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Vedute di città
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Sonovi poche tavole con scarsi dettagli collocate fra il testo. Ma l’opera è piena di erudizione e dottrina.
Sonovi poche tavole con scarsi dettagli collocate fra il testo. Ma l’opera è piena di erudizione e dottrina.
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Nel 1760 il conte Carli fece stampare dallo Storti in Venezia questo primo volume che non fu poi mai pubblicato,
essendo rimasto come inedito assieme ad altre dissertazioni parimenti stampate, e non pubblicate. Quando poi
pubblicò la sua Storia delle antichità italiche fuse questo primo volume, se non tutto in parte almeno, in
quell’opera dottissima; e queste ed altre nozioni su tal proposito abbiamo del coltissimo di lui figlio il C.
Agostino vivente.
Nel 1760 il conte Carli fece stampare dallo Storti in Venezia questo primo volume che non fu poi mai pubblicato,
essendo rimasto come inedito assieme ad altre dissertazioni parimenti stampate, e non pubblicate. Quando poi
pubblicò la sua Storia delle antichità italiche fuse questo primo volume, se non tutto in parte almeno, in
quell’opera dottissima; e queste ed altre nozioni su tal proposito abbiamo del coltissimo di lui figlio il C.
Agostino vivente.
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Opera diligentemente eseguita, ove nella prima parte si contengono 74 tavole intagliate in rame, e nella seconda
che riguarda le spiegazioni delle sculture fatta da M. Francesco Bianchini veronese trovansi altre 72 tavole.
Opera dedicata al re d’Inghilterra Giacomo III dal cardinale di S. Clemente.
Opera diligentemente eseguita, ove nella prima parte si contengono 74 tavole intagliate in rame, e nella seconda
che riguarda le spiegazioni delle sculture fatta da M. Francesco Bianchini veronese trovansi altre 72 tavole.
Opera dedicata al re d’Inghilterra Giacomo III dal cardinale di S. Clemente.
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, Dalle armi del Pontefice Innocenzo XI poste sopra la legatura si suppone possa essere stampato circa l’anno
1668, in 4 picc., fig.
Sonovi molte notizie di cose orientali, e una gran tavola intagliata in rame.
Dalle armi del Pontefice Innocenzo XI poste sopra la legatura si suppone possa essere stampato circa l’anno
1668, in 4 picc., fig.
Sonovi molte notizie di cose orientali, e una gran tavola intagliata in rame.
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. Nel nostro esemplare di prima impressione confrontato colle lunghe descrizioni di de Bure, e avente tutti i
contrasegni della vera originalità, con qualche carta topografica di più delle indicate da questo bibliografo,
mancano le ultime 5 parti alla prima collezione (detta de’ gran viaggi) che debbe essere composta di 13 parti, e
quattro ne mancano egualmente alla seconda collezione (detta dei piccoli viaggi) che debbe esser composta di 12
parti. Esemplare però bellissimo, dorato, che apparteneva alla Biblioteca Brignole in Genova. Rare volte abbiamo
trovato questo corpo completo.
Nel nostro esemplare di prima impressione confrontato colle lunghe descrizioni di de Bure, e avente tutti i
contrasegni della vera originalità, con qualche carta topografica di più delle indicate da questo bibliografo,
mancano le ultime 5 parti alla prima collezione (detta de’ gran viaggi) che debbe essere composta di 13 parti, e
quattro ne mancano egualmente alla seconda collezione (detta dei piccoli viaggi) che debbe esser composta di 12
parti. Esemplare però bellissimo, dorato, che apparteneva alla Biblioteca Brignole in Genova. Rare volte abbiamo
trovato questo corpo completo.
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, Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette
di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto.
Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo
con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e
finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con
numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro
primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove
Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti.
Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville,
e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette
di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto.
Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo
con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e
finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con
numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro
primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove
Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti.
Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville,
e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
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Questo libro dedicato al dotto mecenate
cardinal Federico Borromeo è pieno di notizie
preziose anche per gli oggetti dell’arte.
Questo libro dedicato al dotto mecenate
cardinal Federico Borromeo è pieno di notizie
preziose anche per gli oggetti dell’arte.
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Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
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, Con una vignetta del porto in principio, e nel fine la tavola della torre.
Con una vignetta del porto in principio, e nel fine la tavola della torre.
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, Progetto vastissimo, ove incontrarebbesi alcune difficoltà, ma che potrebbe migliorarsi con qualche studio, e
formarebbe il principale abbellimento di Parigi. Con 8 gran tavole in rame.
