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1018. EURIALO d’Ascoli, Stanze di varii soggetti. Nel frontespizio è un’elegantissima incisione in legno con un’ape che sugge un fiore e il motto del presente mi godo, e il meglio aspetto, colla dedica al Cardinale Farnese e in fine: Roma in Campofiore per Valerio Dorico a 6 Febbraio 1539. — Aggiunto a questo volamene trovasi l’altro del medesimo autore col titolo Stanze di Eurialo d’Ascoli sopra le statue di Lacoonte, di Venere, e d’ Apollo ai gran Marchese del Vasto: sono precedute dalla dedica e dal privilegio e sono accompagnate dalle relative stampe in legno. In fine: Roma per Valerio Dorico, 20 Giugno 1539.
Questi due libretti sono di pregio e di rarità vera.
Questi due libretti sono di pregio e di rarità vera.
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1035. RIME di diversi nobilissimi ed eccellentissimi autori in morte della Sig. Irene delle Signore di Spilimbergo, Venezia 1561, in 12.
Questa giovane studiò la pittura da Tiziano e fu splendor del suo sesso e della sua età.
Questa giovane studiò la pittura da Tiziano e fu splendor del suo sesso e della sua età.
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1981. ARIAS Montanus, De divinis nuptiis, Antuerpias, cura et aere Phil. Gallaei, 1574, in 4.
Le nozze spirituali stampate da Benedetto Arias Montanus in versi latini, furono qui recate in una parafrasi francese da Pietro Heyns e venne riconosciuta e approvata dall’autore originario nel 1573 come si legge in principio. I disegni por 336tano nella prima stampa la marca I. H. W. Geranius Grossiugus delineabat e son 18 bellissime e freschissime stampe contro le quali sta la parafrasi in francese stampata in eleganti caratteri. Unito a questo trovasi il Viter admirabilium actionum a Phil. Galilaeo apparatum Ben. Ariae Montani singularibus distichis instructum, colla parafrasi come sopra, dissegnato dallo stesso Groningue e con 50 bellissime tavole e un bel frontespizio, ove è una testa del Redentore di mirabile intaglio. Queste due opere erano state prodotte nel 1571 in latino col titolo Humanae salutis monumenta.
Le nozze spirituali stampate da Benedetto Arias Montanus in versi latini, furono qui recate in una parafrasi francese da Pietro Heyns e venne riconosciuta e approvata dall’autore originario nel 1573 come si legge in principio. I disegni por 336tano nella prima stampa la marca I. H. W. Geranius Grossiugus delineabat e son 18 bellissime e freschissime stampe contro le quali sta la parafrasi in francese stampata in eleganti caratteri. Unito a questo trovasi il Viter admirabilium actionum a Phil. Galilaeo apparatum Ben. Ariae Montani singularibus distichis instructum, colla parafrasi come sopra, dissegnato dallo stesso Groningue e con 50 bellissime tavole e un bel frontespizio, ove è una testa del Redentore di mirabile intaglio. Queste due opere erano state prodotte nel 1571 in latino col titolo Humanae salutis monumenta.
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1016. COMPOSIZIONI (Alcune) di diversi autori in lode del ritratto della Sabina, scolpito in marmo dall’eccellentissimo M. Giovanni Bologna, posto nella Piazza del Serenissimo Gran Duca di Toscana, Firenze, pel Sermartelli, 1583, in 4, fig. M. 37.
Con tre tavole in legno: Opuscoletto ben fatto e divenuto raro, e prezioso fra gli oggetti d’arte.
Con tre tavole in legno: Opuscoletto ben fatto e divenuto raro, e prezioso fra gli oggetti d’arte.
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4747. SIMEONI Gabriello, La vita, e metamorfosi d’Ovidio figurato, e abbreviato in forma d’epigrammi, con altre stanze sopra gli effetti della luna, il ritratto d’una fontana d’Auvergne etc. all’ill. sig. 327 duchessa di Valentinois, Lione, per Giovanni di Tournes, 1584, in 8.
