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417. BAROZZIO Giacomo da Vignola, Regola delli cinque ordini d’architettura, Siena 1635, presso Pietro Marchetti.
Dopo il frontespizio segue la dedica al Sig. Volunio Bandinelli: e si compie la pagina colla dichiarazione del Vignola: è rimpiazzato il terzo foglio dei privilegi con una tavola di più dell’edizione originale, ove sono le colonne dei cinque ordini riunite; cosi si procede sino alla tav. 32 e seguono poi le porte tratte dalle opere del Buonarroti, che fanno arrivare il numero delle tavole di quest’edizione sino alle 45.
Dopo il frontespizio segue la dedica al Sig. Volunio Bandinelli: e si compie la pagina colla dichiarazione del Vignola: è rimpiazzato il terzo foglio dei privilegi con una tavola di più dell’edizione originale, ove sono le colonne dei cinque ordini riunite; cosi si procede sino alla tav. 32 e seguono poi le porte tratte dalle opere del Buonarroti, che fanno arrivare il numero delle tavole di quest’edizione sino alle 45.
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418. BAROZZIO Giacomo da Vignola, Regola delli cinque ordini d’architettura colla 75nuova aggiunta di Michel Angelo Buonarrotti, Arnhem 1620, in fol. fig.
Il testo di quest’opera è in italiano, olandese, francese e tedesco, distribuita in 42 tavole, la quale a dir vero è una assai bella imitazione delle anteriori buone edizioni italiane. Vedi d’Avilar e Labacco.
Il testo di quest’opera è in italiano, olandese, francese e tedesco, distribuita in 42 tavole, la quale a dir vero è una assai bella imitazione delle anteriori buone edizioni italiane. Vedi d’Avilar e Labacco.
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504. FICHER, Livre d’architecture contenant les bâtimens antiques moins connus, ceux des arabes et des turques; l’architecture persanne et quelques bâtimens aussi de l’invention et dessin de l’auteur avec diverses vases antiques et quelques uns d’invention de l’auteur, 1623 Leipzig, in fol. oblong, fig. col testo francese e tedesco, libri V.
Quest’opera presenta un’indigesta riunione di opere infedelmente tratte da altri e in parte sognate da questo architetto.
Quest’opera presenta un’indigesta riunione di opere infedelmente tratte da altri e in parte sognate da questo architetto.
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II trarre dai racconti della storia edifici di cui non restano traccie è opera che esige infinita critica e l’imaginazione non basta, specialmente quando non è punto guidata dal gusto. Contiene il volume 84 tavole, di cui le ultime tredici rappresentano una collezione di vasi.
II trarre dai racconti della storia edifici di cui non restano traccie è opera che esige infinita critica e l’imaginazione non basta, specialmente quando non è punto guidata dal gusto. Contiene il volume 84 tavole, di cui le ultime tredici rappresentano una collezione di vasi.
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570. MONTANO Giovan Battista milanese, Libro d’architettura con diversi ornamenti cavati dall’antico, Roma 1624, in fol. fig.
Quest’opera è di 40 tav. edizione originale; segue poi la scelta di vari tempietti antichi, Roma, presso il Soria, 1624: sono tavole 6 vengono in seguito diversi ornamenti capricciosi per depositi e altari, Roma 1625; sono tavole 40. Finisce il volume coi tabernacoli diversi nuovamente inventati da Giovan Battista Montano: Roma 1618: sono tavole 24 in fol. fig., il tutto dato in luce da Giovan Battista Soria romano. Il Montano si intitola intagliatore di legname eccellentissimo, di questo volume quantunque s’incominci ad inclinare al gusto falso, vedesi però quanto l’autore fosse valente.
