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L’autore che tiensi anonimo è il sig. B. A. Aubertin: l’opera non è per anche giunta al suo compimento.
L’autore che tiensi anonimo è il sig. B. A. Aubertin: l’opera non è per anche giunta al suo compimento.
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Questa statua di cui parlasi è la Maddalena, che trovasi in Parigi in casa Sommariva.
Questa statua di cui parlasi è la Maddalena, che trovasi in Parigi in casa Sommariva.
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, Ottima, e corretta edizione del miglior libro che abbiasi su questo argomento; e se un poco più sull’indole de’
monumenti, e degli artisti si fosse esteso il chiarissimo autore, potrebbe allora dirsi opera perfetta.
Ottima, e corretta edizione del miglior libro che abbiasi su questo argomento; e se un poco più sull’indole de’
monumenti, e degli artisti si fosse esteso il chiarissimo autore, potrebbe allora dirsi opera perfetta.
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Legati in un solo.
Legati in un solo.
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, Questo frate aveva molto gusto per le cose dell’arte, e i suoi giudizj sono dati con criterio.
Questo frate aveva molto gusto per le cose dell’arte, e i suoi giudizj sono dati con criterio.
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, Questo libretto fu fatto stampare dal sig. Filippo Hachert dopo il suo ritorno di Sicilia.
Questo libretto fu fatto stampare dal sig. Filippo Hachert dopo il suo ritorno di Sicilia.
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Questa è la migliore fra le opere che parlano delle pitture veneziane, e se ogni città principale possedesse un
libro talmente disposto ed eseguito, sarebbero riuniti cosi i materiali per la miglior storia generale dell’arte.
Questa è la migliore fra le opere che parlano delle pitture veneziane, e se ogni città principale possedesse un
libro talmente disposto ed eseguito, sarebbero riuniti cosi i materiali per la miglior storia generale dell’arte.
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, L’autore si è conservato anonimo, quantunque sappiasi essere Monsig Bottari ed il libro è pieno di eccellenti
dottrine; gl’interlocutori sono Giovan Pietro Bellori e Carlo Maratta.
L’autore si è conservato anonimo, quantunque sappiasi essere Monsig Bottari ed il libro è pieno di eccellenti
dottrine; gl’interlocutori sono Giovan Pietro Bellori e Carlo Maratta.
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L’immensa grandezza delle tavole tolse la possibilità di una preziosa esecuzione, che avrebbe costato somme
immense. Gli incisori che lavorarono a grandi e voluminose opere in Firenze, in Roma, in Venezia dovettero
conformare i modi di stile al tempo, al luogo, alle circostanze e alla borsa degli imprenditori non ricchi e che
trovarono migliore speculazione nei modi facili e nei prezzi minori.
L’immensa grandezza delle tavole tolse la possibilità di una preziosa esecuzione, che avrebbe costato somme
immense. Gli incisori che lavorarono a grandi e voluminose opere in Firenze, in Roma, in Venezia dovettero
conformare i modi di stile al tempo, al luogo, alle circostanze e alla borsa degli imprenditori non ricchi e che
trovarono migliore speculazione nei modi facili e nei prezzi minori.
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Magnifica edizione col ritratto del Rre intagliato da Cochin ed impresso sopra la dedica.
Magnifica edizione col ritratto del Rre intagliato da Cochin ed impresso sopra la dedica.
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, Libro assai ben fatto, e una delle migliori guide di Venezia, con molte buone notizie intorno gli artisti, ed è una
stessa cosa che le Miniere del Boschini ampliate.
Libro assai ben fatto, e una delle migliori guide di Venezia, con molte buone notizie intorno gli artisti, ed è una
stessa cosa che le Miniere del Boschini ampliate.
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Questa è l’opera conosciuta sotto il nome di Gabinetto di Crozat con una descrizione storica di Mariette e un
estratto delle memorie della vita di ciascun artista. Prima edizione e preziosa per la freschezza e bellezza delle
stampe, di mano de’ primi intagliatori: contiene questa raccolta 182 tavole, delle quali 42 non hanno i numeri.
Questa è l’opera conosciuta sotto il nome di Gabinetto di Crozat con una descrizione storica di Mariette e un
estratto delle memorie della vita di ciascun artista. Prima edizione e preziosa per la freschezza e bellezza delle
stampe, di mano de’ primi intagliatori: contiene questa raccolta 182 tavole, delle quali 42 non hanno i numeri.
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Molto raro a trovarsi.
Molto raro a trovarsi.
Show MoreLa singolarità di questo libro di oltre 300 pagine, veramente bizzarro, è di essere interamente stato scritto dal prin
268 cipio alla fine senza mai far uso della parola che. Ciò notato è però anche eccellente per le notizie
La singolarità di questo libro di oltre 300 pagine, veramente bizzarro, è di essere interamente stato scritto dal prin
268 cipio alla fine senza mai far uso della parola che. Ciò notato è però anche eccellente per le notizie
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, Fu questa libreria dipinta da Domenico M. Canuti.