Edizione elegantissima, le cui stampe in legno du Petit Bernard sono assai belle, in numero di tav. 187 con aggiunte al fine d’altri opuscoletti dello stesso Simeoni sulla natura ed effetti della luna nelle cose umane. La fontana di Roing in Overnia, e l’apologia generale del Simeoni contro tutti i calunniatori e impugnatori dell’opere passate, presenti, e avvenire.
Edizione elegantissima, le cui stampe in legno du Petit Bernard sono assai belle, in numero di tav. 187 con aggiunte al fine d’altri opuscoletti dello stesso Simeoni sulla natura ed effetti della luna nelle cose umane. La fontana di Roing in Overnia, e l’apologia generale del Simeoni contro tutti i calunniatori e impugnatori dell’opere passate, presenti, e avvenire.
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2542. OBELISCI Vaticani Opuscula. Sive Gallesini Petri, obeliscus vaticanus, pietate invictissimae crucis sacerd. ad perpetuitatem praeclaris litteris laudatus, Romae 1587. — Ordo dedicationis obelisci, Romae 1586. — Familiaris epistola e Roma in Hispaniam missa in qua explicatur translatio obelisci, Romae 1586.Bargaei Petri Angeli, Commentarius de obelisco, Romae 1586.De Aguilar Jo. Baptista in dedicatione obelisci epigrammata collecta, Romae 1587.Blanci Guglielmi, Epigrammata in obeliscum, Romae 1586.Gaci Cosimo, Dialogo in cui si parla delle operazioni di Sisto V e in particolare del trasporto dell’obelisco vaticano, Roma 1586. Pigafetta Filippo, Discorso intorno la storia della guglia e della ragione del muoverla, Roma 1586, in 4.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
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1112. TASSO Torquato, La Gerusalemme con le figure in rame di Bernardo Castello e le annotazioni di Scipio Gentili e di Giulio Guastavini, Genova 1590, presso Girolamo Bertoli, fol. pic.
Questa è l’edizione in cui nove tavole vennero intagliate da Agostino Caracci e undici da Giacomo Franco. Bisogna osservare che il rame del 4 canto non sia ripetuto nel 5 come succede in molti esemplari, altrimenti l’edizione è imperfetta. Questo esemplare è secondo la descrizione del Bure.
Questa è l’edizione in cui nove tavole vennero intagliate da Agostino Caracci e undici da Giacomo Franco. Bisogna osservare che il rame del 4 canto non sia ripetuto nel 5 come succede in molti esemplari, altrimenti l’edizione è imperfetta. Questo esemplare è secondo la descrizione del Bure.
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1037. ROCCO Bernardino veronese, Roma restaurata alla Santità di N. S. Sisto V. Poemetto in ottava rima, Verona 1590, in 8, M. 97.
Questo grazioso poemetto fu dedicato da Marc’Antonio Palazzo al Sig. Carlo Prato Nunzio di Verona presso la Rep. di Venezia e composto di sole 39 stanze, della dedica e del frontespizio.
Questo grazioso poemetto fu dedicato da Marc’Antonio Palazzo al Sig. Carlo Prato Nunzio di Verona presso la Rep. di Venezia e composto di sole 39 stanze, della dedica e del frontespizio.
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1113. TASSO Torquato, Lo stesso, presso il Pavoni, Genova 1617, in fol.
I disegni dello stesso Castello sono diversi e non meno pregiabili di quelli che servirono all’edizione del 1590 e quantunque siano intagliati inferiormente, non è però spregevole edizione. Sonovi due frontespizi coi ritratti del duca di Savoia e del Tasso.
I disegni dello stesso Castello sono diversi e non meno pregiabili di quelli che servirono all’edizione del 1590 e quantunque siano intagliati inferiormente, non è però spregevole edizione. Sonovi due frontespizi coi ritratti del duca di Savoia e del Tasso.