Quest’opera è di 40 tav. edizione originale; segue poi la scelta di vari tempietti antichi, Roma, presso il Soria, 1624: sono tavole 6 vengono in seguito diversi ornamenti capricciosi per depositi e altari, Roma 1625; sono tavole 40. Finisce il volume coi tabernacoli diversi nuovamente inventati da Giovan Battista Montano: Roma 1618: sono tavole 24 in fol. fig., il tutto dato in luce da Giovan Battista Soria romano. Il Montano si intitola intagliatore di legname eccellentissimo, di questo volume quantunque s’incominci ad inclinare al gusto falso, vedesi però quanto l’autore fosse valente.
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687. VIOLA Zanini padovano pittore e architetto, Dell’architettura, Libri due, Padova, presso Fran. Bolzetta, 1639, in 4, fig. prima edizione.
Questo libro ripieno di ottime nozioni in ogni teoria, e in ogni pratica dell’arte è scritto da un autore che era nudrito de’ migliori principii. Tutte le tavole copiosissime sono intagliate in legno e frapposte al testo.
Questo libro ripieno di ottime nozioni in ogni teoria, e in ogni pratica dell’arte è scritto da un autore che era nudrito de’ migliori principii. Tutte le tavole copiosissime sono intagliate in legno e frapposte al testo.
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725. VITRUVIO M., I dieci libri dell’architettura tradotti e commentati da Monsig. Daniele Barbaro ed ora in questa nuova impressione per maggior comodità del lettore le materie di ciascun libro ridotte sotto capi, Venezia, presso Alessandro de’ Vecchi, 1629.
Quest’edizione è presa dalla precedente del 1567 colla differenza di essere assai meno corretta, ed essendo state dallo stampatore in più luoghi omesse tavole necessarie, o sostituite alcune altre che non hanno che fare col testo. Ma ciò che è più strano si è che il de’ Vecchi editore, ponendo il suo nome al proemio che aveva prodotto il Franceschi nella più antica citata edizione, ove parla del Barbaro si esprime come se avesse avuto dialogo con lui nelle materie vitruviane ed era morto 59 anni prima di questa seconda edizione: il che prova che ristampò e fece suo il proemio del Franceschi, senza leggerlo.
Quest’edizione è presa dalla precedente del 1567 colla differenza di essere assai meno corretta, ed essendo state dallo stampatore in più luoghi omesse tavole necessarie, o sostituite alcune altre che non hanno che fare col testo. Ma ciò che è più strano si è che il de’ Vecchi editore, ponendo il suo nome al proemio che aveva prodotto il Franceschi nella più antica citata edizione, ove parla del Barbaro si esprime come se avesse avuto dialogo con lui nelle materie vitruviane ed era morto 59 anni prima di questa seconda edizione: il che prova che ristampò e fece suo il proemio del Franceschi, senza leggerlo.
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1431. VALESIO Luigi. Apparato Funebre dell’Anniversario a Gregorio XV celebrato in Bologna a’ 24 Luglio 1624, in fol. fig.
Con otto tavole intagliate in rame e le relazioni di Giovan Luigi Valesio.
Con otto tavole intagliate in rame e le relazioni di Giovan Luigi Valesio.
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3294. OSII Theodati, De agriculturae et agrimensurae nobilitate, Mediolani 1639, in 8.
3715. FELLINI F. Pietro Martire, Trattato nuovo delle cose meravigliose dell’alma città di Roma, ornato di molte figure e de tutte le antichità figurate d’essa città già da Prospero Parisio aumentate, Roma 1625, in 8, fig.
Con numero grandissimo di piccole tavole in legno, e una quantità grande di notizie a comodo del viaggiatore, e dell’antiquario.
Con numero grandissimo di piccole tavole in legno, e una quantità grande di notizie a comodo del viaggiatore, e dell’antiquario.
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4084. RUBENS Pietro Paolo, Palazzi di Genova, colla data di Anversa 1622, in fol., fig.
Questa prima edizione non contiene che 72 tavole formanti la prima parte di quest’opera di fresca e nitidissima impressione.
Questa prima edizione non contiene che 72 tavole formanti la prima parte di quest’opera di fresca e nitidissima impressione.
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