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1823. Del VOLO, Dialogo diviso in tre mattine in 8, figurato. D’autore anonimo, M. 55.
Dedicato al sig. Marcantonio Sabatini bolognese. Quest’opera è scritta con lepidezza piuttosto fratesca: infatti è da credersi estesa da qualche frate poiché rilevasi che l’autore aveva stampato un poemetto intitolato: Gli occhi di Gesù.
Dedicato al sig. Marcantonio Sabatini bolognese. Quest’opera è scritta con lepidezza piuttosto fratesca: infatti è da credersi estesa da qualche frate poiché rilevasi che l’autore aveva stampato un poemetto intitolato: Gli occhi di Gesù.
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1613. CAPPONI Giovan Battista dottore, Il marmo Augustale, Discorso, ove si parla delle terme, bagni, esercizi e giuochi degli antichi Romani, in 8.
Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
Opuscoletto estratto da un volume di prose e discorsi degli Accademici Gelati di Bologna.
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1760. PINELLI Bartolommeo, Raccolta di cento costumi antichi cavati dai monumenti e incisi all’acqua forte, Roma, in fol. oblong., tavole 52.
Opera trattata con tutto il gusto pittoresco e l’intelligenza.
Opera trattata con tutto il gusto pittoresco e l’intelligenza.
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1770. PROVISIONE novissima delle dote e dello ornato delle donne reformata al tempo del Reverendissimo Sig. Bernardo de’ Rossi governatore pres. et vicel. di Bologna e di tutta Romagna, impressa in Bologna per maestro Girolamo de’ Benedetti, 1521, in 8, M. 54.
Questa disposizione data per moderare il lusso di Bologna si estende in singolarissimi argomenti che interessano per le costumanze del vestiario e degli ornamenti di quell’età. Sono 23 capitoli, seguiti da un Breve di Leone X in 12 foglietti di stampa col frontespizio. Opuscolo raro.
Questa disposizione data per moderare il lusso di Bologna si estende in singolarissimi argomenti che interessano per le costumanze del vestiario e degli ornamenti di quell’età. Sono 23 capitoli, seguiti da un Breve di Leone X in 12 foglietti di stampa col frontespizio. Opuscolo raro.
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1645. FANTI Sigismondo ferrarese, Triompho di fortuna, Vinegia, per Agostin da Portese,1527, ad istanza di Jacomo Giunta mercatante fiorentino.
Quest’opera è composta di tavole di giuochi e di figure in singolare e strano modo delineate, ed incise in legno. Rarissimo è trovarne esemplari conservati. Contiensi in questo libro la risposta a 71 domande, la cui tavola in 10 foglietti precede le stampe e le cui risposte sono dettate dai principi dell’astrologia giudiziaria. I tre primi fogli di tavole contengono le 12 fortune col rinvio alle case primarie d’ Italia espresse in 12 palazzi. Cominciano poi le figure delle domande e risposte dal foglio 1 al 128. L’ultimo contiene la marca del Giunti e il registro. Il frontespizio è figurato, dietro a quello è il privilegio e cinque foglietti di proemio e di regole. Il volume in tutto deve essere di fogli 148. Nel frontespizio pieno di gusto e bizzarra fantasia è in una tavola la marca I. M. Forse Giovanni Bonconsigli, detto anche Marescalco, potrebbe aver segnato il suo nome cosi. Questo pittore e disegnatore valente pervenne circa a quell’età, benché le memorie biografiche non ci soccorrano; ma se per ciò che riguarda la spiegazioni delle marche anderebbe bene ci sembra però che lo stile delle incisioni di quest’opera sia più libero di quello che si riconosce nelle opere di pennello di questo maestro.
Quest’opera è composta di tavole di giuochi e di figure in singolare e strano modo delineate, ed incise in legno. Rarissimo è trovarne esemplari conservati. Contiensi in questo libro la risposta a 71 domande, la cui tavola in 10 foglietti precede le stampe e le cui risposte sono dettate dai principi dell’astrologia giudiziaria. I tre primi fogli di tavole contengono le 12 fortune col rinvio alle case primarie d’ Italia espresse in 12 palazzi. Cominciano poi le figure delle domande e risposte dal foglio 1 al 128. L’ultimo contiene la marca del Giunti e il registro. Il frontespizio è figurato, dietro a quello è il privilegio e cinque foglietti di proemio e di regole. Il volume in tutto deve essere di fogli 148. Nel frontespizio pieno di gusto e bizzarra fantasia è in una tavola la marca I. M. Forse Giovanni Bonconsigli, detto anche Marescalco, potrebbe aver segnato il suo nome cosi. Questo pittore e disegnatore valente pervenne circa a quell’età, benché le memorie biografiche non ci soccorrano; ma se per ciò che riguarda la spiegazioni delle marche anderebbe bene ci sembra però che lo stile delle incisioni di quest’opera sia più libero di quello che si riconosce nelle opere di pennello di questo maestro.
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1763. POLIDORO Virgilio di Urbino, De la origine e degli inventori de le leggi, costumi, scienze, arti, ec. di latino in volgare tradotto da Pietro Lauro Modonese. Venezia, Giolito, 1543, in 8.
Opera divisa in otto libri ove si ragiona sa oggetti d’arti e sovra mille altri stravagantissimi argomenti e termina con una breve sposizione del Paternoster.
Opera divisa in otto libri ove si ragiona sa oggetti d’arti e sovra mille altri stravagantissimi argomenti e termina con una breve sposizione del Paternoster.
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1701. MARCOLINI Francesco da Forlì, Le ingeniose sorti intitolate il Giardino de’ Pensieri composte, nuovamente ristampate e in nuovo e bellissimo ordine riformate, Venezia 1550, in fol. fig.
