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6. BATTEUX Ch., Les beaux Arts reduites à un même principe, Paris 1747, in 12.
Questo è uno de’ scrittori francesi di più sana critica nelle teoriche.
Questo è uno de’ scrittori francesi di più sana critica nelle teoriche.
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7. BETTINELLI Saverio, Dell’entusiasmo delle belle arti, Milano 1769, in 8.
Facilmente in questo autore si riconosce l’ uomo di lettere affatto digiuno delle pratiche dell’arte e la sua critica in queste materie non pareggia il suo gusto nella letteratura.
Facilmente in questo autore si riconosce l’ uomo di lettere affatto digiuno delle pratiche dell’arte e la sua critica in queste materie non pareggia il suo gusto nella letteratura.
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27. ESTEVE M., L’esprit des beaux Arts ou histoire raisonnée du goût, Paris 1753, 2 vol. leg. in uno in 12.
Si tratta con rapidità nel primo volume di quest’opera della musica, del ballo, della pittura, della prospettiva e della scultura e tutto il secondo è consecrato all’architettura. In generale l’autore non è dominato da prevenzioni false e dice molte cose con saviezza, e sana critica.
Si tratta con rapidità nel primo volume di quest’opera della musica, del ballo, della pittura, della prospettiva e della scultura e tutto il secondo è consecrato all’architettura. In generale l’autore non è dominato da prevenzioni false e dice molte cose con saviezza, e sana critica.
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28. DIALOGUES sur les arts entre un artiste americain et un amateur français, Amsterdam 1756.
Opuscolo singolare, che apparve nell’anno precedente a cui in forza particolarmente di un foglietto di supplica; diretto ai lettori in fine, fu mutata la data del luogo e dell’anno. La prima edizione comparve chez Duchesne 1755 ed il foglietto inserto alla fine del volume è una satira scritta da 5 qualcuno ferito dagli scritti dell’autore pieni di critica sanissima. In fronte all’esemplare sono alcune note di M. Villoison dalle quali si conosce come l’autore, quantunque anonimo, è lo stesso M. Estéve di Montpellier.
Opuscolo singolare, che apparve nell’anno precedente a cui in forza particolarmente di un foglietto di supplica; diretto ai lettori in fine, fu mutata la data del luogo e dell’anno. La prima edizione comparve chez Duchesne 1755 ed il foglietto inserto alla fine del volume è una satira scritta da 5 qualcuno ferito dagli scritti dell’autore pieni di critica sanissima. In fronte all’esemplare sono alcune note di M. Villoison dalle quali si conosce come l’autore, quantunque anonimo, è lo stesso M. Estéve di Montpellier.
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29. FALCONET Etienne statuaire, Ouvres contenantes plusieurs écrits relatifs aux beaux arts, Lausanne 1781, 6 vol. in 8.
Questo può dirsi il Milizia della Francia, se non per 1’estensione delle varie dottrine, per l’ardimento al certo della sua critica, e delle sue nuove opinioni.
Questo può dirsi il Milizia della Francia, se non per 1’estensione delle varie dottrine, per l’ardimento al certo della sua critica, e delle sue nuove opinioni.
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104. Comanini D. Gregorio, Il Figino, ovvero del fine della pittura, dialogo, Mantova 1591, per Francesco Osanna, in 4.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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109. DIDEROT, Essais sur la peinture, à Paris, chez Fr. Buisson, l’an IV de la Republique in 8. Oltre a questa prima Opera di 110 pagine, contiene il volume anche: Observations sur le Salon de peinture de 1765 par le meme Auteur.
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per 300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per 300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
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150. LACOMBE, Le spectacle des beaux arts, ou considerations touchantes leur nature etc., Paris 1758, in 12.
Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
Show More – Aggiuntovi: Les moyens de dévénir peintres en trois heures et d’exécuter au pinceau les ouvrages des plus grands maîtres, sans avoir appris le dessein, Paris 1755.
Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e porta lo specioso titolo indicato.
Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e porta lo specioso titolo indicato.
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188. POSSEVINI Antonii, Tractatio de poesi et pictura ethica, humana et fabulosa collocata cum vera, honesta et sacra, Lugduni 1595, in 12.
Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di materie pittoriche.
Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di materie pittoriche.
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277. GAURICI POMPONII napoletani, De sculptura ad divum Herculem Ferrariae principem, Flor. VIII cal. Jan. 1504, in 8. La lettera di M. Antonio Placido a Lorenzo Strozza che leggesi a principio ci avvisa che questa è òa prima edizione del prezioso libretto. Esemplare intonso.
278. GAURICI POMPONII napoletani, De sculptura, Norimbergae ec., apud Jo. Petreium, 1542, in 4. Magnifica edizione, esemplare del Thuano.
451. BAISEUX, Traité du Beau essentiel dans les arts: applié particulierement à l’architecture, Paris 1690, in 2 vol. leg. in uno.
