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125. FICHNERI J. Geor., De eo quod justum est circa picturan, disputatio juridica, Aldtorf. 1716, in 4, M. 45.
133. GEORGII Joannis, Disputatio iuridica de eo quod iustum est circa picturam, Aldorf. 1716, in 4, M. 15.
Questa è una dissertazione in materia legale, che riguarda i diritti degli offesi da pitture ingiuriose.
Questa è una dissertazione in materia legale, che riguarda i diritti degli offesi da pitture ingiuriose.
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149. KLÜBER JO. Ludovicus, De pictura contumeliosa commentatio, Erlangae 1787, in 4, M. 45.
Nella prima pagina è una piccola incisione ove sta espressa una pittura infamante e satirica, la cui illustrazione trovasi estesa in tedesco alla fine dell’opuscolo.
Nella prima pagina è una piccola incisione ove sta espressa una pittura infamante e satirica, la cui illustrazione trovasi estesa in tedesco alla fine dell’opuscolo.
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330. KILIAN Filippo Andrea, Elementi di disegno, Augustae Vindelicorum, con tavole 12. Aggiuntevi altre 12 tavole elementari di disegno, Norimberga ec. d’autore anonimo non migliori delle prime. Aggiuntevi Expression de passions de l’âme representées en plusieurs têtes gravées d’après les desseins de M. Le Brun premier peintre du roi, par Martin Engelbracht, Augusta Vindelicorum 1732, avec 20 planches. In fol.
343. DEL PASSO Crispino, La prima parte della luce del dipingere e disegnare nella quale si vede esser messa in luce diligentemente da Crispino Del Passo con molte belle stampe in lingua italiana, olandese, francese e tedesca, Amsterdam 1663 >m f. fig.

La seconda parte della luce dell’arte dove si trova la proporzione del corpo d’uomini e donne, insieme il vero uso dell’Accademia de’ pittori in Roma, col fondamento della prospettiva, 1664.

La terza parte dell’arte del disegnare continenda diverse posture de femine nude, tanto grasse che mediocre ec. ec., Amsterdam 1664.

La quarta parte della lumiera dell’arte di disegnare nella quale è trattato le figure con ogni sorte di panni vestite e con l’uso del modello di legno.

La quinta parte dell’arte di disegnare contenenti le representationi dei quadrupedi, in fogl. figur. La prima di queste parti contiene 30 tavole con numeri progressivi, poi altri sei putti; la seconda 25 figure accademiche e 11 tav. prospettiche; la terza due tavole di proporzioni e 18 donne ignude; la quarta 45 figure vestite; la quinta 47 di quadrupedi, 6 pesci e insetti e 12 di uccelli. In tutto tavole 202 con un registro al fine, il quale è sbagliato poiché si dimenticano le 11 tavole prospettiche e le due di proporzione.

La seconda parte della luce dell’arte dove si trova la proporzione del corpo d’uomini e donne, insieme il vero uso dell’Accademia de’ pittori in Roma, col fondamento della prospettiva, 1664.

La terza parte dell’arte del disegnare continenda diverse posture de femine nude, tanto grasse che mediocre ec. ec., Amsterdam 1664.

La quarta parte della lumiera dell’arte di disegnare nella quale è trattato le figure con ogni sorte di panni vestite e con l’uso del modello di legno.

La quinta parte dell’arte di disegnare contenenti le representationi dei quadrupedi, in fogl. figur. La prima di queste parti contiene 30 tavole con numeri progressivi, poi altri sei putti; la seconda 25 figure accademiche e 11 tav. prospettiche; la terza due tavole di proporzioni e 18 donne ignude; la quarta 45 figure vestite; la quinta 47 di quadrupedi, 6 pesci e insetti e 12 di uccelli. In tutto tavole 202 con un registro al fine, il quale è sbagliato poiché si dimenticano le 11 tavole prospettiche e le due di proporzione.

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402. ARCHITETTURA secondo i principii di Vitruvio, di Barozzi, di Blumer ec., tedesco f. p. Norimb. 1672.
418. BAROZZIO Giacomo da Vignola, Regola delli cinque ordini d’architettura colla 75nuova aggiunta di Michel Angelo Buonarrotti, Arnhem 1620, in fol. fig.
Il testo di quest’opera è in italiano, olandese, francese e tedesco, distribuita in 42 tavole, la quale a dir vero è una assai bella imitazione delle anteriori buone edizioni italiane. Vedi d’Avilar e Labacco.
Il testo di quest’opera è in italiano, olandese, francese e tedesco, distribuita in 42 tavole, la quale a dir vero è una assai bella imitazione delle anteriori buone edizioni italiane. Vedi d’Avilar e Labacco.
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465. CATANEO Pietro, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa de’ figliuoli di Aldo, 1554, in f. fig.
487. DECKER P., Libro d’architettura civile, ove molte invenzioni di palazzi reali, giardini, fontane e altri edifici sono dimostrati: diviso in tre parti. Stampato in Augusta dal 1711 al 1716, in gr. fol. fig.
Compreso il frontespizio figurato, sono 132 tavole, delle quali alcune doppie e triple in grandezza. Opera di molto lavoro pel rame e di gusto infelice. La sola prima parte è preceduta da 4 fogli di testo in lingua tedesca.
Compreso il frontespizio figurato, sono 132 tavole, delle quali alcune doppie e triple in grandezza. Opera di molto lavoro pel rame e di gusto infelice. La sola prima parte è preceduta da 4 fogli di testo in lingua tedesca.
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496. ERASMO Giovanni Giorgio, Notizia breve ma ragionata e fondamentale delle cinque colonne conosciute nella nobile arte dell’architettura, con una estesa istruzione come se ne debbano fare i disegni e i capitelli, Norimberga senza data. In tedesco, in fol. fig.
Nel volume è aggiunta una numerosa serie di ornamenti del gusto più barbaro, che escisse mai dalla maggior corruzione delle arti.
Nel volume è aggiunta una numerosa serie di ornamenti del gusto più barbaro, che escisse mai dalla maggior corruzione delle arti.
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497. ERASMO Giorgio Gasparo, cittadino di Norimberga, Libro delle colonne, o notizia fondamentale dei cinque ordini di architettura, secondo ne trattano M. Vitruvio, Jacopo Barozzio e Giovanni Bluman ed altri celebri architetti, Norimbergae 1667, in fol. fig. tedesco.
