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1373. VICO Enea, Esposizione sopra l’effigie et statue, motti, imprese e figure poste nell’arco fatto a Carlo V Re di Spagna e da S. M. ricevuto in intaglio di rame l’anno 1550, Venezia 1551, in 8, M. 97. MDLIX
1716. MITELLI Giuseppe, Le ventiquattr’ore dell’humana felicità. Conservate all’Em. P. Card. Nicola Conti, invenzione, disegno, ed intaglio di Gius. M. Mitellì Pittore Bolognese 1675.
Sono 28 tavole con versi intagliati al basso di ciascuna piene di gusto pittoresco: sono in questo volume aggiunte altre 65 tavole di mode e costumanze in caricatura, con dichiarazioni in Francese e in Tedesco pubblicate da Jo. Mart. Will. in Augusta: ma non hanno altro merito che il conservare una memoria del barbaro gusto della metà del secolo scorso, senza alcuna grazia di esecuzione.
Sono 28 tavole con versi intagliati al basso di ciascuna piene di gusto pittoresco: sono in questo volume aggiunte altre 65 tavole di mode e costumanze in caricatura, con dichiarazioni in Francese e in Tedesco pubblicate da Jo. Mart. Will. in Augusta: ma non hanno altro merito che il conservare una memoria del barbaro gusto della metà del secolo scorso, senza alcuna grazia di esecuzione.
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2009. De CAVALLERUS Jo. Bap., Romanorum Imperatorum effigies elogiis ex diversis scriptoribus per Thomam Treterum collectis, Romae 1583, in 8.
Contiene questo volume 156 ritratti da Cesare a Massimiliano II intagliati in rame.
Contiene questo volume 156 ritratti da Cesare a Massimiliano II intagliati in rame.
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2025. Effigie naturali dei maggior prencipi et più valorosi capitani di questa età con l’arme loro raccolte et con diligentia poste in luce da Andrea Vaccaro, Roma 1599, in 4. 32 tavole.
In questo volumetto sono riprodotti molti rami di G.B. Franco, oltre diversi che appartengono ad altri intagliatori, come può vedersi non solo dallo stile, ma dalle marche. Libretto ove sta qualche singolare effigie.
In questo volumetto sono riprodotti molti rami di G.B. Franco, oltre diversi che appartengono ad altri intagliatori, come può vedersi non solo dallo stile, ma dalle marche. Libretto ove sta qualche singolare effigie.
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2104. De SANCTIS Ab. Dominicus, Columnensium Procerum imagines et memoriae nonnullae, Romae 1675, in 4, fig.
Sono in questo volume 57 ritratti che se non fossero uniti alle memorie storielle non avrebbero alcun pregio.
Sono in questo volume 57 ritratti che se non fossero uniti alle memorie storielle non avrebbero alcun pregio.
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2107. SERIE cronologica dei re di Francia da Faramondo sino ad Enrico III in 4, 62 ritratti, Venezia.
Questi o sono intagliati da F. Franco, o piuttosto da alcuno che lo ha preceduto: si trova nelle poche righe intagliate a piedi di ciascun ritratto la vita in iscorcio dei personaggi 363 e si riconosce l’epoca in cui fu finita la serie, mentre in quello d’Enrico III sono queste parole ove sin d’hora, che siamo del 1588 è quasi ec.
Questi o sono intagliati da F. Franco, o piuttosto da alcuno che lo ha preceduto: si trova nelle poche righe intagliate a piedi di ciascun ritratto la vita in iscorcio dei personaggi 363 e si riconosce l’epoca in cui fu finita la serie, mentre in quello d’Enrico III sono queste parole ove sin d’hora, che siamo del 1588 è quasi ec.
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2123. VALESIO Giovanni Luigi, Raccolta di Santi PP. nel deserto, disegnati e intagliati ad uso de’ pittori e dilettanti, Bologna 1763, in 4, fig.
