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66. ALBERTI Leon Battista, La pittura tradotta per mess. Lodovico Domenichi. Libri tre, Venezia, Giolito, 1547, in 8.
67. ALBERTI Leon Battista, Altro esemplare della stessa con note marginali manoscritte.
In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B. Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche Vinci Leonardo.
In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B. Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche Vinci Leonardo.
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68. ALBERTI Leon Battista, Della pittura e della statua colla vita di Leon B. Alberti scritta dal Tiraboschi ed altri, Milano 1804, in 4.
Questa edizione fa parte della collezione de’ Classici italiani.
Questa edizione fa parte della collezione de’ Classici italiani.
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69. ALBERTI Romano della Città di Borgo S. Sepolcro, Trattato della nobiltà della pittura composto ad instanza dell’Accademia di S. Luca, Roma 1585, per Francesco Zanetti, in 4.
Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
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70. ALGAROTTI Francesco, Saggio sopra la pittura: aggiuntovi il saggio sopra la musica ed il saggio sopra l’Accademia di Francia, che è in Roma, Livorno 1763, in 12.
Questo scrittore pieno di criterio e di gusto lasciò conoscere in tutte le sue opere molto amore ed intelligenza in ogni oggetto di nelle arti.
Questo scrittore pieno di criterio e di gusto lasciò conoscere in tutte le sue opere molto amore ed intelligenza in ogni oggetto di nelle arti.
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72. ANTON CHI CHIAMA, Bidello dell’Accademia Veneziana, Quattro Discorsi, che possono servir di risposta a quanto scrisse, scrive, e scriverà in biasimo della Scuola Veneta e degli artisti, il Cavaliere Giosuè Reynolds presidente dell’Accademia di Londra, Venezia 1783, in 8.
L’anonimo è l’abate Antonio Martinelli, che risponde con gran risentimento a molti passi e rimprovera molte preterizioni nei ragionamenti di Reynolds ec
L’anonimo è l’abate Antonio Martinelli, che risponde con gran risentimento a molti passi e rimprovera molte preterizioni nei ragionamenti di Reynolds ec
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74. ARMENINI Giovan Battista da Faenza, Dei veri precetti della pittura libri tre, Ravenna 1587, in 4 pic. Prima edizione, esemplare in mar. dorato.
75. ARMENINI Giovan Battista da Faenza, La stessa ristampata in Venezia 1678, in 4 pic.
Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova; Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova; Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
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79. BELTRAMINI Matteo Marco, Della mestica e della pittura discorsi due, Imola 1796, in 8, M. 99.
Discorsi di materie pratiche, nei quali specialmente sono da apprezzarsi le sue osservazioni sulla mestica, che cominciano a mettersi in uso con successo.
Discorsi di materie pratiche, nei quali specialmente sono da apprezzarsi le sue osservazioni sulla mestica, che cominciano a mettersi in uso con successo.
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83 BIONDO Michelangelo, Lo stesso, esemplare in carta turchina.
Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua opera.
Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua opera.
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Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
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84. BISAGNO D. Francesco, Trattato della pittura fondato nell’autorità di molti eccellenti in questa professione, Venezia 1642, in 8.
Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti; rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una seconda edizione.
Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti; rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una seconda edizione.
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86. BONI cavalier Onofrio, Riflessioni sopra Michelangelo Buonarroti in risposta a quanto ne scrisse Rolando Freart sig. de Chambray nell’opera Idée de la perfection de la peinture, Firenze, 1809, in 8, M. 88.
In quest’operetta il Buonarroti fu vendicato con trionfo.
In quest’operetta il Buonarroti fu vendicato con trionfo.
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88. BORROMEI Federici, De pictura sacra libri duo: fig. in 8. Accedit eiusdem museum: sine loco et anno.
