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3675. CIPRIANI Giovanni, Raccolta di 320 vedute sì antiche che moderne della città di Roma, e di alcuni luoghi suburbani incise a bulino in 80 rami, Roma, in 4 obl.
Oltre al Cipriani molti altri intagliatori lavorarono in questo elegantissimo volumetto. Esemplare freschissimo.
Oltre al Cipriani molti altri intagliatori lavorarono in questo elegantissimo volumetto. Esemplare freschissimo.
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785. BIANCHI Pietro, Osservazioni sull’arena e sul podio dell’anfiteatro Flavio, illustrate e difese da Lorenzo de Romano, Roma, nella stamperia de Romanis, 1812, in fol. fig. M. 81.
Con una gran tavola intagliata in rame. Fu oggetto di molte discussioni un’escavazione in quell’anno fatta, che si dovette fatalmente ricuoprire.
Con una gran tavola intagliata in rame. Fu oggetto di molte discussioni un’escavazione in quell’anno fatta, che si dovette fatalmente ricuoprire.
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3714. FEA Carlo, Dei diritti del principato sugli antichi edifici sacri, e profani in occasione del Pantheon di M. Agrippa, Roma 1806, in 8, fig. — Aggiuntavi dello stesso: L’integrità del Pantheon di M. Agrippa, Roma 1807.
Lo zelo per la conservazione di questo patrio monumento, e per sbarazzarlo dalle case parasite che lo opprimono, non fu coronato di alcun successo sfortunatamente.
Lo zelo per la conservazione di questo patrio monumento, e per sbarazzarlo dalle case parasite che lo opprimono, non fu coronato di alcun successo sfortunatamente.
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1324. GUATTANI Giuseppe Antonio, Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, tomi 6.
Comincia col 1806 e prosiegue sino a quasi tutto il 1817, in 4, fig.
Comincia col 1806 e prosiegue sino a quasi tutto il 1817, in 4, fig.
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3893. UGGERI Angelo architetto milanese, Journées pittoresque des édifices de Rome ancienne avec les édifices de la décadence, les trois ordres d’après les monuments de Rome antique, les détails des materiaux des anciens pour la construction de leurs bâtiments, un supplément aux journées pittoresques, et la journée pittoresque de Tivoli, Roma dal 1800 al 1814, il tutto rilegato in quattro volumi.
In questi volumi, ove le numerose tavole sono eseguite con mediocre gusto, e le illustrazioni un po’ confuse vi si sarebbe bramato un ordine migliore, e una più scrupolosa diligenza. Non manca però d’esservi qualche cosa di buono.
In questi volumi, ove le numerose tavole sono eseguite con mediocre gusto, e le illustrazioni un po’ confuse vi si sarebbe bramato un ordine migliore, e una più scrupolosa diligenza. Non manca però d’esservi qualche cosa di buono.
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758. GIORGI Felice, Descrizione Isterica del teatro di Tor di Nona, Roma 1795, in 4, fig., M. 62.
Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in quel 142 luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
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1224. VISCONTI Ennio Quirino, Lettera su d’un’antica argenteria nuovamente scoperta in Roma, 1793, in 4, M. 28.
Questa è l’argenteria che passò in potere del famoso Sig. Barone di Shellerseim ec. ec.
Questa è l’argenteria che passò in potere del famoso Sig. Barone di Shellerseim ec. ec.
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3913. VISCONTI Ennio Quirino, Lettera su di un’antica argenteria nuovamente scoperta in Roma, 1793, in 4.
3619. BIANCONI Giovan Lodovico, Descrizione dei circhi, e particolarmente di quello di Caracalla; italiano e francese, opera ordinata, e pubblicata con note dall’avvocato Fea, Roma 1789, in fol., fig.
Sonovi oltre a molte vignette allusive al testo, venti gran tavole intagliate in rame. Opera accreditata, e piena di dottrina.
Sonovi oltre a molte vignette allusive al testo, venti gran tavole intagliate in rame. Opera accreditata, e piena di dottrina.
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3838. PIRANESI Francesco, Monumenti degli Scipioni, Roma 1785, in fol. grand.
Le dotte illustrazioni di questi monumenti vennero estese dal signor Ennio Quirino Visconti. Le tavole illustrate sono 6.
Le dotte illustrazioni di questi monumenti vennero estese dal signor Ennio Quirino Visconti. Le tavole illustrate sono 6.
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3915. VISCONTI Ennio Quirino, Monumenti degli Scipioni. Vedi Piranesi.
599. PALLADIO, Le thermes des Romains publiées de nouveau avec quelques observations par Octave Bertotti Scamozzi d’après l’exemplaire du Lord Comte de Burlingthon, imprimé à Londre en 1732, Vicence, chez François Modena, 1785.
Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio. Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio. Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
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1323. GUATTANI Giuseppe Antonio, Monumenti antichi inediti, ovvero notizie sulle antichità e belle Arti di Roma, vol. 6, legati in 3.
Comincia nell’anno 1784 e finisce col 1789,
Comincia nell’anno 1784 e finisce col 1789,
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in 4, fig.
in 4, fig.
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3456. SOMMEREAU Lovis, Les célebres tapisseries de Raphael d’Urbin connues sous le nom d’Arazzi qui sont au Vatican au nombre de 20 pieces, Rome 1780, in fol. obl.
Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
Sono 21 tavole compresovi il frontespizio istoriato colla dedica al principe di Brunswich. Il maneggio dell’acqua forte con cui sono eseguiti è libero, ma il carattere dell’autore è sfigurato.