Questa non è altro che l’opera pubblicata dai fratelli Sadeler Solitudo sive vitae Patrum Heremicatarum riprodotta colle stampe logoratissime che non già Luigi, ma Francesco Valesio pubblica nel 1612 copiando i Sadeler, alla quale edizione il Cavaccio pose il testo. Vedi Cavaccio.
Questa non è altro che l’opera pubblicata dai fratelli Sadeler Solitudo sive vitae Patrum Heremicatarum riprodotta colle stampe logoratissime che non già Luigi, ma Francesco Valesio pubblica nel 1612 copiando i Sadeler, alla quale edizione il Cavaccio pose il testo. Vedi Cavaccio.
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2137. VITA di S. Filippo Neri fiorentino fondatore della Congregazione dell’Oratorio di Roma dove morì nel 1595, della età sua ottanta. Fol. p. senza luogo ed anno. Tav. 45 compreso il frontespizio, ove è il ritratto del Santo.
Giacomo Stella come inventore sta nel basso del frontespizio e Christianus Sas (forse Sassone) è marcato come incisore, i quali intagliarono e posero il loro nome alle tav. 17, 27, 44. D’altro bulino sono però tutte le altre assai bene incise e benissimo composte, contrassegnate colle lettere L. C. le quali vogliono spiegare Lucas Ciamberlan che pose così il suo nome alla distesa nella tav. 20 Lucas Urbinas I V. Doctor invenit et sculpsit Romae. Molto raro è il trovare questo libro di cosi bella freschezza e conservazione, come sono rare le opere di questo valente disegnatore e troppo poco conosciute.
Giacomo Stella come inventore sta nel basso del frontespizio e Christianus Sas (forse Sassone) è marcato come incisore, i quali intagliarono e posero il loro nome alle tav. 17, 27, 44. D’altro bulino sono però tutte le altre assai bene incise e benissimo composte, contrassegnate colle lettere L. C. le quali vogliono spiegare Lucas Ciamberlan che pose così il suo nome alla distesa nella tav. 20 Lucas Urbinas I V. Doctor invenit et sculpsit Romae. Molto raro è il trovare questo libro di cosi bella freschezza e conservazione, come sono rare le opere di questo valente disegnatore e troppo poco conosciute.
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2139. VITA Beati Ignatii Loyolae, Soc. Jesu fundat., Romae 1609, in 4, parv.
L’intaglio è di Cor. Galle e fu corretto il lavoro da Rubens prima di pubblicarlo. Le tav. sono 79 colle dichiarazioni al fine e il frontespizio figurato e il ritratto di S. Ignazio; prove bellissime.
L’intaglio è di Cor. Galle e fu corretto il lavoro da Rubens prima di pubblicarlo. Le tav. sono 79 colle dichiarazioni al fine e il frontespizio figurato e il ritratto di S. Ignazio; prove bellissime.
Show More — Aggiuntevi: De Montalvo Antonio: Breve teatro de las adones mas notables de la vida del Bienaventurado Toribio Arcobispo de Lima, Roma 1683.
Espresso in 42 tavole d’un merito inferiore alle prime. 370 Quelle della Vita di S. Ignazio sono da tenersi in pregio per la finezza dell’esecuzione e somigliano alle opere di Teodoro Galle.
Espresso in 42 tavole d’un merito inferiore alle prime. 370 Quelle della Vita di S. Ignazio sono da tenersi in pregio per la finezza dell’esecuzione e somigliano alle opere di Teodoro Galle.
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2371. SOPRANI Rafaele nobile genovese, Le vite de’ pittori, scultori ed architetti genovesi e de’ forestieri che in Genova operarono con alcuni ritratti degli stessi. Opera postuma, Genova 1674, in 4, figurato.
Con frontespizio figurato e i ritratti in rame riportati in mezzo a un ornamento intagliato in legno e stampato in rosso. Edizione prima e non comune.
Con frontespizio figurato e i ritratti in rame riportati in mezzo a un ornamento intagliato in legno e stampato in rosso. Edizione prima e non comune.
