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3905. VENUTI Ridolfino, Accurata, e succinta descrizione topografica dell’antichità di Roma, Roma 1763, 2 vol., in 4, fig., con 96 tavole in rame.
3906. VENUTI Ridolfino, La stessa opera, edizione seconda, accresciuta con aggiunte, Roma 1803, in 4 grande, fig.
Queste illustrazioni sono attendibili, e le tavole sono disegnate e intagliate con gusto da buoni artisti.
Queste illustrazioni sono attendibili, e le tavole sono disegnate e intagliate con gusto da buoni artisti.
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3908. VENUTI Ridolfino, Accurata, e succinta descrizione topografica, ed istorica di Roma moderna. Opera postuma accresciuta ed ornata di figure in rame, Roma 1767, in 8, vol. 2 legati in 4, fig.
Le tavole di quest’opera poste fra il testo sono intagliate da Piranesi all’acqua forte, ma non sono molto pregievoli, poiché quel modo d’intaglio non seppe da quel valente autore adattarsi alle piccole dimensioni, avendo contratta l’abitudine a un più largo e più libero stile. Quanto al merito dell’opera, l’autore è noto abbastanza. Generalmente tutte le opere di questo coltissimo letterato sono pregiate, e stampate con eleganza di tipi e di tavole.
Le tavole di quest’opera poste fra il testo sono intagliate da Piranesi all’acqua forte, ma non sono molto pregievoli, poiché quel modo d’intaglio non seppe da quel valente autore adattarsi alle piccole dimensioni, avendo contratta l’abitudine a un più largo e più libero stile. Quanto al merito dell’opera, l’autore è noto abbastanza. Generalmente tutte le opere di questo coltissimo letterato sono pregiate, e stampate con eleganza di tipi e di tavole.
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3907. VENUTI Ridolfino, Accurata, e succinta descrizione topografica, ed istorica di Roma moderna. Opera postuma ridotta in miglior forma, accresciuta, ed ornata di molte figure, Roma 1766, in 4, fig.
3566. ACTA fratrum arvalium sub imperatore Elagabalo, Romae 1778, in fol., M. 82.
Avvi aggiunta un’iscrizione dei procuratori della Colonna Centenaria di Marco Aurelio Antonino trovata a M. Citorio.
Avvi aggiunta un’iscrizione dei procuratori della Colonna Centenaria di Marco Aurelio Antonino trovata a M. Citorio.
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3673. CIAMPINI Joannis, Additamentum de veteribus monimentis, Romae 1748, in fol., fig.
3607. BELLORI, Admiranda romanarum antiquitatum ac veteris sculpturae vestigia anaglyphico opere elaborata: a Petro Sancte Bartolo delineata, et incisa: notis Jo. Petris Bellorii illustrata, Romae 1693, in fol., fig., edizione seconda, sonovi 84 tavole.
Questa seconda edizione è però avanti le tante ristampe fatte di quest’opera preziosa, le quali non si riconoscono, perché le tavole estremamente logorate le sfigurano. Esemplare di dedica con ricchissime dorature.
Questa seconda edizione è però avanti le tante ristampe fatte di quest’opera preziosa, le quali non si riconoscono, perché le tavole estremamente logorate le sfigurano. Esemplare di dedica con ricchissime dorature.
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3606. BELLORI, Admiranda romanarum antiquitatum ac veteris sculpturae vestigia, anaglyphico opere elaborata a Petro Sancte Bartolo delineata, incisa: edidit Joannes Jacobus de Rubeis, Romae, ad templum Pacis, prima edizione senz’anno.
Sonovi tavole 81. Esemplare di dedica mar. dor. Col ritratto del cardinale Ghigi cui è dedicata. L’edizioni di opere di Santi Bartoli non sono rare di seconde e di terze impressioni, ma sono rarissime di prime stampe, tanto più che se ne restano alcune, veggonsi per ordinario mal concepite per l’uso che ne hanno fatto gli amatori, e gli artisti. Presso che tutti i nostri esemplari di queste opere sono di dedica, in marrocchino dorato, e appartennero a insigni biblioteche.
