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Nel 1760 il conte Carli fece stampare dallo Storti in Venezia questo primo volume che non fu poi mai pubblicato,
essendo rimasto come inedito assieme ad altre dissertazioni parimenti stampate, e non pubblicate. Quando poi
pubblicò la sua Storia delle antichità italiche fuse questo primo volume, se non tutto in parte almeno, in
quell’opera dottissima; e queste ed altre nozioni su tal proposito abbiamo del coltissimo di lui figlio il C.
Agostino vivente.
Nel 1760 il conte Carli fece stampare dallo Storti in Venezia questo primo volume che non fu poi mai pubblicato,
essendo rimasto come inedito assieme ad altre dissertazioni parimenti stampate, e non pubblicate. Quando poi
pubblicò la sua Storia delle antichità italiche fuse questo primo volume, se non tutto in parte almeno, in
quell’opera dottissima; e queste ed altre nozioni su tal proposito abbiamo del coltissimo di lui figlio il C.
Agostino vivente.
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Progetto vastissimo, ove incontrarebbesi alcune difficoltà, ma che potrebbe migliorarsi con qualche studio, e
formarebbe il principale abbellimento di Parigi. Con 8 gran tavole in rame.
Progetto vastissimo, ove incontrarebbesi alcune difficoltà, ma che potrebbe migliorarsi con qualche studio, e
formarebbe il principale abbellimento di Parigi. Con 8 gran tavole in rame.
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, Opera trattata con tutto il gusto pittoresco e l’intelligenza.
Opera trattata con tutto il gusto pittoresco e l’intelligenza.
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, L’autore fu Tommaso Porcacchi e gli interlocutori Ottaviano Mannini e Giovanni Gherardo da Udine. Questo
libretto si accompagna colle feste e spettacoli pubblicati in quest’anno pel medesimo re in Venezia.
L’autore fu Tommaso Porcacchi e gli interlocutori Ottaviano Mannini e Giovanni Gherardo da Udine. Questo
libretto si accompagna colle feste e spettacoli pubblicati in quest’anno pel medesimo re in Venezia.
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MDLXXVIII
, Raro e prezioso libretto ove una serie di iscrizioni antiche fu per la prima volta prodotta per illustrare
quest’antica abitazione dell’Insubria. Lo stampatore è un Giovanni Antonio Castiglioni.
Raro e prezioso libretto ove una serie di iscrizioni antiche fu per la prima volta prodotta per illustrare
quest’antica abitazione dell’Insubria. Lo stampatore è un Giovanni Antonio Castiglioni.
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, Impressa coi medesimi caratteri della seguente.
Impressa coi medesimi caratteri della seguente.
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, Opera divisa in otto libri ove si ragiona sa oggetti d’arti e sovra mille altri stravagantissimi argomenti e termina
con una breve sposizione del Paternoster.
Opera divisa in otto libri ove si ragiona sa oggetti d’arti e sovra mille altri stravagantissimi argomenti e termina
con una breve sposizione del Paternoster.
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, Operetta stampata in bei caratteri corsivi e ripiena di notizie curiose e interessanti per la storia e le usanze di quei
popoli
Operetta stampata in bei caratteri corsivi e ripiena di notizie curiose e interessanti per la storia e le usanze di quei
popoli
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, Prima edizione italiana bellissima per tipi e le tavole.
Prima edizione italiana bellissima per tipi e le tavole.
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, Quest’opera fu dedicata a Lodovico Odassio padovano dall’autore con data d’Urbino li 5 Agosto 1499, anno in
cui si eseguì la prima edizione.
Quest’opera fu dedicata a Lodovico Odassio padovano dall’autore con data d’Urbino li 5 Agosto 1499, anno in
cui si eseguì la prima edizione.
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. A retro del frontespizio è una veduta di Padova intagliata in legno. Quest’opera è piena di ottime ed utili notizie e
non è fra’ libri facili a rinvenirsi.
A retro del frontespizio è una veduta di Padova intagliata in legno. Quest’opera è piena di ottime ed utili notizie e
non è fra’ libri facili a rinvenirsi.
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,Le molte tavole in legno di bella esecuzione fraposte al testo rendono chiara l’intelligenza di queste ottime opere.