Giuseppe Porta garfagnino disegnò le belle figure, che adornano questo libro. Chiamasi anche Giuseppe Salviati, dall’esser allievo di Francesco Salviati e si pone tra’ pittori veneziani anche dal Ridolfi, poiché molto stette a Venezia e studiò le maniere di quei maestri. Apparve la prima edizione di questo libro nel 1540 ma fu meglio in questa seconda ordinato. Se ne conosce una ristampa moderna per contrafare l’antica pregiatissima contro la quale il Morelli mette in guardia gli amatori nella Pinelliana. Il libro è dedicato ad Ercole Estense Duca di Ferrara. L’autore nell’Avviso ai Lettori insegna il modo con cui s’abbia a fare il giuoco delle sorti con certe carte da giuoco, proponendo col mezzo d’alcune tavole il quesito per ricavarne poi la relativa risposta, che in terza rima vien data da alcuni filosofi, secondo porta la sorte. estensore di queste terzine dicesi L. Dolce. Dopo il frontespizio istoriato col nome dell’incisore e disegnatore Giuseppe Porta garfagnino, segue a tergo un bel ritratto dell’autore e nella prima pagina del secondo foglietto è la dedica. Continuano due pagine per istruzione del giuoco. Indi tre tavole dei quesiti pertinenti ad uomini, a donne, e ad ambo i sessi. Comincia poi il testo con tutte le stampe da cui è fregiato, intagliate in legno, che prosegue fino alla pag. 157 e all’ultima vi è lo stemma del Marcolini Veritas Filia Temporis, e la data sovra indicata. Anche questo libro per l’uso che ne fu fatto, è rarissimo a trovarsi dì bella conservazione.
Giuseppe Porta garfagnino disegnò le belle figure, che adornano questo libro. Chiamasi anche Giuseppe Salviati, dall’esser allievo di Francesco Salviati e si pone tra’ pittori veneziani anche dal Ridolfi, poiché molto stette a Venezia e studiò le maniere di quei maestri. Apparve la prima edizione di questo libro nel 1540 ma fu meglio in questa seconda ordinato. Se ne conosce una ristampa moderna per contrafare l’antica pregiatissima contro la quale il Morelli mette in guardia gli amatori nella Pinelliana. Il libro è dedicato ad Ercole Estense Duca di Ferrara. L’autore nell’Avviso ai Lettori insegna il modo con cui s’abbia a fare il giuoco delle sorti con certe carte da giuoco, proponendo col mezzo d’alcune tavole il quesito per ricavarne poi la relativa risposta, che in terza rima vien data da alcuni filosofi, secondo porta la sorte. estensore di queste terzine dicesi L. Dolce. Dopo il frontespizio istoriato col nome dell’incisore e disegnatore Giuseppe Porta garfagnino, segue a tergo un bel ritratto dell’autore e nella prima pagina del secondo foglietto è la dedica. Continuano due pagine per istruzione del giuoco. Indi tre tavole dei quesiti pertinenti ad uomini, a donne, e ad ambo i sessi. Comincia poi il testo con tutte le stampe da cui è fregiato, intagliate in legno, che prosegue fino alla pag. 157 e all’ultima vi è lo stemma del Marcolini Veritas Filia Temporis, e la data sovra indicata. Anche questo libro per l’uso che ne fu fatto, è rarissimo a trovarsi dì bella conservazione.
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1705. MAROZZO Achille bolognese, Maestro generale dell’Arto dell’armi, opera nova, Venezia 1550, in 4. fig. libri 5, per Gio. Padovano ad instanzia di Melchior Sessa.
Opera ricca di 82 figure in legno oltre il frontespizio. Si conosce un’edizione anteriore stampata in Modena in casa di Antonio Bergola sacerdote e cittadino modenese, 1536.
Opera ricca di 82 figure in legno oltre il frontespizio. Si conosce un’edizione anteriore stampata in Modena in casa di Antonio Bergola sacerdote e cittadino modenese, 1536.
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1591. BIRINGUCCIO Vannuccio nob. senese, Pirotechnia. Li diece libri della Pirotechnia ove si tratta non solo delle miniere ma anche quanto si ricerca nella pratica di esse e di quanto si appartiene all’arte della funzione ovver getto de’ metalli ec., in Venezia, per Gio. Padovano, 1550, in 4, ad istanza di Curzio di Navo.
Le numerose tavole necessarie a tante dimostrazioni sono stampate in legno fra il testo; e quest’opera non comune, specialmente in questa prima edizione, è interessante per la fusione dei metalli e per ogni altra cosa che d quella dipende. Dopo il frontespizio figurato, a tergo di cui è la dedica, vengono due foglietti di tavola delle materie e cinque foglietti di proemio. Indi seguono 167 foglietti del testo e nell’ultimo è lo stemma di Curzio, la tutto 176 foglietti.
Le numerose tavole necessarie a tante dimostrazioni sono stampate in legno fra il testo; e quest’opera non comune, specialmente in questa prima edizione, è interessante per la fusione dei metalli e per ogni altra cosa che d quella dipende. Dopo il frontespizio figurato, a tergo di cui è la dedica, vengono due foglietti di tavola delle materie e cinque foglietti di proemio. Indi seguono 167 foglietti del testo e nell’ultimo è lo stemma di Curzio, la tutto 176 foglietti.
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1798. SPANDUGINO Teodoro, Commentari dell’origine de’ principi turchi e de’ costumi di quella nazione, Torrentino 1551, in 8.
Operetta stampata in bei caratteri corsivi e ripiena di notizie curiose e interessanti per la storia e le usanze di quei popoli
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