Show MoreSono in questo volume aggiunte: Imagines Farnesiani Cubiculi cum ipsarum monocromatibus et ornamentis. Romae in aedibus serenis. ducis Parmensis ab Annibale Caraccio aeternitati pictae a Petro Aquila delineatae et incisae.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
Sono queste tredici tavole di bella e freschissima impressione. Vedi Caracci 1’Enea Vagante al quale sono unite le stesse intagliate da Mignard, nelle Collezioni Figurate.
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3345. SPALLETTI Giuseppe, Dichiarazione di una tavola ospitale trovata in Roma sull’Aventino, Roma 1777, in 4, f., M. 23.
Il monumento è intagliato in una gran tavola in rame.
Il monumento è intagliato in una gran tavola in rame.
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3851. RAGUENET, Observations nouvelles sur les ouvrages de peinture, de sculpture, et d’architecture qui se voyent à Rome, et aux environs, pour servire de suite aux memoires des voyages du comte B.*** Londres 1765, in 4. Vedasi all’articolo Antiquités romaines.
3855. ROMA antica, e moderna; ossia nuova descrizione di tutti gli antichi edifici moderni, sacri, e profani con 200 e più figure in rame; il tutto cavato dal Baronio, Bosso, Nardini, Grevio, ed altri classici autori, presso Roisecco, Roma, 1765, vol. 3, fig.
Quest’opera serve notabilmente a chi non sia fornito degli autori da cui furono tratte le notizie, ed è bastevole per dare un’idea generale delle cose romane. Questa è la terza e più ampia edizione, le precedenti essendo apparse nel 1745 e 1750.
Quest’opera serve notabilmente a chi non sia fornito degli autori da cui furono tratte le notizie, ed è bastevole per dare un’idea generale delle cose romane. Questa è la terza e più ampia edizione, le precedenti essendo apparse nel 1745 e 1750.
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3833. PIRANESI, Della magnificenza, ed architettura dei romani, Roma 1761, italiano e latino, in fol. m.
Volume veramente insigne. Opera delle capitali dell’autore col testo italiano, e latino, e 39 gran tavole in rame. In principio è il ritratto di Clemente XIII intagliato da Cunego.
Volume veramente insigne. Opera delle capitali dell’autore col testo italiano, e latino, e 39 gran tavole in rame. In principio è il ritratto di Clemente XIII intagliato da Cunego.
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3592. BARBAULT, Les plus beaux monumens de Rome ancienne, ou recueil des plus beaux morceaux de l’antiquité romaine qui existent encore, gravés en 128 planches avec leur explication, Rome, chez Bouchard et Gravier, 1761, in fol.
1520. RELACION de las exequias que a la magestad del rey catolico D. Fernando VI, se hicieron en la Real Iglesia de Santiago de los Espanuoles de Roma, Roma 1760, in fol. fig.
Le due tavole in fol. atlantico furono disegnate dal Passarini.
Le due tavole in fol. atlantico furono disegnate dal Passarini.
Show More MDCCLXIV
3803. NERINI Felicis, De templo, et coenobio SS. Bonifacii, et Alexi historica monumenta, Romae 1752, in 4, fig.
Opera ricca di documenti, e stesa con abbondanza di eru 207 dizione. Sonovi alcune tavole in rame collocate fra il testo. Volume di 600 pagine.
Opera ricca di documenti, e stesa con abbondanza di eru 207 dizione. Sonovi alcune tavole in rame collocate fra il testo. Volume di 600 pagine.
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3826. PIRANESI Giovan Battista, Opere varie di architettura, Roma 1750, in fol.
Tutti i volumi annunziati con questo titolo contengono un numero vario di stampe, essendo composti da varie opere, e 210 piuttosto possono riguardarsi come una miscellanea dell’autore. In questo esemplare sono primieramente 33 pezzi di sua invenzione, prime prove, alcune delle quali avanti la lettera, ed in seguito altre 30 tavole con vedute d’archi e altri monumenti di Roma.
Tutti i volumi annunziati con questo titolo contengono un numero vario di stampe, essendo composti da varie opere, e 210 piuttosto possono riguardarsi come una miscellanea dell’autore. In questo esemplare sono primieramente 33 pezzi di sua invenzione, prime prove, alcune delle quali avanti la lettera, ed in seguito altre 30 tavole con vedute d’archi e altri monumenti di Roma.
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2516. BANDINI Angeli Mariae, De obelisco Caesaris Augusti e Campi-Martii ruderibus eruto commentarius. Accedunt CII virorum epistolae atque opuscula, Romae 1750, in fol., fig.
Questo libro ripieno di note e di erudizione ha quattro tavole intagliate in rame.
Questo libro ripieno di note e di erudizione ha quattro tavole intagliate in rame.
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3897. VASI Giuseppe, Delle magnificenze di Roma antica, e moderna, disegnate ed incise secondo lo stato presente, con una spiegazione istorica del padre Giuseppe Bianchini veronese, libri dieci in fol. obl., Roma dal 1747 al 1761, legata in due grossi volumi.
Opera di 200 tavole intagliate in rame bene abbastanza, ed eseguita con molta cura. Gli esemplari freschi di questi volumi sono divenuti rari al presente.
Opera di 200 tavole intagliate in rame bene abbastanza, ed eseguita con molta cura. Gli esemplari freschi di questi volumi sono divenuti rari al presente.
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3806. OVERBEKE Bonaventura, Degli avanzi dell’antica Roma. Opera postuma tradotta, ed accresciuta da Paolo Rolli, Londra 1739, in 8.
Questa è quella parte di testo, che doveva accompagnar le figure, la quale comparve alla luce avanti che Michele d’Overbeke pubblicasse il tutto nei tre grandi volumi in foglio l’anno 1763. Col ritratto dell’autore in fronte.