In fronte al primo è il ritratto dell’autore fatto da Wille e tutta l’opera compresovi il testo è intagliata in rame. Le tavole dell’opera sono 98, ma nulla corrisponde al lusso enorme e al dispendio di sì fatta edizione poiché il bello, che prendesi per iscopo, si perde nei barbarismi d’un gusto falso, e nemico della semplicità, che doveva principalmente costituirlo.
In fronte al primo è il ritratto dell’autore fatto da Wille e tutta l’opera compresovi il testo è intagliata in rame. Le tavole dell’opera sono 98, ma nulla corrisponde al lusso enorme e al dispendio di sì fatta edizione poiché il bello, che prendesi per iscopo, si perde nei barbarismi d’un gusto falso, e nemico della semplicità, che doveva principalmente costituirlo.
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660. SEGUIN, Manuel d’architecture, ou principes des operations primitives de cette art, Paris 1786, in 8, fol.
Versa questo trattato particolarmente sul calcolo delle superficie e dei solidi circolari, sul giro delle curve e sull’estrarre le radici quadrate e cubiche con nuovi e semplici metodi. Con 10 tavole al fine.
Versa questo trattato particolarmente sul calcolo delle superficie e dei solidi circolari, sul giro delle curve e sull’estrarre le radici quadrate e cubiche con nuovi e semplici metodi. Con 10 tavole al fine.
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1049. COLLODI Angelo, Difesa della Bellezza. Lezione accademica, Firenze 1632, in 4.
1051. CROUSAZ, Traité du Beau où l’on montre en quoi consiste ce que l’on nomme ainsi, par des exemples, tirés la plus part des arts et des sciences, Amsterdam 1724, 2 vol., in 12.
1055. ESSAI sur le beau, nouvelle édition augmentée de six discours, sur le modus, le decorum, les graces, l’amour du beau, l’amour desinteressé, Paris 1763, 2 vol., in 12.
L’opera fu composta dal P. André sebben apparisca libro anonimo. Questo libro (imperfetto e insciente l’autore) fu stampato la prima volta in Amsterdam nel 1780 e successivamente nel 1772. La nostra edizione è la seconda, aumentata dall’autore medesimo, dopo esaurita la prima e più succinta, che apparve 22 anni avanti nel 1741 ed è per conseguenza la più completa, e la migliore di questo buon trattato del Bello.
L’opera fu composta dal P. André sebben apparisca libro anonimo. Questo libro (imperfetto e insciente l’autore) fu stampato la prima volta in Amsterdam nel 1780 e successivamente nel 1772. La nostra edizione è la seconda, aumentata dall’autore medesimo, dopo esaurita la prima e più succinta, che apparve 22 anni avanti nel 1741 ed è per conseguenza la più completa, e la migliore di questo buon trattato del Bello.
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1056. FRANCO Niccolò, Dialogo, dove si ragiona delle bellezze all’Eccell. Marchesana del Vasto con varie lettere al fine del volume, in Casale di Monferrato, per Giovanni Guidone, 1542, in 4.
1057. FRANCO Niccolò, L’istessa opera, Venetiis 1542, in 8. In ambe le edizioni è il motto difficile est satyram non scribere.
Le due edizioni apparvero contemporanee per rispondere 188 in esse con molta pubblicità ad un tempo a tante accuse e persecuzioni dia cui era attaccato questo autore allievo e compagno dell’Aretino, che si cuoprì in quest’opera coll’egida di grandi nomi nella dedica e nelle lettere, ma ognuno sa la trista fine che poi fece.
Le due edizioni apparvero contemporanee per rispondere 188 in esse con molta pubblicità ad un tempo a tante accuse e persecuzioni dia cui era attaccato questo autore allievo e compagno dell’Aretino, che si cuoprì in quest’opera coll’egida di grandi nomi nella dedica e nelle lettere, ma ognuno sa la trista fine che poi fece.
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1059. HOGARTH Guglielmo, L’analisi della Bellezza, tradotta dall’inglese, Livorno 1771, in 8, fig.
Come una gran parte del pregio delle opere di questo insigne autore sta nel gusto e nella precisione dei disegni intagliati originalmente, così troppo si perde per la mancanza delle buone tavole in una versione eseguita con negligenza.
Come una gran parte del pregio delle opere di questo insigne autore sta nel gusto e nella precisione dei disegni intagliati originalmente, così troppo si perde per la mancanza delle buone tavole in una versione eseguita con negligenza.
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1060. JAGEMANN Fra Gaudenzio, Saggio sul buon gusto nelle belle arti, dove si spiegano gli elementi dell’estetica, Firenze 1771. — Aggiuntovi: le idee sulla maniera di formarsi eccellente in letteratura e nelle belle arti, 1795.
Sono queste operette elementari e superficiali.
Sono queste operette elementari e superficiali.
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