Sonovi tavole 81. Esemplare di dedica mar. dor. Col ritratto del cardinale Ghigi cui è dedicata. L’edizioni di opere di Santi Bartoli non sono rare di seconde e di terze impressioni, ma sono rarissime di prime stampe, tanto più che se ne restano alcune, veggonsi per ordinario mal concepite per l’uso che ne hanno fatto gli amatori, e gli artisti. Presso che tutti i nostri esemplari di queste opere sono di dedica, in marrocchino dorato, e appartennero a insigni biblioteche.
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3633. BOSELLI Hieronymi, De Aureliano lapide suo, Bononiae 1692, in 8, M. 49.
3768. MAGGIO Joannes, Aedificiorum et ruinarum Romae ex antiquis atque hodiernis monimentis, libri duo, Romae, apud Josephum de Rubeis, 1618, in quarto.
Collezione di 174 stampe delineate e incise da Giovanni Maggio romano.
Collezione di 174 stampe delineate e incise da Giovanni Maggio romano.
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3826. PIRANESI Giovan Battista, Opere varie di architettura, Roma 1750, in fol.
Tutti i volumi annunziati con questo titolo contengono un numero vario di stampe, essendo composti da varie opere, e 210 piuttosto possono riguardarsi come una miscellanea dell’autore. In questo esemplare sono primieramente 33 pezzi di sua invenzione, prime prove, alcune delle quali avanti la lettera, ed in seguito altre 30 tavole con vedute d’archi e altri monumenti di Roma.
Tutti i volumi annunziati con questo titolo contengono un numero vario di stampe, essendo composti da varie opere, e 210 piuttosto possono riguardarsi come una miscellanea dell’autore. In questo esemplare sono primieramente 33 pezzi di sua invenzione, prime prove, alcune delle quali avanti la lettera, ed in seguito altre 30 tavole con vedute d’archi e altri monumenti di Roma.
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3698. DESEINE Franois, L’ancienne Rome avec ses magnificences, et ses délices, divisée en 4 tomes, Leide 1713, fig., in 12.
Questi quattro volumi sono legati in tre tomi.
Questi quattro volumi sono legati in tre tomi.
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3730. FONTANA Carlo cav. architetto, L’anfiteatro Flavio descritto, e delineato, nell’Haja, presso Isacco Vaillant, 1725, in fol., fig.
Un’introduzione sui teatri, e gli anfiteatri, e cinque libri su questo monumento insigne dell’antichità, dottamente estesi e pieni di critica e di erudizione, sono illustrati da 42 tavole in rame delineate dall’autore. Esemplare in carta grande.
Un’introduzione sui teatri, e gli anfiteatri, e cinque libri su questo monumento insigne dell’antichità, dottamente estesi e pieni di critica e di erudizione, sono illustrati da 42 tavole in rame delineate dall’autore. Esemplare in carta grande.
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3795. MIRRI Lodovico, Le antiche camere delle terme di Tito, e le loro pitture restituite al pubblico, delineate, incise, e dipinte, descritte da Giuseppe Carletti, Roma 1776, in fol.
In questo volume non sono che le descrizioni e la dedica, le quali in foglietto piccolo o quarto grande apparvero separatamente dalle tavole, come rilevasi dall’avviso di associazione che vi va annesso. Libro di 100 pagine in carta grande. Esemplare di dedica della biblioteca di Pio VI.
In questo volume non sono che le descrizioni e la dedica, le quali in foglietto piccolo o quarto grande apparvero separatamente dalle tavole, come rilevasi dall’avviso di associazione che vi va annesso. Libro di 100 pagine in carta grande. Esemplare di dedica della biblioteca di Pio VI.
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3609. BELLORI, Le antiche lucerne sepolcrali figurate, raccolte dalle cave sotterranee, e dalle grotte di Roma. Parti tre in un volume. Disegnate, intagliate nelle loro forme da Pietro Santi Bartoli con osser 174 vazioni del Bellori, Roma 1691, prima edizione di mirabile freschezza e conservazione.
Quest’opera è divisa in tre parti. La prima contiene 37 tavole, la seconda 46, la terza 33, e in fine vi sono altre sei tavole addizionali non numerate le quali trovansi in pochi esemplari di questa prima, e in nessuno delle susseguenti edizioni.