Questo è un aureo libretto scritto secondo i principi di un ecclesiastico, come lo fu questo porporato protettore, delle arti, studiosissimo delle buone discipline, fondatore d’accademie, raccoglitore di preziosità, come qui vedesi, ove raguaglia intorno gli statuti della sua accademia, e intorno le opere raccolte nel suo prezioso museo.
Questo è un aureo libretto scritto secondo i principi di un ecclesiastico, come lo fu questo porporato protettore, delle arti, studiosissimo delle buone discipline, fondatore d’accademie, raccoglitore di preziosità, come qui vedesi, ove raguaglia intorno gli statuti della sua accademia, e intorno le opere raccolte nel suo prezioso museo.
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94. BULENGERI Caes., De pictura, plastice, statuaria, lib. duo, Lugduni 1627, in 12; aggiunto: De Ludis privatis ac domesticis veterum lib. unicus De Conviviis, lib. IV, eodem loco et anno.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
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99. CASANOVA G., Discorso sopra gli antichi e varii monumenti loro per uso degli alunni dell’Elettoral 16 Accademia delle belle arti di Dresda, Lipsia 1770, in 4.
Le nozioni di questo artista sono dettate con poca critica.
Le nozioni di questo artista sono dettate con poca critica.
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102. CHIOCCHI G. M., La pittura in Parnaso, Firenze 1725, nella stamperia di Michele Nestenus, in 4.
103. CHIOCCHI G. M., Altro esemplare intonso con postille critiche di mano di Anton Maria Biscioni, famoso per le molte opere pubblicate, più d’altri che sue.
La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138. L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138. L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
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104. Comanini D. Gregorio, Il Figino, ovvero del fine della pittura, dialogo, Mantova 1591, per Francesco Osanna, in 4.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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107. DELAVAL Odoardo Hussey, Ricerche sperimentali sopra le cause de’ cambiamenti de’ colori ne’ corpi opachi e colorati, Bologna 1779, in 4.
110. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo della pittura, intitolato l’Aretino: ove si ragiona della dignità della pittura ec., Venezia, presso il Giolito, 1557, in 8.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
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111. DOLCE Messer Lodovico, Lo stesso, esemplare nitido, della medesima edizione.
112. DOLCE Messer Lodovico, Dialogho della pittura, intitolato: L’Aretino. 18 Firenze 1735, in 8. Italiano e francese, per Michele Nestenus e Francesco Moucke.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
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113. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo nel quale si ragiona delle qualità, diversità e proprietà dei colori, Venetia, presso Marco Sessa, 1565, in 8.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
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114. DONI Anton-Francesco, Disegno partito in più ragionamenti, le quali si tratta della pittura e scultura, de’ colori, de’ getti, de’ modelli ec. In Venezia, presso Gabriel Giolito, 1549, in 8.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
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115. DONI Anton-Francesco, I Marmi, Venezia, per Francesco Marcolini, 1552, in 4, fig.; aggiuntevi le pitture divise in due trattati, Padova, presso Grazioso Perchacino, 1564.
Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
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In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
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116. DONI Anton-Francesco, Le pitture. Trattato I consecrato agl’illustrissimi sigg. Accademici Eterei, Padova 1564, presso Grazioso Perchacino, in 4 p.
Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce col primo trattato.
Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce col primo trattato.
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121. EQUICOLA Mario, Instituzioni al comporre in ogni sorte di rima della lingua volgare, con uno eruditissimo discorso della pittura e con molte secrete allegorie circa le muse e la poesia, in Milano 1541, in 4, senza nome di stampatore.
Fa questo grazioso libretto ristampato in Venezia nel 1555; ma fu ommessa allora un’interessantissima dedica ad Uberto 20 Strozzi, piena di notizie intorno a Letterati di quel tempo e a diversi improvvisatori, la quale trovandosi in questa, piuttosto rara edizione, la rende ancora più pregiata.