Le molte tavole in legno di bella esecuzione fraposte al testo rendono chiara l’intelligenza di queste ottime opere.
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, Libro non comune ove è riportata anche una serie numerosa d’iscrizioni: sette anni dopo fu ristampata in due
volumetti in 8 a Colonia.
Libro non comune ove è riportata anche una serie numerosa d’iscrizioni: sette anni dopo fu ristampata in due
volumetti in 8 a Colonia.
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, L’edizione è in bellissimi caratteri e le descrizioni contengono belle poesie, che servirono alle cantate e spettacoli
in quella occasione.
L’edizione è in bellissimi caratteri e le descrizioni contengono belle poesie, che servirono alle cantate e spettacoli
in quella occasione.
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MDLXVI
Questo è uno dei più strani, minuziosi e curiosi libri in cui stanno indicati persino gl’ingredienti dei piatti di
cucina che furono serviti alle mense e leggesi in fine la data cosi scritta : In Monaco Città di Germania 1568.
Questo è uno dei più strani, minuziosi e curiosi libri in cui stanno indicati persino gl’ingredienti dei piatti di
cucina che furono serviti alle mense e leggesi in fine la data cosi scritta : In Monaco Città di Germania 1568.
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MDLXXI
, Sonovi 15 grandi tavole in doppio foglio intagliate con qualche gusto segnate con cifra N. S. e colorate a mano, il
che serve mirabilmente al costume ed al carattere di quei tem 235 pi. Questo è il più raro e più prezioso libro
che conosciamo, specialmente in quel secolo, in materia di feste.
Sonovi 15 grandi tavole in doppio foglio intagliate con qualche gusto segnate con cifra N. S. e colorate a mano, il
che serve mirabilmente al costume ed al carattere di quei tem 235 pi. Questo è il più raro e più prezioso libro
che conosciamo, specialmente in quel secolo, in materia di feste.
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MDLXVIII
, Ambedue questi libri non sono comuni, e riportano interessanti notizie de’ più antichi edifici di Bologna.
Ambedue questi libri non sono comuni, e riportano interessanti notizie de’ più antichi edifici di Bologna.
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249
, Sono intagliate in legno le 36 attitudini della mano relative ai diversi numeri, con cui gli antichi solevano
esprimere col gesto le quantità
Sono intagliate in legno le 36 attitudini della mano relative ai diversi numeri, con cui gli antichi solevano
esprimere col gesto le quantità
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,Libretto ripieno di figure in legno, ma di un merito inferiore a quelle delle edizioni in foglio. Le tavole però della
milizia turchesca sono molto migliori, e fatte d’altra mano.
Libretto ripieno di figure in legno, ma di un merito inferiore a quelle delle edizioni in foglio. Le tavole però della
milizia turchesca sono molto migliori, e fatte d’altra mano.
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,Sono 36 tav. cominciate all’acqua forte e
terminate a bulino con molto valore.
Sono 36 tav. cominciate all’acqua forte e
terminate a bulino con molto valore.
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— Seguono le 5 tavole intitolate Crudelitas in Catholicis mactandis, 1584
— Termina il volume: Beati Apollinaris martiris primi Ravennatum. Episc. res gestae,
Romae 1586.
Sono 13 tavole compreso il frontespizio, terminate a bulino. Tutte queste opere sono di prima freschezza.
Sono 13 tavole compreso il frontespizio, terminate a bulino. Tutte queste opere sono di prima freschezza.
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, È trattata la materia estesamente, e quindi la musica,
l’ottica. l’architettura, la pittura, la scultura sono prese in
esame: ma quanto al pregio dell’opera ritiensi più rara la
prima edizione del 1527, e le altre che apparvero fino al 1536
poiché non erano in quelle stati tolti alcuni passi che
l’autore (per quietamente vivere) tolse egli stesso dalle
posteriori edizioni, come può leggersi nella sua
interessantissima prefazione.
È trattata la materia estesamente, e quindi la musica,
l’ottica. l’architettura, la pittura, la scultura sono prese in
esame: ma quanto al pregio dell’opera ritiensi più rara la
prima edizione del 1527, e le altre che apparvero fino al 1536
poiché non erano in quelle stati tolti alcuni passi che
l’autore (per quietamente vivere) tolse egli stesso dalle
posteriori edizioni, come può leggersi nella sua
interessantissima prefazione.