Quest’opera è divisa in tre parti. La prima contiene 37 tavole, la seconda 46, la terza 33, e in fine vi sono altre sei tavole addizionali non numerate le quali trovansi in pochi esemplari di questa prima, e in nessuno delle susseguenti edizioni.
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3610. BELLORI, Le antiche lucerne, Roma 1729, stampate dopo esser passate le tavole in proprietà di Lorenzo Filippo de’ Rossi calcografo vaticano, in fol., seconda edizione. Vedi anche all’articolo Raccolta di varie antichità.
3597. BARTOLI Santi Pietro, Gli antichi sepolcri, ovve 171 ro mausolei romani, ed etruschi trovati in Roma, ed altri luoghi celebri ne’ quali si contengono molte erudite memorie, raccolti, disegnati, e intagliati da Pietro Santi Bartoli, Roma 1704, in fol., esemplare di dedica.
Opera è questa magnifica, nella quale l’incisore superò se stesso per la finezza dell’esecuzione, e per compensare colla squisitezza dell’intaglio la mancanza d’illustrazione, essendo allora morto il Bellori. Sono però bastanti indicazioni a spiegazione delle 110 tavole, che accompagnano il prezioso volume.
Opera è questa magnifica, nella quale l’incisore superò se stesso per la finezza dell’esecuzione, e per compensare colla squisitezza dell’intaglio la mancanza d’illustrazione, essendo allora morto il Bellori. Sono però bastanti indicazioni a spiegazione delle 110 tavole, che accompagnano il prezioso volume.
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3787. MAURO Lucio, Le antichità della città di Roma: unite alle statue antiche, che si veggono per tutta Roma in diversi luoghi, e case, Venezia, presso Giordano Ziletti, 1556, in 8.
Prima edizione, e pregiatissima non solo per le materie che contiene, quanto per la nitidezza dell’esemplare.
Prima edizione, e pregiatissima non solo per le materie che contiene, quanto per la nitidezza dell’esemplare.
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3572. ALDOVRANDI Ulisse, Le statue antiche ec. Vedi Mauro Lucio, Martinelli e Giovanni.
3788. MAURO Lucio, Le antichità di Roma. Aggiuntevi le statue antiche, che si veggono per tutta Roma di messer Ulisse Aldovrandi, Venezia, presso Giordano Ziletti, 1558, in 8, seconda edizione.
3741. FULVIO Andrea, L’antichità di Roma colle aggiunzioni di Girolamo Ferucci, e in fine un’orazione dello stesso Fulvio delle lodi di Roma, Venezia, 1588, per Girolamo Francini, in 8. — Aggiuntevi: Le antichità della città di Roma raccolte per Bernardo Gamucci da S. Geminiano. Edizione seconda, riveduta e corretta da Tommaso Pocacchi, Venezia 1588, fig., ambedue con tavole in legno. 195
3744. GAMUCCI Bernardo, Le antichità della città di Roma: raccolte sotto brevità da antichi, e moderni scrittori. Edizione seconda riveduta, e corretta dal Porcacchi, Venezia, presso Giovanni Varisco, 1588, in 8.
3814. PALLADIO, Le antichità dell’alma città di Roma, 1650, figurato. — Per le stesse antichità di Palladio. Vedi anche Martinelli Giovanni, Le cose meravigliose di Roma, 1588 e le stesse 1589 e vedi Zino Pier Francesco.
3779. MARLIANI B., Le antiquità di Roma, tradotte in lingua volgare per Hercole Barbarasa, Roma, per Antonio Blado, 1548, in 8.
Elegantissima edizione di quest’opera preziosa.
Elegantissima edizione di quest’opera preziosa.
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3813. PALLADIO, Le antichità di Roma, raccolte brevemente dagli autori antichi, e moderni. Aggiuntovi un discorso sopra li fuochi degli antichi, Roma, 1587, nella stamperia di Dito, e Paolo Diani, in 8.