Progetto vastissimo, ove incontrarebbesi alcune difficoltà, ma che potrebbe migliorarsi con qualche studio, e
formarebbe il principale abbellimento di Parigi. Con 8 gran tavole in rame.
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, Opera rara essendo stata stampata in numero di pochi esemplari che l’autore donò a’ suoi amici, come si legge
nello stesso prospetto dell’opera. Sonovi qua e là poche tavole di monumenti, ma una ricchissima serie di atti
autentici, e notizie storiche, e diplomatiche che rende l’opera cospicua.
Opera rara essendo stata stampata in numero di pochi esemplari che l’autore donò a’ suoi amici, come si legge
nello stesso prospetto dell’opera. Sonovi qua e là poche tavole di monumenti, ma una ricchissima serie di atti
autentici, e notizie storiche, e diplomatiche che rende l’opera cospicua.
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, Opera farraginosa, ove si ragiona però di tutti gli edifici, e monumenti, trovandosi buon numero di carte
topografiche, 240 piante, alzati ec. a’ luoghi riferiti nel testo, e una quantità di memorie utili per le arti.
Opera farraginosa, ove si ragiona però di tutti gli edifici, e monumenti, trovandosi buon numero di carte
topografiche, 240 piante, alzati ec. a’ luoghi riferiti nel testo, e una quantità di memorie utili per le arti.
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, Sonovi tre fogli da ogni lato impressi di medaglie, il ritratto dell’autore, e quello di Carlo Maria Caraffa cui
l’opera è intitolata, e la carta topografica delle Calabrie. Doveva di quest’opera escire un altro volume per quanto
si enuncia dal frontespizio, ma a noi non costa che vedesse la luce. Quest’edizione non è comune.
Sonovi tre fogli da ogni lato impressi di medaglie, il ritratto dell’autore, e quello di Carlo Maria Caraffa cui
l’opera è intitolata, e la carta topografica delle Calabrie. Doveva di quest’opera escire un altro volume per quanto
si enuncia dal frontespizio, ma a noi non costa che vedesse la luce. Quest’edizione non è comune.
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Opera laboriosissima e ripiena di istruzione per la storia patria, ma quanto è ricca nelle cose ecclesiastiche,
altrettanto è sterile per le nozioni storiche, e per gli oggetti d’arte, ed antichità.
Opera laboriosissima e ripiena di istruzione per la storia patria, ma quanto è ricca nelle cose ecclesiastiche,
altrettanto è sterile per le nozioni storiche, e per gli oggetti d’arte, ed antichità.
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Opera annunciata anonima, e riprodotta poi in Parigi nel 1772 per servire di continuazione alle opere di Caylus.
Opera annunciata anonima, e riprodotta poi in Parigi nel 1772 per servire di continuazione alle opere di Caylus.
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, Opera diffusa, che contiene molte notizie, ed è scritta con poca critica, ritenendo una quantità d’incertissime
tradizioni.
Opera diffusa, che contiene molte notizie, ed è scritta con poca critica, ritenendo una quantità d’incertissime
tradizioni.
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, Le molte tavole sono sparse a’ luoghi del testo relativo, e sonovi i due ritratti dei vescovi di questa famiglia di
Furstemberg.
Le molte tavole sono sparse a’ luoghi del testo relativo, e sonovi i due ritratti dei vescovi di questa famiglia di
Furstemberg.
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Meno copiosa, ma preferibile alla suddetta, perché i tipi 247 sono assai eleganti, e le stampe di R. de Hooghe
assai fresche e assai belle in numero di 26 oltre il frontespizio di Visscher, il ritratto di Blottelinh, e due carte
topografiche.
Meno copiosa, ma preferibile alla suddetta, perché i tipi 247 sono assai eleganti, e le stampe di R. de Hooghe
assai fresche e assai belle in numero di 26 oltre il frontespizio di Visscher, il ritratto di Blottelinh, e due carte
topografiche.
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Opera insigne per la cura con cui sono illustrati i monumenti di quella città con 34 tav. compreso il frontesp. fig.
Opera insigne per la cura con cui sono illustrati i monumenti di quella città con 34 tav. compreso il frontesp. fig.
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, Ambedue questi libri non sono comuni, e riportano interessanti notizie de’ più antichi edifici di Bologna.
Ambedue questi libri non sono comuni, e riportano interessanti notizie de’ più antichi edifici di Bologna.
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249
, Il frontespizio è figurato; poi segue la dedica ai deputati 250 di Padova, indi il sommario degli 8 capitoli.
