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3494. CICOGNARA, Schleghel, Mustoxidi, Dandolo, Ciampi , Collezione d’opuscoli intorno ai cavalli di S. Marco: sono otto dissertazioni, In Venezia e in Firenze, in Padova e in Varsavia, M. 79.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
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3051. VERNAZZA Josepho de Fréney, Recensio nummorum qui Secusii anno 1812 mense septembri sunt reperti, Augustae Taurinorum, in 4.
La sobrietà, l’eleganza tipografica, l’ordine e la chiarezza non lasciano nulla a bramare di più in questo prezioso opuscolo col ritratto del dottissimo autore in principio.
La sobrietà, l’eleganza tipografica, l’ordine e la chiarezza non lasciano nulla a bramare di più in questo prezioso opuscolo col ritratto del dottissimo autore in principio.
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3642. CANCELLIERI, Storia de’ solenni possessi de’ sommi Pontefici detti antichi processi, o processioni, dopo la loro incoronazione della basilica Vaticana alla Lateranense, Roma 1802, in 4.
Grande opera ripiena di memorie, ed annotazioni eruditissime, come lo sono tutti i libri di quell’infaticabile letterato.
Grande opera ripiena di memorie, ed annotazioni eruditissime, come lo sono tutti i libri di quell’infaticabile letterato.
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3105. BOSSI Louis, Lettres sur deux inscriptions prétendues runiques trouvées à Vénise, Turin 1805, en 8, fig. con tre tavole in rame. — Aggiuntovi: Dei basilischi, dragoni ed altri animali creduti favolosi, dissertazione epistolare, Milano 1792, in 8, fig. con tre tavole in rame.
Il sig. Akerblad, osservando in Venezia i leoni posti all’ingresso dell’Arsenale, che prima stavano al porto Pireo d’Atene, sostenne che le iscrizioni poste sul loro fianco fossero runiche e questa opinione è combattuta con buoni argomenti.
Il sig. Akerblad, osservando in Venezia i leoni posti all’ingresso dell’Arsenale, che prima stavano al porto Pireo d’Atene, sostenne che le iscrizioni poste sul loro fianco fossero runiche e questa opinione è combattuta con buoni argomenti.
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2320. MEMORIE de’ pittori messinesi, Napoli, nella stamperia Reale, 1792, in 4.
Questo libretto fu fatto stampare dal sig. Filippo Hachert dopo il suo ritorno di Sicilia.
Questo libretto fu fatto stampare dal sig. Filippo Hachert dopo il suo ritorno di Sicilia.
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3131. MIGLIORE Cajetani, Inscriptiones et carmina: edidit Antonius Testa, Ferrariae 1789, in 4, M. 3.
Meriterebbero d’essere più conosciute le belle iscrizioni di questo dottissimo scrittore, che visse fra lo splendore della fortuna e trattò le lettere a guisa d’ozio soave, che lo facevano posare dalle cure di Stato, le quali gli erano affidate nella legazione di Ferrara.
Meriterebbero d’essere più conosciute le belle iscrizioni di questo dottissimo scrittore, che visse fra lo splendore della fortuna e trattò le lettere a guisa d’ozio soave, che lo facevano posare dalle cure di Stato, le quali gli erano affidate nella legazione di Ferrara.
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3342. Siebenkees Jo. Philippi, Expositio tabulae hospitalis ex aere antiquissimae in Museo Borgiano Velitris adservatae, Romae 1789, in 4, fig., M. 18 e 78. 128
3122. LUPULI Michaelis Archangeli, In mutilam veterem Corphiniensem inscriptionem, commentarius, Neapoli 1786, in 8, fig.
2693. PAOLI Paol Antonio, Della città di Pesto. Dissertazioni, Roma 1784, in fol., fig.
Il testo è stampato in bei caratteri a colonna, ital. e latino. Sonovi 65 tavole in rame assai ben intagliate da Volpato, da Bartolozzi e da altri sui disegni de’ migliori artisti. Opera molto più esatta della prima che pubblicò in Londra il sig. 34 Major nel 1768 ma che lascia nondimeno agli architetti desiderio di maggior precisione.
Il testo è stampato in bei caratteri a colonna, ital. e latino. Sonovi 65 tavole in rame assai ben intagliate da Volpato, da Bartolozzi e da altri sui disegni de’ migliori artisti. Opera molto più esatta della prima che pubblicò in Londra il sig. 34 Major nel 1768 ma che lascia nondimeno agli architetti desiderio di maggior precisione.