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2726. AGOSTINI, Dialoghi intorno le medaglie, iscrizioni ed altre antichità tradotti dalla lingua spagnuola all’italiana da Dionigi Ottaviano Sada, in Roma, 1650, presso Filippo Bussi, in fol.
Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo di questa versione.
Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo di questa versione.
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2791. CANINI Giovan Angelo, Iconografia, cioè disegno di imagini dei famosi primi monarchi, regi, filosofi, poeti etc. data in luce con aggiunta di alcu 50 ne annotazioni da Marc’Antonio Canini fratello dell’autore, Roma 1669, in fol., fig.
2792. CANINI, Immages de héros, et de grands hommes de l’antiquité, dessinées sur des medailles par Jean Ange Canini, gravées par Picard le Romain, Amsterdam 1731, in 4 gr.
Giovan Angelo Canini era un pittore romano scolaro del Domenichino, più celebrato per le cognizioni nell’antichità che per l’eccellenza nell’arte, allievo in questo studio e collega del Bellori. Le stampe della sua opera furono eseguite e disegnate da Giuseppe Testana genovese e Stefano Picart e Guglielmo Valet francesi che allora trovavansi a Roma. Morì avanti di poter pubblicare l’opera sua, dedicata al Re di Francia, che venne in seguito poi pubblicata da M. Antonio Canini fratello, che aggiunse la spiegazione di 54 teste che mancava alle 60 lasciate da Gio. Angelo, la cui prima edizione comparve in Roma nel 1669 con 114 tavole e con un frontespizio istoriato e allegorico disegnato e intagliato da M. Antonio Canini. La seconda edizione col testo e la versione francese a fronte, fatta da M. Chevier con qualche nota illustrativa, comparve in Amsterdam nel 1731 in gr. 4; e quantunque le stampe siano un po’ meno fresche, è da stimarsi. Queste sono precedute dal ritratto di Stef. Picart, intagliato da Bernardo suo figlio ec.
Giovan Angelo Canini era un pittore romano scolaro del Domenichino, più celebrato per le cognizioni nell’antichità che per l’eccellenza nell’arte, allievo in questo studio e collega del Bellori. Le stampe della sua opera furono eseguite e disegnate da Giuseppe Testana genovese e Stefano Picart e Guglielmo Valet francesi che allora trovavansi a Roma. Morì avanti di poter pubblicare l’opera sua, dedicata al Re di Francia, che venne in seguito poi pubblicata da M. Antonio Canini fratello, che aggiunse la spiegazione di 54 teste che mancava alle 60 lasciate da Gio. Angelo, la cui prima edizione comparve in Roma nel 1669 con 114 tavole e con un frontespizio istoriato e allegorico disegnato e intagliato da M. Antonio Canini. La seconda edizione col testo e la versione francese a fronte, fatta da M. Chevier con qualche nota illustrativa, comparve in Amsterdam nel 1731 in gr. 4; e quantunque le stampe siano un po’ meno fresche, è da stimarsi. Queste sono precedute dal ritratto di Stef. Picart, intagliato da Bernardo suo figlio ec.
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2822. DONI Francesco, Dichiarazione sopra l’effigie di 55 Cesare fatta da M. Enea Vico da Parma, Vinegia 1550, in 8.
Questa dichiarazione estese il Doni per illustrare tutti gli ornamenti ed allegorie di cui è contornata la bella stampa di Carlo V intagliata da Enea Vico, che era uno de’ suoi amici più intimi: a questa si aggiunge L’esposizione sopra l’effigie et statue, motti, imprese, figure, et animali poste nell’arco fatto al vittoriosissimo Carlo V in intaglio di rame per opera di messer Enea Vico da Parma, Ven. 1551 in 8 M. 97. Lo stesso incisore pubblicò anche questa esposizione.
Questa dichiarazione estese il Doni per illustrare tutti gli ornamenti ed allegorie di cui è contornata la bella stampa di Carlo V intagliata da Enea Vico, che era uno de’ suoi amici più intimi: a questa si aggiunge L’esposizione sopra l’effigie et statue, motti, imprese, figure, et animali poste nell’arco fatto al vittoriosissimo Carlo V in intaglio di rame per opera di messer Enea Vico da Parma, Ven. 1551 in 8 M. 97. Lo stesso incisore pubblicò anche questa esposizione.