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Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette
di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto.
Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo
con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e
finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con
numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro
primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove
Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti.
Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville,
e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
Libro che riesce prezioso per le tavole intagliate da Agostino Caracci. Brunet dà molte notizie intorno le Etichette
di questa edizione. Il nostro esemplare a tergo del frontespizio figurato ha il ritratto di Filippo II senza il Berretto.
Nel secondo foglietto è la dedica, a tergo della quale la stampa istoriata della Cremona trionfante: segue il terzo
con un avviso a’ lettori. Il bellissimo ritratto dell’autore è nel quarto foglio. Comincia il testo dei quattro libri, e
finisce colla p. 129; ma è da notarsi che dopo la 88 nel terzo libro incomin 235 cia una serie di pagine con
numeri romani dall’I al LXXVIII e ripigliano li numeri arabi col 4 libro che incomincia colla p. 89. Nel libro
primo a p. 13 è la tavola del Barroccio; 9 ritratti sono collocati fra il testo del 3 libro; e 25 ne sono nel 4 libro ove
Filippo II è col berretto, segue un foglietto dell’errata colla dichiarazione che Agostino Caracci intagliò i ritratti.
Al fine sono 4 tavole degli edifici di Cremona, e una gran pianta di tutta la città; segue la tavola de’ castelli, ville,
e terre del Cremonese in un foglio, e finisce con 12 foglietti delle cose più notabili contenute nell’opera.
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L’esposizione e di Bastiano de’ Rossi diretta ad Alfonso di Este.
L’esposizione e di Bastiano de’ Rossi diretta ad Alfonso di Este.
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MDLXXXTI
, Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
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Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
Collezione difficile a riunirsi. Col ritratto di Sisto V in principio.
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, Bella e nitida edizione dedicata al Sig. Ottavio Imperiali ed espurgata dalle eresie che trovatisi nell’originale
latino.
Bella e nitida edizione dedicata al Sig. Ottavio Imperiali ed espurgata dalle eresie che trovatisi nell’originale
latino.
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, Riccardo Verstegan è l’autore di quest’opera della quale la edizione qui citata è la prima e preferibile per le
trenta tavole in rame di nitida e accurata incisione. È inesplicabile come disegnatori e incisori potessero
occuparsi di orrori che sorpassano la più strana immaginazione. Infatti né gli uni, né gli altri vi posero il nome,
quantunque vi si conoscano i modi di Teod. e di Fil. Gallé.
Riccardo Verstegan è l’autore di quest’opera della quale la edizione qui citata è la prima e preferibile per le
trenta tavole in rame di nitida e accurata incisione. È inesplicabile come disegnatori e incisori potessero
occuparsi di orrori che sorpassano la più strana immaginazione. Infatti né gli uni, né gli altri vi posero il nome,
quantunque vi si conoscano i modi di Teod. e di Fil. Gallé.
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Quest’opera contiene la storia delle rivoluzioni e delle vicende dei Paesi Bassi dal 1309 al 1587 composta da 208
stampe istoriate, intagliate da Francesco Hogenbergio e illustrate col testo relativo. L’edizione anteriore non
giugne che al 1582, cosicché questa è indicata al basso del frontespizio Auctior et locupletior accessione quinque
annorum et nonaginta sex chartarum, Brunet nella prima edizione cita sole 112 tavole e per conseguenza non
può ritenersi per completa. Quest’edizione in foglietti ha la forma del 4.
Quest’opera contiene la storia delle rivoluzioni e delle vicende dei Paesi Bassi dal 1309 al 1587 composta da 208
stampe istoriate, intagliate da Francesco Hogenbergio e illustrate col testo relativo. L’edizione anteriore non
giugne che al 1582, cosicché questa è indicata al basso del frontespizio Auctior et locupletior accessione quinque
annorum et nonaginta sex chartarum, Brunet nella prima edizione cita sole 112 tavole e per conseguenza non
può ritenersi per completa. Quest’edizione in foglietti ha la forma del 4.
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, Bastiano de’ Rossi ne dedicò la descrizione ad Alfonso II di 238 Este. Bernardo
Buontalenti diresse l’apparato e uomini sommi in lettere e in arti vi concorsero. Il libretto è
stampato con grande eleganza.