3811. PALLADIO, Lo stesso, in Venezia, per Giovanni Varisco, 1565, in 8.
3812. PALLADIO, Lo stesso, in Roma, presso Vincenzo Accolto, 1576, in 8.
3810. PALLADIO, Le antichità dell’alma città di Roma, in Venezia, per Mattio Pagan, 1555, in 8.
3828. PIRANESI, Le antichità romane divise in 4 tomi, Roma 1756, in fol. mas.
Quest’opera delle antichità romane è divisa in 4 volumi, nel primo de’quali si dimostrano gli avanzi degli antichi edifizj, acquedotti, terme, foro romano ec. Nel secondo che contiene 63 tav., e nel 3 che ne contiene 54, gli avanzi dei monumenti sepolcrali i Roma, e nell’agro romano, sarcofagi, cippi, bassi rilievi ec. Nel 4 i ponti antichi, teatri, portici, altri monumenti ec. in 57 tavole.
Quest’opera delle antichità romane è divisa in 4 volumi, nel primo de’quali si dimostrano gli avanzi degli antichi edifizj, acquedotti, terme, foro romano ec. Nel secondo che contiene 63 tav., e nel 3 che ne contiene 54, gli avanzi dei monumenti sepolcrali i Roma, e nell’agro romano, sarcofagi, cippi, bassi rilievi ec. Nel 4 i ponti antichi, teatri, portici, altri monumenti ec. in 57 tavole.
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3638. CALVI Fabii, Antiquae urbis Romae cum regionibus simulachrum, Romae, mense aprili, Valerius Doricus Brixiensis impressit, 1532, in fol., fig.
Prima edizione di questo raro libro, le cui tavole sono intagliate in legno
Prima edizione di questo raro libro, le cui tavole sono intagliate in legno
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3639. CALVI Fabii, Antiquae urbis Romae cum regionibus simulachrum authore M. Fabio ravennate, Basileae, apud Hier. Frobenium, et Nic. Episcopium, 1556, in fol., fig.
Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
Questa seconda edizione meno rara, non è però comune, ed è in foglio molto minore della prima. Le armi del Papa
Show More Clemente VII, del cardinal de’ Medici, e del Senato Romano stanno nel frontespizio della prima edizione. A tergo è la dedica al Papa: seguono 21 tavole, d’incontro alle quali leggonsi brevi illustrazioni, e nello stesso modo procede anche la seconda edizione copiano esattamente la prima.
3761. LAURI, Antiquae urbis splendor. Hoc est praecipua ejusdem templa, amphiteatra, theatra etc. incisa atque in lucem edita, Romae 1612, in 4 obl. La seconda parte ha per titolo: Antiquitatum urbis liber secundus, Romae 1613. La terza ha per titolo: Antiquae urbis splendoris complementum 1615. La quarta ha per titolo: Antiquae urbis vestigia quae nunc extant, 1628. In tutto tavole 166 non compreso l’indice al fine, e le dichiarazioni.
Questa ritiensi per l’edizione più completa
Questa ritiensi per l’edizione più completa
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3739. FULVII Andreae, Antiquaria urbis Romae, per magistrum Jacobum Mazzocchium, a. 1513 triumphante P. Leone X Pontifice maximo, in 4. Questo libro scritto in versi, e dedicato a Leone X è ritenuto fra i più rari, e preziosi delle antichità, e non ne venne fatta altra edizione.
3704. DOSIO Joan. Antonii, Urbis Romae aedificiorum illustrium quae supersunt reliquiae stylo ferreo ut hodie cernuntur descriptae a Jo. Baptista de Cavalleriis. Aeneis tabulis incisis repraesentatae 1569 Kalendis Maj, in 4.
Sono tavole 50 di monumenti, al qual esemplare vanno aggiunte tavole 51 delle statue pubblicate dal Cavalieri dal n. 49 al 100 della prima parte dell’opera sua; prove di prima freschezza.
Sono tavole 50 di monumenti, al qual esemplare vanno aggiunte tavole 51 delle statue pubblicate dal Cavalieri dal n. 49 al 100 della prima parte dell’opera sua; prove di prima freschezza.
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3599. BARTOLI Santi Pietro, Vedi fra i poeti all’articolo Virgiliani Codicis Fragmenta.
3679. CONTARINO fra Luigi dell’Ordine Crucifero, L’antichità di Roma con due copiosissime tavole degli imperatori, delle statue, e delli corpi santi, Venezia, presso Francesco Ziletti, 1575, in 8.
In questo libretto non comune, e per quanto sappiamo non ristampato, vi sono al fine molte notizie di proprietarj d’antichità, che divengono preziose agli amatori di questo studio.