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2971. PEDRUSI Paolo, I Cesari in oro, raccolti nel Farnese Museo e pubblicati colle loro congrue interpretazioni, Parma 1694, 10 vol., in fol., fig.
Questa grande e dispendiosa opera non ottenne grandi suffragi e ritiensi attualmente in minimo prezzo fra le altre opere di numismatica. Nella nostra collezione però riesce di qualche maggior pregio la raccolta dei disegni originali che servirono a quest’opera unita nel seguente volume.
Questa grande e dispendiosa opera non ottenne grandi suffragi e ritiensi attualmente in minimo prezzo fra le altre opere di numismatica. Nella nostra collezione però riesce di qualche maggior pregio la raccolta dei disegni originali che servirono a quest’opera unita nel seguente volume.
Show More Medaglie disegnate dal sig. Giacomo Giovan 79 nini che ha intagliato per li libri dei Seren. di Parma.
3055. VICO, Le imagini con tutti i riversi trovati e le vite degl’imperatori tratte dalle medaglie e dalle historie degli antichi lib. primo, Enea Vico Par. f., l’anno 1548, in 4, fig.
Dopo il frontespizio figurato vengono le indicazioni dei privilegi, due avvisi ai lettori di Antonio Zantani, (nei quali Enea Vico non è mai nominato) un prodromo alla vita di Cesare, indi le effigie di ciascuno dei 12 primi imperatori con contorni figurati e le loro medaglie rispettive, espresse nel rovescio soltanto, con brevi illustrazioni intorno le vite unicamente: opera nitidissima e accuratissima per i tipi e per le tavole. Questo volumetto è composto di sessanta carte.
Dopo il frontespizio figurato vengono le indicazioni dei privilegi, due avvisi ai lettori di Antonio Zantani, (nei quali Enea Vico non è mai nominato) un prodromo alla vita di Cesare, indi le effigie di ciascuno dei 12 primi imperatori con contorni figurati e le loro medaglie rispettive, espresse nel rovescio soltanto, con brevi illustrazioni intorno le vite unicamente: opera nitidissima e accuratissima per i tipi e per le tavole. Questo volumetto è composto di sessanta carte.
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3056. VICO, Le immagini con tutti i riversi trovati e le vite degl’imperatori tratte dalle medaglie e dalle historie degli antichi, libro primo, Eneas Vicus Parm. fec., an. 1548.
Altro esemplare di prima freschezza e di mirabi1e intaglio, su cui di mano autografa è riportata la versione in latino e molte correzioni della stessa opera che non fu poi riprodotta; e dal millesimo egualmente emendato, vedesi che doveva pubblicarsi nel 1552 sostituendosi nel frontespizio all’arme del Zantani quella di S. Marco. Essendo levate le carte di dedica, rimangono per conseguenza nel volume 55 foglietti. Il frontespizio e la prima medaglia di ciascuno dei 12 Cesari sono egregiamente figurate; le altre medaglie puramente intagliate senza ornamenti ed è illustrata la vita di ciascuno dei Cesari con brevi dichiarazioni. Doveva aver per titolo questa versione, come leggesi in cartellino: Divorum Caesarum verissimae imagines ex antiquis numismatibus desumptae etc.
Altro esemplare di prima freschezza e di mirabi1e intaglio, su cui di mano autografa è riportata la versione in latino e molte correzioni della stessa opera che non fu poi riprodotta; e dal millesimo egualmente emendato, vedesi che doveva pubblicarsi nel 1552 sostituendosi nel frontespizio all’arme del Zantani quella di S. Marco. Essendo levate le carte di dedica, rimangono per conseguenza nel volume 55 foglietti. Il frontespizio e la prima medaglia di ciascuno dei 12 Cesari sono egregiamente figurate; le altre medaglie puramente intagliate senza ornamenti ed è illustrata la vita di ciascuno dei Cesari con brevi dichiarazioni. Doveva aver per titolo questa versione, come leggesi in cartellino: Divorum Caesarum verissimae imagines ex antiquis numismatibus desumptae etc.