Le tavole, compreso il frontispizio, intagliate in rame, sono 40, del gusto più barbaro che sia possibile, quantunque la scienza sia tolta da sorgenti si pure.
Le tavole, compreso il frontispizio, intagliate in rame, sono 40, del gusto più barbaro che sia possibile, quantunque la scienza sia tolta da sorgenti si pure.
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498. ERASMO Giorgio Gasparo, Altro esemplare colla data del 1672, in fol.
504. FICHER, Livre d’architecture contenant les bâtimens antiques moins connus, ceux des arabes et des turques; l’architecture persanne et quelques bâtimens aussi de l’invention et dessin de l’auteur avec diverses vases antiques et quelques uns d’invention de l’auteur, 1623 Leipzig, in fol. oblong, fig. col testo francese e tedesco, libri V.
Quest’opera presenta un’indigesta riunione di opere infedelmente tratte da altri e in parte sognate da questo architetto.
Quest’opera presenta un’indigesta riunione di opere infedelmente tratte da altri e in parte sognate da questo architetto.
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II trarre dai racconti della storia edifici di cui non restano traccie è opera che esige infinita critica e l’imaginazione non basta, specialmente quando non è punto guidata dal gusto. Contiene il volume 84 tavole, di cui le ultime tredici rappresentano una collezione di vasi.
II trarre dai racconti della storia edifici di cui non restano traccie è opera che esige infinita critica e l’imaginazione non basta, specialmente quando non è punto guidata dal gusto. Contiene il volume 84 tavole, di cui le ultime tredici rappresentano una collezione di vasi.
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537. KRAMMER Gabriel, Architectura. In lingua tedesca, Praga, in fol., 1606, per cura di Marco Sadeler.
Le tavole portano la marca di Gab. Krammer e l’anno 1599. Gli esempi tratti dagli ordini e i loro ornamenti sono tutto ciò che di più barbaro escisse dagli umani deliri in 28 tavole, cui sono aggiunte altre tavole di prospettive inventate da Uriese, da Dom. Custodi, pubblicate da Steff. Scolari in Venezia.
Le tavole portano la marca di Gab. Krammer e l’anno 1599. Gli esempi tratti dagli ordini e i loro ornamenti sono tutto ciò che di più barbaro escisse dagli umani deliri in 28 tavole, cui sono aggiunte altre tavole di prospettive inventate da Uriese, da Dom. Custodi, pubblicate da Steff. Scolari in Venezia.
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546. LACTERBACH Bald. Jo., Proporzioni de’ cinqne ordini di architettura, Lipsia 1706, in 12, fig. in lingua tedesca.
Col frontespizio figurato e 31 tavole in rame, incise con accuratezza.
Col frontespizio figurato e 31 tavole in rame, incise con accuratezza.
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633. RIVII Gualtherii medici et math., Insigniorum utiliorumque rerum ad totam architecturam pertinentium, nec non mathematicarum et mechanicarum artium apta atque perspicua institutio ad veram Vitruvii doctrinam accomodata, in tres praecipuos libros divisa etc., Norimbergae, typ. Jo. Petreii, 1547, in fol. In lingua tedesca.
Quest’opera promette di estendersi in un numero infinito di cognizioni, non tutte con egual pienezza esaurite; ma l’autore però si mostra informati degli studi che facevansi allora 115 in Italia, lodando le opere del Paciolo, del Cesariano, del Serlio, di Filandro, del Tartaglia e di molti altri. Fra le sue tavole produce quelle del Duomo di Milano tratte dal Cesariano, e una gran quantità di figure assai ben intagliate in legno. Questo bivio fu il primo traduttore di Vitruvio in lingua tedesca e lo pubblicò nell’anno seguente coi medesimi tipi. Libro raro e di bellissima conservazione; in vitello.
Quest’opera promette di estendersi in un numero infinito di cognizioni, non tutte con egual pienezza esaurite; ma l’autore però si mostra informati degli studi che facevansi allora 115 in Italia, lodando le opere del Paciolo, del Cesariano, del Serlio, di Filandro, del Tartaglia e di molti altri. Fra le sue tavole produce quelle del Duomo di Milano tratte dal Cesariano, e una gran quantità di figure assai ben intagliate in legno. Questo bivio fu il primo traduttore di Vitruvio in lingua tedesca e lo pubblicò nell’anno seguente coi medesimi tipi. Libro raro e di bellissima conservazione; in vitello.
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674.
SERLJ Sebastiani,
SERLJ Sebastiani,
Show More Architectura. I primi cinque libri tradotti in tedesco, Basilea 1609, in fol. fig.
Stampato e forse tradotto, o almeno ordinata la traduzione da Ludovico Koenig.
Stampato e forse tradotto, o almeno ordinata la traduzione da Ludovico Koenig.
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723. M. VITRUVIO, I dieci libri dell’architettura tradotti in tedesco dal Rivio, Basilea 1614, in foglio figurato.
Questo medico studiosissimo d’ogni modo di belle cognizioni, sebbene non profondissimo, fu il primo a tradurre Vitruvio in tedesco. La prima edizione la pubblicò a Norimberga nel 1548, e poscia nel 1755 a Basilea. Quest’ultima edizione dicesi ricorretta ed ampliata, ma con pochissime variazioni dalle precedenti. Le tavole in legno numerosissime e singolari, di che è fornita quest’edizione, sono le stesse delle altre edizioni ec. Molte di queste aveva prima prodotte nel 1547 nella sua opera di architettura e prospettiva. Vedi Rivio.
Questo medico studiosissimo d’ogni modo di belle cognizioni, sebbene non profondissimo, fu il primo a tradurre Vitruvio in tedesco. La prima edizione la pubblicò a Norimberga nel 1548, e poscia nel 1755 a Basilea. Quest’ultima edizione dicesi ricorretta ed ampliata, ma con pochissime variazioni dalle precedenti. Le tavole in legno numerosissime e singolari, di che è fornita quest’edizione, sono le stesse delle altre edizioni ec. Molte di queste aveva prima prodotte nel 1547 nella sua opera di architettura e prospettiva. Vedi Rivio.
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738. M. VITRUVIO Pollio, De architectura lib. X, vol. 2 in 4, Lipsia 1796, in tedesco.
Questa è una delle edizioni prodotte e commentate da Augusto Rode, cui va aggiunto un Lessico vitruviano.