Bastiano de’ Rossi ne dedicò la descrizione ad Alfonso II di 238 Este. Bernardo
Buontalenti diresse l’apparato e uomini sommi in lettere e in arti vi concorsero. Il libretto è
stampato con grande eleganza.
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MDLXXXIX
, Nel nostro esemplare di prima impressione confrontato colle lunghe descrizioni di de Bure, e avente tutti i
contrasegni della vera originalità, con qualche carta topografica di più delle indicate da questo bibliografo,
mancano le ultime 5 parti alla prima collezione (detta de’ gran viaggi) che debbe essere composta di 13 parti, e
quattro ne mancano egualmente alla seconda collezione (detta dei piccoli viaggi) che debbe esser composta di 12
parti. Esemplare però bellissimo, dorato, che apparteneva alla Biblioteca Brignole in Genova. Rare volte abbiamo
trovato questo corpo completo.
Nel nostro esemplare di prima impressione confrontato colle lunghe descrizioni di de Bure, e avente tutti i
contrasegni della vera originalità, con qualche carta topografica di più delle indicate da questo bibliografo,
mancano le ultime 5 parti alla prima collezione (detta de’ gran viaggi) che debbe essere composta di 13 parti, e
quattro ne mancano egualmente alla seconda collezione (detta dei piccoli viaggi) che debbe esser composta di 12
parti. Esemplare però bellissimo, dorato, che apparteneva alla Biblioteca Brignole in Genova. Rare volte abbiamo
trovato questo corpo completo.
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, Questa è l’edizione in cui nove tavole vennero intagliate da Agostino Caracci e undici da Giacomo Franco.
Bisogna osservare che il rame del 4 canto non sia ripetuto nel 5 come succede in molti esemplari, altrimenti
l’edizione è imperfetta. Questo esemplare è secondo la descrizione del Bure.
Questa è l’edizione in cui nove tavole vennero intagliate da Agostino Caracci e undici da Giacomo Franco.
Bisogna osservare che il rame del 4 canto non sia ripetuto nel 5 come succede in molti esemplari, altrimenti
l’edizione è imperfetta. Questo esemplare è secondo la descrizione del Bure.
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, Opera voluminosa di circa 900 pagine compresi i molti indici e prolegomeni, ma che tratta la materia sotto
l’aspetto legale piuttosto che colle viste dell’arte e dell’erudizione.
Opera voluminosa di circa 900 pagine compresi i molti indici e prolegomeni, ma che tratta la materia sotto
l’aspetto legale piuttosto che colle viste dell’arte e dell’erudizione.
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, Prezioso libretto esteso con tutto il sapore del bel dire, e tutto l’accorgimento toscano.
Prezioso libretto esteso con tutto il sapore del bel dire, e tutto l’accorgimento toscano.
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, Prima edizione della versione latina di quest’opera: con 25 tav. in legno. Le prime tav. originali in rame di Ant.
Tempesta si videro nella edizione italiana di Roma 1591.
Prima edizione della versione latina di quest’opera: con 25 tav. in legno. Le prime tav. originali in rame di Ant.
Tempesta si videro nella edizione italiana di Roma 1591.
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, In questa seconda edizione, più rara ancor della rima, è ristampato l’avviso ai lettori ove partecipa il ritrovamento
della Cronichetta, scritta nel 1388 che intitola particolarmente con lettera al Giusti, riportando anche l’altra
dedica delle Osservazioni al Vitali: ed ai luoghi ove dovrebbero essere due figure esplicative del testo, la prima
no si trova, lasciando vuoto lo spazio e la seconda è intagliata e stampata tutta pagina. L’opuscolo in tutto esser
deve di 17 foglietti, cioè 34 carte.
In questa seconda edizione, più rara ancor della rima, è ristampato l’avviso ai lettori ove partecipa il ritrovamento
della Cronichetta, scritta nel 1388 che intitola particolarmente con lettera al Giusti, riportando anche l’altra
dedica delle Osservazioni al Vitali: ed ai luoghi ove dovrebbero essere due figure esplicative del testo, la prima
no si trova, lasciando vuoto lo spazio e la seconda è intagliata e stampata tutta pagina. L’opuscolo in tutto esser
deve di 17 foglietti, cioè 34 carte.