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3057. VICO, Le immagini delle donne Auguste intagliate in istampa di rame con le vite, et isposizioni sopra i 93 riversi delle loro medaglie antiche, in Vinegia, presso Enea Vico Parmigiano e Vincenzo Valgrisio all’insegna d’Erasmo, 1557, in 4.
Con bellissimo frontespizio figurato. Dedicato al cardinale Ippolito d’Este e 61 tavole coi ritratti delle donne Auguste ornati e figurati.
Con bellissimo frontespizio figurato. Dedicato al cardinale Ippolito d’Este e 61 tavole coi ritratti delle donne Auguste ornati e figurati.
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3416. MUSEO Capitolino. Il tomo primo, Roma 1741.
Contiene le imagini degli uomini illustri in tavole 90.
Contiene le imagini degli uomini illustri in tavole 90.
Show More MUSEO Capitolino. Il tomo secondo, Roma 1748.
Contiene i busti imperiali. Tavole 83.
Contiene i busti imperiali. Tavole 83.
Show More MUSEO Capitolino. Il tomo terzo, Roma 1755.
Contiene le statue. Tavole 91.
Contiene le statue. Tavole 91.
Show More MUSEO Capitolino. Il tomo quarto, Roma 1782.
È diviso in due parti, la prima contiene 35 bassi rilievi: la seconda ne contiene 34.
È diviso in due parti, la prima contiene 35 bassi rilievi: la seconda ne contiene 34.
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Il tutto legato in cinque volumi in foglio fig. colle illustrazioni di mons. Bottari e molte altre vignette e tavole illustrative oltre le indicate. Opera raccomandabile, ma che potrebbe essere rifusa.
Il tutto legato in cinque volumi in foglio fig. colle illustrazioni di mons. Bottari e molte altre vignette e tavole illustrative oltre le indicate. Opera raccomandabile, ma che potrebbe essere rifusa.
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3417. MUSEUM Florentinum exhibens insigniora vetustatis monumenta quae Florentiae sunt Jo. Gastoni Etruriae Magno Duci dedicatum, Florentiae 1731, fig., vol. 10. Il nostro esemplare è distribuito come segue: — Gemmae antiquae ex thesauro mediceo et privatorum Dactyliothecis Florentiae exhibens tab. 200 etc. cum observationibus Fr. Gori, vol. 2, 1732.Statuae antiquae Deorum, et virorum illustrium centum aeneis tab. incisae cum observationibus Fr. Gori, 1734 vol. l.Antiqua numismata praestantiora maximi moduli cum observationibus Fr. Gori, vol. 3 f., 1740.
Il volume delle tavole ne contiene 115
Il volume delle tavole ne contiene 115
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Serie di ritratti degli eccellenti pitturi dipinti di propria mano che esistono nella Galleria di Firenze colle vite in compendio descritte da Fr. Moücke, Firenze 1754, vol. 4.
Tutti i bibliografi hanno scritto sul merito di questa grand’opera ed in ispecie sopra i sei primi volumi colle preziose illustrazioni del Gori. La collezione dei ritratti in numero di 220 è eseguita quanto meglio il potevasi in opera sì vasta e può ritenersi fra le migliori. Furono stampati dal Pazzi in Firenze altri due volumi di ritratti, senza testo, che servono a completamento ulteriore di quest’opera.
Tutti i bibliografi hanno scritto sul merito di questa grand’opera ed in ispecie sopra i sei primi volumi colle preziose illustrazioni del Gori. La collezione dei ritratti in numero di 220 è eseguita quanto meglio il potevasi in opera sì vasta e può ritenersi fra le migliori. Furono stampati dal Pazzi in Firenze altri due volumi di ritratti, senza testo, che servono a completamento ulteriore di quest’opera.
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