Questa è una delle edizioni prodotte e commentate da Augusto Rode, cui va aggiunto un Lessico vitruviano.
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740. M. VITRUVIO Pollio, Formae ad esplicandos Marci Vitruvii decem libros, Berolini 1801, in fol.
Nella versione e commenti tedeschi non sono figure e la ignoranza di quella lingua renderebbe imprudente e temerario il nostro giudizio sul merito di quell’autore. Nella riproduzione poi del testo fatta nel 1801 in latino con l’atlante di 21 tavole, riporteremo il giudizio datone del celebre Schneider. De postrema editione Rodiana sine Berolinensi utinam tacere mihi liceret....sed vidi omnia tam negligenter ab editore administrata tamque mala fide rem gestititi fuisse, ut indignationem moderati non possem; e segue di questo pasto, cosicché sembra che di tutti i lavori vitruviani questo sia il più dispregievole. Infatti non vi si incontrano emende agli errori altrui, e spesso veggonsi peggiorate le lezioni ove precedentemente erano più chiare.
Nella versione e commenti tedeschi non sono figure e la ignoranza di quella lingua renderebbe imprudente e temerario il nostro giudizio sul merito di quell’autore. Nella riproduzione poi del testo fatta nel 1801 in latino con l’atlante di 21 tavole, riporteremo il giudizio datone del celebre Schneider. De postrema editione Rodiana sine Berolinensi utinam tacere mihi liceret....sed vidi omnia tam negligenter ab editore administrata tamque mala fide rem gestititi fuisse, ut indignationem moderati non possem; e segue di questo pasto, cosicché sembra che di tutti i lavori vitruviani questo sia il più dispregievole. Infatti non vi si incontrano emende agli errori altrui, e spesso veggonsi peggiorate le lezioni ove precedentemente erano più chiare.
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745. VEDREMAN Joannes, Architectura, Antuerpia 1577 in fol. fig. M. 91, in lingua olandese.
Apparisce però ristampata nel 1581; poiché amendue i numeri sono intagliati sul frontespizio figurato in luoghi diversi. È singolare l’applicazione degli ordini fatta da questo autore agli edifici moderni e barbaro lo stile e le proporzioni con cui sono figurati.
Apparisce però ristampata nel 1581; poiché amendue i numeri sono intagliati sul frontespizio figurato in luoghi diversi. È singolare l’applicazione degli ordini fatta da questo autore agli edifici moderni e barbaro lo stile e le proporzioni con cui sono figurati.
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746. VEDREMAN Joannes, Architecture traduite du bas allemand en français par Kemp, Anversae 1677.
Questo esemplare apparteneva all’architetto Scamozzi ed è composto come segue: il frontespizio è figurato e porta nel centro un cartello applicato, ove in barbara ortografia è espressa la dichiarazione dell’opera. Segue la dedica del traduttore e subito nello stesso foglietto il testo del trattato in colonne stampato a caratteri corsivi, che continua fino al sesto foglietto inclusive. Questa prima porte è accompagnata da 23 tavole: segue un’altra parte col primo foglietto in basso alemanno e la data d’Anversa del 1578 intorno l’ordine toscano con 12 tavole. Un altro libretto colla stessa data e nella stessa lingua riguarda il corintio, io 140 nico e il composito con 18 tavole. L’ultima parte relativa al corintio e al composito con le trabeazioni porta la data del 1565 che è la data dell’edizione originale delle opere di Vredeman intagliate da Girolamo Ceck: e contiene 22 tavole.
Questo esemplare apparteneva all’architetto Scamozzi ed è composto come segue: il frontespizio è figurato e porta nel centro un cartello applicato, ove in barbara ortografia è espressa la dichiarazione dell’opera. Segue la dedica del traduttore e subito nello stesso foglietto il testo del trattato in colonne stampato a caratteri corsivi, che continua fino al sesto foglietto inclusive. Questa prima porte è accompagnata da 23 tavole: segue un’altra parte col primo foglietto in basso alemanno e la data d’Anversa del 1578 intorno l’ordine toscano con 12 tavole. Un altro libretto colla stessa data e nella stessa lingua riguarda il corintio, io 140 nico e il composito con 18 tavole. L’ultima parte relativa al corintio e al composito con le trabeazioni porta la data del 1565 che è la data dell’edizione originale delle opere di Vredeman intagliate da Girolamo Ceck: e contiene 22 tavole.
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778. RIGHINI Pietro, Opere Teatrali: italiano e tedesco: fig. in fol. oblon., Ausburg senz’anno.
Questo volume sullo stile delle opere di Bibiena intagliato da Martino Eugelbrecth contiene, oltre le vedute teatrali, anche alcuni paesi e marine ed altre stampe fino al numero di 34 fogli compreso il frontespizio.
Questo volume sullo stile delle opere di Bibiena intagliato da Martino Eugelbrecth contiene, oltre le vedute teatrali, anche alcuni paesi e marine ed altre stampe fino al numero di 34 fogli compreso il frontespizio.
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855. REMBOLD Io. Christoph., Perspectiva pratica, Augspurg 1710 in 4, fig. Tedesco.
Opera delle più ben fatte, con facilità di metodi e moltiplicità di esempi ricca di 150 tavole ben intagliate in rame.
Opera delle più ben fatte, con facilità di metodi e moltiplicità di esempi ricca di 150 tavole ben intagliate in rame.
Show More 158
883. BEROALDI Francisci, Teatro d’invenzioni e macchine, tradotto in tedesco, Norimberga 1696, in fol. figurato.
Questo è il trattato del Bessonio arricchito di figure e illustrazioni dal Beroaldo, che prima era già stato pubblicato in francese e in latino, con 60 tavole in rame di logora impressione.
Questo è il trattato del Bessonio arricchito di figure e illustrazioni dal Beroaldo, che prima era già stato pubblicato in francese e in latino, con 60 tavole in rame di logora impressione.
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1008. BODENI Beniamino Gottlib., Commentario de umbra poetica, Vitembergae 1767, in 8, M. 69.
Quest’opera è dedicata ad applicare le definizioni pittoriche alla poesia con traslato di significazioni.
Quest’opera è dedicata ad applicare le definizioni pittoriche alla poesia con traslato di significazioni.
