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Della Pittura Trattati
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Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
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In quest’opera di 500 pagine la materia è pienamente e dottamente esaurita.
In quest’opera di 500 pagine la materia è pienamente e dottamente esaurita.
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Ad ognuno degli otto libri che compongono quest’opera è una tavola allegorica intagliata pittorescamente oltre il
frontespizio figurato.
Ad ognuno degli otto libri che compongono quest’opera è una tavola allegorica intagliata pittorescamente oltre il
frontespizio figurato.
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Le notizie sparse in quest’opera sono preziose specialmente intorno i palazzi di Spagna, e servirono di scorta a
posteriori
trattati spagnuoli. Si parla ivi di alcuni discorsi inediti mirabilissimi di Michelangelo che ora o sono
perduti, o giacciono sconosciuti non senza gran danno e desiderio dell’arte. Il Carducho è un fiorentino d’origine
(Carducci) stabilitosi da giovine alla corte di Spagna.
Le notizie sparse in quest’opera sono preziose specialmente intorno i palazzi di Spagna, e servirono di scorta a
posteriori
trattati spagnuoli. Si parla ivi di alcuni discorsi inediti mirabilissimi di Michelangelo che ora o sono
perduti, o giacciono sconosciuti non senza gran danno e desiderio dell’arte. Il Carducho è un fiorentino d’origine
(Carducci) stabilitosi da giovine alla corte di Spagna.
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CARICATURE, Vedi Hollar, Mariette, Gerli, Grose.
Le nozioni di questo artista sono dettate con poca critica.
Le nozioni di questo artista sono dettate con poca critica.
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Riduconsi in quest’opera le grandi teorie all’atto pratico delle arti, ma in una maniera troppo complicata ed
inutile per gli artisti.
Riduconsi in quest’opera le grandi teorie all’atto pratico delle arti, ma in una maniera troppo complicata ed
inutile per gli artisti.
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Con frontispizio figurato allusivo all’argomento e due tavole in fine degli utensili necessari a questo genere di
pittura.
Con frontispizio figurato allusivo all’argomento e due tavole in fine degli utensili necessari a questo genere di
pittura.
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Il giorno 12 Novembre 1754 in una pubblica assemblea l’autore espose il metodo della pittura all’encausto
all’accademia delle iscrizioni e belle lettere per la prima volta, producendo una testa di Minerva da lui dipinta:
infatti la prima edizione di quest’opera fu nel 1755 stampata a Ginevra, di cui questa è una ristampa.
Il giorno 12 Novembre 1754 in una pubblica assemblea l’autore espose il metodo della pittura all’encausto
all’accademia delle iscrizioni e belle lettere per la prima volta, producendo una testa di Minerva da lui dipinta:
infatti la prima edizione di quest’opera fu nel 1755 stampata a Ginevra, di cui questa è una ristampa.
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Vedi la Peinture Poeme.
Vedi la Peinture Poeme.
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La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno
dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138.
L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno
dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138.
L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
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L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e
Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta
dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il
Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore
dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui
disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e
Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta
dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il
Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore
dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui
disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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