Questa è quella parte di testo, che doveva accompagnar le figure, la quale comparve alla luce avanti che Michele d’Overbeke pubblicasse il tutto nei tre grandi volumi in foglio l’anno 1763. Col ritratto dell’autore in fronte.
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3618. BIANCHINI monsignor Francesco, Del palazzo de’ Cesari, opera postuma, Verona 1738, in fol., fig.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
Sonovi 20 ampie tavole intagliate in rame. che illustrano questa grandiosa opera, ma tutta la parte congetturale è di tal natura da non conciliarsi facilmente con quello che ci rimane d’antichi edifici, e non agevole a giustificarsi con buona critica.
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597. PALLADIO, Fabbriche antiche da lui disegnate e date in luce da Riccardo Conte di Burlington. Londra 1730, in fol. fig.
Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra. Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana, disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce, imitando l’esempio del benemerito inglese.
Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra. Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana, disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce, imitando l’esempio del benemerito inglese.
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3699. DESEINE Franois, Rome moderne avec toutes ses magnificences et ses delicés, le tout divisé en 6 tomes, Leide 1713, fig., in 12.
Edizione copiosa pei rami incisi con apparenza di accuratezza, ma però assai mancanti del carattere delle antichità originali. Non sempre la critica di questo autore derivò dalle buone fonti.
Edizione copiosa pei rami incisi con apparenza di accuratezza, ma però assai mancanti del carattere delle antichità originali. Non sempre la critica di questo autore derivò dalle buone fonti.
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3864. ROSSI (De), Disegni di varj altari, e cappelle nelle chiese di Roma colle loro facciate, piante, e misure dei più celebri architetti. Data in luce da Domenico de Rossi nella sua stamperia in Roma, in fol., fig., tav. 50.
Con un bel frontespizio figurato di Ciro Ferri. In tanti altari, e cappelle non trovasi un solo altare di puro e severo stile inventato con aurea semplicità.
Con un bel frontespizio figurato di Ciro Ferri. In tanti altari, e cappelle non trovasi un solo altare di puro e severo stile inventato con aurea semplicità.
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790. FEA Carlo, Osservazioni sull’arena e sul podio dell’anfiteatro Flavio, discusse contro quelle del Sig. Pietro Bianchi e del Sig. Lorenzo de Romano, Roma 1713, parti due. — Aggiuntevi: Le iscrizioni di monumenti pubblici trovate nelle attuali escavazioni dei medesimi, stesso anno. — Le notizie degli scavi nell’anfiteatro Flavio e nel Foro Traiano: Le ammonizioni criticoantiquarie a vari scrittori del giorno, 1813. — Infine: Nuove osservazioni intorno l’arena nell’anfiteatro Flavio, Roma 1814, in 8.
Alla testa di questi opuscoli trovasi il ritratto dell’autore disegnato da Wicar, intagliato da Fontana e molto somigliante.
Alla testa di questi opuscoli trovasi il ritratto dell’autore disegnato da Wicar, intagliato da Fontana e molto somigliante.
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1147. De la CHAUSSE Michelangelo, Lettera in cui si fa parola della colonna nuovamente travata in Roma nel Campo Marzo ed eretta già per l’apoteosi di Antonino Pio. Data in luce da Nicolò Bulifoni, Napoli 1704, in 8, M. 56.
3850. RAGUENET, Les monumens de Rome, ou descriptions des plus beaux ouvrage de peinture, de sculpture, et d’architécture qui se voyent à Rome et aux environs, Paris 1702, in 12.
Questo autore volle giudicare le opere dell’arte in un modo a lui proprio, ma non aveva abbastanza forza di genio perché le sue opinioni potessero sostenersi coll’indipendenza delle opinioni comuni.
Questo autore volle giudicare le opere dell’arte in un modo a lui proprio, ma non aveva abbastanza forza di genio perché le sue opinioni potessero sostenersi coll’indipendenza delle opinioni comuni.
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791. LIPSII Justi, De amphitheatro liber in quo forma ipsa loci expressa et ratio spectandi. Cum aeneis figuris, Ant. Plant. 1699, in 4, fig. — Aggiuntovi de amphitheatris quae extra Romam. Libellus in quo formae eorum aliquot et typi ec.
L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola, di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola, di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
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3857. ROMANAE magnitudinis monumenta, quae urbem illam orbis dominam, velut redivivam exhibent posteritati, veterum recentiorumque auctoritate probata, restituta, ed aucta, cura, sumptibus, ac typis Dominici de Rubeis Joannis Jacobi haeredis ad templum Sanctae Mariae de Pace, Romae, 1699, in fol. obl., fig.
Sotto ciascuna stampa leggonsi le dichiarazioni intagliate 216 in rame: sono tav. 138 raccolte in questa calcografia e riprodotte con questo frontespizio, le quali erano state impiegate precedentemente in simili opere, come vedesi dalle tavole ritoccate, e nuovamente numerate per ridurle in questo ordine.
Sotto ciascuna stampa leggonsi le dichiarazioni intagliate 216 in rame: sono tav. 138 raccolte in questa calcografia e riprodotte con questo frontespizio, le quali erano state impiegate precedentemente in simili opere, come vedesi dalle tavole ritoccate, e nuovamente numerate per ridurle in questo ordine.
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3607. BELLORI, Admiranda romanarum antiquitatum ac veteris sculpturae vestigia anaglyphico opere elaborata: a Petro Sancte Bartolo delineata, et incisa: notis Jo. Petris Bellorii illustrata, Romae 1693, in fol., fig., edizione seconda, sonovi 84 tavole.
Questa seconda edizione è però avanti le tante ristampe fatte di quest’opera preziosa, le quali non si riconoscono, perché le tavole estremamente logorate le sfigurano. Esemplare di dedica con ricchissime dorature.
