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4083. ROSEMBERG (de) Mad. la Contesse, Alticchiero illustrato, Padova 1787, in 4, fig.
Opera eseguita con diligenza e con gusto da una coltissima dama. Questo era luogo di delizia d’uno de’ più amabili e colti patrizi veneziani il signor Angelo Querini, ornato con tutta l’Attica venustà, e dopo la di lui morte andò negletto, e i monumenti dispersi, precorrendo il destino della Repubblica.
Opera eseguita con diligenza e con gusto da una coltissima dama. Questo era luogo di delizia d’uno de’ più amabili e colti patrizi veneziani il signor Angelo Querini, ornato con tutta l’Attica venustà, e dopo la di lui morte andò negletto, e i monumenti dispersi, precorrendo il destino della Repubblica.
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2565. COLTELLINI Lodovico, Lettera all’ab. Sestini intorno a un avorio etrusco, Cortona 1787. — Altra allo stesso su d’una medaglia etrusca, Cortona 1788. — Promemoria sopra una medaglia etrusca d’argento trovata nel paese de’ Grigioni, Cortona 1789 col disegno di questa medaglia da unirsi alla Promemoria 1790, in 4, fig., M. 23.
1436. AMORE Prigioniero in Delo. Torneo fatto in Bologna nel 1628. Dedicato a Ferdinando il Gran Duca di Toscana. Disegnato ed inciso da Giovan Battista Coriolani, in fol. fig.
Sono 15 tavole in foglio intero con ricche invenzioni.
Sono 15 tavole in foglio intero con ricche invenzioni.
Show More MDCXXIX
2000. BONASONE Giulio, Amori, sdegni e gelosie di Giunone.
Tavole 22 dal medesimo inventate, ed incise in fol. pic.
Tavole 22 dal medesimo inventate, ed incise in fol. pic.
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1969. VAENII Othonis, Amorum emblemata figuris aeneis incisa, Antuerpiae, Venalia apud auctorem 1608, in 4, per traverso figurato.
Elegantissimo per le sue incisioni. Esemplare di prima freschezza in 124 tavole con motti ed illustrazioni poetiche in lingua latina, italiana e francese.
Elegantissimo per le sue incisioni. Esemplare di prima freschezza in 124 tavole con motti ed illustrazioni poetiche in lingua latina, italiana e francese.
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1059. HOGARTH Guglielmo, L’analisi della Bellezza, tradotta dall’inglese, Livorno 1771, in 8, fig.
Come una gran parte del pregio delle opere di questo insigne autore sta nel gusto e nella precisione dei disegni intagliati originalmente, così troppo si perde per la mancanza delle buone tavole in una versione eseguita con negligenza.
Come una gran parte del pregio delle opere di questo insigne autore sta nel gusto e nella precisione dei disegni intagliati originalmente, così troppo si perde per la mancanza delle buone tavole in una versione eseguita con negligenza.
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336. DEL MEDICO Giuseppe, Anatomia per l’uso de’ pittori e scultori, Roma 1811, in fol. fig. con 38 tav.
Ottimamente disegnate ed incise e forse nessun’opera venne fin’ora eseguita sotto questo punto di vista con miglior successo. Questa è adottata dall’Accademia di Roma, M. 81.
Ottimamente disegnate ed incise e forse nessun’opera venne fin’ora eseguita sotto questo punto di vista con miglior successo. Questa è adottata dall’Accademia di Roma, M. 81.
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3730. FONTANA Carlo cav. architetto, L’anfiteatro Flavio descritto, e delineato, nell’Haja, presso Isacco Vaillant, 1725, in fol., fig.
Un’introduzione sui teatri, e gli anfiteatri, e cinque libri su questo monumento insigne dell’antichità, dottamente estesi e pieni di critica e di erudizione, sono illustrati da 42 tavole in rame delineate dall’autore. Esemplare in carta grande.
Un’introduzione sui teatri, e gli anfiteatri, e cinque libri su questo monumento insigne dell’antichità, dottamente estesi e pieni di critica e di erudizione, sono illustrati da 42 tavole in rame delineate dall’autore. Esemplare in carta grande.
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835. EUCLIDE, La prospettiva, tradotta dal P. Egnazio Danti. Aggiuntavi la prospettiva di Eliodoro Larisseo Greco e Latino, Firenze, pei Giunti, 1573, in 4, picc. fig.; in fine: Aggiunte le annotazioni al trattato dell’astrolabio e del planisfero universale del P. Danti fatte da Gherardo Spini, Firenze, pel Sermartelli, 1570, in 4.