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4787. IMPERIALE Giovan Vincenzo, La Santa Teresa, componimenti ed emblemi con otto tavole in rame, compreso il frontespizio, Venezia, presso il Deuchino, 1622, in 8.
3775. MARIANUS Andreas bononiensis, Ruinarum Romae epigrammata quibus miranda urbis agnoscuntur, sacra visitantur, nova et vetera elogiis recensentur, Bononiae, typis Jo. Montii, 1641, in 8, prima edizione.
Libretto elegantemente scritto, e stampato. Fu riprodotto due anni dopo con correzioni, ed aggiunte, che consistono in alcune prose ed elogi. Questo autore fu medico, e professore in Mantova, in Pisa, e in patria.
Libretto elegantemente scritto, e stampato. Fu riprodotto due anni dopo con correzioni, ed aggiunte, che consistono in alcune prose ed elogi. Questo autore fu medico, e professore in Mantova, in Pisa, e in patria.
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1090. DESMARESTS J., Clouis ou la France chrestienne poeme héroique, Paris, Courbé, 1657, in 4, fig.
Precede al frontespizio l’allegoria del poema intagliata sul disegno di Le Brun. Il ritratto equestre del re è avanti la dedica ed è intagliato sul disegno di Seb. Bourdon, ed ognuno de’ 26 canti di cui è composto il poema è preceduto da un soggetto figurato di passabile intaglio.
Precede al frontespizio l’allegoria del poema intagliata sul disegno di Le Brun. Il ritratto equestre del re è avanti la dedica ed è intagliato sul disegno di Seb. Bourdon, ed ognuno de’ 26 canti di cui è composto il poema è preceduto da un soggetto figurato di passabile intaglio.
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1040. SILOS JO. Michael, Pinacotheca, sive romana pittura et sculptura lib. duo, Romae 1673, in 8, col frontespizio intagliato da Alb. Clouvet, disegnato da Salvator Rosa.
Il primo libro contiene trecento e uno epigrammi sulle pitture principali di Roma, il secondo trecento e due sulle sculture: segue un’appendice di 18 odi su vari argomenti e il catalogo alfabetico di tutti gli oggetti descritti.
Il primo libro contiene trecento e uno epigrammi sulle pitture principali di Roma, il secondo trecento e due sulle sculture: segue un’appendice di 18 odi su vari argomenti e il catalogo alfabetico di tutti gli oggetti descritti.
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3885. SILOS Jo. Michaelis, Pinacotheca sive romana pictura et sculptura, libri duo, Romae 1673, in 12.
In questo libretto sono citate e lodate in tanti epigrammi una quantità di pitture e sculture di Roma, tanto in luoghi pubblici che privati.
In questo libretto sono citate e lodate in tanti epigrammi una quantità di pitture e sculture di Roma, tanto in luoghi pubblici che privati.
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1474. VICECOMES Jo. M., Exequiae in tempio Santi Nazarii Manfredo Septalio Patritio mediolanesi eiusdem basilica canonico celebrata quas summatim exposuit Mar. Jo. M. Vicecomes Accad. Mediolani, 1680, in 8.
Le stampe del catafalco, e de’ sei emblemi, siccome del ritratto sono eseguite sui disegni di Cesare del Fiore. L’orazione funerale del P. Gio. Batt. Pastorini: a cui segue un’accademia funebre.
Le stampe del catafalco, e de’ sei emblemi, siccome del ritratto sono eseguite sui disegni di Cesare del Fiore. L’orazione funerale del P. Gio. Batt. Pastorini: a cui segue un’accademia funebre.
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3013. SPOOR Henrici, Favissae utriusque antiquitatis tam romanae quam grecae in quibus reperiuntur simulacra Deorum, icones magnorum ducum, poetarum etc., Utrajecti 1707, in 4, fig.
