate ed incise a Potsdam da L. Kruger all’acqua forte indicano la
provenienza di alcuno di quei busti, ma rendono una debole idea delle opere.
Questa è la prima edizione, la quale non contiene che 41 tavole, ed ha l’avvantaggio della freschezza maggiore
della seconda edizione, che però contiene alcune tavole in più, e un testo illustrativo più esteso di M. le Grand.
, Sono molte tavole incise in rame collocate fra il testo. Opera eseguita con diligenza e con critica.
L’opera è piena di garbo, e di spirito, e le stampe non mancano di gusto.
Le cognizioni di molte singolarità della raccolta dell’autore rendono questo libretto prezioso, e si annovera tra i
rari di questa specie.
, 1726
, in fol., fig., lat. e fran.
Sono 84 tavole intagliate in rame. L’opera è piuttosto appariscente per la sua forma esterna, che per suo merito
intrinseco.
Questi due volumi contengono le più graziose e ben eseguite stampe che dir si possa, e sono del genere appunto
in cui gl’inglesi primeggiano sulle altre nazioni.
Questo esemplare apparteneva all’architetto Scamozzi ed è composto come segue: il frontespizio è figurato e
porta nel centro un cartello applicato, ove in barbara ortografia è espressa la dichiarazione dell’opera. Segue la
dedica del traduttore e subito nello stesso foglietto il testo del trattato in colonne stampato a caratteri corsivi, che
continua fino al sesto foglietto inclusive. Questa prima porte è accompagnata da 23 tavole: segue un’altra parte
col primo foglietto in basso alemanno e la data d’Anversa del 1578 intorno l’ordine toscano con 12 tavole. Un
altro libretto colla stessa data e nella stessa lingua riguarda il corintio, io 140 nico e il composito con 18
tavole. L’ultima parte relativa al corintio e al composito con le trabeazioni porta la data del 1565 che è la data
dell’edizione originale delle opere di Vredeman intagliate da Girolamo Ceck: e contiene 22 tavole.
, Volume senza testo, meno un foglio d’introduzione con 87 tavole e due tabelle figurate; ove in 49 piccole piante
sono messe in paralello tra loro le proporzioni delle fabbriche contenute nell’opera. Avvi un merito in alcune
distribuzioni interne per la comodità dell’abitare, molto più che per il gusto dell’esterna decorazione.
,
I due volumi sono legati in un sol tomo. Avvi un frontespizio figurato intagliato da B. Picart, che incise
egualmente il ritratto dell’autore. Le tavole sono egualmente in gran dimensione con altrettanta precisione e
lusso, che furono fatte quelle dell’Alberti, pubblicate in Londra dallo stesso Leoni. Il primo libro contiene 43
tavole, il secondo ne contiene 60; il terzo ne contiene; il quarto libro è diviso in due parti, la prima delle quali
contiene 22 tavole e la seconda 58. Opera di un enorme dispendio per la sua ricca e laboriosa esecuzione.
Gli editori Francesi profittarono delle tavole, che pochi anni prima furono pubblicate in Firenze nella versione
del Bartoli, che veggonsi scrupolosamente copiate in questa edizione francese, alla quale non può negarsi una
somma eleganza e bella forma di tipi.
Poche figure dimostrative intagliate in legno sono fra il testo. L’edizione è bella e nitida e l’opera riguarda alcune
pratiche dell’arte per la meccanica della sua esecuzione e molte leggi per gli edifici. Avvi anche un elenco di
scrittori in questa materia con diverse annotazioni.
Non differisce quest’edizione da quella del 1674 se non in alcune parole del frontespizio ed è egualmente nitida e
corretta colle stesse tavole in rame.
, Operetta di 150 pagine arricchita di molte annotazioni.
, Opera divisa in cinque parti, il cui secondo volume è tutto consecrato a cento cinquanta tavole intagliate in rame.
L’epoca infelice pel gusto rende l’opera di mediocre pregio ec. Il nome di Courtone non è nel frontespizio e
l’opera è annunciata anonima, ma trovasi segnato sotto alcune delle stampe.
Con un bellissimo ritratto del traduttore intagliato in legno nel frontespizio. Questa è la prima edizione del
Vitruvio del Martino, in cui professa di essersi valso de’ commentatori precedenti, ed in specie vedesi aver
preferito fra Giocondo. Le figure intagliate in legno con molto bel garbo sono disegnate la più parte da Jean
Goujon e le altre son tolte dal Cesariano, da fra Giocondo e dal Serlio. In fine è una breve dissertazione
sull’architettura di Jean Goujon.
, Le figure che trovansi in questa edizione non corrispondono a quelle delle altre due sopra citate del Martino, ma
gli editori si sono serviti di quelle dell’edizione tornesiana latina. Quanto al testo questa versione non differisce
dalle antiche se non nella miglior forma del dire, abbandonata la vecchia ortografia.
,