Proemio

Se mai avvi un momento, in cui il sussidio delle lettere o degli studi arrechi sommo conforto, egli è certamente quello, in cui l’immaginazione ed il cuore sono preoccupate da idee melanconiche nel fuggire degli anni ridenti coll’avvicinarsi il gelo dell’età troppo matura. E memore di quel detto di Cicerone, che simili occupazioni, oltre l’alimento che danno alla gioventù, e il diletto che porgono all’età senile, anche in adversis perfugium ac solatium praebent, io mi diedi intero alle arti, alle antichità, ed ai libri, col farmi di loro in tal modo scudo ed asilo contro la non lieta fortuna. Nulla adunque a me più caro di questi muti testimoni delle mie affezioni, raccolti nell’epoca che segna il fine della giovinezza, e dà principio alla maturità; e se le varie annotazioni, che per sola mia norma e soccorso della memoria andai segnando sui margini del mio catalogo, ora comparendo alla luce, riusciranno di utilità o di pascolo alla curiosità di qualche studioso, verrà in tal guisa reso anche un omaggio a questi compagni della miglior parte della mia vita, che m’inspirarono altresì la voglia di contribuire colle mie forze all’onor dell’Italia, studiando di aggiugnere al

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le patrie glorie colle tenui opere mie. Troppo mi avrebbe incresciuto il rimprovero d’uom neghittoso, dopo essere pienamente convinto della necessità che ognun debba contribuire e nessuno abbiasi a sgomentare, sul prestare il sussidio dell’opera propria in qualche ramo di pubblico servigio, e di utilità generale. Credetti doversi tenere a sdegno non tanto l’orgogliosa iattanza, quanto l’indolente modestia; le quali servono talvolta di mendicato pretesto per ritirare chi non abbia infermo il corpo o lo spirito dall’adempire a questo sacro dovere.

E molto meno in tal circostanza so contenere l’amarezza, che vienmi dal vedere alcuni preclari ingegni irritarsi, e ammutolirsi per certa opposizione, contro la quale sarebbe impresa tanto onorata il resistere con generosa fermezza; poiché non s’avveggono che le diatribe, le sette e le rivalità di parte, in cui studiasi di mantenere o dividere l’italiana letteratura da alcuni prezzolati aristarchi, è opera soltanto dei veri nemici sdegnati della gloria del nostro nome. Il prender di mira e far guerra alle cose, d’ omeri troppo forti abbisogna, ed è perciò che con mercenario accorgimento si assoggettano alcuni a muoverla alle parole, affinché si ritardi il progresso dello spirito umano col questionar sulle ciancie; dal che deriva che, oltre le divisioni imposte dalla natura, seguano tra i popoli, che parlano la stessa lingua, quelle ancora delle elocuzioni. Quindi moltiplicandosi gli areopaghi, si attizzano le intestine discordie

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e si serve alle mire d’ogni avversario della nostra grandezza, inalberando lo stendardo delle tenebre contro quel della luce. Per la qual cosa non sarà da meravigliarsi che ogni straniero sogghigni scorrendo i giornali d’Italia, ove sì poco trovasi di filosofia razionale, di economia pubblica, di milizia, di utili scoperte, e d’altre materie gravissime, che furono i primi nostri studi e che ricevettero tanto oltraggio dalle persecuzioni e dalla forza prepotente della popolare ignoranza, che schernì o proscrisse ciò che non fu educata a conoscere e venerare. Il grado di onore, che può competere alle Nazioni, le quali pretendono a una certa grandezza, sarà maggiormente elevato; quanto sarà più eminente la loro coltura e la loro civiltà.

Ma tornando a questa collezione di libri, il motivo che particolarmente m’indusse a stamparne il catalogo, fu quello di soddisfare alle istanze di molti amici e conoscitori di questo ramo di studi: e quindi fo manifesto come io son ben lontano dal credere d’aver fatto un lavoro completo, qual sarebbe quello d’una bibliografia d’autori d’arti e d’antichità, con cui si potrebbe allora esaurir la materia, più secondando le cognizioni, di quello che le opere da me raccolte. Questo non è che il puro elenco de’ libri da me posseduti, fra’ quali ad alcuno parrà stranissimo il non trovare certe opere ovvie e notissime e di facile acquisto, che avrei agevolmente potuto indicare, se avessi avuto il piccolo orgoglio di non far apparire alcuna man

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canza nella serie degli autori più celebrati. Forse nel decorso degli anni potranno esser riempite le lacune, che or si vedranno ed a questo catalogo potrà da chiunque aggiungersi copiosa appendice. Intanto, senza ch’io in tenda di rivaleggiare coi de Bure, coi Brunet, coi Renouard, coi Dibdin, spero che gli amatori delle arti e delle antichità trovar potranno riuniti in un colpo d’occhio numerosi e non comuni oggetti, che formano gran parte delle loro delizie e forse li troveranno in maggior copia che non appariscono nelle grandi biblioteche, per quell’insistenza con cui un raccoglitore passionato non perde di vista alcuna delle pietre, che restano disgiunte nelle distruzioni d’altri preziosi edifizi.

Erano in Italia rinomate particolarmente alcune collezioni in queste materie, fra le quali primo luogo tennero quelle del segretario dell’accademia milanese Ab. Bianconi, poi l’altra che vi si aggiunse del coltissimo artista Giuseppe Bossi mio amico particolare, coi quali sovente ebbi gara nell’acquisto di qualche prezioso cimelio; e nella dispersione di quelle raccolte non fui indolente, procurandomi le cose più rare e distinte. Lo stesso dicasi ogni qualvolta mi avvenni nei ben compatti esemplari della biblioteca del Thuano, nei libri postillati da Mariette, da d’Agincourt, dal Villoison, dal M. Maffei e da tanti altri sommi uomini, come l’ispezione di questo catalogo potrà andar di

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mostrando. Ma più specialmente posi indefessa cura nella scelta degli esemplari in molti libri d’antichità figurati, ove la freschezza delle stampe diviene di una somma importanza, e non risparmiai diligenze nel cangiare i mediocri per ottenere i migliori: la qual cosa partico1armente potrà chiarirsi in tutti quelli di Pietro Santi Bartoli, che qualora non siano di dedica, o di antica provenienza, sono infinitamente lontani dalla primitiva nitidezza, che caratterizza le opere gustose, sebben poco esatte, di quell’intagliatore.

Ho ciò voluto indicare, non già per vantarmi di simili possedimenti, ma poiché così non sarà di sovente citata la rarità dei libri, o la squisitezza degli esemplari, come suol farsi nella più parte dei cataloghi; e poiché tal cosa ritiensi per rarissima e preziosa in Francia, in Germania, in Inghilterra, che meno fra noi si pregi in Italia e viceversa: prova ne fanno i prezzi dai bibliografi apposti, o quelli che nelle pubbliche vendite si sono anche verificati. Lo stesso dicasi delle legature dei libri, molti dei quali con sobria decenza, e non pochi con magnificenza sono rilegati; nella qual’arte eccellenti artefici può vantare l’Inghilterra; per l’intrinseca perfezion del lavoro, che vince a parer mio la ricercata esterior eleganza dei legatori di Germania e di Francia.

Nessun proponimento avendo io dunque seguito nel fare questa raccolta, fuori che il piacer mio, non mi sono scrupolosamente prefis

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so di eliminare alcuna cosa, che strettamente non appartenesse a quei rami nei quali ho suddivise le materie con un reparto non tanto suggeritomi dalla comodità mia propria, quanto dalle altrui abitudini. E siccome questa collezione nacque a misura che la mia fortuna poté soddisfare le mie inclinazioni, così agevolmente ognuno vedrà, che ove più rapidi mezzi si volessero adoprare, nulla sarebbe più agevole che il dar compimento a questa raccolta, essendosi le mie cure il più spesso ristrette agli oggetti dellamaggior rarità.

Forse qualcuno troverà di soverchio sentenzioso quel cenno, che ho apposto alla più parte delle opere, ed alcun altro bramerà forse per avventura che fossero state indicate più minute particolarità, e certamente non tutti rimarranno appagati delle mie opinioni; alle quali cose mi parve aver risposto quando più sopra esposi di aver dato al pubblico questa raccolta senza pretendere di presentare un lavoro bibliografico in ogni sua parte completo.

Dirò ora qualche cosa intorno la divisione, che ho data alle materie del presente catalogo. Rimane naturalmente divisa questa collezione in due parti, l’una più strettamente addetta agli studi delle belle arti, l’altra a quello delle antichità. Cominciasi con una serie di trattati teorici e pratici, preceduti e accompagnati dagli autori storici dell’arte in generale, e individualmente poi seguono tutti gli scritto

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ri di pittura, disegno, intaglio d’ogni materia, scultura e tutte le opere elementari per la figura e per gli ornamenti, e per tutte le lineari imitazioni e quelle infine che riguardano le proporzioni e gli studi anatomici applicati alle arti. Seguono tutti i grandi trattati di architettura e di prospettiva, le opere concernenti l’architettura teatrale antica e moderna e tutti gli altri vari generi di edifici e le macchine e i materiali per l’arte edificatoria. Possiamo vantar questo ramo come il più ricco di oggetti preziosi al di là di quant’altri ne abbia mai conosciuti nelle principali biblioteche d’Europa. Abbiam giudicato appartenere strettamente a questa prima parte tutte le opere didascaliche in verso, non meno che ogni altro poetico scritto, che celebri od illustri oggetti che riguardano le arti e tutti anche quei poemi classici, o quei favoleggiatori, che uniscono all’interesse poetico il corredo delle figure, per opera di disegnatori od in tagliatori espertissimi. Alla qual classe gli scrittori sulla bellezza, ancorché stretta mente aderenti alle metafisiche speculazioni, hanno avuto un diritto per essere ammessi. Le lettere erudite e pittoriche, le descrizioni, relazioni, memorie, orazioni accademiche, statuti, giornali d’arti ec. formano una ben ampia serie in questa prima parte, difficile a riunirsi in tanta estensione come vien abbracciata in questa nostra raccolta. Ma di molto maggior curiosità, rarità, ed interesse riesce la copiosa serie di feste, ingressi, trionfi,
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balli, spettacoli, funerali, ove gli artisti isfoggiarono in invenzioni e decorazioni pompose, che ci conservano coi monumenti dell’antica grandezza singolarissimi esempi, i quali oppongono un bizzarro contrasto coll’orgoglio e la miseria moderna, o piuttosto ci fanno conoscere quanto diversa sia la direzione dell’attuale ambizione. Così pure prezioso per l’artista, non meno che per l’erudito, è il complesso grandioso delle opere che trattano degli abbigliamenti, delle costumanze, giochi, danze, arme, musica, bagni, mense, invenzioni di tutti i popoli e della mitologia e d’ogni varia osservanza religiosa; libri tutti, che il corredo delle tavole rende istruttivi e piacevoli persino a chi non s’immerge nella profondità di questi studi, appagandosi di una superficial istruzione.

Di curioso interesse fu sempre la serie degli emblemi e geroglifici; che altrove forse può trovarsi raccolta in maggior numero, quantunque non possiamo dirla scarsa di preziosità dopo che l’arricchirono gli acquisti fatti in occasione della vendita dei libri rari del Duca di Malborough in Londra. Non comune altresì è l’altro articolo, che ha per titolo Biblie figurate, Vite istoriate, Collezioni di ritratti antichi e moderni ed Opere figurate di vario genere. In questo incontransi libri di esimia rarità e di singolar interesse, sebbene non appariscano da prima strettamente connessi a questi studi. Termina la prima parte coi dizionari, gli abe

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cedari e la biografia degli artisti, aggiuntavi al fine una serie d’autori sulla fisonomia, giacché l’aspetto umano è l’oggetto primario a cui mirano le arti dell’imitazione.

Raccolgonsi nella seconda parte libri di Antichità generali, e discendendo al particolare trovansi quelli che spettano a monumenti arabi, egizii, indici, etruschi, o italici avanti i romani, greci, greco-italici ed ercolanensi. Vengono in seguitola numismatica, la glittografia e le iscrizioni, opere che non ardisco di annunciare in una serie copiosa altrettanto come gli articoli precedenti. Vengono quindi quelle di varia erudizione, cioè quei libri, che difficilmente avrebbero potuto appartenere a una delle citate suddivisioni. Ampia è la serie de’ musei, gallerie e opere varie di pennello illustrate, siccome delle opere di scultura di ogni modo antica e moderna. Non comune egualmente, è la serie che qui trovasi riunita degli autori, che intesero ad illustrare 1’antica e la moderna Roma. Formasi una classe separata e assai numerosa dalle descrizioni di luoghi celebrati per la loro singolarità in qualunque paese d’Europa, sotto il titolo di Vedute di città, e descrizioni di monumenti ec. ai quali seguono le guide e i manuali succinti per vedere le singole città: collezione rara e preziosa; potendosi mediante quella procedere alla ricognizione di una quantità di oggetti importanti che trovansi dispersi per mutazioni di luogo ec. Si termina questa parte con una serie di cata

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loghi per vendite di quadri, marmi, gemme, intagli e simili curiosità; poi alcuni libri in materia d’equitazione e di studi sulla configurazione del cavallo; e in fine altri pochi libri di bibliografia. Se avessi creduto di arricchir questo catalogo con tutto ciò che strettamente concerne l’erudizione dell’artista, o dell’antiquario, avrei ben visto come non erano eterogenei gli autori classici greci e latini, i quali s’incontreranno assai scarsi di numero. Ma di questa preziosa e dotta suppellettile, perché estesamente e ripetutamente illustrata da’ bibliografi più rinomati, abbiamo affatto omesso di far parola. Forse, leggendosi questo proemio, i curiosi avranno sperato di trovarvi citato alcuno degli articoli più singolari e preziosi, affinché venisse rilevato in tal modo il principal merito della collezione. Io mi sono guardato dal farlo, poiché è tanta la diversità del giudicare in questa materia, che mi è di sovente accaduto veder pregiarsi altamente per rarità alcun libro ch’io riguardai come ovvio; e al contrario ho tenuto in grandissima estimazione ciò che da altri era meno conosciuto o stimato; e perciò giudico meglio di tacermi e finire coll’augurar salute al lettore.

L. C.

Delle belle arti in generale

  1. 1.AGINCOURT (d’) Seroux, Histoire de l’Art par les Monumens depuis sa decadence au 4ᵐᵉ siecle, jusque à son renouvellement au 16.me pour servir de suite à l’histoire de l’art chez les Anciens. Paris 1811 et 1820 , 6 vol. fol. fig. ornés de 325 pl. en 24 livraisons.
    La piccola dimensione delle figure e l’inesattezza de’ disegni non tolgono a quest’opera il merito intrinseco di cui è ripiena, potendosi dire l’unica che abbiasi di tale estensione, per illustrare le oscure epoche de’ bassi tempi.
  2. 2.Agrippae Henrici Corn., De incertitude et vanitate scientiarum, declamatio invectiva, ex postremaauctoris recognitione , Coloniæ 1584 , in 16 .
    È trattata la materia estesamente, e quindi la musica, l’ottica. l’architettura, la pittura, la scultura sono prese in esame: ma quanto al pregio dell’opera ritiensi più rara la prima edizione del 1527, e le altre che apparvero fino al 1536 poiché non erano in quelle stati tolti alcuni passi che l’autore (per quietamente vivere) tolse egli stesso dalle posteriori edizioni, come può leggersi nella sua interessantissima prefazione.
  3. 3.ALGAROTTI C.Francesco, Opere . Edizione novissima, Venezia 1791 , vol. 17, in 8 .
    Collezione preziosa d’opere varie, lettere memorie e dissertazioni critiche in materia di letteratura e belle arti prodotta per cura de’ suoi eredi, a cui contribuì infinitamente nella scelta, direzione e collocazione di molti graziosi rami che la fregiano, il chiarissimo sig. dott. Francesco Aglietti.
  4. 4.ANECDOTES des beaux arts, 3 vol. in 8, Paris 1766 1780 , in 8.
    Questa collezione di vari aneddoti sulle arti, quantunque ricavata indigestamente e senza buona critica da tutti i libri d’arte alla rinfusa, non cessa però di contenere molte cose utili e piacevoli in mezzo a molte falsità.
  5. 2
  6. 5.BANNISTER Jacques, Tableau des arts et des sciences depuis le tems le plus reculé, jusque au siecle d’Alexandre le Grand, Paris 1789, in 12.
    Quest’operetta è tradotta dall’inglese. Comincia dall’architettura e procede all’astronomia, alla favola, alla mitologia e filosofia morale e termina colla filosofia naturale.
  7. 6.BATTEUX Ch., Les beaux Arts reduites à un même principe, Paris 1747, in 12.
    Questo è uno de’ scrittori francesi di più sana critica nelle teoriche.
  8. 7.BETTINELLI Saverio, Dell’entusiasmo delle belle arti, Milano 1769, in 8.
    Facilmente in questo autore si riconosce l’ uomo di lettere affatto digiuno delle pratiche dell’arte e la sua critica in queste materie non pareggia il suo gusto nella letteratura.
  9. 8.BETTINELLI Saverio, Risorgimento d’Italia negli studi, nelle arti e nei costumi dopo il Mille, Bassano 1776, in 8 vol. 2.
  10. 9.BIANCONI Giovan Lodovico, Opere varie, Milano 1802, vol. 4, in 8.
    Contengonsi in questi volumi molti preziosi opuscoli in materia d’arte, e fra questi le dotte sue lettere sui monumenti in ogni genere che trovansi in Baviera.
  11. 10.BIANCHI Isidoro, Delle scienze e delle arti. Dissertazione apologetica, Palermo 1771, in 8.
  12. 11.BODENUS Ben. Gottlib., Artificem ea quæ sibi non conveniunt fingentem poetæ monitorem proponit etc. Dissertatio, Vitebergæ 1776, in 4, M.45.
  13. 12.BODENUS Ben. Gottlib., Dissertatio seconda. Iterum proponit. Vit. 1767, in 4, M.45.
  14. 13.BONIFACIO Giovanni, Le arti liberali e meccaniche come siano state dagli animali irrationali agli uomini dimostrate, Rovigo 1628, in 4, M. 63.
    Opera stravagante e ripiena d’erudizione curiosa, senza alcun principio di critica.
    BOTTARI Monsig. Vedi Raccolta di Lettere Pittoriche. – Dialoghi sopra le tre arti del disegno. – Vasari, Vite de’ Pittori.
  15. 14.BRITTON, The fine arts of the english school, illustrated by a series of engravings, from paintings, sculpture, and architecture of the most eminent english artists; with ample biographical, critical
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    and descriptive essays by various authours, edited, and partly writen, by John Britton,
    London, Longman, 1812, in 4.
    Opera riccamente eseguita pel suo lusso tipografco e per le 24 tavole intagliate da’ principali incisori dell’Inghilterra.
  16. 15.BROTIO Duacensi Nicol., Libellus de utilitate et harmonia artium, Antuerpiæ, apud Simonem Cocum, A. 1541, 8 fig. – Addito Libellus Compendiarum virtutis adipiscendæ ec. et carmina.
    Le stampe in legno di cui va adorno questo Libretto sono eleganti e singolari. 12 tav. oltre il frontispizio sono quelle del primo lib. e 21 sono quelle del secondo. Magnif. esemp.
  17. 16.BUCHNERO (Andr. Eliæ), De praeservandis artificum et opificum morbis. Dissertatio inauguralis medica, Halæ Magdeb. 1745, M. 45.
  18. 17.JOUVENEL de Carlencas. Essai sur l’histoire des belles lettres, des sciences et des arts, Lion 1757, en. 12.,4 vol.
    Negli ultimi due volumi si tratta delle belle arti colla stessa rapidità e brevità che si discorre d’ogni altra materia.
  19. 18.CICOGNARA Leopoldo, Storia della scultura dal risorgimento delle belle arti in Italia fino al secolo di Napoleone. Vol. 3 in fo., Venezia 1813 al 1818, pel Picotti. Con tre medaglioni nei tre frontespizi allusivi ai primi coltivatori delle arti d’imitazione e 181 tavole in rame.
    Due esemplari. L’uno in carta velina bianca simile a cui ne furono tirati soltanto 20 e 19 stanno deposti nelle principali biblioteche d’Europa in omaggio a diverse corti. L’altro esemplare unico in carta velina rosea.
  20. 19.COLLEZIONE di dissertazioni di diversi autori in materia d’arti e di antichità, pubblicate da Antonio Groppo in Venezia, dal 1748 in poi in 4.
  21. 20.LE COMTE Florent, Cabinet de singularitez d’architecture, peinture, sculture et gravure, Paris 1699, in 12 vol. 3, con frontespizio figurato di Picart.
    Questa è una buona collezione di notizie in materia d’arti, ma più specialmente in materia di stampe.
  22. 4
  23. 21.CONSERVATOIR des sciences et des arts, ou récueil des pieces intéressantes sur les antiquités, la mythologie, la peinture, la musique, etc. traduit des differentes langues, Paris 1787, vol. 6, in 8 fig.
    Questa è una scelta di preziose memorie tratta dalle opere dei primi eruditi in ispecie della Germania e dell’Inghilterra.
  24. 22.CRAUFURD, On Pericles and the arts in Grece, London 1817, 8, M. 104.
    Opuscoletto pieno di gusto e di critica.
  25. 23.DALBERG le Baron, De l’influence des sciences et des beaux arts pour la tranquillité publique. Discours prononcé dans une societé litteraire precedé d’un idille, traductions libres del’Allemand par Louis Arborio Breme, Parme, par Bodoni, 1802, in 8.
  26. 24.DIALOGHI sopra le tre arti del disegno, Lucca 1754, in 8. Con una tavola in rame nel frontispizio rappresentante Tiziano in atto di dipingere una Venere.
  27. 25.DIALOGHI, La stessa opera corretta ed accresciuta, Firenze l770, in 12.
    L’autore si è conservato anonimo, quantunque sappiasi essere Monsig Bottari ed il libro è pieno di eccellenti dottrine; gl’interlocutori sono Giovan Pietro Bellori e Carlo Maratta.
  28. 26.DISSERTAZIONE in cui dimostrasi essere più profittevole che i professori delle belle arti e scienze spieghino alla gioventù libri impressi che trattati manoscritti, Firenze 1765, in 4.
  29. 27.ESTEVE M., L’esprit des beaux Arts ou histoire raisonnée du goût, Paris 1753, 2 vol. leg. in uno in 12.
    Si tratta con rapidità nel primo volume di quest’opera della musica, del ballo, della pittura, della prospettiva e della scultura e tutto il secondo è consecrato all’architettura. In generale l’autore non è dominato da prevenzioni false e dice molte cose con saviezza, e sana critica.
  30. 28.DIALOGUES sur les arts entre un artiste americain et un amateur français, Amsterdam 1756.
    Opuscolo singolare, che apparve nell’anno precedente a cui in forza particolarmente di un foglietto di supplica; diretto ai lettori in fine, fu mutata la data del luogo e dell’anno. La prima edizione comparve chez Duchesne 1755 ed il foglietto inserto alla fine del volume è una satira scritta da
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    qualcuno ferito dagli scritti dell’autore pieni di critica sanissima. In fronte all’esemplare sono alcune note di M. Villoison dalle quali si conosce come l’autore, quantunque anonimo, è lo stesso M. Estéve di Montpellier.
  31. 29.FALCONET Etienne statuaire, Ouvres contenantes plusieurs écrits relatifs aux beaux arts, Lausanne 1781, 6 vol. in 8.
    Questo può dirsi il Milizia della Francia, se non per 1’estensione delle varie dottrine, per l’ardimento al certo della sua critica, e delle sue nuove opinioni.
  32. 30.FEA Carlo, Risposta alle osservazioni del cavalier Onofrio Boni sul tomo III della Storia delle Arti del Disegno di Giovanni Winkelmann, pubblicata in Roma nelle sue Memorie per le belle Arti, Roma 1786, 4, M. 1.
  33. 31.FIORILLO, Storia dell’Arte della Pittura. In tedesco, Gottinga 1798 a 1808, in 8 vol. 5.
    Fidato alle re1azioni, ed agli altrui scritti non ha giudicato l’Autore cogli occhi propri delle opere d’arte che sono in Italia: ed il modo con cui egli ha troppo diffusamente trattata la materia ove le arti hanno meno prosperato, lascia un vuoto sensibile nella parte che debbesi riguardare come la più essenziale.
  34. 32.FLUDD Roberti, Alias the Fluctibus, Opera, sive Utriusve Cosmi maioris scilicet et minoris metaphisica ec., Oppenheimii,ære Io. Theod. de Bry, 1617, fol. fig. – Tractatus secundus de naturæ simia, Francf., de Bry 1624 fig. – Tomus secundus de supernaturali, naturali ec. microcosmi historia, Op. 1619. – T. II sectio secunda de thecnica microcosmi historia, Francf. 1621. In fine è aggiunto: Keppleri Io., Harmonices Mundi Lib. V., Lincii Austriæ 1619, F. F.
    In due volumi sono legate le dette opere, nelle quali contengonsi i trattati relativi all’architettura, prospettiva, ottica, pittura ec.; ma le opere complete di Fludd formano cinque gran volumi. e contengono 17 parti come vedesi in Brunet e in De Bure, Bibl. de la Valiere.
  35. 33.GALLARATI Francesco Maria, Delle cagioni per le quali nel nostro secolo pochi riescono eccellenti disegnatori. Dissertazione prima, Milano 1780, in 8.
  36. 6
  37. 34.GHERARDI Giovan Battista, Della Patria primitiva dell’Arti del Disegno, Cremona 1785, in 8.
    Tendono le dissertazioni, di cui questo volume è composto, ad assicurare all’Italia un primato che da molti dotti le vorrebbe esser conteso.
  38. 35.GHIBERTI (Lorenzo), Commentario inedito sulle arti estratto da manoscritti della Magliabechiana e pubblicato nel volume secondo della Storia della scultura di L. Cicognara, Venezia 1805, in 8, M. 36.
  39. 36.GOGUET Antoine, De l’Origine des loix, des arts et des sciences et des leurs progres chez les anciens peuples, vol. 3 in 4, Paris 1758.
    Edizione assai migliore delle altre impresse posteriormente in 6 vol. in 12. L’opera è divisa dopo il diluvio sino alla morte di Giacobbe, dalla morte di Giacobbe fino allo stabilimento della monarchia presso gli Ebrei, e finalmente fino al loro ritorno alla schiavitù, con alcune tavole inserite a vari luoghi fra il testo: libro ripieno di cognizioni ben ordinate, e utilissime.
  40. 37.GUTIERREZ Gaspar, Noticia general para la estimacion de las Artes de la manera en que se conocen las liberales de las que son mecanicas y serviles, Madrid 1600, in 4.
    Opera divisa in quattro libri, che trattano superficialmente questa materia.
  41. 38.HISTOIRE de la peinture en Italie par M. B. A. A., vol. 2, Paris 1817, in 8.
    L’autore che tiensi anonimo è il sig. B. A. Aubertin: l’opera non è per anche giunta al suo compimento.
  42. 39.LANZI Ab. Luigi, Storia Pittorica dell’Italia dal risorgimento delle belle arti fin presso al fine de XVIII secolo, Bassano 1795, vol. 3 in 8.
  43. 40.LANZI Ab. Luigi, La stessa accresciuta e rettificata nella terza edizione, in Bassano 1809.
    Ottima, e corretta edizione del miglior libro che abbiasi su questo argomento; e se un poco più sull’indole de’ monumenti, e degli artisti si fosse esteso il chiarissimo autore, potrebbe allora dirsi opera perfetta.
  44. 41.MEHEGAN, Considerations sue les revolutions des arts, Paris 1755, in 8, aggiuntavi «Lettere sur l’éducation des femmes» e al fine Alcippe et Oronte. Dialogues par le même.
    Le opere di questo autore sono piene di buona critica.
  45. 7
  46. 42.MILIZIA Francesco, Dell’arte di vedere nelle belle arti del disegno secondo i principi di Sultzer e di Mengs, Venezia 1781, in 8.
    Terribile opuscolo che rovesciò il sistema di scrivere, e di pensare in materia d’arti e che secondo alcuni è pieno d’eresie. Ma siamo debitori a questo scrittore pieno di dottrina e d’ingegno d’aver tolto il velo a una folla di pregiudizi, e di veder introdotta una libera maniera di giudicare in materia d’arti.
  47. 43.MORELLI D. Iacopo, Notizie d’opere di disegno nella prima metà del secolo XVI scritta da un anonimo di quel tempo, pubblicata in Bassano 1800, in 8.
    Libro utilissimo per la ricognizione di molte opere e di molti autori.
  48. 44.MORENI Domenico, Memoria intorno al risorgimento delle belle arti in Toscana, Firenze 1812.
  49. 45.MORENI Domenico, Aggiuntavi la vita di Filippo ser Brunellesco architetto fiorentino scritta dal Baldinucci con altra in fine di anonimo contemporaneo, pubblicate per la prima volta, ed illustrate dal canonico Moreni, Firenze 1812, in 8, legato in un solo volume.
  50. 46.ORIMINI Antonio, Delle arti e scienze tutte divisate nella Giurisprudenza, Napoli 1747, in 4.
    Opera divisa in tre parti legata in 2 volumi. Ove si tratta di pittura, scultura, architettura, mosaico, oreficeria, ma in un modo superficiale.
  51. 47.PETITI (de)Bibliotheque des artistes et des amateurs, ou tablettes analytiques et methodiques sur les sciences et les beaux arts dediée au roi, vol. 3 in 4, Paris 1766, fig.
    Vi si trovano rappresentate in alcune tavole allegoriche le diverse arti e scienze
  52. 48.QUATRÈMERE de Quinci, Considerations morales sur la destination des ouvrages de l’art, ou de l’influence de leur emploi sur le genie et le goût, Paris 1815, in 8, M. 102.
    Opera suscettibile di maggior estensione, piena di belle idee e fino criterio
  53. 49.RECUEIL de quelques pieces concernantes les arts, extraites des plusieurs Mercures de France. Paris 1757, in 12.
    Questa è una scelta d’articoli interessanti, e memorie relative ad architetti, pittori, e scultori ec.
  54. 8
  55. 50.REFLEXIONS d’un patriote sur l’Opera françois et sur l’Opera italien, qui presente le parallele du goût de deux nations dans les beaux arts, à Lausanne 1754, in 8. Aggiuntovi:Essai sur la peinture, la sculpture et l’architecture, 1751.
  56. 51.ROUQUET, L’état des arts en Angleterre, Paris, chez Jombert, 1755, in 12.
    Opera stesa con critica sensata.
  57. 52.SABA da Castiglione monsignore, Ricordi, ovvero ammaestramenti, ne’ quali con prudenti e cristiani discorsi si ragiona di tutte le materie onorate, che si ricercano a un vero gentiluomo, Venezia, per Paolo Gherardo, 1555, in 4.
    Nel frontispizio è il ritratto dell’autore intagliato in legno con eleganza. Lo stampatore intitolò l’opera al doge Francesco Veniero. In questi aurei ricordi sono preziosissime e recondite notizie d’arti e d’artisti, specialmente nel ricordo circa gli ornamenti della casa.
  58. 53.SALMON William, Polygraphice or the arts of drawing, engraving, limning, painting, etc. In four books to with is added a discourse of perspective, and chiromance, London 1675, 8 fig.
    Oltre le tavole che incontransi nel volume e l’intaglio del frontespizio, avvi anche il ritratto dell’autore.
  59. 54.SILBERMAN Manuel, Metallotechnique, ou recueil de secrets et des curiositées sur les métaux appliqués aux arts et aux métiers, traduit de l’allemand, 1773, en 8.
  60. 55.TEMPESTI Ab., Antiperistasi Pisane sul risorgimento e cultura delle belle arti. Dialoghi, Pisa 1812, 4 fig. M. 25 con cinque tavole intagliate in rame, disegnate dal celebre C. Inghirami.
    Questo scrittore sostenne molte opinioni contro il pensare del Morrona suo contemporaneo, autore della Pisa illustrata e le sostenne con veemenza.
  61. 56.THEORIES des sentiments agreables, où après avoir indiqué les regles que la nature suit dans la distribution du plaisir, on établit les principes de la theologie naturelle et ceux de la philosophie morale, Paris 1749, in 12.
    Questo trattatello il scritto con molto gusto e criterio dal
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    vescovo di Pouilly, preceduto da una prefazione di M. Vernet.
  62. 57.TRATTATO intorno alla storia naturale, al quale si è aggiunto un altro sopra le arti, tradotti dal francese, Venezia 1739, 8, M. 55.
    Singolare e disordinata è la disposizione delle materie raccolte in questo opuscolo piuttosto conforme a una raccolta d’aneddoti che ad un trattato.
  63. 58.VOSSÙ Gerardi Joannis, De quatuor artibus popularibus; de philologia et scientiis mathematicis, Amsterdam 1660, in 4.
    Nel primo di questi tre libri sono quattro trattati di grammatica, di ginnastica, di musica e di pittura. La filologia è trattata in seguito con altro frontespizio e ricominciando il numero delle pagine e lo stesso è fatto per l’ultima opera intitolata de univeræ Matheseos natura et constitutione liber, cui subiungitur chronologia mathematicorum. Stesso luogo ed anno.
  64. 59.WINCKELMANN Giovanni, Storia delle arti del disegno presso gli antichi tradotta dal tedesco, edizione aumentata dall’Ab. Carlo Fea, Roma 1783, vol. 3, in 4 fig.
    Queste note illustrarono molto la storia delle Arti, e resero preziosa l’edizione di Roma. Il ritratto dell’autore trovasi nel terzo tomo, quello del cavalier d’Azara nel secondo, nel primo è un frontespizio figurato, e il ritratto egualmente sulla pagina ove incomincia l’elogio dell’autore scritto da Heyner: edizione ricca di molte medaglie, monumenti, e vignette oltre le 48 tavole in rame in fine de’ volumi.
  65. 60.HISTOIRE de l’art chez les anciens. Traduit de l’allemand avec des notes historiques et critiques de differents auteurs, 2 gr. vol., Paris 1802, in 4, fig.
    Questa edizione contiene ciò che intorno a questo insigne scrittore hanno pubblicato la più parte de’ critici, e degli antiquari, come Huber, Heyne, Fea, Lessing ed altri. Con tutte le critiche che possa aver meritato un tanto lavoro, non gli verrà mai tolto il merito intrinseco, e sommo d’esser stato il primo scrittore di archeologia, né gli verra scemata mai l’imparziale riconoscenza della posterità. Settantacinque tavole, senta contare le quantità di medaglie e monumenti riportati fra il testo, fregiano questa copiosa edizione.
  66. 61.WINCKELMANN, Addisson, Sultzer ec., De l’allégorie, ou traités sur cette matière, recueil utile aux gens de
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    lettres et nécessaire aux artistes,
    Paris An. VII, 2. vol. in 8.
    Nel primo volume è il saggio sull’allegoria di Winckelmann scritto per uso degli artisti che apparve a Dresda la prima volta nel 1766. Nel secondo sono i tre dialoghi sull’utilità delle antiche medaglie di Addisson. Le osservazioni di Gibbon sui medesimi ed il discorso sull’allegoria di Sultzer con alcune osservazioni sugli attributi di Cerere, sulla maniera di figurare l’Eterno Padre e sulle divinità alate. Tutto corredato di indici copiosissimi.
  67. 62.ZANETTI Girolamo, Dell’origine di alcune arti principali presso i Veneziani. Libri due, Venezia 1758, in 8.
    Le preziose notizie sparse in questo libretto sono estratte da antiche cronache, è assegnano a’ Veneziani un primato in molte pratiche che non può loro esser conteso.
  68. 63.ZANI D. Pietro, Enciclopedia metodica delle arti. Manifesto di associazione con alcune note manoscritte dell’Ab. Carlo Bianconi, Parma 1794 vol. 8.
    Il prodromo di quest’opera esce stampato nello stesso luogo nel 1791.
  69. 64.ZANI D. Pietro, Materiali per servire alla storia dell’origine e dei progressi dell’incisione in rame, e in legno ec. ec., Parma 1820, in 8.
  70. 65.ZANI D. Pietro, Enciclopedia Metodica, Critico-ragionata delle belle arti, volumi 6, Parma 1820.
    Finora non sono pubblicati che questi, e l’opera trovasi nel suo principio. Conceda il cielo vita all’attempato autore per vedere, se non il termine, almeno non notabile avanzamento in questo mare di utilissime cognizioni, alle quali avranno sempre ricorso tutti gli amatori di questi studi.