Questa seconda edizione è però avanti le tante ristampe fatte di quest’opera preziosa, le quali non si riconoscono, perché le tavole estremamente logorate le sfigurano. Esemplare di dedica con ricchissime dorature.
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3672. CIAMPINI Joannis, De sacris aedificiis a Costantino Magno constructis: synopsis historica, Romae 1693, in fol., fig., tavole 35.
3671. CIAMPINI Joannis, Vetera monumenta, in quibus praecipue musiva opera, sacrarum, profanarumque aedium structura, ac nonnulli antiqui ritus dissertationibus, iconibusque illustrantur, tomi 2, Romae 1690 ad 1699, in fol., fig.
Opera piena di dottrina, ma con tavole mal eseguite in numero di 135.
Opera piena di dottrina, ma con tavole mal eseguite in numero di 135.
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3608. BELLORI, Veteres arcus Augustorum triumphis insignes etc. cum imaginibus triumphalibus restituti et illustrati, nunc primum per Jo. Jacobum de Rubeis aeneis typis evulgati, Romae 1690, in fol.
Può quest’opera ritenersi la più bella in questo genere, e classica specialmente per la magnificenza ed eleganza delle stampe, che sono il capo d’opera di Pietro S. Bartoli: in numero di 52. Esemplare di dedica della Biblioteca Albani in mar. rosso, prove di prima freschezza.
Può quest’opera ritenersi la più bella in questo genere, e classica specialmente per la magnificenza ed eleganza delle stampe, che sono il capo d’opera di Pietro S. Bartoli: in numero di 52. Esemplare di dedica della Biblioteca Albani in mar. rosso, prove di prima freschezza.
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3606. BELLORI, Admiranda romanarum antiquitatum ac veteris sculpturae vestigia, anaglyphico opere elaborata a Petro Sancte Bartolo delineata, incisa: edidit Joannes Jacobus de Rubeis, Romae, ad templum Pacis, prima edizione senz’anno.
Sonovi tavole 81. Esemplare di dedica mar. dor. Col ritratto del cardinale Ghigi cui è dedicata. L’edizioni di opere di Santi Bartoli non sono rare di seconde e di terze impressioni, ma sono rarissime di prime stampe, tanto più che se ne restano alcune, veggonsi per ordinario mal concepite per l’uso che ne hanno fatto gli amatori, e gli artisti. Presso che tutti i nostri esemplari di queste opere sono di dedica, in marrocchino dorato, e appartennero a insigni biblioteche.
Sonovi tavole 81. Esemplare di dedica mar. dor. Col ritratto del cardinale Ghigi cui è dedicata. L’edizioni di opere di Santi Bartoli non sono rare di seconde e di terze impressioni, ma sono rarissime di prime stampe, tanto più che se ne restano alcune, veggonsi per ordinario mal concepite per l’uso che ne hanno fatto gli amatori, e gli artisti. Presso che tutti i nostri esemplari di queste opere sono di dedica, in marrocchino dorato, e appartennero a insigni biblioteche.
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3700. DESGODETZ Antoine architecte, Les edifices antiques de Rome, dessinés et mesurés trés exactement, Paris, chez Coignard, 1682, in fol., fig.
Questa è la prima grand’opera eseguita con accuratezza, e con magnificenza di tavole veramente distinta, la quale ha preceduto tutte le altre di simil genere dando l’esempio al ben fare: nondimeno scrupoleggiando, come oggi sul fare la critica, vi si sono notate non poche inesattezze notate da più moderni archeologi, e architetti. Le tavole di questa grand’opera sono 137 senza il frontespizio, e non furono vinte in merito una magnifica ristampa fattane in Inghilterra, e da una seconda edizione in Francia. Esempl. in mar. dor.
Questa è la prima grand’opera eseguita con accuratezza, e con magnificenza di tavole veramente distinta, la quale ha preceduto tutte le altre di simil genere dando l’esempio al ben fare: nondimeno scrupoleggiando, come oggi sul fare la critica, vi si sono notate non poche inesattezze notate da più moderni archeologi, e architetti. Le tavole di questa grand’opera sono 137 senza il frontespizio, e non furono vinte in merito una magnifica ristampa fattane in Inghilterra, e da una seconda edizione in Francia. Esempl. in mar. dor.
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3242. HOLSTENII Lucae, Vetus pictura nympheum referens, commentariolo explicata. Accedunt alia quaedam ejusdem auctoris, Romae 1676, in fol., fig., M. 91.
Il ritratto dell’autore è nel frontespizio. Segue la gran tavola in rame dell’antica pittura e gli altri opuscoli. In tutto non sono però che 12 pagine
Il ritratto dell’autore è nel frontespizio. Segue la gran tavola in rame dell’antica pittura e gli altri opuscoli. In tutto non sono però che 12 pagine
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3688. Le COSE meravigliose dell’alma città di Roma, Le stesse. Con la guida romana, i nomi dei pontefici, ed altre notizie, Roma 1675, in 8, fig., con tavole in legno.
3863. ROSSI (De) Giovan Giacomo, Le fontane di Roma delineate, ed incise da Giovan Battista Falda e da Francesco Venturini, in fol. obl., senz’anno. — La prima parte di questo libro contiene le fontane nei luoghi pubblici di Roma. — La seconda quelle di Frascati, e di Tusculano. — La terza dei palazzi e giardini di Roma.
Sono 77 tavole compresi i frontespizj di bellissimo inta 217 glio, le quali sono di prima freschezza, e rendono una precisa idea dei luoghi e delle cose rappresentate.