In questo libretto non comune, e per quanto sappiamo non ristampato, vi sono al fine molte notizie di proprietarj d’antichità, che divengono preziose agli amatori di questo studio.
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3740. FULVII Andreae, Antiquitates urbis Romae nuperrime editae, Romae 1527, in fol. p.
Questo libro prezioso per la sua edizione, non meno che per la dottrina del celebre antiquario, non è citato nel Rangiaschi, Biblioteca dello Stato Pontificio, benché pubblicato in Roma. A tergo del frontespizio in cui sono sette endecasillabi di Giovanni Fulvio al lettore, è il privilegio di Clemente VII, segue una prefazione in via di dedica al Papa, poi le tavole dei Capitoli, e delle materie, i quali prolegomeni occupano 9 foglietti. Poi il testo comincia dal foglio 1 al 106, in fine sono 5 foglietti di versi in onore del popolo romano, e un’egloga sull’esposizione di Romolo e Remo nel Tevere.
Questo libro prezioso per la sua edizione, non meno che per la dottrina del celebre antiquario, non è citato nel Rangiaschi, Biblioteca dello Stato Pontificio, benché pubblicato in Roma. A tergo del frontespizio in cui sono sette endecasillabi di Giovanni Fulvio al lettore, è il privilegio di Clemente VII, segue una prefazione in via di dedica al Papa, poi le tavole dei Capitoli, e delle materie, i quali prolegomeni occupano 9 foglietti. Poi il testo comincia dal foglio 1 al 106, in fine sono 5 foglietti di versi in onore del popolo romano, e un’egloga sull’esposizione di Romolo e Remo nel Tevere.
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3582. ANTIQUITATUM variarum auctores quorum catalogum sequens continet pagella, Lugduni, apud Seb. Gryphium, 1552, in 12.
Questo volumetto di presso 900 pagine, contiene la collezione più ampia di tutte quelle operette apocrife d’antichità pubblicate da frate Antonio da Viterbo, dal Fiocchi, da Pietro Calabro e da altri, e sono Myrsilii Lesbii de origine Italiae. M. Porcii Catonis originum, Archilochi de temporibus, Berosi Babilonii antiquitatum, Manethonis de Reg. Aegipt. Metasthenis annalium Persicorum, Xenophontis de aequivocis, Q. Fabii Pictoris de aureo seculo, C. Sempronii de divisione Italiae, Philonis Judaei Antiq. Bibliorum, C. Julii Solini Polyhistor, Pomponii Meloe de situ orbis, Pomponii Laeti de antiq. urbis Romae, Marliani Topographia veteris Romae, Publii Victoris de urbis Romae regionibus, Pomponii Laeti de Magistratibus, L. Fenestelloe de Magistratibus sacerdotiisque romanorum. Vedi ancora De Roma prisca et nova.
Questo volumetto di presso 900 pagine, contiene la collezione più ampia di tutte quelle operette apocrife d’antichità pubblicate da frate Antonio da Viterbo, dal Fiocchi, da Pietro Calabro e da altri, e sono Myrsilii Lesbii de origine Italiae. M. Porcii Catonis originum, Archilochi de temporibus, Berosi Babilonii antiquitatum, Manethonis de Reg. Aegipt. Metasthenis annalium Persicorum, Xenophontis de aequivocis, Q. Fabii Pictoris de aureo seculo, C. Sempronii de divisione Italiae, Philonis Judaei Antiq. Bibliorum, C. Julii Solini Polyhistor, Pomponii Meloe de situ orbis, Pomponii Laeti de antiq. urbis Romae, Marliani Topographia veteris Romae, Publii Victoris de urbis Romae regionibus, Pomponii Laeti de Magistratibus, L. Fenestelloe de Magistratibus sacerdotiisque romanorum. Vedi ancora De Roma prisca et nova.
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3583. ANTIQUITES romaines expliquées dans les memoires du comte de B… contenant ses avantures, ses recherches, et ses decouvertes sur les antiquités de la ville de Rome et autres curiosités de l’Italie, divisées en trois parties, et enrichies de plus de 100 belles planches en taille douce, Haye 1750, in 4, fig.
L’opera è piena di garbo, e di spirito, e le stampe non mancano di gusto.