Della Pittura Trattati

  1. 66.ALBERTI Leon Battista, La pittura tradotta per mess. Lodovico Domenichi. Libri tre, Venezia, Giolito, 1547, in 8.
  2. 67.ALBERTI Leon Battista, Altro esemplare della stessa con note marginali manoscritte.
    In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B. Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche Vinci Leonardo.
  3. 68.ALBERTI Leon Battista, Della pittura e della statua colla vita di Leon B. Alberti scritta dal Tiraboschi ed altri, Milano 1804, in 4.
    Questa edizione fa parte della collezione de’ Classici italiani.
  4. 69.ALBERTIRomano della Città di Borgo S. Sepolcro, Trattato della nobiltà della pittura composto ad instanza dell’Accademia di S. Luca, Roma 1585, per Francesco Zanetti, in 4.
    Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
  5. 70.ALGAROTTI Francesco, Saggio sopra la pittura: aggiuntovi il saggio sopra la musica ed il saggio sopra l’Accademia di Francia, che è in Roma, Livorno 1763, in 12.
    Questo scrittore pieno di criterio e di gusto lasciò conoscere in tutte le sue opere molto amore ed intelligenza in ogni oggetto di nelle arti.
  6. 71.ANTOLOGIA dell’Arte Pittorica, contenente un saggio sulla composizione della pittura: il trattato della bellezza e del gusto, di Raffaello Mengs. Una lettera del medesimo sul merito dei quadri del real palazzo di Madrid; alcune regole della pittura di Lomazzo. L’arte del dipingere a fresco di Andrea Pozzo; e le lezioni pratiche sul colorito di Mengs, Augusta 1784, in 4. fig.
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  7. 72.ANTON CHI CHIAMA, Bidello dell’Accademia Veneziana, Quattro Discorsi, che possono servir di risposta a quanto scrisse, scrive, e scriverà in biasimo della Scuola Veneta e degli artisti, il Cavaliere Giosuè Reynolds presidente dell’Accademia di Londra, Venezia 1783, in 8.
    L’anonimo è l’abate Antonio Martinelli, che risponde con gran risentimento a molti passi e rimprovera molte preterizioni nei ragionamenti di Reynolds ec
  8. 73.ARMAND M., Reflexions sur l’art de la peinture considerée comme peinture héroique, Paris 1818, in 12.
    L’opera è divisa in due parti, la prima consecrata alle teorie dell’arte, le seconda distribuisce in sei anni gli studi convenienti all’artista per diventare pittore d’istoria.
  9. 74.ARMENINI Giovan Battista da Faenza, Dei veri precetti della pittura libri tre, Ravenna 1587, in 4 pic. Prima edizione, esemplare in mar. dorato.
  10. 75.ARMENINI Giovan Battista da Faenza, La stessa ristampata in Venezia 1678, in 4 pic.
    Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova; Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
  11. 76.L’ART nouveau de la peinture en fromage, ou en raméquin, inventée pour suivre le louable projet de trouver graduellement les façons de peindre inferieures à celles qui existent, à Marolles 1755.
    Questa brochure apparve per satirizzare il nuovo modo di dipingere in cera e per divertire gl’increduli. L’opuscolo di 20 pagine è seguito dall’altro intitolato l’Histoire et le secret de la peinture en cire ove pretendesi che M. Bachelier nel 1749 sia stato il primo a dipingere colla cera un quadro rappresentabile Zefiro e Flora, 5 anni prima della Minerva del C. di Caylus.
  12. 77.BARDON Dandré, Traité de peinture suivi d’un essais sur la sculture, et un catalogue des artistes les plus fameux de l’Ecole Française, 2 vol. in 8, leg. in un solo, Paris 1765.
  13. 78.BARDON Dandré, Histoire universelle traitée rélativement aux arts de peindre et de sculpter; ou tableau de l’ histoi
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    re enrichi de connaissances etc.,
    Paris 1769, 3, vol. 12.
    Le opere di questo autore hanno per iscopo il comodo insegnamento agli artisti e passano fra le migliori.
  14. 79.BELTRAMINI Matteo Marco, Della mestica e della pittura discorsi due, Imola 1796, in 8, M. 99.
    Discorsi di materie pratiche, nei quali specialmente sono da apprezzarsi le sue osservazioni sulla mestica, che cominciano a mettersi in uso con successo.
  15. 80.BERTHOLLET, Elémens de l’art de la teintùre, Paris 1804, chez Didot, 2 vol. in 8 fig.
    Molti apparati e nozioni delle ultime scoperte in chimica per i principii coloranti sono utili anche alle pratiche dell’arte del pennello.
  16. 81.DE BEUNIE T. B., Memoire sur la teinture en noir: traduite du flamand, Rotterdam 1777, in 8, M. 63.
    Memoria premiata che estendesi chiaramente a tutte le indicazioni della pratica.
  17. 82.BIONDO Michelangelo, Della nobilissima pittura e sua arte ec., 1549 Venezia, in 8.
  18. 83BIONDO Michelangelo, Lo stesso, esemplare in carta turchina.
    Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua opera.
    Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
  19. 84.BISAGNO D. Francesco, Trattato della pittura fondato nell’autorità di molti eccellenti in questa professione, Venezia 1642, in 8.
    Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti; rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di unaseconda edizione.
  20. 85.BOERNEI (Gio. Theoph ), Super privilegiis pictorum liber singularis, Lipsiae 1751, in 8, M. 70.
    Questo è un eruditissimo libro, e ben fatto, in cui percorrendo la greca e la romana antichità, sono addotte le
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    prove di fatto intorno alla venerazione di cui erano onorate le arti per la providenza delle leggi, e i decreti de’ re.
  21. 86.BONI cavalier Onofrio, Riflessioni sopra Michelangelo Buonarroti in risposta a quanto ne scrisse Rolando Freart sig. de Chambray nell’opera Idée de la perfection de la peinture, Firenze, 1809, in 8, M. 88.
    In quest’operetta il Buonarroti fu vendicato con trionfo.
  22. 87.BONNANI, Traité des vernis, ou l’on donne la manière d’en composer un qui resemble parfaitement à celui de la chine; et plusieurs autres, Paris 1723, in 12.
  23. 88.BORROMEI Federici, De pictura sacra libri duo: fig. in 8. Accedit eiusdem museum: sine loco et anno.
    Questo è un aureo libretto scritto secondo i principi di un ecclesiastico, come lo fu questo porporato protettore, delle arti, studiosissimo delle buone discipline, fondatore d’accademie, raccoglitore di preziosità, come qui vedesi, ove raguaglia intorno gli statuti della sua accademia, e intorno le opere raccolte nel suo prezioso museo.
  24. 89.DU BOS, Ref1exions critiques sur la poesie et sur la peinture, Paris 1770, in 12, vol. 3.
    Questa è una delle migliori opere di questo genere estesa con buona critica ed utile per la gioventù.
  25. 90.BOSSE Abram, Sentiment sur la distinction des diverses manières de peinture, dessein et gravure et des originaux d’avec leurs copies, Paris 1649, in 12. fig.
  26. 91.BOSSE Abram, Le peintre converti aux précises et universelles regles de son art, avec un raisonnement abregé au sujet des tableaux, etc., Paris 1667, in 8.
  27. 92.BOWYER, Origin of printing in two essays, 1786, in 8.
    Non era qui il luogo di inserire quellre due belle dissertazioni eruditissime pubblicate da questo editore, l’una di Middleton, l’altra di Meennan. Ma non le abbiamo traslocate per cagione del seguito dei numeri.
  28. 93.BRUNNQUELLI (Gio. Salomon), Dissertatio inauguralis iuridica ne pictura famosa, Jenae 1734, in 4, fig. Accedit eiusdem de pictura honesta ae utili, M.45.
    Questa è una dissertazione giuridica intorno le pitture calunniose preceduta da una stampa singolare con allusioni le più strane e bizzarre, ec.
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  29. 94.BULENGERI Caes., De pictura, plastice, statuaria, lib. duo, Lugduni 1627, in 12; aggiunto: De Ludis privatis ac domesticis veterum lib. unicus De Conviviis, lib. IV, eodem loco et anno.
    Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
  30. 95.BURTIN FRANÇOIS Xavier, Traité théorique et pratique des connoissançes, qui sont necessaires à tout amateur des tableaux et à tous ceux qui veulent apprendre à apréciér et conserver lesproductions de peinture, Bruxelles 1808, 2 vol. in 8.
    L’autore passa in rivista tutti gli oggetti, e le teorie, e le pratiche dell’arte in una maniera assai dittatoria, e specialmente si estende sul restauro delle pitture. In occasione della vendita del suo gabinetto, ma dopo la sua morte, si è riconosciuta l’immensità de’ suoi sbagli.
  31. 96.DE BUTRON Don Ivan, Discursos apologetieos en que se defiende la ingenuidad del arte de la pintura, Madrid 1626, in 4 pic.
    Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
  32. 97.CANEPARII Petri Marire, De atramentis cuiuscumque generis, Roterdami 1718, in 4.
    In quest’opera di 500 pagine la materia è pienamente e dottamente esaurita.
  33. 98.CARDUCHO Vincencio, Dialogo della pintura, su defensa, origen, essencia, etc., Madrid 1634, in 4, fig.
    Ad ognuno degli otto libri che compongono quest’opera è una tavola allegorica intagliata pittorescamente oltre il frontespizio figurato.
    Le notizie sparse in quest’opera sono preziose specialmente intorno i palazzi di Spagna, e servirono di scorta a posteriori trattati spagnuoli. Si parla ivi di alcuni discorsi inediti mirabilissimi di Michelangelo che ora o sono perduti, o giacciono sconosciuti non senza gran danno e desiderio dell’arte. Il Carducho è un fiorentino d’origine (Carducci) stabilitosi da giovine alla corte di Spagna.
    CARICATURE, Vedi Hollar, Mariette, Gerli, Grose.
  34. 99.CASANOVA G., Discorso sopra gli antichi e varii monumenti loro per uso degli alunni dell’Elettoral
    16
    Accademia delle belle arti di Dresda,
    Lipsia 1770, in 4.
    Le nozioni di questo artista sono dettate con poca critica.
  35. 100.CASTEL, L’opitque es couleurs fondée sur les simples obervations pour la pratique de la peinture et des autres arts coloristes, Paris 1740, in 12, fig.
    Riduconsi in quest’opera le grandi teorie all’atto pratico delle arti, ma in una maniera troppo complicata ed inutile per gli artisti.
  36. 101.CAYLUS M. le Comte, et M. Majault, Memoires sur le peinture à l’encaustique et sur la peinture à la cire, Geneve 1780, in 8 fig.
    Con frontispizio figurato allusivo all’argomento e due tavole in fine degli utensili necessari a questo genere di pittura.
    Il giorno 12 Novembre 1754 in una pubblica assemblea l’autore espose il metodo della pittura all’encausto all’accademia delle iscrizioni e belle lettere per la prima volta, producendo una testa di Minerva da lui dipinta: infatti la prima edizione di quest’opera fu nel 1755 stampata a Ginevra, di cui questa è una ristampa.
    Vedi la Peinture Poeme.
  37. 102.CHIOCCHI G. M., La pittura in Parnaso, Firenze 1725, nella stamperia di Michele Nestenus, in 4.
  38. 103.CHIOCCHI G. M., Altro esemplare intonso con postille critiche di mano di Anton Maria Biscioni, famoso per le molte opere pubblicate, più d’altri che sue.
    La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138. L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
  39. 104.Comanini D. Gregorio, Il Figino, ovvero del fine della pittura, dialogo, Mantova 1591, per Francesco Osanna, in 4.
    L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
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  40. 105.COYPEL Charles, Discours sur la peinture prononcé dans les conferences de l’Accadémie Royale, sur la necessité de recevoir des avis, Paris 1732, in 4. Aggiuntovi: costituzioni della R.Accademia di Pittura, scultura, architettura, istituita in Parma 1760.
  41. 106.DECHAZELLE P. I., De l’influence de la peinture sur les arts d’industrie commerciale, Paris 1804, in 8, M. 97.
    Questo discorso premiato d’ approvazione dall’istituto percorre con giustezza e rapidità ogni ramo d’arte e manifattura rigenerato e da migliorarsi coll’influenza dell’arte del disegno.
  42. 107.DELAVAL Odoardo Hussey, Ricerche sperimentali sopra le cause de’ cambiamenti de’ colori ne’ corpi opachi e colorati, Bologna 1779, in 4.
  43. 108.DELORMOISDessinateur du Roi, L’art de faire les indiennes et de composer les plus belles coulers, Paris 1780, in 8.
    Trattasi anche dei colori per le miniature, per acquerellare i disegni, piani, carte, ec. e molto altre cose.
  44. 109.DIDEROT, Essais sur la peinture, à Paris, chez Fr. Buisson, l’an IV de la Republique in 8. Oltre a questa prima Opera di 110 pagine, contiene il volume anche: Observations sur le Salon de peinture de 1765 par le meme Auteur.
    La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per 300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
  45. 110.DOLCE Messer Lodovico, Dialogo della pittura, intitolato l’Aretino: ove si ragiona della dignità della pittura ec., Venezia, presso il Giolito, 1557, in 8.
    Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
  46. 111.DOLCE Messer Lodovico, Lo stesso, esemplare nitido, della medesima edizione.
  47. 112.DOLCE Messer Lodovico, Dialogho della pittura, intitolato: L’Aretino.
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    Firenze 1735, in 8. Italiano e francese, per Michele Nestenus e Francesco Moucke.
    Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
  48. 113.DOLCE Messer Lodovico, Dialogo nel quale si ragiona delle qualità, diversità e proprietà dei colori, Venetia, presso Marco Sessa, 1565, in 8.
    Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
  49. 114.DONI Anton-Francesco, Disegno partito in più ragionamenti, le quali si tratta della pittura e scultura, de’ colori, de’ getti, de’ modelli ec. In Venezia, presso Gabriel Giolito, 1549, in 8.
    In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
  50. 115.DONI Anton-Francesco, I Marmi, Venezia, per Francesco Marcolini, 1552, in 4, fig.; aggiuntevi le pitture divise in due trattati, Padova, presso Grazioso Perchacino, 1564.
    Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
    In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
  51. 116.DONI Anton-Francesco, Le pitture. Trattato I consecrato agl’illustrissimi sigg. Accademici Eterei, Padova 1564, presso Grazioso Perchacino, in 4 p.
    Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce col primo trattato.
  52. 117.DUPUY du Grez Bernard, Traité sur la peinture pour en apprendre la théorie et se perfectionner
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    dans la pratique,
    Paris 1700, in 4 fig., imprimé à Toulouse.
    Sono quattro grandi dissertazioni o parti, in cui l’opera è divisa e s’aggirano sul disegno, il colorito, la composizione e l’ottica, precedute da quattro tavole intagliate all’acqua forte con molto brio da A. Rivals, oltre le figure geometriche che trovansi al fine del volume relative al trattato dell’ottica. Questo incisore delle quattro tavole allegoriche era un giovine di Tolosa, allora studente della pittura in Roma.
  53. 118.DURAND David, Histoire de la peinture ancienne extraite de l’histoire de la peinture de Pline, livre 35 avec le texte latin etc., Londres 1725, in fol. fig.
    Oltre il frontespizio di Picart istoriato, e una vignetta in principio, trovasi la stampa del quadro d’Alessandro ripreso da Apelle a car. 265 eseguita sul disegno di Cheron. L’opera gode di somma opinione meritamente.
  54. 119.DURAND David, Histoire naturelle de l’or et de l’argent extrait de Pline le naturaliste, livre 33, avec le texte latin corrigé sur le manuscrit de Vossius et sur la premiere édition: avec un poeme sur la chûte de l’homme et sur les ravages de l’or et de l’argent, Londres 1729, in fol.
    Il solo frontespizio è figurato e veggonsi in alto i ritratti somigliantissimi del re e della regina cui l’opera è intitolata, e in un angolo della stampa un piccolo disegno d’Holbein che stava nelle stanze reali, il quale figura la morte, e l’avaro, intagliato da Gorge Verte: opera che non gode minor estimazione della prima.
  55. 120.DUTENS M. I., Princeps abrégés de peinture suivis d’un discours sur l’architecture et la sculpture, à Tours 1803, in 8 fig., M. 97
    Operetta dettata con qualche accorgimento, ove sono belle teorie per l’armonia dei colori, dedotte dalle corde armoniche de’ suoni; ma che vedesi però nel totale essere scritta da chi manca delle pratiche nell’arte; con una tavola dimostrativa.
  56. 121.EQUICOLA Mario, Instituzioni al comporre in ogni sorte di rima della lingua volgare, con unoeruditissimo discorso della pittura e con molte secrete allegorie circa le muse e la poesia, in Milano 1541, in 4, senza nome di stampatore.
    Fa questo grazioso libretto ristampato in Venezia nel 1555; ma fu ommessa allora un’interessantissima dedica ad Uberto
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    Strozzi, piena di notizie intorno a Letterati di quel tempo e a diversi improvvisatori, la quale trovandosi in questa, piuttosto rara edizione, la rende ancora più pregiata.
  57. 122.ÉSCOLE de la mignature, dans la quelle ou peut aisement apprendre a peindre sans maître, avec le secret de faire le plus beau couleur d’or et l’or en coquille, Lion 1679, in 12, seconda edizione.
  58. 123.ESSAI sur la peinture en mosaique. Par M. avec une dissertation sur la pierre speculaire des anciens, Paris 1768, in 8.
  59. 124.FEDELE da S. Biagio Pittore Capuccino, Dialoghi famigliari sopra la pittura difesa ed esaltata, Palermo 1788, in 4.
    In questi noiosissimi dialoghi pieni di complimenti, si trovano coll’esercizio dalla pazienza molte notizie delle opere e degli artisti siciliani, del quali abbiamo pochi scrittori.
  60. 125.FICHNERI J. Geor., De eo quod justum est circa picturan, disputatio juridica, Aldtorf. 1716, in 4, M. 45.
  61. 126.FRANCHI Antonio, La teorica della pittura, ovvero trattato delle materie più necessarie per apprendere con fondamento quest’arte, Lucca, 1739, in 8.
    Opera superficiale.
  62. 127.FRÉART Roland Sieur de Cambray, Idée de la perfection de la peinture demontrée par les principes de l’art et par les exemple, Au Mans 1662, in 8.
    Edizione prima originale resa assai rara; esemplare magnifico in vit. dor. Ecco come il Bossi a pag. 251 del cenacolo di Leonardo giudica questo autore. Certamente se il Fréart avesse voluto giudicare degli artefici della sua nazione coi modi impiegati a giudicare il Buonarroti, credo avrebbe trovato il vocabolario sterile di termini ingiuriosi, e villani.
  63. 128.FRÉART Roland Sieur de Cambray, Idea della perfezione della pittura, tradotta dal francese da Antonio Maria Salvini, pubblicata per la prima volta dal canonico Moreni, con una dissertazione apologetica in fine di Michelangelo Buonarroti, scritta dal Signor Onofrio Boni, Firenze 1809, in 8.
    Questa versione e quest’apologia vennero fatte da questi ottimi toscani affine di vendicare il divino Michelangelo dal
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    le ingiuriose sentenze, con cui viene attaccato nell’opera di Fréart, il quale autore era però assai conosciuto e lodato per il suo bellissimo Parallele de l’architecture antique et de la moderne, e per la magnifica edizione del Trattato di Leonardo.
  64. 129.FUESLI Enrico, Discorsi tre sulla pittura recitati nella R. Accademia di Londra, traduzione dall’inglese, Roma 1804, in 4.
    Il traduttore, che intitola il libro a Mons. Sanseverino, è il Sig. Luigi Especo.
  65. 130.FURIETTI Josephi Alexandri, De musivis, Romae 1752, in 4, fig.
    Con sei grandi tav. in rame, esempl. in carta gr.
  66. 131.GAGLIANI Vincenzo, Argomenti di storia siciliana divisati in pittura, Palermo 1813, in 8, M. 66.
    Questa breve memoria indirizzata al celebre poeta Ab. Meli è relativa ad opere che vennero di già eseguite e serve piuttosto per interpretare il complicato modo con cui furono simboleggiate, M. 66.
  67. 132.GAUTIER, L’arte di acquarellare, con annotazioni e supplementi, traduzione dal francese, Lucca 1760, in 8.
    Operetta scritta con molto giudizio eccellente per le pratiche che insegna.
  68. 133.GEORGII Joannis, Disputatio iuridica de eo quod iustum est circa picturam, Aldorf. 1716, in 4, M. 15.
    Questa è una dissertazione in materia legale, che riguarda i diritti degli offesi da pitture ingiuriose.
  69. 134.GILIO Giovanni Andreada Fabriano, Due Dialoghi, nel primo de’ quali si ragiona delle parti morali e civili de’ letterati e cortigiani e dell’utile che i principi cavano da’ letterati; nel secondo si tratta degli errori de’ pittori circa le storie, in Camerino, presso Antonio Gioioso, 1564, in 4.
    In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
  70. 135.GIOVIO, Discorso sulla pittura, Londra 1776, in 8.
    Questo colto signore era dotato del giusto senso delle arti e lo esprimeva in ogni opera sua.
  71. 136GOERÉE, Versione del trattato di Leonardo, e di
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    altre opere sull’anatomia e sulle proporzioni, in olandese,
    Amsterdam 1682, in 8, fig.
    Questo autore ha fatto intagliare le medesime tavole che trovansi nell’opera di Leonardo stampata a Parigi, e tradurre in piccolo alcune delle tavole anatomiche della grand’edizione di Vesalio.
  72. 137.GRIMALDO Francisci Marire, De lumine, coloribus et iride, aliisque adnexis, libri duo, Bononiae 1665 in 4.
    Le nozioni fisiche espresse in quest’epoca rendono sterile agli usi dell’arte una tal opera.
  73. 138.GUEVARA D. Filippe, Commentarios de la pintura, con un discurso preliminar y algunas notas de D. Antonio Ponz, Madrid 1788, in 8.
    Questo libro tratta la materia in un modo suo proprio ed originale e non può dirsi imitazione di trattati preesistenti.
  74. 139.GUIDOTTI Alberto, Metollo facile per formare qualunque siasi sorte di vernice della China e del Giappone, praticato in Francia e in Inghilterra, Rimino 1784, in 8.
    Il meglio di questo libro è tolto da quello del Bonanni.
  75. 140.HACKERT Filippo, Lettera sull’uso della vernice nella pittura, Perugia 1788, in 8.
    Il metodo suggerito in questo opuscolo è il più facile e sicuro.
  76. 141.HAGEDORN, Reflexions sur la peinture traduites de l’allemand par Hubert, Leipzig 1775, in 8 V. 2.
    Opera scritta con molta filosofia e profondità di teorie.
  77. 142.IDEA del perfetto pittore per servire di regola nel giudizio che si deve formare intorno l’opere dei pittori, 1769 Torino, in 12.
    Libro superficiale, di cattiva e scorretta edizione, il quale non è formato però, né estratto dall’altro di Federico Zuccheri, parimente stampato in Torino 1607 che porta quasi lo stesso titolo.
  78. 143.DE JORIO Andrea, Sul metodo degli antichi nel di pingere i vasi e sulle rappresentanze de’ più interessanti del R. Museo, Napoli 1813, in 8, M. 66.
  79. 144.DE JORIO Andrea, Scheletri cumani dilucidati, Napoli 1810, in 8, fig., M. 66, con cinque tavole in rame.
    Memoria piena di curiose ed interessanti notizie.
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  80. 145.JOULAIN, Réflexions sur la peinture et la gravure accompagnées d’une dissertation sur le commerce des curiosités et des ventes en général, Metz 1786, in 8.
  81. 146.INTERIAN de Ayala Joannis, Pictor christianus eruditus, sive de erroribus, qui passim admittuntur circa pingendas sacras imagines, libri octo, Matricti 1730, in 4, mag.
    Stravagantissimo libro, dettato da un caldo fanatismo nella maniera di vedere di questo scrittore. Estendesi a 400 pagine stampate in due colonne.
  82. 147.JUNII Francisci, De pictura veterum lib. 3, Amstelodami 1637, in 8.
    In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in foglio.
  83. 148.JUNII Francisci, De pictura veterum libri tres. Accedit catalogus mecanicorum, architectorum, pictorum, etc., Roterodami 1694, in fol.
    Il miglior libro che si conosca in questo genere, per cui il Dati sospese di pubblicare ulteriori Vite a quelle che diede alla luce, conoscendo di far cosa inutile e che altri aveva ben esaurita.
  84. 149.KLÜBER JO. Ludovicus, De pictura contumeliosa commentatio, Erlangae 1787, in 4, M. 45.
    Nella prima pagina è una piccola incisione ove sta espressa una pittura infamante e satirica, la cui illustrazione trovasi estesa in tedesco alla fine dell’opuscolo.
  85. 150.LACOMBE, Le spectacle des beaux arts, ou considerations touchantes leur nature etc., Paris 1758, in 12.
    Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
    – Aggiuntovi:Les moyens de dévénir peintres en trois heures et d’exécuter au pinceau les ouvrages des plus grands maîtres, sans avoir appris le dessein, Paris 1755 .
    Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e porta lo specioso titolo indicato.
  86. 151.LAIRESSE Gerard, il gran libro dei pittori stampato in olandese, Amsterdam 1716, vol. 2 in 1 tomo figurato.
    Edizione originale, ove le incisioni molto più numerose e
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    pregievoli che nella versione francese, la rendono di pregio maggiore, aggiuntovi un terzo volume legato assieme dei principi del disegno, stampato nel 1713.
  87. 152.LAIRESSE, Le grand livre des peintres, ou l’art de la peinture considéré dans toutes ses parties ec. Au quel on a joint les principes du dessin, du même auteur, traduit de l’hollandois sur la seconde édition avec 35 planches en taille douce, vol. 2, in 4, Paris 1787.
    Opera che per i suoi precetti è complicata e ripiena di ripetizioni e inutilità. L’originale ha il pregio della facilità nelle sue composizioni e nelle acque forti delle stampe, le quali in minor numero e di cattiva esecuzione sono mal ricopiate in questa traduzione.
  88. 153.LAMO Alessandro, Discorso intorno alla scultura e pittura, dove ragiona della vita ed opere in molti luoghi ed a diversi principi e personaggi fatte dall’eccell. e nobile M. Bernardino Campo, pittor cremonese: all’illus. sig. Vespasiano Gonzaga Colonna di Duca Sabioneta, Cremona, presso Cristoforo Draconi, 1584, in 4.
    L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte, l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
  89. 154.LAMO Alessandro, Discorso ec., Cremona 1584, in 4.
    Edizione simile alla precedente, ma più completa e più rara. In fronte sta il ritratto di Bernardino Campo e in fine dopo l’ultima pagina col registro dei fogli, seguono altre sei carte, che di raro trovansi unita all’opera indicata, come dovrebbero essere, acciò sarà completa. In queste è stampato il parer sopra la pittura di M. Bernardino Campi pittore cremonese, che occupa le prime quattro carte segnate al basso della pagina. La quinta carta contiene due figure, l’una di fronte, l’altra di profilo con dimostrazioni lineari di proporzioni; nella retropagina sono due sonetti: e l’ultima carta è quella degli errori e correzioni che si riferiscono però ai numeri delle pagine del discorso, ragione per cui debbono essenzialmente far parte di quello, sebbene aderenti a quest’ultimo opuscolo.
  90. 155.LAMOTTE Charles, An essay upon poetry and painting with relation to the sacred and profane hi
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    story with an appendix concerning obscenity in writing and painting,
    Londra 1731, in 12.
    Opera superficiale e non degna dell’accorgimento e della critica degli autori inglesi.
  91. 156.LAUGIER L’Abbé, Manière de bien juger des ouvrages de peinture augmentée de notes etc., Paris 1771, in 12.
    Opera postuma arricchita di note critiche dall’editore. Quest’autore era già chiarissimo per altri scritti e specialmente per la sua Storia veneta.
  92. 157.LAZZARINI Giovan Andreacanonico e pittore, Opere e dissertazioni in materia di belle arti, Pesaro 1806, vol. 2, in 8.
    Questo pittore era ripieno di gusto e di critica ne’ suoi scritti e coloriva con molta grazia. Nel primo volume sono le notizie storiche dell’autore e sue opere e sei dissertazioni dello stesso; in fine un opuscolo sull’architettura di Giovan Battista Passeri. Il secondo è pieno di notizie critiche intorno a molte opere di celebri artisti e di lettere pittoriche.
  93. 158.LESSING G. E., Du Laocoon,ou des limites respectifs de la poésie et de la peinture, traduit de l’allemand par Vanderbourg, Paris 1802, in 8, fig.
    Opera eccellente piena di giusta critica, col gruppo del Laocoonte in principio, intagliato da S. Aubin.
  94. 159.LOMAZZO Giovanni Paolomilanese pittore, Trattato dell’arte della pittura diviso in 7 libri, nei quali si contiene tutta la teorica e la pratica di essa pittura, Milano 1584, presso Gottardo Ponzio, in 4.
    Questo frontespizio fu cangiato nel corso della stessa edizione e trovasi in pochi esemplari.
  95. 160.LOMAZZO Giovanni Paolomilanese pittore, La stessa opera con molto più estese indicazioni sul frontespizio, oltre ciò che sta sopra espresso e il cenno della dedica al Duca di Savoia e i privilegi, Milano, per Gottardo Pontio stampatore regio a istanza di Pietro Tini, 1585 .
    L’edizione è la stessa né avvi altra variazione che il frontespizio e la distribuzione delle linee nella dedicatoria, la quale segue immediatamente ed è composta con una riga di più nella seconda pagina della medesima, senza varianti.
    In alcuni rarissimi esemplari trovasi al fine un foglietto con un capitolo di più, indicandosi che va collocato nel sesto libro dopo il cap. 16 a carte 328 intitolato: dell’arte di allongare la vista quanto si vuole e parimenti di far gli appa
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    rati delle scene col quadro sopra detto geometrico; in questo esemplare il foglietto è manoscritto.
  96. 161.LOMAZZO Giovanni Paolomilanese pittore, La stessa opera col primo frontispizio del 1584 e il foglietto in fine da collocarsi a carte 328 stampato.
    Esemplare rarissimo e prezioso che stava nelle biblioteche Bianconi, poi Bossi. Non conosciamo simile esemplare che nella Smithiana. Legato in vit. e di bellissima conservazione.
  97. 162.LOMAZZO Giovanni Paolomilanese pittore, Idea del tempio della pittura, nella quale egli discorre dell’origine e fondamento delle cose contenute nel suo trattato dell’arte della pittura, in Milano , per Gottardo Ponto ; in fine per Gottardo Pontio, 1590 .
  98. 163.LOMAZZO Giovannni Paolomilanese pittore, Aggiuntavi: Della forma delle muse cavata dagli antichi autori greci e latini, opera utilissima a’ pittori e scultori, di Giovanni Paolo Lomazi milanese pittore, Milano, per lo stesso, 1591 . Legata coi medesimi trattati è la Vita di Giacomo Robusti detto il Tintoretto fedelmente descritta da Carlo Ridolfi, Venezia 1642, in 4.
    Quest’ultima venne stampata parecchi anni prima della sua opera le Meraviglie dell’arte. Esemplare del Tuano.
  99. 164.LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, Versione inglese. A tracte containing the artes of curious painting etc., Oxford, by Joseph Barnes, 1598.
    Nel libro delle proporzioni sono le tavole: il che assicura l’anteriorità a quest’edizione inglese, preferibile a quella di Tolosa del 1649.
    – Versione francese. Vedila negli Elementi e proporzioni.
  100. 165.MARCUCCI Lorenzo, Saggio analitico chimico sopra i colori minerali e mezzi di procurare gli artefatti, gli smalti e le vernici con note del sig. Palmaroli, ristauratore di quadri antichi, Roma 1816, in 8.
    La celerità con cui comparve in Roma una seconda edizione di quest’opera dà a conoscere quanto utili pratiche contenga.
  101. 166.MARINO il Cavalier,Dicerie sacre sulla pittura, la musica e il cielo, presso Giacomo Violati, Venezia 1615, in 12.
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    La fantasia e la dottrina dell’autore gli aprirono un campo in questo soggetto, sul quale spaziava senza freno, siccome suoleva in ogni altra cosa poetica.
  102. 167.MEMORIALE dato da’ pittori del 1685 alli senatori di Bologna per essere liberati dalla così detta obbedienza dell’arte ed essere separati da’ meccanici pignattari, scutellari, coramari, ventolari, indoratori, coi quali erano stati posti nei secoli, in cui la pittura era trattata miserabilmente e confinata al consorzio delle arti vili suddette.
    Memoriale rarissimo ad aversi e che serve alla storia dell’arte del disegno, massime per la bolognese. – Il Malvasia parla in più luoghi del desiderio che avevano i pittori riguardo alla detta liberazione. Questi non sono che due fogli di stampa. Bologna, presso Giacomo Monti, 1685, in fog. V in Wredman Panoplia.
  103. 168.MENGS Antonio Rafaello, Opere pubblicate dal cavaliere d’Azara, edizione aumentata dall’avvocato Carlo Fea, Roma 1787, in 4.
    Quest’edizione pe’ suoi commenti è stimata la migliore e le opere teoriche di questo artista, amicissimo di Winkelmann, sono piene di giudizi sani.
  104. 169.DE MONTAMY, Traité des couleurs pour la peinture en émail et sur la porcélaine, précedé de l’art de peindre sur l’émail, Paris 1765, in 12.
  105. 170.MULLERI Petri, ec., De pictura, Janae 1692, in 4. Sive praecognita picturae, De excellentia artis pictoriae, De privilegiis tam picturae quam pictorum, De abusu picturae et poena pictorum, M 45.
    Questa è una dissertazione, ossiano tesi sostenute in una pubblica funzione all’università di Jena.
  106. 171.NEU Mayr Antonio, Memoria storico-critica sopra la pittura, Padova 1811, in 8.
    Trovasi in fine del catalogo delle pitture esistenti presso il marchese Manfredini, M 104.
  107. 172.OBSÉRVATIONS sur l’histoire naturelle et physique de la peinture avec des planches imprimées en couleur, Paris 1752, 2 vol. in 4.
    Quest’opera cominciò ad escire a guisa d’un giornale letterario in quarto e in 12. Questo volume contiene sei divisioni disunite ove le tavole di colore offrono un aspetto di singolarità, che quanto disconviene a certi oggetti altrettanto è propria in alcuni altri.
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  108. 173.OBSÉRVATIONS historiques et critiques sur les erreurs des peintres, sculpteurs et dessinateurs dans la répresentation des sujets tirés de l’histoire sainte , Paris 1771, 2 vol. in 12.
    L’opera è stesa con molta avvedutezza e profondità di dottrina. In fine al primo volume sta un supplemento al primo capitolo; ed in fine al secondo un avviso che rende conto al pubblico di quest’opera, pubblicato da Bure.
  109. 174.OCCOLTI Coronatoda Canedolo, Trattato de’ colori, nuovamente stampato con l’aggiunta del significato d’alcuni doni, dal medesimo data in luce, Parma, presso Seth Viotto, 1568, in 8.
    È raro il trovare esemplari conservatissimi, come sono tutti quelli della nostra collezione, in simili materie, che per le mani di tutti passarono e non vennero mai ristampati o tutt’al più ne fu fatta alcuna volta una seconda edizione.
  110. 175.OSSERVAZIONI intorno al discorso della cera punica de sig. cavalier Lorgna umiliate a S. E. il Capitano di Verona. Estese da un anonimo. Verona 1785, in 4.
  111. 176.PASSERI Niccoladi Faenza, Esame ragionato sopra la nobiltà della pittura e della scultura, Napoli 1783, in 8.
    Operetta rifusa nella seguente.
  112. 177.PASSERI Niccoladi Faenza, Del metodo di studiare la pittura e delle cagioni di sua decadenza. Dialoghi, Napoli 1795, vol. 2 legati in uno, in 8.
    Gli interlocutori sono Mengs e Winkelmann, che appunto con altri uomini sommi contribuivano, allora che l’autore pubblicò quest’opera, al risorgimento delle arti; e Piranesi, e Canova, e Flaxman, e David, e Pikler, e Morghen, e Volpato, e cento altri elevavano precisamente le arti dalla lor
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    decadenza. Singolarissima è una dissertazione.
  113. 178.PELLEGRINO Fulvio mantovano, Significato dei colori e dei mazzoli, Venezia 1618, appresso Comia Gallina, in 8; aggiuntovi il Trattato dei colori nelle arme e nelle livree e nelle divise, di Sicillo araldo del re Alfonso di Aragona, Venezia 1606 , presso lucio Spineda, in 8.
    Questi opuscoletti non sono comuni, ma hanno relazione alle allegorie e agli emblemi più che alla pittura.
  114. 179.PENSIERI sulla credulità e sulla prminenza tra la pittura e la musica, con note e un’appendice sul senso morale, Bologna 1807, in 8, e anche M. 35.
    L’anonimo autore è il D. Araldi modonese segretario dell’Istituto Nazionale Italiano.
  115. 180.PILES (de), Dissertation sur les ouvrages des plus fameux peintres. Dediée à M. le Duc de Richelieu, Paris 1681, in 12.
    In questo volumetto è aggiunta la descrizione dei quadri del Gabinetto Richelieu, la vita di Rubens et in fine Dialogue sur le coloris, Paris, chez Langlais, 1699.
  116. 181.PILES (de),
  117. 1.Recueil de divers ouvrages sur la peinture et le coloris, Paris 1775, in 12.
  118. 2. Cours de peinture par principe, Paris 1791 .
  119. 3. Abregé de la vie des peintres avec des réflexions sur leurs ouvrages, Paris 1767.
  120. 4. L’art de la peinture de C. A. du Fresnoy, traduit par de Piles, 1783.
  121. 5. Elémens de peinture pratique, Paris 1776.
  122. Questi cinque volumi contengono le opere principali di questo autore.
  123. 182.PILES (de), Diverses coversatios sur la peinture, Paris 1677. In fine a questo libro sono unite Figures d’accademie pour apprendre a dessiner, gravées par Sebastien le Clerc, 1673. Sono 31 tavole.
    Le quali tengonsi in pregio dagli amatori.
  124. 183.PILES (de), The principles of painting, London 1743, in 8.
    Questa è una traduzione in inglese de trattato di De Piles fatta da un pittore.
  125. 184.PILEUR d’Alpigny, Traité des couleurs matériels et
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    de la manière de colorer relativement aux arts ey mêtiers,
    Paris 1779, in 12.
  126. 185.PINO messer Paolo, Dialogo di pittura nuovamente dato in luce, Venezia 1548, per Paolo Gherardo in 8.
    Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
  127. 186.PISARRI Carlo, Dialoghi tra Claro e Sarpiri per istruire chi desidera d’essere un eccellente pittore figurista, Bologna 1778, in 8.
  128. 187.PORZIO Simone, Trattato dei colori degli occhi, tradotto in volgare da Giovan Battista Gelli, Firenze, presso il Torrentino, 1557, in 8.
    Al pregio del traduttore e dell’autore s’aggiunge quello dell’editore di questo prezioso libretto; intitolato dal Gelli al cardinal Gonzaga.
  129. 188.POSSEVINI Antonii, Tractatio de poesi et pictura ethica, humana et fabulosa collocata cum vera,honesta et sacra, Lugduni 1595, in 12.
    Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di materie pittoriche.
  130. 189.POSSEVINI Antonii, Bibliotheca selecta de ratione studiorum, Venetiis 1603 , in fol., vol. 2.
    Trovasi in quest’opera il suddetto trattato.
  131. 190.PRUNETTI Michel Angelo, Saggio pittorico, Roma 1786, in 12.
    Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
  132. 191.PUCCINI Tommaso, Esame critico dell’opera sulla pittura di Daniel Webb, tradotto dall’inglese e commentato da Francesco Pizzetti. Articolo del Giornale di Pisa, 1807, in 8.
    Questo esame fu diretto dall’autore al sig. Luigi Lanzi.
  133. 192.RÉFLEXIONS sur quelques causes de l’état présent de la peinture en France, avec un examen des ouvrages exposées au Louvre, l’an 1746, à la Haye
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    1747, avec une lettre à la fin de l’auteur des dites réflexions.
    Questa è una lettera apologetica, poiché alcuni si dichiararono offesi del giudizio e della sana critica sulle loro opere: e la verità irrita sovente e ferisce l’orgoglio degli artisti.
  134. 193.REQUENO D. Vincenzo, Saggi sul ristabilimento della antica arte dei Greci e romani pittori, Parma 1787, 2 vol., in 8, fig.
    Seconda edizione, ove è prodotto in intero il discorso del cavalier Lorgna.
  135. 194.REQUENO D. Vincenzo, Scoperta della chironomia, ossia dell’arte di gestire colle mani, Parma 1797, in 8, fig. con tre tavole esprimenti il gesto delle mani.
  136. 195.REQUENO D. Vincenzo, Lettera al sig. cavalier Lorgna sulla cera punica adoperata nei colori, Bologna 1785, in 8, M. 87.
    Questa è in risposta al discorso che leggesi inserto nella seconda edizione dei Saggi sul ristabilimento ec.
  137. 196.REVELLI Vincenzo Antonio, Opere filosofiche pittoriche dedicati a’ professori ed amatori delle belle arti, Torino 1797, in 4 gr., t. I cui va annesso un piccolo atlante in foglio di 13 tav.
    Divaga in questo primo volume l’autore in una varietà di materie, sulle fisionomie, sulle opere di Camper, sul bello ideale, sull’origine del capitello corintio e sui giuochi dell’anfiteatro di Vespasiano; ma dopo questo primo volume non diede altro alla luce.
  138. 197.REYNOLDS Josué, Discours prononcés à l’Accademie Royale de Londres, traduit de l’anglais, 2 vol., Paris 1787, in 8.
  139. 198.REYNOLDS Josué, Reynolds Joshue the work, London 1801, in three volumes, in 8.
    Quest’edizione nella lingua originale è preceduta da un bel ritratto dell’autore intagliato da Carolina Watson: e nei primi due volumi si contengono le memorie della vita di Reynolds, coi 15 discorsi da lui pronunciati nell’accademia di Londra; oltre a tre lettere dell’Ozioso e al viaggio in Fiandra e in Olanda, ove illustransi le più segnalate opere di pittura che colà esistono. Il terzo volume è consecrato alla traduzione del poema di Dufresnoy fatta da William Mason, alle note sul poema, ai giudizi di Dufresnoy sulle pitture dei due ultimi secoli, a un parallelo tra la poesia e la pittura, alle memorie e cataloghi cronologici di tutti gli artisti principali e all’indice generale.
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  140. 199.RICHARDSON, Traité de la peinture et de la sculpture divisé en trois tomes, Amsterdam 1728, in 12, vol. 3, rel. In 2.
    Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale. Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
  141. 200.RINALDI (de) Giovanni, Il mostruosissimo mostro diviso in due trattati, nel primo de’ quali si ragiona del significato de’ colori; nel secondo si tratta dell’erbe e fiori; di nuovo ristampato e corretto, Venezia, per Francesco Zuliani e Giovanni Ceruto, 1592, in 8.
    Trattatello curioso per l’intelligenza delle allegorie e degli emblemi.
  142. 201.RISPOSTA alle riflessioni critiche sopra le differenti scuole della pittura del sig. Marchese d’Argens, Lucca 1755, in 8.
    È opera del marchese Ridolfino Venuti: lo dice il Lanzi, Storia Pitt., t. VI, pag. 194.
  143. 202.ROSSIGNOLI Carlo, La pittura in giudizio, ovvero il bene delle oneste pitture; e il male delle oscene, Bologna 1697, in 12.
    La gravità dell’argomento per sé stessa prestava all’autore un soggetto sì facile a sostenersi colla ragione e con la solidità della filosofia e della morale, che poteva mescolarvi meno idee teologiche senza diminuire la forza dei ragionamenti.
  144. 203.SANDRART Joachimi etc., Academia nobilissimae artis pictoriae, Norimbergae 1683, in fogl. fig.
    Questa è una versione latina dell’opera originale tedesca che in due volumi comparve nel 1675-79, abbracciando altresì l’architettura e la scultura. È maggiormente utile per le arti che si coltivarono fuori d’Italia ed è seguita con gran lusso di tavole e di ritratti intagliati in rame. La vita e le memorie intorno all’autore sono in un’aggiunta di 16 pagine dopo gli indici in fine al volume. Compreso il ritratto, il frontispizio e le piccole e grandi tavole, sono queste 64.
  145. 204.SCANELLI Francesco da Forlì, Il microcosco della
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    pittura. Trattato diviso in due libri, Cesena, per il Neri,
    1657, in 4. Dedicato a Francesco d’Este duca di Modena. Esemplare intonso.
    Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso, rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
  146. 205.SCARAMUCCIA Luigi perugino, Le finezze dei pennelli italiani ammirate e studiate da Giuripeno sotto la scorta di Raffaello d’Urbino, Pavia 1674, in 4. Col ritratto dell’autore dis. dal cavaliere del Cairo, scolpito da I. B. Bonacina.
  147. 206.SCARAMUCCIA Luigi perugino, Altro esemplare colle aggiunte e mutazioni che si credono di Luigi Scaramuccia medesimo, forse per fare una edizione più corretta del libro.
    Sotto il nome di Giuripeno anagramma di Perugino, lo Scaramuccia descrive tutto ciò che di bello ha veduto viaggiando l’Italia, accompagnato dal genio di Raffaello. Dopo di che seguono alcuno precetti dell’arte.
  148. 207.SCARMILIONI Vidi Antonii, De coloribus, libri duo, Marpurgi Cattorum 1601 , in 8.
    La materia è trattata filosoficamente e secondo le antiche dottrine, non già per le pratiche dell’arte.
  149. 208.SCHEFFERI Joannis, Graphice, idest de arte pingendi. Liber singularis, Norimbergae 1699, in 12.
    Non tratta l’autore questa materia secondo le pratiche dell’arte moderna, ma riferisce e commenta gli autori che hanno trattato della pittura presso gli antichi.
  150. 209.SCHERFER, De coloribus accidentalibus. Dissertatio physica, Vindobonae 1761, in 4, M. 25.
    Queste dissertazioni sono presso che unicamente risguardanti la fisica.
  151. 210.SCAHULZ Ernest, Essai sur la manière de melanger et composer toutes les couleurs, traduit de l’allemand, à Lausanne 1788, in 8, M. 99.
    Luigi Pfannenschmidt intese dimostrare con un triango
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    lo che vedesi annesso a questo libro in una tavola, che tutti i colori possono comporsi col mezzo del turchino, del giallo e del rosso: la qual cosa in poche parole e dimostrazioni fisiche poteva chiaramente dimostrarsi.
    – SICILLO, Trattato de’ colori nelle arme.
    Vedi Pellegrino.
  152. 211.SOGGETTI per quadri ad uso de’ giovani pittori, Vienna , nella stamperia Alberti, 1798 , in 8. L’anonimo di questa scelta fatta dall’Iliade, dall’Eneide e dalla Gerusalemme liberata in 36 soggetti, è il M. Malaspina.
  153. 212.SORTE M. Cristoforo, Osservazioni nella pittura al mag. et eccel. Dottore e cavaliere il sig. Bartolomeo Vitali, in Venezia, appresso Girolamo Zenaro, 1580, in 4.
    Rarissimo opuscoletto che non si direbbe completo in questa prima edizione, poiché dalla lettera del Vitali a Cristoforo Sorte, che leggesi dopo l’avviso ai lettori, pare che dovesse andarvi annessa una memoria sulle antichità di Verona, la quale però non fu pubblicata in questa edizione. L’opuscolo non eccede le 18 carte; ed a retro delle pagine segnate 15 e 16 dovevano essere stampate due figure esplicative del testo, che non vi sono benché sia lasciato in bianco lo spazio. Questo Cristoforo Sorte veronese fu molto consultato dalla signoria di Venezia per le sue estese cognizioni in materia d’arti e della statica degli edifizi e sopra tutto delle cose idrauliche.
  154. 213.SORTE M. Cristoforo, Osservazioni della pittura ad istantia del mag. et eccell. dott. e cav. il sig. Bart. Vitali. Seconda edizione, con l’aggiunta di una cronichetta dell’origine della magnifica città di Verona al molto illustre sig. C. Agostin di Giusti, Venezia 1594, presso il Rampazetto, in 4 p.
    In questa seconda edizione, più rara ancor della rima, è ristampato l’avviso ai lettori ove partecipa il ritrovamento della Cronichetta, scritta nel 1388 che intitola particolarmente con lettera al Giusti, riportando anche l’altra dedica delle Osservazioni al Vitali: ed ai luoghi ove dovrebbero essere due figure esplicative del testo, la prima no si trova, lasciando vuoto lo spazio e la seconda è intagliata e stampata tutta pagina. L’opuscolo in tutto esser deve di 17 foglietti, cioè 34 carte.
  155. 214.SPRETI Camillo, Compendio storico dell’arte di comporre i mosaici, colla descrizione dei mosaici
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    antichi che trovansi nelle basiliche di Ravenna,
    Ravenna 1804, in 4.
    Sono in questo volume due altri ragionamenti sulla pigneta di Ravenna e sulla Repubblica delle Api ec. in car. gra. Vedi per il mosaico anche Fougeroux, Recherches sur les mines d’Herculanum. Vedi Essai sur la peinture en mosaique.
  156. 215.TAUBENHEIM Charles, La cire alliée avec l’huile experimentée, décrite et dediée à l’elécteur par Joseph Fratrel peintre, Manheim 1770, in 8.
    Pretende l’autore di aggiungere molta esperienza e chiarezza ai metodi già pubblicati da C. di Caylus nel 1754. In fine sta un’ode di C. di Caux in onore di M. Fratrel.
  157. 216.THYLESII Antonii cosentini, Libellus de coloribus, ubi multa leguntur praeter aliorum opinionum, editio saec. XV Const. Car. 14, M. 99, senza luogo ed anno e nome di stampatore.
    Questo raro e singolare opuscolo indica sul suo principio l’oggetto con cui fu scritto ed è forse l’opera più erudita che abbiasi, presa sotto l’aspetto seguente.
    Dicam aliquid de coloribus in hoc libello, non quidem unde conficiantur, aut quae sit eorum natura, neque enim pictoribus haec traduntur, aut philosophis sed tantum philologis, qui latini sermonis elegantiam studiose inquirunt. Scribam omnia breviter et accuratae ac rerum ipsarum nomina, quo statim colores intelliguntur, singulis apponam. L’opuscolo è diviso in 13 capitoli, l’ultimo de’ quali è consecrato all’epilogo della materia. I primi due foglietti contengono l’indice: il restante in testo: in tutto sono quattordici foglietti, dei quali l’ultimo è bianco.
  158. 217.TILLEMANO Paul Henr., De eo quod iustum est circa nuditatem, Jenae 1692 , in 4, M 45.
    Questa è una dissertazione letta nell’ubiversità da alcuno dei giovani studenti assistito dal citato professore.
  159. 218.TINGRY, Traité théorique et pratique sur l’art de faire et d’appliquer les vernis, Géneve 1803 , 2 vol., in 8, fig.
    Questa è un’ottima opera in questo genere.
  160. 219.TOMASELLI Giuseppe, Della cerografia, Verona 1785 , in 8.
    Impugnasi in quest’opera il metodo pubblicato dall’abate Requeno.
  161. 220.TRAITÉ de mignature pour apprendre aisement à peindre sans maître, avec le sécret de faire les plus
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    belles couleurs d’or bruny et d’or en coquille: sixieme édition avec un traité de la peinture ec. et un discours pour peindre à fresque,
    Lion 1693 , in 12.
    È incredibile come questi libretti siano stati tradotti e ristampati gran numero di volte per il poco loro prezzo e l’allettamento del loro titolo frivolissimo. Questo libro non varia che nel titolo dall’altro. V587111edi Escole de la mignature.
  162. 221.TRATTATO del disegno della pittura in miniatura. Aggiuntivi ancora i trattenimenti sulla pittura, ossia la verissima maniera di diventar pittore in tre sole ore, Venezia 1768 , in 8.
    Traduzione dal francese del precedente, dove per altro è massa la versione del Trattato della pittura.
  163. 222.TRATTATO della pittura e scultura, uso ed abuso loro, composto da un teologo e da un pittore per offerirlo ai sigg. accademici del disegno di Firenze e di altre città ec., Firenze 1652 , in 4.
    L’Ottonelli da Fano e il Berettini da Cortona, l’uno teologo e l’altro pittore, ascosero per cristiana modestia il loro nome transfuso in sciocchi anagrammi nel frontispizio, Odominigio Lelonotti da Fanano e Britio Prenetteri. Vi è più erudizione teologica che arte e nessuna cosa che non sia stata da altri prima di loro pubblicata.
  164. 223.VARCHI Benedetto, Due lezioni, nella prima di cui si dichiara un sonetto di Michel Angelo Buonarroti, nell’altra si disputa sulla nobiltà della scultura e della pittura, Firenze , Torrentino , 1549 , in 4.
    Il Varchi indirizzò questa seconda lezione a Luca Martini, acciò trasmettendola al Buonarroti attestasse la brevità del tempo che ha avuta di dettarla e gli mandasse poi copia della risposta di esso Buonarroti.
  165. 224.VARCHI Benedetto, Lezioni da lui pubblicate lette nell’accademia fiorentina sopra diverse materia pratiche e filosofiche (nelle quali sono anche inserte le due sopraindicate), Firenze , per i Giunti, 1590 , in 4.
  166. 225.VASARI Giorgio sig. cavaliere, pittore e architetto aretino, Ragionamenti sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di LL. AA. SS. con lo illust. ed eccel. Sig. D. Francesco Medici allora principe di Firenze: insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata della cupola, con due tavole, una delle cose più notabili, e l’altra degli
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    uomini illustri che sono ritratti e nominati in quest’opera,
    in Firenze, ap. Filippo Giunti, 1588 , in 4.
    Al frontispizio segue la dedica al card. Ferdinando de’ Medici fatta dal nipote Giorgio Vasari, che per la prima volta pubblicò l’opera postuma dello zio. Vengono due epigrammi in onore del Vasari e il suo ritratto in legno; segue il testo, indi le tavole. E questa è la vera prima edizione di tale opera.
  167. 226.VASARI, Trattato della pittura, nel quale si contiene la pratica di essa, divisata in tre giornate e ridotto in ragionamenti nei quali si spiegano le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di loro AA. SS. con due tavole copiose, Firenze , presso i Giunti, 1619 , in 4 .
    Questa è la seconda edizione dei ragionamenti, mutato l’ordine della parola sul frontispizio ed omessa la dedica, quantunque non vi sia alcuna varietà nei tipi e venisse riprodotta soltanto col mutare i primi fogli e l’ultimo del volume.
  168. 227.VASARI, Ragionamenti sopra le invenzioni da lui dipinte in firenze nel palazzo R. Seconda edizione, Arezzo 1762 , in 4.
    Al frontispizio precede il ritratto del Vasari e questa ristampa è dedicata al sig. Angelo Bassi. L’editore ritenne, come avvi tutta l’apparenza, malgrado le variazioni indicate che le due edizioni del Giunti fossero una sola, e perciò disse questa seconda e non terza edizione. Questi ragionamenti, a guisa di dialogo, hanno per interlocutori il principe di Firenze e il pittore.
  169. 228.VENTURI Giambatista, Indagine fisica sui colori coronata dal Premio della Società italiana di scienze. Edizione seconda, in Modena anno X Rep., 1801 , presso la Società Tipografica, in 8.
    La chiarezza e la precisione di tutte le profonde ricerche di questo autore renderanno sempre pregevolissimo ogni suo scritto. Oltre una tavola di figure dimostrative, trovasi in fine intagliata anche la medaglia d’oro, che il marchese Gherardo Rangone, uno de’ più distinti e più colti mecenati italiani, soleva dare in premio di quelle memorie che venivano coronate dal voto dei letterati riuniti nel suo palazzo in privata adunanza.
  170. 229.Le VERNISSEUR parfait, ou Manuel du vernisseur pour servir de suite au tenturier parfait, Paris , chez Jombert , 1771 , in 8.
  171. 230.Le VIEIL, L’art de la peinture sur verre et de la
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    vitrérie,
    Parigi 1774 , fogl. fig., con tredici grandi tavole dimostrative.
    Quest’opera raccoglie un’estesa quantità di notizie e può riguardarsi preziosa in questo genere.
  172. 231.De VINCI Leonard, Traité de la peinture donné au public et traduit d’italien en françois par R. F. S. D. C., Paris , chez Langlois , 1651 , fol fig.
    Questa è la prima versione francese che comparve nello stesso anno dell’originale con diverse infedeltà ed omissioni nella parte del testo. Le tavole sono le stesse ma tirate dopo l’edizione italiana.
  173. 232.Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura nuovamente dato in luce colla vita dell’istesso autore scritta da Raffaello Dufresne, Parigi , presso Giacomo Langlois , 1651 , fol. fig.
    Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata allaregina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
  174. 233.Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura di nuovo ristampato e corretto, Napoli , presso Francesco Ricciardo , 1733 , a spese di Niccola e Vincenzo Rispoli.
    Questa è una ristampa dell’edizione precedente; ma uno de’ pochissimi esemplari in carta grande.
  175. 234.Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura ridotto alla sua vera lezione sopra una sua copia a penna di mano di Stefanino della Bella con le figure disegnate dal medesimo, Firenze 1792 , in 4.
    Il chiaro sig. ab. Francesco Fontani trovò nella Riccardiana il manoscritto di Leonardo e lo credette di mano di Stefano della Bella con figure marginali illustrate e segnate da questo valente intagliatore e conoscendo che l’edizione italiana di Parigi era tradotta da un manoscritto scorretto, e le figure erano alterate per voler ombreggiarle, verificando che Freart portò troppe alterazioni al trattato nella sua versione francese, senza be intendere in tutti i luoghi del testo di
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    Leonardo; verificando che l’edizione italiana di Napoli del 1733 e l’altra di Bologna del 1786 non erano che materiali ristampe di quella di Parigi, diverse soltanto nell’infelicità delle tavole, senza correggere alcuno degli errori nell’antica trascorsi, pubblicò il codice di Stefano della Bella. A questo aggiunse le memorie intorno a Leonardo e intorno lo stesso Stefano coi rispettivi ritratti e molte note e una bella lezione accademica del Lami intorno agli artisti che fiorirono dal 1000 al 1300.
  176. 235.Da VINCI Lionardo, Traité de la peinture precedé de la vie de l’auteur et du catalogue de ses ouvrages avec des notes et observationes par le traducteur M. de Gault de S. Germain, nouvelle édition, Paris 1803 , in 8, fig. con 30 tav.
    Pare incredibile come malgrado le ottime intenzioni dell’autore egli non siasi prevalso delle notizie di fatto esattissime, pubblicate in Parigi nel 1801 dall’abate Venturi e sbagli d’otto anni la nascita di Leonardo, e fra molti altri equivochi asserisca che il suo Cenacolo fosse dipinto a fresco.
  177. 236.Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura. Colle memorie storiche sulla vita di Leonardo scritte da Carlo Amoretti, Milano 1804 , in 4, fig.
    Sta fra la collezione de’ classici italiani.
  178. 237.Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura tratto da un codice della Biblioteca Vaticana e pubblicato da Guglielmo Manzi , Roma 1817 , in 4; unitovi un atlante di stampe.
    Questo codice esisteva nella libreria dei duchi d’Urbino, e per la morte di Francesco M. della Rovere passò cogli stati al dominio pontificio. Le figure furono lumeggiate dal codice senza la biasimevole, che vedesi nell’edizione di Parigi per opera del pittore Errard. Può questo ritenersi per l’edizione la più ampia e corretta a seconda dell’antico originale. Questo diligente editore estese anche la vita di Leonardo in 28 pagine e pose al fine alcune note al trattato estese dal sig. Giovanni Gherardo de’ Rossi; e prima delle tavole è il ritratto di Leonardo.
  179. 238.VOLPATO Giovan Battista, Il vagante corriero ai curiosi che si dilettano di pittura ed ai giovani studiosi, annunzio fortunato, Vicenza 1685 per Giovanni Berno, in 8.
    Questo libretto di quaranta sole pagine di stampa non contiene che l’indice delle materie su cui l’autore intendeva di volere scrivere, ma l’opera non venne poi pubblicata. I suoi manoscritti in copia esistevano presso il conte Alga
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    rotti, il Zilotti ed il Verci. Conservasi presso di noi Mss il proemio e il primo dialogo di quest’opera, ove si discorre che cosa sia la pittura, come nasca dalla natura e delle teorie e pratiche della medesima; e gl’interlocutori sono Ottavio e Florindo. In conclusione sembra poter dedursi che l’opera, senza principio e senza fine, fosse un zibaldone confuso di cognizioni indigeste e disordinate.
  180. 239.VOLPATO, Altro esemplare di questo rarissimo libretto con due teste intagliate in legno al fine, dimostrative di tutte le rughe della pelle del volto, che non sono nel sopra descritto esemplare.
  181. 240.WATIN, L’art du peindre, doreur, vernisseur, Paris 1802 , in 8.
    Opera pienissima di utili avvertimenti per le pratiche d’ogni sorta di lavori di pennello.
  182. 241.WEBB Daniele, Ricerche sopra le bellezze della pittura e sul merito dei più celebri pittori antichi e moderni. Opera tradotta in italiano da una dama veneta, Venezia 1791 .
    La modestia, che non permise a questa dama assai colta e distinta se non di porre le iniziali del suo nome nella dedica della versione alla sig. Elisabetta Foscarini, non toglierà che da noi si sveli il nome della nob. D. sig. Maria Querint Stampalia, nata Lippamano, versatissima nelle arti del disegno e nelle amene lettere, oltre le solide qualilità di cuore e di spirito che la costituiscono uno de’ principali ornamenti della sua patria.
  183. 242.WEBB Daniele, Ricerche sulle bellezze delle pitture e sul merito dei più celebri pittori antichi e moderni, tradotte e commentate da Francesco Pizzetti, Parma 1804 , vol. 2, in 4 .
    Il primo volume è consecrato alla versione del testo, il secondo contiene le riflessioni del traduttore. La filosofia delle arti si svolge assai bene in quest’opera.
  184. 243.ZANNOTTI Giampietro, Avvertimenti per l’incaminamento d’un giovine alla pittura, Bologna 1756 , in 8.
    Tutto ciò che ha scritto questo ben ordinato ingegno è pieno di saviezza, quantunque senza pregio di novità.
  185. 244.ZUCCARI Federico, Origine e progresso dell’accademia del disegno dei pittori, scultori e architetti di Roma: con molti discorsi raccolti da
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    Romano Alberti segretario dell’accademia,
    pavia, per Pietro Bartoli, 1604 , in 4.
  186. 245.ZUCCARI, L’idea degli scultori, pittori e architetti divisa in due libri a Carlo Emanuele di Savoia, Torino , Per Agostino di Serolio, 1607 , in 4.
  187. 246.ZUCCARI, Il passaggio per l’Italia con la dimora in Parma del cavalier Federico Zuccaro, dove si narrano le feste fatte in Mantova e le nozze del principe Francesco Gonzaga coll’infanta Margherita di Savoia, Bologna 1608 , in 4 pic.
  188. 247.ZUCCARI, La dimora in Parma del sig. cavalier Federico Zuccaro, colle feste e trionfi maravigliosi celebrati in Mantova, Bologna 1608 , in 4.
    Tutti questi opuscoletti di Federico Zuccari sono della più gran rarità, non tanto per essere estesi da un artista, quanto perché vennero stampati in piccol numero di copie e divulgati senza farsene mai la seconda edizione.