Sono 77 tavole compresi i frontespizj di bellissimo inta 217 glio, le quali sono di prima freschezza, e rendono una precisa idea dei luoghi e delle cose rappresentate.
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3613. BELLORI, Fragmenta vestigii veteris Romae ex lapidibus Farnesianis, nunc primum in lucem edita cum notis, Romae 1673, in fol., fig.
Opera classica, e preziosa in cui si presentano 20 tavole accuratamente disegnate, ed incise, oltre a varie vignette allusive.
Opera classica, e preziosa in cui si presentano 20 tavole accuratamente disegnate, ed incise, oltre a varie vignette allusive.
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3758. KIRCHERII Athanasii, Latium idest nova et paralella Latii tum veteris, tum novi descriptio, Amstelodami 1671, in fol., fig.
Opera dottissima arricchita di grandi tavole, e bene delineate col ritratto di Clemente X in rpincipio e il frontespizio fig. da R. de Hooge.
Opera dottissima arricchita di grandi tavole, e bene delineate col ritratto di Clemente X in rpincipio e il frontespizio fig. da R. de Hooge.
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3800. NARDINI Famiano, Roma antica, alla Santità di Alessandro VII, Roma 1666, in 4, fig.
Prima edizione di questo raro e prezioso libro, il migliore che abbiamo sulle romane antichità, depurato dalle contumelie, e inesattezze di una folla si scrittori che specularono su questo argomento. Ne apparvero parecchie altre edizioni, ma tutte esaurite; si stava ora pensando ad una più ampliata, e riveduta, della quale è necessità. La terza edizione del 1771 è la più ampia che abbiamo. In questo esemplare è aggiunto il discorso di Ottavio Falconieri (pubblicatore del Nardini) intorno la piramide di Cajo Cestio con 5 belle tavole in rame, e una lettera a Carlo Dati sopra un antico mattone: sono fra il testo della Roma antica alcune utilissime tavole.
Prima edizione di questo raro e prezioso libro, il migliore che abbiamo sulle romane antichità, depurato dalle contumelie, e inesattezze di una folla si scrittori che specularono su questo argomento. Ne apparvero parecchie altre edizioni, ma tutte esaurite; si stava ora pensando ad una più ampliata, e riveduta, della quale è necessità. La terza edizione del 1771 è la più ampia che abbiamo. In questo esemplare è aggiunto il discorso di Ottavio Falconieri (pubblicatore del Nardini) intorno la piramide di Cajo Cestio con 5 belle tavole in rame, e una lettera a Carlo Dati sopra un antico mattone: sono fra il testo della Roma antica alcune utilissime tavole.
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1779. RIGALTII Nicolai, Funus parasiticum, sive L. Biberii Curculionis parasiti mortualia, Brunsvigae 1661, in 12. — Accedit Kirchmanni Joannis, De funeribus Romanorum libri quattuor, cum appendice.
3586. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima tribus libris distincta ex absolutissimo opere Pauli Aringhi in hanc portatilem formam concinnata, Arnhemiae 1661, in 12, fig.
Questo piccolo libretto per la forma (però di 700 pagine circa) è ornato di alcune stampe in rame frapposte al testo, e si volle ridur tascabile quell’immensa opera con poco successo.
Questo piccolo libretto per la forma (però di 700 pagine circa) è ornato di alcune stampe in rame frapposte al testo, e si volle ridur tascabile quell’immensa opera con poco successo.
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3585. ARINGHI Pauli, Roma subterranea novissima, in qua post Antonium Bosium, et celebres alios libris distincte illustrantur, Romae 1651, vol. 2, in fol., fig.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
Le immense figure distribuite fra il testo avevano servito alla Roma del Bosio; ma questa seconda, che può chiamarsi refusione dell’opera più antica indigesta, è meglio ordinata, ed eseguita, e per ogni ragione preferibile.
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3814. PALLADIO, Le antichità dell’alma città di Roma, 1650, figurato. — Per le stesse antichità di Palladio. Vedi anche Martinelli Giovanni, Le cose meravigliose di Roma, 1588 e le stesse 1589 e vedi Zino Pier Francesco.
3772. MANILLI Jacomo, Villa Borghese fuori di porta Pinciana descritta, Roma 1650, in 8.
Questo Manilli era il Guardaroba del palazzo, e s’avvisò di scrivere questa descrizione piuttosto poeticamente.
Questo Manilli era il Guardaroba del palazzo, e s’avvisò di scrivere questa descrizione piuttosto poeticamente.
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3689. Le COSE meravigliose dell’alma città di Roma, Le stesse. Cioè chiese, e luoghi con la delineazione dell’edificio, loro istoria, ornamenti, pitture, e sculture ec., in 8, fig., senza luogo ed anno.
Edizione della metà circa del XVII secolo, arricchita di molte notizie, e tavole.
Edizione della metà circa del XVII secolo, arricchita di molte notizie, e tavole.
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3815. PANCIROLI Ottavio, Tesori nascosti dell’alma città di Roma con nuovo ordine ristampati, ed arricchiti, Roma 1625, in 8, fig.
La prima edizione di quest’opera apparve nel 1600, ma con diverso ordine, e non è così pregievole come la seconda: vastissima è l’erudizione, specialmente sacra, di cui è pienissima quest’opera.
La prima edizione di quest’opera apparve nel 1600, ma con diverso ordine, e non è così pregievole come la seconda: vastissima è l’erudizione, specialmente sacra, di cui è pienissima quest’opera.
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3715. FELLINI F. Pietro Martire, Trattato nuovo delle cose meravigliose dell’alma città di Roma, ornato di molte figure e de tutte le antichità figurate d’essa città già da Prospero Parisio aumentate, Roma 1625, in 8, fig.
