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592. PALLADIO Andrea, I due primi libri dell’antichtà, al serenissimo Duca di Savoia con privilegi, 1570, in fol. fig., presso Domenico de’ Franceschi.
593. PALLADIO Andrea, I due libri dell’architettura, 1570, in fol. fig., presso Domenico de’ Franceschi.
Queste due opere qui separate, le quali veggiamo con frontespizi a loro addetti particolarmente, servirono poi nello stesso anno, a formare l’edizione completa dei quattro libri.
Queste due opere qui separate, le quali veggiamo con frontespizi a loro addetti particolarmente, servirono poi nello stesso anno, a formare l’edizione completa dei quattro libri.
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Dei due primi libri dell’antichità, la biblioteca Smithiana ne possedeva un esemplare e l’autore teneva forse in pensiero di unirvi poi altri libri, come si riconosce ai capi XIX e XXV, del suo primo libro, in cui fa sperare di dar presto alla luce i suoi disegni degli anfiteatri e degli archi di trionfo e come si può conghietturare da’ materiali inediti in più luoghi esistenti; perla qual cosa pensò di pubblicare intanto i due primi libri. L’altro volume dei due libri d’architettura ancor più raro del precedente, non venne citato da alcun bibliografo, né mai ci venne fatto di conoscere altro esemplare.
Dei due primi libri dell’antichità, la biblioteca Smithiana ne possedeva un esemplare e l’autore teneva forse in pensiero di unirvi poi altri libri, come si riconosce ai capi XIX e XXV, del suo primo libro, in cui fa sperare di dar presto alla luce i suoi disegni degli anfiteatri e degli archi di trionfo e come si può conghietturare da’ materiali inediti in più luoghi esistenti; perla qual cosa pensò di pubblicare intanto i due primi libri. L’altro volume dei due libri d’architettura ancor più raro del precedente, non venne citato da alcun bibliografo, né mai ci venne fatto di conoscere altro esemplare.
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Questa singolarità mette in chiaro i primi divisamenti dell’autore, e avendo noi conosciuti in buon numero bellissimi disegni palladiani inediti di romane antichità, oltre quelli già pubblicati da Lord Burlington, si riconosce ben chiara l’intenzione di Palladio di pubblicare almeno dopo i due primi libri, altri due, che componessero forse una grand’opera tutta di antichità, ommettendo di unirvi i libri dell’architettura.
Questa singolarità mette in chiaro i primi divisamenti dell’autore, e avendo noi conosciuti in buon numero bellissimi disegni palladiani inediti di romane antichità, oltre quelli già pubblicati da Lord Burlington, si riconosce ben chiara l’intenzione di Palladio di pubblicare almeno dopo i due primi libri, altri due, che componessero forse una grand’opera tutta di antichità, ommettendo di unirvi i libri dell’architettura.
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594. PALLADIO, I quattro libri dell’architettura, Venezia, per Domenico de’ Franceschi, 1570, in fol. fig.
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata in vit.. dor. con busta.
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata in vit.. dor. con busta.
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Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
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835. EUCLIDE, La prospettiva, tradotta dal P. Egnazio Danti. Aggiuntavi la prospettiva di Eliodoro Larisseo Greco e Latino, Firenze, pei Giunti, 1573, in 4, picc. fig.; in fine: Aggiunte le annotazioni al trattato dell’astrolabio e del planisfero universale del P. Danti fatte da Gherardo Spini, Firenze, pel Sermartelli, 1570, in 4.
Aureo libro per ciò che riguarda gli uomini sommi che vi concorsero; ma la prospettiva vi è trattata come obiettiva e secondo le leggi fisiche dell’ottica non troppo sviluppate per la loro applicazione alle pratiche dell’arte.
Aureo libro per ciò che riguarda gli uomini sommi che vi concorsero; ma la prospettiva vi è trattata come obiettiva e secondo le leggi fisiche dell’ottica non troppo sviluppate per la loro applicazione alle pratiche dell’arte.
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1129. VERDIZOTTI Gio. Mario, Cento favole morali dei più illustri antichi e moderni autori greci e latini, scelte e trattate in varie maniere di versi volgari ec., Venezia, presso Giordano Ziletti, 1570, in 4, fig.
Prima edizione e la più rara di questo libretto elegante, a cui contribuì molto co’ suoi disegni lo stesso Tiziano grande amico del Verdizotti, quand’anche non lavorasse ad alcuna delle tavole che tutte sono in legno intagliate. Dopo il frontespizio figurato è la dedica al C. Giulio Capra in cinque foglietti di stampa con bellissimi tipi eseguita; a tergo dell’ultimo sta una figura d’astronomo con quadrante osservando una stella. Nel foglietto appresso è un avviso ai lettori dello stampatore. Cominciano immediatamente le favole in numero di 100 con altrettante tavole, le quali pel fatto 204 poi sono cento e una non facendo parte di questo numero la prima dedicata ai lettori a facciate 12 come si vede nel foglio dell’errata corrige al fine del volume.
Prima edizione e la più rara di questo libretto elegante, a cui contribuì molto co’ suoi disegni lo stesso Tiziano grande amico del Verdizotti, quand’anche non lavorasse ad alcuna delle tavole che tutte sono in legno intagliate. Dopo il frontespizio figurato è la dedica al C. Giulio Capra in cinque foglietti di stampa con bellissimi tipi eseguita; a tergo dell’ultimo sta una figura d’astronomo con quadrante osservando una stella. Nel foglietto appresso è un avviso ai lettori dello stampatore. Cominciano immediatamente le favole in numero di 100 con altrettante tavole, le quali pel fatto 204 poi sono cento e una non facendo parte di questo numero la prima dedicata ai lettori a facciate 12 come si vede nel foglio dell’errata corrige al fine del volume.
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2394. VASARI Giorgio, Vita di M. Jacopo Sansovino, in 4, M. 37.
Questa vita è tratta dal secondo volume della terza parte dei libri stampati in Fiorenza l’anno 1568 e scritto da M. Giorgio Vasari aretino, a c. 823, e ora da lui medesimo in più luoghi ampliata, riformata e corretta. Trovansi rarissimi esemplari di questa edizione.
Questa vita è tratta dal secondo volume della terza parte dei libri stampati in Fiorenza l’anno 1568 e scritto da M. Giorgio Vasari aretino, a c. 823, e ora da lui medesimo in più luoghi ampliata, riformata e corretta. Trovansi rarissimi esemplari di questa edizione.
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4297. BREVENTANO Stefano, Istoria dell’antichità, no 281 biltà, e cose notabili di Pavia, Pavia 1570, in 4 piccolo.