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1101. HOMERI Illiadis fragmenta et picturae: accedunt scholia vetera ad Odysseam, item Didymi Alexandrini marmorum et lignorum mensurae edente Angelo Maio Ambrosiani Collegii doct. ec. Mediolani Regiis typis 1819, in fol.
Sono 58 gli antichi fragmenti intagliati e pubblicati in quest’opera, non molto dissimili per lo stile da quelli del Codice Virgiliano e del Terenziano nella libreria Vaticana già noti e pubblicati.
Sono 58 gli antichi fragmenti intagliati e pubblicati in quest’opera, non molto dissimili per lo stile da quelli del Codice Virgiliano e del Terenziano nella libreria Vaticana già noti e pubblicati.
Show More Vedi TISCHBEIN. Vedi DE PASSE CRISPIN.
2309. MAIER Andrea, Della imitazione pittorica, della eccellenza delle opere di Tiziano e della vita dello stesso scritta da Stefano Ticozzi, Venezia, Tipografia Alvisopoli, 1818, in 8.
Questo Libro per la prima parte è ingegnoso, singolare, ardito, sebbene possa trovare qualcuno che sia di un avviso diverso molto dall’autore. Per la seconda è utile, diligente, istruttivo. Per l’ultima è troppo severo nella critica e poteva rettificare senza puntare. È da bramarsi che questo scrittore non tralasci però di produrre altre opere in materia d’arte.
Questo Libro per la prima parte è ingegnoso, singolare, ardito, sebbene possa trovare qualcuno che sia di un avviso diverso molto dall’autore. Per la seconda è utile, diligente, istruttivo. Per l’ultima è troppo severo nella critica e poteva rettificare senza puntare. È da bramarsi che questo scrittore non tralasci però di produrre altre opere in materia d’arte.
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1232. BOLOGNA Caroli, De monumentis artium et litterarum nuper a Gallia in Italiam reportatis Oratio, Patavii 1818, in 8, M. 106. 217
4618. RUFFI Jordani calabrensis, Hippiatria, nunc primum edente Hieronymo Molin, Patavii 1818, in 8.
L’autore scriveva nel XIII secolo, ma la sua latinità lo farebbe presupporre d’un’epoca migliore.
L’autore scriveva nel XIII secolo, ma la sua latinità lo farebbe presupporre d’un’epoca migliore.
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2929. MERCATI Michaelis, Metallotheca opus postumum e tenebris in lucem eductum opere, et studio Joannis Mariae Lancisii, Romae, ex officina Salvioni, 1817, in fol., fig.
Questo libro contiene un po’ di tutto, ma in specie molte tavole di metalli e minerali e anche molte statue e monumenti di antichità. Sonovi i ritratti del Mercati e del Lancisi. Occorre esaminare se siavi l’appendice con 19 tavole pubblicata nel 1719, che deve esservi annessa. Le tavole numerosissime del volume stanno riportate fra il testo e sono eseguite accuratamente.
Questo libro contiene un po’ di tutto, ma in specie molte tavole di metalli e minerali e anche molte statue e monumenti di antichità. Sonovi i ritratti del Mercati e del Lancisi. Occorre esaminare se siavi l’appendice con 19 tavole pubblicata nel 1719, che deve esservi annessa. Le tavole numerosissime del volume stanno riportate fra il testo e sono eseguite accuratamente.
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3494. CICOGNARA, Schleghel, Mustoxidi, Dandolo, Ciampi , Collezione d’opuscoli intorno ai cavalli di S. Marco: sono otto dissertazioni, In Venezia e in Firenze, in Padova e in Varsavia, M. 79.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
Nel 1815, mentre furono rimessi all’antica loro sede i quattro cavalli reduci da Parigi, noi pubblicammo una breve memoria che dai due dotti Schlegel e Mustoxidi fu attaccata con forza, volendosi da loro impugnare che potessero essere opera romana e volendo divinizzarli come esimio lavoro della Grecia. Un giovinetto, discendente da quell’Enrico Dandolo che conquistò Costantinopoli e mandò i cavalli a Venezia, credette di esporre le sue opinioni in opposizione dei due letterati suddetti e dal secondo fu non solo confutato, ma crudel 156 mente deriso; non tacque il giovine patrizio e si stamparono varj scritti. Noi crediamo di avere a tutto risposto in una nota del 3 tomo della Storia della Scultura, la quale in ottavo riprodotta di trova qui unita. E il sig. Ciampi da Varsavia aggiunse anche la sua alle nostre opinioni.
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3201. CIAMPI Sebastiano, De veteribus institutis in re literaria, Florentiae 1815, in 8, M. 34.
974. ANSALDI Innocenzo, L’arte della pittura, traduzione in versi toscani del poema latino di Carlo Alfonso Du Fresnoy, Lucca 1813, in 8, col testo a fronte, M. 46.
3051. VERNAZZA Josepho de Fréney, Recensio nummorum qui Secusii anno 1812 mense septembri sunt reperti, Augustae Taurinorum, in 4.
La sobrietà, l’eleganza tipografica, l’ordine e la chiarezza non lasciano nulla a bramare di più in questo prezioso opuscolo col ritratto del dottissimo autore in principio.
La sobrietà, l’eleganza tipografica, l’ordine e la chiarezza non lasciano nulla a bramare di più in questo prezioso opuscolo col ritratto del dottissimo autore in principio.
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3180. BOETTIGERI Carl August, Explicatio antiquaria anaglyphi in Museo Napoleonico, Lipsiae 1809, in 8, fig., M. 102.
Nel frontespizio vedesi il monumento intagliato.
Nel frontespizio vedesi il monumento intagliato.
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