Con numero grandissimo di piccole tavole in legno, e una quantità grande di notizie a comodo del viaggiatore, e dell’antiquario.
Con numero grandissimo di piccole tavole in legno, e una quantità grande di notizie a comodo del viaggiatore, e dell’antiquario.
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3989. CLUVERII Philippi, Italia antiqua, vol. 2, Lugduni Batavorum, ex officina Elzeviriana, 1624, in 4 grande, fig.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
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3780. MARLIANI B., Le antichità di Roma tradotte come sopra, Roma, per Andrea Fei, 1622, in 12. 200
3759. LAURI Jacobi, Roma vetus, et nova, sive antiquae 197 urbis splendor, et ejus admiranda aedificia, Romae, 1614, presso Giovanni Mascardi.
Esemplare di rara nitidezza, ed eleganza, quantunque le pagine siano state piegate con molta desterità per ridurlo alla forma di quarto piccolo. Noi ritenghiamo che questa sia la prima edizione di quest’opera, che venne successivamente stampata in varie forme, e mutate le dediche, e con varietà di numero nelle tavole. Questa è dedicata al duca di Savoja, la seguente al re di Polonia, e trovansi in tutte i ritratti dei mecenati. Fors’anche gli editori nello stesso anno producevano i medesimi esemplari mutando le dediche a seconda delle circostanze per ottener protezioni. In questo esemplare le tavole dei monumenti sono 109 precedute da un primo frontespizio figurato, dal ritratto di Carlo Emanuele, dalla dedica istoriata e figurata, da due fogli di privilegj dell’Imperatore, e del Papa Clemente VIII, e da un avviso al lettore di Giacomo Lauro, italiano, e latino. Esemplare in vitello dor.
Esemplare di rara nitidezza, ed eleganza, quantunque le pagine siano state piegate con molta desterità per ridurlo alla forma di quarto piccolo. Noi ritenghiamo che questa sia la prima edizione di quest’opera, che venne successivamente stampata in varie forme, e mutate le dediche, e con varietà di numero nelle tavole. Questa è dedicata al duca di Savoja, la seguente al re di Polonia, e trovansi in tutte i ritratti dei mecenati. Fors’anche gli editori nello stesso anno producevano i medesimi esemplari mutando le dediche a seconda delle circostanze per ottener protezioni. In questo esemplare le tavole dei monumenti sono 109 precedute da un primo frontespizio figurato, dal ritratto di Carlo Emanuele, dalla dedica istoriata e figurata, da due fogli di privilegj dell’Imperatore, e del Papa Clemente VIII, e da un avviso al lettore di Giacomo Lauro, italiano, e latino. Esemplare in vitello dor.
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3761. LAURI, Antiquae urbis splendor. Hoc est praecipua ejusdem templa, amphiteatra, theatra etc. incisa atque in lucem edita, Romae 1612, in 4 obl. La seconda parte ha per titolo: Antiquitatum urbis liber secundus, Romae 1613. La terza ha per titolo: Antiquae urbis splendoris complementum 1615. La quarta ha per titolo: Antiquae urbis vestigia quae nunc extant, 1628. In tutto tavole 166 non compreso l’indice al fine, e le dichiarazioni.
Questa ritiensi per l’edizione più completa
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3687. Le COSE meravigliose dell’alma città di Roma, Le stesse. Di nuovo corretto ed ampliato con le cose notabili fatte da Papa Sisto V, e da Clemente VIII per Flaminio da Colle, e Camillo Franceschini Migliorato, Roma 1600, in 8.
Con alcune figure dei titolari delle chiese in legno: in fine per Guglielmo Faciotti 1604.
Con alcune figure dei titolari delle chiese in legno: in fine per Guglielmo Faciotti 1604.
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2533. MERCATI Michele, Considerazioni sopra gli avvertimenti del sig. Latino Latini intorno alcune cose scritte nel libro degli obelischi di Roma insieme con alcuni supplementi al medesimo libro, Roma, per Domenico Basa. 1590, in 4.
2534. MERCATI Michele, Degli obelischi di Roma; alla Santità di Sisto V, Roma, per Domenico Basa, 1589, in 4.
541. LABACCO, Libro appartenente all’architettura, nei quale si figurano alcune notabili antichità di Roma.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig. Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi Speculum Romanie magnificentiae.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig. Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi Speculum Romanie magnificentiae.
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3741. FULVIO Andrea, L’antichità di Roma colle aggiunzioni di Girolamo Ferucci, e in fine un’orazione dello stesso Fulvio delle lodi di Roma, Venezia, 1588, per Girolamo Francini, in 8. — Aggiuntevi: Le antichità della città di Roma raccolte per Bernardo Gamucci da S. Geminiano. Edizione seconda, riveduta e corretta da Tommaso Pocacchi, Venezia 1588, fig., ambedue con tavole in legno. 195
3685. Le COSE meravigliose dell’alma città di Roma, Aggiuntevi le antichità di Roma di M. Andrea Palladio raccolte brevemente dagli autori antichi, e moderni. Aggiuntovi un discorso sopra li fuochi degli antichi, Venezia, per Gieronimo Francino, 1588, in 8, fig.
In questa edizione le fabbriche intagliate in legno sono elegantemente eseguite, e le meglio disegnate d’ogni altra guida.
In questa edizione le fabbriche intagliate in legno sono elegantemente eseguite, e le meglio disegnate d’ogni altra guida.
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3817. PANVINII Onophrii, Imperium romanorum, Parisiis 1588, in 8. — Addito Sexti Julii Frontini de Coloniis, et origo gentis romanae incerto auctore, et Sexti Julii Frontini de aquaeductibus, Parisiis 1588, in 8.