Dell’intaglio in Rame e in Legno

  1. 248.BALDINUCCI Filippo, Cominciamento e progressi dell’arte dell’intagliare in rame, colle vite de’ più eccellenti maestri della stessa professione, Firenze 1686 , per Pietro Marini , in 4.
    Opera sempre pregevole, poiché la prima che ci ha parlato delle teorie e delle memorie di questa classe d’artisti e di opere, oltre al servire per i vocaboli tecnici di testo di lingua. L’autore la intitolò all’insigne Francesco Marucelli, fondatore e datore del suo nome alla biblioteca.
  2. 249.BENINCASA Bartolommeo, Descrizione della raccolta di stampe del cavalier Durazzo, esposta in una dissertazione sull’arte dell’intaglio e stampa, Parma 1784 , in 4. Col ritratto in principio del collettore.
    Bellissima edizione resa oggi rara.
  3. 250.LE BLOND, L’art d’imprimer les tableaux, traité d’après les ecrits, les operations et les instructions verbales de I. C. le Blond, Paris 1756, in 8.
    Questo libro contiene anche in ristretto i metodi di Abr.
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    Bosse, molti preliminari, una tavola amplissima delle materie e tre tavole. Il testo stampato in gran caratteri e in carta assai grossa, occupa un piccolissimo spazio.
  4. 251.BOSSE Abr., Traicté des manières de graver en taille douce sur l’airaïn par le moyen de l’eaux forte et des vernix durs et mols. Ensemble de façons d’en emprimer les planches et d’en construire la presse et autres choses concernentes les dits arts, Paris , chez le dit Bosse, 1645, in 8.
    Tavole 19 comprese il frontispizio figurato: in questo esemplare la tavola 6 è impressa da entrambe le parte del foglio. Prima edizione.
  5. 252.BOSSE Abr., Traité des manières de graver en taille douce sur l’airaïn par le moyen des eaux fortes et de vernix durs et mols, d’imprimer les planches et de construire la presse par le sieur Ab Bosse. Augmenté de la nouvelle manière, dont se sert m. Le Clerc graveur du roi, Paris , chez Pierre Emeroy, 1701 , con 18 tav. compreso il frontispizio. Edizione seconda.
  6. 253.BOSSE Abr., La stessa opera nello stesso anno, o dopo alcun poco, ma sempre colla data del 1701 fu pubblicata a Parigi dai librai Pierre Anbonin et Charles Clousier.
    Questa parimente trovasi fra’ nostri libri.
  7. 254.BOSSE Abr., De la manière de graver à l’eau forte et au burin; et de la gravure en manière noire, avec la façon de construire les presses modernes et d’imprimer en taille douce, nouvelle édition augmentée du double et enrichie de 19 pl. en taille douce, Paris 1745 , in 8, fig.
    Questa è la terza edizione aumentata da M. Cochin in 8.
  8. 255.BOSSE Abr., La stessa, Parigi 1758. Augmentée de l’impression qui imite les tableaux, de la gravure en manière de crayon et de celle qui imite le levis, enrichie de vignettes et de 21 pl. En taille douce, in 8.
    La più antica di queste edizioni di Ab. Bosse del 1645 è molto rara, e anche la seconda del 1701non è comune, essendo libri che furono meritamente apprezzati ed operati dagli artisti.
  9. 256.BOSSI Luigi, Estratto dell’Essai sur l’origine de la
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    gravure,
    pubblicato in Parigi 1808 , dal sig. Jansen, M. 97. Vedi Jansen.
  10. 257.BYLAERT Jean Jacques, Nouvelle manière de graver en cuivre des estampes coloriées de façon que quoique imprimées dans une presse ordinaire, elles conservent l’air et le caractère du dessein, Leyde 1772 , 8 fig.
    Traduzione dall’olandese di L. G. F. Kerroux, maestro di lingua, con due tavole.
  11. 258.Evelyn Jean., Sculptura, or the history and art of calchography and engraving in copper. With an ample enumeration of the most renowned masters and their works etc., London 1662 , in 9, figurato. Colla stampa del Principe Roberto e con l’elegante frontispizio intagliato da A Hertocks, come è detto a pag. 81.
    Nel nostro legato in marocchino dorato, trovasi scritto di mano di Mariette come segue: «Cette histoire de la gravure par Jean Evelyn est introuvable même en Angleterre, où le livre a été imprimé: mais il faut l’avoir complette et c’est encore une difficulté; car la planche gravé par le Prince Robert y manque presque toujours. Il est arrivé souvente que les curieux l’en ont otée pour en enrichir leurs recucils d’estampes; c’est cependant la principale singularité du livre, dans le quel il est parlé pour la premère fois et avec mystere de la gravure en manière noire ou mezzo tinto et comme d’un secret qui n’était pas encore pubblié. On en fait honneur au Prince Robert, comte Palatin du Rhin, et l’on ent étoit d’autant plus persuadé qu’il venoit d’apporter en Angleterre cette nouvelle manière de graver: cependant dans l’exacte verité l’invention étoit d’un officier allemand, nommè L. de Siegen, qui servoit dans l’armée du Landgrave de Hesse et qui fit présent de son secret au Prince Robert. Celui-ci aidé par Waillant ne fit que le perfectionner, et sos ses auspices cette gravure se fixa en Angleterre, et y fit de tels progrès que c’est de tous les pays celui où elle a été le plus goutée et le plus cultivé. On a trové a la page 131 de cet ouvrage une énumeration des pièces gravés en manière noire par le Prince Robert. Ce sont autant de chefs-d’oeuvre et qui sont en même tems de la plus grande rareté. Je les ai presque toutes. La plus considerable a été gravée à Francfort en 1658. C’est une décollation de S. Jean Baptiste d’après M. Ange de Caravaggio.» Fin qui di mano autografa del primo possessore.
    J’ajoute que M. Walpole p. 95 du V tom. de ses anecdotes of painting ed. in 8 cite une nouvelle édition de cet ouvrage. (d’Agincourt – Mano Propria)
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    Trovasi in questo nostro esemplare, di mano diversa da quella di Mariette, la versione esatta e ricorretta di tutto il capitolo VI in francese, oltre quella delle due pagine 130 e 131, e poi in fine ripiglia di mano di Mariette come più sotto. Sembra che questo fosse l’abbozzo in carta volante di quanto abbiamo riportato più sopra, da lui diligentemente trascritto nelle pagine che precedono la stampa del testo, ma il lettore gradirà anche di avere il primo pensiere di quest’uomo chiarissimo e classico in tal sorta di giudizi.
    «La gravure en manière noire étoit une invention nouvelle pour l’Angleterre dans le tems que Evelyn écrivoit son traité de la gravure un 1662: c’est pourquoi il affecte d’en parler d’une façon si énigmatique. Il vouloit par la exciter la curiosité des artistes et des connoisseurs. Il est cependant vrai que cette manière de graver avoit été trouvé en Allemagne, il y avoit deja plusieurs années. Un gentilhomme de l’electorat de Cologne nommé L. A. Siegen en avoit fait l’essai, du quel j’avois eu quelque pièces et quelque portrait, et l’on aperçoit aisément que ce sont les ouvrages d’un homme qui tente un secret dont il est l’inventeur, au lieu de dans ce que fait le Prince Robert, on s’aperçoit qu’il a perfectionné le secret et qu’il en est tout à fait le maître, outre qu’il y regne une grande intelligence, ce qui viente ou de ce que le Prince étoit bien conduit, ou qu’il avoit lui même une grande connoissance de la peinture et sur tout de la partie du clair obscur. Je ne puis au reste pas imaginer qu’il n’ait été aidé par quelqu’habile homme. Les personnes d’un rang aussi distingué que ce prince ne manquent pas de gens qui se font honneur de les guider, et qui leur laissent volontiers tout l’honneur du travail. Qui sait si ce n’étoit Waillant lui-même à qui on dit que le prince communiqua bien tot son secret.»
  12. 259.FOURNIER, Dissertation sur l’origine et les progrès de l’art de graver en bois pour éclaircir quelques traits de l’hostoire de l’imprimerie et prouver que Guttemberg n’est pas l’inventeur, Paris , Darbou , 1758 , 8.
    Libro pieno di buone e utili notizie e non comune.
  13. 260.GORI GANDELLINI,Notizie storiche degl’intagliatori, Siene , vol. 3, 1771 , in 8, colla continuazione del P. de Angelis, vol. 12, leg. in 6, Siena dal 1808 al 1816.
    Questa continuazione ripete tutti gli errori degli scrittori a lui precedenti, riconfermando il cattivo, senza scegliere il buono od apportar alcuna nuova od utile notizia.
  14. 261.GILPIN WILLIAM, Éssai sur les gravures, traduit de l’anglais par le B. de B., Breslau 1800 , in 8. La periferia ove si aggirano queste osservazioni è estremamente ristretta.
    45
  15. 262.HUBER ET ROST, Manuel des curieux et des amateurs de l’art avec une notice des principaux graveurs, Zuric 1797 a 1804, vol. 8, rel. In 4, in 12.
    Opera da tenersi come un ristretto de’ più grandiosi lavori che abbiamo in tal genere, ma che ha qualche pregio.
  16. 263.JANSEN, Essai sur l’origine de la gravure en bois et en taille douce et sur la connoissance des estampes des XV et XVI siècle, Paris 1808 , 2 vol. in 8, fig.
    Opera ripiena di cognizioni anche sull’origine della fabricazione della carta e sulle prime carte da giuoco.
  17. 264.MASINI LORENZOveneto incisore, Considerazioni sopra alcuni supplementi e note d’un autore fiorentino traduttore del secondo trattato della storia di Mariette, che segue le Memorie degl’intagliatori moderni in gemme, con la dissertazione d’un nuove castelletto per incider le pietre orientali, Venezia 1756 , in 4, con una tavola in rame che esprime il castelletto e varie vignette allusive alla maniera.
    Curioso e caustico libro.
  18. 265.MILIZIA Francesco, Della incisione delle stampe; articolo tratto dal Dizionario delle arti dello stesso, corretto ed arricchito di notizie, Bassano 1796 , 8.
  19. 266.OTTLEY WILLIAM Joung, An inquiris in to the origin and early history of engraving upon copper and in wood with an account of engravers and their works from the invention of calchography by Maso Finiguerra to the time of Marcantonio Raimondi, London 1816 , vol. 2, 4.
    Opera assai stimabile per le estese cognizioni del dottissimo autore e per le preziose tavole collocate fra il testo ove sono i fac simile delle antiche stampe in legno e in rame de’ più celebrati intagliatori e i nielli più insigni mirabilmente imitati.
  20. 267.PAPILLON, Traité historique et pratique de la gravure en bois, ouvrage enrichi des plus jolis morceaux de sa composition et de sa gravure, Paris 1766 , 8 fig., 2 vol.
    L’opera è copiosa e laboriosa e con molte tavole, ma non molto lodata per la sua esattezza.
    46
  21. 268WELLER Singer Samuel, Rescerches into the history of payng card, with illustrations of theorigin of painting and engraving on wood, London 1816 , in 4, fig.
    Questo è il più prezioso libro che abbiasi finora sulle ricerche intorno alle origini delle carte da giuoco, connesso all’origine dell’intaglio e a’ progressi delle arti. È arricchito di rarissimi e preziosi fac simile superiormente intagliati e produce una serie interessantissima di monumenti e di nozioni nelle note e nelle appendici. Molte stampe sono tirate in carta della China e il numero delle tavole ascende a 19 compreso il frontispizio.
  22. 269.ZANNI Pietro, Materiali per servire alla storia dell’origine e de’ progressi dell’incisione in rame e in legno, Parma 1802 , in 8.
  23. 270.ZANNI Pietro, ENCICLOPEDIA metodica, critico-ragionata delle belle arti.
    Quest’opera, che si annunzia con un immenso apparato, è il frutto d’una serie senza confine di cognizioni che questo benemerito autore ha riunito nel corso della miglior parte della sua vita e che sta rendendo ora di pubblico benefizio, ma che domanda un luogo periodo di tempo per essere pubblicata.

Della scultura trattati

  1. 271.BORRONI Giovanni Andrea, Delle statue, Roma 1661 , in 4, fig.
    Sono in questo volume 12 statue disegnate da Lazaro Baldi, editore della famosa vita di San Lazaro monaco e pittore (Vedi fra le vite degli artisti) e intagliate da Francesco Spiere e altri buoni artisti, e una 13 tavola che rappresenta le due colonne Antonina e Traiana, e il frontispizio figurato di accurata e nitida esecuzione. Il testo dell’opera è senza critica, esteso secondo le viste di un dottor teologo, com’era questo frate e nulla più.
  2. 272.BOSSUIT Van Francis, Cabinet de l’art de la sculpture executé en ivoire, ou ebauché en terre, graVées d’après les desseins de Barent Graat par Mattys Pool, Amsterdam 1727, 4, fig. gr. pap. Tavole 103 di prima freschezza e bellissima esecuzione.
  3. 273.CELLINI Benvenutoscultore fiorentino, Due trattati, uno intorno alle otto principali arti dell’orificieria; l’altro in materia dell’arte della scultura, dove si veggono infiniti segreti nel lavorare le figure di marmo et nel gettarle di bronzo, in Fiorenza, per Valente Panizii e Marco Peri, 1568 , 4, prima edizione.
  4. 274.CELLINI Benvenutoscultore fiorentino, Gli stessi due trattati, Firenze 1731 , 4, edizione citata dalla Crusca. Questo prezioso libro contiene una quantità di notizie per la pratica dell’arte e non differisce la prima dalla seconda edizione essenzialmente, se non per essere nella seconda una prefazione con qualche notizia intorno all’autore.
  5. 275.CIAMPI Sebastiano, Dell’antica toreutica. Dissertazione, Firenze 1815 , in 8, M. 34.BREVE prospetto dell’origine della statuaria e delle varie maniere in diversi tempi adoperate per le statue degli dei e degli uomini, in 8, M. 34. CICOGNARA Leopoldo, Storia della scultura. Vedi fra i trattati delle arti in generale.
    48
  6. 276.DAVID Emeric, Recherches sur l’art statuaire considerée chez les anciens et chez les modernes, Paris 1805 , in 8. Questa dissertazione fu coronata di premio dall’Istituto. L’autore non si lascia trasportare in favore delle arti italiane.
  7. 277.GAURICI POMPONIInapoletani, De sculptura ad divum Herculem Ferrariae principem, Flor. VIII cal. Jan. 1504, in 8. La lettera di M. Antonio Placido a Lorenzo Strozza che leggesi a principio ci avvisa che questa è òa prima edizione del prezioso libretto. Esemplare intonso.
  8. 278.GAURICI POMPONIInapoletani, De sculptura, Norimbergae ec., apud Jo. Petreium, 1542, in 4. Magnifica edizione, esemplare del Thuano.
  9. 279.GAURICI POMPONIInapoletani, De sculptura liber. Demontiosii Lud. De veterum sculptura, Gorlaei Abr. Dactyliotheca, Antuerpiae 1609 , in 4 , con frontispizio figurato.
    Non bisogna cercare in questo autore le teorie dell’arte di cui promette il titolo, ma bisogna soffrire che si parli di fisionomia e di tutt’altro, contentandosi di poche e rare notizie sfigurate di qualche artefice in un tempo che di 50 anni precedeva il Vasari.
  10. 280.GIULIANELLI Andrea Pietro, Memorie degl’intagliatori moderni in pietre dure, camei e gioie. Vedi nella numismatica.
  11. 281.GUASCO, De l’usage des statues chez les anciens. Essai historique, à Bruxelles 1768 , in 4.
    Con dodici tavole intagliate in rame: edizione però tanto scorretta che nel nostro esemplare trovansi al fine aggiunti sette foglietti manoscritti impiegati al registro degli errori e correzioni e forse dall’autore medesimo, o per suo ordine, eseguite. Opera commendevole e piena di buona erudizione.
  12. 282.HEMSTERHUIS M., Lettre sur la sculpture a M. Theod de Smeth. Vedi fra le lettere pittoriche, M. 26.
  13. 283.LEMÉE François, Traité des statues, Paris 1688 , 12.
    Si tratta dell’origine delle statue, degli scultori, della materia, della forma, degli ornamenti, grandezza piedistalli, iscrizioni, luogo, utilità, decoro, diritto, consecrazione ec. In fine è registrato l’atto di donazione, inter vivos, del marchese de la Feuillade a suo figlio di alcuni fondi per il mantenimento e doratura da rinovarsi ogni 25 anni alla statua del re di Francia, eretta sulla piazza della Vittoria.
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  14. 284.NATTER Laurent, Traité de la méthode antique de graver en pierres fines comparée avec la méthode moderne et expliquée en diverses palches, Londres 1754 . Magnifico esemplare in vit. dor.
    Uno de’ migliori e più esatti libri in questo genere, ove sono 37 tav. in rame oltre il frontespizio inciso da Hemmerich. L’autore era egli stesso intagliatore di pietre dure assai distinto; le stampe sono eccellenti ed oltre al disegno in faccia è marcato in alcune anche il profilo a maniera di spaccato longitudinale che indica la profondità dell’incavo. Tutte le pietre incise, che trovansi in questo volume, sono tolte dai gabinetti d’Inghilterra.
  15. 285.QUATREMÈRE DE QUINCI, Le Jupiter Olimpien, ou l’art de la sculpture antique, considérée sous un nouveau point de vue, Paris, chez Didot, 1815, in f. figur. Con 31 tavole miniate. Esemplare in carta velina ove sono in gran copia preziose notizie raccolte con molta critica.
  16. 286.SANDRART Joachim, Sculpturae veteris admiranda, sive delineatio vera perfectissimarum eminentissimarumque statuarum una cum artis huius nobilissimae theoria, Norimbergae 1680 , in fol. fig.
    Splendida edizione d’una delle più insigni opere di Sandrart in settanta e una tavola ricca e infedelissima esecuzione, le quali non hanno il menomo carattere de’ monumenti in esse prodotti, intagliate da vari autori e più di tutti da Ricard Collin, C. G. Amling e dall’autore dell’opera.
  17. 287.VIVIO Dottor Jacomo dell’Aquila, Discorso sopra la mirabil opera di basso rilievodi cera stuccata con colori scolpita in pietra negra con storie del vecchio e del Nuovo Testamento, Roma 1590 , in 4 fig.
    Colla tavola della pianta e ripartimento dell’opera in principio, e l’altra coll’obelisco e gl’emblemi nel fine, esemplare in carta grande. Opera stampata con eleganza e che contiene notizie erudite intorno alle 146 imagini che erano rappresentate in questo lavoro.

Elementi proporzioni e anatomia

  1. 288.ALBERTOLLI Giocondo, Corso elementare d’ornamenti architettonici, ideato e disegnato ad uso de’ principianti, Milano 1805 , in fol. gr.
    Queste sono 28 tavole progressive per i giovani che incominciano a disegnare, cominciando dalla foglia più semplice all’ornamento più complicato, intagliate con diligenza dal Mercoli e da altri ec.
  2. 289.DE ARPHEy Villafanne, Varia consummeracion para la escultura y arquitectura, Madrid 1736 , f. fig.
    In fronte è il ritratto dell’autore. L’opera è divisa in quattro libri: il primo tratta della geometria, il secondo delle proporzioni e dell’anatomia, il terzo de’ quadrupedi e dei volatili, il quarto dell’architettura. Le tavole sono numerosissime, alcune frammiste al testo a tutta pagina e altre marginali intagliate in legno con grandissimo magistero e rendono per conseguenza l’opera assai preziosa, giustificandone la rarità.
  3. 290.L’ARTE di scrivere tratta dal dizionario d’arti e mestieri dell’Enciclopedia metodica, Padova 1796 , in 4, grande.
    Il testo è di pag. 56, oltre 15 tavole di calligrafia.
  4. 291.AUDRAN Girard, Les proportions du corps humain mesurées sur les plus belles figures de l’antiquité, Paris , chez Girard Audran graveur , 1683 , in fol. fig. Tav. 30 con 4 carte di testo.
    Quest’opera è molto raccomandabile e potrebbe meritare un’impressione nuova, poiché nulla fu fatto di meglio finora in questo genere.
  5. 292.BARISIONI Giovanni, Il vero lume dell’arte dello scrivere, col quale Giovanni Barisioni privilegiato dalla Ser. Rep. di Venezia insegna in una sola lezione a formare il vero carattere cancelleresco ad ogni persona, dedicato al sig. Paolo Sarotti, stampato in Venezia dall’autore, l’anno 1607, in 4, obl.
    Questo esemplare di dedica è tutto in fondo d’oro lucente nelle prime tre pagine miniate e figurate. 8 foglietti sono im
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    pressi coi tipi e dodici sono le tavole di caratteri intagliate in rame.
  6. 293.BARTOLOZZI Francesco, Elementi del disegno intagliati sui disegni di G. B. Cipriani, Londra 1796 , in 4, obl.
    Sono 10 tavole compreso il frontispizio seguite da 9 foglietti di testo francese e italiano, ove si svolgono i principi elementari dell’arte.
  7. 294.BENVENUTI Niccola, Corso elementare di disegno diviso in quaranta tavole, tratte dalle più eccellenti opere greche e da alcune pitture di Raffaello, disegnate, incise e pubblicate da Giuseppe Calendi, diretto da Pietro Benvenuti e Raffaello Morghen, Firenze 1808 , in fol. atl. Questa è una delle migliori opere elementari.
  8. 295.BIDLOO Godefridi, Anatomia humani corporis, centum quinque tabulis G. de Lairesse ad vivum delineatis demonstrata, Amstelodamii 1685 , in fol.
    La bellezza delle tavole tanto commendate di quest’opera consiste non già nel disegno, ma nel solo meccanismo
    del bulino.
  9. 296.BOSSE A., Recueil de figures pour apprendre a dessiner sans maître le portrait, la figure, l’histoire et le paysage, Paris , chez Jombert, 1737 , in 4.
    Sono queste 122 stampe raccolte dall’editore da tutte le opere di Bosse e da’ suoi stessi frontispizi con studi elementari d’altri maestri e intagliatori, fra’ quali trovansi anche i putti e li mascheroni di Paolo Farinati pubblicati nell’anno precedente a Parigi: e non è se non che una miscellanea mediocre e di pochissimo uso, cui gli editori posero un titolo specioso per oggetto di speculazione.
  10. 297.BOTTMAN, Cours d’anatomie à l’usage des artistes, Paris 1788 , in 12.
    Operetta che senza le dimostrazioni delle tavole riesce troppo astratta e può adoperarsi applicandola ad altre opere.
  11. 298.BOUCHARDON, L’anatomie necessaire pour l’usage du Delfin, Paris , chez Huquier, fol. fig.
    Sono 15 tavole assai bene e chiaramente intagliate compreso il frontispizio e un avviso al lettore in principio, e un indice per le nomenclature anatomiche al fine, intagliate in rame.
    Vedi GENGA.
  12. 299.BROWNE Alexander, Ars pictoria, or an academy treating of drawing, painting, linning, etching to
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    which are added 31 copper plates,
    London 1765 . Con un’appendice sull’arte in miniatura.
    Quest’opera è tratta da vari elementi di disegno e in ispecie da quelli di Annibale Carracci, del Colombina, di Bloemrt e del Palma: il tutto intagliato da Desode, col ritratto dell’autore in fronte.
  13. 300.LE BRUN, Conference sur l’expression générale et particulière des passions enrichi de figures suivant l’édition d’Amsterdam de l’année 1713, Verona 1751 , in 8, ital. e franc. con figure.
    La traduzione è di Pier Antonio Perotti pittor veronese, dedicata al pittore conte Pietro Rottario.
  14. 301.BUCHOTTE, Les regles du dessein et du lavis, Paris 1722, in 8. Prima edizione con minor numero di tavole della seguente.
  15. 302.BUCHOTTE, Les regles du dessein et du lavis pour les plans particuliers des ouvrages et des bâtiments etc., nouvelle édition, Paris 1743, chez Jombert, in 8.
    Questa edizione contiene 22 tavole ben intagliate mentre la prima non ne ha che 14 e serve specialmente per gli ombreggiatori e aquarellatori di mappe e piante e alzati d’ogni genere e per tutto ciò che riguarda la topografia e l’architettura.
    CAMUCCINI, Vedi Studio del disegno.
  16. 303.CARACCI Annibale, Scuola perfetta per imparare a disegnare tutto il corpo umano, cavata dallo studio e disegni de’ Caracci, fol. fig. con tavole 44 compreso il frontispizio.
  17. 304.CARACCI Annibale, Altro esemplare con alcune tavole variate, e più fresco del primo in numero di 48 tav.
    Queste tavole elementari sono tratte da disegni originali di Annibale Carraci e marcate al basso da un P. S. F. che vuol dire Petrus Steffanoni fecit. Non si cita quest’opera dai bibliografi che in numero di 40 tavole, ma ne vennero sempre aggiunte alcune altre in diversi esemplari di mano dello stesso Carracci.
  18. 305.ELEMENTI del disegno di Annibale Carracci,intagliati da Poilly in 30 tavole in fol. obl.
    La lindura del bulino pare aver tolto all’originalità delle stampe antiche tutto il sapore e il gusto, che le rendevano tanto pregiate.
  19. 306.CARRADORI Francesco, Istruzione elementare per gli studiosi della scultura, Firen. 1802, in 4, figura
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    to. Con 17 tavole
    oltre il frontespizio figurato.
  20. 307.CASSERI Julii, De vocis auditusque organis historia anatomica. Iconibus aere excussis illustrata, Ferrariae 1600, excudebat Vittorius Baldinus, in fol.
    Questo libro è rimasto nella nostra biblioteca per la precisione ed il gusto con cui sono eseguite le tavole copiose di cui è arricchito.
  21. 308.CELLIO (Antonio), Descrizione di un nuovo modo di trasportare qualsisia figura disegnata in carta, mediante i raggi solari, Roma 1686, in 4 figurato, M. 15. Un foglietto.
  22. 309.CESIO Carlo, Elementi del disegno. Dato in luce dalle stampe originali di Matteo Gregorio Rossi in Piazza Navona all’insegna della Stampa, in 4.
    Sono queste 24 tavole pubblicate in Roma di Bellissima e larga maniera sullo stile carraccesco, delle migliori che si conoscano in tal genere, ma divenute rare; poiché furono consumate nelle scuole dalla gioventù.
  23. 310.LE CLERC Sébastien, Les vrais principes du dessein suivis du caractère des passions, gravés sur les desseins de Le Brun. 92 tavole incise in 8 oblong., Paris .
    Poco utile come opera elementare è questo libro; ma eseguito con tutta la venustà propria di questo spiritoso incisore.
  24. 311.COLOMBINA Gasparo padovano, Discorso distinto in quattro capitoli, nel primo de’ quali si discorre del disegno e modi di esercitarsi in esso; nel secondo della pittura e quale deve essere il buon pittore; nel terzo de’ modi di colorire e sue distinzioni; ne quarto con quali lineamenti il disegnatore, e con quali colori il pittore, deve spiegare gli affetti ec., Padova, per Paolo Tozi, 1623, in 4 gr. colla dedica al P. Bernardino Guidoni segnata dallo stampatore e un avviso ai lettori.
    Non sono questi che otto foglietti di stampa in tutto.
  25. 312.COLOMBINA Gasparo padovano, Aggiuntivi li primi elementi della simmetria, ossia commensurazione del disegno delli corpi umani e naturali al giovamento delli studiosi di questa
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    nobil arte. Autore Filippo Esegrenio, pittore ed antiquario.
    Senz’anno, nome, luogo di stampa, con 24 bellissime tavole intagliate in rame di prima freschezza. – Per essere dello stesso autore ed amatore di belle arti abbiamo registrato anche il seguente.
  26. 313.COLOMBINA Gasparo padovano, Il bomprò vi faccia per sani ed ammalati, Padova, per Pietro Paolo Tozzi, 1621, in 8 fig.
    Questo libretto contiene l’uso di molti semplici per guarigioni di malattie con la figura di tutte le piante intagliate in legno fra il testo. Non appartiene per la sua materia a questa collezione, ma è un’opera curiosa ed estesa dall’autore di cui abbiamo il precedente Trattato elementare del disegno che tiene luogo fra’ libri rarissimi.
  27. 314.CORNEILLE J. B., Les premiers élémens de la peinture pratique enrichis de figures de proportions mésurées sur l’antique, dessinées et gravées par J. B. Corneille peintre de l’Academie Royale, Paris 1684, in 12, fig.
    Libretto piuttosto raro e succinto che ha qualche merito per la succosa con cui è scritto: ma si estende presso ché esclusivamente sui preparativi meccanici dell’arte della pittura e le tavole sono inserte fra il testo dell’opera.
  28. 315.COUSIN Maître Jean, Livre de portraicture, à Paris , chez Guillaume Le Bé, 1671.
    La pagina manoscritta che precede il frontispizio intende a provare che la carta è sbagliata e che questa è la prima edizione del 1571, ovvero l’altra del 1589.
    Le 40 tavole di questo libretto (che sono freschissime) intagliate in legno e il bellissimo frontispizio figurato assai bene, attestano le cognizioni e il gran fondamento che aveva nell’arte questo autore.
  29. 316.COUSIN Maître Jean, L’arte de dessiner, revu, corrigé et augmenté de plusieurs morceaux d’après l’antique ec, à Paris, chez Fr. Chereau, 1778, in 4 obl.
    In quest’edizione furono copiate le tavole della prima edizione originale; sono pagine 72 ed al dorso d’ogni tavola sta l’illustrazione. L’ultima riferisce un ritratto della vita di F. Cousin. Le tavole sono in legno e quantunque non sian in dimensione utile abbastanza per la gioventù che comincia a disegnare, sono ripiene di ottime nozioni per la prospettiva, lo scorcio, le proporzioni e l’anatomia anche applicata alle statue antiche. Si conosce da questo libretto come questo fosse un uomo grandissimo.
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  30. 317.DANTI Vincenzo, Il primo libro del trattato delle perfette proporzioni di tute le cose che imiare e ritrarre si possano con l’arte del disegno, Firenze 1567, in 4. Senza nome di stampatore ma dei Giunti, esemplare magnifico in carta distinta in marocchino dorato.
    Questo trattato doveva essere composto di quindici libri ed il primo soltanto vide la luce. Libretto prezioso e meritamente raro e degno che sia ristampato; poiché non hanno forse le arti un’opera più chiaramente e meglio scritta di questa. Ma chi sa ove siano sepolti gli altri quattordici libri, che probabilmente saranno stati estesi dall’autore?
  31. 318.DURERI ALBERTI, De simetria partium rectis formis humanorum corporum libri , Norimaberga 1528 .
    Prima edizione originale, pubblicata l’anno stesso della morte dell’autore, e la più rara a trovarsi di ottima conservazione, stampata in tedesco, il cui merito principalmente consiste nella freschezza delle tavole, in fol. fig.
  32. 319.DURERI ALBERTIclarissimi pictoris et geometrae, De simmetria partium rectis formis humanorum corporum libri in latinum conversi (a Cristophoro Colero). Prima edizione latinain fol.stampata in diversi tempi, poiché dopo la prima parte leggesi: Norimbergae excudebatur opus aetate anni a Christo Servatore genito 1532 in aedib. Viduae Durerianae. Poi segue con un nuovo frontespizio: Clariss. Pictoris et geometrae Alberti Dureri de verietate figurarum et flexuris partium ac gestibus imaginum libri duo, qui priorib. De simmetria quondam editis num primumin latinum conversi accesserunt, anno 1534; e in fine finitum opus anno a salutifero partu 1534, 9 cal. Decemb., impensis Viduae Durerianae per Hiernimum Formschnender, Norimbergae.
    Le stampe sono le medesime che servirono all’edizione tedesca.
    Vi ha anche un altro esemplare di tutte le opere di questo autore stampate a Parigi in latino nel 1557 che appartenne al Tuano, nitidissima edizione.
  33. 320.DURERI ALBERTIpeintre et geometre très excellent, Les quatre livres de le proportion des parties et pourtraicts des corps humaines traduicts par Lonis Maigret
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    lionnois, de langue latine en françoise,
    Paris chez Charles Perrier 1557, in fol. fig.
    I disegni delle tavole sono esattamente ricopiati dall’edizione di Norimberga.
  34. 321.DURERO A.pittore e geometra chiarissimo, Della simmetria de’ corpi umani, libri quattronuovamente tradotti dalla lingua latina nella italianada M. Giovanni Paolo Gallucci salodiano, ed accresciuti del quinto libro che tratta dell’espressione degli affetti dell’animo, composto dal traduttore, Venezia 1591, per Domenico Nicolini, in fol. fig. ESEGRENIO, vedi Colombina ec.
  35. 322.EUSTACHII Bartholomei, Tabulae anatomicae editae a Jo. Maria Lancisio, Venetiis 1769, in fol.
    Le pessime tavole di quest’opera non sono da osservarsi, ma si è fatto conto delle dichiarazioni che possono illustrare dottamente e profondamente le altre opere anatomiche per uso del disegno.
  36. 323.FACILLIMA methodus delineandi omnes humani corporis partes, in fol., ex Tipographoeio Remondiniano veneto.
    Questa è un’edizione delle stesse tavole che trovansi nell’Esegrenio; ma logore assai.
  37. 324.FIDANZA Paolo, Teste scelte di personaggi illustri in lettere e in armi, cavate già dall’antico o dall’originale e dipinte nel Vaticano da Rafaello, Roma dal 1756 al 1766, 6 vol. rilegati in 2.
    Contengono in tutto 144 tavole di un’incisione grossolana e cattiva, prive di gusto affatto ed eseguite per speculazione libraria, ma però non senza una qualche reminescenza del carattere dell’autore.
  38. 325.GENGA Bernardino, Anatomia per uso e intelligenza del disegno colle spiegazioni ed indice del Lancisi. Pubblicata per uso dell’Accademia di Francia in Roma, per Dom. De’ Rossi, 1691, opera splendidamente eseguita: aggiuntovi 8 tavole di antiche statue intagliate da S.Thomassin ed altre quattro da Carlo Gregori. In fine: Livre de diverses figures accademiques dessinées d’après naturel par Edme Bouchardon sculpteur du roi, Paris 1738.
    Sono questi 12 disegni del nudo intagliati in grande all’acqua forte da diversi incisori con molto bel garbo
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  39. 326.GROSE François, Principes de caricature suivis d’un essai sur la peinture comique, traduit en français avec des augmentation, Paris 1802, in 8, fig.
    Edizione elegantemente pubblicata da Renouard e arricchita con 28 tavole curiosissime, oltre il ritratto dell’autore inglese in principio.
  40. 327.HOET Gerard, Les principaux fondamens du dessein dans les quels sont répresentés plus d’une centaine d’exemples naturels d’attitudes e des gestes de têtes et des visages, gravées par Piere Bodart, à Leyde 1723, in 4 grande.
    Quattro sole pagine di testo e un frontispizio figurato oltre all’altro qui sopra descritto precedono le cento tavole di quest’opera, notandosi che le prime 36 sono tirate doppie cioè due lamine per pagina. Opera mediocre.
  41. 328.HOUET J. B.peintre du roi, Fragments et principes de dessein, differens cahiers, en tout 77 planches 1777, en 4. Aggiunti: six bras de cheminées inventés par Forty.La raccolta die disegni originali di Parmigianino incisi da Benigno Bossi, tav 30, Parma 1772. E in fine: Mascarade à la grecque d’après les desseins tirés du cabinet du Marquis de Felino,par Benigno Bossi, 1771, tav. 10.
    In tutto questo volume contiene 125 tavole.
  42. 329.DE ST. IGNY Jean, élémens de portraiture ou la methode de répresenter et pourtraire toutes lesparties du corp humain, Paris 1630, in 8 fig.
    Oltre le tavole, che spiegano le proposizioni del testo in quest’operetta, trovansi al fine dopo il privilegio quattordici ritratti.
  43. 330.KILIAN Filippo Andrea, Elementi di disegno, Augustae Vindelicorum, con tavole 12. Aggiuntevi altre 12 tavole elementari di disegno, Norimberga ec. d’autore anonimo non migliori delle prime. Aggiuntevi Expression de passions de l’âme representées en plusieurs têtes gravées d’après les desseins de M. Le Brun premier peintre du roi, par Martin Engelbracht, Augusta Vindelicorum 1732, avec 20 planches. In fol.
  44. 331.LAIRESSE, Les principes du dessein ou methode courte
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    et facile pour apprendre cet art en peu de temps,
    Amsterdam, chez David Mortier, 1719, in f. fig. avec 120 planches.
    In questo libro sono incisi con bel garbo da’ migliori intagliatori di quel tempo animali d’ogni specie e figure di Bloemart di H. Golzio, di Crispino dal Passo: e può servire piuttosto a divertire che ad istruire con buoni elementi la gioventù.
  45. 332.LOMAZZO Jean Polpeintre milanois, Traicté de la poportion naturelle et artificielle des choses, trauduit d’italien en françois par Ilaire Pader tolosain peintre du prince Maurice de Savoie, à Tolouse par Arnoud, Coloniae 1649, in fol. fig.
    Non riescì mai il Bossi pittore di trovare questo libro in alcuna pubblica o privata libreria. Deve porsi tra’ libri assai rari e presenta tutte le tavole intorno le proporzioni, secondo il sistema del Lomazzo, le quali disegnate disegnate ed incise dal traduttore si desiderarono inutilmente nell’opera originale: sono queste in numero di 47 e di buonissima esecuzione. Rettificò il traduttore alcuni errori corsi nell’edizione dell’originale, non solo nella distribuzione dei capitoli ma anche nei numeri delle proporzioni. Infatti nell’originale s’incontrano due capi V e due capi XXVII, il che realmente fa scendere il primo libro a 32 capitoli e non a 30 come indica l’edizione italiana. Non venne qui tradotto, o almen pubblicato altro che il primo dei sette che compongono il trattato originale. Una dedica del traduttore al P. Maurizio, un discorso sovra il soggetto della traduzione, un avvertimento sul trattato delle proporzioni e gli errori scorsi nell’edizione italiana, alcune poesie in lode degli autori e la vita di Paolo Lomazzo precedono l’opera seguita dalle tavole degli autori citati e delle materie. L’essersi in questa traduzione ridotte a pratica le proporzioni elementari mediante le tavole ci ha fatto collocare questo libro in questo luogo.
  46. 333.MALASPINA Luigi, Memoria sui vari giri di testa ad uso del disegno, Pavia 1812, in 4 con 2 tavole, M. 92.
  47. 334.MARTINEZ Chrysostome, Nouvelle exposition de deux grandes planches gravées et dessinées d’après nature representant des figures très singulieres de proportion et d’anatomie, Paris 1780, in 12.
    In questo libretto non trovasi che il semplice testo.
  48. 335.MAVELOT, Nouveau livre des chiffres, dedié a Madamoiselle de France, Paris 1684, in 8. Sono 42 tavole col frontispizio intagliate a bulino per imparare ogni sorta di cifre implicatissime.
    59
  49. 336.DEL MEDICO Giuseppe, Anatomia per l’uso de’ pittori e scultori, Roma 1811, in fol. fig. con 38 tav.
    Ottimamente disegnate ed incise e forse nessun’opera venne fin’ora eseguita sotto questo punto di vista con miglior successo. Questa è adottata dall’Accademia di Roma, M. 81.
  50. 337.DEL MEDICO Giuseppe, Anatomia per l’uso de’ pittori e scultori, Roma 1811.
    Esemplare distinto in carta velina tinta, con tavole in due colori, M. 83.
  51. 338.MOREAU J. M., Élémens du dessin gravés en 30 planches, Paris, in fol., M. 85.
    Opera di stile non troppo severo e purgato.
  52. 339.MORO Jacopo, Anatomia ridotta ad uso de’ pittori e scultori, Vinegia 1679, in fol. figur. Aggiuntavi una breve istruzione per dipingere a fresco.
    Giuseppe Montani pubblicò questo lavoro del cavaliere G. Moro dilettante di simili studi: nel quale però sono copiate in contorno tutte le tavole anatomiche che Tiziano disegnò per la prima edizione di Vesalio, concentrando le figure in 19 tavole con molte chiare e buone illustrazioni. L’istruzione per per dipingere a fresco è quella prodotta dal P. Pozzi nel suo secondo volume della prospettiva e nell’Antologia dell’arte pittorica.
  53. 340.NOUVEAU livre pour apprendre facilement à dessiner la figure sans maître; ouvrage très utile aux demoiselles et aux jeunes gens, qui ont du goût pour les beaux arts, gravé en 50 planches d’après les meilleures auteurs, 1786, in 8 per traverso.
    Opera il cui titolo può indurre in errore, essendo formata da alcuni degli elementi di Annibale Carracci, pessimamente eseguiti.
  54. 341.PACIOLO Luca frate da Borgo S. Sepolcro, Divina proporzione, opera a tutti gl’ingegni perspicaci e curiosi necessaria, Venezia 1509, in fol. figurato.
    Alcune figure furono disegnate da Leonardo da Vinci e deve riguardarsi come autore di questo prezioso libro Pietro della Francesca da Borgo S. Sepolcro, uomo di grande dottrina come si trova in alcuni suoi manoscritti inediti, che esistevano presso il pittore Giuseppe Bossi. Mar. dorato.
  55. 342.PALMA Giacomo, Regole per imparar a disegnare i corpi umani, divise in due libri, delineate dal famoso pittor Palma Giacomo, in Venezia, pr. Marco Sadeler, 1636 . Intagliate da Giacomo Franco, in f.
    Due tavole eseguite pittorescamente.
    60
  56. 343.DEL PASSO Crispino, La prima parte della luce del dipingere e disegnare nella quale si vede esser messa in luce diligentemente da Crispino Del Passo con molte belle stampe in lingua italiana, olandese, francese e tedesca, Amsterdam 1663 >m f. fig.

    La seconda parte della luce dell’arte dove si trova la proporzione del corpo d’uomini e donne, insieme il vero uso dell’Accademia de’ pittori in Roma, col fondamento della prospettiva, 1664.

    La terza parte dell’arte del disegnare continenda diverse posture de femine nude, tanto grasse che mediocre ec. ec., Amsterdam 1664.

    La quarta parte della lumiera dell’arte di disegnare nella quale è trattato le figure con ogni sorte di panni vestite e con l’uso del modello di legno.

    La quinta parte dell’arte di disegnare contenenti le representationi dei quadrupedi, in fogl. figur. La prima di queste parti contiene 30 tavole con numeri progressivi, poi altri sei putti; la seconda 25 figure accademiche e 11 tav. prospettiche; la terza due tavole di proporzioni e 18 donne ignude; la quarta 45 figure vestite; la quinta 47 di quadrupedi, 6 pesci e insetti e 12 di uccelli. In tutto tavole 202 con un registro al fine, il quale è sbagliato poiché si dimenticano le 11 tavole prospettiche e le due di proporzione.