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Splendidissima edizione con trentadue tavole di ricco lavoro non compresa quella del frontespizio, fatte da Pietro
Vander Borcht. Esemplare del Tuano.
Splendidissima edizione con trentadue tavole di ricco lavoro non compresa quella del frontespizio, fatte da Pietro
Vander Borcht. Esemplare del Tuano.
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MDXCVIII
, Dieci tavole oltre il bellissimo frontespizio ornano il primo opuscoletto e 16 emblemi intagliati con grande
accuratezza trovatisi nel secondo In tutto tavole 26 accompagnate dal testo relativo.
Dieci tavole oltre il bellissimo frontespizio ornano il primo opuscoletto e 16 emblemi intagliati con grande
accuratezza trovatisi nel secondo In tutto tavole 26 accompagnate dal testo relativo.
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,Sonovi 9 stampe pittoresche all’acqua forte, oltre lo stemma nel frontespizio, molto pregiate, che rendono
l’opuscolo prezioso, per essere della mano maestra di Guido Reni. Due esemplari; all’uno de’ quali è aggiunto
l’altro opuscolo felicissima entrata di N. S. Papa Clemente VIII nell’inclita città di Ferrara con gli apparati
pubblici. In Ferrara, e ristampata in Torino presso Giov. Mich. Cavalieri 1598. Si trova più difficilmente questo
secondo, che il primo.
Sonovi 9 stampe pittoresche all’acqua forte, oltre lo stemma nel frontespizio, molto pregiate, che rendono
l’opuscolo prezioso, per essere della mano maestra di Guido Reni. Due esemplari; all’uno de’ quali è aggiunto
l’altro opuscolo felicissima entrata di N. S. Papa Clemente VIII nell’inclita città di Ferrara con gli apparati
pubblici. In Ferrara, e ristampata in Torino presso Giov. Mich. Cavalieri 1598. Si trova più difficilmente questo
secondo, che il primo.
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MDXCVIII
Con la dedica al Sig. Pietro Montalbano italiana e latina e i cataloghi e il testo esplicativo delle tavole latino e
italiano, libri 12 con tavole in legno 522. Opera delle migliori che si conoscano fra le antiche di questo genere.
La prima edizione comparve nel 1590.
Con la dedica al Sig. Pietro Montalbano italiana e latina e i cataloghi e il testo esplicativo delle tavole latino e
italiano, libri 12 con tavole in legno 522. Opera delle migliori che si conoscano fra le antiche di questo genere.
La prima edizione comparve nel 1590.
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, Opera diffusa, che contiene molte notizie, ed è scritta con poca critica, ritenendo una quantità d’incertissime
tradizioni.
Opera diffusa, che contiene molte notizie, ed è scritta con poca critica, ritenendo una quantità d’incertissime
tradizioni.
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, Con 31 grandi e belle tavole in rame.
Con 31 grandi e belle tavole in rame.
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MDCIII
, Questo libretto divenne raro e in fatti ha molti pregi, ol 186tre che per l’estensione, per le notizie d’arti che vi
si contengono.
Questo libretto divenne raro e in fatti ha molti pregi, ol 186tre che per l’estensione, per le notizie d’arti che vi
si contengono.
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, Le 36 tavole in rame rappresentano altrettanti fatti storici allusivi a Enrico IV. con la marca A. R.
Le 36 tavole in rame rappresentano altrettanti fatti storici allusivi a Enrico IV. con la marca A. R.
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MDCXI
, Non fu mai stampata l’intera storia tiburtina, da cui fu tratto questo capitolo. Il cardinal Francesco Barberini
comprò il manoscritto, ma non escì più dalla sua biblioteca. L’Avercampo tradusse in latino questo capitolo
inserto nel tomo VII parte seconda, dal Burmano arricchito di note.
I pochi bibliografi che citano questo libro lo annoverano fra i molto rari.
RIZETTI C. Gio. Vedi Raccolta di scrittori sulla cupola di S. Pietro.
Non fu mai stampata l’intera storia tiburtina, da cui fu tratto questo capitolo. Il cardinal Francesco Barberini
comprò il manoscritto, ma non escì più dalla sua biblioteca. L’Avercampo tradusse in latino questo capitolo
inserto nel tomo VII parte seconda, dal Burmano arricchito di note.
