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In questo libretto sono citate e lodate in tanti epigrammi una quantità di pitture e sculture di Roma, tanto in
luoghi pubblici che privati.
In questo libretto sono citate e lodate in tanti epigrammi una quantità di pitture e sculture di Roma, tanto in
luoghi pubblici che privati.
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, Guida non ispregievole stesa a modo di dialogo, che è una ristampa ampliata della guida pubblicata dal
Rampazzetto nel 1565.
Guida non ispregievole stesa a modo di dialogo, che è una ristampa ampliata della guida pubblicata dal
Rampazzetto nel 1565.
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, Questa memoria è stampata con lusso ed eleganza di tipi e di stampe, trovandosi in sei bellissime tavole 24
gemme intagliate e ridotte a grandezza uniforme tutte le immagini e i soggetti relativi a questo filosofo colle
rispettive illustrazioni. Ma questo autore si abbandonò soverchiamente all’imaginazione e vide Socrate anche
dove non era, sebbene cerchi raffigurarlo con molto ingegno ed erudizione.
Questa memoria è stampata con lusso ed eleganza di tipi e di stampe, trovandosi in sei bellissime tavole 24
gemme intagliate e ridotte a grandezza uniforme tutte le immagini e i soggetti relativi a questo filosofo colle
rispettive illustrazioni. Ma questo autore si abbandonò soverchiamente all’imaginazione e vide Socrate anche
dove non era, sebbene cerchi raffigurarlo con molto ingegno ed erudizione.
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, Non riescì mai il Bossi pittore di trovare questo libro in alcuna pubblica o privata libreria. Deve porsi tra’ libri
assai rari e presenta tutte le tavole intorno le proporzioni, secondo il sistema del Lomazzo, le quali disegnate
disegnate ed incise dal traduttore si desiderarono inutilmente nell’opera originale: sono queste in numero di 47 e
di buonissima esecuzione. Rettificò il traduttore alcuni errori corsi nell’edizione dell’originale, non solo nella
distribuzione dei capitoli ma anche nei numeri delle proporzioni. Infatti nell’originale s’incontrano due capi V e
due capi XXVII, il che realmente fa scendere il primo libro a 32 capitoli e non a 30 come indica l’edizione
italiana. Non venne qui tradotto, o almen pubblicato altro che il primo dei sette che compongono il trattato
originale. Una dedica del traduttore al P. Maurizio, un discorso sovra il soggetto della traduzione, un
avvertimento sul trattato delle proporzioni e gli errori scorsi nell’edizione italiana, alcune poesie in lode degli
autori e la vita di Paolo Lomazzo precedono l’opera seguita dalle tavole degli autori citati e delle materie.
L’essersi in questa traduzione ridotte a pratica le proporzioni elementari mediante le tavole ci ha fatto collocare
questo libro in questo luogo.
Non riescì mai il Bossi pittore di trovare questo libro in alcuna pubblica o privata libreria. Deve porsi tra’ libri
assai rari e presenta tutte le tavole intorno le proporzioni, secondo il sistema del Lomazzo, le quali disegnate
disegnate ed incise dal traduttore si desiderarono inutilmente nell’opera originale: sono queste in numero di 47 e
di buonissima esecuzione. Rettificò il traduttore alcuni errori corsi nell’edizione dell’originale, non solo nella
distribuzione dei capitoli ma anche nei numeri delle proporzioni. Infatti nell’originale s’incontrano due capi V e
due capi XXVII, il che realmente fa scendere il primo libro a 32 capitoli e non a 30 come indica l’edizione
italiana. Non venne qui tradotto, o almen pubblicato altro che il primo dei sette che compongono il trattato
originale. Una dedica del traduttore al P. Maurizio, un discorso sovra il soggetto della traduzione, un
avvertimento sul trattato delle proporzioni e gli errori scorsi nell’edizione italiana, alcune poesie in lode degli
autori e la vita di Paolo Lomazzo precedono l’opera seguita dalle tavole degli autori citati e delle materie.
L’essersi in questa traduzione ridotte a pratica le proporzioni elementari mediante le tavole ci ha fatto collocare
questo libro in questo luogo.
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Questa è la prima edizione a cui va annessa l’altra operetta del Bellori in Nmismata tum Ephesia tum aliarum
Urbium apibus insignita. Romae 1658, in 4 coll’epistola d’Holstenio de verubus Dianae Ephesiae con 24 tavole
e alcune medaglie e monumenti fra il testo.
Questa è la prima edizione a cui va annessa l’altra operetta del Bellori in Nmismata tum Ephesia tum aliarum
Urbium apibus insignita. Romae 1658, in 4 coll’epistola d’Holstenio de verubus Dianae Ephesiae con 24 tavole
e alcune medaglie e monumenti fra il testo.
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, Questo Manilli era il Guardaroba del palazzo, e s’avvisò di scrivere questa descrizione piuttosto poeticamente.
Questo Manilli era il Guardaroba del palazzo, e s’avvisò di scrivere questa descrizione piuttosto poeticamente.
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Trovasi nel nostro esemplare il prospetto laterale e la facciata della chiesa Cattedrale e una terza tavola colla
elevazione della torre, che mancano sovente agli esemplari.
Trovasi nel nostro esemplare il prospetto laterale e la facciata della chiesa Cattedrale e una terza tavola colla
elevazione della torre, che mancano sovente agli esemplari.
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, Opera miserabile e superstiziosa, senza critica, e distrutta dalle dissertazioni dottissime di Domenico Maria
Manni. Vedi nella Bibliografia.
Opera miserabile e superstiziosa, senza critica, e distrutta dalle dissertazioni dottissime di Domenico Maria
Manni. Vedi nella Bibliografia.
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, Le 41 tavole, compreso il titolo, sono di Giovanni Callot e rarissime a trovarsi di sì bella conservazione. Il pregio
che ha quest’edizione, che è la prima, distinguevi dal non esservi il nome dell’incisore. La maggior parte sono
intagliate sui disegni di Matteo Rossetti, Angelo Lottini fu scultore e scolaro del Montarseli: sull’esemplare che
Mariette possedeva di quest’opera era scritto: Les planches qui entrent dans ce livre sont des prémieres ouvrages
de gravure de Jacques Callot et qui ne se rencontrent pas aisément. Nel 1636 ne fu fatta una seconda edizione.
Le 41 tavole, compreso il titolo, sono di Giovanni Callot e rarissime a trovarsi di sì bella conservazione. Il pregio
che ha quest’edizione, che è la prima, distinguevi dal non esservi il nome dell’incisore. La maggior parte sono
intagliate sui disegni di Matteo Rossetti, Angelo Lottini fu scultore e scolaro del Montarseli: sull’esemplare che
Mariette possedeva di quest’opera era scritto: Les planches qui entrent dans ce livre sont des prémieres ouvrages
de gravure de Jacques Callot et qui ne se rencontrent pas aisément. Nel 1636 ne fu fatta una seconda edizione.
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