Avvi un frontespizio figurato disegnato da G. Hoet e inciso da Bodart: una dedica ad Henrico Adriano Vander Mark, un avviso al lettore. Poi cominciano le tavole colle imagini di cattiva incisione in rame, sotto le quali sono impresse brevi dichiarazioni in minuti caratteri e d’incontro stanno le illustrazioni in versi e alcuni epigrammi. Le immagini sono 99; opera mediocre quantunque tutto sia stato tolto da buoni disegni originali dell’Iconografìa del Canini mal eseguiti da Bodard e quanto vi si è aggiunto sia di cattiva scelta: non è raro che vestansi i corvi delle penne del pavone e che il facciano con somma jattanza come il fece l’autore di questo libro cominciando dal titolo Favissae per imporre a tutto il mondo con una novità, o con una troppo alta importanza, quasi che ogni lettore fosse obbligato a sapere che presso i romani chiamavansi Favissae i sotterranei del Campidoglio destinati ad uso di magazzino per contenervi i frammenti vetusti di statue, vasi e utensili, che non servivano più all’uso delle decorazioni dei palazzi e dei tempi.
Avvi un frontespizio figurato disegnato da G. Hoet e inciso da Bodart: una dedica ad Henrico Adriano Vander Mark, un avviso al lettore. Poi cominciano le tavole colle imagini di cattiva incisione in rame, sotto le quali sono impresse brevi dichiarazioni in minuti caratteri e d’incontro stanno le illustrazioni in versi e alcuni epigrammi. Le immagini sono 99; opera mediocre quantunque tutto sia stato tolto da buoni disegni originali dell’Iconografìa del Canini mal eseguiti da Bodard e quanto vi si è aggiunto sia di cattiva scelta: non è raro che vestansi i corvi delle penne del pavone e che il facciano con somma jattanza come il fece l’autore di questo libro cominciando dal titolo Favissae per imporre a tutto il mondo con una novità, o con una troppo alta importanza, quasi che ogni lettore fosse obbligato a sapere che presso i romani chiamavansi Favissae i sotterranei del Campidoglio destinati ad uso di magazzino per contenervi i frammenti vetusti di statue, vasi e utensili, che non servivano più all’uso delle decorazioni dei palazzi e dei tempi.
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4677. De BENSERADE M., Metamorfoses d’Ovide en Rondeaux imprimés et enrichis de figures par ordre de S. Majesté, vol. 2, in 12, Amsterdam 1714.
Operetta di poco merito, apparsa e sostenuta dal Mecenate che ne favorì la spesa, e assistita da Le Brun, che disegnò certamente alcune delle tante tavole, di cui sono composti i due volumi.
Operetta di poco merito, apparsa e sostenuta dal Mecenate che ne favorì la spesa, e assistita da Le Brun, che disegnò certamente alcune delle tante tavole, di cui sono composti i due volumi.
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1015. COMPONIMENTI poetici in lode del sig. Leopoldo del Pozzo Romano celebre dipintore di musaico per le pitture ristaurate e di nuovo da lui fatte nella Basilica di San Marco in Venezia, scuoprendosi il di lui quadro nella facciata della chiesa, Venezia 1729, in 4, M. 96.
980. CHIUSOLE, Componimenti poetici sopra la pittura trionfante, Siena 1731.
Opera giovanile dell’autore, che apparisce esserti trovato allora nel Collegio di Siena.
Opera giovanile dell’autore, che apparisce esserti trovato allora nel Collegio di Siena.
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3365. AGNELLI dott. Jacopo ferrarese, Gallerie di pitture del card. Tomaso Ruffo vescovo di Ferrara, 1734.
Aggiuntovi il Vesuvio, Baccanale d’Enante vignajolo in occasione dei fuochi d’artificio per l’arrivo del cardinal Ruffo, 1727 e la Roma, poesie a monsignor Bonaventura Barberini arcivescovo di Ferrara consagrate: 1741, Ferrara, in 8.
Aggiuntovi il Vesuvio, Baccanale d’Enante vignajolo in occasione dei fuochi d’artificio per l’arrivo del cardinal Ruffo, 1727 e la Roma, poesie a monsignor Bonaventura Barberini arcivescovo di Ferrara consagrate: 1741, Ferrara, in 8.
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