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1551. AGRIPPA Cammillo, Trattato di scienze d’arme con un dialogo di filosofia, Roma, per Antonio Blado, 1553, in 4, fig.
Questo è un bellissimo libro, le cui tavole sono assai ben intagliate e disegnate nello stile della scuola di M. Antonio: sonovi due gran tavole istoriate l’una al principio del trattato, l’altra aranti il dialogo: e 55 tavole di schermitori. In fronte al libro su un ritratto dell’autore assai bello.
Questo è un bellissimo libro, le cui tavole sono assai ben intagliate e disegnate nello stile della scuola di M. Antonio: sonovi due gran tavole istoriate l’una al principio del trattato, l’altra aranti il dialogo: e 55 tavole di schermitori. In fronte al libro su un ritratto dell’autore assai bello.
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2421. AGRIPPA Livio da Monferrato, Discorso sopra la natura e complessione umana, Brescia 1599, in 4, pic.
Opuscoletto curioso di 16 pagine con una figura in legno a tergo del frontespizio, la quale dimostra e fa conoscer i segni naturali cioè li nei che sono sopra la persona.
Opuscoletto curioso di 16 pagine con una figura in legno a tergo del frontespizio, la quale dimostra e fa conoscer i segni naturali cioè li nei che sono sopra la persona.
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2422. AGRIPPA Livio da Monferrato, La stessa opera, Venezia 1621.
Dedicata da Gasparo Colombina al sig. Lodovico Cavretta.
Dedicata da Gasparo Colombina al sig. Lodovico Cavretta.
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2. Agrippae Henrici Corn., De incertitude et vanitate scientiarum, declamatio invectiva, ex postrema auctoris recognitione, Coloniæ 1584, in 16.
È trattata la materia estesamente, e quindi la musica, l’ottica. l’architettura, la pittura, la scultura sono prese in esame: ma quanto al pregio dell’opera ritiensi più rara la prima edizione del 1527, e le altre che apparvero fino al 1536 poiché non erano in quelle stati tolti alcuni passi che l’autore (per quietamente vivere) tolse egli stesso dalle posteriori edizioni, come può leggersi nella sua interessantissima prefazione.
È trattata la materia estesamente, e quindi la musica, l’ottica. l’architettura, la pittura, la scultura sono prese in esame: ma quanto al pregio dell’opera ritiensi più rara la prima edizione del 1527, e le altre che apparvero fino al 1536 poiché non erano in quelle stati tolti alcuni passi che l’autore (per quietamente vivere) tolse egli stesso dalle posteriori edizioni, come può leggersi nella sua interessantissima prefazione.
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1617. CARYOPHILI, De veterum Clypeis opusculum, Lugduni Batavorum 1761, in 4, fig.
Opera benissimo stampata ed ornata di numerose medaglie e monumenti sparsi fra il testo, oltre tre grandi tavole, l’una in principio e due al fine del volume. La materia vi è dottamente esaurita.
Opera benissimo stampata ed ornata di numerose medaglie e monumenti sparsi fra il testo, oltre tre grandi tavole, l’una in principio e due al fine del volume. La materia vi è dottamente esaurita.
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1650. FIALETTI Odoardo, Briefve (sic) histoire de l’institution de toutes les religions avec leurs habits, à Paris 1658, in 4.
Questa è una versione o illustrazione del testo fatta da Du Fresne ove sono riprodotte le tavole originali nelle quali uno è stato tolto il testo italiano
Questa è una versione o illustrazione del testo fatta da Du Fresne ove sono riprodotte le tavole originali nelle quali uno è stato tolto il testo italiano
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2726. AGOSTINI, Dialoghi intorno le medaglie, iscrizioni ed altre antichità tradotti dalla lingua spagnuola all’italiana da Dionigi Ottaviano Sada, in Roma, 1650, presso Filippo Bussi, in fol.
Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo di questa versione.
Edizione seconda italiana, la prima però della versione di Ottaviano Sada. Tutte le traduzioni del Sada e le numerose edizioni che ne furono fatte sono da tenersi in poco conto, poiché le medaglie intagliate in legno fra il testo sono di cattiva esecuzione e non rendono alcun’idea de’ monumenti. Il p. Scotti aggiunse un duodecimo libro, che manca nell’opera dell’Agostini. Almeno sei edizioni comparvero consimili alle 3 che noi possediamo di questa versione.
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2728. AGOSTINI, Dialoghi sopra le medaglie, iscrizioni ed altre antichità, tradotti dalla lingua spagnuola nell’italiana da Ottaviano Sada, Roma 1736, in fol., figurato.
2727. AGOSTINI, Dialoghi sopra le medaglie, iscrizioni ed altre antichità, tradotti da Ottaviano Sada, Roma 1698, in fol., fig.
2725. AGOSTINI don Antonio, Discorsi sopra le medaglie ed altre anticaglie divisi in XI dialoghi tradotti dalla lingua spagnuola, Roma 1592, in 4, fig., con 72 tav. in rame.