3813. PALLADIO, Le antichità di Roma, raccolte brevemente dagli autori antichi, e moderni. Aggiuntovi un discorso sopra li fuochi degli antichi, Roma, 1587, nella stamperia di Dito, e Paolo Diani, in 8.
2542. OBELISCI Vaticani Opuscula. Sive Gallesini Petri, obeliscus vaticanus, pietate invictissimae crucis sacerd. ad perpetuitatem praeclaris litteris laudatus, Romae 1587. — Ordo dedicationis obelisci, Romae 1586. — Familiaris epistola e Roma in Hispaniam missa in qua explicatur translatio obelisci, Romae 1586.Bargaei Petri Angeli, Commentarius de obelisco, Romae 1586.De Aguilar Jo. Baptista in dedicatione obelisci epigrammata collecta, Romae 1587.Blanci Guglielmi, Epigrammata in obeliscum, Romae 1586.Gaci Cosimo, Dialogo in cui si parla delle operazioni di Sisto V e in particolare del trasporto dell’obelisco vaticano, Roma 1586. Pigafetta Filippo, Discorso intorno la storia della guglia e della ragione del muoverla, Roma 1586, in 4.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
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3812. PALLADIO, Lo stesso, in Roma, presso Vincenzo Accolto, 1576, in 8.
3679. CONTARINO fra Luigi dell’Ordine Crucifero, L’antichità di Roma con due copiosissime tavole degli imperatori, delle statue, e delli corpi santi, Venezia, presso Francesco Ziletti, 1575, in 8.
In questo libretto non comune, e per quanto sappiamo non ristampato, vi sono al fine molte notizie di proprietarj d’antichità, che divengono preziose agli amatori di questo studio.
In questo libretto non comune, e per quanto sappiamo non ristampato, vi sono al fine molte notizie di proprietarj d’antichità, che divengono preziose agli amatori di questo studio.
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3920. ZINO Pier Francesco, L’Anno Santo 1575 nel pontificato di Gregorio XIII, Venezia, per Francesco Rampazetto. Questo libretto di 800 pagine contiene anche le cose meravigliose dell’alma città di Roma. Le Antichità di Andrea Palladio, l’apertura della Porta Santa: libro non facile a trovarsi.
3816. PANVINII Onophrii, De praecipuis urbis Romae Basilicis quas septem ecclesias, vulgo vocant, liber, Romae, apud haeredes Antonii Bladii, 1570, in 8.
3811. PALLADIO, Lo stesso, in Venezia, per Giovanni Varisco, 1565, in 8.
3684. Le COSE meravigliose dell’alma città di Roma, colla guida romana che insegna a tutti i forastieri a ritrovare le più notabili cose di Roma, Venezia, per Giovanni Varisco, 1565, in 8.
3743. GAMUCCI Bernardo, Quattro libri dell’antichità della città di Roma, raccolte sotto brevità da diversi antichi, e moderni scrittori, Venezia, per Giovanni Varisco, 1565, in 4, fig.
Il testo è stampato assai bene, le tavole sono in legno e passabili. L’opera non è senza pregio quanto alle intrinseche sue qualità.
Il testo è stampato assai bene, le tavole sono in legno e passabili. L’opera non è senza pregio quanto alle intrinseche sue qualità.
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3623. BIONDO, Roma ristaurata etc. etc. come sopra, da molti errori corretta, e ristampata, Venezia, presso Domenico Giglio. 1558, in 8.
Questa bella edizione della traduzione fatta da Lucio Fauno ha una preziosa singolarità, che nel fine sono raccolte le giuste critiche fatte da’ geografi a tutti gli sbagli corsi nell’opera del Biondo: come il Marliano, il Sabelico, il Volaterrano ec.
Questa bella edizione della traduzione fatta da Lucio Fauno ha una preziosa singolarità, che nel fine sono raccolte le giuste critiche fatte da’ geografi a tutti gli sbagli corsi nell’opera del Biondo: come il Marliano, il Sabelico, il Volaterrano ec.
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3639. CALVI Fabii, Antiquae urbis Romae cum regionibus simulachrum authore M. Fabio ravennate, Basileae, apud Hier. Frobenium, et Nic. Episcopium, 1556, in fol., fig.
Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
Show More Clemente VII, del cardinal de’ Medici, e del Senato Romano stanno nel frontespizio della prima edizione. A tergo è la dedica al Papa: seguono 21 tavole, d’incontro alle quali leggonsi brevi illustrazioni, e nello stesso modo procede anche la seconda edizione copiano esattamente la prima.
3810. PALLADIO, Le antichità dell’alma città di Roma, in Venezia, per Mattio Pagan, 1555, in 8.
3809. PALLADIO Andrea, Le antichità di Roma raccolte brevemente dagli autori antichi, e moderni, Venezia 1554, in 8. Aggiuntovi il sommario di tutte le leggi, e parti ottenute nel Senato Veneto in materia di beni inculti, Venezia, per Giovanni Grifio, 1558, in 8. La livella diottrica del dottor Geminiano Montanari, Venezia 1680, in 8. In fine il Trattato della sfera di Pietro Catena, in 8, Patavii, 1561, apud Gratiosum Perchacinum. 208
3762. LIGORIO M. Pyrro, Libro delle antichità di Roma, nella quale si tratta de’ circi, teatri, ed anfiteatri, con le paradosse del medesimo autore ec., Venezia, per Michele Tramezzino, 1553, in 8.
Nella seconda di queste operette sono confutate molte opinioni intorno le antichità. Elegante edizione, e bellissimo esemplare in vit. dor.
Nella seconda di queste operette sono confutate molte opinioni intorno le antichità. Elegante edizione, e bellissimo esemplare in vit. dor.