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1693. LORICHIUS Melchior, Figure disegnate e intagliate a piedi e a cavallo con parecchi begli edifici alla maniera turca, Hambourg, presso Michele Hering, 1626, in fol. p. Prima edizione.
Questo nostro esemplare che appartenne alla biblioteca di Mariette, poi a quella del C. d’Agincourt fu oggetto di molte cure del primo suo possessor e venendo riguardato da lui come pregiatissima e bellissima cosa, crediamo di far gustare agli amatori le illustrazioni stesse, che estese di pugno di Mariette, trovami annesso a questo nostro esemplare. Il y a eu trois éditions du livre des habillemens turcs par Melchior Lorich. La premier qui est la nôtre est de l’année 1626 à Hambourg chez Michel Hering. La seconde est de l’année 1641 aussi à Hambourg, chez Tobie Gunderman. La troisième imprimée dans le même libraire et chez le mé-me libraire, porte la date de 1646. A cette drrniere édition il y a au commencement et de plus qu’aux deux autres, une table imprimée en allemand, qui est une explication des figures, prise sur le MS. même de l’auteur: mais il est assez difficile d’en faire usage, car les figures n’étant point chiffrées, ne se trouvent presque jamais rangées comme la table, dans laquelle ces figures sont cependant indiquées par des chiffres qui sont supposées devoir se rencontrer sur les planches. Il seroit bien à sonhaiter qu’on eut eu l’attention de les y mettre; car si quelques estampes demandent une explication, ce sont sur tout celles qui représentent de vues d’edifi 292 ces existains et des habillemens des nations, tels que sont ceux que Melchior Lorich a représentées ici, après les avoir dessinées avec autant d’exactitude que de goût sur les lieux. Nôtre exemplaire est plus ample que celui du roi d’une planche double qui represente la vue de la mosquée apellée la Solimanie. Celui du roi a de plus trois planches, l’une qui représente cet ornement d’orfévrerie dont le bonnet des Janissaires est ordinairement paré par devant; la seconde qui est plus grande que toutes celles qui se trouvent dans le livre, représente onze étendards ou quenes de chevaux ornées de handerolles, qui suivant ce qu’il en dit dans les explications, furent portées à une procession qui se fit a Constantinople en 1558 dans le tems que Lorich étoit dans cette ville; c’est une forte et belle chose, que je regrette fort de ne pas avoir: La 3 qui est encore une planche double, représente un assemblage de divers bâtimens la plupart turcs, mais qui paroissoient avoir été faits de génie, chacun est accompagné d’une lettre de renvoi: cependant cette planche n’est pas expliqué dans la table. Enfin on trouve encore dans l’édition du roi une planche en bois sur laquelle est représenté le portrait de l’auteur, fait en 1575 dans une éspéce de médaille placée au dessous de trois autres médailles qui renferment autant de dévises propres à Melchior Lorich ou Lorch. Voila en quoi consistent les différences qui se recontrent entre les deux exemplaires que je cite et qui ne proviennent à mon avis, que de ce que les planches n’etant pas chiffrées, il étoit difficile de les assembler régulièrement et en faire un corps bien complet. Ainsi je tiens que les deux exemplaires sont incomplets. J’ajouterai que dans l’exemplaire de la bibliothéque du roi, ou a joint quatre planches gravées en cuivre par le même Lorich et qui sont deux portraits, l’un en buste et l’autre en pied de l’Empereur Soliman et deux semblables portraits d’Ismael, Ambassadeur du Sophi de Perse à la cour du dit Soliman, et une cinquième planche représentante une Fortune gravée par Philippe Galle d’après le même Lorich, mais ce dernier morceau est bien mauvais, tant pour la composition que pour le goût du dessein. Ce sont ces cinq pièces gravées en cuivre, qui ont donné occasion de marquer dans les titres des éditions de 1641 et 1646 que ce recueil étoit composé de planches gravées en bois et en cuivre. Elles ne font point cependant partie de ce recueil; ce sont des morceaux détachés; et qui n’y ont été ajoutés qu’après coup, sans doute par le libraire pour donner à son edition une supériorité sur la première édition.» Ecco alla distesa il frontespizio d’una di queste edizioni tal come lo traduce lo stesso Mariette in un quaderno ove presenta l’elenco numerato delle tavole parimente tradotto. Figures dessinées et gravées à pied et à cheval avec plusieurs 293 beaux édifices à la maniere turque et toutes autres choses qu’on peut y voir: par Melchior Lorichius de Flensbourg très-savant, très-renommé, et trèsexperimenté. Le tout d’après nature et suivant la perspective en cuivre, et en bois mise au jour pour la 3 fois avec une table pour les figures, tirée de l’original manuscrit, presènté à tous les amateurs, peintres. sculpteurs, graveurs à leur honneur et pour leur uilité., à Hambourg, chez Tobie Gounderman Libraire, en 1646. Noi stessi personalmente abbiamo fatto l’esame dell’esemplare di Parigi alla Biblioteca R. e lo abbiamo riconosciuto composto dai fragmenti dei due diversi esemplari della seconda e terza edizione, trovandosi in principio il frontespizio colla data del 1646 e dopo quarantotto carte l’altro frontespizio colla data del 1641 e un gran numero di tavole duplicate e ripetute senza ordine e senza scelta. Nel resto confronta con ciò che fu riconosciuto dal diligentissimo Mariette. Abbiamo avuto cura di prendere un lucido esattissimo delle tre tavole dei stendardi, delle fabbriche, e degli ornati d’oreficeria citate qui sopra, che abbiamo inserte nel nostro conservatissimo e prezioso esemplare. È osservabile come i bibliografi più accreditati non diano cenno di un’opera dalla quale tutti hanno preso e persino materialmente copiato nel produrre in una quantità di libri posteriori le costumanze orientali. L’esemplare di questa prima edizione e composto di 114 tavole, nelle quali è compreso il frontespizio.
