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476. CIPRIANI Giovan Battista, Monumenti di fabbbriche antiche, estratti dai disegni dei più celebri autori, Roma dal 1796 al 1803, in 4, grande, fig. vol. 3.
Questi tre tomi sono ciascuno composti di altrettanti volumetti ognuno riguardante l’illustrazione di qualche insigne edificio, preceduti da una pagina di testo, e da un frontespizio separato, il tutto intagliato in rame. II primo tomo contiene 86 tavole che illustrano dieci edifici. Otto compongono il secondo tomo che contiene 79 tav. Quattordici stanno nel terzo illustrati con tavole 136; opera di bella ed esatta erudizione.
Questi tre tomi sono ciascuno composti di altrettanti volumetti ognuno riguardante l’illustrazione di qualche insigne edificio, preceduti da una pagina di testo, e da un frontespizio separato, il tutto intagliato in rame. II primo tomo contiene 86 tavole che illustrano dieci edifici. Otto compongono il secondo tomo che contiene 79 tav. Quattordici stanno nel terzo illustrati con tavole 136; opera di bella ed esatta erudizione.
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2156. DANETIUS Petrus, Dictionarium antiquitatum romanarum et graecarum ad usum Delphini, Amstelodami 1701, in 4.
Opera che ha perduto molto del suo pregio dopo le più recenti produzioni di questo genere e non le rimane che quello di appartenere alla collana delle opere pubblicate ad usum Delphini.
Opera che ha perduto molto del suo pregio dopo le più recenti produzioni di questo genere e non le rimane che quello di appartenere alla collana delle opere pubblicate ad usum Delphini.
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2174. PITISCI Samuelis, Lexicon antiquitatum Romanarum, Leovardiae 1713, in fol., 2 vol.
2485. CAYLUS, Recueil d’antiquités egyptiennes, etrusques, grecques, et romaines, Paris1752 au 1767, in 4., fig., vol. 7.
Opera classica e preziosa per l’immensa quantità dei monumenti in essa prodotti da questo celebre antiquario. Il settimo volume comparve in qualità di supplemento, essendo già morto l’autore e fu estratto da’ suoi manoscritti da M. de Bombarde, in fronte al quale fu messo il ritratto dell’autore e l’elogio storico del medesimo. Questa grand’opera contiene 800 tavole incise, senza contare l’immenso numero delle vignette. Leggesi sul magnifico nostro esemplare questa notizia singolare, la quale convince di una verità assai trita, cioè che l’invidia morde col suo veleno sempre gli uomini i più grandi. M. B. C. de Caylus avoit fait placer a st. Germain le Auxerrois pour lui servir de mausolie une belle urne antique de porphire, sur la quelle est une lampe. Une plaque de bronze, qui est au dessus, porte un epitaphe fort modeste. M. Diderot qui n’ aimait pas cet autheur a fait contre lui cette satire: Cy git sous cette cruche etrusque Un antiquaire rude et brusque
Opera classica e preziosa per l’immensa quantità dei monumenti in essa prodotti da questo celebre antiquario. Il settimo volume comparve in qualità di supplemento, essendo già morto l’autore e fu estratto da’ suoi manoscritti da M. de Bombarde, in fronte al quale fu messo il ritratto dell’autore e l’elogio storico del medesimo. Questa grand’opera contiene 800 tavole incise, senza contare l’immenso numero delle vignette. Leggesi sul magnifico nostro esemplare questa notizia singolare, la quale convince di una verità assai trita, cioè che l’invidia morde col suo veleno sempre gli uomini i più grandi. M. B. C. de Caylus avoit fait placer a st. Germain le Auxerrois pour lui servir de mausolie une belle urne antique de porphire, sur la quelle est une lampe. Une plaque de bronze, qui est au dessus, porte un epitaphe fort modeste. M. Diderot qui n’ aimait pas cet autheur a fait contre lui cette satire: Cy git sous cette cruche etrusque Un antiquaire rude et brusque
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2488. GRAEVII Joan. Georgii, Jacobi Gronovii etc., Thesaurus antiquitatum graecarum et romanarum 33 vol. in fol. fig. compresivi i tre volumi del Sallengre e i cinque del supplemento del Poleni, Venezia 1732-37.