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3137. MORCELLI Stephani Antonii, Inscriptiones commentariis subjectis, Romae 1783, in 4.
Tutte le opere di questo dottissimo autore possono riguardarsi come le più classiche instituzioni e i più perfetti modelli dello stile lapidario.
Tutte le opere di questo dottissimo autore possono riguardarsi come le più classiche instituzioni e i più perfetti modelli dello stile lapidario.
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2938. MUSEUM nummarium Milano-Viscontianum, trajecti ad Rhenum 1782, in 8.
Non contiene questo né tavole, né illustrazioni e non è che un elenco con la pura descrizione delle monete di questa ampia raccolta.
Non contiene questo né tavole, né illustrazioni e non è che un elenco con la pura descrizione delle monete di questa ampia raccolta.
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3501. ELEGANTIORES statuae antiquae in variis romanorum palatiis asservatae, Romae, 1776, ex typis Barbiellini, constat tab. 42, in 4, fig.
Opera di speculazione libraria inutile a chi conosce il disegno e le arti.
Opera di speculazione libraria inutile a chi conosce il disegno e le arti.
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2915. MAGNAN Dominici, Brutia numismatica, Roma 1773 seu Brutiae hodie Calabriae populorum numismata omnia, in fol., fig.
Sono le stesse tavole delle precedenti, che con qualche illustrazione di più servirono a quest’opera in foglio e a fare un merito all’autore presso il cardinale Albani.
Sono le stesse tavole delle precedenti, che con qualche illustrazione di più servirono a quest’opera in foglio e a fare un merito all’autore presso il cardinale Albani.
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2618. PASSERII, De marmoreo sepulcrali cinerario Perusiae effosso arcanis ethnicorum sculpturis insignito, Romae 1773, in 4, fig., M. 28.
3300. PASSERII Joannis Baptistae, De marmoreo sepulcrali cinerario Perusiae effosso arcanis ethnicorum sculpturis insignito, Romae 1773, in 4, fig., M. 1 e 78.
Oltre la tavola del monumento sono parecchi altri intagli di gemme in diversi luoghi fra il testo.
Oltre la tavola del monumento sono parecchi altri intagli di gemme in diversi luoghi fra il testo.
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3929. ALLEGRANZA P. Giuseppe, De sepulcris christianis in aedibus sacris, et in 227 scriptiones sepulcrales christianae in Insubria Austriaca repertae, Mediolani 1773, in 4.
2344. PASSERI Giambattista, Vite de’ pittori, scultori e architetti che hanno lavorato in Roma, morti dal 3971641 fino al 1673. Prima edizione, Roma 1772, in quarto.
Questa è la continuazione del Baglioni.
Questa è la continuazione del Baglioni.
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3333. SCHIOPPALALBA Joan. Baptistae, In perantiquam sacram tabulam graecam, insigni sodalitio sanctae Mariae Charitatis Venetiarum, ab amplissimo cardinali Bessarione dono datam; dissertatio, Venetiis 1767, in 4, fig.
Vi fu un cappellano di S. M. della Carità, che illustrò questo prezioso monumento. Ma fin’ora non fu né un cappellano, né un canonico di S. Marco che illustrasse la Palla d’Oro, la quale è il primo monumento d’arti della cristianità. Questo lavoro è ben fatto: col ritratto del Bessarione e quattro gran tavole in fine. Il monumento ora trovasi in Vienna.
Vi fu un cappellano di S. M. della Carità, che illustrò questo prezioso monumento. Ma fin’ora non fu né un cappellano, né un canonico di S. Marco che illustrasse la Palla d’Oro, la quale è il primo monumento d’arti della cristianità. Questo lavoro è ben fatto: col ritratto del Bessarione e quattro gran tavole in fine. Il monumento ora trovasi in Vienna.
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3092. AMADUTII, Ad virum clarissimum Janum Plancum epistola, qua inscriptiones nonullae Ariminenses a falsitatis nota, qua eas Scipio Maffejus inusserat, vindicantur, Lucae 1767, in 12, M. 67.
Con quattro foglietti di aggiunte autografe manoscritte.
Con quattro foglietti di aggiunte autografe manoscritte.
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