Fa questo grazioso libretto ristampato in Venezia nel 1555; ma fu ommessa allora un’interessantissima dedica ad Uberto 20 Strozzi, piena di notizie intorno a Letterati di quel tempo e a diversi improvvisatori, la quale trovandosi in questa, piuttosto rara edizione, la rende ancora più pregiata.
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124. FEDELE da S. Biagio Pittore Capuccino, Dialoghi famigliari sopra la pittura difesa ed esaltata, Palermo 1788, in 4.
In questi noiosissimi dialoghi pieni di complimenti, si trovano coll’esercizio dalla pazienza molte notizie delle opere e degli artisti siciliani, del quali abbiamo pochi scrittori.
In questi noiosissimi dialoghi pieni di complimenti, si trovano coll’esercizio dalla pazienza molte notizie delle opere e degli artisti siciliani, del quali abbiamo pochi scrittori.
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126. FRANCHI Antonio, La teorica della pittura, ovvero trattato delle materie più necessarie per apprendere con fondamento quest’arte, Lucca, 1739, in 8.
Opera superficiale.
Opera superficiale.
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128. FRÉART Roland Sieur de Cambray, Idea della perfezione della pittura, tradotta dal francese da Antonio Maria Salvini, pubblicata per la prima volta dal canonico Moreni, con una dissertazione apologetica in fine di Michelangelo Buonarroti, scritta dal Signor Onofrio Boni, Firenze 1809, in 8.
Questa versione e quest’apologia vennero fatte da questi ottimi toscani affine di vendicare il divino Michelangelo dal 21 le ingiuriose sentenze, con cui viene attaccato nell’opera di Fréart, il quale autore era però assai conosciuto e lodato per il suo bellissimo Parallele de l’architecture antique et de la moderne, e per la magnifica edizione del Trattato di Leonardo.
Questa versione e quest’apologia vennero fatte da questi ottimi toscani affine di vendicare il divino Michelangelo dal 21 le ingiuriose sentenze, con cui viene attaccato nell’opera di Fréart, il quale autore era però assai conosciuto e lodato per il suo bellissimo Parallele de l’architecture antique et de la moderne, e per la magnifica edizione del Trattato di Leonardo.
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129. FUESLI Enrico, Discorsi tre sulla pittura recitati nella R. Accademia di Londra, traduzione dall’inglese, Roma 1804, in 4.
Il traduttore, che intitola il libro a Mons. Sanseverino, è il Sig. Luigi Especo.
Il traduttore, che intitola il libro a Mons. Sanseverino, è il Sig. Luigi Especo.
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130. FURIETTI Josephi Alexandri, De musivis, Romae 1752, in 4, fig.
Con sei grandi tav. in rame, esempl. in carta gr.
Con sei grandi tav. in rame, esempl. in carta gr.
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131. GAGLIANI Vincenzo, Argomenti di storia siciliana divisati in pittura, Palermo 1813, in 8, M. 66.
Questa breve memoria indirizzata al celebre poeta Ab. Meli è relativa ad opere che vennero di già eseguite e serve piuttosto per interpretare il complicato modo con cui furono simboleggiate, M. 66.
Questa breve memoria indirizzata al celebre poeta Ab. Meli è relativa ad opere che vennero di già eseguite e serve piuttosto per interpretare il complicato modo con cui furono simboleggiate, M. 66.
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132. GAUTIER, L’arte di acquarellare, con annotazioni e supplementi, traduzione dal francese, Lucca 1760, in 8.
Operetta scritta con molto giudizio eccellente per le pratiche che insegna.
Operetta scritta con molto giudizio eccellente per le pratiche che insegna.
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134. GILIO Giovanni Andrea da Fabriano, Due Dialoghi, nel primo de’ quali si ragiona delle parti morali e civili de’ letterati e cortigiani e dell’utile che i principi cavano da’ letterati; nel secondo si tratta degli errori de’ pittori circa le storie, in Camerino, presso Antonio Gioioso, 1564, in 4.