Questo nostro esemplare che appartenne alla biblioteca di Mariette, poi a quella del C. d’Agincourt fu oggetto di molte cure del primo suo possessor e venendo riguardato da lui come pregiatissima e bellissima cosa, crediamo di far gustare agli amatori le illustrazioni stesse, che estese di pugno di Mariette, trovami annesso a questo nostro esemplare. Il y a eu trois éditions du livre des habillemens turcs par Melchior Lorich. La premier qui est la nôtre est de l’année 1626 à Hambourg chez Michel Hering. La seconde est de l’année 1641 aussi à Hambourg, chez Tobie Gunderman. La troisième imprimée dans le même libraire et chez le mé-me libraire, porte la date de 1646. A cette drrniere édition il y a au commencement et de plus qu’aux deux autres, une table imprimée en allemand, qui est une explication des figures, prise sur le MS. même de l’auteur: mais il est assez difficile d’en faire usage, car les figures n’étant point chiffrées, ne se trouvent presque jamais rangées comme la table, dans laquelle ces figures sont cependant indiquées par des chiffres qui sont supposées devoir se rencontrer sur les planches. Il seroit bien à sonhaiter qu’on eut eu l’attention de les y mettre; car si quelques estampes demandent une explication, ce sont sur tout celles qui représentent de vues d’edifi 292 ces existains et des habillemens des nations, tels que sont ceux que Melchior Lorich a représentées ici, après les avoir dessinées avec autant d’exactitude que de goût sur les lieux. Nôtre exemplaire est plus ample que celui du roi d’une planche double qui represente la vue de la mosquée apellée la Solimanie. Celui du roi a de plus trois planches, l’une qui représente cet ornement d’orfévrerie dont le bonnet des Janissaires est ordinairement paré par devant; la seconde qui est plus grande que toutes celles qui se trouvent dans le livre, représente onze étendards ou quenes de chevaux ornées de handerolles, qui suivant ce qu’il en dit dans les explications, furent portées à une procession qui se fit a Constantinople en 1558 dans le tems que Lorich étoit dans cette ville; c’est une forte et belle chose, que je regrette fort de ne pas avoir: La 3 qui est encore une planche double, représente un assemblage de divers bâtimens la plupart turcs, mais qui paroissoient avoir été faits de génie, chacun est accompagné d’une lettre de renvoi: cependant cette planche n’est pas expliqué dans la table. Enfin on trouve encore dans l’édition du roi une planche en bois sur laquelle est représenté le portrait de l’auteur, fait en 1575 dans une éspéce de médaille placée au dessous de trois autres médailles qui renferment autant de dévises propres à Melchior Lorich ou Lorch. Voila en quoi consistent les différences qui se recontrent entre les deux exemplaires que je cite et qui ne proviennent à mon avis, que de ce que les planches n’etant pas chiffrées, il étoit difficile de les assembler régulièrement et en faire un corps bien complet. Ainsi je tiens que les deux exemplaires sont incomplets. J’ajouterai que dans l’exemplaire de la bibliothéque du roi, ou a joint quatre planches gravées en cuivre par le même Lorich et qui sont deux portraits, l’un en buste et l’autre en pied de l’Empereur Soliman et deux semblables portraits d’Ismael, Ambassadeur du Sophi de Perse à la cour du dit Soliman, et une cinquième planche représentante une Fortune gravée par Philippe Galle d’après le même Lorich, mais ce dernier morceau est bien mauvais, tant pour la composition que pour le goût du dessein. Ce sont ces cinq pièces gravées en cuivre, qui ont donné occasion de marquer dans les titres des éditions de 1641 et 1646 que ce recueil étoit composé de planches gravées en bois et en cuivre. Elles ne font point cependant partie de ce recueil; ce sont des morceaux détachés; et qui n’y ont été ajoutés qu’après coup, sans doute par le libraire pour donner à son edition une supériorité sur la première édition.» Ecco alla distesa il frontespizio d’una di queste edizioni tal come lo traduce lo stesso Mariette in un quaderno ove presenta l’elenco numerato delle tavole parimente tradotto. Figures dessinées et gravées à pied et à cheval avec plusieurs 293 beaux édifices à la maniere turque et toutes autres choses qu’on peut y voir: par Melchior Lorichius de Flensbourg très-savant, très-renommé, et trèsexperimenté. Le tout d’après nature et suivant la perspective en cuivre, et en bois mise au jour pour la 3 fois avec une table pour les figures, tirée de l’original manuscrit, presènté à tous les amateurs, peintres. sculpteurs, graveurs à leur honneur et pour leur uilité., à Hambourg, chez Tobie Gounderman Libraire, en 1646. Noi stessi personalmente abbiamo fatto l’esame dell’esemplare di Parigi alla Biblioteca R. e lo abbiamo riconosciuto composto dai fragmenti dei due diversi esemplari della seconda e terza edizione, trovandosi in principio il frontespizio colla data del 1646 e dopo quarantotto carte l’altro frontespizio colla data del 1641 e un gran numero di tavole duplicate e ripetute senza ordine e senza scelta. Nel resto confronta con ciò che fu riconosciuto dal diligentissimo Mariette. Abbiamo avuto cura di prendere un lucido esattissimo delle tre tavole dei stendardi, delle fabbriche, e degli ornati d’oreficeria citate qui sopra, che abbiamo inserte nel nostro conservatissimo e prezioso esemplare. È osservabile come i bibliografi più accreditati non diano cenno di un’opera dalla quale tutti hanno preso e persino materialmente copiato nel produrre in una quantità di libri posteriori le costumanze orientali. L’esemplare di questa prima edizione e composto di 114 tavole, nelle quali è compreso il frontespizio.
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1716. MITELLI Giuseppe, Le ventiquattr’ore dell’humana felicità. Conservate all’Em. P. Card. Nicola Conti, invenzione, disegno, ed intaglio di Gius. M. Mitellì Pittore Bolognese 1675.
Sono 28 tavole con versi intagliati al basso di ciascuna piene di gusto pittoresco: sono in questo volume aggiunte altre 65 tavole di mode e costumanze in caricatura, con dichiarazioni in Francese e in Tedesco pubblicate da Jo. Mart. Will. in Augusta: ma non hanno altro merito che il conservare una memoria del barbaro gusto della metà del secolo scorso, senza alcuna grazia di esecuzione.
Sono 28 tavole con versi intagliati al basso di ciascuna piene di gusto pittoresco: sono in questo volume aggiunte altre 65 tavole di mode e costumanze in caricatura, con dichiarazioni in Francese e in Tedesco pubblicate da Jo. Mart. Will. in Augusta: ma non hanno altro merito che il conservare una memoria del barbaro gusto della metà del secolo scorso, senza alcuna grazia di esecuzione.
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1856. BORNITII, Emblemata ethico-politica, Mogunt 1669, in 4, fig.