  57. 344.PETRALIA Franciscus, Tabulae anatomicae ex archetypis egregii pictoris Petri Berrettini cortonensis expressae in aes incisae, Romae 1778, in f. f.
    Sono 27 le tavole colle quali quest’opera è illustrata.
  58. 345.PIAZZETTA Giovan Battista, Studi di pittura intagliati da Marco Pitteri, pubblicati a spese di Givan Battista Albrizzi, dedicati al conte di Firmian, Venezia 1760, tav, 48, fol. oblong.
    Questo libro è utilissimo intorno le memorie della vita dell’autore e per quindici capitoli di testo con buoni avvertimenti tratti da quei del Zannotti. Quanto alle tavole poi, il gusto di quell’autore non può più soffrirsi grazie al cielo in questi tempi. Nulladimeno Bartolozzi intagliò 24 di queste tavole ove non è tanto effetto di chiaroscuro e rendono pregiato il libro.
  59. 346.DE PILES, Abrégé d’anatomie accomodé aux arts de peinture et sculpture par François Tortebart,
    61
    mis dans un ordre nouveau par Rogier de Piles,
    Paris, in fol. fig.
    Le dieci tavole di quest’opera furono copiate da quelle che trovansi nell’anatomia di Vesalio, disegnate da Tiziano e vennero riprodotte la prima volta dal Tortebart nel 1668.
  60. 347.PIROLI Tommaso, Raccolta di studi come elementi del disegno tratti dall’antico, da Raffaello e da Michelangelo, con aggiunta di alcune tavole anatomiche, Roma 1801, in fol.
    Tavole 39 di bello e nitido intaglio.
  61. 348.PONZILACQUA Bartolomeo, Trattato teorico e pratico di calligrafia, Venezia 1814, in 4 oblong.
    Vincenzo Ciacono intagliò la prima tavola, le altre 11 e il frontispizio, il Pasquali. Lavoro fatto con infinita diligenza e buon gusto.
  62. 349.CALLIGRAFIA tedesca, Ven. 1819, in 4 obl. In 12 tavole colle illustrazioni. Ital. e tedesco.
  63. 350.INSTRADAMENTO alla calligrafia in 5 tabelle. Studio elementare per i fanciulli, Ven. 1819, in 4 obl.
  64. 351.RAFAELLE DE SANCTISurbinate, Prima elementa picturae, idest moud facilis delineandi omnes humani corporis partes ex tipographio remondiniano veneto, tav. 25, in 8 obl., 1747. Aggiuntovi:Il vero modo ed ordine di disegnare tutte le parti del corpo umano, di Odoardo Fialetti pittore, Venezia 1608, presso I. Sadeler, tav. 42. In fine: Principes de dessein par Sebastien le Clerc chévalier romain, tav. 25.
    Tutti elementi ai quali sarebbe improvido l’affidare la gioventù, poiché il primo non è che una mal eseguita riunione di fragmenti tolti da diverse parti, con un nome illustre dato al pubblico. Il secondo è eseguito d’una maniera inesatta e troppo incerta per la gioventù. L’ultimo è piccolo e manierato da non potersi presentare nelle scuole elementari.
  65. 352.DE RUBEIS Giovan Battista, Dei ritratti, ossia trattato per cogliere le fisionomie, Parigi 1809, in 4 gr. fig.
    Il libro è stampato in italiano e francese con 9 tavole intagliate in rame.
  66. 353.RUBENS Pierre Paul, Théorie de la figure humaine, considérée dans ses principes soit en répos ou en mouvement, Paris, chez Tombert, 1773, in 4 gr.
    Col ritratto dell’autore e con tav. 44.
    62
  67. 354.RUBENS, Suite de la théorie de la figure humaine;Seconde partie contenent les principes du dessein appliqués à la pratique, chez Jombert, 1773, 4 gr.
    Questo che può dirsi secondo volume, va al seguito del precedente e contiene 100 tav. la più parte intagliate con molto bel garbo da migliori artisti, è preferibile di gran lunga al precedente. Rubens prese molto in quest’opera dal trattato di Leonardo.
  68. 355.SABATELLI Luigi, Principi del disegno inventati, e disegnati; intagliati all’acqua forte da Giuseppe Pera, Firenze 1802, tav. 24 in fol. obl.
    Il vigore magistrale, con cui sono segnati questi elementi servirebbe a renderli infinitamente più preziosi, se in luogo d’esser tracciati secondo la fantasia dell’artista, fossero tratti dalle più pure e meditate sorgenti dell’antico e del vero ben scelto.
  69. 356.SAUVAGE, dit Lemire, Collection de têtes d’expression representant les differentes passions de l’âme.
    Queste non sono che 18 teste intagliate da Tassaert in foglio, e tratte dai migliori artisti. M. 81.
  70. 357.SCHEINER Cristophori, Pantographicae, seu ars delineandi, Rome 1631, in 4, fig.
  71. 358.STELLA J., Mesure et proportion du corps humaine par J. Stella, Paris, chez Daudet, 17 Tavole in contorno, le quali esprimono con maggior particolarità le proporzioni del corpo, che quelle della figura umana.
    Avvi anche un frontispizio figurato di bell’intaglio. Questo Stella ha più dipinto fuori d’Italia che in patria ed ha lavorato sullo stile di Niccolò Pussino.
  72. 359.STUDIO del disegno ricavato dall’estremità delle figure del celebre quadro della Trasfigurazione di Raffaelle, delineato dal Sig. Cavalier Vincenzo Camuccini, inciso da Giovanni Folo. Roma 1808, f. M.
    Le 31 tavole intagliate in rame colla massima accuratezza vennero eseguite con disegni calcati dall’originale in tempo che stette il quadro fuori di luogo presso il sig. Camuccini, allorquando emigrò con le altre preziosità temporariamente dall’Italia.
  73. 360.TESTELIN Henry, Peintre du roi. Sentiments des plus habiles peintres sur la pratique de la peinture et sculpture, mis en tables de préceptes, Paris chez la Veuve Martre Cramoisy, 1696, in f.
    Opera di bellissima esecuzione preceduta da una prefazio
    63
    ne, e da sei dissertazioni o conferenze lette all’accademia in presenza del gran Colbert; sul disegno lineare, sulle proporzioni, sull’espressione, sul chiaroscuro, sul colorito, seguite dai relativi precetti intagliati in sei tavole. Vengono poi quattro tavole di quadri di composizione, delle quali una presenta 5 statue antiche colle relative proporzioni. Finisce il volume colle teste d’espressione di Lebrun in una tavola grande e in un’altra le espressioni di Testelin; in fine una tavola incisa da Audran, che dovrebbe essere posta in principio, rappresentante il Tempo che discuopre la Verità, tolta da un disegno di Testelin.
  74. 361.TORTEBAT, Abregé d’Anatomie. Vedi de Piles.
  75. 362.TORY Geofroi de Bourges, Champ fleuri, auquel est contenu l’art et science de la deve et vraye proportion des lettres attiques, qu’on dit autrement lettres antiques et vulgairement lettres romaines selon les corps et visage humain, Paris 1529, in 4.
    Libro raro e singolare e ricchissimo di erudizione varia, al quale vennero accordati estesi privilegi, come ad unopera di grande utilità ed originalità. L’autore copia di pianta il Paciolo che lo aveva preceduto, e poi lo nota di aironi piccoli errori ingratissimamente per screditarlo, e mercar favore all’opera propria. L’opera è divisa in tre libri stampata in 80 foglietti numerati e le copiose tavole e vignette sono intagliate in legno benissimo. Esemplare in cuoio russo dor.
  76. 363.VALESIO Giovanni, I primi elementi del disegno intagliati in 20 tav. in 4 pic. per traverso, pubblicati in Bologna, dedicati al Cardinale Spinola, legato di Ferrara.
    Questo è uno de’ libri meglio eseguiti in questa materia sullo stile dei Caracci.
  77. 364.VALESIO Giovanni, La stessa opera pubblicata in Roma da Andrea Vaccario. Aggiuntovi altre tavole tolte da altri.
    Sono in questo esemplare aggiunte anche altre varie stampe di statue antiche di Roma e alcune invenzioni di Pompeo Aquilano intagliate da Orazio Aquilano 1573. In tutto tavole 32.
  78. 365.VERRI (Carlo), Saggio elementare sul disegno della figura umana, in due parti diviso, Milano 1814, 8, M. 46.
  79. 366.VESALII Andrea, De humani corporis fabrica libri septem, Basileae 1543 mense iunio, ex officina. J. Oporini. Edizione prima in fol. fig.
    Si direbbe che il de Bure e il Brunet non conobbero la prima edizione di quest’opera, citandosi da loro soltanto la
    64
    ristampa del 1555 mentre se le tavole copiosissime di cui e ripiena, hanno un merito distinto, certamente debbe tenersi in molto maggior pregio la prima edizione. Le incisioni sono fatte in legno da Giovanni Calcar scolare di Tiziano e verosimilmente intagliate sui disegni del medesimo.
  80. 367.VESALII Brucellensis, De humani corporis fabrica, libri VII, Venetiis, ap. Fr. Senensem, 1568, in f. fig.
    Per quanto esser possa mediocre il pregio di questa edizione, elegantissima però pei tipi, avrà sempre il pregio delle tavole in legno intagliate da Giovanni Criegher Pomerano sui preziosi disegni di cui si è parlato nella 1 edizione.
  81. 368.VESALII Brucellensis, Suorum de humani corporis fabrica librorum epitome, sive Vivae immagines partium corporis humanis aeneis formis expressae, Antuerpiae, Plantin, 1579, in 4 fig.
    Testo di questo libro è stampato con bellissimi tipi e le tavole anatomiche, che il valverde trasse dall’opera grande di Vesalio, furono incise in rame con diligenza infinita e dispendio, non pareggiando però la preziosità ed il gusto di quelle intagliate in legno.
  82. 369.VOLPATO Giovannie MORGHEN Rafaelle, Principi del disegno, tratti dalle più eccellenti statue antiche, per i giovani, che vogliono incamminarsi nella studio delle belle arti, Roma 1786, in f. M.
    Sono queste 36 Tavole con diligenza e larghezza di stile intagliate e precedute da quattro carte di testo italiano e francese.
    Esaurita l’edizione originale e resasi introvabile a qualunque prezzo, viene ora riprodotta con nuovi intagli e con singolare esattezza dagl’incisori dell’Accademia di Venezia ec. Opera eccellente.

Della architettura trattati

  1. 370.ALBERTI Leonis Baptistae, De re aedificatoria, Lib. X, Fiorentiae 1486, in fol. Editio princeps.
    Questa edizione originale pregiatissima è impressa con bellissimi caratteri in carta buonissima La faccia del primo foglietto è bianca e a retro sta la dedica fatta dal Poliziano a Lorenzo de Medici. Nel secondo foglietto comincia il testo: Leonis Baptistae Alberti de re aedificatoria incipit, lege feliciter. Nel penultimo foglietto: Laus Deo honor et gloria. Leonis Baptistae Alberti florentini viri clarissimi de re aedificatoria opus elegantiisimum et quam maxime utile, Florentia, accuratissime impressum opera Magistri Nicolai Laurentiii Alamanni, anno salutis milesimo octuagesimo quinto; quarto Kalendas Januarias. Nell’ultimo foglietto sono 32 versi di Battista Siculo in onore dell’autore e a tergo il registro dei fogli. Esemplare in vit. dor. con custodia.
  2. 371.ALBERTI Leonis Baptistae florentini viri clarissimi, Lib. de re aedificatoria, Lib. X, opus integrum et absolutum etc., Parisiis. Opera Magistri Bertholdi Rembolt et Ludovici Hornken, 1512, die vero 23 Augusti, in 4.
    L’edizione è elegante: il frontespizio ornato degli stemmi dell’editore ben intagliati in legno. A tergo 32 versi di Battista Siculo in lode dell’autore: nel secondo foglietto una dedica dell’edizione a due letterati alemanni, dietro cui le lodi dell’autore dal Poliziano dirette a Lorenzo de Medici. Seguono 5 foglietti colla tavola dei capitoli e sette con la tavola delle dizioni e materie, in tutto 14 foglietti avanti il testo, che dal foglietto i procede sino al 147 bello esemplare in mar. dor.
  3. 372.ALBERTI Leonis Baptistae, De re aedificatoria libri X, Argentorati 1541, in 4, par.
    Quest’edizione venne distinta in capitoli e ricorretta da Eberardo Tappio Lunense. Giacomo Caumerlauder Magontino ne fu l’editore.
  4. 373.ALBERTI Leon Battista, I dieci libri dell’architettura, nuova edizione da la latina ne la volgar lingua
    66
    tradotti da Pietro Lauro Modenese,
    Venezia, Valgrisio, 1546, in 8.
    Elegante edizione in caratteri corsivi, di 248 foglietti d stampa.
  5. 374.ALBERT Leon Baptistegentilhomme florentin, L’architetture ou art de bien bastir divisée en dix livres traduits de natin en françois par deffunt Jean Martin Parisien nagueres, secretaire du rev. Card. de Lenoncourt, à Paris, par Jacques Kerver libraire juré, 1553, in fol. fig.
    Gli editori Francesi profittarono delle tavole, che pochi anni prima furono pubblicate in Firenze nella versione del Bartoli, che veggonsi scrupolosamente copiate in questa edizione francese, alla quale non può negarsi una somma eleganza e bella forma di tipi.
  6. 375.ALBERTI Leon Battista, L’architettura tradotta in lingua fiorentina da Cosimo Bartoli gentiluomo e accademico fiorentino, coll’aggiunta de’ disegni ed altri diversi trattati del medesimo autore. Nel Monteregale, Torrentino, 1565, in fol. fig.
    A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è del 1550, per Lorenzo Torrentino.
  7. 376.ALBERTI Leon Battista, L’architettura tradotta da Cosimo Bartoli coll’aggiunta dei disegni, Venezia, presso il Franceschi, 1565, in 4, fig.
    Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
  8. 377.ALBERTI Leon Baptistae, Los diez libros de architectura traduzidos de latin en romance. Madrid 1582 in 8.
    L’edizione fu eseguita in casa di Alonsa Gomez, stampatore reale, ma il privilegio per la stampa fu concesso a Francesco Loçano. Non vi sono tavole in questa versione.
  9. 378.ALBERTI Leon Baptistae, Dell’architettura libri X, Della Pittura libri III, Della statua libro I. Tradotti in lingua italiana da Cosimo Bartoli. Nuova edizione divisa in tre tomi da Giacomo Leoni Veneziano, con aggiunta di vari suoi disegni di edifici pubblici e privati, Lon
    67
    dra presso,
    Tom. Edlin 1726, inglese ed Italiano in fol. fig. legato in un sol volume.
    L’opera è preceduta dalla vita dell’autore scritta da Rafaelle du Fresile, con 65 tavole di bellissimo disegno ed intaglio, la più parte incise da B. Piccard. I disegni poi dal traduttore pubblicati nel volume addizionale sono in numero di 25, fra quali alcune bellissime invenzioni di Palazzi. Opera da tenersi in pregio.
  10. 379.De ALBERTIS Baptistaepoetae laureati, De Amore liber optimus feliciter incipit (e in fine) Baptistae de Albertis poeta laureati opus de Amore utilissimum feliciter finit 1471.
  11. 380.De ALBERTIS, Bap. de Alb. poet. Laur., Opus preclarum in amoris remedio feliciter incipit: e in fine: Baptistae de Albertis poetae laureati opus in Amoris remedio utilissimum feliciter finit 1471.
    Questi due opuscoli sono estesi in italiano, quantunque, il titolo sia espresso in latino. Questa è l’edizione originale dell’Hecatomphila e della Deifira in caratteri rotondi a 25 righe per pagina. Ciascuno dei due volumetti rilegati in ini solo conta 20 foglietti. Tanto il titolo, che il finale colla data è stampato in maiuscole. Santander opina che possano essere stampati questi due opuscoli a Venezia da Clemente Padovano, ch’egli denomina il Guttemberg dell’Italia. Vero è che sono d’un estrema rarità e preziosità. Il nostro esemplare è di prima bellezza in vit.
  12. 381.ALBERTI Leonis Baptistae, Opera, sive de cotnmodis, atque incommodis litterarum, de iure, trivia, canis, apologi 100, editio princeps: sine loco et anno et impressoris nomine.
    Tacciono di quest’edizione i bibliografi De Bure, Brunet, Santander e motti altri da me consultati. Il primo foglietto non contiene cbe le prime -quattro parole da noi qui sopra indicate. A tergo comincia una dedicatoria di tutti questi opuscoli di Girolamo Massaimi a Roberto Pucci, la quale finisce col 4 foglietto, enumerando molte opere dell’Alberti, così facendo il suo elogio. Si vede da questa che era già stampato il trattato dell’architettura iamdiu edititum; ma non pare che gli altri opuscoli fossero pubblicati. A tergo del 4 foglietto comincia il testo e continua per altri 48 foglietti, nell’ultimo de’ quali è l’Errata e a tergo alcuni versi in lode dell’autore di Antonio Sabino imolese. Probabilmente il libro è stampato a Firenze. Il carattere è rotondo e assai bello. L’esemplare è intonso e conservatissimo, leg. ol.
  13. 382.ALBERTI Leonis Baptistae Viri Clarissimi Fiorentini ,
    68
    Trivia senatoria in 8 sine loco et anno.Triviavuol dire Discorsi da Senatori che si estraggono a sorte con una specie di giuoco.

    Nel frontespizio una figura intagliata in legno sta scrivendo seduta dinanzi a una tavola di studio. A tergo di questo frontispizio stanno le denominazioni intitolate Trivia pel giuoco della sorte. Nel foglietto appresso stanno i due circoli concentrici, l’uno fisso, l’altro mobile, colle iscrizioni affine di poter eseguire il giuoco. A tergo è stampatala Madonna in trono cogli angeli laterali, come incontrasi in alcune delle edizioni del Vadagnino da noi citate all’articolo Biblia Pauperum. Poi seguono sei foglietti, l’ultimo de’ quali è bianco. In questi è espressa la descrizione e spiegazione del giunco, ed il carattere col quale sono impressi è gotico, come lo sono molte stampe nel principio del 1500. La forma però delle lettere è più bella assai che nella nostra Biblia Pauperum; ma nonostante crediamo quest’edizione di Zuane Vavassore dito Vadagnino nei primi dieci anni di quel secolo.

    Segue, legata nel medesimo libretto, un’antica copia dello stesso scritta a mano e in fine è un esemplare delDialogo di messer Leon Battista Alberti fiorentino De Repubblica, de vita Civile, de vita Rusticana, De Fortuna, Vinegia, per Venturino Rufinello, 1543, intonso.

    Il primo però di questi due opuscoletti intitolato Trivia, è da uni ritenuto per raro, non avendone incontrato altri esemplari, e trovandone all’oscuro di quest’edizione i bibliografi. Trovasi però pubblicato in altro volume di anterior edizione del XV secolo con altri opuscoli, come abbiamo citato più sopra.