In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
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135. GIOVIO, Discorso sulla pittura, Londra 1776, in 8.
Questo colto signore era dotato del giusto senso delle arti e lo esprimeva in ogni opera sua.
Questo colto signore era dotato del giusto senso delle arti e lo esprimeva in ogni opera sua.
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139. GUIDOTTI Alberto, Metollo facile per formare qualunque siasi sorte di vernice della China e del Giappone, praticato in Francia e in Inghilterra, Rimino 1784, in 8.
Il meglio di questo libro è tolto da quello del Bonanni.
Il meglio di questo libro è tolto da quello del Bonanni.
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140. HACKERT Filippo, Lettera sull’uso della vernice nella pittura, Perugia 1788, in 8.
Il metodo suggerito in questo opuscolo è il più facile e sicuro.
Il metodo suggerito in questo opuscolo è il più facile e sicuro.
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142. IDEA del perfetto pittore per servire di regola nel giudizio che si deve formare intorno l’opere dei pittori, 1769 Torino, in 12.
Libro superficiale, di cattiva e scorretta edizione, il quale non è formato però, né estratto dall’altro di Federico Zuccheri, parimente stampato in Torino 1607 che porta quasi lo stesso titolo.
Libro superficiale, di cattiva e scorretta edizione, il quale non è formato però, né estratto dall’altro di Federico Zuccheri, parimente stampato in Torino 1607 che porta quasi lo stesso titolo.
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143. DE JORIO Andrea, Sul metodo degli antichi nel di pingere i vasi e sulle rappresentanze de’ più interessanti del R. Museo, Napoli 1813, in 8, M. 66.
144. DE JORIO Andrea, Scheletri cumani dilucidati, Napoli 1810, in 8, fig., M. 66, con cinque tavole in rame.
Memoria piena di curiose ed interessanti notizie.
Memoria piena di curiose ed interessanti notizie.
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153. LAMO Alessandro, Discorso intorno alla scultura e pittura, dove ragiona della vita ed opere in molti luoghi ed a diversi principi e personaggi fatte dall’eccell. e nobile M. Bernardino Campo, pittor cremonese: all’illus. sig. Vespasiano Gonzaga Colonna di Duca Sabioneta, Cremona, presso Cristoforo Draconi, 1584, in 4.
L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte, l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte, l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
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154. LAMO Alessandro, Discorso ec., Cremona 1584, in 4.
Edizione simile alla precedente, ma più completa e più rara. In fronte sta il ritratto di Bernardino Campo e in fine dopo l’ultima pagina col registro dei fogli, seguono altre sei carte, che di raro trovansi unita all’opera indicata, come dovrebbero essere, acciò sarà completa. In queste è stampato il parer sopra la pittura di M. Bernardino Campi pittore cremonese, che occupa le prime quattro carte segnate al basso della pagina. La quinta carta contiene due figure, l’una di fronte, l’altra di profilo con dimostrazioni lineari di proporzioni; nella retropagina sono due sonetti: e l’ultima carta è quella degli errori e correzioni che si riferiscono però ai numeri delle pagine del discorso, ragione per cui debbono essenzialmente far parte di quello, sebbene aderenti a quest’ultimo opuscolo.
Edizione simile alla precedente, ma più completa e più rara. In fronte sta il ritratto di Bernardino Campo e in fine dopo l’ultima pagina col registro dei fogli, seguono altre sei carte, che di raro trovansi unita all’opera indicata, come dovrebbero essere, acciò sarà completa. In queste è stampato il parer sopra la pittura di M. Bernardino Campi pittore cremonese, che occupa le prime quattro carte segnate al basso della pagina. La quinta carta contiene due figure, l’una di fronte, l’altra di profilo con dimostrazioni lineari di proporzioni; nella retropagina sono due sonetti: e l’ultima carta è quella degli errori e correzioni che si riferiscono però ai numeri delle pagine del discorso, ragione per cui debbono essenzialmente far parte di quello, sebbene aderenti a quest’ultimo opuscolo.