I pochi bibliografi che citano questo libro lo annoverano fra i molto rari.
RIZETTI C. Gio. Vedi Raccolta di scrittori sulla cupola di S. Pietro.
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215
, Questa ritiensi per l’edizione più completa
Questa ritiensi per l’edizione più completa
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, Esemplari due bellissimi, l’uno colle illustrazioni olandesi e l’altro senza. Acciò sia completa l’edizione deve
essere a retro del frontespizio l’argomento di tutta l’opera in due colonne latine e olandese. Poi seguono tredici
carte o foglietti stampati in colonna in lingua olandese che illustrano le 36 tavole dell’opera coll’approvazione
per la stampa al 25 Nov. 1611, typis Davidis Martini. Seguono le 36 tavole Seguono Ant. Tempesta anno 1611: a
tergo delle quali è un illustrazione latina e al piè delle tavole l’argomento intagliato olandese e latino.
Esemplari due bellissimi, l’uno colle illustrazioni olandesi e l’altro senza. Acciò sia completa l’edizione deve
essere a retro del frontespizio l’argomento di tutta l’opera in due colonne latine e olandese. Poi seguono tredici
carte o foglietti stampati in colonna in lingua olandese che illustrano le 36 tavole dell’opera coll’approvazione
per la stampa al 25 Nov. 1611, typis Davidis Martini. Seguono le 36 tavole Seguono Ant. Tempesta anno 1611: a
tergo delle quali è un illustrazione latina e al piè delle tavole l’argomento intagliato olandese e latino.
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, Matteo Merlati intagliò le numerose tavole di quest’opera richissima, così disposte. Cominciano due seguiti di
testo, il primo di 40; il secondo di 65 pagine: viene un seguito poi di 20tav. intagliate, un secondo di 17, un terzo
di 8 e in fine un altro di 36 in tutto tavole 81 rappresentanti cavalcate, tornei, marcie e in fine fuochi d’artificio; e
la veduta dell’antico Stuttgard.
Matteo Merlati intagliò le numerose tavole di quest’opera richissima, così disposte. Cominciano due seguiti di
testo, il primo di 40; il secondo di 65 pagine: viene un seguito poi di 20tav. intagliate, un secondo di 17, un terzo
di 8 e in fine un altro di 36 in tutto tavole 81 rappresentanti cavalcate, tornei, marcie e in fine fuochi d’artificio; e
la veduta dell’antico Stuttgard.
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MDCXVIII
I disegni dello stesso Castello sono diversi e non meno pregiabili di quelli che servirono all’edizione del 1590 e
quantunque siano intagliati inferiormente, non è però spregevole edizione. Sonovi due frontespizi coi ritratti del
duca di Savoia e del Tasso.
I disegni dello stesso Castello sono diversi e non meno pregiabili di quelli che servirono all’edizione del 1590 e
quantunque siano intagliati inferiormente, non è però spregevole edizione. Sonovi due frontespizi coi ritratti del
duca di Savoia e del Tasso.
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, Lo stesso, presso il Pavoni, Sono due foglietti di stampa.
Sono due foglietti di stampa.
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MDCXVIII
Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo
Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e
ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
Questa descrizione fu stesa da Giulio Strozzi, e le 18 tavole vennero eseguite sui quadri e disegni di Filippo
Esegrenio Veneziano, Agostino Verona e Matteo Ingoli da Ravenna. Aggiuntevi le pompe funebri (poesie e
ritratto) per la morte di Elena Lucrezia Cornera Piscopia, Padova 1686, fol. figurato.
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MDCXXI
. Sono in questo volume 15 tavole intagliate con accoratezza da Giovanni Schorquens.
Sono in questo volume 15 tavole intagliate con accoratezza da Giovanni Schorquens.
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MDCXXIII
, I bei disegni delle 16 figure allegoriche, che sì vedono vennero fatti da Giovanni Lanfranco e intagliati da
Teodoro Crueger che intagliò anche le altre due tavole degli apparati. La relazione non meno che l’orazion
funerale sono di Lelio Guidiccioni.