È inutile che di un’opera sì vasta e sì accreditata si pongano qui annotazioni. Troppo nota è la preziosità della raccolta e il merito degli autori dai quali è formata
È inutile che di un’opera sì vasta e sì accreditata si pongano qui annotazioni. Troppo nota è la preziosità della raccolta e il merito degli autori dai quali è formata
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2644. AMADUZZI Cristoforo, Raccolta d’antichità argentine, alle quali si uniscono i disegni del tempio di Teseo in Atene e di quello di Pesto, il tutto espresso in 53 rami con brevi dichiarazioni postume dell’ab. Amaduzzi, Roma 1798, in fol., fig.
Sono le stesse cattive e immense tavole del Pancrazj con poche illustrazioni dell’Amaduzzi prodotte per speculazione dello stampatore.
Sono le stesse cattive e immense tavole del Pancrazj con poche illustrazioni dell’Amaduzzi prodotte per speculazione dello stampatore.
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2646. ANTIQUITIES of Attica unedited comprising the architectural remains of Eleusis, Rhamaus, Sunium, and Thoricus: by the Society of dilettanti, London 1817, in fol. mas., fig., con 68 tavole.
Quest’opera prodotta con tutto il lusso e l’eleganza, unita alla critica, è uno de’ più bei volumi che abbiansi di greche antichità. Ma questa magnificenza la quale ogni giorno maggiormente si raffina giunge ormai a tale, che i libri, cessando di essere la supellettile dei dotti, non sarà più che quella dei Re.
Quest’opera prodotta con tutto il lusso e l’eleganza, unita alla critica, è uno de’ più bei volumi che abbiansi di greche antichità. Ma questa magnificenza la quale ogni giorno maggiormente si raffina giunge ormai a tale, che i libri, cessando di essere la supellettile dei dotti, non sarà più che quella dei Re.
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2652. BIAGI Clemente, Monumenta graeca et latina ex Museo Jacobi Nanii illustrata, Romae 1787, in 4, fig.
In questo secondo volume sta indicato Exemplaria tantum CCL per lo che quest’opera eruditissima acquisterà pregio di rarità. Oltre le tavole sparse fra il testo in ambedue le opere, trovansi in quest’ultima al fine sette foglietti con molti monumenti intagliati.
In questo secondo volume sta indicato Exemplaria tantum CCL per lo che quest’opera eruditissima acquisterà pregio di rarità. Oltre le tavole sparse fra il testo in ambedue le opere, trovansi in quest’ultima al fine sette foglietti con molti monumenti intagliati.
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2658. CHANDLER Richard, Revett Nicolas, Pars Willian, Jonian Antiquities published with permission of the Society of Dilettanti, London 1769, in fol., fig.
Quest’opera divisa in due parti, della più gran magnificenza crebbe nello splendore allor quando nel 1797 fu pubblicata la seconda parte, i cui disegni, gli intagli, i caratteri e la carta presentano il più elegante e magnifico modello della calcografia e della tipografia. Ambedue queste parti sono riunite in un solo volume e le stampe intagliate dai primi incisori dell’Inghilterra sono separatamente numerate al fine di ciascun capitolo.
Quest’opera divisa in due parti, della più gran magnificenza crebbe nello splendore allor quando nel 1797 fu pubblicata la seconda parte, i cui disegni, gli intagli, i caratteri e la carta presentano il più elegante e magnifico modello della calcografia e della tipografia. Ambedue queste parti sono riunite in un solo volume e le stampe intagliate dai primi incisori dell’Inghilterra sono separatamente numerate al fine di ciascun capitolo.
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2678. LEGRAND J. G., Monumens de la Grece, ou colléction des chefs d’oeuvres d’architecture, de sculpture et de peinture antiques, Paris 1808, in fol., fig., tome I.
Non comparve finora che questo volume in contorni, che può dirsi un plagio delle opere precedenti e fatto per speculazione libraria più che per altro oggetto: con 93 tavole. Chi non possiede le grandi opere d’antichità, trova però in questo alcuni sussidj d’erudizione.
Non comparve finora che questo volume in contorni, che può dirsi un plagio delle opere precedenti e fatto per speculazione libraria più che per altro oggetto: con 93 tavole. Chi non possiede le grandi opere d’antichità, trova però in questo alcuni sussidj d’erudizione.
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2691. PACIAUDI, Monumenta peloponnesia commentariis explicata, Romae 1761, 2 vol., in 4, fig., legati in un sol volume in carta grande.
Le numerose tavole di quest’opera eruditissima sono sparse fra il testo ai luoghi in esso voluti.
