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Della Pittura Trattati
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Esemplare rarissimo e prezioso che stava nelle biblioteche Bianconi, poi Bossi. Non conosciamo simile
esemplare che nella Smithiana. Legato in vit. e di bellissima conservazione.
Esemplare rarissimo e prezioso che stava nelle biblioteche Bianconi, poi Bossi. Non conosciamo simile
esemplare che nella Smithiana. Legato in vit. e di bellissima conservazione.
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Memoriale rarissimo ad aversi e che serve alla storia dell’arte del disegno, massime per la bolognese. – Il
Malvasia parla in più luoghi del desiderio che avevano i pittori riguardo alla detta liberazione. Questi non sono
che due fogli di stampa. Bologna, presso Giacomo Monti, 1685, in fog. V in Wredman Panoplia.
Memoriale rarissimo ad aversi e che serve alla storia dell’arte del disegno, massime per la bolognese. – Il
Malvasia parla in più luoghi del desiderio che avevano i pittori riguardo alla detta liberazione. Questi non sono
che due fogli di stampa. Bologna, presso Giacomo Monti, 1685, in fog. V in Wredman Panoplia.
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Questo raro e singolare opuscolo indica sul suo principio l’oggetto con cui fu scritto ed è forse l’opera più
erudita che abbiasi, presa sotto l’aspetto seguente.
Questo raro e singolare opuscolo indica sul suo principio l’oggetto con cui fu scritto ed è forse l’opera più
erudita che abbiasi, presa sotto l’aspetto seguente.
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Dicam aliquid de coloribus in hoc libello, non quidem unde conficiantur, aut quae sit eorum natura, neque enim
pictoribus haec traduntur, aut philosophis sed tantum philologis, qui latini sermonis elegantiam studiose
inquirunt. Scribam omnia breviter et accuratae ac rerum ipsarum nomina, quo statim colores intelliguntur,
singulis apponam. L’opuscolo è diviso in 13 capitoli, l’ultimo de’ quali è consecrato all’epilogo della materia. I
primi due foglietti contengono l’indice: il restante in testo: in tutto sono quattordici foglietti, dei quali l’ultimo è
bianco.
Dicam aliquid de coloribus in hoc libello, non quidem unde conficiantur, aut quae sit eorum natura, neque enim
pictoribus haec traduntur, aut philosophis sed tantum philologis, qui latini sermonis elegantiam studiose
inquirunt. Scribam omnia breviter et accuratae ac rerum ipsarum nomina, quo statim colores intelliguntur,
singulis apponam. L’opuscolo è diviso in 13 capitoli, l’ultimo de’ quali è consecrato all’epilogo della materia. I
primi due foglietti contengono l’indice: il restante in testo: in tutto sono quattordici foglietti, dei quali l’ultimo è
bianco.
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Fa questo grazioso libretto ristampato in Venezia nel 1555; ma fu ommessa allora un’interessantissima dedica ad
Uberto 20 Strozzi, piena di notizie intorno a Letterati di quel tempo e a diversi improvvisatori, la quale
trovandosi in questa, piuttosto rara edizione, la rende ancora più pregiata.
Fa questo grazioso libretto ristampato in Venezia nel 1555; ma fu ommessa allora un’interessantissima dedica ad
Uberto 20 Strozzi, piena di notizie intorno a Letterati di quel tempo e a diversi improvvisatori, la quale
trovandosi in questa, piuttosto rara edizione, la rende ancora più pregiata.
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In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B.
Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche
Vinci Leonardo.
In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B.
Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche
Vinci Leonardo.
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Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
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Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire
il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua
opera.
Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire
il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua
opera.
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Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni
prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili
inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni
prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili
inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
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In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo
esemplare.
In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo
esemplare.
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Il Varchi indirizzò questa seconda lezione a Luca Martini, acciò trasmettendola al Buonarroti attestasse la brevità
del tempo che ha avuta di dettarla e gli mandasse poi copia della risposta di esso Buonarroti.