L’albero genealogico intagliato in rame, un avviso al lettore ove comincia il numero delle pagine sino alla 49. Vi
si trovano quattro tavole di monumenti, e due foglietti d’iscrizioni in fine, oltre le pagine numerate: si avverta di
non confondere quest’opera coll’altra delle Origini di Padova, escita alla luce nell’anno stesso.
Il frontespizio è figurato; poi segue la dedica ai deputati 250 di Padova, indi il sommario degli 8 capitoli.
L’albero genealogico intagliato in rame, un avviso al lettore ove comincia il numero delle pagine sino alla 49. Vi
si trovano quattro tavole di monumenti, e due foglietti d’iscrizioni in fine, oltre le pagine numerate: si avverta di
non confondere quest’opera coll’altra delle Origini di Padova, escita alla luce nell’anno stesso.
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, Sonovi alcune tavole intagliate in legno poste fra il testo, fra le quali vedesi il Ganimede della Galleria di S.
Marco di Venezia, ed altre rare e curiose antichità. Le opere del Pignoria sono tutte interessantissime.
Sonovi alcune tavole intagliate in legno poste fra il testo, fra le quali vedesi il Ganimede della Galleria di S.
Marco di Venezia, ed altre rare e curiose antichità. Le opere del Pignoria sono tutte interessantissime.
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, Libro non comune ove è riportata anche una serie numerosa d’iscrizioni: sette anni dopo fu ristampata in due
volumetti in 8 a Colonia.
Libro non comune ove è riportata anche una serie numerosa d’iscrizioni: sette anni dopo fu ristampata in due
volumetti in 8 a Colonia.
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, A retro del frontespizio è una veduta di Padova intagliata in legno. Quest’opera è piena di ottime ed utili notizie e
non è fra’ libri facili a rinvenirsi.
A retro del frontespizio è una veduta di Padova intagliata in legno. Quest’opera è piena di ottime ed utili notizie e
non è fra’ libri facili a rinvenirsi.
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,Compreso il frontespizio e due carte geografiche, le tavole sono 22. Opera ove si veggono indicati i costumi di
quelle nazioni.
Compreso il frontespizio e due carte geografiche, le tavole sono 22. Opera ove si veggono indicati i costumi di
quelle nazioni.
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, Difficile a trovarsi in Italia. Con 8 tavole in rame ove sono le monete battute dagli inglesi in quelle contrade.
Difficile a trovarsi in Italia. Con 8 tavole in rame ove sono le monete battute dagli inglesi in quelle contrade.
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, Opera riccamente eseguita, ove sono belle ed utili nozioni, e numerosissime tavole di un esatto lavoro, la cui
immensità tolse il poter forse impiegarvi artefici più ragguardevoli. Nel frontespizio è taciuto il nome dell’autore,
e apparisce libro anonimo.
Opera riccamente eseguita, ove sono belle ed utili nozioni, e numerosissime tavole di un esatto lavoro, la cui
immensità tolse il poter forse impiegarvi artefici più ragguardevoli. Nel frontespizio è taciuto il nome dell’autore,
e apparisce libro anonimo.
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, Quest’opera fu intitolata a Benedetto XIV, e venne stampata pulitamente con buone tavole, fra le quali deve
trovarsi nel primo volume la bella tavola dell’arco di Benevento intagliata da Gaultier nel 1752.
Quest’opera fu intitolata a Benedetto XIV, e venne stampata pulitamente con buone tavole, fra le quali deve
trovarsi nel primo volume la bella tavola dell’arco di Benevento intagliata da Gaultier nel 1752.
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, Il frontespizio è intagliato da Simon dal
Passo regio scultore in Danimarca. Le numerose
tavole in legno sono collocate fra il testo. Si
osservi però sempre che alla p. 345 non manchi la
tavola due piedi lunga ove è rappresentato il
famoso corno d’oro trovato da una fanciulla per
caso presso un albero nel 1639. In fine al
volume, che ritiensi per raro specialmente in
Italia, trovasi anche l’opera seguente dello
stesso autore.
Il frontespizio è intagliato da Simon dal
Passo regio scultore in Danimarca. Le numerose
tavole in legno sono collocate fra il testo. Si
osservi però sempre che alla p. 345 non manchi la
tavola due piedi lunga ove è rappresentato il
famoso corno d’oro trovato da una fanciulla per
caso presso un albero nel 1639. In fine al
volume, che ritiensi per raro specialmente in
Italia, trovasi anche l’opera seguente dello
stesso autore.
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