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157. LAZZARINI Giovan Andrea canonico e pittore, Opere e dissertazioni in materia di belle arti, Pesaro 1806, vol. 2, in 8.
Questo pittore era ripieno di gusto e di critica ne’ suoi scritti e coloriva con molta grazia. Nel primo volume sono le notizie storiche dell’autore e sue opere e sei dissertazioni dello stesso; in fine un opuscolo sull’architettura di Giovan Battista Passeri. Il secondo è pieno di notizie critiche intorno a molte opere di celebri artisti e di lettere pittoriche.
Questo pittore era ripieno di gusto e di critica ne’ suoi scritti e coloriva con molta grazia. Nel primo volume sono le notizie storiche dell’autore e sue opere e sei dissertazioni dello stesso; in fine un opuscolo sull’architettura di Giovan Battista Passeri. Il secondo è pieno di notizie critiche intorno a molte opere di celebri artisti e di lettere pittoriche.
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159. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, Trattato dell’arte della pittura diviso in 7 libri, nei quali si contiene tutta la teorica e la pratica di essa pittura, Milano 1584, presso Gottardo Ponzio, in 4.
Questo frontespizio fu cangiato nel corso della stessa edizione e trovasi in pochi esemplari.
Questo frontespizio fu cangiato nel corso della stessa edizione e trovasi in pochi esemplari.
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160. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore,La stessa opera con molto più estese indicazioni sul frontespizio, oltre ciò che sta sopra espresso e il cenno della dedica al Duca di Savoia e i privilegi, Milano, per Gottardo Pontio stampatore regio a istanza di Pietro Tini, 1585.
L’edizione è la stessa né avvi altra variazione che il frontespizio e la distribuzione delle linee nella dedicatoria, la quale segue immediatamente ed è composta con una riga di più nella seconda pagina della medesima, senza varianti.
L’edizione è la stessa né avvi altra variazione che il frontespizio e la distribuzione delle linee nella dedicatoria, la quale segue immediatamente ed è composta con una riga di più nella seconda pagina della medesima, senza varianti.
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In alcuni rarissimi esemplari trovasi al fine un foglietto con un capitolo di più, indicandosi che va collocato nel sesto libro dopo il cap. 16 a carte 328 intitolato: dell’arte di allongare la vista quanto si vuole e parimenti di far gli appa26 rati delle scene col quadro sopra detto geometrico; in questo esemplare il foglietto è manoscritto.
In alcuni rarissimi esemplari trovasi al fine un foglietto con un capitolo di più, indicandosi che va collocato nel sesto libro dopo il cap. 16 a carte 328 intitolato: dell’arte di allongare la vista quanto si vuole e parimenti di far gli appa26 rati delle scene col quadro sopra detto geometrico; in questo esemplare il foglietto è manoscritto.
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162. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, Idea del tempio della pittura, nella quale egli discorre dell’origine e fondamento delle cose contenute nel suo trattato dell’arte della pittura, in Milano, per Gottardo Ponto; in fine per Gottardo Pontio, 1590.
163. LOMAZZO Giovannni Paolo milanese pittore, Aggiuntavi: Della forma delle muse cavata dagli antichi autori greci e latini, opera utilissima a’ pittori e scultori, di Giovanni Paolo Lomazi milanese pittore, Milano, per lo stesso, 1591. Legata coi medesimi trattati è la Vita di Giacomo Robusti detto il Tintoretto fedelmente descritta da Carlo Ridolfi, Venezia 1642, in 4.
Quest’ultima venne stampata parecchi anni prima della sua opera le Meraviglie dell’arte. Esemplare del Tuano.
Quest’ultima venne stampata parecchi anni prima della sua opera le Meraviglie dell’arte. Esemplare del Tuano.
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