Il Varchi indirizzò questa seconda lezione a Luca Martini, acciò trasmettendola al Buonarroti attestasse la brevità
del tempo che ha avuta di dettarla e gli mandasse poi copia della risposta di esso Buonarroti.
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Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa
prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al
testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa
prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al
testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
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In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si
discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si
discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
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Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni
manoscritte in principio, e note marginali.
Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni
manoscritte in principio, e note marginali.
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Al pregio del traduttore e dell’autore s’aggiunge quello dell’editore di questo prezioso libretto; intitolato dal
Gelli al cardinal Gonzaga.
Al pregio del traduttore e dell’autore s’aggiunge quello dell’editore di questo prezioso libretto; intitolato dal
Gelli al cardinal Gonzaga.
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In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le
arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le
arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
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Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal
Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce
col primo trattato.
Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal
Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce
col primo trattato.
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Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più
propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente,
l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più
propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente,
l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
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È raro il trovare esemplari conservatissimi, come sono tutti quelli della nostra collezione, in simili materie, che
per le mani di tutti passarono e non vennero mai ristampati o tutt’al più ne fu fatta alcuna volta una seconda
edizione.
È raro il trovare esemplari conservatissimi, come sono tutti quelli della nostra collezione, in simili materie, che
per le mani di tutti passarono e non vennero mai ristampati o tutt’al più ne fu fatta alcuna volta una seconda
edizione.
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Rarissimo opuscoletto che non si direbbe completo in questa prima edizione, poiché dalla lettera del Vitali a
Cristoforo Sorte, che leggesi dopo l’avviso ai lettori, pare che dovesse andarvi annessa una memoria sulle
antichità di Verona, la quale però non fu pubblicata in questa edizione. L’opuscolo non eccede le 18 carte; ed a
retro delle pagine segnate 15 e 16 dovevano essere stampate due figure esplicative del testo, che non vi sono
benché sia lasciato in bianco lo spazio. Questo Cristoforo Sorte veronese fu molto consultato dalla signoria di
Venezia per le sue estese cognizioni in materia d’arti e della statica degli edifizi e sopra tutto delle cose
idrauliche.
Rarissimo opuscoletto che non si direbbe completo in questa prima edizione, poiché dalla lettera del Vitali a
Cristoforo Sorte, che leggesi dopo l’avviso ai lettori, pare che dovesse andarvi annessa una memoria sulle
antichità di Verona, la quale però non fu pubblicata in questa edizione. L’opuscolo non eccede le 18 carte; ed a
retro delle pagine segnate 15 e 16 dovevano essere stampate due figure esplicative del testo, che non vi sono
benché sia lasciato in bianco lo spazio. Questo Cristoforo Sorte veronese fu molto consultato dalla signoria di
Venezia per le sue estese cognizioni in materia d’arti e della statica degli edifizi e sopra tutto delle cose
idrauliche.
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L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per
la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte,
l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima
pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per
la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte,
l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima
pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
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Edizione simile alla precedente, ma più completa e più rara. In fronte sta il ritratto di Bernardino Campo e in fine
dopo l’ultima pagina col registro dei fogli, seguono altre sei carte, che di raro trovansi unita all’opera indicata,
come dovrebbero essere, acciò sarà completa. In queste è stampato il parer sopra la pittura di M. Bernardino
Campi pittore cremonese, che occupa le prime quattro carte segnate al basso della pagina. La quinta carta
contiene due figure, l’una di fronte, l’altra di profilo con dimostrazioni lineari di proporzioni; nella retropagina
sono due sonetti: e l’ultima carta è quella degli errori e correzioni che si riferiscono però ai numeri delle pagine
del discorso, ragione per cui debbono essenzialmente far parte di quello, sebbene aderenti a quest’ultimo
opuscolo.