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3686. Le COSE meravigliose dell’alma città di Roma, Le stesse. Roma, presso Giovanni Martinelli, 1589, in 8. — Aggiunte: Le antichità di Roma di M. Andrea Palladio raccolte brevemente dagli autori antichi, e moderni ec., Roma, per Vincenzo Accolti, 1589. — In fine è aggiunto un libretto che ha per titolo I nomi antichi e moderni dell’antica città di Roma, e de’ tutti i popoli, provincie, città, fiumi, monti, selve etc., Venetia, al segno della Speranza, 1552.
3683. Le COSE maravigliose della città di Roma colle reliquie, e colle indulgentie de dì in dì che sono in tutte le chiese di essa, tradotte di latino in vol 185 gare, in Vinegia, per Guglielmo da Fontaneto, 10 marzo 1544, in 8.
Questa è una ristampa e traduzione delle antiche Mirabilia Romae.
Questa è una ristampa e traduzione delle antiche Mirabilia Romae.
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707. M. VITRUVII Pollionis, Viri suae professionis peritissimi. De Architectura lib. X. Cum notis Philandri et Sexti Jul. Frontini de aquaeductibus, et Nicolai Cusani de staticis monumentis: Argentorati ex officina Knoblochiana, 1543, in 4, fig.
Edizione di qualche pregio, poiché prodotta da quel Giorgio Macheropieo che si servì de’ buoni testi di Fra’ Giocondo e del commento del Cesariani, oltre i suoi propri disegni e figure per illustrarla.
Edizione di qualche pregio, poiché prodotta da quel Giorgio Macheropieo che si servì de’ buoni testi di Fra’ Giocondo e del commento del Cesariani, oltre i suoi propri disegni e figure per illustrarla.
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3620. BIONDO da Forlì, Roma ristaurata, ed Italia illustrata tradotte in buona lingua volgare per Lucio Fauno, Venezia, per Michel Tramezzino, 1542, in 8.
Impressa coi medesimi caratteri della seguente.
Impressa coi medesimi caratteri della seguente.
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3638. CALVI Fabii, Antiquae urbis Romae cum regionibus simulachrum, Romae, mense aprili, Valerius Doricus Brixiensis impressit, 1532, in fol., fig.
Prima edizione di questo raro libro, le cui tavole sono intagliate in legno
Prima edizione di questo raro libro, le cui tavole sono intagliate in legno
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3789. MAZZOCCHI Jacobi, Epigrammata antiquae urbis Romae, Romae, in aedibus auctoris, 1521, f. p., fig.
Con note marginali manoscritte di ottimo autore, il quale le trasse dal tomo V degli atti della Società latina di Iena comentando questo esemplare, che oltre l’essere per se stesso pregiatissimo, in tal modo divenne prezioso. Le lapidi, e i monumenti sono intagliati in legno e inseriti fra il testo.
Con note marginali manoscritte di ottimo autore, il quale le trasse dal tomo V degli atti della Società latina di Iena comentando questo esemplare, che oltre l’essere per se stesso pregiatissimo, in tal modo divenne prezioso. Le lapidi, e i monumenti sono intagliati in legno e inseriti fra il testo.
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697. VITRUVIUS Marcus, Iterum et Frontintis a Jucundo revisi repurgatique quintum ex collatione licuit, Florentiae, sumptibus Philippi de Giunta, 1513, in 8, fig.
Edizione consimile pel testo a quella del 1511. L’interpretazione però è più corretta e distinta. Le figure in legno sono in minor numero e non bene eseguite. Il pregio che distingue il nostro esemplare, consiste nell’essere con autografa correzione emendato il Frontino dal Marchese Poleni, come può vedersi dalle note marginali: Esemplare di cui egli stesso fé dono all’architetto Temenza. Tuttociò si riconosce da un’iscrizione posta in principio.
Edizione consimile pel testo a quella del 1511. L’interpretazione però è più corretta e distinta. Le figure in legno sono in minor numero e non bene eseguite. Il pregio che distingue il nostro esemplare, consiste nell’essere con autografa correzione emendato il Frontino dal Marchese Poleni, come può vedersi dalle note marginali: Esemplare di cui egli stesso fé dono all’architetto Temenza. Tuttociò si riconosce da un’iscrizione posta in principio.
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3624. BLONDI Flavii, De Roma triumphante libri decem Brixiae 1503 per Angelum Brittannicum. Accedit: ejusdem de Roma instaurata lib. III. De gestis venetorum ad Franciscum Foscari ducem etc. et de Italia illustrata lib. VIII, Venetiis, 1510, per G. regnante Leonardo Lauretano duce.
3910. VICTORIS P., De regionibus urbis Romae libellus aureus cum privilegio, impressum Venetiae, per Joan. de Tridino alias Tacuino, anno Domini 1509 die 8 Maii, in 4 p.
Trovasi questo libretto stampato in fine alla Cronichetta del venerabile Beda stampata come sopra, che lo precede. Nell’istesso anno il Rangiaschi (Bibliografia storica dello Stato Pontificio) cita un’edizione di Brescia; e vedesi l’opuscoletto nella raccolta Antiquitatum variarum auctores in compagnia degli altri opuscoli apocrifi del Fiocchi, di Annio da Viterbo, di Pietro Calabro.
Trovasi questo libretto stampato in fine alla Cronichetta del venerabile Beda stampata come sopra, che lo precede. Nell’istesso anno il Rangiaschi (Bibliografia storica dello Stato Pontificio) cita un’edizione di Brescia; e vedesi l’opuscoletto nella raccolta Antiquitatum variarum auctores in compagnia degli altri opuscoli apocrifi del Fiocchi, di Annio da Viterbo, di Pietro Calabro.
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