I bei disegni delle 16 figure allegoriche, che sì vedono vennero fatti da Giovanni Lanfranco e intagliati da
Teodoro Crueger che intagliò anche le altre due tavole degli apparati. La relazione non meno che l’orazion
funerale sono di Lelio Guidiccioni.
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MDCXXIV
, Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
Sono 10 carte topografiche nel primo volume e 5 nel secondo.
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, Il frontespizio è figurato; poi segue la dedica ai deputati 250 di Padova, indi il sommario degli 8 capitoli.
L’albero genealogico intagliato in rame, un avviso al lettore ove comincia il numero delle pagine sino alla 49. Vi
si trovano quattro tavole di monumenti, e due foglietti d’iscrizioni in fine, oltre le pagine numerate: si avverta di
non confondere quest’opera coll’altra delle Origini di Padova, escita alla luce nell’anno stesso.
Il frontespizio è figurato; poi segue la dedica ai deputati 250 di Padova, indi il sommario degli 8 capitoli.
L’albero genealogico intagliato in rame, un avviso al lettore ove comincia il numero delle pagine sino alla 49. Vi
si trovano quattro tavole di monumenti, e due foglietti d’iscrizioni in fine, oltre le pagine numerate: si avverta di
non confondere quest’opera coll’altra delle Origini di Padova, escita alla luce nell’anno stesso.
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, Sonovi alcune tavole intagliate in legno poste fra il testo, fra le quali vedesi il Ganimede della Galleria di S.
Marco di Venezia, ed altre rare e curiose antichità. Le opere del Pignoria sono tutte interessantissime.
Sonovi alcune tavole intagliate in legno poste fra il testo, fra le quali vedesi il Ganimede della Galleria di S.
Marco di Venezia, ed altre rare e curiose antichità. Le opere del Pignoria sono tutte interessantissime.
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, Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi
alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi
alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
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Nei due primi libri di quest’opera non sono figure, ma se ne trovano 117 nel terzo libro ragionevolmente
eseguite; ol 245tre il frontespizio e il ritratto dell’autore. Leggesi nel frontespizio Coriolanus Pictor et
Theatri Palladis professor fecit.
Nei due primi libri di quest’opera non sono figure, ma se ne trovano 117 nel terzo libro ragionevolmente
eseguite; ol 245tre il frontespizio e il ritratto dell’autore. Leggesi nel frontespizio Coriolanus Pictor et
Theatri Palladis professor fecit.
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MDCXXVIII
, Sono 15 tavole in foglio intero con ricche invenzioni.
Sono 15 tavole in foglio intero con ricche invenzioni.
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MDCXXIX
Questo esemplare è colle armi della città di Parigi, come vedesi dalla magnifica sua legatura.
Questo esemplare è colle armi della città di Parigi, come vedesi dalla magnifica sua legatura.
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MDCXXXI
L’edizione latina è illustrata dai commentari di Enrico Salmuth ed ha il frontespizio figurato.
L’opera di questo autore non levò un grido perché abbiasi a ritenere fra le produzioni più distinte in tal genere.
L’edizione latina è illustrata dai commentari di Enrico Salmuth ed ha il frontespizio figurato.
L’opera di questo autore non levò un grido perché abbiasi a ritenere fra le produzioni più distinte in tal genere.
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, Francesco Berni estese la descrittone e non si conosce l’in 246 ventore e intagliatore delle sei grandi tavole
in foglio che vi si trovano.
Francesco Berni estese la descrittone e non si conosce l’in 246 ventore e intagliatore delle sei grandi tavole
in foglio che vi si trovano.
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MDCXXXII
, Le tavole di questo volume furono con molta grazia intagliate da Guglielmo Baur, da Jean Miel e da altri buoni
incisori, motivo per cui questa incisione deve più d’ogni altra pregiarsi essendo la prima. È singolare come i
biografi de Bure e Brunet assegnino l’impressione del primo volume all’anno 1640 mentre in più luoghi del
nostro esemplare si verifica il 1632. Il terzo volume non fu stampato per maneggio della corte di Spagna, avendo
lo storico in quello esposte troppe verità, che non onorarono la memoria di Filippo II.