Opera divisa in due serie di 50 emblemi ciascune con interpretazioni latine e di gustata esecuzione all’acqua forte: esempl. Bibl. Malborough.
Opera divisa in due serie di 50 emblemi ciascune con interpretazioni latine e di gustata esecuzione all’acqua forte: esempl. Bibl. Malborough.
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1859. BRUCK, Emblemata moralia et bellica. Arg. 1615. Addita: Les Emblemes moraux et militaires de Bruck, Strasb. 1616, in 4, fig.
L’intaglio è di Marian. 37 sono le carte degli emblemi 318 morali, 23 quelle degli emblemi militari. Questa seconda edizione del 1616 non è che una versione francese del testo latino senza figure.
L’intaglio è di Marian. 37 sono le carte degli emblemi 318 morali, 23 quelle degli emblemi militari. Questa seconda edizione del 1616 non è che una versione francese del testo latino senza figure.
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1861. BRUCK Jac., Emblemata politica, Argentina 1618, in 4.
Sonovi 54 tavole non compresovi il frontespizio di elegante incisione. Unito al De Bry Proscenium vitae humanae.
Sonovi 54 tavole non compresovi il frontespizio di elegante incisione. Unito al De Bry Proscenium vitae humanae.
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1876. CRAMERII, Emblemata deac. V, Franf. 1624, in 8.
Cento sono gli emblemi intagliati in rame diviti in due parti.
Cento sono gli emblemi intagliati in rame diviti in due parti.
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1877. CUSTODIS Raphaelis, Emblemata Amoris, Augu. 1626, in 4, fig.
La prima parte fa impressa nel 1696, la seconda nel 1631: quella contiene 50 tavole, questa 24: sono di bella esecuzione sullo stile di Otone Verno. Esempl. della Bib. del D. di Malborough.
La prima parte fa impressa nel 1696, la seconda nel 1631: quella contiene 50 tavole, questa 24: sono di bella esecuzione sullo stile di Otone Verno. Esempl. della Bib. del D. di Malborough.
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1881. DÉVISES et emblémes curieux, anciens et modernes tirées des plus celebres auteurs, nouvellement inventées. En italien, en français, en latin et en allemand, Augspurg 1702, in 4.
Sonovi 51 tavole, nella maggior parte delle quali stanno 15 imprese per ciascheduna di mediocre intaglio.
Sonovi 51 tavole, nella maggior parte delle quali stanno 15 imprese per ciascheduna di mediocre intaglio.
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1888. EMBLEMATISCHE gedancken muster, senza data, fig.
Sono 252 emblemi morali intagliati da Cristoforo Weigel 322 cui ne seguono altri 144 civili, il tutto espresso con intagli in rame e spiegazioni in tedesco, francese e italiano. Esemplare della bibl. Malborough.
Sono 252 emblemi morali intagliati da Cristoforo Weigel 322 cui ne seguono altri 144 civili, il tutto espresso con intagli in rame e spiegazioni in tedesco, francese e italiano. Esemplare della bibl. Malborough.
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1906. HOLLANDER P. I., Le spectacle de la vie humaine ou leçons de sagesse, exprimées en 103 tableau en taille douce, dont les sujets son tirés d’Horace par l’ingenieux Othon Vaenius. Expliqués par Jo. le Clerc, à la Haye 1735, in 4, fig.
In quattro lingue, latino, tedesco, francese e olandese.
In quattro lingue, latino, tedesco, francese e olandese.
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1920. MEISNER, Thesaurus Philopoliticus hoc est emblemata moralia politica figuris aeneis incisa, Francf. 1624, 25.
Opera copiosissima divisa in 5 parti che contiene presso a 300 tavole illustrate in latino e in tedesco. Esemp. della Bibl. Malborough.
Opera copiosissima divisa in 5 parti che contiene presso a 300 tavole illustrate in latino e in tedesco. Esemp. della Bibl. Malborough.
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1941. PROBST Jo. Friderich, Judicium Paridis, Aug Vind., in 4, obl.
Questo libro composto in trenta emblemi relativi al giudizio di Paride tra Giunone, Venere e Minerva, cioè tra le ricchezze, l’amore e la sapienza, è tolto dall’opera di Sperling in venti emblemi ai quali ione sono stati aggiunti: riconosconsi le tavole dei primi per le sentenze stampate a tergo in latino e in tedesco, non avendo i secondi alcuna cosa stampata nella retro pagina. Vedi Sperling.
Questo libro composto in trenta emblemi relativi al giudizio di Paride tra Giunone, Venere e Minerva, cioè tra le ricchezze, l’amore e la sapienza, è tolto dall’opera di Sperling in venti emblemi ai quali ione sono stati aggiunti: riconosconsi le tavole dei primi per le sentenze stampate a tergo in latino e in tedesco, non avendo i secondi alcuna cosa stampata nella retro pagina. Vedi Sperling.
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1997. BOISSARDI Jani Jacobi, Veri ritratti degl’imperatori turchi e principi persiani da Osmano fino a Maometto II, estratti dalle medaglie col ristretto delle loro vite in versi di Giorgio Greblinger, Francf., per Gio. Amon, 1648.
Sono le tavole stesse del precedente.
Sono le tavole stesse del precedente.
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2033. FUGGERORUM, Fuggerarum quae in familia natas, quaeve in familiam transierunt quotquot extant expressae imagines, Augusta 1620, in 4.
Sono 126 ritratti la più parte intagliati da Luca e da Volfango Kilian con molta nitidezza di bulino: oltre i quali è il frontespizio e lo stemma intagliato, senza testo.
Sono 126 ritratti la più parte intagliati da Luca e da Volfango Kilian con molta nitidezza di bulino: oltre i quali è il frontespizio e lo stemma intagliato, senza testo.
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2043. HOLBEIN. Imagines Mortis: his accesserunt epigratnmata e gallico idiomate in latinum traslata, Coloniae 1557, in 12. figur.