L’opera è piena di garbo, e di spirito, e le stampe non mancano di gusto.
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3581. ANTIQUITATES sacrae et civiles romanorum explicatae: sive commentarii historici, mithologici, philologici auctore M.A.U.N., Hagae Comitum
1726
1726
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Sono 84 tavole intagliate in rame. L’opera è piuttosto appariscente per la sua forma esterna, che per suo merito intrinseco.
Sono 84 tavole intagliate in rame. L’opera è piuttosto appariscente per la sua forma esterna, che per suo merito intrinseco.
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3854. De ROMA prisca, et nova. Varii auctores prout in seguenti pagella cernere est, idest, Francisci Albertini, De urbe Roma. P. Victoris, De regionibus urbis Romae. Vibius, de fluminibus etc. et de origine, situ, et qualitate Romae. Pomponii Leti, De vetustate urbis. Fabricii Varani, De urbe Roma collectanea. Raphaelis Volaterrani, Descriptio urbis Romae. Flavius. Rutilii Claudii Numantii, Poema cui titulus: Itinerarium. Laurentii Vallae, Carmen de natali patriae suae. et Volaterra, inde origine urbis poema. Romae, ex aedibus Mazzocchi, 1514, in 4. — Addito Antonini Ponti Consentini Rhomitypion, Romae, per Antonium Bladum, 1524. Questa collezione d’antichi scrittori di antichità romane è rara a trovarsi, ed interessantissima. Vedi l’altra collezione Antiquitatum variarum auctores, che dopo questa apparve in Venezia nel 1552.
3690. COSTAGUTI Giovan Battista, Architettura della basilica di 186 S. Pietro in Vaticano, fatta esprimere, e intagliare in più tavole da Martino Ferrabosco, e posta in luce l’anno 1620. Di nuovo data alle stampe da monsignor Giovan Battista Costaguti juniore, Roma 1684, in fol., fig.
Contiene tav. 32 intagliate con poca cura, ma esprimenti alcuni buoni antichi disegni di quello che fu operato sotto Paolo V e sono presentate anche le tavole della vecchia basilica. Opera che ebbe qualche credito finché non comparve quella di M. Dumont.
Contiene tav. 32 intagliate con poca cura, ma esprimenti alcuni buoni antichi disegni di quello che fu operato sotto Paolo V e sono presentate anche le tavole della vecchia basilica. Opera che ebbe qualche credito finché non comparve quella di M. Dumont.
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3888. SUARESII Josephi Mariae, Arcus Septminii Severi 221 cum explicatione anaglyphica, Romae 1676, in fol., figurato.
Le sei tavole che illustrano questo arco sono le medesime che trovansi nei veteres arcus del Bellori intagliate da P. S. Bartoli. Il volume è composto dal frontespizio, dedica, cinque fogli di testo, e le tavole indicate.
Le sei tavole che illustrano questo arco sono le medesime che trovansi nei veteres arcus del Bellori intagliate da P. S. Bartoli. Il volume è composto dal frontespizio, dedica, cinque fogli di testo, e le tavole indicate.
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3791. MEYER Cornelio ingegnere olandese, L’arte di restituire a Roma la tralasciata navigazione del suo Tevere, divisa in tre parti, Roma 1683, coi nuovi ritrovamenti 1689, in fol., fig., prima edizione.
Quest’opera è da tenersi in gran pregio per la ricchezza delle notizie, e per la molta bellezza delle tavole intagliate da ottimi artisti. Non pare che questa prima edizione sia conosciuta dai biografi, che citano soltanto quella del 1685, ma avvi moltissima diversità dall’una all’altra, essendo la prima bellissima e pregievolissima per le stampe, ma essendo poi nella seconda quantità di aggiunte e specialmente nel libro dei ritrovamenti aumentato d’una seconda parte, il qual libro è singolare per le belle indicazioni, e disegni di meccaniche invenzioni. Trovansi tra l’una e l’altra delle due opere riunite 8 fogli di decreti della R. Camera Apostolica numerati a parte, e stampati in minuti caratteri colla data del 1685 e nel libro dei ritrovamenti in un avviso fa conoscere come da un francese si pubblicasse il Traité de rendre les rivieres navigables plagiando, e rubbandogli l’opera sua mutilata, e sfigurandola, e lasciando il meglio.