Le numerose tavole di quest’opera eruditissima sono sparse fra il testo ai luoghi in esso voluti.
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2697. PAUSANIA, Descrizione della Grecia, tradotta dal greco in italiano dal gentiluomo Alfonso Bonaccioli Ferrarese, Mantova, per Francesco Osanna, 1593, in 4.
Fu dedicata questa prima ed ottima e rara versione italiana di Pausania al duca di Ferrara Alfonso d’Este.
Fu dedicata questa prima ed ottima e rara versione italiana di Pausania al duca di Ferrara Alfonso d’Este.
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2698. PAUSANIAS ou voyage historique de la Grece traduit en francois avec des remarques par l’ab. Gedoyn, vol. 2, in 4, Paris 1731.
Con diverse carte topografiche e alcune tavole figurate, colle vedute della barriera d’Olimpia, della battaglia di Mantinea, di quella dei Messenj contro gli Spartani e di quella del Monte Itome, intagliate magistralmente in quattro gran tavole da Gio. Rigaud.
Con diverse carte topografiche e alcune tavole figurate, colle vedute della barriera d’Olimpia, della battaglia di Mantinea, di quella dei Messenj contro gli Spartani e di quella del Monte Itome, intagliate magistralmente in quattro gran tavole da Gio. Rigaud.
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2706. ROY (Le), Ruins of Athens, with romains, and other valuable antiquities in Grece, London 1759, in fol. figurato.
Traduzione dell’opera precedente, con 26 tavole di accuratissimo intaglio e il prospetto de’ Propilei e la pianta della cittadella d’Atene in principio. Esemplare in vit. dorat.
Traduzione dell’opera precedente, con 26 tavole di accuratissimo intaglio e il prospetto de’ Propilei e la pianta della cittadella d’Atene in principio. Esemplare in vit. dorat.
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2713. STUART James, and Revett Nicholas painters, and architects, The antiquities of Athens, mensured, and delineated etc., London, printed by John Haberkarn, 1762, in fol., fig., vol. 4.
Al fine d’ogni capitolo seguono le stampe de’ migliori bulini dell’Inghilterra. Il secondo volume comparve nel 1787 37 stampato da John Nichols col ritratto di Stuart in fronte. Il terzo volume comparve ne1 1794 per lo stesso stampatore. Il quarto ed ultimo volume fu stampato da Bensley 1816 col ritratto di Revert in fronte. Termina quest’opera completando i volumi precedenti coi disegni dei marmi della celebre collezione di lord Elgin. Certamente finora non produssero i torchi e non accolsero le biblioteche un’opera di maggior pregio per l’esatta esecuzione, con cui fu fatto questo insigne lavoro. Potrebbe ritenersi come quinto volume al seguito di questa grand’opera l’altro stampato nel 1817 per conto d’una società. Vedi Antiquities of Attica
Al fine d’ogni capitolo seguono le stampe de’ migliori bulini dell’Inghilterra. Il secondo volume comparve nel 1787 37 stampato da John Nichols col ritratto di Stuart in fronte. Il terzo volume comparve ne1 1794 per lo stesso stampatore. Il quarto ed ultimo volume fu stampato da Bensley 1816 col ritratto di Revert in fronte. Termina quest’opera completando i volumi precedenti coi disegni dei marmi della celebre collezione di lord Elgin. Certamente finora non produssero i torchi e non accolsero le biblioteche un’opera di maggior pregio per l’esatta esecuzione, con cui fu fatto questo insigne lavoro. Potrebbe ritenersi come quinto volume al seguito di questa grand’opera l’altro stampato nel 1817 per conto d’una società. Vedi Antiquities of Attica
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2939. MUTI Papazzurri Joseph, De duobus lacedaemoniorum nummis epistola, Romae 1793, in 4, fig., M. 16.
Sono quattro soli foglietti di stampa colle monete incise nella prima e nell’ultima pagina.
Sono quattro soli foglietti di stampa colle monete incise nella prima e nell’ultima pagina.
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2972. PETITI Petri, De amazonibus, dissertatio, Amstelodami 1686, in 8, fig.
Questa non comune e preziosa operetta tende a provare coi monumenti e in ispecie colle medaglie. I tipi sono eleganti non meno che le tavole frequenti sparse fra il testo con indici copiose e utilissime.