Edizione simile alla precedente, ma più completa e più rara. In fronte sta il ritratto di Bernardino Campo e in fine
dopo l’ultima pagina col registro dei fogli, seguono altre sei carte, che di raro trovansi unita all’opera indicata,
come dovrebbero essere, acciò sarà completa. In queste è stampato il parer sopra la pittura di M. Bernardino
Campi pittore cremonese, che occupa le prime quattro carte segnate al basso della pagina. La quinta carta
contiene due figure, l’una di fronte, l’altra di profilo con dimostrazioni lineari di proporzioni; nella retropagina
sono due sonetti: e l’ultima carta è quella degli errori e correzioni che si riferiscono però ai numeri delle pagine
del discorso, ragione per cui debbono essenzialmente far parte di quello, sebbene aderenti a quest’ultimo
opuscolo.
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Questo frontespizio fu cangiato nel corso della stessa edizione e trovasi in pochi esemplari.
Questo frontespizio fu cangiato nel corso della stessa edizione e trovasi in pochi esemplari.
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Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
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L’edizione è la stessa né avvi altra variazione che il frontespizio e la distribuzione delle linee nella dedicatoria, la
quale segue immediatamente ed è composta con una riga di più nella seconda pagina della medesima, senza
varianti.
L’edizione è la stessa né avvi altra variazione che il frontespizio e la distribuzione delle linee nella dedicatoria, la
quale segue immediatamente ed è composta con una riga di più nella seconda pagina della medesima, senza
varianti.
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In alcuni rarissimi esemplari trovasi al fine un foglietto con un capitolo di più, indicandosi che va collocato nel
sesto libro dopo il cap. 16 a carte 328 intitolato: dell’arte di allongare la vista quanto si vuole e parimenti di far
gli appa26 rati delle scene col quadro sopra detto geometrico; in questo esemplare il foglietto è manoscritto.
In alcuni rarissimi esemplari trovasi al fine un foglietto con un capitolo di più, indicandosi che va collocato nel
sesto libro dopo il cap. 16 a carte 328 intitolato: dell’arte di allongare la vista quanto si vuole e parimenti di far
gli appa26 rati delle scene col quadro sopra detto geometrico; in questo esemplare il foglietto è manoscritto.
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Al frontispizio segue la dedica al card. Ferdinando de’ Medici fatta dal nipote Giorgio Vasari, che per la prima
volta pubblicò l’opera postuma dello zio. Vengono due epigrammi in onore del Vasari e il suo ritratto in legno;
segue il testo, indi le tavole. E questa è la vera prima edizione di tale opera.
Al frontispizio segue la dedica al card. Ferdinando de’ Medici fatta dal nipote Giorgio Vasari, che per la prima
volta pubblicò l’opera postuma dello zio. Vengono due epigrammi in onore del Vasari e il suo ritratto in legno;
segue il testo, indi le tavole. E questa è la vera prima edizione di tale opera.
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L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e
Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta
dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il
Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore
dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui
disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e
Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta
dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il
Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore
dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui
disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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17
Quest’ultima venne stampata parecchi anni prima della sua opera le Meraviglie dell’arte. Esemplare del Tuano.
Quest’ultima venne stampata parecchi anni prima della sua opera le Meraviglie dell’arte. Esemplare del Tuano.
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Trattatello curioso per l’intelligenza delle allegorie e degli emblemi.
Trattatello curioso per l’intelligenza delle allegorie e degli emblemi.
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In questa seconda edizione, più rara ancor della rima, è ristampato l’avviso ai lettori ove partecipa il ritrovamento
della Cronichetta, scritta nel 1388 che intitola particolarmente con lettera al Giusti, riportando anche l’altra
dedica delle Osservazioni al Vitali: ed ai luoghi ove dovrebbero essere due figure esplicative del testo, la prima
no si trova, lasciando vuoto lo spazio e la seconda è intagliata e stampata tutta pagina. L’opuscolo in tutto esser
deve di 17 foglietti, cioè 34 carte.
In questa seconda edizione, più rara ancor della rima, è ristampato l’avviso ai lettori ove partecipa il ritrovamento
della Cronichetta, scritta nel 1388 che intitola particolarmente con lettera al Giusti, riportando anche l’altra
dedica delle Osservazioni al Vitali: ed ai luoghi ove dovrebbero essere due figure esplicative del testo, la prima
no si trova, lasciando vuoto lo spazio e la seconda è intagliata e stampata tutta pagina. L’opuscolo in tutto esser
deve di 17 foglietti, cioè 34 carte.