Quest’opera è da tenersi in gran pregio per la ricchezza delle notizie, e per la molta bellezza delle tavole intagliate da ottimi artisti. Non pare che questa prima edizione sia conosciuta dai biografi, che citano soltanto quella del 1685, ma avvi moltissima diversità dall’una all’altra, essendo la prima bellissima e pregievolissima per le stampe, ma essendo poi nella seconda quantità di aggiunte e specialmente nel libro dei ritrovamenti aumentato d’una seconda parte, il qual libro è singolare per le belle indicazioni, e disegni di meccaniche invenzioni. Trovansi tra l’una e l’altra delle due opere riunite 8 fogli di decreti della R. Camera Apostolica numerati a parte, e stampati in minuti caratteri colla data del 1685 e nel libro dei ritrovamenti in un avviso fa conoscere come da un francese si pubblicasse il Traité de rendre les rivieres navigables plagiando, e rubbandogli l’opera sua mutilata, e sfigurandola, e lasciando il meglio.
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3758. KIRCHERII Athanasii, Latium idest nova et paralella Latii tum veteris, tum novi descriptio, Amstelodami 1671, in fol., fig.
Opera dottissima arricchita di grandi tavole, e bene delineate col ritratto di Clemente X in rpincipio e il frontespizio fig. da R. de Hooge.
Opera dottissima arricchita di grandi tavole, e bene delineate col ritratto di Clemente X in rpincipio e il frontespizio fig. da R. de Hooge.
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3776. MARINI Gaetano, Gli atti e monumenti dei fratelli Arvali, vol. 2, Roma 1795, fig., in 4.
Opera dottissima e preziosissima, decorata delle grandi tavole dei monumenti, e del fac simile di queste rare e singolari iscrizioni.
Opera dottissima e preziosissima, decorata delle grandi tavole dei monumenti, e del fac simile di queste rare e singolari iscrizioni.
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3578. De ANGELIS Pauli, Basilicae veteris Vaticanae descriptio ex auctore romano ejusdem basilicae canonico notis illustratae, Romae 1646, in fol., fig.
Questa è una delle buone opere su questo argomento per la verità di certi fatti. Il frontespizio è figurato: trovasi in principio l’iconografia della basilica con una tavola di dichiarazioni, e sei tavole in fine in gran foglio.
Questa è una delle buone opere su questo argomento per la verità di certi fatti. Il frontespizio è figurato: trovasi in principio l’iconografia della basilica con una tavola di dichiarazioni, e sei tavole in fine in gran foglio.
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3921. ZOEGA Giorgio, I bassi rilievi antichi di Roma incisi da Tommaso Piroli, Roma 1708, in 4 grande.
Questi due volumi contengono i bassi rilievi della Villa Albani pubblicati nello stabilimento calcografico di Pietro Piranesi. Sono 115 tavole che presentano altrettanti monumenti con profonda dottrina illustrati, opera di già divenuta rara a trovarsi.
Questi due volumi contengono i bassi rilievi della Villa Albani pubblicati nello stabilimento calcografico di Pietro Piranesi. Sono 115 tavole che presentano altrettanti monumenti con profonda dottrina illustrati, opera di già divenuta rara a trovarsi.
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3640. CAMERON Charles, The baths of the romans explaines, and illustrates with the restotration of Palladio corrected, and improved, London, George Scott, 1772, in fol., fig.
Grande e magnifica opera con 75 tavole, non compreso il frontespizio di Palladio in principio, e gran numero del vignette; il testo è in inglese e in francese, il primo in 65, e il secondo in 68 pagine ec. Esemplare in mar. dor.
Grande e magnifica opera con 75 tavole, non compreso il frontespizio di Palladio in principio, e gran numero del vignette; il testo è in inglese e in francese, il primo in 65, e il secondo in 68 pagine ec. Esemplare in mar. dor.
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3624. BLONDI Flavii, De Roma triumphante libri decem Brixiae 1503 per Angelum Brittannicum. Accedit: ejusdem de Roma instaurata lib. III. De gestis venetorum ad Franciscum Foscari ducem etc. et de Italia illustrata lib. VIII, Venetiis, 1510, per G. regnante Leonardo Lauretano duce.