  14. 383.ALBERTI Leonis Baptistaeflorentini, Momus, Romae, ex aedibus Jacobi Mazocchii, 1520, editio princeps, in 4 parv.
    Sul frontispizio è l’arme del Cardinale Pietro Accolti anconetano, cui il Mazocchi dedica l’edizione. A tergo del frontespizio è il motu proprio di Leone X. Il secondo foglietto contiene la dedicatoria in bellissimi caratteri rotondi più piccoli di quelli del testo. Immediatamente segue il testo, diviso in quattro libri e compreso in 96 foglietti di stampa, sull’ultimo de’ quali è la data. Altri due foglietti seguono; dei quali uno contiene l’errata e l’altro è bianco: sono quindi in tutto 100 foglietti. Esemplare bellis. in mar. dor.
  15. 384.ALBERTI Leonis Baptistaeflorentini, De Principe, libri quatuor (in fine). Romae, apud Stephanum Guilleretum, Kal. Novembribus 1520, in 4, mag. ediztio princeps.
    A tergo del frontespizio sono 18 versi endecasillabi di Giano Vitali romano a Giovan Matteo Giberto, intitolandogli il libro.
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    Segue nel secondo foglietto il privilegio di Leon X. A tergo è una lettera di Rinaldo Conte della Genga a Matteo Giberto; indi comincia il testo, che occupa 44 foglietti di stampa, senza che le pagine siano numerate.
    Questo è lo stesso libro che il Momus, mutato titolo; vale a dire una specie di satira sul gusto dell’Asino d’Oro d’Apuleio. Ma fu nello stesso anno carpito al papa il privilegio con tutte le riserve a favore degli stampatori a cagione della varietà del titolo e difficilmente si può giudicare qual fosse prima stampata delle due edizioni.
  16. 385.ALBERTI Leon Battista, Dialogo di Messer Leon Battista Alberti fiorentino, De Repubblica, de Vita Civile, de Vita Rusticana, de Fortuna. Nel frontespizio appresso Paulo Ghirardo: in fine Vinegia per Venturino Rufinello, 1643, in 8.
    Sono 32 foglietti di stampa in caratteri corsivi.
  17. 386.ALBERTI messer Leon Battistafiorentino, Hecatomphila, nella quale ne insegna l’ingegnosa arte d’amore, mostrandone il perito modo d’amare, ove di semplici e rozzi, saggi e gentili ne fa divenire: in Venezia 1545, senza nome di stampatore, in 8.
  18. 387.ALBERTI messer Leon Battistafiorentino, Deiphera, nella quale ne insegna ad amare temperatamente e ne fa divenire o più dotti ad amare, o più prudenti a fuggir amore; novamente stampata in Venezia 1545, in 8.
    Il primo libretto è di 16 fogliettini di stampa e il secondo di 14. Sono due produzioni elegantissime e gentili. Nicolò Zoppino produsse la prima nel 1528 sotto lo stesso titolo. Esemplare in marocchino conservatissimo amendue sono legate assieme. Questi due opuscoli furono ristampati in Genova nel 1572. Sotto il titolo di concetti amorosi. Vedi. Camillo Giulio del Minio.
  19. 388.ALBERTI Leon Battista, La pittura, tradotto da M. Ludovico Domenichi, in Venezia, apud Gab. Giolito de’ Ferrari, 1547. Vedi fra i Trattati di pittura.— Opuscoli morali tradotti da Cosimo Bartoli, Venezia presso il Franceschi, 1598, in 4, fig.
    Questa è una collezione preziosa ove sono riunite tutte le opere di Leon Battista, sparse in rarissime edizioni, meno un opusculetto rarissimo che ha per titolo Lepidi Comici Veteres Philodoxios fabula ex antiquitate eruta ab Aldo Manucio stampat a Lucca, in 8, nel 1588, che forse il Bartoli non conobbe, che noi possedevamo, ma che cedemmo, per obbligare
    70
    un colto amatore e colletore di edizione Aldine, giacché ognuno pare debbasussidiar l’altro in simili collezioni, siccome, assai di rado, ma qualche volta, il fummo noi stessi.
  20. 389.ALBERTI Giuseppe Antonio, Trattato delle misure delle fabbriche, Venezia 1757, in 8, fig.
    Avvi un frontespizio figurato, il ritratto dell’autore, e 38 tavole: il trattato è diviso in tre parti planimetria, curvimetria, itereometria e il tutto potrebbe con più semplicità e chiarezza esser esposto per l’uso pratico, se l’autore nella sua mediocrità non avesse voluto metter troppo in evidenza se stessa.
  21. 390.ALBERTOLI Giocondo, Ornamenti diversi, inventati, disegnati ed eseguiti; incisi da Giacomo Mercoli, Milano 1782, in fol. grand.
    Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno, rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima impressione.
  22. 391.ALBERTOLI Giocondo, Alcune decorazioni di nobili sale ed altri ornamenti incisi da Giacomo Mercoli e da Andrea de Bernardis, Milano 1787.
    Questa è la seconda parte dell’opera dedicata al C. di Wilzeck. Dopo la dedica sta una prefazione al lettore; e seguono 23 bellissime tavole, a cui va unita.
  23. 392.ALBERTOLI Giocondo, Miscellanea pei giovani studiosi del disegno, pubblicata, in Milano l’anno 1796 in gr.fol, dedicata a D. Lodovico Galeazzo Busca Arconati Visconti.
    Questa è la terza parte dell’opera che contiene XX tavole, le quali possono riputarsi le più belle di tutta l’opera. Lavorò in questa oltre al Mercoli, per intagliare le tavole, anche Rafaello Albertolli nipote di Giocondo.
  24. 393.ALBERTOLI Giocondo, Alcune decorazioni di nobili sale ed altri ornamenti incisi da Giacomo Mercoli e da Andrea de Bernardis, Milano 1787, in fol. mass.
    Unitovi il Corso Elementare, il quale contiene le 23 tavole della seconda parte dell’opera. Trovasi legata anche la prima parte contenente altre 24 tavole di diversi ornamenti, pubblicati nel 1781. Ma è da notarsi l’immensa diversità delle stampe di questa prima parte, quando trovansi riunite alla seconda, o alla terza, essendo logoratissime pel gran successo e smercio che ebbero, cosicché per chiarirsi dell’antichità della prima parte, è d’uopo osservare la carta in cui sono tirate;
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    mentre per la prima impressione si adoperò carta meno candida e più piccola.
  25. 394.ALBERTOLI Ferdinando, Porte di città e fortezze, depositi sepolcrali ed altre principali fabbriche pubbliche e private di Michele Sammicheli, misurate, disegnate ec., Milano 1816, in fol. grande.
    Tav. 30 disegnate con molta diligenza ed intagliate alla maniera di disegni acquarellati.
  26. 395.ALDRICH Henry, The elements of civil architecture according to Vitruvuis and other ancients and the most approved practice of modern authores especially Palladio, Oxford 1789, in 4. Translated by Phil. Smyth., etc.
    Settantasei pagine sono occupate da un’introduzione del traduttore. L’opera è divisa in due parti, arricchite di 55 tavole, piene di monumenti antichi, e moderni. In fine è prodotto il testo originale latino dell’amore, il quale occupa sole 54 pagine.
  27. 396.ALDRICH Henry, The elements of civil architecture according to Vitruvius and other ancients teè most approved practice of modern authores especially Palladio, Translated by the Rev. Philip. Smyth. Second edition, Oxford 1818, in 8, fig.
    Le tavole sono le stesse della prima edizione, e avanti il frontespizio è il ritratto dell’autore.
  28. 397.AMICHEVOLI Costanzo, Architettura civile ridotta a metodo facile e breve, Terni 1670, in 4, fig.
    Prende l’autore le proporzioni dal Vignola. Vi unisce alcune buone osservazioni pratiche. L’edizione in merito di tipi e delle tavole in legno sparse fra il testo ha la fisonomia del paese dove è stampata. Quest’opera fu scritta dal P. Francesco Eschinardi.
  29. 398.AMICO dott. Giovanni, L’architetto pratico in cui con facilità si danno le regole per apprendere l’architettura civile. Tomi tre in f., Palermo 1726, il secondo volume, 1750, il terzo 1750.
    Ordinariamente quest’opera pessima in ogni sua parte non è conosciuta che pel primo volume: e il Comolli ne cita un secondo soltanto. Il nostro rara esemplare diviso in tre volumi non conta che 143 tavole e il terzo volume comprende unicamente le tavole relative ai trattati del tomo secondo.
  30. 399.ANTOINE Jean, Traité d’architecture, ou propor
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    tions des trois ordres grecs sur un modulo de douze parties,
    à Treves 1768, en 4, fig.
    Dopo un lungo preambulo segue un elenco alfabetico di artisti d’ogni nazione e dopo 25 foglietti di questi prolegomeni procede il testo colle tavole in legno di cattiva esecuzione: opera migliore per le pratiche che per il gusto.
  31. 400.ANTOLINI Giovanni, Idee elementari d’architettura civile per le scuole del disegno, Bologna 1813, in fol. fig., M. 85.
    Opera stampata con molto decoro, piena di buoni principi; con 24 tav. intagliate diligentemente in contorni.
  32. 401.ANTONINI Carlo, Manuale di vari ornamenti tratti dalle fabbriche e frammenti antichi, ad uso e comodo di pittori, architetti ec., vol. 4, Roma 1771, 1790, in f. fig.
    Il primo volume contiene la serie dei rosoni antichi in Roma; il secondo la serie dei medesimi fuori di Roma; il terzo la serie dei candelabri antichi: il quarto la serie degli orologi solari e dei candelabri antichi. Sono duecento tavole in rame di bel disegno e buona esecuzione.
  33. 402.ARCHITETTURA secondo i principii di Vitruvio, di Barozzi, di Blumer ec., tedesco f. p. Norimb. 1672 .
  34. 403.ARCHITETTURA Civile e militare ricavato dal libro di Girolamo Fonda, che ha per titolo Elementi di architettura civile e militare per uso del Collegio Nazareno. Estratto a guisa di domande in 4, p. fig., con 19 tavole.
  35. 404.ARCHITETTURA (Volume di) civile, militare, idraulica, meccanica, balistica ec. Con numerose tavola MS. della fine del sec. XVI, in fol.
  36. 405.L’ART de dessiner proprement les plans, profils, élévations, soit d’architecture militaire ou civile avec tous les secrets pour faire les couleurs et la manière de s’en servir, Paris 1697, piccolo in 12.
    Con una tavola al principio d’architettura civile ed una al fine d’architettura militare. Il libro è a guisa di dizionario colle materie disposte alfabeticamente.
  37. 406.d’AVILER Augustin Charles, Cours d’architecture qui comprende des ordres de Vignole avec des commentaires, les figures et les descriptions des ses plus beaux bâtimens: et de ceux de Michel Ange.
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    Nouvelle edition avec les remarques de Mariette,
    Paris 1766, en 4, fig.
  38. 407.d’AVILER, Dictionnaire d’architecture civile, et idraulique et des arts, qui en dependent, ouvrage servant de suite au cours d’architecture du même auteur, Paris 1755, en 4.
    Con frontispizio di Bouchardon al primo vol. e più di cento tavole in rame. La miglior opera che in questa materia escisse in Francia in quel tempo.
  39. 408.BALDO Bernardino, Scamilli impares vitruviani, Augustae Vindelicorum 1612, in 4, fig.
  40. 409.BALDO Bernardino, Accedit de verborum vitruvianorum significatione et vita Vitruvii eodem auctore et de maculis solaribus (stesso luogo ed anno).
    Comparvero questi tre opuscoli (ma rilegati in questo volume) separatamente; nel primo de’ quali confutansi le opinioni del Filandro, del Barbaro, del Bertano. Unita al commento sui vocaboli da una vita di Vitruvio, che non sappiamo quanto esser possa attendibile.
  41. 410.BALDO Bernardino, Altro esemplare dello stesso, che apparteneva al Tuano, leg. mar. dor.
  42. 411.BIRBET J., Livre d’architecture d’autels et de chéminées, Paris 1642, 32 tavole all’acqua forte. — Pieces d’architecture ou sont comprises plusieurs sortes de cheminées par Pierre Collet, 18 tav. — Aggiunto: Differents compartimens et capiteaux, Paris 1619 . Queste sono 28 tavole o cartelle intagliate da Tavernier. — Varie architetture di Francesco Fanelli fiorentino scultore del re della Gran Brettagna. Sono queste 20 fontane figurate di bel disegno e accurata incisione.Livre de differents desseins de Parterres, Paris, in fol. p. Sono queste 22 tavole intagliate in rame. In tutto 120 tavole.
  43. 412.BARCA Pietro Antonio, ingegnero milanese, Avvertimenti e regole circa l’architettura civile, scultura, pittura, prospettiva e architettura militare, Milano, per Pandotfo Malatesta, 1620, per traverso.
    Questo libro è dedicato a Filippo III. Re di Spagna, ma è
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    a pochi noto, e da pochissimi celebrato, sebbene meriti d’esser collocato fra’ più giudiziosi trattati. Le tavole sono disegnate con gran parità e incise accuratamente forse dallo stesso autore. Dodici tavole sono per l’architettura, sette per la scultura, ossia per le proporzioni de’ corpi umani, sei per la prospettiva e otto per la fortificazione, compreso il frontespizio collo stemma del re di Spagna: il libro è compatto di 46 foglietti.
  44. 413.BARCA Alessandro, Saggio sopra il bello di proporzione in architettura, Bassano 1806, in 4, fig. M. 76.
    Opera ripiena di cognizioni profonde, dedicata a Jacopo Quarerighi architetto, con quattro grandi tavole.
  45. 414.BARCA Alessandro, Della geometria di Polifilo. Memoria, Brescia 1808, in fol. fig.
    Si confutano ivi queste alcune esagerazioni di Temanza, e si fa conoscere fino a qual segno Francesco Colonna sapesse di Geometria.
  46. 415.BARDET de Villeneuve, Traité d’architecture civile à l’usage des ingénieurs, à la Haye 1740, in 8, fig. Con 12 grandi tavole intagliate in rame.
    Si attiene l’autore ai trattati del Vignola e dello Scamozzi.
  47. 416.BAROZZIO Giacomo da Vignola, Regola delli cinque ordini d’architettura in 32 tavole.
    Ogni ragione fa giudicare questa per la prima edizione forse del 1563, quantunque senza luogo ed anno.
    Rarissimo è l’incontrare esemplari di questa edizione bea conservati come il nostro, per essere stati molto adoperati e consunti dagli studiosi. Appartenne questo alle biblioteche Bianconi poi Bossi. Bellissimo è il ritratto dell’autore nel frontespizio ; nel secondo foglio è il privilegio di Pio IV; nel terzo la dedica al Cardinal Farnese eseguono i fogli sino al 32 colle dichiarazioni intagliate in rame sotto le tavole. Vedine un altro esemplare all’articolo Labacco, con cui legato.
  48. 417.BAROZZIO Giacomo da Vignola,Regola delli cinque ordini d’architettura, Siena 1635, presso Pietro Marchetti.
    Dopo il frontespizio segue la dedica al Sig. Volunio Bandinelli: e si compie la pagina colla dichiarazione del Vignola: è rimpiazzato il terzo foglio dei privilegi con una tavola di più dell’edizione originale, ove sono le colonne dei cinque ordini riunite; cosi si procede sino alla tav. 32 e seguono poi le porte tratte dalle opere del Buonarroti, che fanno arrivare il numero delle tavole di quest’edizione sino alle 45.
  49. 418.BAROZZIO Giacomo da Vignola,Regola delli cinque ordini d’architettura colla
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    nuova aggiunta di Michel Angelo Buonarrotti,
    Arnhem 1620, in fol. fig.
    Il testo di quest’opera è in italiano, olandese, francese e tedesco, distribuita in 42 tavole, la quale a dir vero è una assai bella imitazione delle anteriori buone edizioni italiane. Vedi d’Avilar e Labacco.
  50. 419.BAROZIO, ec., L’architettura ridotta a facile metodo: aggiuntovi un Trattato di meccanica, Venezia 1748, 2 piccoli volumetti in uno, in 8.
    Questa riproduzione del Vignola si scosta dalle precedenti edizioni ed è adattata secondo il sistema di quest’anonimo all’uso delle scuole elementari. Vi è molto di buono in iscorcio: e 31 tavole appartengono all’architettura e quattordici alla meccanica, compresa quella del Battipali che non è numerata.
  51. 420.BAROZIO Giacomo da Vignola,Gli ordini dell’architettura, Venezia, Remondini, in 8, in 51 tav. in rame.
    Edizione appena servibile per i poveri e da consumarsi nelle scuole, M. 62.
  52. 421.BARTOLI Cosimo, Del modo di misurare le distanze, le superficie, i corpi, le piante, le provincie, le prospettive ec., Venezia, pel Franceschi, 1564, in 4, fig.
    Prima edizione col ritratto dell’autore intagliato in legno, non meno che le figure inserite fra il testo.
  53. 422.BARTOLI Cosimo, Del modo di misurare le distanze, le superfici, i corpi, le piante, secondo le regole di Euclide, Venezia, per Francesco Franceschi, 1589, in 4 pic. Fig.
    Seconda edizione somigliante alla prima.
  54. 423.BASSI Martino, Dispareri in materia d’architettura e prospettiva con pareri di eccellenti e famosi architetti, che li risolvono, Brescia 1572, in 4 pic. fig.
    Prima edizione con 12 tavole intagliate in rame.
  55. 424.BARTOLI Cosimo, Lo stesso coll’aggiunta degli scritti del medesimo intorno al tempio di S. Lorenzo maggiore in Milano e colle annotazioni di Francesco Bernardino Ferrari. Seconda edizione con 13 tav., Milano 1771, in 4, fig.
    La prima edizione di questo libretto lia in fronte, e al fine l’insegna di Aldo, sebbene gli stampatori siano i fratelli Marchetti di Brescia. L’opera è interessantissima per le discus
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    sioni fra’ primi artisti del secolo che sono riportate. Ritiensi fra i libri rari dell’arte.
  56. 425.BEAUVALET, Fragments d’architecture, sculture et peinture, dans le style antique, composés, ou recuellis et gravés au trait. Tab. 90 incise in foglio con 8 pagine di lesto, à Paris 1804.
    La scelta degli oggetti pubblicati è piuttosto lodevole, ma potevano essere più intelligenti i giovani impiegati nell’eseguirli, tanto più che l’opera è fregiata del nome di David Pittore cui fu dedicata.
  57. 426.BEDESCHINI Francisci Aquilani, Collection de cartouches d’après les plus grands maîtrescontenantes 82 desseins differens gravés en 58 planches, ouvrage très utile aux architects, sculpteurs, peintres, Rome 1770, in fol.
    Opera che attesta lo stile guasto e corrotto dell’età in cui venne prodotta.
  58. 427.BELLI Silvio. Quattro libri geometrici. Il primo del misurar colla vista; gli altri tre sono della proporzione e proporzionalità, Venezia 1595 in 4, pic. fig.
    Le opere di Silvio Belli sono pregiatissime per la scienza e chiarezza delle esposizioni. Le tavole sono intagliate in legno e benissimo disegnate. Da una famiglia d’artisti di tanto sapere, dalla quale esci anche l’insigne Valerio fratello del matematico, non potevano ottenersi che ottime produzioni.
  59. 428.BERTANO Giovan Batista, Gli oscuri e difficili passi dell’opera di Vitruvio, Mantova, per Venturino Rufinello, 1558, colla figura dell’Ercole in principio del volume, in fol. fig.
    Esemplare di singolar rarità. Nondimeno ci conviene osservare che questa figura non ha che fare né col volume, né col numero delle carte, essendo solamente intagliata da Giorgio Mantovano sul disegno di Giovan Battista Bertano. In fatti il registro delle carte indica che il primo foglio A è foglio solo, che gli altri sono duerni, e l’E è terzo. Il nostro esemplare è nuovo e slegato, e si verifica come l’altra parte del primo foglio è bianca: oltre di che avendo fatte verificazioni su di altri esemplari ben conservati, quella prima carta è sempre bianca, e quand’anche siavi per vaghezza aggiunta la stampa dell’Ercole, questa è sempre tirata in altra qualità di carte ed eccede dal numero indicato nel registro. Le tavole sono intagliate in legno e collocate fra il testo. L’esemplare debb’essere di 28 carte compresa la prima bianca e l’Ercole è un di più.
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  60. 429.BERTI Giovan Battista, Studio elementare degli ordini di architettura di Andrea Palladio, Milano 1818, in 4, fig.
    Edizione ben esiguita in contorni precisi e a portata dei giovani studenti d’architettura con 28 tavole in rame.
  61. 430.BIBIENA Ferdinando Galli, L’architettura civile preparata sulla geometria e ridotta alle prospettive considerazioni pratiche, Parma 1711, in f. fig.
    Quest’opera è divisa in 5 parti con 63 tavole e il ritratto dell’autore. Libro unicamente servibile alla storia del decadimento dell’arte a misura che le pratiche si resero più facili e comuni.
  62. 431.BIBIENA Ferdinando Galli, Architetture e prospettive dedicate a S. M. Carlo VI imperatore de’ Romani, Augusta 1740, in fol.
    Lo sforzo della scienza di questo sommo prospettico non basta a rendere tollerabile il pessimo gusto delle sue macchine e decorazioni. In questo volume oltre a 41 tavole delle quali è formato, trovansi alla fine alcuni suoi disegni originali.
  63. 432.BIBIENA Ferdinando Galli, Direzioni ai giovani studenti del disegno dell’architettura civile e della prospettiva teorica, Bologna 1731 e 1732, vol. 2 in 8, fig.
    Lasciando a parte il gusto ornamentale di questo artista relativo all’epoca in cui viveva, li suoi trattati sono ben ordinati ed espressi, e le tavole di questa piccola edizione sono nitidamente intagliate in finissimi e precisi contorni. Nel primo volume il corso di architettura è illustrato con 69 tavole: nel secondo quello della prospettiva comprende 56 tav.
  64. 433.BLONDEL François, Résolution des quatre principaux problèmes d’architecture dediée à M. Colbert, Paris 1673, in fol. max.
    Opera in cui Blondel fece conoscere la forza della sua istruzione nella matematica applicata alle arti ec. con 8 tavole di figure e dimostrazioni.
  65. 434.BLONDEL François, Cours d’architecture enseigné dans l’Accademie Royale d’Architecture, Paris 1698, in fol., 2 vol. fig. Seconde édition augmentée et corrigée.
    Opera assai ben immaginata ed eseguita, ove sono instituiti sulle tavole intagliate i confronti delle varie proporzioni e dottrine di Vitruvio, Vignola, Palladio e Scamozzi e Serlio e Barbaro, e Filandro. Opera dotta e superiormente bene disegnata e stampata con gran numero di tavole in rame riportate fra il testo. Esemplare magnifico in mar. dor.
  66. 435.BLONDEL François, De la distribution des maisons de plaisance et de
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    la décoration des édifices en general,
    Paris 1737, en 4, fig. 3 vol.
    Col frontespizio disegnato da Cochin e cento sessanta tavole in rame inciso dall’autore. Sfortunatamente l’epoca in cui questi visse non era la migliore pel gusto delle fabbriche, ma la sua dottrina e il suo modo di distribuzione lo costituiscono fra gli architetti migliori di quell’età.
  67. 436.BLONDEL François, Discours sur la necessité de l’etude de l’Architetture, Paris, chez Jombert 1764, in 12.
  68. 437.BLONDEL François, De l’utilité de joindre à l’etude de l’architecture celui des sciences et de arts qui lui sont relatifs, Paris 1771, in 8.
    Quest’opuscolo è estratto dal terzo volume del Corso d’Architettura di questo autore.
  69. 438.BLONDEL François, Discours sur l’architecture avec deux lettres, la première sur un projet d’hotel pour la ville de Paris, la seconde sur differens moyens propres à encourager les artistes, Paris, chez Jombert, 1771, en 8.
  70. 439.BLOOME Hans, Il libro dei cinque ordini delle colonne tradotto dal latino in inglese, 1620 in f. fig. Opera di 18 fogli di stampa colle tavole in legno ben disegnate e stampate fra il testo.
    Escì quest’opera alla luce in latino con questo titolo: Quinque columnarum exacta detcriptio, atque delineatio cum simmetrica earum descriptione, conscriapta per Jo. Bloum, Tiguri 1560, e in tedesco fu riprodotta nel 1671. Rara a trovarsi in qualunque lingua.
  71. 440.BOFFRAND, Livre d’architecture contenant les principes généraux de cet art, Paris 1745, en f. fig. On y a joint la description de ce qui a été pratiqué pour fondre en bronze d’un soujet la figure equestre de Louis XIV. Ouvrage françois et latin, Paris 1743.
    L’opera d’architettura di questo autore scritta in latino e francese applica molti precetti delta poetica d’Orazio all’architettura. Il libro è fatto con molto accorgimento e saviezza. Questo è uno degli autori francesi più palladiani come può vedersi nelle 70 belle tavole intagliate in rame che stanno in quest’opera; dell’altra aggiuntavi, a suo luogo si parla.
  72. 441.BONARROTI Michel Angelo, Le porte di Roma nuo
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    vamente ed esattamente disegnate ed intagliate,
    Bologna 1787, in fol. fig.
    Uno scolaro del Bibiena, par nome Giovanni Lodovico Quadri, lasciò per morte incompleto il lavoro, che fu fatto terminare da Pio Panfili a spese di Lelio dalla Volpe editore. L’opera è scarsa, eseguita con poco gusto. Dopo il frontespizio è un avviso che istruisce di quanto sopra; indi il ritratto del Buonarroti e sette tavole.
  73. 442.BORROMINO Francesco, Opera cavata da’ suoi originali, cioè la chiesa e fabbrica della Sapienza di Roma colle vedute prospettiche, piante, alzato ec., Roma 1760, tav. 47. Aggiuntovi: Una raccolta di vasi diversi formati da illustri artefici antichi e di varie targhe di celebri architetti moderni, data in luce da Domenico de Rossi erede di Giovan Giacomo, disegnata e intagliata da Francesco Aquila, Roma 1713 . Sono tav. 51 in fol. grande ec.
    Le opere del Borromino sono concepite con profondità di sapere ed ornate con bizzarria stravagante che annuncia la maggior corruzione del gusto e i deliri dell’immaginazione. Pareva ella rivaleggiasse col suo antagonista il Bernini nell’inimicizia colla semplicità, gareggiando nella ricerca del falso. Le targhe che sono qui unite, in gran parte di quell’architetto, sembrano attestarlo evidentemente.
  74. 443.BOSROOM Simon, Libro d’architettura, estratto dall’opera di Vincenzo Scamozzi in lingua olandese, Amsterdam 1656, in fol. fig.
    Sono 50 tav. di buon disegno e diligente intaglio, e il frontespizio è figurato col ritratto dell’autore.
  75. 444.BOSSE Abraham, Traité des manières de dessiner les ordres de l’architecture antique en toutes leurs parties, Paris sans date, in fol. fig.
    Tavole 44 di bellissima, esecuzione, sulle quali il testo è intagliato. Vi si trova aggiunto
    :
  76. 445.BOSSE Abraham, Dos ordes des colonnes en Architecture. Con un frontespizio separato, in tutto 22 tavole al fine.
  77. 446.BOSSE Abraham, Réprcesentation geometrale de plusieurs parties de bastimens faite par le regles de l’architecture antique. Colla data di Parigi 1688, in fol. fig.
    Opera di 22 foglietti intagliati, tutto legato in un solo volume.
    80
  78. 447.De BOUELLES Charles, Gometrie pratique et nouvellement par luy revenue, augumentée et grandement enrichie, Paris 1551, en 8, fig.
    Con molte figure in legno dì edifici distribuite fra il testo.
  79. 448.De BOUELLES Charles, Aggiuntovi: Peleiier Jacques médecin et mathematicien de l’usage de la geometrie, Paris 1573, in 4, fig.
  80. 449.BRANCA Giovanni, Manuale di architettura con figure delineate da Filippo Vasconi, Roma 1718, in 12.
  81. 450.BRANCA Giovanni, Lo stesso corretto ed accresciuto, Roma 1772, in 8 pic.
    Queste due edizioni sono la seconda e la quarta, essendo comparsa la prima nel 1619 vivente l’autore: comodo e facile fu per gli scolari riputato questo manuale e di poca spesa e perciò ristampato più volte. L’opera è divisa in sei libri, con un’appendice di aforismi in materia idraulica e le tavole son 28.
  82. 451.BAISEUX, Traité du Beau essentiel dans les arts: applié particulierement à l’architecture, Paris 1690, in 2 vol. leg. in uno.
    In fronte al primo è il ritratto dell’autore fatto da Wille e tutta l’opera compresovi il testo è intagliata in rame. Le tavole dell’opera sono 98, ma nulla corrisponde al lusso enorme e al dispendio di sì fatta edizione poiché il bello, che prendesi per iscopo, si perde nei barbarismi d’un gusto falso, e nemico della semplicità, che doveva principalmente costituirlo.
  83. 452.BRUNO Spinelli Giovan Battista, Economia delle fabbriche e regola di tutti i materiali per costruire ogni fabbrica tanto urbana che rurale, Bologna 1698, in 4. Aggiuntovi la Risposta al Capitolo IV del libretto intitolato:Economia delle fabbriche fatta da un accademico clementino, Bologna 1721, in 12.
  84. 453.BRUNO Spinelli Giovan Battista, La stessa opera: seconda impressione con l’aggiunta della seconda parte contenente altri documenti sopra le fabbriche, Bologna 1708, in 4.
  85. 454.BRUNO Spinelli Giovan Battista, La stessa riprodotta da Guido Angelotti, Bologna 1765, in 4.
    Libro assai ben fatto per dar un’ idea del prezzo de’ materiali e della relazione, che ha questo Col il valore della mano d’opera con multi utili ragguagli.
    81
  86. 455.BULLANT Maître Jean, Reigle generale d’architecture de cinq manières de colonnes, livre enrichi de plusieurs autres, à l’example de l’antique, à Rouen 1647, in fol. fig.
    Sono 30 fogli che compongono il libro; e le tavole assai ben disegnate e intagliate in legno sono frapposte al testo. L’opera fu scritta nel 1564 e pubblicata in quel tempo. Questa seconda edizione non è però comune, né senza pregio e l’autore si mostra inteso delle dottrine vitruviane profondamente.
  87. 456.BULLET, L’architecture pratique qui comprende le detail du Toisé et du Devis des ouvrages de massonerie, charpenterie, menuiserie ec., Paris 1691, in 8.
    Con un frontespizio figurato e molte tavole in rame di bell’intaglio inserite fra il testo. Opera utile per le pratiche e i costumi e le leggi in materia edificatoria.
  88. 457.CALDERARI Otone, Disegni e scritti di architettura, vol. 2, Vicenza 1808 a 1815, fol. max. fig.
  89. 458.CALDERARI Otone, Aggiuntovi: Becega Tommaso Carlo, Saggio sull’architettura grecoromana, applicata alla costruzione del Teatro Moderno Italiano e sulle macchine teatrali, Venezia, nella tipografia di Alvisopoli, 1817, in fol. mass. figurato.
    Le tavole del Calderari potevano essere eseguite con più diligenza e più gusto anche per corrispondere alla semplice ed elegante dettatura del testo e alla nobiltà dei tipi. Le opere di questo amore sono pregevolissime e fanno conoscere come fosse egli allevato nella patria di Palladio; 46 tavole comprende il primo volume e 45 ne comprende il secondo. Finisce quest’opera con un avviso degli editori intorno al trattato degli ordini d’architettura, che sarà pubblicato in 4, corredato di 60 tavole, opera elaboratissima e profonda di questo dottissimo architetto.
    In cinque gran tavole, e in 40 pagine di testo il sig Becega presenta alcune nuove e sue particolari teorie, che ove reggessero alla pratica esecuzione senza incontrare inconvenienti, servirebbero alla costruzione di teatri d’una tal grandiosa magnificenza da venire a gara coi spettacoli dell’antica Roma. Ma le odierne abitudini, e la forza di mezzi privati non sembrano conciliarsi con quelle ipotesi.
  90. 459.CALEPIO Nicolino, Elementi d’architettura civile, Bergamo 1784, in 8, fig.
    Opera elementare di poco conto.
    82
  91. 460.CAMUSE de Mezieres, Le genie de l’architecture, ou l’analogie de celle art avec nos sensations, Paris 1780, en 8.
    Libretto esteso con qualche gusto, atto a intrattenere su questo argomento anche chi non conosca, o non voglia applicarsi allo studio profondo dell’architettura.
  92. 461.CAPRA Alessandroarchitetto e cittadino cremonese, La nuova architettura famigliare, Bologna 1678, in 4, fig.
    Prima edizione con molte tavole intagliate in legno fra il testo.
  93. 462.CAPRA Alessandroarchitetto e cittadino cremonese, La stessa divisa in 2 tomi. Aggiuntavi: La nuova architettura militare, Cremona 1717, in 4, fig.
    Edizione seconda con maggior numero di lav. in legno. Si estende molto quest’opera sulle macchine e meccaniche ed usi domestici delle arti.
  94. 463.CARAMUEL D. Juan, Architectura civil, recta y obliqua, considerada y dibuxada en el tempio de Jerusalem, en Vegeeven 1678, vol. 3, in fol. fig.
    Opera farraginosa con un volume intero di tavole 161, intagliate in rame, ove si parla e si presenta il tempio di Solomone e altre strane cose miste alle buone. Può riguardarsi come un magazzino indigesto di tutte le cognizioni riguardanti l’architettura.
  95. 464.CARLETTI Nicolo, Istituzioni d’architettura civile, vol. 2, Napoli 1772, in 4, fig.
    Sono in quest’opera 21 tavole cosi mal intagliate che non possono guidare che con incertezza la gioventù i precetti sono sani per l’arte, falsi pel gusto e gli esempi non atti ad alcuna pratica lineare.
  96. 465.CATANEO Pietro, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa de’ figliuoli di Aldo, 1554, in f. fig.
  97. 466.CATANEO Pietro, Aggiuntovi: Verantii Fausti siceni machinae novae rum declaratione latina, italica, hispanica, gallica et germanica, Venetiis, cum privilegiis, sine anno et impressoris nomine.
    Sono 49 tavole; aggiuntovi altre macchine e disegni vari.
  98. 467.CATANEO Pietro, Lo studio d’architettura civile sopra gli ornamenti di porte e finestre di Domenico de’ Rossi, italiano e tedesco. Auspurg senz’anno, in fol. fig. tavole 53.
    Il Veranzio non debb’essere di molto antica impressione
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    poiché dimostra le nuove Procuratie in una tavola della Piazza S. Marco di Venezia edificate col terzo piano ec. e quasi potrebbe determinarsi l’epoca, se il disegno è abbastanza fedele, giacché non vedesi la loggietta alla torre. Singolare è però il porsi lungo questa Piazza tre fontane, che egli pretendeva potere far sorgere d’acqua dolce con poco dispendio. Le tavole sono di meschino intaglio e le nozioni non troppo chiare e precise, non senza però qualche finezza di accorgimento.
  99. 468.CATANEO, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa dei figliuoli di Aldo, 1554, in fol. fig.
  100. 469.CATANEO Pietro, L’architettura, alla quale oltre all’esser stati dallo stesso autore rivisti, ordinati, e arricchiti i primi quattro libri per l’addietro stampati, sonosi aggiunti di più il 5, 6, 7 ed 8 libro, Venezia, Aldo, 1567, in fol. fig.
    Opera bene concepita e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno, intagliate in legno e inserite fra il testo. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini, la seconda a Francesco dei Medici.
  101. 470.CERATO Domenico Vicentino, Nuovo metodo per insegnare li cinque ordini d’architettura civile conforme le regole di Palladio e di Scamozzi ed alcune regole di geometria pratica, Padova 1784, in 4 vol. 2, legati in uno.
    Questo libro si annuncia particolarmente esser fatto a beneficio delle arti meccaniche de’ marangoni, muratori e taglia-pietra.
  102. 471.Du CERCEAU Jacobi Andronetii, De architectura opus ec., Lutetiae Parisiorum 1559, in fol. fig. Prima edizione.
    Questo libro contiene i piani e i disegni di 50 differenti edifici, al qual libro è aggiunta una collezione di 25 archi trionfali antichi e moderni dello stesso autore pubblicati nell’anno 1549, e da’ bibliografi non citati.
  103. 472.Du CERCEAU Jacobi Andronetii, Livre d’architecture contenant les plans et desseings de 50 bastimens tous differens ec., Paris, par Benoist Prevon, 1559.
    Le 50 tavole di nitido intaglio sono tutte precedute dalle dichiarazioni impresse con tipi eleganti. Tutte le opere dì questo autore sono da tenersi in maggior pregio della più parte di quelle che vennero dopo di lui. Riguardessi questo volume, come la prima parte del suo Trattato architettonico, a cui si accompagni il seguente.
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  104. 473.Du CERCEAU Jaques Androuet, Second livre d’architecture contenant plusieurs ordonances de cheminées, lucarnes, portes, fenêtres etc. Avec les desseins de dix sepultures toutes differentes, Paris, de l’imprimerie d’Andre Wechel, 1561, in fol. fig., sonovi 74 disegni intagliati in rame.
    Questo libro un po’ bizzarro nelle invenzioni conserva ancora alquanto del buono stile che fioriva allora più che in ogni tempo posteriore in Francia.
  105. 474.Du CERCEAU Jaques Androuet, Les plus excellents bâtimens de France, au quel sont designés les plans de 15 bastimens et de leur contenu, ensemble les élévations et singularitée d’un chascun, 2 vol., Paris 1607, legati in uno in fol. fig.
    Allettanti edifici sono illustrati nel secondo volume: opera che comprende quanto di più insigne produssero le arti in Francia nell’aureo secolo di Francesco, piena di preziose nozioni relative agli artisti di quell’età. Le tavole sono in rame, o intagliate con gusto.
  106. 475.CHAMBERS William, A treatise on the decorative part of civil architecture illustrated by fifty original and three additional plates ec. the third edition considerably augmented, London 1791, in fol.
    Opera di grande, ricca e bella esecuzione e invenzione: sono 53 grandi tavole intagliate in rame con molta accuratezza.
  107. 476.CIPRIANI Giovan Battista, Monumenti di fabbbriche antiche, estratti dai disegni dei più celebri autori, Roma dal1796 al 1803 , in 4, grande, fig. vol. 3.
    Questi tre tomi sono ciascuno composti di altrettanti volumetti ognuno riguardante l’illustrazione di qualche insigne edificio, preceduti da una pagina di testo, e da un frontespizio separato, il tutto intagliato in rame. II primo tomo contiene 86 tavole che illustrano dieci edifici. Otto compongono il secondo tomo che contiene 79 tav. Quattordici stanno nel terzo illustrati con tavole 136; opera di bella ed esatta erudizione.
  108. 477.LE CLERC, Traité d’architerture, avec des remarques et des observations très utiles, Paris 1714, 2 vol. in 4.
    Il secondo volume è consacrato alle sole figure, e contiene 181 tavole della più nitida incisione. Il testo si allontana spesso dai grandi maestri dell’arte e non è la più sicura guida
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    per chi non abbia l’accorgimento di scegliere il grano dal loglio.
  109. 478.Le CLERC, Traité de geometrie théorique, et pratique à l’usage des artistes, Paris 1774, in 8. Con 53 tavole in rame, il numero delle quali ricomincia ad ogni capitolo.
  110. 479.CLERMONT, L’arithmétique militaire, ou l’arithmétique pratique, divisée en trois parties, Paris 1733, in 4. — Aggiuntovi:la Geometrie pratique de l’ingenieur, ou l’art de mésurer: dediée a M. de Vauban, Paris 1733, in 4. Con 27 Tavole intagliate in rame.
  111. 480.CORDEMOY, Nouveau traité de toutes architectures utile aux entrepreneurs, aux ouvriers et à ceux qui foni bâtir ec., Paris, chez Coignard, 1706, in 12 fig.
    Con sette grandi tavole intagliate in rame: opera tratta quasi per intero da quella di Perrault de l’ordonance des cinq espéces de colonnes selon la méthode des anciens.
  112. 481.COSTA Jo. Fran. veneto, Aliquot aedificiorum ad Grecorum Romanorumquie morem extructorum schemata inventa, aereque incisa, in 4.
    Queste non sono che dodici cattive tavole all’acqua forte che non corrispondono in alcun modo al titolo.
  113. 482.COURTONE, Architecture moderne, ou l’art de bien bâtir pour toutes sortes de personnes, vol. 2, in 4, Paris 1728, fig., chez Jombert.
    Opera divisa in cinque parti, il cui secondo volume è tutto consecrato a cento cinquanta tavole intagliate in rame. L’epoca infelice pel gusto rende l’opera di mediocre pregio ec. Il nome di Courtone non è nel frontespizio e l’opera è annunciata anonima, ma trovasi segnato sotto alcune delle stampe.
  114. 483.CRISTIANI Gir. Franc., Dell’utilità e della dilettazione de’ modelli. Dissertazione, Brescia 1765, in 4. — Aggiuntovi: Altra dissertazione per confutare le idee innate, letta in Brescia in un’accademia letteraria, 1766, ivi. — Dell’armonica proporzione d’applicarsi all’architettura civile. Due dissertazioni epistolari a M. G. Bottari, 1767, ivi. — Allegazione legale idrostatica in una causa ver
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    tente tra li Sigg. Parisi e Colle di Roveredo
    , 1771, in 4, ivi.
    Tutte legate in un volume.
  115. 484.CRISTIANI, Trattato delle misure d’ogni genere, antiche e moderne: con note letterarie e fisicomatematiche, a giovamento di qualunque architetto, Roma 1760, in 4, fig.
    Tutte le opere di questo sommo matematico e ingegnere sono da tenersi in pregio fra le migliori di questo genere.
  116. 485.CUENOT F., Livre d’architectnre ou il enseigne la facilité de l’architecture et la reduction de chaque corp au petit pied., Annissy 1659, in fol. fig.
    Opera al di sotto della mediocrità, con 30 tavole compreso il frontispizio. II testo è intagliato in rame, con cattiva ortografia, d’incontro alle tavole.
  117. 486.DECHALES Claudii Francisci, Cursus seu mundus mathematicus, ubi de architectura civili et militari, de perspectiva et alia, Lugduni 1690, in fol. fig., vol. 4.
    Trattasi in quest’opera di prospettiva, di architettura, del taglio delle pietre, e di tutto ciò che può aver derivazione o sussidio dagli studi matematici. Ma nulla potrebbero apprendervi quelli clic non avessero ricevute buone instituzioni, poiché ciò che riguarda le belle arti è cosa accessoria e di cattivo gusto.
  118. 487.DECKER P., Libro d’architettura civile, ove molte invenzioni di palazzi reali, giardini, fontane e altri edifici sono dimostrati: diviso in tre parti. Stampato in Augusta dal 1711 al 1716, in gr. fol. fig.
    Compreso il frontespizio figurato, sono 132 tavole, delle quali alcune doppie e triple in grandezza. Opera di molto lavoro pel rame e di gusto infelice. La sola prima parte è preceduta da 4 fogli di testo in lingua tedesca.
  119. 488.DESGODETS, Les loix des bâtiments suivant le contarne de Paris. Avec les notes de M. Goupy: nouvelle édition augmentée de la conference des contùmes sur chaque article, Paris 1768, in 8.
    Ottimo libro, che presso d’ogni nazione sarebbe, utile secondo i diversi codici di legislazione, a fine di evitare ogiù sorta di contestazione, che deriva dall’ignorare i costumi e le leggi intorno gli edifici.
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  120. 489.DELAGARDETTE, Regles de cinq ordres d’architecture de Vignole; nouvelle édition intiérement refondue et enrichie de nouvelles planches, telles que le Pantheon de Rome. Cet ouvrage a pour suite les leçons élémentaires des ombres dans l’architecture par le même auteur, Paris 1797, in 4, fig.
    50 tavole diligentissime sono nella prima e 25 nella seconda opera Questo buon artista ha transfuso in tutte le sue opere il gusto che si era formato sullo studio dei monumenti antichi e dei migliori classici italiani.
  121. 490.DERAND Francois, L’architecture des voutes, ou l’art des traits et coupé des voutes, Paris, chez Sebastien Cramoisy, 1643, in fol. fig.
    Opera estesa con molta prolissità e complicazione e con infinito numero di dimostrazioni e figure in tavole 121, alla quale bisogna accordate un merito distinto per le grandi cognizioni pratiche e matematiche in essa raccolte.
  122. 491.DIETTERLIN Windelini, De quinque columnarum symmetrica distributione et variis eorumdem ornamentis, Argentinae 1593, in fol. fig.
    Libro dal quale rilevasi fino a qual seguo fosse già stata spinta la stravaganza e il sopracarico degli ornamenti nelle cose architettoniche, quantunque in un’epoca, in cui il gusto non era certamente corrotto in Italia, dal che potrebbe qualche cosa dedursi sulle sorgenti delle stravaganze ornamentali: sonovi 40 tavole compresovi il frontispizio. L’edizione è latina e francese. Gli esemplari non sono comuni e l’autore scrisse altre opere in questo gusto.
  123. 492.DUBUT, Architecture civile, maisons de ville et de campagne de toutes formes et de tous genres projectées pour être construites sur des terreins de differentes grandeurs, Paris, chez Eberhart, 1805, in fol. mass. fig.
    Volume senza testo, meno un foglio d’introduzione con 87 tavole e due tabelle figurate; ove in 49 piccole piante sono messe in paralello tra loro le proporzioni delle fabbriche contenute nell’opera. Avvi un merito in alcune distribuzioni interne per la comodità dell’abitare, molto più che per il gusto dell’esterna decorazione.
  124. 493.DUPUIS, Nouveau traité d’architecture, comprenant les cinq ordres des anciens avec un sexieme ordre, qui on nomine ordre français, Paris 1768, en 4, fig.
    Se fosse altrettanto purgato lo stile dell’architetto, come è
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    ritido il bulino con cui sono intagliate le 62 tavole di quest’opera sarebbe da ritenersi in maggior pregio. In fine sono 13 tabelle di proporzioni.
  125. 494.DURAND J. N. L., Précis des leçons d’architecture données à l’Ecole Polytechnique, 2 vol. in 4, Paris 1830.
    In questi due volumi contengonsi 64 tavole intagliate a contorni da Normand con moltissime figure in piccole dimensioni. L’autore segue un modo d’instituzioni suo nuovo e particolare, che servir potrebbe con qualche modificazione a indurre utili varietà nel sistema generale di questi insegnamenti.
  126. 495.DURERI Alberti nurembergen pictoris prestantissimi ec., Institutionum geometrioariun libri quatuor cum figuris, 1532 Parisis, ex officina Wechelii in fol. fig. Accedit eiusdem de Urbibuset arcis condendis, Parisiis 1535.
    La dottrina di Alberto Durero estesa in questo libro di geometria, fa conoscere come egli sapeva applicarla ad ogni modo dell’arte. Le tavole sono in legno, e vi si trovano gli elementi della prospettiva, dell’obiettiva, le proporzioni delle lettere ec. ec.
  127. 496.ERASMO Giovanni Giorgio, Notizia breve ma ragionata e fondamentale delle cinque colonne conosciute nella nobile arte dell’architettura, con una estesa istruzione come se ne debbano fare i disegni e i capitelli, Norimberga senza data. In tedesco, in fol. fig.
    Nel volume è aggiunta una numerosa serie di ornamenti del gusto più barbaro, che escisse mai dalla maggior corruzione delle arti.
  128. 497.ERASMO Giorgio Gasparo, cittadino di Norimberga, Libro delle colonne, o notizia fondamentale dei cinque ordini di architettura, secondo ne trattano M. Vitruvio, Jacopo Barozzio e Giovanni Bluman ed altri celebri architetti, Norimbergae 1667, in fol. fig. tedesco.
    Le tavole, compreso il frontispizio, intagliate in rame, sono 40, del gusto più barbaro che sia possibile, quantunque la scienza sia tolta da sorgenti si pure.
  129. 498.ERASMO Giorgio Gasparo, Altro esemplare colla data del 1672, in fol.
  130. 499.ESSAI sur l’architecture, Paris 1753, in 8.
    Operetta assai ben ordinata e piena di critica, ove la verit
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    à è sviluppata senza false prevenzioni né orgoglio nazionale.
  131. 500.EUCLIDE megarense, Ridotto all’integrità per il degno profess. Nicolò Tartalea bresciano, in Venezia per il Venturino Ruffinelli, 1543, in fol. fig.
    Questa è la prima versione di Euclide che ricomparve alla luce anche nel 1566. Le figure sono in legno impresse nei margini delle pagine. Edizione stampata con accuratezza in 240 foglietti.
  132. 501.FEA (Carlo), Progetto per una nuova edizione dell’architettura di Vitruvio, Roma 1788, in 8. Aggiuntovi il manifesto d’associazione per la Storia delle Arti del Disegno di Winkelmann fatta in Roma 1782, in 8, M. 62 e 31.
  133. 502.FÉLIBIEN, Des principes de l’architecture, de la sculpture, de la peinture et des autres arts, qui en dépendent, avec un dictionaire des termes propres à chacune de ces arts, Paris, chez Coignard, 1690 en 4, fig.
    Esemplare magnifico in mar. dor. della biblioteca di Colbert cui venne l’opera intitolata; con 65 tavole di bellissimo intaglio e le vignette incise da le Clerc. In tutte le opere di questo autore avvi una giudiziosa scelta di cognizioni, e molto gusto anche nella maniera di esporle.
  134. 503.FERROGIO Benedetto, Dell’utilità ed applicazione delle mattematiche all’architettura civile, Torino 1788, in 8.
  135. 504.FICHER, Livre d’architecture contenant les bâtimens antiques moins connus, ceux des arabes et des turques; l’architecture persanne et quelques bâtimens aussi de l’invention et dessin de l’auteur avec diverses vases antiques et quelques uns d’invention de l’auteur, 1623 Leipzig, in fol. oblong, fig. col testo francese e tedesco, libri V.
    Quest’opera presenta un’indigesta riunione di opere infedelmente tratte da altri e in parte sognate da questo architetto.
    II trarre dai racconti della storia edifici di cui non restano traccie è opera che esige infinita critica e l’imaginazione non basta, specialmente quando non è punto guidata dal gusto. Contiene il volume 84 tavole, dicui le ultime tredici rappresentano una collezione di vasi.
  136. 505.FOSSATI Giorgio. Storia dell’architettura nella quale, oltre le vite degli architetti, si esaminano l’o
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    rigine e i progressi dell’arte, adorna di molte tavole, t. I.,
    Venezia 1747, in 8, fig.
    Non apparve alla luce che questo solo tomo, il quale, come confessa l’autore nella sua prefazione, non è che una traduzione dell’opera di Félibien sull’architettura, a cui aggiunse molti rami, promettendo altri temi in seguito di suo conio, che non videro mai la luce. Le tavole, rappresentano molti dei principali edifici del mondo, sono 32.
  137. 506.FRANCART Jacques, Premier livre d’architecture, contenant diverses inventions de portes: en trois langues: allem., fran., lat., Bruxelles 1616, in fol.
    Opera al di sotto della mediocrità, che anticipa sul gusto infelice del secolo; con 21 tavole diligentemente intagliate.
  138. 507.FREART Laurentseigneur de Chambrai, Paralelle de l’architecture antique et de la moderne, avec un recueil des dix principaux auteurs qui ont écrit des cinq ordres, Paris, de l’imprimerie de Edine Martin, 1650, in fol. fig.
    Sonovi nel volume 40 magnifiche tavole intagliate in rame non comprese le vignette e il ritratto dell’autore in principio. Prima ed accuratissima edizione di un’opera insigne e preziosa per la sua esecuzione tipografica e calcografica, oltre le cognizioni riunite nel testo.
  139. 508.FREART Laurent, Le même parallele. Seconde édition augmentée des piedestaux de chaque ordre, Paris, chez Jombert de Barbou, sans date, in fol. fig.
    In quest’edizione le tavole quantunque in maggior numero sono mal contrafatte e il testo mutilato e inciso in rame dietro le tavole.
  140. 509.FREART Laurent, Le même parallele, Paris, chez Jombert, seconde édition, sans date, in fol. fig.
    Quantunque questa ristampa porti il titolo di seconda edizione, come la precedente, questa è in realtà una terza edizione ristampata molto dopo quella in cui il nome dell’editore Jombert va unito a quello di Barbou. Rimarcatisi in essa gli stessi difetti della precedente. Le due edizioni che hanno un raro pregio sono la prima, divenuta rarissima, e l’altra del 1702 che segue.
  141. 510.FREART Laurent, Parallele de l’architecture antique et de la moderne, avec un recueil des dix principaux auteurs, qui ont écrit des cinq ordres, Paris, chez Pierre Emery et Michel Brunet, 1702, in fol. fig.
    Magnifica ristampa con molti aumenti alla prima edizione di quest’opera e principalmente le parti in grande delle mo
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    danature della Colonna Trajana. Gli editori, che accrebbero l’opera di queste ultime 10 tavole, impiegarono le tavole originali della prima più antica edizione e non mutilarono, altri accrebbero anche il testo.
  142. 511.FRONTINI Sesti Julii, De aquaeductibus, Urbis Romae, Commentarius antiquae fidei restitutus, atque explicatus, opera et studio Ioannis Poleni, Patavii 1722, in 4.
    Opera arricchita di molti dottissimi prolegomeni e tavole intagliate in rame, e collocate fra a il testo.
  143. 512.GALILEI Galileo, Le operazioni del compasso geometrico e Militare. Dedicato al Seren. Principe di Toscana D. Cosano de’ Medici, Padova 1606, in fog. p. fig.
    Edizione stampata in numero di soli 60 esemplari. Le ragioni della quale scarsezza di copie l’autore fa conoscere in un avviso ai discreti lettori.
  144. 513.GALLACINI Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti, Venezia 1767, in fol.
  145. 514.GALLACINI Teofilo, Aggiuntevi: le Osservazioni di Antonio Visentini architetto veneto, cheservono di continuazione al trattato del Gallacini, Venezia 1772, in fol. fig.
    Scrisse il Gallacini la sua opera nella metà del 1600 e sebbene vi si trenino cose argute, non sono dettate da un discernimento troppo fino. Le tavole in rame sono inserite fra il testo. Non può negarsi che non siano però in questo libro utilissime riflessioni, ma oro misto a molta scoria. Il Visentini poi architetto di gusto depravato, sebbene pienissimo di cognizioni pratiche, aggiunse un libro inferiore di molto ali opera del Gallacini: poiché cercò gli errori in opere eseguite da architetti assai di lui peggiori, come dalle tavole di questo libro può vedersi, censurando con molta ragione i diffetti più palesi, che non meritavano certamente l’onore della critica.
  146. 515.GERLI Agostino, Opuscoli in materia d’architettura e relativi all’encausto degli antichi, ai pavimenti e alle macchine idrostatiche, alle prigioni, all’ultimare la chiesa di Seregno, Parma 1785, in fol.
    Le tavole di questi opuscoli intagliate in rame stanno ai ispettivi luoghi e l’autore era dotto di molto accorgimento.
  147. 516.GIARDINI Giovannida Forlì, Disegni diversi inven
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    tati, e delineati per lampadi, candelabri ed altri simili arredi,
    Roma 1714, in fol.
    L’epoca infelice per le opere di gusto, in cui furono pubblicati questi disegni intagliati da Massimilno Limpach di Praga, basta per relegare quest’opera fra i monumenti, che nella storia dell’arte attestano il decadimento a cui soggiacque in quel secolo: sono 100 tavole intagliate in rame.
  148. 517.GIOPPREDO Mario, Dell’architettura, parte prima, nella quale si tratta degli ordini dell’architettura de’ Greci e degl’Italiani e si danno le regole più spedite per disegnare, Napoli 1768, in fol. mass. Fig.
    Quest’autore aveva una felice natural disposizione per l’architettura e nell’opera sua, che non poté proseguire, come sembrava disposto a fare, per essere mancato a’ vivi, travedasi il buon gusto in quanto imitò e studiò Vitruvio e il cattivo per la pessima istruzione che ebbe da Martino Bonocore suo istitutore. Le 31 tavole sono di nitido e bell’intaglio in grandiosa dimensione incise da Francesco Gemignani.
  149. 518.GRAPALDI Francisci Maria, De partibus aedium, editio princeps, sine loco et anno.
    Nella prima carta sono due epigrammi l’uno del Beroaldo, l’altro del Grapaldi a Orlando Pallavicino: segue un secondo foglietto colla dedica allo stesso Pallavicino; e incomincia subito il testo diviso in due libri. In fine termina con un indirizzo dello stampatore Angelo Ugoletto parmense al lettore. Senza che siavi espressamente segno di luogo, ed anno e di contro nell’ultimo foglietto sono 8 versi di Bernardino Sassoguidano modenese e la marca dell’Ugoletto. Sono in tutto 194 foglietti di stampa in bei caratteri rotondi, esemplare bellissimo in mar. dor. di un’opera da tenersi in pregio.
  150. 519.GRAPALDI Francisci Maria, De partibus aedium cum additamentis: Franciscus Ugoletus parmensis impressit anno 1506, die decimo Maii, in 4, parv.
    Sono in questa seconda edizione aggiunte le tavole delle materie che occupano 15 foglietti.
  151. 520.GRAPALDI Francisci Maria, Idem, addita modo verborum explicatione, Parma, per accuratissimos impressores Octavianiun Saladum et Franciscum Ugoletum, 1516, in 4 parv.
    In questa edizione è aggiunta la spiegazione dei vocaboli a maniera di lessico, che incomincia dal foglio 135 e va sino al fine al 265. Edizione completa.
  152. 521.GRAPALDI Francisci Maria, Idem. Basilea, apud Joan. Valderianum, 1553, in 4. par.
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  153. 522.GRAPALDI, Idem, Basilea, ex officina Valderiana, 1541, in 4 par.
    Queste due ultime edizioni non sono che ristampe della seconda di Parma del l506.
  154. 523.GROHMANN J. G., Recueil de dessins d’une exécution peu dispendieuse contenants des plans des petites maisons de campagne, pavillons, temples, hermitages etc. etc., à Venise, chez Remondini, 1805, in 4, fig., M. 92.
    Quest’opera è fatta per la costruzione dei giardini moderni detti all’inglese e contiene 37 tavole intagliate in rame senza alcun testo.
  155. 524.GUARINI Padre D. Guarino, Del modo di misurare le fabbriche, Torino 1674, in 8, fig.
    Se nelle opere architettoniche di questo autore la barbarie del gusto spaventa chi voglia esaminarle, in questa rimanisi talmente ingolfato nell’astrusa pompa che egli fa di nozioni matematiche per metter in evidenza se stesso, che un artista non sarebbe trovarvi né capo, né coda per quanto fosse iniziato negli studi geometrici. Le figure sono intagliate in legno e frapposte al testo.
  156. 525.GUARINI Padre D. Guarino, Disegni d’architettura civile ed ecclesiastica, Torino 1668, in fol. fig.
    Un avviso al lettore indica che, essendo morto il padre Guarino avanti che potessero pubblicarsi le sue opere d’architettura, il pubblico, (o lo stampatore) era così impaziente di farne noti i disegni, che si diedero alla luce separati dal testo. Le medesime tavole servirono all’opera dell’Architettura civile.
  157. 526.GUARINI Padre D. Guarino, Architettura civile, opera postuma dedicata a S. R. Maestà, Torino 1737, vol. 2 in fol. fig.
    Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata, dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
  158. 527.HALL James, Essay on the origin and principles of gothic architecture, London 1813, in 4, fig.
    L’opera è stampata magnificamente e comprende 60 tavole intagliate con brio, compresovi il frontespizio.
  159. 528.HOPPUS E., The gentelman and builder’s repository
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    or architecture display'd. ec.,
    London 1760, in 4. fig.
    Opera d’architettura che rende un conto preciso dello stato di quest’arte in Inghilterra avanti che risorgesse un gusto migliore, coll’applicazione degli studi fatti sulle antichità. Con 90 tavole in rame non compresa la veduta del Palazzo del Lord Maire di Londra, che prende il frontispizio: tutte disegnate dall’autore e intagliate da B. Cole.
  160. 529.HUBK, Réflexions sur l’architecture, Konisberg 1765, in 8.
    Opuscoletto esteso con molta indipendenza e nessuna servilità di opinioni.
  161. 530.HUET J. C., Paralelle des temples anciens, gothiques et modernes, Paris 1809, in 8, M. 102.
  162. 531.JOMBERT, Architecture moderne ou l’art de bien bâtir puur toute sorte de personnes, 2 vol. en 4. 1728, fig., chez Jombert.
    Quest’opera non è che la riproduzione di quella di Briseux.
  163. 532.JONES Inigo and others designs published by J. Ware in 4 p.
    Questa raccolta di piccoli monumenti, come cammini, scale, porte, finestre, soffitti ed altro, de’ principali palazzi d’Inghilterra è una scelta che fu diretta dal gusto del C. di Burlington. Le tavole sono 53, d’intaglio diligente.
  164. 533.JONES, The designs consisting in plans and elevations for public and private buildings pubblished by William Kent with some additional designs, vol. 2 legati in uno, London 1770, in fol. mass. fig.
    Questo architetto a giusto titolo può dirsi il Palladio dell’Inghilterra, la quale troppo presto si scostò dalla purità del suo stile: 73 tavole contiene il primo volume: e 63 il secondo, nelle quali si vede come avrebbe potuto gareggiare l’anglica colla romana magnificenza; se per bizzarria di novità non si fosse abbandonata troppo presto l’ultima direzione che questo maestro aveva data a simili studi.
  165. 534.JOUSSE Mathurin, Le secret d’architecture découvrant fidellement les traits géometriques, coupés et debolement nécessaires dans les bâtimens; à la Flêche 1642, in fol. fig.
    Opera stimata per le cognizioni profonde di pratica e di matematica applicata all’architettura, ritenuta anche rara dal de Bure. Le tavole in legno sono inserite fra il testo: nulla
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    verte su ciò che è delineazione degli ordini, o parti orna mentali dell’architettura.
  166. 535.Izzo S. I. Jo. Bapt., Elementa architecturae civilis in usum Collegii Theresiani, Vindobonae 1764, in 8, fig. con 30 tavole in rame. Opera superficiale e di cattivo gusto.
  167. 536.Izzo S. I. Jo. Bapt., Elementa architecturae militaris. Tomulus primus de arte muniendi, pars secunda de operibus externis etc., Vindobonae 1765, in 8. fig. con 39 tav.
  168. 537.KRAMMER Gabriel, Architectura. In lingua tedesca, Praga, in fol., 1606, per cura di Marco Sadeler.
    Le tavole portano la marca di Gab. Krammer e l’anno 1599. Gli esempi tratti dagli ordini e i loro ornamenti sono tutto ciò che di più barbaro escisse dagli umani deliri in 28 tavole, cui sono aggiunte altre tavole di prospettive inventate da Uriese, da Dom. Custodi, pubblicate da Steff. Scolari in Venezia.
  169. 538.LABACCO Antonio, Libro appartenente all’architettura, impresso in Roma 1558 .Aggiuntovi:Barozzio Giacomo da Vignola, Regola delli cinque ordini d’architettura, senza luogo ed anno: in fol. fig.
    É la prima e più splendida edizione di quest’opera, consistente in 32 tavole in foglio.
    In fine è il libro estraordinario di architettura di Sebastiano Serlio contenente 50 porte, Lione, presso Guglielmo Rovinio, 1560, in fol. fig.
    In quest’opera di Labacco ove le tavole sono sommamente preziose per la bellezza dell’intaglio importa conoscere il loro numero, distribuzione e contraffazione. Comincia l’opera col frontispizio figurato e in un cartello: Libro d’Antonio Labacco appartenente a l’architettura nel quale si figurano alcune notabili antichità di Roma: nel foglio susseguente Impresso in Roma in Casa Nostra negli anni del Signore 1558 con Privilegi che per 10 anni prossimi niuno ardisca imprimerlo ec. A tergo è il Privilegio di Paolo III; nel secondo foglio quello di Giulio III: a tergo di questo il Privilegio di Paolo III, ove si richiamano i privilegi anteriori: nel terzo foglio il Privilegio della Signoria di Venezia colla data del 1552: a tergo del quale l’avviso di Antonio Labacco ai lettori. Cominciano le tavole colla pianta della mole di Adriano che in un angolo superiore della lamina ha il numero 5; e procedono per 26 fogli fino alla tavola numero 30, che essendo doppia ha li due numeri 29 e 30 e rappresenta il porto di Traiano. Viene una carta impressa di testo intorno questa tavo
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    la che occupa due pagine senza esser numerate e sono in luogo del 31 e 32: e il libro finisce con altre 4 tavole e l’ultimo numero 36.
    Siccome pochi sono i fogli d’impressione a caratteri, cosi ad ogni anno si andarono ristampando esemplari di quest’opera ricercatissima, e fra le più belle d’antichità romane, e gli stampatori mettevano sempre gli anni addietro per screditare il meno possibile le ristampe. Uno dei segnali di contraffazione d’altra edizione, portante la medesima data di questa, è nello scritto del secondo foglietto. Poiché in vece dì NEGL’ sta scritto NE GL’: oltre la diversità dei caratteri rotondi e le stampe che sono più logore: e in un altro esemplare che porta la data del 1507, quantunque di vari anni a questa posteriore, trovasi un fiore sotto l’ultima parola di questo foglietto medesimo. Non abbiamo veduti esemplari colla data del 1552, contemporanei al Privilegio della Signoria diVenezia, che dovrebbero essere senza il privilegio de’ papi posteriori, quando realmente non seguisse la stampa molto dopo.