Aureo libro per ciò che riguarda gli uomini sommi che vi concorsero; ma la prospettiva vi è trattata come obiettiva e secondo le leggi fisiche dell’ottica non troppo sviluppate per la loro applicazione alle pratiche dell’arte.
Aureo libro per ciò che riguarda gli uomini sommi che vi concorsero; ma la prospettiva vi è trattata come obiettiva e secondo le leggi fisiche dell’ottica non troppo sviluppate per la loro applicazione alle pratiche dell’arte.
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339. MORO Jacopo, Anatomia ridotta ad uso de’ pittori e scultori, Vinegia 1679, in fol. figur. Aggiuntavi una breve istruzione per dipingere a fresco.
Giuseppe Montani pubblicò questo lavoro del cavaliere G. Moro dilettante di simili studi: nel quale però sono copiate in contorno tutte le tavole anatomiche che Tiziano disegnò per la prima edizione di Vesalio, concentrando le figure in 19 tavole con molte chiare e buone illustrazioni. L’istruzione per per dipingere a fresco è quella prodotta dal P. Pozzi nel suo secondo volume della prospettiva e nell’Antologia dell’arte pittorica.
Giuseppe Montani pubblicò questo lavoro del cavaliere G. Moro dilettante di simili studi: nel quale però sono copiate in contorno tutte le tavole anatomiche che Tiziano disegnò per la prima edizione di Vesalio, concentrando le figure in 19 tavole con molte chiare e buone illustrazioni. L’istruzione per per dipingere a fresco è quella prodotta dal P. Pozzi nel suo secondo volume della prospettiva e nell’Antologia dell’arte pittorica.
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4067. PIGNORIA Lorenzo, L’Antenore, Padova, presso Paolo Tozzi, 1625, in 4, M. 63.
Il frontespizio è figurato; poi segue la dedica ai deputati 250 di Padova, indi il sommario degli 8 capitoli. L’albero genealogico intagliato in rame, un avviso al lettore ove comincia il numero delle pagine sino alla 49. Vi si trovano quattro tavole di monumenti, e due foglietti d’iscrizioni in fine, oltre le pagine numerate: si avverta di non confondere quest’opera coll’altra delle Origini di Padova, escita alla luce nell’anno stesso.
Il frontespizio è figurato; poi segue la dedica ai deputati 250 di Padova, indi il sommario degli 8 capitoli. L’albero genealogico intagliato in rame, un avviso al lettore ove comincia il numero delle pagine sino alla 49. Vi si trovano quattro tavole di monumenti, e due foglietti d’iscrizioni in fine, oltre le pagine numerate: si avverta di non confondere quest’opera coll’altra delle Origini di Padova, escita alla luce nell’anno stesso.
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1291. ANTIALMANACCO per l’Almanacco Pittorico di Cremona dell’anno 1774 colle osservazioni sulle pitture di Cremona di Corinzio Vermagi, Brescia 1774, in 8.
Diatribe e controversie fra artisti.
Diatribe e controversie fra artisti.
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4382. TEMANZA Tommaso, Antica pianta dell’inclita città di Venezia delineata circa la metà del XII secolo, dissertazione topografica storico-critica, Venezia 1781, in 4, fig.
Colla tavola della pianta. Libro pieno di preziose notizie tratte dagli archivj.
Colla tavola della pianta. Libro pieno di preziose notizie tratte dagli archivj.
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3795. MIRRI Lodovico, Le antiche camere delle terme di Tito, e le loro pitture restituite al pubblico, delineate, incise, e dipinte, descritte da Giuseppe Carletti, Roma 1776, in fol.
In questo volume non sono che le descrizioni e la dedica, le quali in foglietto piccolo o quarto grande apparvero separatamente dalle tavole, come rilevasi dall’avviso di associazione che vi va annesso. Libro di 100 pagine in carta grande. Esemplare di dedica della biblioteca di Pio VI.
In questo volume non sono che le descrizioni e la dedica, le quali in foglietto piccolo o quarto grande apparvero separatamente dalle tavole, come rilevasi dall’avviso di associazione che vi va annesso. Libro di 100 pagine in carta grande. Esemplare di dedica della biblioteca di Pio VI.
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3151. VERMIGLIOLI Giovan Battista, Le antiche iscrizioni perugine raccolte e illustrate, Perugia, vol. 2, 1804, in 4, figurato.