Questa è un’edizione originale colle stesse 53 tavole, clic pretendonsi intagliate da Holbein medesimo: ma non tutte forse di sua mano, trovandosi in alcune la marca A, cosa non avertita da Papillon, che indicò solamente una differenza in alcune tavole, aggiunte nelle edizioni posteriori alla prima, per aver queste nel contorno una linea sola, mentre le altre ne hanno due. La lettera A. potrebbe forse significare Abr. Bruyn che infatti in Colonia e in Svizzera intaglia diverse opere in quel tempo. Sebbene l’edizione non contenga le prime prove più fresche che apparvero 20 anni prima, nullameno può da questa formarsi chiaramente l’idea d’uno dei più preziosi lavori che vanti l’incisione in legno. Quanto al testo di questo rarissimo libretto trovansi le seguenti opere, oltre gl’indicati epigrammi: Medicina Animae e gallico idiomate a Georgio Aemilio in latinum translata: Paracelsis ad periculose decumbentes, Cypriani Episc. sermo de immortalitate, oratio ad Deum ap aegrotum dicenda, Oratio ad Chris. in gravi morbo dicenda, Divi Chrysostomi de patientia. Il libro, compreso il frontespizio e l’ultima carta bianca, è composto di 100 foglietti, notandosi il nome dello stampatore sul frontespizio colla sua marca Arnold Birckman. Ap. Haeredes, 1557. Legato assieme a questo libro è il seguente. Hofferi Io. Coburgensii Icones Catecheseos et virtutum, ac vitiorum illustratae numeris. Item Historia Passionis D N. I. Chris. Effigiata, Vitembergae excudebat Io. Crato 1558. Sono queste 71 tavole intagliate in legno che figurano i precetti del Decalogo, il Simbolo degli Apostoli, i Sacramenti, le Virtù ed i vizi, e la vita del Redentore, con i relativi epigrammi ad ogni soggetto. L’intaglio è di qualche pregio. Al decimo precetto del Decalogo figurato colla Castità di Giuseppe sono due marche. La superiore I. L. C. T. L’inferiore D. B. 1557, amendue in due cartelline: direbbesi che quest’ultima appartiene a un intagliatore Vitemberghese, essendo riportata anche da Crist e la prima al disegnatore.
Questa è un’edizione originale colle stesse 53 tavole, clic pretendonsi intagliate da Holbein medesimo: ma non tutte forse di sua mano, trovandosi in alcune la marca A, cosa non avertita da Papillon, che indicò solamente una differenza in alcune tavole, aggiunte nelle edizioni posteriori alla prima, per aver queste nel contorno una linea sola, mentre le altre ne hanno due. La lettera A. potrebbe forse significare Abr. Bruyn che infatti in Colonia e in Svizzera intaglia diverse opere in quel tempo. Sebbene l’edizione non contenga le prime prove più fresche che apparvero 20 anni prima, nullameno può da questa formarsi chiaramente l’idea d’uno dei più preziosi lavori che vanti l’incisione in legno. Quanto al testo di questo rarissimo libretto trovansi le seguenti opere, oltre gl’indicati epigrammi: Medicina Animae e gallico idiomate a Georgio Aemilio in latinum translata: Paracelsis ad periculose decumbentes, Cypriani Episc. sermo de immortalitate, oratio ad Deum ap aegrotum dicenda, Oratio ad Chris. in gravi morbo dicenda, Divi Chrysostomi de patientia. Il libro, compreso il frontespizio e l’ultima carta bianca, è composto di 100 foglietti, notandosi il nome dello stampatore sul frontespizio colla sua marca Arnold Birckman. Ap. Haeredes, 1557. Legato assieme a questo libro è il seguente. Hofferi Io. Coburgensii Icones Catecheseos et virtutum, ac vitiorum illustratae numeris. Item Historia Passionis D N. I. Chris. Effigiata, Vitembergae excudebat Io. Crato 1558. Sono queste 71 tavole intagliate in legno che figurano i precetti del Decalogo, il Simbolo degli Apostoli, i Sacramenti, le Virtù ed i vizi, e la vita del Redentore, con i relativi epigrammi ad ogni soggetto. L’intaglio è di qualche pregio. Al decimo precetto del Decalogo figurato colla Castità di Giuseppe sono due marche. La superiore I. L. C. T. L’inferiore D. B. 1557, amendue in due cartelline: direbbesi che quest’ultima appartiene a un intagliatore Vitemberghese, essendo riportata anche da Crist e la prima al disegnatore.
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2057. KLEINKRII Salomonis, Vera et accurata delineatio omnium Templomm, et Coenobiorurn, quae tam in Caesarea Urbe, ac sede Vienna; Austriae quam in suburbiis eius reperiuntur, a Johan. Andrea Pfeffel excusa et edita, Augustae Vindelicorum 1724 1725. Partes duae in uno vol. in fol. oblong.
Sono queste 71 tavole intagliale con diligenza, il cui breve testo dedicatorie che le accompagna è compreso in questo numero. I due frontespizi delle due parti sono di finito e bell’intaglio di Sperling e di Heüman.
Sono queste 71 tavole intagliale con diligenza, il cui breve testo dedicatorie che le accompagna è compreso in questo numero. I due frontespizi delle due parti sono di finito e bell’intaglio di Sperling e di Heüman.
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2095. RIDINGER Jean Elias, Parfaite et exacte réprésentation des divertissements des grands Seigneurs, ou parfaite déscription des chasses de toute sorte de bêtes, Ausbourg 1729, in fol. obl.Unita all’altra opera: Contemplatio ferarum bestiarum carminibus Dom. Bartholdi Brokes illustrata. Io. Elias Ridinger inventor scul. et excud., Aug. Vind. 1786, in fol.
Opere intagliate all’acqua forte con molto brio e colle descrizioni incise appiè delle stampe in tedesco e in francese. Compresi i due frontespizi sono tavole 79.
Opere intagliate all’acqua forte con molto brio e colle descrizioni incise appiè delle stampe in tedesco e in francese. Compresi i due frontespizi sono tavole 79.
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2096. RITRATTI degl’Imperatori Turchi e Principi Persiani descritti da Giorgio Greblinger, alias Lo Seladon di Ratisbona, Francfort. 1648.
Questi non sono altro che i ritratti di Boissardo pubblicati nelle sue vite Sultanornm.
Questi non sono altro che i ritratti di Boissardo pubblicati nelle sue vite Sultanornm.
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2443. HAGECII Taddei ab Hagek, Aphorismorum metoposcopicorum libellus unicus, Francofurti 1684, in 8, fig. Editio secunda.
Elegante libretto per l’edizione e la locuzione, con copiose tavole in legno impresse fra il testo.
Elegante libretto per l’edizione e la locuzione, con copiose tavole in legno impresse fra il testo.