  170. 539.LABACCO, Libro appartenente all’architettura, impresso in Roma in casa nostra negli anni del Signore 1559, con 36 carte delle quali una forma le dedicatorie e altre tre esprimono i privilegi in fol. fig.
    È da notarsi che la data è contraffatta.
  171. 540.LABACCO, L’istessa opera stampata in Roma negli anni del Signore 1557.
    A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
  172. 541.LABACCO, Libro appartenente all’architettura, nei quale si figurano alcune notabili antichità di Roma.
    Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig. Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi Speculum Romanie magnificentiae.
  173. 542.De LANTERI da Paratico bresciano,Due dialoghi del modo di disegnar le piante delle fortezze secondo Euclide e del modo di comporre i modelli per
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    disegnare le piante delle città,
    Venezia, Valgrisio, 1557, in 4 pic. fig.
    Edizione elegante in bei caratteri corsivi, colle figure in legno fra il testo. Questo autore fu uno dei più insigni ingegneri del suo tempo.
  174. 543.LAVALLÉE Poussin, Nouvelle collection d’arabesques propres à la decoration des appartemens dessinées à Rome par L. P., et autres celebres artistes modernes et gravées par Guyot, Paris, chez Treuttel et Wurtz etc., in 4, gr. fig.
    Sono in quaderni di quattro stampe per ciascuno, componenti la collezione di 40 tavole con pochi cenni illustrativi e una notizia istorica sugli arabeschi del Sig. Alessandro Lenoir.
  175. 544.LAUDROMO Sitonio, Saggio dell’architettura civile, ovvero regole pratiche di capimastri e padroni di fabbriche. Edizione seconda, Milano 1770, in 8.
    Libro pieno di pratiche e avvertenze per le comodità interne negli edifici.
  176. 545.LAUGIER, Essai sur l’architecture: nouvelle édition avec un dictionnaire des termes et des planches qui en facilitent l’explication, Paris 1733, en 8, fig.
    Con un avvertimento di 32 pagine l’autore risponde in questa seconda edizione alle censure crudeli che erano state pubblicate intorno l’opera sua in un opuscolo examen d’un essai sur l’architecture. A noi sembra che questo saggio sia pieno di utili avvertenze, ma forse per alcune sincerità andava a ferire con qualche forza alcuni artisti di cattivo gusto (che in quel tempo non mancavano) e si dolsero senza misura della sempre odiata verità.
  177. 546.LACTERBACH Bald. Jo., Proporzioni de’ cinqne ordini di architettura, Lipsia 1706, in 12, fig. in lingua tedesca.
    Col frontespizio figurato e 31 tavole in rame, incise con accuratezza.
  178. 547.LEONCINI Giuseppe, Instrutioni architettoniche pratiche concernenti le parti principali degli edifici delle case, secondo la dottrina di Vitruvio e d’altri autori, Roma 1697, in 8, fig .
    Libretto curioso, e non comune, con poche tavole collocate tra il testo.
  179. 548.LINCTENS (Georg. Henrici), Dissertatio iuridica de
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    jure aedificandi in suo,
    Aldtorfii Nord, 1723, in 4, M. 45.
  180. 549.LODOLI (Carlo P.), Elementi dell’architettura lodoliana, ossia l’arte del fabbricare con solidità scientifica e con eleganza non capricciosa. Lib. II, vol. I, Roma 1786. Non fu mai stampato che il primo volume, M. 15.
    Opera singolare: sotto il ritratto dell’autore vennero incise queste parole forse il Socrate architetto. Questo frate pieno d’ingegno, di critica, di bizzaria, compose sempre lo sue opere a maniera di apologi e di satire: e comincia anche qui con un apologo che l’autore indirizza a chi vorrà sentenziare il suo libro prima di leggerlo: poi si giustifica d’aver scritto sull’architettura senza essere architetto. Vedi all’artic. Descrizione.
  181. 550.De LUBERSAC L’abbé, Discours sur les monuments pubblics de tous les âges et de tous les peuples connus, suivi d’une description du monument projeté à la gloire de Lovis XVI et de la France, Paris 1755, in fol. fig.
    Le due tavole in gran foglio, che annunziano il pensiero dell’autore, par troppo fanno conoscere l’infelicità del suo gusto: quantunque nell’opera siano alcune nozioni che fanno conoscere il suo criterio nelle teorie.
  182. 551.MANETTI Alessandro, Studio degli ordini d’architettura, Firenze 1808, in fol., M. 83
    Due parti raccolte in un volume ricco di 25 tavole in contorni con molto lusso di tipi e di carta e con copiose dottrine: opera sagacemente inventata per uso delle scuole.
  183. 552.MARCHETTI Giovanni, Trattato del compasso di proporzione, Milano 1759, ad istruzione del Collegio de’ nobili di Milano, in 8. fig. con una gran tavola in fine.
  184. 553.MARCHI Francesco, Architettura militare illustrata da Luigi Marini, Roma 1810 in 4 gr., tomi 3 legati in 6 volumi. Con due volumi in foglio atlantico, che contengono le tavole.
    Furono tirate anche alcune copie del testo nella stessa carta grande delle tavole e vide la luce a spese d’un gran mecenate, caldo di vero zelo, per la gloria italiana. Questa è la più splendida fra le opere che trattino dell’arte militare. Si era già resa introvabile l’antica edizione di Brescia del 1599 e da questo motivo fa indotto il Duca Melzi a incaricare il
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    sig. Marini di questa edizione preceduta da molti prolegomeni, da una biblioteca storico-critica di fortificazione, da una nuova lezione e commenti del testo e finalmente dell’antico testo originale. Il tutto illustrato da copiosissime tavole.
  185. 554.MARGARITA Philosophica Ubi de architectura et alia. Argentinae 1512, in 4, fig. AcceditBoetii libri duo de arithmetica, Venetiis 1488. Editio Princeps.
  186. 555.MAROT Jean, Recueil des plans, profils et élévations des plusieurs palais, chàteaux, eglises, sépultures, grottes et autels bâtis dans Paris, senza data, in fol. pic. fig.
    Prima edizione delle opere architettoniche di questo autore: freschissimo esemplare contenente 125 tavole.
  187. 556.MAROT Jean, Petit oeuvre d’architecture, Paris 1764, in fol fig.
    Qui furono riunite molte opere diverse di questo autore, intagliate con molto gusto e pubblicate da Mariette, le quali non hanno la freschezza della prima edizione senza data, non citata da’ bibliografi. Questo esemplare è composto nelle prima parte di 122 tavole; nella seconda che contiene i mausolei e sepolcri 19; altari e cappelle 18; porte 21; tempietti 36.
  188. 557.MARQUEZ D. Pietro Gias., Delle case di città degli antichi Romani secondo la dottrina di Vitruvio, Roma 1793, in 8, fig.
    Con sei tavole in rame, opera piena d’erudizione e ingegnosa.
  189. 558.MARQUEZ D. Pietro Gias., Due antichi monumenti d’architettura messicana illustrati, Roma 1804, in 8, fig.
    Con 4 tavole in rame.
  190. 559.MARQUEZ D. Pietro Gias., Delle ville di Plinio il giovine con un’appendice sugli atrii della S. Scrittura e gli scamilli impari di Vitruvio, Roma 1796, in 4, fig.
    In quest’ultimo opuscolo l’interpretazione degli scannili troverà certamente pochi seguaci.
  191. 560.MARQUEZ D. Pietro Gias., Dell’ordine dorico, Ricerche dedicate all’Accademia di Saragozza, Roma 1803, in 8, fig.
    Con 10 tavole in rame. Operetta piena di avvertimenti giudiziosi, fondata sui principi dell’arte specialmente teorici.
  192. 561.MARQUEZ D. Pietro Gias., Esercitazioni architettoniche sopra gli spettacoli degli antichi con un’appendice sul bello in generale, Roma 1808, in 4, fig.
    Con 27 figure dimostrative, in 3 grandi tavole. Questo dot
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    to Messicano sparse una copiosissima erudizione in tutte te sue opere, che meritano di stare fra le più utili e istruttive in queste materie.
  193. 562.MASI Girolamo, Teoria e pratica di architettura civile per istruzione della gioventù, specialmente romana, Roma 1788, in fol. fig.
    Sonovi tredici gran tavole al fine, precedute da un dizionario compendioso d’architettura civile. Trattasi la materia per costituire un buon pratico, e non perdutisi di vista tutte le istruzioni teoriche, tutte le misure delle varie nazioni comparate, tutte le indicazioni succinte degli autori di questa materia; in fine può dirsi essere un eccellente libro elementare in un senso diverso affatto dalle altre instituzioni.
  194. 563.MAUCLERC Julien, Traité d’architecture suivant Vitruve où il est traité des cinq ordres des colonnes, designez et mis en lumière par Pierre Daret graveur duroy, Paris 1648, in fol. fig.
    La prima tavola che precede le 50 figure contiene il ritratto di Mauclerc dipinto e intagliato di sua mano: fu levato (ma non abbastanza) dal rame il millesimo e sul nostro esemplare, che è di prima bellezza, si legge 1535, del qual autore non troviamo citazioni. Ma è da tenersi in gran pregio per le tavole di bella e nitida incisione. Pietro Daret aggiunse a quest’opera le misure e proporzioni d’altri maestri, siccome egli avvisa nel frontespizio. E infatti Mauclerc non poteva parlare di Palladio, di Vignola, di Scamozzi, le cui opere non erano vivente lui conosciute; e perciò vedesi che le cinque tavole dalla 45 alla 48 inclusive, nelle quali si presentano questi paralelli, sono d’altro bulino ed aggiunte da Pietro Daret all’opera di Mauclerc, le altre tavole avendo tutte la marca del primo autore. Quanto al testo si riconosce derivar le nozioni da Vitruvio, ma succintamente, e confusamente ed eludendo passi difficili, come quelli sulla voluta ionica, sugli scamilli ec.
  195. 564.MÉMOIRES critiques d’architecture contenantes l’idée de la vraye et de la fausse architecture; une instruction sur les trompéries des ouvriers, une dissertatition sur la formation des mineraux et leur emploi, sur la qualità de la fumée et de la manière d’y remédier et sur d’autres matières non encore éclaircies, Paris 1702, en 12.
    Libretto piccantissimo e pieno di sali e di critica singolare.
  196. 565.MILIZIA Francesco, Roma, delle belle arti del dise
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    gno: parte prima: dell’architettura civile,
    Bassano 1787, in 8.
  197. 566.MILIZIA Francesco, Principi d’architettura civile, 1785, vol. 3 in 8, fig.
    Con otto tavole in rame. Opera piena di critica approfonditissima e scritta con libertà di pensare e sapere sommo.
  198. 567.MILIZIA Francesco, Indice di figure relative ai principi d’architettura civile, disegnate ed incise in 27 tavole da Giovan Battista Cipriani sanese, Roma 1800, in 8 fig. – Aggiuntevi:Notizie di Francesco Milizia scritte di lui medesimo con un catalogo delle sue opere, dai torchi remondinani, 1804.
    Giovan Battista Cipriani fu assistito e diretto dall’autore per il disegno e intaglio di queste tavole che deggiono applicarsi, 10 al primo tomo dell’Architettura civile, 12 al secondo e 5 al terzo, oltre le 8 che a quest’ultimo ne ha date lo stesso Milizia.
  199. 568.>MISCELLANEA di molte stampe d’ornamenti, di figure ec.
    Comincia col libro dei grotteschi di Simone Vovet intagliati da Dovigny. Poi gli ornati di Ducerrean intagliati da Poilly, gli ornati di Raffaello pubblicati da la Guertiere, i fregi del Mitelli; le Bar [...] de Pieret e molte statue e figure prese da Rafaello pubblicate da Mariette; in tutto dugento [...].
  200. 569.MITELLI Agostino, Fregi dell’architettura presso Giangiacomo de’ Bossi, in Roma, in fol. contenente 25 carte di grotteschi in 49 colonne.– Aggiuntevi: otto tavole di antiche fabbriche e fontane e fragmenti di monumenti in diversi paesi d’Italia, come la fabbrica dell’orologio in Piazza San Marco di Venezia, avanti che vi fossero poste le colonne, la fontana di Bologna colla data 1563, due capitelli singolari colla data 1537 e la marca P. S. (Petri Nobilitas Formis) alcuni grotteschi intagliati da Enea Vico, colla data 1541. – Libro di catafalchi e tabernacoli con vari altri disegni tratti da diverse opere; colle porte di Michel Angelo; tav. 21 riunite e pubblicate da Giovanni Giacomo de’ Bossi. – Il funerale fatto nel 1661 al cardinal Mazarini, tav. 8, ove è la bellissima stampa emblematica del Gallestruzzi.
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    – La festa fatta in Roma ai 28 febb. 1634, data in luce da Vitale Mascardi con molte altre feste, trionfi, scenari, prospettive, di Remigio Cantagallina e di Giulio Parigi, per le nozze dei Principi di Toscana nel 1608, tav. 7 e altri spettacoli teatrali disegnati da Francesco Grimaldi bolognese con in fine 22 vedute prospettiche antiche ripubblicate nel 1647 da Giovan Giacomo de’ Rossi.
  201. 570.MONTANO Giovan Battistamilanese, Libro d’architettura con diversi ornamenti cavati dall’antico, Roma 1624, in fol. fig.
    Quest’opera è di 40 tav. edizione originale; segue poi la scelta di vari tempietti antichi, Roma, presso il Soria, 1624: sono tavole 6 vengono in seguito diversi ornamenti capricciosi per depositi e altari, Roma 1625; sono tavole 40. Finisce il volume coi tabernacoli diversi nuovamente inventati da Giovan Battista Montano: Roma 1618: sono tavole 24 in fol. fig., il tutto dato in luce da Giovan Battista Soria romano. Il Montano si intitola intagliatore di legname eccellentissimo, di questo volume quantunque s’incominci ad inclinare al gusto falso, vedesi però quanto l’autore fosse valente.
  202. 571.MONTANO Giovan Battistamilanese, Architettura con diversi ornamenti cavati dall’antico, Roma 1684, in fol. fig., presso Giovan Giacomo de’ Rossi.
    Questa è una ristampa dell’edizione originale precedente cui il de’ Rossi aggiunse due figure nel fine: esemplare in carta distinta. Quest’opera con frontespizio figurato e col ritratto dell’autore è composta da 42 tavole con una quantità di preziosi e scelti fragmenti della buona architettura.
  203. 572.MONTECUCOLI Raimondo, Opere illustrate da Ugo Foscolo, Milano, per Luigi Mussi, 1807, vol. 2, in fol. fig.
    Edizione splendidissima col ritratto di Montecucoli in principio intagliato da Rosaspina e due tavole in fine del 2 volume, della quale non vennero stampati che 170 esemplari. Fu dedicata al ministro della guerra, il generale Cafarelli. Cominciano alcuni avvertimenti dell’illustratore, segue l’elogio di Montecucoli fatto da Agostino Paradisi il vecchio; poi vengono gli Aforismi dell’arte bellica, lib. unico, terminati dalle considerazioni dell’editore. Nel vol. 2 sono i Commentari delle guerre nell’Ungheria, Libri due: Il sistema dell’arte bellica: 5 Lettere inedite e alcune considerazioni dell’editore nel fine. Opera delle più commendevoli, escite dai torchi italiani nel principio di questo secolo.
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  204. 573.Le MUET, Traité des cinq ordres d’architecture, dont se sont servi les anciens: traduit du Palladio: Augmenté des nouvelless inventions pour l’art de bien bâtir, avec un traité des galéries, entrées, salles etc., Paris, chez l’Anglois, 1645, en 8, fig.
    Questo elegantissimo libretto ha tutto il suo testo egualmente che le tavole intagliate in rame.
  205. 574.Le MUET, Maniere de bien bâtir pour toute sorte de personnes, Paris, chez l’Anglois, 1647. On y a reuni les augmentàtions des nouveaux bâtimens faits en France par le même, Paris 1647, in fol. fig.
    Questa è la seconda edizione contenente maggior numero di tavole della prima, che è del 1623; ne comparvero posteriormente altre tre, delle quali una senza data. Libro meritevole di stima, poiché esteso da un valente architetto che può ritenersi fra primi che si dessero cura della interna comodità nella distribuzione. Compreso il frontispizio figurato, le tavole sono 85, intagliate in rame con diligenza.
  206. 575.Le MUET, Maniere de bâtir pour toute sortes de personnes, Paris, chez Jombert et Barbou, senza data, in fol. fig.
    Falsamente questa si intitola egualmente seconda edizione, quantunque quattro almeno deggiono averla preceduta. Dopo il frontespizio è il ritratto dell’autore e seguono poi le tavole d’altro intaglio unite al testo, parimente inciso in rame. Le tavole sono 106 e forse gli editori intesero di dirla seconda edizione, in riguardo agiuntagli, mentre in tutte le precedenti avevano servito le tavole originali.
  207. 576.NAPIONE di Cocconnato, Conte, Monumenti dell’architettura antica, vol. 3, in 8, Pisa, presso Niccolo Capurro, 1820.
    Sono 34 lettere sull’architettura romana, sulla greca, sull’egizia. Il terzo volume termina con varie osservazioni sull’origine delle stampe delle figure in legno ed in rame. Opera pubblicata ai primi di questo anno 1821.
  208. 577.NATIVELLE Pierre, Nouveau traité d’architecture contenant les cinq ordres suivant les quatres auteurs les plus approuvés, enrichi de 125 planches, 2 vol. in fol. atlant, Paris, chez Dupuis, 1729.
    Nel primo volume sono dati gli ordini secondo il Vignola col suo proprio testo e le interpretazioni; un secondo sono dati i medesimi ordini secondo il testo di Palladio. Le tavole in grandissima dimensione sono intagliate con gran lusso, m
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    le parti ornamentali in ciascuna dimostrazione degli ordini, eseguite poi secondo il gusto e l’idea dell’autore, in tempi di corruzione nelle arti, deturpano un’opera che è concepita assai grandiosamente.
  209. 578.NAVONE Giovan Domenicoe Cipriani Giovan Battista, Nuovo metodo per apprendere le teorie e le pratiche dell’architettura civile sopivi una nuova raccolto dei più cospicui esemplari di Roma, misurati, ed incisi collo annotazioni dell’Abb. Niccola Mari, Roma, dai torchi di Luigi Perego Salvioni, Parte I, 1794, in fol. fig.
    La bella esecuzione dei prospetti e delle piante lascia bramare una maggiore precisione nelle tavole dei dettagli, che sono prodotti con qualche negligenza e in piccola forma sono in tutto 55 tavole.
  210. 579.NELLI Giovan Battista, Discorsi di architettura: colla vita del medesimo e due ragionamenti sopra le cupole di Alessandro Cecchini, Firenze 1753, in 4, fig.
    Col ritratto dell’autore, e tre tavole in rame. Questi discorsi sono pieni di dottrine, e i ragionamenti sulle cupole egualmente rendono ragione d’interessantissimi artifici.
  211. 580.NERALCO P. A., I tre ordini d’architettura, dorico, ionico e corintio, tratti dalle più insigni fabbriche di Roma, Roma 1744, in fol. fig.
    Sotto questo nome d’Arcadia intendasi Monsignor Ercolani. Edizione di qualche lusso apparente, non agguagliato dal merito dell’opera, come il dimostrano le 61 tavole del volume. In fine sta una descrizione del Colosseo romano, del Panteon e del tempio vaticano, con altre 15 tavole.
  212. 581.NOBILE (Pietro), Progetti di monumenti architettonici immaginati pel trionfo degli alleati nel1814, Trieste detto anno, in 4, M. 25.
  213. 582.ODDI Orazio da Urbino, Dello squadro, trattato, Milano 1625, in 4, picc. fig.
    Le numerose figure collocate fra il testo sono chiaramente disegnate e la materia è trattata con ordine e precisione.
  214. 583.OPERNORD, Livre contenant 12 cartouches propres aux édifìces et aux ouvrages de tous les beaux arts, in fol. obl.
    Trovansi queste unite in un volume con altre tavole di decorazioni d’interne parti negli edifici di un gusto detestabile.
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  215. 584.De l’ORME Philibert, Le premier tome de l’architecture, Paris, chez Morél, 1568, in fol. fig.
    Questo contiene 19 libri d’architettura di questo autore e deve riguardarsi come opera completa, giacché le traité de la Charpente forma un trattato separato, sebbeue potesse intitolarsi il secondo tomo di quest’opera. Questo architetto è il padre dell’arte in Francia e il migliore scrittore in questa materia; nella quale col progresso dell’età peggiorò il gusto, quantunque i modi di esecuzione si perfezionassero, il libro è buono, e le tavole copiosissime in legno sono di bellissima esecuzione, massimamente i capitelli corinti e le trabeazioni ornate, che sebbene intagliate in legno si direbbero incise in rame: sono queste frapposte alla bella edizione del testo. L’opera è dedicata Caterina dei Medici, madre di Carlo IX. Magnifico e raro esemplare.
  216. 585.De l’ORME Philibert, Nouvelles inventions pour bien bastir et à petits frais trouvées à Agueres. Paris 1578, in fol. fig.
    Opera dedicata a Carlo IX con un bellissimo ritratto dell’autore in legno. Questo è il trattato della Charpente, meritamente stimato come una delle più belle produzioni dell’autore e del secolo, con bellissime tavole in legno fra il testo. In fine: Paris, de l’imprimerie de Hieroime de Marnef et Giul. Cavellat, 1576.
  217. 586.ORSINI Latino, Trattato del radio latino, con i Commentari del P. Ignazio Danti, Roma 1586, in 8, fig.
    Ottimo opuscoletto di 112 pagine ben impresso con buone tavole in legno riportate fra il testo.
  218. 587.ORTIZ (Jos. Fran.), Abaton reseratum, sive gemina declaratio duorum iocorum obscurorum, M. Vitruvii, Romae 1781, in 8, fig., M. 62.
    Nel frontespizio è un sole nascente e quattro tavole in fine.
  219. 588.OSII Theodati, De architecturae et agrimensurae nobilitate, Mediolani 1639, in 8.
    Opuscoletto in caratteri corsivi.
  220. 589.OSIO Carlo Cesare, Architettura civile dimostrativamente proporzionata ed accresciuta col ritrovamento d’un nuovo strumento angolare per stabilire le sagome in ogni loro necessario contorno, Milano 1661, in fol. fig.
    Col ritratto dell’autore disegnato da Cesare dai fiori, intagliato da Giovan Battista Bonacina, assai bello. Opera in cui si com
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    plicano le cose più facili in una quantità di inutili insegnamenti.
  221. 590.OZANAM, L’usage d’un compas de proportion avec un traité de la division des champs, à la Haye 1691, in 12. fig.
    Con una tavola. L’autore è abbastanza raccomandabile per se stesso.
  222. 591.PACIOLO frate Luca di Borgo S. Sepolcro, Summa de arithmetica, geometria, proporzioni e pro-portionalità, Venezia, per Paganino, 1494, in f. fig.
    Sul frontespizio sia il sommario dell’opera, e dietro un indirizzo a Marco Sanudo inviandogli il libro dedicato già al Duca d’Urbino, come in seguito vedesi per la lettera italiana e latina ove sono infinite cognizioni d’artisti allora viventi.
    Seguono poi altri sommari delle cinque parti dell’opera e la tavola delle materie e il testo procede poi per 224 fogli oltre i prolegomeni. Il trattato di geometria colle figure impresse sui margini ricomincia con nuovo numero di tavole dall’1 sino al foglio 76, ove è il privilegio e il registro.
  223. 592.PALLADIO Andrea, I due primi libri dell’antichtà, al serenissimo Duca di Savoia con privilegi, 1570, in fol. fig., presso Domenico de’ Franceschi.
  224. 593.PALLADIO Andrea, I due libri dell’architettura, 1570, in fol. fig., presso Domenico de’ Franceschi.
    Queste due opere qui separate, le quali veggiamo con frontespizi a loro addetti particolarmente, servirono poi nello stesso anno, a formare l’edizione completa dei quattro libri.
    Dei due primi libri dell’antichità, la biblioteca Smithiana ne possedeva un esemplare e l’autore teneva forse in pensiero di unirvi poi altri libri, come si riconosce ai capi XIX e XXV, del suo primo libro, in cui fa sperare di dar presto alla luce i suoi disegni degli anfiteatri e degli archi di trionfo e come si può conghietturare da’ materiali inediti in più luoghi esistenti; perla qual cosa pensò di pubblicare intanto i due primi libri. L’altro volume dei due libri d’architettura ancor più raro del precedente, non venne citato da alcun bibliografo, né mai ci venne fatto di conoscere altro esemplare.
    Questa singolarità mette in chiaro i primi divisamenti dell’autore, e avendo noi conosciuti in buon numero bellissimi disegni palladiani inediti di romane antichità, oltre quelli già pubblicati da Lord Burlington, si riconosce ben chiara l’intenzione di Palladio di pubblicare almeno dopo i due primi libri, altri due, che componessero forse una grand’opera tutta di antichità, ommettendo di unirvi i libri dell’architettura.
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  225. 594.PALLADIO, I quattro libri dell’architettura, Venezia, per Domenico de’ Franceschi, 1570, in fol. fig.
    Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata in vit.. dor. con busta.
    Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
  226. 595.PALLADIO, Lo stesso, ristampato in Venezia colle medesime tavole da Bartolomeo Carampello, 1581 in fol.
    Anche questa edizione, se non fosse pel nome dello stampatore e l’anno di stampa, potrebbe riguardarsi come una contraffazione dell’originale, essendosi adoperati li stessi legni e la stessa distribuzione nelle pagine.
  227. 596.PALLADIO, Architecture divisée en quatre livres avec des notes d’Inigo Jones qui n’avoient point encore été imprimées, le tout revu, dessiné et nouvellement mis à jour par Jaques Leoni venitien, vol. 2, à la Haye, chez Pierre Gosse, 1726, in fol. fig.
    I due volumi sono legati in un sol tomo. Avvi un frontespizio figurato intagliato da B. Picart, che incise egualmente il ritratto dell’autore. Le tavole sono egualmente in gran dimensione con altrettanta precisione e lusso, che furono fatte quelle dell’Alberti, pubblicate in Londra dallo stesso Leoni. Il primo libro contiene 43 tavole, il secondo ne contiene 60; il terzo ne contiene; il quarto libro è diviso in due parti, la prima delle quali contiene 22 tavole e la seconda 58. Opera di un enorme dispendio per la sua ricca e laboriosa esecuzione.
  228. 597.PALLADIO, Fabbriche antiche da lui disegnate e date in luce da Riccardo Conte di Burlington. Londra 1730, in fol. fig.
    Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra. Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana, disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che rappresenta
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    il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce, imitando l’esempio del benemerito inglese.
  229. 598.PALLADIO, Les bâtimens et les desseins recuellis et illustrés par Octave Bertotti Scamozzi. Ouvrage divisée en 4 volumes avec des planches etc. etc., à Vicence 1776-83, in fol. fig.
    Quantunque un italiano abbia imaginato di far comperare agli stranieri l’opera ma più facilmente, stampandola in francese, il che a noi sembra basso pensiere; nondimeno Ottavio Bertotti Scamozzi fece cosa nobile e grandiosa nel produrre queste grandi opere palladiane e nell’illustrarle. Poteva esservi un po’ più di gusto, a dir vero, per parte dei disegnatori, che pesanti riescono gli ornamenti e non tanto gentili le modanature, quanto si veggono nelle opere originali; ma l’insieme di queste dimensioni in gran foglio ombreggiate produce un buon effetto, e l’opera avvi luogo sempre tra le più classiche: 72 tavole contiene il primo volume, in cui si illustrano 17 edifici; 51 ne contiene il secondo, ove si tratta di altrettante fabbriche; 52 ne stanno nel terzo per illustrare un simil numero di edifici; e 72 nel quarto, relative a 22 opere palladiane.
  230. 599.PALLADIO, Le thermes des Romains publiées de nouveau avec quelques observations par Octave Bertotti Scamozzi d’après l’exemplaire du Lord Comte de Burlingthon, imprimé à Londre en 1732, Vicence, chez François Modena, 1785.
    Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio. Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
  231. 600.PANSUAHON, Recueil des profils d’architecture, ouvrage divisé en deux cahiers, Paris, en 4, fig.
    Il primo contiene 23 tavole con profili esterni di trabeazioni di vari ordini. Il secondo altrettante tavole con profili, relativi ad interne decorazioni mobiliarie.
  232. 601.PATTE, Mémoires sur les objets les plus importants de l’architectur, Paris 1769, in 4, gr. fig.
    Opera con 27 tavole in rame, che aggirasi in molte utili
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    pratiche e previdenze. Quest’architetto fu scrittore di molto accorgimento.
  233. 602.Le PAUTRE Jean, Oeuvres d’Architecture à Paris, chez Jean Mariette, in fol., 3 vol. fig.
  234. 603.Le PAUTRE Jean, Sepultures et epitaphes nouvellement inventés et gravées par lui (tav. 22), à Paris, chez Mariette, in fol. p. fig.
    Nei primi tre volumi, pubblicati da Mariette, sono raccolti i più bizzarri ornamenti d’ogni genere; e targhe e vasi e vedute e candelieri e tutto ciò che a una ricca fantasia può venire in capo, intagliati con grazia all’acqua forte: contengono questi oltre 650 tavole.
  235. 604.LE PAUTRE Antoine. Le Oeuvres d’architecture, à Paris, chez Jombert, 1652, in fol. fig.
    Nel principio è un bel frontespizio figurato e un ritratto dell’autore. Contiene il volume 60 tavole precedute dal testo: sebbene il gusto di questo autore non fosse il più puro, nullameno è meno guasto che non poteva attendersi dal tempo; e le sue incisioni e i suoi ornamenti hanno un sapore e una grazia a loro particolare.
    — PÉLETIER. Vedi tle BoueUes.
  236. 605.PERCIER C. et Fontaine, Recueil des decorations interieures comprenant tout ce qui a rapport à l’ameublement, comme vases, trepieds, candélabres, cassolettes, lustres, girandoles, cheminées etc. etc. etc., Paris, chez les auteurs au Louvre, 1812, in fol. fig.
    Sono 72 tavole piene d’ogni sorta di elegantissimi disegni, presi dall’antico e accozzati con un gusto infinito, eseguiti con tutta la precisione e accompagnati da spiegazioni in un testo ben succinto e ben chiara: opera utile ad ogni ramo delle arti.
  237. 606.PERINI Lodovico, Geometria pratica per misurar terre, acque, fieni, pietre, grani, fabbriche ed altro, ad uso d’Italia, Venezia 1750, in 8.
    Con le tavole intagliate in legno fra il testo.
  238. 607.PERRAULT, Ordonnance de cinq especes de colonnes, selon la méthode des aacieus, Paris, chez Coignard, 1683, in fol. fig.
    Opera ben eseguita e istruttiva con sei belle tavole di accuratissimo intaglio, oltre varie figure, stampate fra il testo.
  239. 608.PERUCCI Orazio, Porte d’architettura rustica date
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    in luce da Francesco suo figlio,
    Reggio 1634, in foglio.
    Sono porte 18 in altrettante tavole che sono sullo stile di quelle del Vignola. Quest’opera non è a molti nota quantunque di bello stile e sebbene le stampe siano state pulitamente intagliate dal Coriolano.
  240. 609.PEYRE Marie Joseph, Oeuvre d’architecture, Paris 1765, in fol. fig., M. 90. Sono tutti proggetti vasti e immaginosi d’invenzione dell’architetto, dimostrati in 19 tavole colle rispettive illustrazioni.
  241. 610.PIACENZA Pietro Giovanni, Discussione ragionata di due questioni architettoniche tratte dal 3 libro di Vitruvio, 1793 Milano, in 4 fig.
    Vertono le discussioni sui scamilli, e sul capitello ionico con cinque tavole in rame, nelle quali chiaramente dimostra il suo assunto, che sia in relazione a quanto scrisse il Bertano.
  242. 611.PINO Ermenegildo, Dialoghi dell’architettura. Milano 1770 in 4, fig.
    Con cinque tavole in rame. Questo scrittore conosceva più la fisica e la matematica che l’architettura: il che si vede anche evidentemente in quest’opera.
  243. 612.POLENI Joannis, Exercitationes vitruvianae primus commentarius criticus de Vitruvii decem librorum editionibus, Patavii 1739 e 1741 , in 4, mag. Vedi anche: Sexti Julii Frontini commentarmi: Patavii 1712, in 4, fig.
  244. 613.POLIPHILI (Francisci Columnae), Hypnerotomachia, ubi humana omnia nonnisi somnium esse docet etc. (opus a Leonardo Grasso Veronensi editum), Venetiis, mense Decembris, 1499 , in aedibus Aldi Manutii, in fol. fig.
    Prima edizione intatta, di margine massimo, esemplare di prima conservazione, ore tutte le figure e quella del sagrifizio a Priapo sono intatte. Legato con somma magnificenza in cuoio di Russia dorato.
  245. 614.POLIPHILI (Francisci Columnae), La stessa. Ristampato di nuovo e ricorretto con somma diligenza a maggior commodo dei lettori, in Venezia nell’anno 1545, in casa de’ figliuoli di Aldo. Esemplare non mancante di alcuna delle prerogative del primo per conservazione e magnificenza; ed intonso.
    Questi due esemplari sono i più belli che da noi siansi veduti
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    di questa elegantissima e poetica finzione. La lettera b che si nova in diverse tavole, fece credere ad alcuni che queste fossero di Giovanni Bellino o di Gentile Bellino, e fra gli altri cosi opinò il Federici sulle memorie trevigiane. L’abate Zani al contrario adduce motivi congetturali per crederle del Bonconsigli e cita altre opere di quello stile, ove trovasi questa lettera preceduta da una J e seguita da un V; il che si accorda coll’uno e coll’altro maestro, poiché il nome di Giovanni era loro comune Joannis e la patria Venezia del primo e Vicenza del secondo, comincia per V; ma non ci sembra potere farsi altra induzione ben chiara, se non che la scuola di dove li disegni escirono è per lo stile certamente veneziana: e notaremo che per gli intagli in legno non occorreva loro maggior lavoro che non sarebbe occorso disegnare in carta, tracciando sulle tavolette pochi tratti di penna: puri meccanici intagliatori operavano il rimanente: onde anche uomini sommi prestavansi a quest’cura con pocchissima perdita del loro tempo. Questo cenno risponderà a molle obbiezioni che potrebbero farsi.
  246. 615.POLIPHILE, Hypnerotomachie ou discours du songe de Poliphile deduisant comme amour le combat a l’occasion de Polia, nouvellement traduit de langage italien en françois, Paris, pour Jacques Kerwer, 1554, in fol. fig.
    Questa versione preparata dal cardinale di Lenoncourt fu pubblicata da Giovanni Martino la prima volta nel 1346 ed una posteriore a questa nostra nel 1561. Dopo il frontespizio figurato a tergo sta un avviso al lettore, indi segue la dedica, poi un secondo indirizzo ai lettori del traduttore. Alcuni versi nel 4 foglietto e la tavola dei capitoli in altri due fogli: dal numero 1 al numero 157 procede il testo in altrettanti foglietti; in fine Imprimé pour Jacques Kerwer marchant libraire par Marin Massellin le XXII Decembre l’an 1553. Le tavole in legno sono assai ben intagliate massimamente quelle ove trovansi paesaggi ed animali: alcune poche sono anche tratte dell’edizione originale. Esemplare magnifico in vit. dor.
  247. 616.POLIPHILE, La stessa versione senza alcuna differenza dalla precedente edizione, al fine imprimé pour Jacques Kerwer par Jean le Blanc le 11 Julliet 1561.
    Magnifico esemplare colle pagine lineate in rosso.
  248. 617.POLIPHILE, Le tableau des riches inventions convertes du voile des feintes amoureuses qui son representées dans le songe de Poliphile desvoilées des ombres du songe et subtilement exposées par Beroalde, Paris, chez Mat. Guillemont, 1600, in fol. fig.
    Dopo il frontispizio elegantemente figurato e intagliato in
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    rame, segue un discorso per l’intelligenza del medesimo elio occupa 10 foglietti e tre foglietti in versi in onore dell’autore; e segue la tavola dei capitoli. In tutto i prolegomeni seno f. 18. Comincia il testo dal fol. 1 al 154 e finisce con 6 fogli di tavole delle materie. Le tavole in legno sono tratte dall’edizione del 1554 e la versione stessa in più luoghi va di pari passo con quella.Crediamo inutile l’indicare come in tutte queste edizioni di Polifilo figurate, le tavole dei Priapi siano intatte: il che qualche volta non succede anche in bellissimi esemplari.
  249. 618.Les amours de Polia ou le songe de Poliphile traduit de l’italien, Paris 1772, en 12.
    Dal titolo di questo libro ognuno avrebbe diritto di attendersi una versione letterale dell’Itipnerotomachia: ma sarebbe indotto in errore, poiché non trovansi in effetto che trenta piccole pagine in grossi caratteri di un estratto indigesto e malfatto del sogno di Poliphilo, le quali non presentano una minima idea della singolare e profonda opera di F. Francesco Colonna. Ciò viene qui avvertito per mettere in guardia i letterati e librai contro i titoli speciosi dei libri, i quali spesse volte sono imposture, siccome questa ne è una solennissima.
    Aggiuntovi:Le grand’oeuvre devoilé en faveur des enfans de la lumière, traduit du Chaldaique par M. Contan, Amsterdam 1775. Al fine:Le grand oeuvre devoilé en faveur des personnes qui ont grand besoin d’argent, Paris 1778.
  250. 619.POLIPHILE, Le songe, traduction libre de l’italien par G. le Grand, Parme 1811, par Bodoni, 2 vol. en 4.
    La versione rende quest’opera d’un gusto nuovo e singolare: con osservazioni del traduttore. Si può difficilmente trovare un’eleganza tipografica che eguagli questa edizione.
  251. 620.POLIPHILE, Songe de Poliphile traduction libre de l’italien par le même, 2 vol. en 12, Paris, chez Didot, 1804.
    Elegantissima edizione, leg. in vit. dorato.
  252. 621.POST Pierre, Les ouvrages d’architecture, a Leyda 1713, in fol. fig .
    Opera che si presenta con apparenza d’eleganza e di lusso, ma che esponendo le sole fabbriche dell’Olanda non riesce molto istruttiva. Ogni edificio o separatamente illustrato e preceduto con frontespizio a parte. Comincia colla casa del Principe Maurizio di Nassau. La sala d’Orange, la casa di Swanenburg, la casa di Ryxdorp, il palazzo pubblico di Mastricht
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    , la casa del peso di Gonda e un libro in fine di 23 camini di sua intenzione. Tutto meno che mediocre.
  253. 622.POTAIN Traité des ordres d’architecture. Premiere partie: de la proportion des cinq ordres, Paris 1767, en 4, fig.
    Dalla prefazione sembra che l’autore avesse immaginata di pubblicare quattro volumi su quattro diverse parti in cui aveva diviso ci mio studio. Non conosciamo che ne fosse altra parte pubblicata fuori di questa, ove seguendo le traccie dei buoni sciatori in tal materia presentatisi 58 tavole illustrative del testo ben intagliate in rame da Choffard.
  254. 623.PREISLER (Justin), Ornamenti d’architettura, Norimberga 1734, in 4, fig. in tedesco.
    Sono 14 tavole con 26 porte intagliate in rame dalle quali Dio salvi ogni cristiano dal divenir eretico passandovi sotto.
  255. 624.PRETI Francesco-Maria, Elementi d’architettura, Venezia 1770, in fol. fig. in 4. Colle tavole, che presentano la pianta, spaccato e prospetto del teatro di Castel Franco da lui edificato.
    Il celebre C. Riccati fece la prefazione a questi elementi e ci fa conoscere che l’autore era un pratico materiale chiamato dalla natura alle più felici disposizioni per quest’arte, come il Ferracina nacque Meccanico, il Marchiori scultore ec. Ebbe in fatti bisogno che i suoi scritti venissero ripuliti d’altra penna ec.
  256. 625.PRETI Francesco-Maria, Ragionamento sopra i principi d’architettura, Padova 1795, in fol. pic.
  257. 626.QUENOT F.sculpteur et architecte, Livre d’architecture, où il enseigne la facilité del’architecture et la réduction de chaque corps au pétit pied, 1659, in fol. fig.
  258. 627.RADI Bernardino, Vari disegni d’architettura, ornati di porte inventati in Roma l’anno 1619 :aggiuntivi idisegni vari di depositi o sepolcri; stesso anno, in fol.
    La prima opera è dedicata con lettera incisa in rame al Cardinal Borghese, composta di 50 porte oltre il frontespizio, lo «stemma e la dedica. La seconda è dedicata a monsignor Pignatelli con 50 depositi oltre il frontespizio, lo stemma e la dedica, il gusto inclina già alla falsa direzione, benché non sia che il principio del seicento.
  259. 628.RAGIONAMENTO intorno al formare loggie arcate l’una soprapposta all’altra in fabbriche fornite di
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    più ordini d’architettura,
    Bologna 1778, in 8, fig., M. 31.
    Con una gran tavola in rame.
  260. 629.RANDONI Carlo, Degli ornamenti d’architettura e delle loro simetrie colle regole teoricopratiche per ben profilare ogni genere di cornici, Parma 1813, in 4, fig.
    Con 15 tavole intagliate in rame dall’autore.
  261. 630.RÉPERTOIRE des artistes, ou recueil des diverses pieces modernes d’architecture et nouvelles inventions de portes, chéminées, ornements et autres; ouvrage pour servir de suite aux oeuvres d’architecture de Jean le Pautre, par Charles Antoine Jombert, 1763 Paris, 2 vol. in fol.
  262. 631.REVESI Bruti Ottavio, Archisesto per formar con facilità li cinque ordini d’architettura, Vicenza 1627, in fol. fig.
    Oltre la tavola che rappresenta l’archisesto vi sono 49 tavole di operazioni in tutti gli ordini disegnate e intagliate con gusto ed intelligenza profonda dell’arte. Il meccanismo però suggerito dall’architetto poco fu messo in pratica, poiché è un gran perditempo e non compensa della lentezza dell’opera colla precisione, che in tanti altri modi si può ottenere.
  263. 632.RIEGER Cristiano, Universae architecturae civilis elementa brevibus recentiorum observationibus illustrata, Vindobonae 1756, in 4, fig.
    Edizione di bella esecuzione per la carta e pei tipi, con 15 tavole e il frontespizio figurato colla veduta di Vienna. I precetti dell’autore però non sono da valutarsi, pel gusto barbaro che domina in tutte le cose da lui disegnate.
  264. 633.RIVII Gualtheriimedici et math., Insigniorum utiliorumque rerum ad totam architecturam pertinentium, nec non mathematicarum et mechanicarum artium apta atque perspicua institutio ad veram Vitruvii doctrinam accomodata, in tres praecipuos libros divisa etc., Norimbergae, typ. Jo. Petreii, 1547, in fol. In lingua tedesca.
    Quest’opera promette di estendersi in un numero infinito di cognizioni, non tutte con egual pienezza esaurite; ma l’autore però si mostra informati degli studi che facevansi allora
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    in Italia, lodando le opere del Paciolo, del Cesariano, del Serlio, di Filandro, del Tartaglia e di molti altri. Fra le sue tavole produce quelle del Duomo di Milano tratte dal Cesariano, e una gran quantità di figure assai ben intagliate in legno. Questo bivio fu il primo traduttore di Vitruvio in lingua tedesca e lo pubblicò nell’anno seguente coi medesimi tipi. Libro raro e di bellissima conservazione; in vitello.
  265. 634.RONDELEX Jean, Traité théorique et pratique de l’art de bâtir,vol. 4, Paris 1708, in 4, grande figurato.
    Opera assai ben concepita ed eseguita, con vastità di cognizioni in ognuno dei rami relativi all’architettura con 180 grandi tavole. Estendesi nella parte dei legnami mobiglie, ferramenti, tagli di pietre, scelte de’ materiali ed è forse la più ampia che abbracci tutte le utili pratiche per l’arte edificatoria.
  266. 635.ROSSI Cosimo. Saggio teorico pratico intorno alla determinazione dell’ombre di diversi soggetti di architettura geometrica, Firenze 1805, in 4, fig., M. 93.
  267. 636.ROSSI Domenico, Studio d’architettura civile, V Cataneo Pietro, cui va unito.
  268. 637.Del ROSSO Giuseppe, Ricerche sull’architettura egiziana e su ciò che i Greci pare abbiano preso da quella nazione, in risposta al quesito della R. Accademia delle iscrizioni e belle lettere di Parigi proposto per l’anno 1785, Firenze 1787, in 8.
    Opera divisa in due parti, nella prima raccolgonsi le notizie storielle e ciò che riguarda l’architettura egizia; e nella seconda si riconosce il passaggio dall’architettura egiziana alla greca.
  269. Le ROUX G. B., Vedi Boissard Robert, nouveaux lambris de Galerie etc.
  270. 638.De la RUE J. B., Traité de la coupé des pierres, ou métode facile et abrégé pour se perfectionner en cette science, Paris, chez Jombert, 1764, in fol. fig.
    Opera magnifica, in cui renne ben esaurita e chiaramente quest’importante materia con dotte illustrazioni e 80 tavole in rame. In fine è un trattato di stereotomia applicato all’uso del taglio delle pietre ec.
  271. 639.RUGGERI Ferdinando, Studio di architettura civile sopra gli ornamenti di porte e finestre colle misure
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    tratte dalle fabbriche più insigni di Firenze,
    Firenze 1728, vol. 3, in fol. mass.
    Quest’opera serve ad illustrare i monumenti dell’architettura toscana in un’epoca sola, poiché non vengono prodotti i monumenti di quelle prime età alle quali siamo debitori del risorgimento delle arti. 80 tavole ha il primo volume, in egual numero il secondo e 77 il terzo; un semplice elenco la precede senza alcun ragguaglio storico o discussione critica.
  272. 640.RUSCONI Giovanni Antonio, Dell’architettura secondo i precetti di Vitruvio, libri X, con 160 figure disegnate dal medesimo e con chiarezza e brevità dichiarate, Venezia presso i Gioliti 1590.
    Prima edizione; esemplare del Tuano.
  273. 641.RUSCONI Giovanni Antonio, Lo stesso nuovamente ristampato e accresciuto della pratica degli orologi solari, Venezia 1660, appresso Niccolini.
    Il merito singolare di questa pregiatissima operetta consiste nelle tavole intagliate in legno con infinito gusto. L’edizione del Giolito ha il sommo avvantaggio della freschezza delle stampe.
  274. 642.SAGGIO sopra l’architettura gotica, Livorno 1766, in 8.
    Opuscoletto di 32 pagine scritto con critica e profondità di cognizioni.
  275. 643.SALIMBENI Leonardo, Degli archi e delle volte, libri sei, Verona 1787, in 4, fig.
    La materia è esaurita con profondità di cognizioni matematiche in quanto alle pressioni, non applicata però agli esempi storici nella pratica dell’arte.
  276. 644.SALVIATI Josephepittore, Regola di far perfettamente col compasso la voluta et del capitello ionico et d’ogni altra sorta, in Vinetia, per Francesco Marcolini, 1552.
    Non nono questi che quattro foglietti di stampa estremamente rari. Nella prima pagina sta il descritto frontespizio in un’antiporta figurata; la seconda è bianca; la terza contiene la dedica a monsig. Barbaro; la quarta la voluta intagliata; la quinta e la sesta la regola per delinearle; la settima un’altra figura intagliata della voluta; l’ottava ed ultima in mezzo a un cartellone intagliato l’epigrafe Soli Deo honor et gloria; in Vinegia, Giugno 1552.
  277. 645.SALVIATI Giuseppe, Regola di far perfettamente
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    compasso la voluta del capitello ionico,
    Venezia 1552, in fol., M. 83.
    Questa non è che la ristampa del rarissimo opuscolo riprodotta per cura del Prof. Giovan Antonio Selva in Padova nel 1814. Vedi all’Articolo Selva.
  278. 646.SAMBIN Hugues, De la diversité des termes dont on use en architecture, reduict en ordre, à Lyon 1572, par Jean Durand, in fot. fig.
    Produce l’autore intagliate in legno 36 figure di cariatidi o termini, la metà d’uomini, l’altra di donne, adattati agli ordini d’architettura nei più stravaganti modi, colle loro trabeazioni ornate. Anche il frontespizio è figurato. Il libro è di 76 pagine intitolato al Maresciallo Chabot.
  279. 647.SAMMICHELI Michele, I cinque ordini dell’architettura civile, rilevati dalle sue fabbriche, descritti e pubblicati con quelli di Vitruvio, Alberti, Palladio, Scamozzi, Serlio, Vignola, dal Co. Alessandro Pompei, Verona 1735, in fot. fig.
    Opera assai giudiziosa ed utile agli artisti che trovano riunite le più interessanti comparazioni. Sonovi le notizie storiche de’ suddetti autori coi loro ritratti, e 37 tavole in rame colle rispettive illustrazioni.
  280. 648.SANTINI Angelo, Regole e avvertimenti pratici per fabbricar con sodezza, Ferrara 1770, in 8.
    Sono poche osservazioni pratiche unite a molte altre geometriche riflessioni estranie al soggetto.
  281. 649.SANVITALI Federico, Elementi d’architettura civile opera postuma divisa in tre parti, Brescia 1765, in 4, fig. M. 5.
    Non sonovi che quattro tavole al fine, ove sono epilogate in intaglio le nozioni elementari.
  282. 650.SAVOT Louis, L’architecture française des bâtiments particuliers. Augmentée dans cette seconde édition des notes de Blondel, Paris 1685, en 8, fig.
    Poche figure dimostrative intagliate in legno sono fra il testo. L’edizione è bella e nitida e l’opera riguarda alcune pratiche dell’arte per la meccanica della sua esecuzione e molte leggi per gli edifici. Avvi anche un elenco di scrittori in questa materia con diverse annotazioni.
  283. 651.SCAMOZZI Vincenzoarchit. veneto, L’idea dell’architettura universale, vol. 2, legati in uno, Venezia 1615, per Giorgio Valentino. Iᵃ edizione di magnifica
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    conservazione e legatura in vitello dorato con busta, in fol. fig.
    Questa fu dedicata al principe Massimiliano d’Austria: col ritratto dell’autore molto ben disegnato: furono le tavole inserite fra il testo in gran numero.
  284. 652.SCAMOZZI, Idea dell’architettura universale ec., in Piazzola 1687, in fol. fig.
    Le tavole sono le stesse in numero che nella prima edizione, ma ricopiate e d’inferiore esecuzione. È da notarsi che davanti il frontespizio intagliato fu collocata la prima carta figurata col ritratto dell’autore sulla cui lamina leggesi scritto dedicata al Cardinal Panfili, la qual carta è un’ addizionale fatta posteriormente all’epoca di questa prima ristampa, mentre nel testo e nel frontespizio impresso coi tipi trovasi la prima dedica all’arciduca Massimiliano e la dedica al Cardinal Panfili non fu fatta che sulla terza edizione. Probabilmente questo foglio fu aggiunto assai dopo, per ornare con ciò anche questi esemplari del ritratto dell’autore.
  285. 653.SCAMOZZI, L’architettura universale di nuovo ristampata con vari disegni in rame, Venezia 1694, in fol. fig., presso Girolamo Albrizzi.
    Questa è precisamente l’edizione che fu intitolata al Cardinal Panfilio coi rami dell’edizione di Piazzola, li quali non sono in alcun modo da compararsi a quelli della prima edizione. Di queste due ristampe e di questa ultima in ispecie pochi bibliografi ne hanno contezza.
  286. 654.SCAMOZZI Vincent, Les cinq ordres d’architecture tirés du sixieme livre de son idée generaled’architecture avec les planches originales par Augustin Charles d’Aviler architecte, Paris, chez Coignard, 1685, in fol.
    Questa versione fatta giudiziosamente da un nomo profondo nella materia si è resa rara oltre modo per le scarso numero degli esemplari, o pel consumo che ne fu fatto.
  287. 655.SCAMOZZI Vincent, Oeuvres d’architecture contenues dans son Idée de l’architectiire universelle, dont le sixieme livre, qui contient le cinq ordres a été traduit en français par Augustin Charles d’Aviler, et le reste traduit nouvellement par Samuel du Ry, à Leide, chez Pierre Vander, 1713, en fol. fig.
    Esaurita l’edizione del sesto libro stampata a Parigi venne eseguita questa in Olanda, aggiungendovi il transunto degli altri libri. Fu poi arricchita d’una quantità di monumenti che avevano servito in altre opere d’antichità fendendosi
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    così il libro più interessante in apparenza e con oggetti che l’autore avrebbe altramente delineati.
  288. 656.SCAMOZZI Vincenzoarchitetto vicentino, Discorsi sopra le antichità di Roma con 40 tavole in rame, Venezia, presso Francesco Ziletti, 1583, in fol. p. fig.
    Queste tavole alla pittoresca vennero intagliate da Giovan Battista Pittoni vicentino. Non fu mai fatta alcuna seconda edizione di quest’opera che ritiensi fra libri che hanno pregio anche di rarità.
  289. 657.SCAMOZZI Vincenzo, Sommario del viaggio, materie, fabbriche notabili da Parigi sino in Italia per la via de Nancy, l’anno 1600.
    Questa è una copia legalmente estratta dal manoscritto originale esistente in casa Tornieri a Vicenza, ove sono accuratamente disegnate tutte le fabbriche e piante, come nell’originale, in 25 disegni a penna. Partì lo Scamozzi li 14 Marzo, ed arrivò li 11 Maggio a piccole giornate. Vedi Vitruvio coi commentari del Barbaro 1567.
  290. 658.SCHEINER Christophori, Pantographice seu ars parallelogrammarum lineare ec., Roma 1631, in 4 fig. delineandi res quaslibetper
    Con quaranta figure intagliate in rame collocate fra il testo, e chiaramente disegnate. Quest’opera fu la prima che ci presentasse completo l’uso del pantografo.
  291. 659.SCHEINER Cristoforo, Pratica del parallelogrammo da disegnare, di nuovo data in luce da Giulio Troili, Bologna 1653, in 8, fig.
    Con due tavole che esprimono il pantografo e il modo di usarne. Noti può dirsi questa una versione, ma piuttosto un estratto dei precedente.
  292. 660.SEGUIN, Manuel d’architecture, ou principes des operations primitives de cette art, Paris 1786, in 8, fol.
    Versa questo trattato particolarmente sul calcolo delle superficie e dei solidi circolari, sul giro delle curve e sull’estrarre le radici quadrate e cubiche con nuovi e semplici metodi. Con 10 tavole al fine.
  293. 661.SELVA Giovanni Antonio, Delle differenti maniere di descrivere la voluta ionica e particolarmente della regola trovata dal Salvimi con alcune riflessioni sul capitello ionico: Dissertazione, Padova 1814, fol. fig., M. 83.
    Quest’opera è con molto giudizio studiata ed esposta ed
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    onora l’autore più d’ogni altra sua produzione. Riproduce anche il raro opuscolo del Salviati col fac simile delle tavole in legno: e aggiunge quanto la sana critica dell’arte poteva suggerirgli; con sei tavole in rame al fine.
  294. 662.SERLIO Sebastiano, Regole generali d’architettura sopra le cinque maniere degli edifici, cioè toscano, dorico, ionico, corintio et composito, cogli esempii dell’antiquità, che perla maggior parte concordano colla dottrina di Vitruvio, 1537, Venezia, per Francesco Marcolini da Forlì, il mese di settembre, in fol. fig.
    Questo è il primo libro pubblicalo dal Serlio ed è la prima edizione di esso, rarissima e a pochissimi nota; la riprodusse il Marcolini avanti che gli altri libri fossero stampati separatamente nei susseguenti anni 1540 e 1544. Questa è la sola edizione dove si trovi una singolare lettera di Pietro Aretino diretta allo stampatore, impressa a tergo del frontespizio. Questa prima edizione è intitolata a Ercole II Duca di Ferrara e nella lettera dedicatoria celebra i nomi dei letterati, artisti e grandi signori che in Italia erano famosi per la protezione non solo, ma il pratico esercizio in questi studi.
  295. 663.SERLIO Sebastiano, Regole generali per l’architettura sopra le cinque maniere degli edifici, cioè toscano, dorico, ionico, corinthio, composito con gli esempi dell’antiquità, che per la maggior parte concordano con la dottrina di Vitruvio, 1540, Venezia, per Francesco Marcolini da Forlì, con nuove addizioni e con privilegi.
    A tergo di questo frontespizio si legge: libro quarto di architettura di M. Sebastiano Serlio Bolognese: segue la dedica ove il Serlio intitolando questa ristampa al Marchese del Vasto, indica i molti luoghi delle correzioni, ad aggiunte fatte, malgrado le quali comunemente da molti ritiensi esser questa la prima edizione del quarto libro, mentre è la seconda.
  296. 664.SERLIO Sebastiano, Il primo e il secondo libro, Venezia per Cornelio de’ Nicolini da Sabbio a istanza di Marchio Sessa senz’anno. Il terzo libro delle antichità per lo stesso stampatore 1551. Il quarto libro degli ordini, e il quinto dei templi per lo stesso stampatore, 1551, in fol. fig.
  297. 665.SERLIO Sebastiano, Regole generali d’architettura sopra le cinque maniere degli edifici, Venezia, per Francesco Marcolini, 1544, fol. fig.
    Quello non è che il quarto libro del Serlio, ma è da notar
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    si che a render prezioso questo esemplare sono inserite in rispettivi luoghi le nove stampe delle basi e dei capitelli degli ordini, intagliati da Agostino Veneziano colle marche A. V. l’anno 1528. Sta in ciascuna di esse inciso il privilegio, allora ottenuto, Cantum sic ne aliquis imprimat ut in privilegio constat. Il nome dì ciascun ordine è espresso colle parole dorica, ionica etc. accompagnato dalle iniziali S. B. Le quali significano Serlio Bolognese. Bairtsch nella sua opera le Peintre graveur vol. 14 sez. 11, ai numeri 525, e 533 indica queste nove rare stampe, ignorando però che appaitengano all’architettura del Serlio. Nel 1636 Antonio Sadeler le riprodusse senza il privilegio e senza le iniziali, ponendovi soltanto il suo nome. Magnifico esemplare in vit.
  298. 666.SERLIO, Le premier livre d’architecture mise en langue françoise par Jean Martin, Paris 1545, chez Jean Barbe.— Le second livre de perspective par le même (stesso anno, italiano e francese). — Il terzo libro delle antichità, Venezia, presso Francesco Rampazzetto, 1062. — Le quatrieme livre des regles génerales d’architecture, sur les cinq manières d’édifices traduit par Pierre Van Aelst. Imprimé à Anvers 1545. Questi quattro libri sono legati assieme.
  299. 667.SERLIO, Libro primo di architettura che tratta della geometria, libro secondo della prospettiva, Venezia, pei fratelli Sessa, 1560. — Terzo libro delle antichità di Roma: per Francesco Rampazzetto ad istanza di Marchione Sessa, 1562. — Quarto libro degli ordini delle colonne, e quinto dei tempi: pei fratelli Sessa 1559. — Libro extraordinario, pei fratelli Sessa 1567, in fol. fig. Bellissimo esemplare.
  300. 668.SERLIO, Libro primo d’architettura ove trattasi dei principi di geometria, Venezia, presso Francesco Senese e Zuanne Krugher alemanno, 1566, in 4, fig. — Il libro secondo di Prospettiva. — II terzo libro delle antichità romane ed altre che sono in Italia e fuori d’Italia con nuove addizioni.
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    — Il quarto libro. Regole generali d’architettura sopra le cinque maniere degli edifici. — Il quinto libro de’ templi. — Libro estraordinario ove si dimostrano trenta porte d’opera rustica e 20 d’opera delicata. Qui al basso del frontespizio è ripetuta la stessa data e il nome degli editori; ma quantunque questo sesto libro sia legato assieme agli altri cinque, ha una enumerazione di pagine separata, ed è impresso in caratteri corsivi molto più grandi. Le tavole in legno di questa edizione sono intagliate pulitamente da Zuanne Krugher. — Il settimo libro, nei quale si tratta di molti nobili edifici tanto pubblici che privati ec., in Venezia, presso gli eredi di Francesco de’ Franceschi, 1600, in 4, fig. Comparve questo settimo libro alla luce separatamente nel 1584 dedicato a Vincenzo Scamozzi mentre li sei primi furono intitolati al Barbaro: molti esemplari, come questo nostro, quantunque siano di prima edizione, hanno questo frontespizio colla data posta dagli eredi, spara che sia da loro ristampato. È raro il trovare le opere del Serlio in 4, complete di prima edizione.
  301. 669.SERLIO, Estraordinario libro di architettura, nel quale si dimostrano trenta opere di opera rustica e venti di opera dilicata con la scrittura d’avanti che narra il tutto, Venezia, pei fratelli Sessa, 1537, in fol. fig.
    Bellissimo esemplare intonso.
  302. 670.SERLIO, Lo stesso libro extraordinario, dello stesso stampatore 1558 .
  303. 671.SERLIO, Lo stesso libro extraordinario, Lione 1560. Vedi Labacco, cui va unito.
  304. 672.SERLII Sebastianibononiensis, De architectura libri V, a Joanne Carlo Saraceno ex italica in latina in linguam nunc primum translati atque conversi, Venetiis, apud Franciscum de Franciscis et Jo. Crugher, 1569, in fol. fig.
    L’opera è preceduta da una lunga prefazione del traduttore e in fine è il libro delle porte. Le tavole sono in legno come le precedenti, dallo stesso socio del Franceschi intaglate.
  305. 673.SERLIO Sebastiano, Tercero y quarto libro de architettura
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    traduzido de toscano en lengua castellana per Francesco de Villalpando architetto,
    Toledo 1573, in fol. fig. In fine aqui fenesce el libro quarto de Sebastian Serlio bolonés. Y fue impresso en Toledo en Casa de Joan de Ayala anno 1573.
    Le tavole in legno sono tutte imitato materialmente e calcate su quelle delle anteriori edizioni venete.
  306. 674.
    SERLJ Sebastiani,
    Architectura. I primi cinque libri tradotti in tedesco, Basilea 1609, in fol. fig.
    Stampato e forse tradotto, o almeno ordinata la traduzione da Ludovico Koenig.
  307. 675.SERLIO Sebastianobolognese, Tutte le opere d’architettura et prospettiva, coll’aggiunta delle porte e dei palazzi pubblici e privati diviso in sette libri con un indice copiosissimo e un discorso sopra questa materia, raccolte da Giovan Domenico Scamozzi vicentino, Venezia
    1619,
    appresso Giacomo de’ Franceschi, in 4, fig.
    Edizione seconda in 4, di nuovo ristampata e con diligenza corretta, assai più facile a trovarsi della prima. Le tavole sono le stesse, se non che molto più logore ec. Ogni libro ha un frontespizio separato; il sesto e il settimohanno le pagine numerate a parte. Opera utile e comoda agli artisti, sebbene non trovasi con tanta facilità e sarebbe opportuna una nuova edizione di questo autore con buone annotazioni critiche ec.
  308. 676.STEINGRUBER Jean David, Livre d’architecture civile. Stampato in tedesco e in francese, senza data di luogo e di anno: contenente disegni di fabbriche di barbaro gusto ed invenzione per insegnare gli elementi dell’architettura, in fol. obl.
  309. 677.TAISNIER Giovanni Hannonio, Opera nuova molto utile necessaria a tutti li architettori, geometri, ec. nella quale s’insegna la perfezione della misura di un’altezza, larghezza, lunghezza e profondità con grandissima facilità, Ferrara, nella stamperia di Giovanni de Buglhat, e Antonio Hucher, compagni nel mese d’aprile 1348, in 8, fig.
    Libretto di trentadue foglietti con varie tavole intagliate in legno: operetta singolare e non facile a trovarsi.
  310. 678.TARUFFI Andrea, Breve discorso intorno l’architettura
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    e il modo per levare il fumo alli cammini,
    Bologna 1724, in 12 fig.
    Con una tavola intagliata in legno. Aggiunto un secondo discorso sopra gl’incendi che alle volte succedono nelle case ed altri luoghi.
  311. 679.TEMPLES anciens et modernes, ou observations historiques et critiques sur le plus célebres monumens de l’architecture grecque et gothique : par M. L. M., Londres 1774, en 8, fig.
    Questo libro colla data di Londra è stampato a Parigi, ma con moltissima eleganza sopra tutto per l’esatto disegno delle sette bellissime tavole disegnate da Dumont e intagliate da Sellier. L’opera è piena di critica e di dottrina, né se ne conosce su questa materia una che sia più concisa e più saggiamente imaginata ed eseguita di questa.
  312. 680.TOMMASIO (Christ), Non Ens actionis forensis contra aedificatitem ex emulatione, Halae Magdeb. 1735, in 4, M. 45.
  313. 681.VALTURII Roberti, De re militari lib. XII, Verona anno D. 1472, in fol. fig.