Contiene il primo volume le iscrizioni etrusche, il secondo le greche e le romane: con alcune tavole a’ luoghi voluti del testo. Opera dottissima e laboriosissima.
Contiene il primo volume le iscrizioni etrusche, il secondo le greche e le romane: con alcune tavole a’ luoghi voluti del testo. Opera dottissima e laboriosissima.
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3609. BELLORI, Le antiche lucerne sepolcrali figurate, raccolte dalle cave sotterranee, e dalle grotte di Roma. Parti tre in un volume. Disegnate, intagliate nelle loro forme da Pietro Santi Bartoli con osser 174 vazioni del Bellori, Roma 1691, prima edizione di mirabile freschezza e conservazione.
Quest’opera è divisa in tre parti. La prima contiene 37 tavole, la seconda 46, la terza 33, e in fine vi sono altre sei tavole addizionali non numerate le quali trovansi in pochi esemplari di questa prima, e in nessuno delle susseguenti edizioni.
Quest’opera è divisa in tre parti. La prima contiene 37 tavole, la seconda 46, la terza 33, e in fine vi sono altre sei tavole addizionali non numerate le quali trovansi in pochi esemplari di questa prima, e in nessuno delle susseguenti edizioni.
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3610. BELLORI, Le antiche lucerne, Roma 1729, stampate dopo esser passate le tavole in proprietà di Lorenzo Filippo de’ Rossi calcografo vaticano, in fol., seconda edizione. Vedi anche all’articolo Raccolta di varie antichità.
2575. FINI ab. Giuseppe, Antiche memorie appartenenti alla città di Cora, ricavate e tradotte dall’opera del Volpi, Roma 1731, in 8, M. 58.
3597. BARTOLI Santi Pietro, Gli antichi sepolcri, ovve 171 ro mausolei romani, ed etruschi trovati in Roma, ed altri luoghi celebri ne’ quali si contengono molte erudite memorie, raccolti, disegnati, e intagliati da Pietro Santi Bartoli, Roma 1704, in fol., esemplare di dedica.
Opera è questa magnifica, nella quale l’incisore superò se stesso per la finezza dell’esecuzione, e per compensare colla squisitezza dell’intaglio la mancanza d’illustrazione, essendo allora morto il Bellori. Sono però bastanti indicazioni a spiegazione delle 110 tavole, che accompagnano il prezioso volume.
Opera è questa magnifica, nella quale l’incisore superò se stesso per la finezza dell’esecuzione, e per compensare colla squisitezza dell’intaglio la mancanza d’illustrazione, essendo allora morto il Bellori. Sono però bastanti indicazioni a spiegazione delle 110 tavole, che accompagnano il prezioso volume.
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3954. BERTOLI Gian Domenico, Le antichità di Aquileja raccolte, disegnate, ed illustrate, Venezia 1739, in fol., fig.
L’opera è piena di tavole e monumenti parte intagliati in 231 legno, e parte in rame stampati fra il testo. È singolare la bonarietà di questo scrittore, e antiquario, con cui beveva all’ingrosso ciò che gli veniva presentato. Basti il vedere la dissertazione che è stampata in quest’opera a p. 53 fino alla 64 nella quale intende a provare, e spiegare, che una moderna incisione in cristallo (di Valerio Belli vicentino) sia un antichissimo monumento, e non solo non ravvisa lo stile del cinquecento, ma studiasi a spiegare, dopo un diluvio di deduzioni e congetture, che il nome dell’autore scrittovi a gran caratteri, come sempre soleva VALE. VI. F. voglia dire vale, vive felix. Tenga le risa chi può.
L’opera è piena di tavole e monumenti parte intagliati in 231 legno, e parte in rame stampati fra il testo. È singolare la bonarietà di questo scrittore, e antiquario, con cui beveva all’ingrosso ciò che gli veniva presentato. Basti il vedere la dissertazione che è stampata in quest’opera a p. 53 fino alla 64 nella quale intende a provare, e spiegare, che una moderna incisione in cristallo (di Valerio Belli vicentino) sia un antichissimo monumento, e non solo non ravvisa lo stile del cinquecento, ma studiasi a spiegare, dopo un diluvio di deduzioni e congetture, che il nome dell’autore scrittovi a gran caratteri, come sempre soleva VALE. VI. F. voglia dire vale, vive felix. Tenga le risa chi può.
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