Fu questa libreria dipinta da Domenico M. Canuti.
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, Scritto originalmente in italiano da Giacomo Barri pittor veneziano, e tradotto in inglese.
Scritto originalmente in italiano da Giacomo Barri pittor veneziano, e tradotto in inglese.
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, Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si
fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno
propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di
questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali
alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi
ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del
secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non
trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi
alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto
il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita
prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che
d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli
altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri
disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è
riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le
pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione
più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati,
incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui
denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi , , , .
Con molti ritratti intagliati in legno. Opera che sarebbe stat anche più preziosa che non è di fatto, se l’autore si
fosse potuto astenere da certe prevenzioni che ove sono troppo favorevoli, ove troppo contrarie il fanno
propendere o mancare circa il merito di molti artisti e le loro opere. Non conosciamo che una sola edizione di
questo libro, ma mentre andavasi divulgando furono in questa operate parecchie modificazioni, delle quali
alcune indicheremo per conoscere in questa maniera gli esemplari di più antica impressione. Due esemplari noi
ne abbiamo, amendue rari e singolari, ma riputiamo per altro fra’ più antichi quello ove nel frontespizio del
secondo volume, dedicato (come il primo) al re di Francia Luigi XIIII rimase in bianco il nome del re e non
trovansi le parole sempre vittorioso e in fondo alla pagina dopo la data e il nome dello stampatore, non leggesi
alcuna altra parola, mentre negli esemplari più comuni, vi si legge inoltre ad istanza di Francesco da Vico detto
il Turrino. Alla pagina poi 59 ove parla della bellezza di Guido Reni giovine, dopo avere in principio della vita
prodotto il suo ritratto da uomo adulto, vi si trova uno spazio ed un elegante testa che sembra più di donna, che
d’uomo, che dice egli d’aver fatta disegnare dieci volte e intagliar tre; e non essergli riescita a suo modo: negli
altri esemplari posteriormente pubblicati non si trova il ritratto, omesso dopo essersi fatto da valenti maestri
disegnare ben diciotto volte e tre intagliare dal bravo Cassioni. Il vacuo che rimase per l’omissione del ritratto è
riempito da pochi paragrafi e da una lettera del re di Polonia, per 393 non scomporre e ristampare tutte le
pagine del volume, essendosi non ostante dovuto ricomporre, come può vedersi, quattro pagine. Altra variazione
più conosciuta e meno difficile a trovarsi, in posteriori esemplari ma però esistente in amendue i nostri citati,
incontrasi nel primo tomo a pag. 471 ove l’autore riconobbe di dover sopprimere uno squarcio ingiurioso, in cui
denomina Rafaello un boccalaio urbinate. Vedi , , , .
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, Sotto il nome di Giuripeno anagramma di Perugino, lo Scaramuccia descrive tutto ciò che di bello ha veduto
viaggiando l’Italia, accompagnato dal genio di Raffaello. Dopo di che seguono alcuno precetti dell’arte.
Sotto il nome di Giuripeno anagramma di Perugino, lo Scaramuccia descrive tutto ciò che di bello ha veduto
viaggiando l’Italia, accompagnato dal genio di Raffaello. Dopo di che seguono alcuno precetti dell’arte.
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Operetta interessantissima fatta da un insigne conoscitore delle arti e piena di accorgimento, scritta in dialetto
veneto, col ritratto dell’autore e una galleria di pitture al fine, in 16 tavole illustrate e inventate dall’autore
medesimo.
Operetta interessantissima fatta da un insigne conoscitore delle arti e piena di accorgimento, scritta in dialetto
veneto, col ritratto dell’autore e una galleria di pitture al fine, in 16 tavole illustrate e inventate dall’autore
medesimo.
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, Sono in questo libro 246 tavole in rame. La mediocrità degli intagli di questo ampio volume, non dà luogo a
quelle critiche osservazioni che meriterebbe l’opera, ove con estrema facilità si sono attribuite molte pitture a
diversi maestri cui forse non appartengono.
Sono in questo libro 246 tavole in rame. La mediocrità degli intagli di questo ampio volume, non dà luogo a
quelle critiche osservazioni che meriterebbe l’opera, ove con estrema facilità si sono attribuite molte pitture a
diversi maestri cui forse non appartengono.
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, Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este
sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso,
rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este
sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso,
rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
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Questa descrizione è stesa dallo stesso che dipinse in questo palazzo le molteplici allegorie, spiegate in un
volumetto d’oltre 100 pagine. Questo Calvi era il padre priore degli Agostiniani letterato, e pittore.
Questa descrizione è stesa dallo stesso che dipinse in questo palazzo le molteplici allegorie, spiegate in un
volumetto d’oltre 100 pagine. Questo Calvi era il padre priore degli Agostiniani letterato, e pittore.
Show More , In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le
arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le
arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
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