    Edizione prima e rara di questo libro; legato in mar dor. Il nostro esemplare combina colla descrizione datane dal de Bure e da altri bibliografi, cominciando coi quattro foglietti Elencus ossia Index rerum, indi la prefazione che incomincia Credo equidem e il fine ove sono li 32 versi latini, i quali cominciano Valturii nostrae Princeps altissime linguae, e terminano Teque sequi ec. indi: Johannes ex Verona oriundus Nicalai Cyrurgie meidici filius, Artis impressorias magister, hunc de re militari librum elegantissimum litteris et figuratis signis, sua in Patria, impressit an. 1472.

    La preziosità singolare di questo libro è nelle stampe in legno eseguite probabilmente da Matteo Pasti Veronese, il quale unitamente a Vittore Pisano detto Pisanello, pur veronese, lavorò molto per li Malatesti di Rimino: e per conseguenza anche questi disegni che illustrarono un’opera di autore Ariminese dedicata a Sigismondo Pandolfo Malatesta possono essere stati eseguiti da uno di quegli artefici, che erano per l’ingegno loro non, solo più chiari in Verona, dove il libro venne stampato, ma anche più accetti a que’ Mecenati sotto il cui dominio ogni ramo d’arte e di lettere godeva di nobilissima protezione. 82 sono le stampe sparse fra il testo, alcune delle quali difficili e complicate per la prospettiva, sono mirabilmente disegnate, in tutto ciò che alla figura umana appartiene: non veggiamo che siasi eseguita cosa migliore in quell’epoca, in cui le scuote della Germania vantavano uomini chiari e contendevano all’Italia il primato nel

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    le arti dell’intaglio e della stampa. L’Esopo del Tuppo è di gran lunga inferiore in merito di disegno, quantunque prodotto una dozzina d’anni dopo e ragionevolmente tengasi in tanto pregio. Aggiungiamo che lo stesso Valturio era disegnatore, come il riferiscono alcune lettere dal Battara riportate nella Raccolta Milanese: ma appunto esaminando le tavole del Valturio trovatisi differenze notabili fra alcune che possono essere tracciate da un ingegnere semplicemente e altre da un peritissimo artista. Oltre di che, giova notare la molta somiglianza, che passa tra alcuni disegni di queste figure e lo stile delle opere di scultura, che veggiamo in alcuni bellissimi medaglioni di Matteo Pasto e di Vettor Pisano, i quali erano in quell’età insigni nell’arte di modellare, dipingere, disegnate ec. Poco o nulla sul merito di queste tavole si estendono gli scrittori. Il Papilou ne tace, il sig. Ottley indica qualche cosasull’assertiva data dal Maffei nella sua Verona illustrata e si riporta al fac simile che il sig Dibdin ha dato nella Spenceriana.

  314. 682.VASCONI Filippo, Studiò d’architettura civile , Roma , in fol., senz’anno.
    Non contiene che 19 porte ornate di barbaro gusto.
  315. 683.VEGETII Flavii Renati, De re militari lib. IV. correcti a Godescalco Stewechio: accesserunt sex Jul. Frontini stratagematon lib. IV., Aelianus de instruendis aciebus; Modestus de vocabulis rei militaris. Castrametatio Rom. ex Polibio, et alia ec., Lugd. Bat., Plantin. , 1592 , in 8 .Aggiugnesi a questo: Godescalchi Stewechii commentarius ad Flavii Vegetii Renati de Re militari libros. Eodem loco et anno fig .
    In questo secondo libro sono molte belle figure intagliate in legno inserite fra il testo. Le due opere legate assieme formano un volume di circa 900 pagine comprese le tavole delle materie e i prolegomeni.
  316. 684.VEGETU Renati, De re militari quatuor. Accedunt Frontini de Stratagematis. Eliani, de instruendis aciebus. Modesti de vocabulis rei militaris. Item picturae bellicae centum viginti passim Vegetio adiectae , Parisis 1553 , in fol. fig .
    Le tavole intagliate in legno sono inserite fra il testo.
  317. 685.VEGETII Flaviiet Julii Frontini, Nec non alia veterum scripta de re militari , Lugd. Bat. 1644 , in 12. VIGNOLA, Vedi Barozio .
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  318. 686.VINGBOONS Philippe, Oeuvres d’architecture contenant les desseins des principaux bâtimens dans le dernier agrandissement de la ville d’Amsterdam , 2 vol. rel. in 1 tom., à la Haye 1786 .
    Opera di gusto infelice con 74 tavole in rame. Questo libro unito a quello di Pietro Post possono dare un’adeguata idea degli edifici olandesi in generale.
  319. 687.VIOLA Zanini padovano pittore e architetto, Dell’architettura , Libri due, Padova , presso Fran. Bolzetta , 1639 , in 4, fig. prima edizione.
    Questo libro ripieno di ottime nozioni in ogni teoria, e in ogni pratica dell’arte è scritto da un autore che era nudrito de’ migliori principii. Tutte le tavole copiosissime sono intagliate in legno e frapposte al testo.
  320. 688.VIOLA Zanini, La stessa . Aggiuntovi: il modo di levare il fumo alli camini sì fatti, come da farsi , da Andrea Minorelli perito pubblico della città di Padova , Pad. 1677 , in 4, fig.
    Le tavole di questa ristampa sono le medesime che nella prima edizione, aggiunta soltanto una tavola di caolini
    .
  321. 689.VINCI Giovan Battista, Saggio di architettura civile con alcune cognizioni comuni a tutte le belle arti , Roma 1795 , in 8, M. 87. — VISENTINI Antonio, Vedi Gallacini cui va unito .
  322. 690.VITTORE Bernardo Antonio, Istruzioni elementari per indirizzo de’ giovani allo studio dell’architettura civile , vol. 4, fig., Lugano 1760 a 1766 , in 4.
    Il primo volume contiene le istruzioni elementari divise in tre libri. Il secondo è formato da 100 tavole in rame relative a quel tomo. Il terzo contiene le istruzioni diverse per l’architetto civile divise in due libri. Il quarto è formato da 111 tavole di doppia grandezza relative al volume terzo. La prima parte dell’opera è dedicata alla Maestà di Dio; la seconda alla Vergine Maria: opera indigesta, farraginosa e di pessimo gusto.
  323. 691.VITRUVII (Marci), De architectura libri decem . Codex membranaceus com litteris aureopictis. Saeculi XIV.
    Il codice è composto da 124 foglietti; sonovi alcune poche figure e i vocaboli greci al margine. Fu confrontato e corrisponde, con piccolissime varietà e non essenziali, ai due principali della Vaticana e per la bellissima sua conserva
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    zione, e prima legatura e lettere aurate, e nitidezza di pergamene il riteniamo di non comune preziosità.
  324. 692.VITRUVII M., De architectura libri tres . Codex membranaceus in fol.
    Questo codice che non giunge se non a tutto il terzo libro è stato cominciato col massimo lusso ed eleganza, essendo la prima pagina interamente scritta a lettere d’oro e le due seguenti alternate in oro in lapis lazzuli e in porpora: tutto il resto del codice in minio e in nero, è della massima bellezza: non è però anteriore al XV secolo. Era nella biblioteca del Duca di Cassano.
  325. 693.VITRUVII L. Pollionis, De architectura libri decem, editio princeps.
    Nel principio è la lettera di Giovanni Sulpizio al lettore: segue l’indice: poi la lettera del Cardinal Riario a Giovanni Sulpizio: vengono i dieci libri di Viuuvio: che finiscono con una carta di errata col registro. In fine Sexti Iulii Frontini Consularis de acques quae in urbem influunt; libellus mirabilis. Dell’ultima carta è il registro dei fogli, in fol., senza luogo ed anno. Questa è la più rara e pregiata edizione di quest’opera per esser la prima non solo, ma perché il suo testo è bastantemente corretto: esemplare magnifico in vit. dor. Era della biblioteca Corsini.
  326. 694.VITRUVII L. Pollionis, De architectura libri decem sexti Julii Frontini de aquaeductibus liber unus: Angeli Polidani opusculum: quod Panepistemen inscribitur: Angeli Policiani in priora Analytica praelectio, cui titulus est Lamia. Florentiae impressum anno a Natali Christiano 1496 , in fol.
    Non si può indovinare l’editore, né lo stampatore di questo testo, in cui trovansi alcuni poche varietà dell’edizione principe ec. Tre o quattro figure di semplici quadrati non bastano a poter dillo fra Vitruvii figurali: alcuni erroneamente un tempo lo riputarono prima edizione. L’anno di stampa trovasi dopo il X libro prima degli opuscoli e del Frontino. Il testo è preceduto da due soli foglietti colle tavole dei capitoli e il frontespizio. In tutto il volume sono 86 foglietti. Esemplare di bellissima conservazione.
  327. 695.VITRUVII L. Pollionis, De Architectura libri decem . Accedunt Cleonidae Harmonicum Introdoctorium, Frontini de aquaeductibus. Policiani opuscula, impressimi, Venetiis , per Simonem Papiensem , dictum Bevilacqua, 1497 , in fol.
    Le poche varianti che incontranti in questa edizione dalla
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    precedente di Toscana non sono prese da alcun codice, né in alcun motto comprovate, ma dettate da semplici conghietture: in tutto rassomiglia l’edizione fiorentina e non conosciamo se alcun uomo di profonda dottrina ne procurasse la ristampa. Sono questi 91 foglietti di stampa per l’aggiunta del Cleonide. L’anno di stampa sta dopo il decimo libro di Vitruvio.
  328. 696.VITRUVIUS Marcus, Per iucundum solito castigatior factus cum figuris et tabula, ut iam legi et intelligi possit , Venetiis , 511 diligentia Joan. de Tridino alias tacuino, in fol. fig.
    È da notarsi, per ben conoscere gli esemplari completi di questa edizione, che dopo l’errata corrige debbono esservi nove carte di indici di vocaboli, le quali non sono in tutti gli esemplari, come ne fa fede altro esemplare, di altre mancante, essendosi posta la data immediatamente sotto l’errata, con altri caratteri, come se il libro fosse completo. Non è comune trovare esemplari in gran margine e intatti come questo nostro: le figure intagliate in legno sono inserite nel testo. Fra Giocondo insigne architetto fu primo a commentare il testo di Vitruvio mediante l’esposizione delle figure, e lo dedicò a Giulio II. Ma si permise molte conghietture, molte alterazioni del testo e viene dai critici tacciato di soverchio e temerario arbitrio vulnerando un classico prezioso.
  329. 697.VITRUVIUS Marcus, Iterum et Frontintis a Jucundo revisi repurgatique quintum ex collationelicuit , Florentiae , sumptibus Philippi de Giunta, 1513 , in 8, fig.
    Edizione consimile pel testo a quella del 1511. L’interpretazione però è più corretta e distinta. Le figure in legno sono in minor numero e non bene eseguite. Il pregio che distingue il nostro esemplare, consiste nell’essere con autografa correzione emendato il Frontino dal Marchese Poleni, come può vedersi dalle note marginali: Esemplare di cui egli stesso fé dono all’architetto Temenza. Tuttociò si riconosce da un’iscrizione posta in principio.
  330. 698.Di L. VITRUVIO Pollione, De architectura libri dece traducti de latino in vulgare affigurati ; commentati et con mirando ordine insigniti: per il quale facilmente potrai trovare la moltitudine degli abstrusi et reconditi vocaboli a li soi loci, et in epsa tabula cum summo studio expositi et enucleati ad immensa utilitate de ciascuno studioso et benivolo di epsa opera. Cum gratia et privilegio: Gotardus de Ponte.
    A tergo di questo frontespizio seguono i privilegi di Leon X
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    e Francesco I. Indi in sei susseguenti foglietti le tavole dei vocaboli e dei capitoli. Nell’ottavo foglio è l’orazione di Luigi Pirovano ai patrizi e al popolo di Milano, da cui si riconosce che avanti di stampare questa traduzione, fu data a rivedere ed emendare a Mauro Bono bergamasco, uomo in quest’arte esperto: a tergo di quest’indirizzo è la prefazione o dedica a Francesco re di Francia e duca di Milano, stesa da Agostino Gallo novocomense, regio Referendario in Milano. Dopo questi otto fogli comincia l’opera cosi Di Lucio Vitruvio Pollione, a Cesare Angusto, de Architectura incomenza il primo libro. Translato in vulgare. sermone commentato ed figurato do Cesare Cesariano cittadino mediolanense professore di architettura; con moltissime note ripiene di cognizioni in materia di arte e gran numero di tavole intagliate in legno, fra le quali gli antichi disegni dell’alzato e pianta del duomo di Milano. Continua il testo per cento ottanta tre fogli, nell’ultimo de’ quali finis. Qui finisce l’opera, preclara de L. Vitr. Pol. de Architectura, traducta de latino in vulgare, historiata e commentata a spese e istanzia del magnifico D. Augustino Gallo cittadino comense, e r. referendario ec. e del nobile D. Alvisio Pirovano patricio milanese. ec. ec. Impressa nell’amena et delectevole citade de Como per magistro Goiardo da Ponte citadino milanese nell’anno di N. S. G. Cristo 1521. 25 mensis Julii regnante il Christianissimo re di Francia Francisco Duca de Milano etc. tic. A tergo è il registro de’ fogli: l’ultimo foglio poi contiene la tavola degli errori e una protesta singolare del Gallo e del Pirovano contro il Cesariano che partì da Como, lasciando i suoi mecenati nell’imbroglio della stampa e della revisione, dopo consegnatoli manoscritto: ragione per cui ebbero bisogno dell’aiuto di Benedetto Giovio e Mauro Bono per condurre una sì laboriosa edizione. Gli esemplari di bella conservazione sono rari; difficilmente si conosce il più insigne di questo nostro, che apparteneva al Tuano.
  331. 699.VITRUVII, De architectura libri decemi , Florentiae , per heredes Philippi Iuntae, 1522 , in 12, fig.
    Questa edizione non è dissimile da quella del 1513 dello stesso Giunta, se non in quanto che gli errori nella prima descritti nell’indice, sono in questa corretti. Le figure sono esattamente le stesse.
  332. 700.VITRUVII, De architectura lib. X, summa diligentia recogniti, cum nonnullis figuribus hoc signo * positis , 1523 , in 8, fig.
    Elegante e corretta edizione, che dai tipi e dalla carta ritiensi essere egualmente di Firenze non dissimile dall’altra del 1522: contrassegnate da un asterisco sono tutte le figure in
    130
    tagliale in legno aggiunte fra il testo, le quali ridotte in piccola forma, furono tolte dall’edizione del Cesariano.
  333. 701.VITRUVII, Altro esemplare dello stesso, preceduto da questi opuscoli ; Flaviiis Vegetius, vir illustris de re militari. Sextus Julius Frontinus, de re militari. Aelianus, de instruendis aciebus. Modestus, libellus de vocabulis rei militaris 1523, ec.
    Esemplare bellissimo d’antica legatura appartenne al cav. Maderna architetto.
  334. 702.VITRUVII, De architectura lib. X. Cum summa diligentia recogniti et non nullis figuris sub hoc signo * positis , sine loco 1523 , in 8.
    Onde e novissime illustrazioni, correzioni e figure magistralmente segnate sui margini. Non abbiamo altro checonghietture da poter difficilmente azzardare sulla mano che con somma dottrina lo impreziosì, poiché sebbene apparisca evidentemente scrittura del XVI secolo, non avvi indizio dell’autore. Alcune emende e varianti sono giustificate non solo ma non trovansi prodotte in alcuno dei commentatori che hanno scritto in quest’opera. Vedesi che questi conosceva le lettere greche e latine infinitamente: e il lavoro è per lo più esteso in italiano purgatissimo. Nitidi sono i caratteri: in principio sono 3 pagine di minutissima forma intorno i pesi e misure. E non abbiamo trovato confrontare queste note se non colle dottrine palladiane in tutti i luoghi che coincidono sullo stesso argomento.
  335. 703.VITRUVII, De Architectura traducto di latino in vulcare dal vero esemplare con le figure a li soi loci con mirando ordine insignito . Versione di Francesco Lutio Durantino , Venezia , in le case di Giovan Antonio e Pietro fratelli da Sabio, 1524 , in fol. fig.
    Dopo il frontespizio riquadrato da un ornamento è la lettera del Durantino a’ lettori, indi la tavola dei vocaboli e quella dei capitoli. In tutto i prolegomeni sono foglietti 22, compreso quello dell’errata che precede il testo, il quale è di 110 foglietti con tavole in legno.
  336. 704.VITRUVII, Altro esemplare simile al precedente .
  337. 705.VITRUVII, De architectura . Dal vero esemplare latino nella volgare lingua tradotto e con le figure ai suoi luoghi con mirando ordine insignito (versione di Fran
    131
    cesco Lutio Durantino
    ), in Vinegia, Zoppino , 1535 , in fol. fig.
    Meno alcune correzioni di ortografia, poco dissimile è questa edizione da quella del 1524, e le tavole in legno sono esattamente le stesse. Il frontespizio ha un contorno figurato di cavalli e trofei con varie marche; se alcuna sembra doversi intendere per cifra dell’incisore, direbbesi esser quella nel mezzo a pie’ di pagina F. M.
  338. 706.VITRUVIO commentato e in volgar lingua rapportato per Giovan Battista Caporali di Perugia , stampato in Perugia nella stamperia del Conte Jano Bigazzini , 1536 , in fol. pic. fig.
    Non produsse questo scrittore che la versione e il commento dei primi cinque libri. Confutando e nello stesso tempo molto servendosi del Cesariano, poco aggiunse del proprio, qualche luogo emendando e molti storpiando. Il frontespizio è figurato; dopo il privilegio di Clemente VII è la dedica, il ritratto del Conte Bigazzino, indi comincia il testo contenuto in 131 fogl. Ma il primo conta da un asterisco, gli altri dai numeri.
  339. 707.M. VITRUVII Pollionis, Viri suae professionis peritissimi . De Architectura lib. X. Cum notis Philandri et Sexti Jul. Frontini de aquaeductibus, et Nicolai Cusani de staticis monumentis: Argentorati ex officina Knoblochiana, 1543 , in 4, fig.
    Edizione di qualche pregio, poiché prodotta da quel Giorgio Macheropieo che si servì de’ buoni testi di Fra’ Giocondo e del commento del Cesariani, oltre i suoi propri disegni e figure per illustrarla.
  340. 708.VITRUVII (M.) Pollioni,. In decem libros adnotationes Guglielmi Philandri , Roma , per Andream Dossena , 1544 , in 8, fig.
    Questa è la prima edizione delle note del Filandro che l’editore voleva pubblicare col testo, ma diede separate. Si vale l’autore del Codice di Sulpizio, e di molte nozioni avute dal Serlio. Fra le pagine del testo sono alcune poche figure in legno.
  341. 709.VITRUVII, De architectura adnotationes Guglielmi Philandri , Parisiis 1545 , in 8, fig.
    Non avvi altra differenza dall’edizione presente all’altra dell’anno che la precede, se non che in quella avvi un errata che indica e corregge i falli trascorsi e in questa vi sono tutti gli spropositi dell’edizione romana non emendati, con molti altri di più.
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  342. 710.VITRUVE M. Pollion, Architecture, ou art de bien bastir: mis de la latin en français par Jean Martin secretaire du Cardinal Lenoncourt , Paris 1547 , chez Jacques Gazeau , in fol. fig.
    Con un bellissimo ritratto del traduttore intagliato in legno nel frontespizio. Questa è la prima edizione del Vitruvio del Martino, in cui professa di essersi valso de’ commentatori precedenti, ed in specie vedesi aver preferito fra Giocondo. Le figure intagliate in legno con molto bel garbo sono disegnate la più parte da Jean Goujon e le altre son tolte dal Cesariano, da fra Giocondo e dal Serlio. In fine è una breve dissertazione sull’architettura di Jean Goujon.
  343. 711.VITRUVII Marci Pollionis, Viri suae professionis peritissimi , De architectura libri decem cum notis Philandri, et Sexti Julii Frontini de aquaeductibus, et Nicolai Cusani de staticis experiinentis. Argentorati, ex officina Knoblochiana, 1550 , in 4, par. fig.
    Questa edizione è molto più pregievole di quella che lo stesso editore produsse nel 1543 poiché vi fece una quantità di correzioni e di aggiunte prese dal Filandro non solo nel testo, come nelle figure.
  344. 712.VITRUVII Marci Pollionis, De architectura libri decem ad Caesarem Augustum cum notis Philandri, Lugduni, apud Tornesium , 1552 , in 4, fig.
    Edizione pregiatissima per la correzione del testo e le cure studiose dell’autore che aumentò di molto le note dall’edizione che nel 1544 ne fece in Roma separatamente dal testo. Le tavole in legno non sono prive dì eleganza e di gusto. Il Poleni ritiene quest’edizione in tal pregio da porta immediata dopo quella di Sulpizio.
  345. 713.VITRUVII M., I dieci libri dell’architettura tradotti et commentati da Monsig. Barbaro eletto Patriarca di Aquileia, Vinegia , per Francesco Marcolini con privilegi, 1556 , in fol. fig.
    Con due tavole, l’una di lutto quello si contiene per i capi dell’opera, l’altra per dichiarazione di tutte le cose d’importanza. Magnifica edizione intitolata al Cardinale Ippolito d’Este; con frontespizio doppio e figurato intagliato in legno come lo sono tutte le bellissime tavole dell’opera collocate fra il testo. Questa versione non solo, al parere anche del Poleni, è da anteporsi ad ogni altra italiana che conservasi, ma viene giustamente riputata per la prima veramente italiana, esemplare di prima bellezza.
  346. 714.VITRUVIUM In Marcum, De architectura adnotatio
    133
    nes Guillelmi Philandri
    , Venetiis , ex officina Stella, 1557 , fig. in 8.
    Vedesi in quest’edizione una delle solite frodi degli stampatori. Il Zitelli acquistò un numero d’esemplari della prima edizione di queste note pubblicata in Roma dal Dossena nel 1544; cangiò i primi otto foglietti, cioè il primo foglio di stampa ove pose anche un suo avviso agli studiosi e diede in tal modo a vedere di aver fatta una nuova edizione. Non cangiò in fine alcun foglio e poiché dietro l’ultima pagina trovavasi il nome dello stampatore Romano, lo cuoprì con una sottile striscia di carta, come può rilevarsi nel nostro e negli altri esemplari: e come avverti anche lo stesso Poleni nelle sue exercitationes Vitruvianae.
  347. 715.VITRUVE, Epitome, ou extrait abregé de dix livres d’architecture de M. Vitruve Pollion par Jean Gardet Bourbonnois et Dominique Bertin Parisien , Paris 1565 , en 4 pet. fig.
    Edizione noti diversa da quella, del 1559 se non pel frontespizio. L’estratto si fonda sulla versione di Jean Martin, le figure sono infelici assai e il meglio consiste nelle annotazioni ai tre primi libri che vengono dopo l’epitome, estese da Gardet, nelle quali riempie il vuoto dell’altro collaboratore.
  348. 716.VITRUVII M. Pollionis, De architectura libri decerti cum commentariis Danielis Barbari multis aedificiorum, horologiorum et machinarum descriptionibus auctis et illustratis ; apud Franciscum Senensem et Jo. Crugher Germanum , 1567 , in fol.
    In questa edizione latina il Barbaro seguì particolarmente il testo dell’edizione del Filandro, 1552; meno alcune varianti nelle quali preferì l’edizione di Fra Giocondo. Le tavole sempre fra il testo sono intagliate in legno.
  349. 717.VITRUVIO M., I dieci libri dell’architettura tradotti e commentati da Mons. Daniele Barbaro , Venezia , per Francesco de Franceschi e Giovanni Crugher alemanno , 1567 , in 4, fig.
    Edizione contemporanea alla latina e che sembra consentanea a molti luoghi di quella, unitamente che ad altre avvertenze della prima italiana. Tanto in questa che nella latina sono alcune figure di più intagliate da quel Giovanni Crugher tedesco, tutte però disegnate con molta eleganza.
  350. 718.VITRUVIO M., I dieci libri tradotti e commentati dal Barbaro , Venezia , appresso il Franceschi , 1567 , in 4, fig.
    Questo è l’esemplare autografo mi quale studiò per diver
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    si anni Vincenzo Scamozzi, ed è tutto postillato di sua mano con incredibile ricchezza di osservazioni criticale e preziosissime: sonovi pagine intere d’illustrazioni e da questo prezioso manoscritto sarebbesi tratta una nuova e singolar edizione, in cui si sarebbero viste in conflitto le opinioni degli uomini più dotti. Leggesi infine: «Fine sia alla fatica fatta da me Vincenzo Scamozzi vicentino nel leggere Vitruvio, commentato da Monsig, Daniele Barbaro eletto Patriarca d’Aquileia, per la terza volta, con l’havere notato tutte le cose notabili ed in tutto ho trovalo come nelle postille margine si vedi a perla prima lettera notato. E questo principiai li 4 aprile 1574 sino al di d’oggi li 2 Luglio 1574, il che posso dire la prima volta che io il lessi, haverlo udito, la seconda, la quale fu senza il comento del Zoppino, averlo goduto; e la terza che è questa, averlo giudicato: nel che ho conosciuto quanto sia da seguirlo a chi vuole di tal fatica haver meritevol frutto e così ogni studio voglio in esso porre, trovando che egli ha ragionato di tutte, o almeno le più difficili e bisognevoli parti dell’architettura e bisogni dell’architetto il che se molti conoscessero, non così facilmente si vanterebbero di essere architetti, che appena sanno quello che gli appartiene. Vincenzo Scamozzi Vicentino.» Questo esemplare appartenne all’architetto Selva, dopo la cui morte fu acquistato dal conte Rizzo Patarol, il quale veggendo che poteva con decoro illustrare questa nostra serie di vitruviane preziosità, ce ne fece con nobilissima munificenza il generosissimo dono, sebbene sia egli fornito d’altre molte sontuosità in materia di libri i più ricercati.
  351. 719.M. VITRUVII Pollion, Architecture ou art de bien bâtir , mis de latin en françois par Jean Martin secretaire du Cardinal de Lenoncourt, Paris , chez Jeròme de Marnef et Guillaume Gaveilat , in fol. fig., 1572 .
    Non è dissimile esenzialmente questa seconda edizione della edizione del Martino da quella pubblicata nel 1547, sebbene da lui stesso diretta e procurata
    .
  352. 720.VITRUVIO Marco, I dieci libri d’architettura tradotti e commentati dal Barbaro , Venezia , per il Franceschi , 1584 , in 4, fig.
    Quest’edizione non è che un’esatta riproduzione dell’altra italiana del 1567 e colle stesse figure in legno.
  353. 721.VITRUVII Marci Pollionis, De architectura libri decem cura notis Philandri , apud Tornesium 1586 , Lugduni , in 4, fig.
  354. 722.VITRUVII Marci Pollionis, Genevae 1586 , in 4, fig.
    Questi due esemplari l’uno colta data di Ginevra, l’altro
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    con quella di Lione, sono una medesima e sola edizione, la quale esattamente corrisponde a quella del 1552, prodotta dallo stesso Tornesio, colle medesime figure.
  355. 723.M. VITRUVIO, I dieci libri dell’architettura tradotti in tedesco dal Rivio , Basilea 1614 , in foglio figurato.
    Questo medico studiosissimo d’ogni modo di belle cognizioni, sebbene non profondissimo, fu il primo a tradurre Vitruvio in tedesco. La prima edizione la pubblicò a Norimberga nel 1548, e poscia nel 1755 a Basilea. Quest’ultima edizione dicesi ricorretta ed ampliata, ma con pochissime variazioni dalle precedenti. Le tavole in legno numerosissime e singolari, di che è fornita quest’edizione, sono le stesse delle altre edizioni ec. Molte di queste aveva prima prodotte nel 1547 nella sua opera di architettura e prospettiva. Vedi Rivio.
  356. 724.VITRUVE Pollion, Architecture ou art de bien bastir mis de latin en français, par Jean Martin, à Cologny , par Jean de Tournes , 1618 , in 4, fig.
    Le figure che trovansi in questa edizione non corrispondono a quelle delle altre due sopra citate del Martino, ma gli editori si sono serviti di quelle dell’edizione tornesiana latina. Quanto al testo questa versione non differisce dalle antiche se non nella miglior forma del dire, abbandonata la vecchia ortografia.
  357. 725.VITRUVIO M., I dieci libri dell’architettura tradotti e commentati da Monsig. Daniele Barbaro ed ora in questa nuova impressione per maggior comodità del lettore le materie di ciascun libro ridotte sotto capi, Venezia , presso Alessandro de’ Vecchi , 1629 .
    Quest’edizione è presa dalla precedente del 1567 colla differenza di essere assai meno corretta, ed essendo state dallo stampatore in più luoghi omesse tavole necessarie, o sostituite alcune altre che non hanno che fare col testo. Ma ciò che è più strano si è che il de’ Vecchi editore, ponendo il suo nome al proemio che aveva prodotto il Franceschi nella più antica citata edizione, ove parla del Barbaro si esprime come se avesse avuto dialogo con lui nelle materie vitruviane ed era morto 59 anni prima di questa seconda edizione: il che prova che ristampò e fece suo il proemio del Franceschi, senza leggerlo.
  358. 726.VITRUVII Marci Pollionis, De architectura libri decemn cum notis variorum et alia commentaria a Jo
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    anne de Laet collecta et illustrata
    : Amstelodami , Elzevir , 1649 in fot. parv. fig.
    Questa è fra le edizioni di questo classico la più ricca di opuscoli vitruviani riprodotti con nitidezza d’impressione, e correzione nei testi. Gli elementi d’architettura di Enrico Woton precedono i X libri di Vitruvio, poi vengono il vocabolario e gli scamilli del Baldo, il libro della pittura di L. B. Alberti, la Voluta Ionica di Nicolo Goldmano, gli opuscoli sulla scultura del Gaurico, del Demonziosio, con molte note del Philandro, del Meibomio, del Salmasio e copiosi indici ec. Esemplare in marrocchino dorato.
  359. 727.VITRUVE, Les dix livres d’architecture corrigés et traduits nouvellement en français avec des notes et des figures par Claude Perrault , Paris chez Coignard , 1663 , in fol. fig. premiere edition.
    Questa prima edizione della versione di Perrault non è preferibile alla seconda, se non in quanto alla maggior freschezza delle bellissime tavole di cui va ornata. Di due generi sono queste, poiché le grandi in numero di 64 sono intagliate in rame e le piccole in legno sono collocate fra il testo.
  360. 728.VITRUVE, Abregé des dix livres d’architecture de Vitruve par Perrault , Paris , chez Coignard , 1674 , in 8, figurato.
    Questo dotto ed elegante lavoro estratto da un’opera classica e grandiosa come Vitruvio, non poteva esser fatto con maggiore accorgimento e trovansi in fine undici tavole intagliate in rame con molto buon gusto ed accuratezza.
  361. 729.VITRUVIE, L’architecture generale de Vitruve reduite en abregé par M. Perrault , Amsterdam 1681 , in 8 fig.
    Non differisce quest’edizione da quella del 1674 se non in alcune parole del frontespizio ed è egualmente nitida e corretta colle stesse tavole in rame.
  362. 730.VITRUVE, Les X livres d’architecture corrigés et traduits nouvellement en françois , avec des notes et des figures, seconde édition revue, corrigée et augmentée par M. Perrault ec., Paris , chez Coignard , 1684 , in fol. fig.
    In quest’edizione poche furono le emende, ma molte le aggiunte importanti che da vari pareri raccolte determinarono l’autore a ristampare la sua versione. Mutò anche tre figure e aggiunse tre tavole, una nel VI e due nel X libro. E sebbene potesse quest’opera ricevere maggior perfezione, nondimeno fra le vitruviane versioni e commenti, tiene a buon dritto uno dei primi luoghi.
    137
  363. 731.VITRUVIO (di) Compendio dell’architettura di M. Perrault di nuovo compendiata e ristretta da C. C. C. con figure in rame delineate e intagliate da Filippo Vasconi , Venezia presso Girolamo Albrizzi , 1711 , in 8, fig.
    Le tre lettere indicate vogliono significare il Conte Carlo Cataneo. Questo restringe anche maggiormente il compendio del Perrault e lo limita alle sole nozioni dell’architettura civile. Le tavole poi intagliate dal Vasconi sono affatto senza eleganza.
  364. 732.VITRUVIO, L’Architettura generale ridotta in compendio dal Sig. Perrault tradotta dal francese , Venezia 1747 , in 12, fig.
    In quest’edizione sono le 12 tavole imitate dall’originale francese di passabile intaglio, con un vocabolario alla fine, ossia spiegazione delle parole difficili che s’incontrano in Vitruvio.
  365. 733.VITRUVIO Pollione, L’architettura colla traduzione italiana e commento del Mar. Bernardo Galliani , Napoli 1758 , in fol. fig.
    Edizione col testo latino a fronte e un corredo di 25 tavole disegnate e non incise corrispondentemente, la quale si tiene in pregio e si preferisce alla maggior parte dell’edizioni con commenti.
  366. 734.M. VITRUVIO Pollion, Los diez libros de architectura traducidos del latin, y commentados por D. Joseph Ortiz y Sanz , en Madrid , en la imprenta Real , 1787 , in fol.
    Aveva già questo commentatore dato altri saggi dei suoi studi vitruviani e dopo l’edizione del Galliani volle presentare nella stessa forma con più lusso il Vitruvio alla Spagna. Il testo pei tipi, i 56 disegni per le incisioni, la carta, tutto contribuì allo splendore di questa edizione: si attenne l’autore molto alle versioni di Perrault e del Galliani.
  367. 735.VITRUVIO Marco Pollione, L’architettura tradotta e commentata dal Marchese Bernardo Galliani . Edizione seconda ricorretta dagli errori della prima e corredata degli stessi rami, Napoli 1790 , presso i fratelli Terres , in fol.
    In questa edizione non è posto il testo a fronte della traduzione. Leggesi in altri esemplari di questa stessa edizione mutato il frontespizio. Siena 1790 nella stamperia di Luigi e Benedetto Biadi con licenza.
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  368. 736.VITRUVIUS M. Pollio, The architecture traslated from the original latin by W. Newton architect , London 1791 , 2 vol. in fol. fig.
    Opera prodotta con tutto il lusso e l’eleganza delle edizioni moderne inglesi, che non aggiunse per novità di interpetrazioni alcuna maggior chiarezza a’ luoghi oscuri del testo: con 117 figure ben disegnate e intagliate in rame. Esemplare distinto, in cuoio di Russia dor. ec.
  369. 737.L’ARCHITETTURA Generale di Vitruvio . Ridotta in compendio dal Sig. Perrault, tradotta dal francese, Venezia , Zatta , 1794 , in 8, fig.
    Questa è una ristampa dell’altra edizione pubblicata dall’Albrizzi nel 1747.
  370. 738.M. VITRUVIO Pollio, De architectura lib. X , vol. 2 in 4, Lipsia 1796 , in tedesco.
    Questa è una delle edizioni prodotte e commentate da Augusto Rode, cui va aggiunto un Lessico vitruviano.
  371. 739.M. VITRUVIO Pollio, De architectura lib. X illustrati et esplicati ab Augusto Rode : addito Lexicon Vitruvianum gallice, italice, anglice, Berolini 1800 , in 4.
  372. 740.M. VITRUVIO Pollio, Formae ad esplicandos Marci Vitruvii decem libros , Berolini 1801 , in fol.
    Nella versione e commenti tedeschi non sono figure e la ignoranza di quella lingua renderebbe imprudente e temerario il nostro giudizio sul merito di quell’autore. Nella riproduzione poi del testo fatta nel 1801 in latino con l’atlante di 21 tavole, riporteremo il giudizio datone del celebre Schneider. De postrema editione Rodiana sine Berolinensi utinam tacere mihi liceret....sed vidi omnia tam negligenter ab editore administrata tamque mala fide rem gestititi fuisse, ut indignationem moderati non possem; e segue di questo pasto, cosicché sembra che di tutti i lavori vitruviani questo sia il più dispregievole. Infatti non vi si incontrano emende agli errori altrui, e spesso veggonsi peggiorate le lezioni ove precedentemente erano più chiare.
  373. 741.M. VITRUVIO Pollio, ARCHITETTURA di Vitruvio Pollione . Libri X restituiti nell’italiana lingua da Baldassare Orsini vol. 2 legati in un tomo, Perugia 1802 , in 8, fig.
  374. 742.M. VITRUVIO Pollio, Dizionario universale d’architettura e dizionario vitruviano , accuratamente ordinati da Baldassare Orsini, tomi 2, legati in uno, Perugia 1801 , in 8, fig.
    Ventitré tavole ineleganti intagliate in rame trovatisi nel
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    Vitruvio. L’edizione non è pregievole. L’Orsini avea molte cognizioni, una critica poco flessibile e nessun gusto. I due dizionari poi sono ben compilati e possono essere utili alti studiosi dell’arte.
  375. 743.MARCI Vitruvii Pollionis, De architectura libri decem cura notis Jo. Gol. Schneider , Lipsia 1807 a 1808 , vol. 3, in 4 carta grande.
    Questa laboriosissima e preziosa opera di un dottissimo commentatore può molto servire all’erudizione degli studiosi, ma non è altrettanto utile e chiara per gli architetti, che bramano giugnere diritto allo scopo, su di che sono ritardati molto per la privazione delle figure.
  376. 744.VITRUVIO, (of) Civil architecture comprising those books of the author which relate to the public and private edifices of the ancients : translated by William Wilkins M. A. F. A. S. Illustrated by numerous engravings etc., London , Longman , 1812 , in fol. fig.
    Non sono di quest’opera pubblicate che due sezioni, con 4 tavole della maggior nitidezza ed eleganza nella prima e non ancora le tavole, ma il solo testo nella seconda. Vedi alli articoli: Poleni, Fea, Salviate, Bertano, Darci, Tolomei Claudio, Baldo Bernar., Rusconi, Wilkins, Ortis, Satinasti Claudii, Manclerc.
  377. 745.VEDREMAN Joannes, Architectura , Antuerpia 1577 in fol. fig. M. 91, in lingua olandese.
    Apparisce però ristampata nel 1581; poiché amendue i numeri sono intagliati sul frontespizio figurato in luoghi diversi. È singolare l’applicazione degli ordini fatta da questo autore agli edifici moderni e barbaro lo stile e le proporzioni con cui sono figurati.
  378. 746.VEDREMAN Joannes, Architecture traduite du bas allemand en français par Kemp , Anversae 1677 .
    Questo esemplare apparteneva all’architetto Scamozzi ed è composto come segue: il frontespizio è figurato e porta nel centro un cartello applicato, ove in barbara ortografia è espressa la dichiarazione dell’opera. Segue la dedica del traduttore e subito nello stesso foglietto il testo del trattato in colonne stampato a caratteri corsivi, che continua fino al sesto foglietto inclusive. Questa prima porte è accompagnata da 23 tavole: segue un’altra parte col primo foglietto in basso alemanno e la data d’Anversa del 1578 intorno l’ordine toscano con 12 tavole. Un altro libretto colla stessa data e nella stessa lingua riguarda il corintio, io
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    nico e il composito con 18 tavole. L’ultima parte relativa al corintio e al composito con le trabeazioni porta la data del 1565 che è la data dell’edizione originale delle opere di Vredeman intagliate da Girolamo Ceck: e contiene 22 tavole.
  379. 747.VEDREMAN Joannes, Architectura . Stampato in lingua olandese, in Anversa , presso Giovanni de Jode , 1598 , in fol. fig.
    Contenente le spiegazioni degli ordini secondo i precetti di Vitruvio, applicate a diverse fabbriche poi di sua invenzione 23 tavole di bella impressione. Questo libro è lo stesso che la prima parte del sua più ampio trattato dell’opera precedente.
  380. 748.WEIDLERO (Jo. Frid.), Dissertatio iuridica de usu remedii contra aedificantem ad aemulationem , Vitembergae 1732 , in 4, M. 45.

Architettura teatrale moderna

  1. 749.ARNALDI Co. Enea, Idea d’un teatro nelle principati sue parti simile ai teatri antichi, all’uso moderno, con due discorsi intorno ai teatri in generale e al teatro Olimpico di Vicenza e un’appendice nel fine , Padova 1713 , in 4, pic. fig.
    Prima edizione nella quale debb’essere un’appendice di 5 pagine sulla soffitta del teatro Olimpico per una quistione insorta mentre già, il libro era a alle stampe, con 6 tavole grandi intagliate in rame.
  2. 750.ARNALDI Co. Enea, Lo stesso , seconda edizione, Vicenza 1783 , in 4, pic. fig. — BECEGA Tom., Saggi d’architettura teatrale . Vedi Calderari Ottone .
  3. 751.BIBIENA Galli Antonio cavaliere, Pianta e spaccato del nuovo teatro di Bologna aperto nel 1763 , Bol . In 4, fig. M. 7.
    Si avverte che Antonio è il figlio del famoso architetto e prospettico Ferdinando. Con due grandissime tavole in rame.
  4. 752.BIBIENA Galli Antonio cavaliere, Pianta e spaccato del nuovo teatro di Bologna offerto al C. Legnaci da Lorenzo Capponi, Bologna 1771 , in fol. fig. Con 5 grandi tavole in rame e la facciata nei frontespizio.
    141
    — Aggiuntovi: I disegni del nuovo teatro de quattro cavalieri eretto in Pavia l’anno 1773 , in fol. figurato.
    Con tre tavole in rame e il frontespizio intagliato.
  5. 753.CAMILLO Giulio Delminio, L’idea del teatro , Firenze , Torrentino , 1550 , in 4, pic.
    Elegante edizione e bellissimo esemplare, ove di tutta sorta di allegorie e significazioni si ragiona sotto questo specioso nome di Teatro.
  6. 754.CAMILLO Giulio Delminio, Tutte le opere, nelle quali è compresa anche la sovraddetta del teatro , volumi due stampati, il primo nel 1563 il secondo 1565 in Vinegia per il Giolito in 12 legati in un solo volume.Aggiuntovi: in fine Leon B. Alberti, Concetti amorosi , ne’ quali sotto il nome di Hecatonfila si insegna la bella e ingegnosa arte d’amore con un dialogo intitolato Deifira, che ne mostra come si debbe fuggire il mal cominciato amore. Genova presso Ant. Bellone 1672 .
  7. 755.CARINI Motta Fabbricio, Trattato sopra la struttura de’ teatri e scene, che a’ nostri giorni si costumano , Guastalla 1676 , in fol. pic. fig. Con undici tavole intagliate in rame.
    Se si potessero da un’opera somigliante escludere il buon gusto e la comodità, questa sarebbe da tenersi in qualche pregio: ma i difetti la vincono sulle bellezze e non serve che a tener memoria nella storia delle arti della bizzaria del gusto di quell’età.
  8. 756.CHIARAMONTE Scipione, Delle scene e teatri , Cesena 1670 , in 8, fig. opera postuma.
    Con alcune figure dimostrative intagliate in legno. Quest’opera riguarda soltanto la parte prospettica.
  9. 757.DUMONT, Projet d’une salle de spectacle pour la ville de Brest , Paris 1772 , in fol. Au quel on a joint plusieurs autres dessins gravés par le même auteur, M. 90.
    In tutto 26 tavole nobilmente inventate e incise assai bene.
  10. 758.GIORGI Felice, Descrizione Isterica del teatro di Tor di Nona , Roma 1795 , in 4, fig., M. 62.
    Con 9 grandi tavole in rame intagliate da Tom. Piroli. In questa storia si trovano i disegni de’ precedenti teatri in quel
    142
    luogo, crollali avanti d’esser giunti al lor compimento. Vedi Tarquini.
  11. 759.KNOBELSDORFF Le Baron, Plans de la sale de l’opera à Berlin , 1743 , in fol. fig.
    In 11 tavole si rende conto d’uno de’ più begli edifici di Berlino, nel quale l’autore a norma del buono stile che aveva in prima gioventù dedotto da monumenti pubblicati d’antichità, si condusse assai meglio che non fece posteriormente nelle altre opere ove venne impiegato, poiché cedette in seguito esso pure al gusto falso e corrotto del secolo.
  12. 760.LANDRIANI Paolo, Osservazioni sui difetti prodotti nei teatri dalla cattiva costruzione del palco scenico e su alcune inavvertenze nel dipingere le decorazioni , Milano 1815 , in 4, fig. M. 66.
    Con tre gran tavole in rame. Questo sommo prospettico teatrale tratta la materia con vera profondità di teorie e secondo le sue ottime pratiche.
  13. 761.LAURISSO Tragiense (nome arcadico), De’ vizi e dei difetti del moderno teatro e del modo di correggerli ed emendarli . Ragionamenti sei, Roma 1753 , in 4, fig.
    L’opera è divisa in due parti trattata più da teologo, che da architetto, con tre tavole intagliate in rame al fine.
  14. 762.LEVVIS Giacomo, Disegni originali d’architettura per case di città e di campagna con un progetto di un teatro pubblicati dall’autore in italiano e in inglese, in Londra nel 1780 , in fol.
    Opera di bella esecuzione con moltissime preziose invenzioni: sono la grandi tavole in foglio, tra le quali quattro sono consecrate al progetto d’un gran teatro per l’opera in Londra.
  15. 763.MAFFEI Scipione, Dei teatri antichi e moderni . Trattato, in cui mettonsi in chiaro vari punti morali, rispondendo al P. Concina ec., Verona 1754 , in 4.
    Questo frate io un’opera de spectaculis theatralibus fulmina anatemi e manda dritto all’inferno Maffei, Muratori e tutti gli altri scrittori i più ortodossi e cristiani in materia teatrale.
  16. 764.MILIZIA Francesco, Del teatro: a sua eccellenza il sig. D. Baldassare Odescalchi , Roma 1773 , in 8, fig.
    Questa è la prima edizione dì quell’opuscolo interessante e curioso, che non fu permesso all’autore di ristampare sen
    143
    za molte modificazioni, rarissimo. Consci tavole intagliate in rame. La maggior parte del libro non versa sul teatro materiale, ma svolge una serie di idee politiche, critiche e letterarie che in Italia facevano paura in quel tempo e che caratterizzano l’autore come un pensatore dei più forti e indipendenti che abbia avuti quel secolo.
  17. 765.MILIZIA, Trattato completo formale, e materiale del teatro , Venezia 1794 , in 4, fig.
  18. 766.MILIZIA, Lo stesso dedicato al Conte Algarotti , Venezia 1733 , in 4, fig.
    Queste ristampe furono ricorrette e mutilate dall’ autore in più luoghi, altrimenti non ne sarebbe stata permessa la stampa. Il numero delle tavole è lo stesso che nell’edizione originale.
  19. 767.MONTENARI Giovanni, Discorso del Teatro Olimpico del Palladio in Vicenza : seconda edizione con due lettere critiche, l’una del Poleni, l’altra dell’autore, Padova 1749 , in 8, fig.
    La prima edizione fu nel 1733 con 5 tavole in rame, e il ritratto del Palladio avanti il frontespizio. Opera grandemente commendevole. Vedi anche queste lettere separate all’articolo Poleni, le quali non vennero stampate nella prima edizione.
  20. 768.MORELLI Cosimo, Pianta e spaccato del nuovo teatro d’Imola , Roma 1780 , in fol. fig.
    Questo ingegnoso architetto studiò grandemente la linea visuale sui teatri e vi riescì meglio d’ognuno. In quest’opera pone in confronto con altrettante tavole, undici teatri diversi e bello ed utile è il fare questa comparatione. In altre 3 tavole produce il proprio teatro, oltre altre tavole in guisa di vignette con soggetti teatrali presi dall’antico.
  21. 769.NICCOLINI Antonio, Alcune idee sulla risonanza del teatro , Napoli 1816 , in 4, M. 66.
    Questo è il riedificatore dell’attuale Teatro R. di S. Carlo.
  22. 770.NOVERRE M., Observations sur la construction d’une nouvelle salle de l’opera , Amsterdam 1787 , in 8, M. 95.
    Un uomo, che ha calcato il teatro, ha scritto con cognizione di causa e con infinito accorgimento questo opuscolo.
  23. 771.PATTE architecte du Prince Palatin, Essai sur l’architecture théatrale, ou de l’ordonnance la plus avantigensue a une salle de spectacles, relativement aux principes de l’optique et de l’acoustique .
    144
    Avec un examen des principaux théatres de l’Europe, et une analyse des écrits les plus importans sur cette matière, Paris 1782 , en 8, fig.
    Con tre tavole ove sono disegnati i principali teatri paragonati fra turo. Opera assai ben concepita, e da tenersi fra le migliori di questo genere.
  24. 772.PIERMARINI Giuseppe, Architettura del Teatro della Scala in Milano , 1789 , otto tavole in fol. atlant.
    Nella prima di queste 8 tavole viene instituito un paralello fra alcuni teatri d’Italia.
  25. 773.PISTOCCHI, Prospetto d’un teatro , Faenza 1790 . — Aggiuntavi: Lettera anonima dove si espone il sentimento dell’autore pel foro progettato dall’architetto Antolini in Milano . Milano , anno nono, in 8. — E in fine, le riflessioni architettoniche sopra il premiato disegno della trionfale colonna da erigersi in Milano , in 8.
    Opuscoli tutti del sud. Sig. Pistocchi ove viene lacerato senza pietà l’architetto Antolini a lui preferito.
  26. 774.QUARENGHI Jacques, Théatre de l’Hermitage de S. M. l’Imperatrice de toutes les Russies , Petersbourg 1787 , in fol. max.
    Il volume è composto da 7 tavole, un foglio di illustrazione, la dedica all’imperatrice e il frontespizio. L’invenzione di questo sommo architetto è tratta dall’antico e dal moderno componendo una terza specie aggradevole e conveniente.
  27. 775.RAGIONAMENTO intorno al nuovo Teatro di Bologna , Ferrara in 8, M. 3i.
    Intendesi il gran teatro di Bibiena.
  28. 776.RÉFLÉXIONS d’un patriote sur l’opera française et sur l’opera italienne, qui presente le paralèlle du goût des deux nations dans les beaux arts , Losanne 1754 , en 8. — Aggiuntovi: Essai sur la peinture, la sculpture, et l’architetture , 1751 .
  29. 777.RICCATI Francesco, Della costruzione de’ teatri secondo il costume d’Italia, vale a dire divisi in piccole loggie , Bassano 1790 , in 4, fig.
    Con tre tavole in rame.
    145
  30. 778.RIGHINI Pietro, Opere Teatrali: italiano e tedesco : fig. in fol. oblon., Ausburg senz’anno.
    Questo volume sullo stile delle opere di Bibiena intagliato da Martino Eugelbrecth contiene, oltre le vedute teatrali, anche alcuni paesi e marine ed altre stampe fino al numero di 34 fogli compreso il frontespizio.
  31. 779.RUOBÒ, Le filse Maître Ménuisier , Traité de la construction de théatres et des machines théatrales, 1777 Paris , in fol. fig.
    Opera ripiena di ottime idee, di critica e di erudizione con dieci tavole intagliate in rame.
  32. 780.SABBATINI Niccola, Pratica di fabbricare scene e macchine teatrali , ristampata ila nuovo coll’aggiunta del secondo libro, Ravenna 1738 , in 4, fig.
    Le figure dimostrative sono intagliate in legno e riporta te fra il testo. Vi si insegna bene la prospettica teatrale e ogni sorta di meccanismo per le scene e per gli accidenti teatrali.
  33. 781.SEMPLICI lumi tendenti a render cauti i soli interessati nel teatro da erigersi nella parrocchia di S. Fantino a Venezia , Venezia , in 8. fig.
    Con due tavole dimostrative al fine.
  34. 782.TARQUINI Giuseppe architetto, Fedele descrizione circa il piantato, elevazione e volta del nuovo teatro di Tor di Nona , Roma 1785 , in 4, M. 15.
    Fu bisogno di molte giustificazioni all’architetto per gli avvenimenti sinistri che accompagnarono la costruzione di questo edificio. Vedi Giorgi Felice.
  35. 783.WYATT Beniamin, Observations on the design for the Theatre Royal Drury Lane as executed in the year 1812 , London 1813 , in 4 fig.
    Opera stampata con ricchezza di tipi e con 18 tavole intagliate in rame accuratamente.