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2667. CRAMERS Henr. Mat. Aug., Notizie per una storia delle scoperte d’Ercolano, con una prefazione di I. I. Rambach, Halla 1772, in 8.
Stampato in lingua tedesca.
Stampato in lingua tedesca.
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2677. KEERL Johann Henric, Sulle rovine d’Ercolano e Pompeja con una breve descrizione degli spettacoli degli antichi romani e greci, Gotha 1791, in 8.
Con otto tavole in rame a due per foglietto in fine, stampato in lingua tedesca.
Con otto tavole in rame a due per foglietto in fine, stampato in lingua tedesca.
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2868. GOLTZII, Icones Imperatorum Romanorum ex priscis numismatibus ad vivum delineatae etc. — Accessit Imperatorum Romanorum Austriacorum series ab Alberto II usque ad Ferdinandum III Gaspari Gevarthii, Antuerpiae, ex officina Plantiniana, 1645, in fol., fig.
Con bel frontespizio intagliato da Corn. Gallé sul disegno di Rubens: sono 160 tavole di ritratti in legno lumeggiati in due tinte assai ben eseguiti e fra le opere di Uberto Golzio da tenersi in maggior pregio d’ogni altra
Con bel frontespizio intagliato da Corn. Gallé sul disegno di Rubens: sono 160 tavole di ritratti in legno lumeggiati in due tinte assai ben eseguiti e fra le opere di Uberto Golzio da tenersi in maggior pregio d’ogni altra
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2924. MEDAILLES sur les principaux événémens du regne de Lovis le grand, avec des explications historiques par l’Académie Royale des médailles et des inscriptions, Paris 1702, en 4. Esemplare in mar. dor.
Quest’edizione in quarto comparve contemporanea nello 71 stesso anno che quella in foglio ed è eseguita con grandissima accuratezza dagl’incisori. Le Clerc vi contribuì per gran parte e gli autori delle spiegazioni furono Charpentier, Tallemant, Racine, Boileau, Despreaux ec. Fu soppressa la prefazione che si trovava già stampata e in qualche esemplare difficilmente può riscontrarsi ancora, il che rende il libro più ricercato dai curiosi di rarità.
Quest’edizione in quarto comparve contemporanea nello 71 stesso anno che quella in foglio ed è eseguita con grandissima accuratezza dagl’incisori. Le Clerc vi contribuì per gran parte e gli autori delle spiegazioni furono Charpentier, Tallemant, Racine, Boileau, Despreaux ec. Fu soppressa la prefazione che si trovava già stampata e in qualche esemplare difficilmente può riscontrarsi ancora, il che rende il libro più ricercato dai curiosi di rarità.
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3024. THESAURUS numismatum modernorum hujus saeculi sive numismata mnemonica et iconica quibus praecipui eventus, et res gestae ab anno 1700 ad annum 1709 illustrantur, figuris aeneis expressa: addita latina, et germanica explicatione, 1704 Norimbergae, in fol., fig., 2 vol.
Opera di laboriosissima e non elegante esecuzione.
Opera di laboriosissima e non elegante esecuzione.
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3970. BRY (Theodorus, Jo. Theodorus, Israel de) et Mattheus Merian, Collectiones peregrinationum in Indiam Orientalem et Indiam Occidentalem XXV partibus comprehensae, Francf. ad Moenum 1590 a 1634, in fol., fig., rilegato in 4 vol., due in foglio maggiore, e due in minore.
Nel nostro esemplare di prima impressione confrontato colle lunghe descrizioni di de Bure, e avente tutti i contrasegni della vera originalità, con qualche carta topografica di più delle indicate da questo bibliografo, mancano le ultime 5 parti alla prima collezione (detta de’ gran viaggi) che debbe essere composta di 13 parti, e quattro ne mancano egualmente alla seconda collezione (detta dei piccoli viaggi) che debbe esser composta di 12 parti. Esemplare però bellissimo, dorato, che apparteneva alla Biblioteca Brignole in Genova. Rare volte abbiamo trovato questo corpo completo.
Nel nostro esemplare di prima impressione confrontato colle lunghe descrizioni di de Bure, e avente tutti i contrasegni della vera originalità, con qualche carta topografica di più delle indicate da questo bibliografo, mancano le ultime 5 parti alla prima collezione (detta de’ gran viaggi) che debbe essere composta di 13 parti, e quattro ne mancano egualmente alla seconda collezione (detta dei piccoli viaggi) che debbe esser composta di 12 parti. Esemplare però bellissimo, dorato, che apparteneva alla Biblioteca Brignole in Genova. Rare volte abbiamo trovato questo corpo completo.
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4029. LAURITZ de Thourah. Vedi Vitruve Danois.
4115. Le VITRUVE Danois. Contient les plans, les élévations, et les profils des principaux bâtimens du royame de Danemarque etc. aussi bien que des Provinces Allemandes dépendantes du roy, 2 vol., in fol., fig., Riobenhaun 1746, danese, francese e tedesco.
L’autore è il signor Lauritz de Thourah. Quest’opera eseguita con molto lusso attesta lo stato delle arti in quella parte nordica dell’Europa nell’epoca in cui fu pubblicata. Ma da quel tempo in poi i progressi delle arti vengono spinti a un molto maggior incremento: e grandi speranze può concepire di sempre maggiore prosperità quel regno felice per la molta protezione che a’ nobili studj accordasi dagli attuali Principi Reali, ai quali hanno incessantemente diretto l’ingegno ed il cuore.
L’autore è il signor Lauritz de Thourah. Quest’opera eseguita con molto lusso attesta lo stato delle arti in quella parte nordica dell’Europa nell’epoca in cui fu pubblicata. Ma da quel tempo in poi i progressi delle arti vengono spinti a un molto maggior incremento: e grandi speranze può concepire di sempre maggiore prosperità quel regno felice per la molta protezione che a’ nobili studj accordasi dagli attuali Principi Reali, ai quali hanno incessantemente diretto l’ingegno ed il cuore.
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4394. BORMASTIN Antoine, Déscription historique de la 292 ville de Vienne, et de ses fauxbourgs, Vienne 1719, in 8.
Questo libro francese e tedesco è fatto a modo di dialogo e interessante per le comparazioni con le guide più moderne.
Questo libro francese e tedesco è fatto a modo di dialogo e interessante per le comparazioni con le guide più moderne.
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