Le tavole di questo volume furono con molta grazia intagliate da Guglielmo Baur, da Jean Miel e da altri buoni
incisori, motivo per cui questa incisione deve più d’ogni altra pregiarsi essendo la prima. È singolare come i
biografi de Bure e Brunet assegnino l’impressione del primo volume all’anno 1640 mentre in più luoghi del
nostro esemplare si verifica il 1632. Il terzo volume non fu stampato per maneggio della corte di Spagna, avendo
lo storico in quello esposte troppe verità, che non onorarono la memoria di Filippo II.
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, Tredici tavole intagliate in rame, compreso il frontespizio e l’ultima in gran foglio del teatro, ornano questo libro
e vennero disegnate e inventate da Andrea Sacchi e intagliate da F. Colignon.
Tredici tavole intagliate in rame, compreso il frontespizio e l’ultima in gran foglio del teatro, ornano questo libro
e vennero disegnate e inventate da Andrea Sacchi e intagliate da F. Colignon.
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MDCXXXV
, Libro assai dottamente concepito ed esteso, non comune a trovarsi, e magnifico esemplare in vitello.
Libro assai dottamente concepito ed esteso, non comune a trovarsi, e magnifico esemplare in vitello.
Show More , Intitolato a Ferdinando da C. Gevarsio. Teodoro Van Tulden intagliò tutte le magnifiche tavole delle invenzioni e
disegni di Rubens in numero di 45 gran tavole compresoli piano d’Anversa, il frontespizio e il ritratto, libro di
grande magnificenza.
Intitolato a Ferdinando da C. Gevarsio. Teodoro Van Tulden intagliò tutte le magnifiche tavole delle invenzioni e
disegni di Rubens in numero di 45 gran tavole compresoli piano d’Anversa, il frontespizio e il ritratto, libro di
grande magnificenza.
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MDCXXXVII
La descrizione è di Luigi Manzini, con tredici tavole in foglio non compreso il frontespizio: le cui invenzioni
furono di Orazio Turiano architetto, non molto felici e peggio intagliate.
La descrizione è di Luigi Manzini, con tredici tavole in foglio non compreso il frontespizio: le cui invenzioni
furono di Orazio Turiano architetto, non molto felici e peggio intagliate.
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MDCXXXII
, Sonovi 16 tavole in gran foglio oltre il ritratto di Maria dei Medici intagliate da buoni maestri nella maniera di
Hollard.
Sonovi 16 tavole in gran foglio oltre il ritratto di Maria dei Medici intagliate da buoni maestri nella maniera di
Hollard.
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MDCXLI
, Libro ove trattasi singolarmente di molte singolari costumanze nell’elezione e nella morte e funeralidegli
imperatori.
Libro ove trattasi singolarmente di molte singolari costumanze nell’elezione e nella morte e funeralidegli
imperatori.
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, Il frontespizio è intagliato da Simon dal
Passo regio scultore in Danimarca. Le numerose
tavole in legno sono collocate fra il testo. Si
osservi però sempre che alla p. 345 non manchi la
tavola due piedi lunga ove è rappresentato il
famoso corno d’oro trovato da una fanciulla per
caso presso un albero nel 1639. In fine al
volume, che ritiensi per raro specialmente in
Italia, trovasi anche l’opera seguente dello
stesso autore.
Il frontespizio è intagliato da Simon dal
Passo regio scultore in Danimarca. Le numerose
tavole in legno sono collocate fra il testo. Si
osservi però sempre che alla p. 345 non manchi la
tavola due piedi lunga ove è rappresentato il
famoso corno d’oro trovato da una fanciulla per
caso presso un albero nel 1639. In fine al
volume, che ritiensi per raro specialmente in
Italia, trovasi anche l’opera seguente dello
stesso autore.
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— Accedit: ejusdem thesaurus rei antiquariae uberrrimus eodem loco, et anno.
Opera stampata con grandi cure tipografiche per la varietà dei caratteri e delle iscrizioni con 192 tavole in rame
— Accedit: ejusdem thesaurus rei antiquariae uberrrimus eodem loco, et anno.
Opera stampata con grandi cure tipografiche per la varietà dei caratteri e delle iscrizioni con 192 tavole in rame
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, Opera insigne per la cura con cui sono illustrati i monumenti di quella città con 34 tav. compreso il frontesp. fig.
Opera insigne per la cura con cui sono illustrati i monumenti di quella città con 34 tav. compreso il frontesp. fig.
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