Questa è la sola edizione, che abbia pregio di rarità e di preziosità delle tante versioni ed edizioni che esistono posteriormente. Il nostro esemplare confronta con quello della Libreria di Crevenna e non avvi punto l’indicazione nel frontespizio citata dall’Haim che al fine debbasi trovare l’originale spa 39 gnuolo: noi non conosciamo alcun esemplare con questa indicazione. Motivo dell’estrema rarità di questa versione si è che l’edizione prima ed originale di Tarragona del 1587 essendo comparsa con un numero inferiore di medaglie, vennero subito mutilati tutti gli esemplari di questa prima edizione italiana per completar la spagnuola, giacché le tavole tanto dell’una che dell’altra furono incise a Roma. É da notarsi, che questa versione non è la stessa che quella di Ottaviano Sada. Abbiamo in fatti riscontrato in due esemplari dell’edizione spagnuola esistenti nella R. Biblioteca di Monaco queste varietà, mentre l’una è più completa dell’altra per l’addizione fattavi delle tavole tolte da un esemplare del 1592
Questa è la sola edizione, che abbia pregio di rarità e di preziosità delle tante versioni ed edizioni che esistono posteriormente. Il nostro esemplare confronta con quello della Libreria di Crevenna e non avvi punto l’indicazione nel frontespizio citata dall’Haim che al fine debbasi trovare l’originale spa 39 gnuolo: noi non conosciamo alcun esemplare con questa indicazione. Motivo dell’estrema rarità di questa versione si è che l’edizione prima ed originale di Tarragona del 1587 essendo comparsa con un numero inferiore di medaglie, vennero subito mutilati tutti gli esemplari di questa prima edizione italiana per completar la spagnuola, giacché le tavole tanto dell’una che dell’altra furono incise a Roma. É da notarsi, che questa versione non è la stessa che quella di Ottaviano Sada. Abbiamo in fatti riscontrato in due esemplari dell’edizione spagnuola esistenti nella R. Biblioteca di Monaco queste varietà, mentre l’una è più completa dell’altra per l’addizione fattavi delle tavole tolte da un esemplare del 1592
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3583. ANTIQUITES romaines expliquées dans les memoires du comte de B… contenant ses avantures, ses recherches, et ses decouvertes sur les antiquités de la ville de Rome et autres curiosités de l’Italie, divisées en trois parties, et enrichies de plus de 100 belles planches en taille douce, Haye 1750, in 4, fig.
L’opera è piena di garbo, e di spirito, e le stampe non mancano di gusto.
L’opera è piena di garbo, e di spirito, e le stampe non mancano di gusto.
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3089. AKERBALD G. D., Iscrizione greca sopra una lamina di piombo trovata in un sepolcro nelle vicinanze di Atene, Roma 1813, in 4, fig., M. 77.
Con due tavole al fine ed una sul frontespizio.
Con due tavole al fine ed una sul frontespizio.
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4668. ALCORAN (l’) des Cordeliers tant en latin qu’en françois. Avec figures dessinées par B. Pickart, 2 vol., in 12, Amsterdam 1734.
Le trentadue tavole intagliate con estrema finezza rendono quest’edizione pregievole a preferenza delle altre che furono fatte.
Le trentadue tavole intagliate con estrema finezza rendono quest’edizione pregievole a preferenza delle altre che furono fatte.
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1286. ALBERGATI Capacelli Francesco, Della pittura, orazione recitata nella pubblica Accademia di Belle Arti Veneta nell’anno 1784, in 8. 224
1285. ALBERGATI Capacelli Francesco, Orazione per la distribuzione dei premi di Belle Arti nell’Istituto di Bologna, l’a. 1772, in 4.
3569. ALBERICIS Jacobo, Historiarum SS. Virginis Deiparae de popolo almae urbis, compendium, Romae 1599, in 8, fig.
Oltre l’immagine intagliata in rame, sonovi anche i ritratti dei pontefici che contribuirono a render più augusto il suo culto.
Oltre l’immagine intagliata in rame, sonovi anche i ritratti dei pontefici che contribuirono a render più augusto il suo culto.
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1169. LETTERE pittoriche, Risposta ad un amico riguardante le sei lettere anonime pubblicate in Bologna intitolate Lettere Pittoriche, le quali lettere sono unite alla presente risposta, Forlì 1719. Diatribe in proposito dell’utilità, o inutilità delle Accademie di Belle Arti, M. 104.Vedi Raccolta.
1287. ALBERI (Francesco), Discorso sul disegno, Padova 1810, M. 35.
389. ALBERTI Giuseppe Antonio, Trattato delle misure delle fabbriche, Venezia 1757, in 8, fig.
Avvi un frontespizio figurato, il ritratto dell’autore, e 38 tavole: il trattato è diviso in tre parti planimetria, curvimetria, itereometria e il tutto potrebbe con più semplicità e chiarezza esser esposto per l’uso pratico, se l’autore nella sua mediocrità non avesse voluto metter troppo in evidenza se stessa.
Avvi un frontespizio figurato, il ritratto dell’autore, e 38 tavole: il trattato è diviso in tre parti planimetria, curvimetria, itereometria e il tutto potrebbe con più semplicità e chiarezza esser esposto per l’uso pratico, se l’autore nella sua mediocrità non avesse voluto metter troppo in evidenza se stessa.
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4129. ALBERTI Leandro bolognese, Descrizione di tutta Italia, nella quale si contiene il sito di essa, l’origine, le Signorie delle città, e delle castella, coi nomi antichi e moderni, i costumi de’ popoli, le condizioni de’ paesi ec. ec., in Bologna, per Anselmo Giaccarelli, 1550, in 4 gr.
Questo grosso volume di oltre mille pagine è stampato assai bene in questa prima edizione, dedicata al re e alla regina di Francia, e vi si legge una lettera di Anton Flamminio che per isbaglio di stampa porta la data del 1537 mentre nel 36 era anche sepolto, come vedesi nel suo monumento. Avvi anche il ritratto dell’autore, cui sopra sta un distico di Sebastiano Corrado al lettore. Opera laboriosa, e non ispregievole.
Questo grosso volume di oltre mille pagine è stampato assai bene in questa prima edizione, dedicata al re e alla regina di Francia, e vi si legge una lettera di Anton Flamminio che per isbaglio di stampa porta la data del 1537 mentre nel 36 era anche sepolto, come vedesi nel suo monumento. Avvi anche il ritratto dell’autore, cui sopra sta un distico di Sebastiano Corrado al lettore. Opera laboriosa, e non ispregievole.
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