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1784. ROSA Michele, Delle porpore e delle materie vestiario presso gli antichi. Dissertazione epistolare, Modena 1786, in 4, fig.
Con tre grandi tavole in rame. Opera dottissima, intitolata a uno degli ultimi e più insigni mecenati italiani il Marchese Gherardo Rangone modenese.
Con tre grandi tavole in rame. Opera dottissima, intitolata a uno degli ultimi e più insigni mecenati italiani il Marchese Gherardo Rangone modenese.
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1619. CAVALLUCCI Vincenzo, Del modo di tinger la porpora degli antichi, Perugia 1786, in ottavo, M. 63.
4276. DESCRIZIONE dell’idea concepita ed effettuata dal cavalier Andrea Memmo, sul materiale del Prato della Valle in Padova, estesa da D. Vincenzo Radicchio veneziano, Roma 1786, in 4, M. 15.
Questa è una dotta e singolare operetta anonima sempre satirica del padre Lodoli, che sostenne il lodevole progetto del Memmo contro mille divergenti opinioni.
Questa è una dotta e singolare operetta anonima sempre satirica del padre Lodoli, che sostenne il lodevole progetto del Memmo contro mille divergenti opinioni.
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2153. CORSARO Gius. Antonio Proposto, Dizionario storico de’ culti religiosi. Traduzione dal francese, Venezia 1786, vol. 7, in 8.
549. LODOLI (Carlo P.), Elementi dell’architettura lodoliana, ossia l’arte del fabbricare con solidità scientifica e con eleganza non capricciosa. Lib. II, vol. I, Roma 1786. Non fu mai stampato che il primo volume, M. 15.
Opera singolare: sotto il ritratto dell’autore vennero incise queste parole forse il Socrate architetto. Questo frate pieno d’ingegno, di critica, di bizzaria, compose sempre lo sue opere a maniera di apologi e di satire: e comincia anche qui con un apologo che l’autore indirizza a chi vorrà sentenziare il suo libro prima di leggerlo: poi si giustifica d’aver scritto sull’architettura senza essere architetto. Vedi all’artic. Descrizione.
Opera singolare: sotto il ritratto dell’autore vennero incise queste parole forse il Socrate architetto. Questo frate pieno d’ingegno, di critica, di bizzaria, compose sempre lo sue opere a maniera di apologi e di satire: e comincia anche qui con un apologo che l’autore indirizza a chi vorrà sentenziare il suo libro prima di leggerlo: poi si giustifica d’aver scritto sull’architettura senza essere architetto. Vedi all’artic. Descrizione.
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784. DEL BENE Benedetto, Osservazioni sopra l’origine ultimamente attribuita all’anfiteatro di Verona, Verona 1786, in 8. — Aggiunta: Lettera ad un amico, ossia scritto polemico in risposta alle dette osservazioni: del Conte Alessandro Carli: detto anno; Colla difesa di queste osservazioni del Sig. Benedetto del Bene. Infine, Ragionamento critico del Co. Alessandro Carli sull’anfiteatro di Verona 1786: E un’ultima lettera dell’Ab. Fortis al C. Carli sopra le di lui congetture della fondazione e dell’anfiteatro, 1785, in 8.
1184. MARINI Gaetano, Lettera al Sig. Giuseppe Antonio Guattani sopra un’ara antica, Roma 1786, 4, fig., M. 21.
Con 6 tavole in rame diligentemente intagliate.
Con 6 tavole in rame diligentemente intagliate.
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1140. BONI Onofrio, Lettera di Baiocco al chiar. sig. Abate Carlo Fea Giureconsulto: ossia Memorie per servire alla storia letteraria di questo nuovo scrittore di antiquaria e belle arti, Cosmopoli 1786, in 4, M. 1. Il nome dell’autore non è stampato sull’opuscolo che apparisce anonimo.
Questa lettera satirica attacca l’Abate Fea crudelmente per la risposta pubblicata in quest’anno medesimo olle osservazioni del Cav. Boni sul Tomo III della storia di Winkelmann.
Questa lettera satirica attacca l’Abate Fea crudelmente per la risposta pubblicata in quest’anno medesimo olle osservazioni del Cav. Boni sul Tomo III della storia di Winkelmann.
Show More Vedi Fea. Vedi Winkelmann.
2382. TIRABOSCHI Girolamo, Notizie de’ pittori, scultori, incisori, architetti nati negli stati del Duca di Modena con un’appendice dei professori di Musica, Modena 1786, in 4.
369. VOLPATO Giovanni e MORGHEN Rafaelle, Principi del disegno, tratti dalle più eccellenti statue antiche, per i giovani, che vogliono incamminarsi nella studio delle belle arti, Roma 1786, in f. M.
Sono queste 36 Tavole con diligenza e larghezza di stile intagliate e precedute da quattro carte di testo italiano e francese.
Sono queste 36 Tavole con diligenza e larghezza di stile intagliate e precedute da quattro carte di testo italiano e francese.
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Esaurita l’edizione originale e resasi introvabile a qualunque prezzo, viene ora riprodotta con nuovi intagli e con singolare esattezza dagl’incisori dell’Accademia di Venezia ec. Opera eccellente.
Esaurita l’edizione originale e resasi introvabile a qualunque prezzo, viene ora riprodotta con nuovi intagli e con singolare esattezza dagl’incisori dell’Accademia di Venezia ec. Opera eccellente.
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3446. RACCOLTA di 80 stampe rappresentanti i quadri più scelti dei sigg. marchesi Gerini di Firenze, divisa in due parti, Firenze 1786, in fol. atlant. Opera grandiosa, eseguita da mediocri intagliatori.
1758. PIATTOLI Giuseppe, Raccolta di 80 proverbi toscani espressi in figure, divisi in 2 parti, Firenze 1786, 1788, in fol.
Le figure sono miniate, ma per onore del vero difficilmente può vedersi cosa di peggior gusto.
Le figure sono miniate, ma per onore del vero difficilmente può vedersi cosa di peggior gusto.
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2581. GIACCHI Filippo, Saggio di ricerche sopra lo stato antico e moderno di Volterra. Diviso in tre parti, la prima Firenze 1786, la seconda Siena, 1796, la terza, che contiene un’appendice ai due tomi precedenti, Siena 1798, in 4, leg. in un volume.
190. PRUNETTI Michel Angelo, Saggio pittorico, Roma 1786, in 12.
Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
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4231. GAUDENTI D. Antonio, Storia delle Santa Casa di Loreto, Loreto 1786, in 8, fig.
Sono in quest’opera cinque tavole in rame rappresentanti la pianta, e i lati della S. Cappella. I libri che illustrano questo Santuario dovendo servire all’oggetto più della devozione che dell’erudizione, non possono essere estesi con sana critica.
Sono in quest’opera cinque tavole in rame rappresentanti la pianta, e i lati della S. Cappella. I libri che illustrano questo Santuario dovendo servire all’oggetto più della devozione che dell’erudizione, non possono essere estesi con sana critica.
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