Questa non comune e preziosa operetta tende a provare coi monumenti e in ispecie colle medaglie. I tipi sono eleganti non meno che le tavole frequenti sparse fra il testo con indici copiose e utilissime.
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3013. SPOOR Henrici, Favissae utriusque antiquitatis tam romanae quam grecae in quibus reperiuntur simulacra Deorum, icones magnorum ducum, poetarum etc., Utrajecti 1707, in 4, fig.
Avvi un frontespizio figurato disegnato da G. Hoet e inciso da Bodart: una dedica ad Henrico Adriano Vander Mark, un avviso al lettore. Poi cominciano le tavole colle imagini di cattiva incisione in rame, sotto le quali sono impresse brevi dichiarazioni in minuti caratteri e d’incontro stanno le illustrazioni in versi e alcuni epigrammi. Le immagini sono 99; opera mediocre quantunque tutto sia stato tolto da buoni disegni originali dell’Iconografìa del Canini mal eseguiti da Bodard e quanto vi si è aggiunto sia di cattiva scelta: non è raro che vestansi i corvi delle penne del pavone e che il facciano con somma jattanza come il fece l’autore di questo libro cominciando dal titolo Favissae per imporre a tutto il mondo con una novità, o con una troppo alta importanza, quasi che ogni lettore fosse obbligato a sapere che presso i romani chiamavansi Favissae i sotterranei del Campidoglio destinati ad uso di magazzino per contenervi i frammenti vetusti di statue, vasi e utensili, che non servivano più all’uso delle decorazioni dei palazzi e dei tempi.
Avvi un frontespizio figurato disegnato da G. Hoet e inciso da Bodart: una dedica ad Henrico Adriano Vander Mark, un avviso al lettore. Poi cominciano le tavole colle imagini di cattiva incisione in rame, sotto le quali sono impresse brevi dichiarazioni in minuti caratteri e d’incontro stanno le illustrazioni in versi e alcuni epigrammi. Le immagini sono 99; opera mediocre quantunque tutto sia stato tolto da buoni disegni originali dell’Iconografìa del Canini mal eseguiti da Bodard e quanto vi si è aggiunto sia di cattiva scelta: non è raro che vestansi i corvi delle penne del pavone e che il facciano con somma jattanza come il fece l’autore di questo libro cominciando dal titolo Favissae per imporre a tutto il mondo con una novità, o con una troppo alta importanza, quasi che ogni lettore fosse obbligato a sapere che presso i romani chiamavansi Favissae i sotterranei del Campidoglio destinati ad uso di magazzino per contenervi i frammenti vetusti di statue, vasi e utensili, che non servivano più all’uso delle decorazioni dei palazzi e dei tempi.
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3014. SPOOR Henrici, Deorum, et heroum, virorum, et mulierum illustrium imagines antiquae illustratae, versibus, et prosa, Amstelodami 1715, in 4 parv., fig.
Omessa la dedica e mutato il frontespizio, questa è la stessa opera non solamente, ma la stessa edizione della precedente, che forse per speculazione mercantile comperata dall’altro librajo stampatore ne avrà il nuovo tentato l’esito con questo inganno per adescare i curiosi, giacché per la mediocrità della cosa lo smercio degli esemplari rendevasi difficile.
Omessa la dedica e mutato il frontespizio, questa è la stessa opera non solamente, ma la stessa edizione della precedente, che forse per speculazione mercantile comperata dall’altro librajo stampatore ne avrà il nuovo tentato l’esito con questo inganno per adescare i curiosi, giacché per la mediocrità della cosa lo smercio degli esemplari rendevasi difficile.
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3123. MAFFEI Scipio, Museum veronense. Hoc est antiquarum inscriptionum atque anaglyphorum collectio cui taurinensis adjungitur, et vindobonensis, Veronae 1749, in fol., fig.
Immensa è la copia delle iscrizioni raccolte e illustrate da questo dottissimo letterato e distribuita in questo volume 102 di oltre 500 pagine dedicato a Benedetto XIV. Le copiose tavole sono tutte collocate fra il testo.
Immensa è la copia delle iscrizioni raccolte e illustrate da questo dottissimo letterato e distribuita in questo volume 102 di oltre 500 pagine dedicato a Benedetto XIV. Le copiose tavole sono tutte collocate fra il testo.
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3233. GROPPO Antonio, Dissertazioni varie in materia d’antichità e di teatri, Venezia 1769, in 4.