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Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo
consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di
materie pittoriche.
Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo
consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di
materie pittoriche.
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Nel libro delle proporzioni sono le tavole: il che assicura l’anteriorità a quest’edizione inglese, preferibile a
quella di Tolosa del 1649.
Nel libro delle proporzioni sono le tavole: il che assicura l’anteriorità a quest’edizione inglese, preferibile a
quella di Tolosa del 1649.
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– Versione francese. Vedila negli Elementi e proporzioni.
La materia è trattata filosoficamente e secondo le antiche dottrine, non già per le pratiche dell’arte.
La materia è trattata filosoficamente e secondo le antiche dottrine, non già per le pratiche dell’arte.
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Trovasi in quest’opera il suddetto trattato.
Trovasi in quest’opera il suddetto trattato.
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Questi opuscoletti non sono comuni, ma hanno relazione alle allegorie e agli emblemi più che alla pittura.
Questi opuscoletti non sono comuni, ma hanno relazione alle allegorie e agli emblemi più che alla pittura.
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Tutti questi opuscoletti di Federico Zuccari sono della più gran rarità, non tanto per essere estesi da un artista,
quanto perché vennero stampati in piccol numero di copie e divulgati senza farsene mai la seconda edizione.
Tutti questi opuscoletti di Federico Zuccari sono della più gran rarità, non tanto per essere estesi da un artista,
quanto perché vennero stampati in piccol numero di copie e divulgati senza farsene mai la seconda edizione.
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La fantasia e la dottrina dell’autore gli aprirono un campo in questo soggetto, sul quale spaziava senza
freno, siccome suoleva in ogni altra cosa poetica.
La fantasia e la dottrina dell’autore gli aprirono un campo in questo soggetto, sul quale spaziava senza
freno, siccome suoleva in ogni altra cosa poetica.
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Questa è la seconda edizione dei ragionamenti, mutato l’ordine della parola sul frontispizio ed omessa la dedica,
quantunque non vi sia alcuna varietà nei tipi e venisse riprodotta soltanto col mutare i primi fogli e l’ultimo del
volume.
Questa è la seconda edizione dei ragionamenti, mutato l’ordine della parola sul frontispizio ed omessa la dedica,
quantunque non vi sia alcuna varietà nei tipi e venisse riprodotta soltanto col mutare i primi fogli e l’ultimo del
volume.
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Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
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Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi
alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi
alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
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Ad ognuno degli otto libri che compongono quest’opera è una tavola allegorica intagliata pittorescamente oltre il
frontespizio figurato.
Ad ognuno degli otto libri che compongono quest’opera è una tavola allegorica intagliata pittorescamente oltre il
frontespizio figurato.
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Le notizie sparse in quest’opera sono preziose specialmente intorno i palazzi di Spagna, e servirono di scorta a
posteriori
trattati spagnuoli. Si parla ivi di alcuni discorsi inediti mirabilissimi di Michelangelo che ora o sono
perduti, o giacciono sconosciuti non senza gran danno e desiderio dell’arte. Il Carducho è un fiorentino d’origine
(Carducci) stabilitosi da giovine alla corte di Spagna.
Le notizie sparse in quest’opera sono preziose specialmente intorno i palazzi di Spagna, e servirono di scorta a
posteriori
trattati spagnuoli. Si parla ivi di alcuni discorsi inediti mirabilissimi di Michelangelo che ora o sono
perduti, o giacciono sconosciuti non senza gran danno e desiderio dell’arte. Il Carducho è un fiorentino d’origine
(Carducci) stabilitosi da giovine alla corte di Spagna.
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CARICATURE, Vedi Hollar, Mariette, Gerli, Grose.
In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in
foglio.
In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in
foglio.
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,
Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti;
rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una
seconda edizione.
Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti;
rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una
seconda edizione.
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