Architettura teatrale antica

  1. 784.DEL BENE Benedetto, Osservazioni sopra l’origine ultimamente attribuita all’anfiteatro di Verona , Verona 1786 , in 8. — Aggiunta: Lettera ad un amico, ossia scritto polemico in risposta alle dette osservazioni : del Conte Alessandro Carli: detto anno; Colla difesa di queste osservazioni del Sig. Benedetto del Bene. Infine, Ragionamento critico del Co. Alessandro Carli sull’anfiteatro di Verona 1786: E un’ultima lettera dell’Ab. Fortis al C. Carli sopra le di lui congetture della fondazione e dell’anfiteatro, 1785, in 8.
  2. 785.BIANCHI Pietro, Osservazioni sull’arena e sul podio dell’anfiteatro Flavio , illustrate e difese da Lorenzo de Romano, Roma , nella stamperia de Romanis , 1812 , in fol. fig. M. 81.
    Con una gran tavola intagliata in rame. Fu oggetto di molte discussioni un’escavazione in quell’anno fatta, che si dovette fatalmente ricuoprire.
  3. 786.BOCCHI Ottavio, Osservazioni sopra un antico teatro scoperto in Adria , Venezia 1739 , in 4, fig. M. 11.
  4. 787.BULENGERII Julii Cesaris. De theatro, ludisque scenicis libri duo : editio prima, Tricassibus 1603 , in 8, fig.
    Con tre tavole intagliate in rame.
  5. 788.CARLI Rubbi Giovanni Rinaldo, Relazione delle scoperte fatte nell’anfiteatro di Pola nel Giugno 1760 , Venezia , in 8. fig., M. 104.
    Con due gran tavole in rame.
  6. 789.CARLI Gian. Rinaldo, Degli anfiteatri e particolarmente del Flavio di Roma, di quello d’Italica
    147
    nella Spagna e di quello di Pola nell’Istria
    , Milano 1788 , in 4, fig.
    Quest’opera è anche stampata nelle antichità italiche di questo autore con 15 tavole intagliate in rame.
  7. 790.FEA Carlo, Osservazioni sull’arena e sul podio dell’anfiteatro Flavio, discusse contro quelle del Sig. Pietro Bianchi e del Sig. Lorenzo de Romano , Roma 1713 , parti due. — Aggiuntevi: Le iscrizioni di monumenti pubblici trovate nelle attuali escavazioni dei medesimi , stesso anno. — Le notizie degli scavi nell’anfiteatro Flavio e nel Foro Traiano : Le ammonizioni criticoantiquarie a vari scrittori del giorno, 1813 . — Infine: Nuove osservazioni intorno l’arena nell’anfiteatro Flavio , Roma 1814 , in 8.
    Alla testa di questi opuscoli trovasi il ritratto dell’autore disegnato da Wicar, intagliato da Fontana e molto somigliante.
  8. 791.LIPSII Justi, De amphitheatro liber in quo forma ipsa loci expressa et ratio spectandi . Cum aeneis figuris, Ant. Plant. 1699 , in 4, fig. — Aggiuntovi de amphitheatris quae extra Romam . Libellus in quo formae eorum aliquot et typi ec.
    L’anfiteatro di Tito, tal come trovasi e come supponevasi esser dovesse, è dato in due tavole; indi quelli di Pola,di Nimes, di Verona e li due che stanno nel Poitou formano in tutti le 7 tavole di questo libretto.
  9. 792.LUCCHESE Matteo, Riflessioni sulla pretesa scoperta del sopra ornato toscano esposta dall’autore dell’opera degli anfiteatri, e singolarmente del Veronese , Venezia 1730 , in 12, fig.
    Con quattro tavole intagliate in rame, libretto pieno di dottissima critica e ottime osservazioni.
  10. 793.MAFFEI Scipione, Degli anfiteatri e singolarmente del Veronese: libri due , Verona 1728 , in 12. fig.
    Con 15 tavole intagliate in rame. Ricomparse quest’opera nella Verona Illustrata di cui forma l’ultimo libro, ma ad istanza dei dotti e curiosi l’autore la pubblicò primamente in questa piccola forma.
  11. 794.MANNI Domenico Maria. Notizie storiche intorno
    148
    al Parlagio ovvero anfiteatro di Firenze
    , Bologna 1746 , in 4, M. 36.
    Con una tavola in rame
    .
  12. 795.MAZOCHII Alexii Symmachi, In mutilum Campani amphiteatri titulum aliasque nonnultas campanas inscriptiones commentarius , Neapoli 1727 , in 4.
    Con due gran tavole in rame, opera piena di eruditissime osservazioni.
  13. 796.PALOS y Navarro D. Enrique, Disertacion sobre el teatro, y circo de Sagunto , Valencia 1703 , fig. M. 96 e 102.
    Con una gran tavola in rame
    .
  14. 797.PATERNO Giacinto Maria, Del ginnasio e anfiteatro di Catania, trascorsiva dissemina , Palermo 1770 , in fol. fig.
    Avvi la sola tavola della pianta, spaccato, e alzato dell’anfiteatro a car. 49. Questo scrittore vuol fare ascendere la data di quest’edizione avanti l’epoca del poeta Stesicoro e molto prima dell’anfiteatro veronese. Il che ne potrebbe render curiosa la lettura.
  15. 798.POLENI Giovanni e Montenari Giovanni, Degli antichi teatri e anfiteatri: lettere due , Vicenza 1735 , in 8.
    Si agita in queste due lettere una questione tra i due dotti e quella del Poleni leggesi anche nelle Galliae antiquitates del Maffei.
  16. 799.RANGHIASCI Sebastiano, Notizie sopra un antico teatro ec. in 8, M. 39.
  17. 800.STRATICO Simone, Dell’antico teatro di Padova , Padova 1795 , in 4, fig.
    Con sei gran tavole intagliate in rame. Questo dottissimo professore dell’Università di Padova e uno dei luminari dell’instituto italiano, ha raccolte e non pubblicate molte memorie e commenti inediti intorno le opere di Leon B. Alberti e di Vitruvio, che sarebbe voto comune dei dotti di veder pubblicate.
  18. 801.WACQUIER de la Barthe, Ragionamento sulla ricerca delle cagioni dell’inferiorità del teatro latino al greco , Roma 1806 , in 8, M. 51.
    L’ Ab. Cancellieri lo pubblicò facendosi un merito col divulgare la produzione di un ingegno altrettanto modesto che svegliato.

Prospettiva

  1. 802.ACCOLTI Pietro, gentiluomo fiorentino, Lo inganno degli occhi, prospettiva pratica, trattato in acconcio della pittura , Firenze 1625 , in fol. fig.
    Opera divisa in tre parti, colle tavole intagliate in legno fra il testo e celebrata per l’ampiezza delle nozioni non tanto lineari del disegno prospettico, quanto del trattato dell’ombre e dei lumi. Il tutto esposto con bei modi del dire.
  2. 803.ALBERTI Andrea, Duo libri, prior de Perspectiva, posterior de umbra, et eius proprietatibus , Norimbergae 1661 , in fol. fig.
    Il frontespizio è figurato e vi sono 16 tavole intagliate in rame: l’opera è trattata in maniera poco utile e troppo involuta per applicarla con facilità alle arti.
  3. 804.ALEAUME Ingenieur du roi, La perspective speculative et pratique mise au pur par Estienne Migon professeur en mathematique , Paris 1643 , en 4, fig.
    Con 38 tavole intagliate in rame. Edizione bellissima, che meritò d’esser plagiata nel trattato del P. Dubreuil. Esemplare del Tuano.
  4. 805.AMATO Paolo, La nuova pratica di prospettiva nella quale si spiegano alcune nuove opinioni , Palermo 1736 in fol.
    Ragiona nel principio l’autore su tutti li scrittori che lo hanno preceduto: e l’opera sua non è al certo spregievole per le teorie che accenna, se non fosse alquanto confusa: ma essendo postuma ed essendo smarrite le tavole originali dell’autore, rilevasi nel fine al foglietto dell’indice che le tavole ingegnosamente furono dedotte dallo scritto per cura del Miceli editore, invocando l’indulgenza dei lettori. Vero è però che da noi non conosconsi queste tavole e che il nostro esemplare ne manca. Il ritratto dell’autore è in principio. Il Comolli non parla però della mancanza delle tavole.
  5. 806.AMATI, Regole del chiaroscuro in architettura , Milano 1802 , in fol. mass. figurato.
    Sono 13 tavole, nelle quali per quanto siano giuste le proporzioni dell’ombre, secondo i principi fondamentali dell’arte, non fu eseguita dall’incisore la gradazione dei riflessi con quella trasparenza che guida gli alunni a non far l’ombra nera ed opaca.
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  6. 807.L’ART de dessiner proprément les plans, profils, élévations géometrales et perspectives, soit d’architecture militaire, ou civile , Paris 1697 , in 12, fig.
    Questo libretto contiene una spiegazione alfabetica dei termini d’architettura.
  7. 808.BACONS Rogerii, Prospettiva nunc primum edita opera et studio Joann. Conibachii : addita Specula Mathematica, Francofurtt 1614 , in 4. Opera che è unicamente relativa alle scienze e non applica ed alleaArti. A questo è aggiunto: Opus Astronomicum Elia Molerii 1607 fig. et alia opuscula Molerii de Sidere, et de Luna et Sole.
  8. 809.BARBARO Daniele patriarca d’Aquileia, La pratica della prospettiva . Opera molto profittevole a’ pittori, scultori e architetti, Venezia 1569 , presso Carmmilo e Rutilio Borgominieri , in fol. fig.
    Trovasi questo libro, quantunque impresso nello stesso anno, con due diversi frontespizi, l’uno de’ quali è inciso in legno, l’altro in caratteri. Ma è sempre la stessa edizione, siccome abbiamo verificato per essere amendue in questa nostra raccolta.Opera dottissima e diligentissima divisa in 9 parti, nell’ottava delle quali si tratta delle proporzioni del corpo umano. Le tavole copiosissime sono tutte frapposte al testo. L’autore meno curando gli altri che l’avevano preceduto, che i contemporanei, si professa obbligato a un certo Giovan Zamberto Veneziano pratico prospettico da cui disse aver imparato, ma che molto gli costò a ridurre a facile comunicazione gl’insegnamenti.
  9. 810.BAROZZI Jacomo da Vignola, Le due regole della prospettiva pratica coi commentari del P. Danti , Roma 1583 , in fol. fig.
    Prima edizione
    . — La stessa in Roma 1611 in fol. fig. Esemplare in mar. dor.
    Bella ristampa colle medesime tavole.
  10. 811.BAROZZI Jacomo da Vignola, La stessa, Roma 1644 , fol. fig. ottima ristampa e bellissimo esemplare in mar. dor.
    Questo è il miglior libro, che da noi si conosca per simili instituzioni e rende un conto giustissimo delle migliori opere precedenti. Grandissimi nelle teoriche e nelle pratiche furono l’autore e il commentatore. La prima di queste edizio
    151
    ni bellissima per la tua nitidezza. Le tavole sono presso che tutte in legno fra il testo, meno alcune poche io rame. Il frontespizio è figurato col ritratto dell’autore in mezzo ad un bel colonnato in prospettiva.
  11. 812.BAROZZI, Regole della prospettiva pratica con i commentari di Ignazio Danti , Venezia , presso Pietro Battaglia , 1743 , in fol. fig.
    Quarta edizione diligentemente migliorata. La varietà particolarmente consiste nelle tavole che tutte rifatte da Giorgio Fossati sono in rame, mentre la maggior parte nelle tre precedenti edizioni erano in legno. In generale tanto pel tipi, quanto per gli intagli è da posporsi alle antiche edizioni.
  12. 813.BAROZZI, La prospettiva pratica delineata in tavole a norma della seconda regola del medesimo , Bologna 1744 , in 4, gr. fig.
    Col frontespizio figurato e 66 tavole in rame, edizione di comodo per la gioventù.
  13. 814.BOETII Anitii Manilii Severi, Aritmetice, V. all’artic. Margarita Philosophica, nell’Erudizione Varia, con cui è legato.
  14. 815.BORDONI A., De’ contorni delle ombre ordinarie . Trattato, Milano 1816 , in 4, gr. fig.
    Con 18 grandi tavole. Opera trattata con tutta la profondità della scienza matematica e troppo difficile per le pratiche necessarie agli artisti.
  15. 816.BOSSE Abram, Traité des pratiques géometrales et perspectives enseignées dans l’Accademie Royale de la peinture et sculpture , Paris 1665 , fig. in 8.
    Opera ricca di 67 tavole di bello intaglio, come lo sono tutti i volumi di questo valente artista. Avanti il frontespizio sia il bellissimo titolo figurato, e in un panno leggasi intagliato Leçons données dans l’Accademie R. de peinture et sculpt. par A. Bosse.
  16. 817.BOSSE Abram, Manière universelle de M. Desargues pour pratiquer la prospettive par pétitpied, comme le géometral , Paris 1648 , en 8, fig.
    Opera assai distinta divisa in due partì, col bel ritratto di M. Larcher presidente della Camera dei Conti, cui è dedicata l’edizione, e con 155 tavole in rame. Esemplare del Tuano.
  17. 818.BOSSE Abram, Et M. du Boccage Lettres , Paris 1668 , in 8.
    Questo è un opuscoletto di sole 23 pagine in caratteri minutissimi, ove sono discussi tra questi due personaggi alcuni argomenti interessanti di belle arti.
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  18. 819.BOSSE, Traité pour pratiquer la perspective sur les surfaces irrégulieres , Paris 1653 , en 8, fig.
    Questa è riproduzione del medesimo testo e della medesima edizione dell’opera seguente, ma eseguita senza la dedica e colle tavole più logore.
  19. 820.BOSSE, Moyen universel de pratiquer la perspective sur les tableaux, ou surfaces irregulieres: ensemble quelques patticularités concernant cet art, et celui de la gravare en tailte douce , Paris 1623 , in 8, fig.
    Con 31 figure intagliate in rame, accuratissima edizione colla dedica a M. Everard Sabach.
  20. 821.BRETEZ Louis, La perspective de l’architecture , Paris 1706 , chez l’auteur , in fol. fig.
    Dopo il frontespizio è una figura prospettica e in seguito una tavola di 23 figure elementari di geometria colle spiegazioni intagliate in una pagina di minutissimi caratteri: seguono due fogli con la dedica e la prefazione, indi le 52 tavole colle illustrazioni intagliate sotto ciascuna.
  21. 822.BOSSE, La stessa con quattro tavole di più alla fine, Paris , chez Charles Jombert , 1751 , in fol. fig.
  22. 823.LE P. DUBREUIL, de la Compagnie de Jesus, La perspective pratique necessaire à tous les peintres ec. , Paris 1642 , in 4 vol. 3, in carta grande.
    Il secondo volume è stampato nel 1647; e il terzo nel 1649. La più prolissa opera che si conosca in tal genere, ricchissima di tavole e dimostrazioni. Edizione splendida e assai distinta. È duopo osservare se nel primo volume dopo l’indice delle materie sonovi tutte le appendici interessantissime, che mancano a molti esemplari «1. Divers methodes universelles en tout on en partie pour faire des perspectives tirées de la Perspective pratique pour reponse aux affiches du Sieur Desargues contre la dite perspective, Paris. 1642. Exarmen de la manière de faire des quadrantes, enseigné à la fine du Brouillon. Projet de la coupé des pierres etc. par G. D. L. 1641. «Lettre de M. Beangrand secretaire du Roi sur le sujet de feuilles intitulées Brouillon 1640. «Avis charitables sur les diverses oeuvres et feuilles volantes da S. Girard Desargues Lionois publiés sur les titres Brouillons etc. etc., Paris 1642. Reponse à un ami contenant un examen du Brouillon etc. Tutte queste controversie e scritti formano 44 carte alla fine del libro. La sola mutazione del frontespizio per opera di uno stampatore fece supporre che di quest’opera ti facesse una
    153
    seconda edizione: e ciò è smentito dal Comolli. I frontespizi de’ tre vol. sono figurati e contengono 350 tavole intagliate in rame.
  23. 824.CANTUARIENSIS Archiepiscopi Joannis, Perspectiva , communis per L. Gauricum Neapoletanum emendata, Venetiis , per Joan. Baptistam Sessam , 1504 , in fol. fig.
    Fu il libro intitolato dal Gaurico al patrizio veneto Paulo. Le figure in legno sono impresse sui margini: e il libro non ti alta che dell’obiettiva e delle riflessioni dei raggi secondo i principi dell’ottica di quell’età.
  24. 825.CANTUARIENSIS Archiepiscopi Joannis, Perspectivae communis libri tres , iam postremo corredi ac figuris illustrati, Coloniae 1692 , in 4, parv. fig.
    Questo arcivescovo è Giovanni Pisano, come vien stampato nell’Epistola nuncupatoria in fronte della stessa opera pubblicata da Hamellio Pascasio nel 1556. Vedi Hamelii.
  25. 826.De CAUS Salomon, La perspective avec la raison des ombres et miroirs , Londres 1612 , in fol. fig., chez Jean Nordon imprimeur du Roi de la Gr. Bret. , en langues estrangeres.
    Il frontespizio e figurato e le 63 tavole in rame sono stampate fra il testo, con diligenza disegnate ed incise. Opera che partecipa ancora del bello stile del secolo precedente.
  26. 827.Du CERCEAU Jacques Audronet, Leçons de perspective positive , à Paris , par Mamert Patisson imprimeur, 1576 , in fol. fig.
    La più rara tra le opere pubblicate di questo autore mai veduta dal Comolli e taciuta dal Tirloy nel suo Dizionario d’Architettura, con 60 tavole intagliate in rame e altrettante illustrazioni, intitolate Lezioni.
  27. 828.CHAMBERS’ Jesuits’ practice of perspective , London 1726 , in 4, f.
    Opera copiosissima di tavole, traduzione dal francese da Roberto Pricke.
  28. 829.CONTINO Bernardino, La prospettiva pratica , Venezia 1684 , presso Giac. Hertz , in fol. fig.
    Opera con chiarezza e precisione di testo e di disegni in in tavole espressi ed intagliati in rame.
  29. 830.COSTA. Gio. Francesco, Elementi di prospettiva per uso degli architetti e pittori , Venezia 1747 , in 8, fig.
    Opera elementare per uso delle scuole con 22 tavole intagliate in rame.
    154
  30. 831.COURTONE, Traité de la perspective pratique, avec des remarques sur l’architetture , Paris 1725 , in fol. fig.
    La scienza della prospettiva partendo da canoni certi e positivi poco differisce nei metodi e in quest’epoca gli autori migliori si erano di già conosciuti fra loro, e ricopiati, per quanto riguarda il fondamento della scienza, quantunque il gusto fosse depravato. Questo è un bel libro di apparenza, e ben fatto, ma non contiene nulla che non sia stato detto, col di più del cattivo stile. Sonovi 84 tavole intagliate in rame.
  31. 832.COUSIN Jehan Senonois, Maistre painctre, Livre de perspective , Paris , chez Jean le Royer imprimere du Roy es Mathematiques . Senz’anno.
    Tutte le opere di questo maestro deggiono ritenersi come le migliori produzioni della Francia. Egli visse nell’aureo secolo de’ buoni artisti, e il suo gusto e cosi lunge dall’esser corrotto, che direbbesi autore di Scuola Toscana più che Francese. Le tavole in legno sono bellissime in quest’opera, ove l’autore le disegnò ed interpose al testo in gran copia. Il libro è composto di settanta fogli e nitidissima è l’impressione.
  32. 833.DUPAIN, La science des ombres par rapport au dessein , Paris 1786 , en 8. fig. Con 14 tavole grandi di bella ed esatta esecuzione. — Aggiuntovi: Le dessinateur au Cabinet, et à l’armée , con quattro tavole.
  33. 834.DUPAIS de Montesson, L’art d’ éléver les plans . Nouvelle édition corrigée par J. J. Verkaven P. de Matématique, Paris 1804 , in 8, fig.
    Con 9 grandi tavole in rame. Opera utile per le pratiche non tanto dei piani militari, che dell’agrimensura.
  34. 835.EUCLIDE, La prospettiva, tradotta dal P. Egnazio Danti . Aggiuntavi la prospettiva di Eliodoro Larisseo Greco e Latino , Firenze , pei Giunti , 1573 , in 4, picc. fig.; in fine: Aggiunte le annotazioni al trattato dell’astrolabio e del planisfero universale del P. Danti fatte da Gherardo Spini , Firenze , pel Sermartelli , 1570 , in 4.
    Aureo libro per ciò che riguarda gli uomini sommi che vi concorsero; ma la prospettiva vi è trattata come obiettiva e secondo le leggi fisiche dell’ottica non troppo sviluppate per la loro applicazione alle pratiche dell’arte.
  35. 836.GAULTIER Réné, Invention nouvelle et briefe pour
    155
    reduire en perspective par le moyen du quarré toute sorte des plans et corps ete
    . A la Flèche , 1648 , en 4, grand fig.
    Vi sono 56 figure prospettiche assai nitidamente intagliate in rame. La nomenclatura e molti metodi sono tolti dalNicerone. In fine è l’insegnamento per dipingere a buon fresco, che si praticava in Francia, ed è caduto in dissuetudine.
  36. 837.GUIDI Ubaldi e Marchionibus Montis, Perspectivae libri sex , Pisauri , apud Hieronymum Concordiam , 1600 in fol. fig.
    La materia è divisa in sei libri con molto inviluppo di proposizioni matematiche e poca facilità per chi voglia imparare la prospettiva. Molti di questi autori misero in evidenza assai più le loro cognizioni di quel che ne rendessero la comunicazione comoda e semplice agli artisti.
  37. 838.HAMELLII Pascasii, Perspectiva tribus libris succinctis dentro correda et figuris illustrata , Lutetiae , apud Aegidium Gourbinum , 1556 , in 4.
    L’obiettiva della luce e delle rifrazioni è matematicamente trattata in 43 foglietti di stampa con bei caratteri corsivi e la figure in legno fra il testo. Questa non è però se non una ristampa esattissima (mutata una dedicatoria) della Perspectiva Communis di Giovanni Pisano vescovo ec. Vedi Cantuariensis.
  38. 839.HONDIUS Henry, Instruction en la science des perspectives , à la Haye , 1625 , in fol. fig.
    Sonovi 43 tavole accuratamente intagliate e disegnate, colle rispettive illustrazioni. Queste stampe avevano servito all’edizione latina come vedesi dal frontespizio particolare che hanno le tavole e da alcune parole latine intagliate negli stessi rami.
  39. 840.JADQUIER Francesco, Elementi di prospettiva secondo i principi di Brook Taylor: con aggiunte spettanti all’ottica e alla geometria , Roma 1766 , in 8, fig.
    Con 19 tavole in rame. La materia vi è trattata con profondità della scienza mattematica.
  40. 841.JEAURAT Sebastien, Traité de perspective à l’usage des artistes , Paris , chez Jombert , 1760 , in 4, fig.
    Opera eseguita con qualche lusso elegante con molte vignette, e 110 tavole intagliate in rame, dieci delle quali relative agli ordini e ombreggiata trovanti al fine dopo l’errata.
    156
  41. 842.KIRCHERII Athanasii, Ars magna lucis et umbrae in X libros digesta , Roma 1646 , in fol. fig.
  42. 843.LAMI Bernardi. Traité des perspectives, ou sont contenus les fondemens de la peinture , Paris 1701 , in 8, fig.
    Con sette tavole in rame, oltre molte figure in legno impresse fra il testo. Le precedenti opere di Abr. Bosse diedero modo all’autore di estendere il suo trattato, ma non gli fu liberale di riconoscenza.
  43. 844.LESPINASSE, Traité de perspective linéaire à l’usage des artistes , Paris 1801 , in 8, fig.
    In questo trattato viene scelto e adottato il meglio degli autori che lo hanno preceduto. In 26 tavole è pulitamente intagliata in rame la dimostrazione dei problemi consistenti in 51 figure.
  44. 845.LETTRE écrite au S. Bosse graveur, avec ses reponses sur quelque nouveau tratte, concernant la perspective et la peinture , Paris 1668 , en 8.
  45. 846.MAIGNAN Emanuele, Perspectiva horaria, sive de orographia gnomonica tum theoretica tum practica , libri quatuor, Romae 1648 , in fol. fig.
  46. 847.MAROLOIS Samuelis, Mathematicorum sui saeculi facile principis opticae, sive perspectivaepartes quatuor , Amstelodami , Janson , 1633 , in fol. fig. Prima edizione. — Addita Joan. Uredernanni, Perspectivae pars secunda , Amstelodami 1633 .
    Quest’opera contiene la seconda parte, cioè la scenografia eguale a quella pubblicata nel 1638 con 80 tavole e 24 ne sono nel trattato di Uredeman.
  47. 848.MAROLOIS, La perspective conténante tant la théorie que la pratique rémise en volume plus commode qui auparavant , Amsterdam , Janson , 1638 , in fol. fig.
    Questa è edizione completa di questo trattato incisa da Enrico Hondio. E divisa in due parti, la prima consecrata alle teorie, la seconda alla scenografia dei corpi con 119 tav. L’opera, è farraginosa, ma non possono negarsi a questo matematico somme cognizioni, benché gli mancasse il modo della semplicità.
  48. 849.NICERON Jean François, La perspective curieuse
    157
    ou magie artificielle des effets mérveilleux de l’optique etc.
    , Paris 1638 , in fol. fig.
    Con 74 figure rappresentate in rame in ai tavole e un frontespizio figurato.
  49. 850.NICERONIS Joan. Francisci, Taumaturgia opticus, seu admiranda optices, etc. , Lutetiae Parisiorum 1646 , in fol. fig.
    La versione latina dedicata al Cord. Mazarino è dell’autore medesimo. Ma può piuttosto chiamarsi opera rifusa che tradotta, essendo cangiata la distribuzione delle materie ed il piano con molte appendici ec. Le figure sono 87 intagliate in rame in 42 tavole, non compreso un nuovo frontespizio figurato.
  50. 851.OZANAM, Récréations mathematiques et phisiques , vol. 4, Paris 1778 , in 8, fig.
    Oltre le cose fisiche, si tratta in questi volumi di architettura, ottica, prospettiva e altri oggetti relativi alle arti.
  51. 852.OZANAM, La perspective théorique et pratique , Paris , chez Jombert , 1720 . Aggiuntavi: La Méchanique , stesso anno e luogo, figurati in 8.
    Nel trattato della prospettiva sono 36 tavole e 28 in quello delle meccaniche: tutte le opere mattematiche di quest’uomo dottissimo sono da tenersi in pregio.
  52. 853.PÉTITOT, Ragionamento sopra la prospettiva, per agevolarne l’uso ai professori dedicato ai medesimi , Parma 1768 , in fol. fig. Italiano e francese.
    Pietro Iacopo Gaultier intagliatore con grande apparato diede al pubblico quest’opera di poche pagine con 9 tavole in rame, nelle quali sono trattati alcuni punti che riguardano la pratica del basso rilievo.
  53. 854.PUTEI Andreae, Perspectiva pictorum et architectorum , Roma 1793 , in fol. fig. vol. 2. Latino e italiano.
    Questa è la migliore delle varie edizioni di quest’opera, stampata in bellissimi caratteri e in carta distinta, con 218 tavole della più nitida incisione: se il gusto veramente depravato dell’autore non rendesse ingratissima ogni sua produzione, sarebbe da tenersi in pregio la scienza prospettica di cui era doviziosamente fornito.
  54. 855.REMBOLD Io. Christoph., Perspectiva pratica , Augspurg 1710 in 4, fig. Tedesco.
    Opera delle più ben fatte, con facilità di metodi e moltiplicità di esempi ricca di 150 tavole ben intagliate in rame.
    158
  55. 856.ROSSI Malocchi Cosimo, Saggio teorico pratico intorno la terminazione dell’ombre ne’ diversi soggetti d’architettura geometrica , Firenze 1805 , in 4, fig.
    Con 17 tavole in rame. Opera adottata dall’Accademia di Firenze.
  56. 857.ROY Cl., graveur en taille douce sur tous métaux, Essai sur la perspective pratique par le moyen du calcul , Paris , chez Jombert , 1756 , en 8, fig.
    Con una tavola in fine. Questo saggio presenta alcuni pareri dell’autore, ma non insegna la prospettiva a chi non fosse in essa fondato.
  57. 858.De SAINT MORIEN, La perspective aerienne soumise à des principes puisés dans la nature, ou nouveau traite de clair-obscur et de chromatique à l’usage des artistes avec figures , Paris 1788 , in 8.
    Con due tavole dimostrative colorate. È desiderabile che si insegni questa prospettiva ridotta ai principi, come la lineare, un poco più che non suoi farsi ordinariamente.
  58. 859.SINTAGMA in quo varia eximiaque corporum diagrammata ex praescripto opticae exhibentur , Amstelodami , apud Joan. Jansonium , 1618 , in 4, fig.
    Dopo il frontespizio figurato sono due foglietti di avviso ai lettori scritti in antico francese nei quali si riconosce queste figure prospettiche esser tratte dall’opera di Samuele Marolois e Giovanni Uredeman e qui riunite in 51 tavole in rame, le quali presentano un’infinita serie di corpi d’ogni forma messi in prospettiva colle ombre rispettive.
  59. 860.SIRIGATTI Lorenzo Cavaliere, La pratica di prospettiva al Serenissimo Ferdinando Medici Gran Duca di Toscana , Venezia , per Girolamo Franceschi Sanese , 1596 , in fol. fig.
    Questa è la più elegante delle edizioni di libri prospettici pei tipi, pei caratteri, per la carta. Dopo il frontespizio figurato, segue la dedica e un indirizzo ai benigni ad amorevoli lettori, indi la tavola dei capitoli e l’errata. Dopo questi 4 fogli cominciano le tavole e dietro quelle stanno le spiegazioni stampate in bellissimi caratteri: 43 capitoli contiene il libro primo impresso in 44 fogli. E il libro secondo con altro frontespizio figurato procede colle figure prospettiche ombreggiate sino al numero 66.
  60. 861.SIRIGATTI Lorenzo Cavaliere, La pratica prospettiva al Serenissimo Ferdinan
    159
    do Medici Gran Duca di Toscana
    , Venezia 1625 , in fol. fig., presso Bernardo Giunti .
    Ristampa della precedente. È singolare che questa medesima ristampa si trova colla data dello stesso anno anche intitolata a Ladislao Sigismondo Principe di Polonia e di Svezia.
  61. 862.TAYLOR et Mourdoc, Traduction de deux ouvrages, l’une angloise, l’autre latine sur les nouveaux principes de perspective linéeaire, avec un’essai sur le melange des couleurs par Newton : avec fig., Amsterdam 1757 , en 8.
    Con 6 tavole-in rame. Opera escita dopo la traduzione italiana del P. Jaquier.
  62. 863.TESI Mauro, Raccolta di disegni originali estratti da diverse collezioni pubblicata da Lodovico Inig Calcografo in Bologna . Aggiuntavi la Vita dell’autore , Bologna 1787 , in fol.
    L’opera consiste in 42 tavole di opere prospettiche assai belle precedute dalla vita e dagli elenchi ec. che occupano 15 pagine. Questo esemplare è unico e per conseguenza assai pregevole, essendo pieno di molte prove delle tavole in diversi gradi avanti il loro ombreggiamento e perfezionamento e di molti contracalchi. Appartenne al celebre Ab. Bianconi amico dell’autore, indi al sig. Giuseppe Bossi e passò poi in questa nostra Biblioteca. L’esemplare qui citato è composto di 94 tavole in luogo che di 41.
  63. 864.THERIACA Vespasiano, Discorso e ragionamento di Ombre , Roma , per Antonio Biado , 1551 , M. 54.
    Questo libro tratta dell’ombra portata dai corpi per la privazion della luce. Opuscoletto di qualche rarità.
  64. 865.TORELLI Josephi Veronensis, Elementorum prospettiva libri duo, opus postumum : recensuit etedidit Jo. B. Bertolini, Verona 1788 , in 4, parv. figur.
    Col ritratto dell’autore in fronte. Opera esposta con molta dottrina, ma non colla facilità necessaria ai principianti.
  65. 866.TROLLI Giulio da Spinlamberto, detto Paradosso, Paradossi per praticare la prospettiva senza saperla , Bologna 1683 , colla terza parte divisa in due sezioni in fol. fig.
    È duopo osservare gli esemplari, poiché spesso questa terza parte, che ha un frontespizio apposito, manca. Le tavole sono espresse con chiarezza di disegno e intagliate in legno. Si insegnano molte buone pratiche, ed è uno de’ migliori libri
    160
    in questo genere, senza lenocinio di bella apparenza, che con poche emende, ommissioni e addizioni sarebbe eccellente.
  66. 867.UREDMAN Frison, Jean, Perspective deux parties, in fol. oblong., Henricus Homlius sculpsit 1604 , Lugduni Batavorum , in fol. Aggiuntovi: Les cinq rangs de l’architecture avec l’instruction fondamentale fatte par Henricus Hondius . Avec encore quelques belles ordonnances d’Architeoture mises en perspective inventées par Jean Uredmann Frison et son fils et taillées par le dit Hondius, Amsterdam 1620 , in fol. obl.
    Nella prima parte dedicata al Principe Maurizio d’Orange è il ritratto del mecenate e quello dell’autore assai bello. Indi la illustrazione delle 49 tavole che la compongono. La seconda parte stampata a Leyden nel 1605 contiene l’illustrazione delle 24 tavole da cui è composta: nel libro aggiunto dei cinque ordini di architettura sono 59 tavole con le trabeazioni degli ordini, molte vedute prospettiche e il testo relativo alle prime.
  67. 868.VIATOR, De artificiali perspectiva , Tulli 1505 , editio princeps.
    Tre sono le edizioni conosciute dai bibliografi di questo prezioso e primo libro di prospettiva pratica lineare che siasi stampato due anni avanti la divina proporzione del Paciolo. Nella nostra biblioteca esistono queste tre edizioni, delle quali la terza unicamente deve riguardarsi per completa, giacché con varianti, emende ed aggiunte vennero tutte tre prodotte, vivente l’autore. La prima è descritta minutamente dal Panzer negli Annali Tipografici, e perciò non daremo di questa un troppo minuto ragguaglio, che ogni lettore può facilmente rinvenire da sé. Il nostro esemplare ha qualche mancanza che avrebbe potuto supplirsi e non abbiam preso cura di farlo, avendo perfettissime le altre due edizioni. Tutti e tre però sono di bella conservazione e di prima antica legatura in cuoio, elegantemente impresso con bellissimi meandri. Questa prima edizione sopra citata del 1505 è asserita contenere 40 foglietti; trentasette dei quali sono occupati dalle figure. Il suo frontespizio è il seguente: De Artificiali perspectiva, Viator: gli altri tre foglietti che seguono contengono il testo in latino e finiscono con due versi: Pro cunctis orat fictor scriptorque libelli. Cunctorum pariter supplicat ipse preces. Questi quattro foglietti congiunti ad altri 4 di figure formano il primo quaderno A. Il secondo quaderno B è formato da 8 figure. Il terzo quaderno C è formato da 8 figure. Il
    161
    quarto quaderno D è formato da 8 figure. Il quinto E è quinquerno ed è formato da 9 figure e dall’ultimo foglietto, ove leggesi alla distesa, come riferisce il Panzer. Habes optime lector etc. etc. Impressum Tulli anno Catholicae veritatis quingentesimo quinto supra milesimum ad nonum calendas julias solerti opera Petri locali presbiteri incole Pagi Sancti Nicolai. Dopo le tavole seguono secondo il Panzer medesimo i quattro fogli della versione latina, come riscontrasi anche nel nostro esemplare, la materia della quale fluisce però nel terzo a mezza pagina e in 5 righe trovasi cosi espresso più basso: Pro cunctis orat. Cellui qui a ce livre fait Prie pour touz de cueur parfait Et supplie tres humblement Prier pour lui pareitlement. L’ultima carta o è bianca, come a noi parve da prima, or vero deve contenere come viene indicato dal Panzer le sole parole finis laus Deo. In tal maniera sono dimostrati i foglietti 46 poiché quattro stanno al principio, quattro al fine e 37 tavole in aggiunta al foglietto ove è l’anno dell’impressione.
  68. 869.VIATOR, La seconda edizione porta lo stesso titolo De artificiali perspectiva : poi seguono molti quadrati concentrici e s’intitola VIATOR SECONDO: nel basso della pagina di questo frontespizio leggesi Pinceaux, burins, acuilles, lices, pierres, bois, metaulx, artifices. In fine al volume Inpressum Tulli, anno Catholicae veritatis 1509, IIII, Idus Martias, solerti opera Petri Jacobi Incole Pagi S. Nicolai: sola fides sufficit.
    In questa seconda edizione non sono molte varietà dalla seguente.
  69. 870.VIATOR, De artificiali perspectiva Viator tertio . Seguono undici quadrati concentrici e sotto questi stampati entro a una tabella i 18 versi seguenti: O bons amis, traspassez et vivens, Grans esperiz, Zeusins, Apelliens Decorans France, Almaigne et Italie, Geffelin, paoul et Martin de pauye Berthlemi fouquet, poyet, copin, Andre Montaigne et damyens Colin, Le pelusin, hans fris et Leonard, Hugues, Lucas, Luc, Albert, et Bernard Jehan jolis, hans gru, et Gabriel Vuastele, Urbain et lange Michael
    162
    Symon du mans: Dyamans, margarites, Rubis, saphirs, smaragdes, crisolites, Ametistes, jacintes et topazes Calcedones, asperes et a faces, Jaspes, bierilz, aculei, et cristaux Plus precieux vous tiens que tels joyaux Et touz autres nobles entendemens Ordinateurs de specieux figmens.
    In fine alla pagina di questo frontespizio leggesi distribuito in due linee la prima in piccioli caratteri e la secondi in più grandi: vICUS DE BOSCO JOANNIS MALLEACENSIS FONS DIOCESIS CORILONI Si riconosce da questa prima pagina come il Peregrino fosse penetrato di stima per i grandi autori, che cita d’ogni maniera, e d’ogni studio in quei versi, non ignorando certamente le opere di Luca Paciolo e di Pietro della Francese» suoi coetanei e loda Rafaello e Michel Angelo, e Simon Memmi, e il Perugino, e Leonardo, ed altri insigni di Germania e di Francia, diesi riconoscono a discrezione in quei nomi storpiati. Il volume, quantunque contenga maggior numero di tavole delle precedenti edizioni, è composto di soli trenta foglietti, poiché in luogo d’essere queste stampate da una sola parte del foglio, sono impresse da due lati, oltre il trovarsene con variata disposizione molte fra il testo. Infatti vi sono circa 20 figure impresse fra il testo e 38 al seguito stampate in 19 foglietti. L’opera in luogo d’esser divisa in paragrafi è ripartita in X capitoli numerati e ad ognuno è sottoposta separatamente la versione in francese carattere minore del latino. E registrata con sole tre lettere A. B. C. per essere quinquerni in recedi quaderni: e riscontrasi una tavola di più della seconda edizione, la quale è l’ultima che rappresenta una nave con un Cristo figurato sulla tela e vari angeli ec. In fine nell’ultimo foglietto Impressum Tulli anno Catholice veritatis 1521 VII Idus septembris solerti opera Petri Jacobi Presbiteri Incole Pagi S Nicolai. Le tavole dell’opera sono disegnate con quel vero gusto che si accorda sì bene colla semplicità dei tempi in cui l’autore cercava di porre in evidenza più l’arte che sé medesimo e appagano grandemente per l’intelligenza prospettica, il gusto del disegno, senza soverchio lusso di esecuzione. Nella cattedrale di Tullio Fiandra leggesi il suo epitafio che comincia Venerabile Domino Joanne Peregrino, olim Viatori, Andegavo, huius Ecclesia Canonico, Regio quondam secretario, perspective artis acutissimo indagatori dottrina et moribus perspicuo ec. Morì nel 1523 al primo febbraio, cosicché (come leggesi anche inpoche righe di prefazione dietro la prima pagina del frontespizio di questa terza edizione) l’autore diresse
    163
    le tre edizioni dell’opera sua. Questa denominazione di viator nacque allo stesso modo che in Italia il Riccio latinizzato che si disse Crispus e tante altre simili. La preziosità di questo libro e la diligente sua esecuzione ci farà perdonare la prolissità di questa illustrazione. Nella Biblioteca Reale di Francia esistono la seconda e la terza edizione. In seguito poi Maturin Jousse de la Fleche pubblicò il seguente libercolo: La perspective positive de Viator latine et fraiçoise, revue, augmentée, et reduite de grand en petite à la Fleche 1635, in 8 p. Indica di aver fatta questa ristampa a cagione della rarità delle prime edizioni, non precisando però qual fosse da lui ritenuta per lo più antica, o la più pregiata; ma allegando soltanto senza esattezza, che il libro fu premierement imprimé il y a six à sept vingts ans. Questa operetta, a cui il traduttore aggiunse gran numero di figure, non da idea della preziosità dell’originale.
  70. 871.VISENTINI Antonio, L’introduzione della soda e reale architettura e prospettiva ; manoscritto.
    Questo Visentini fu maestro nel secolo scorso della pubblica Accademia Veneta e scrisse questo trattato prospettico per erudire la gioventù. Lo ornò di 81 figure, che sono quadri di composizione sua, acquarellati in chiaroscuro per essere poi intagliati, e pubblicati nell’opera. Il dispendio che avrebbe costato quest’edizione ritenne forse l’autore dal darla alla luce. Sebbene se fosse stata eseguita, come la sua seconda parte degli Errori del Gallacini, non vi si sarebbe troppo lodata l’accuratezza e il buon gusto. Vedi GALLACINI ec.
  71. 872.VITELLIONIS Mathematici doctissimi, Optice, id est de natura, ratione, projectione radiorum visus, luminum, colorum, etc. quam vulgo perspectivam vocant , libri X. Norimbergae 1551 , in fol. fig.
  72. 873.VITELLIONIS, Idem, Norimbergae , apud Joan Petreium , a. 1535 .
  73. 874.ZANNOTTI Eustachio, Trattato teorico, pratico di prospettiva , Bologna 1766 , in 4, fig.
    Questo eccellente e chiarissimo trattato è dimostrato con facilità di metodo in 55 figure impresta in 11 gran tavole.

Edifici di vario genereponti, strade, fontane, giardini, materiali, macchine, ed altri oggetti relativi all’architettura.

  1. 875.AGRICOLAE Georgii, De re metallica libri XII , quibus officina, instrumenta, machinae etc. etc. per effigies stuis locis insertas ita ob oculos ponuntur ut clarius tradi non possint, Basileae , apud Hieron. Frobenium , 1556 , in fol. fig.
    Le tavole numerose di quest’opera sono inserte fra il testo e intagliate in legno; il testo è di 538 pagine, impresso in bellissimi caratteri rotondi; in fine sono copiosissime tavole delle materie.
  2. 876.ARNALDI Enea, Delle basiliche antiche e specialmente di quella di Vicenza del celebre Andrea Palladio , Vicenza 1769 , in 4, fig. M. 21.
    Con otto grandi tavole in rame: operetta dottissima.
  3. 877.L’ART de former le Jardins modernes on l’art des jardins anglois : traduit de l’anglois, Paris 1771 , in 8, fig.
    Libro ben fatto, che rende conto chiara mente di questo genere di giardini, e produce il piano di quello del Marchese di Buckingam a Stowe in Inghilterra, che è uno dei più belli del mondo.
  4. 878.AULISII Dominici, Opuscula de Gymnasii costructione, mausolei architectura, harmonia timaica et numeris medicis : hic accessit de colo Mayerano , Neapoli 1694 , in 4.
    Stanno ai luoghi de’ rispettivi opuscoli le tavole illustrative.
  5. 879.BAILEY Guglielmo, Avanzamento dell’arti, delle manifatture e del commercio, ovvero descrizione delle macchine utili e dei modelli che si conservano nel gabinetto della Società di Londra , Firenze 1773 , in fol. fig.
    Sono 55 te tavole assai ben intagliate ed impresse colle relative illustrazioni.
    165
  6. 880.BARTOLUCCI Vincentii Romani, Dissertatio de viis publicis , Romae 1786 , in 4, M. 23.
    L’autore di questa memoria fu uno de’ luminari della Romana Giurisprudenza.
  7. 881.BELLI Silvio, Libro del misurar colla vista . Vedi Ceredi Giuseppe, cui va unito.
  8. 882.BERGIER Nicolas, Histoire des grands chemins de l’Empire Romain : 2 vol., Bruxelles 1736 , en 4, fig.
    Quest’opera è la più dotta che noi conosciamo in questa materia e meritevole d’esser tenuta in gran pregio: sonovi alcune tavole collocate ai luoghi voluti dal testo, ma osservisi bene che mai non mancasse al fine la magnifica e immensa tavola cosi intitolata Tabula itineraria ex illustri Pentingerorum Bibliotheca, quae Aug. Vind. beneficio Marci Velseri septemviri Angustani in lucem edita.
  9. 883.BEROALDI Francisci, Teatro d’invenzioni e macchine , tradotto in tedesco, Norimberga 1696 , infol. figurato.
    Questo è il trattato del Bessonio arricchito di figure e illustrazioni dal Beroaldo, che prima era già stato pubblicato in francese e in latino, con 60 tavole in rame di logora impressione.
  10. 884.BESSON Jaques, Théatre des instruments mathématiques et mecaniques avec l’interpretation des figures par François Beroald , Lyon par Barthélémi Vincent , 1578 , in fol. fig.
    Il frontespizio è figurato e le 60 tavole originali sono quelle che servirono anche alle susseguenti edizioni: bello esemplare intonso.
  11. 885.BLANCHARD Edme, Traité de la coupé des bois pour le revêtement des voutes etc. , à Paris 1729 , in 4, fig.
    Opera ben fatta per le pratiche con 46 tavole in rame. Se l’autore si fosse ritenuto dal proporre modelli di gusto, limitandosi alla parte scientifica, l’opera sarebbe infinitamente più pregievole.
  12. 886.BOECLERI Georgi Andreae, Amaenitates Hydragogicae , sive architectura curiosa nova a Cristophoro Sturuvio in latinam linguam translata, omnia 200 aere incisis delineationibus, Norimbergae 1664 .
    Questo lavoro è diviso in cinque parti con ordine e chiarezza e gran copia d’invenzioni per i giuochi d’acqua. Non è comune il trovarne esemplari ben conservati in Italia due anni prima di quest’edizione sappiamo che apparve col mez
    166
    zo dello stesso stampatore il Theatrum Machinarum novum del Boeclero che va forse congiunto con quest’opera, quando non sia in questa medesima rifuso, il che è da noi ignorato.
  13. 887.BORRA Giovan Battista, Trattato della cognizione pratica delle resistenze ad uso degli edifici coll’aggiunta delle armature, di varie maniere di coperti, volte ec. , Torino 1748 , in 4, fig. Con 26 tavole in rame.
    Trattato utile in ogni pratica scuola d’arti e mestieri.
  14. 888.BRACCI Virginio (e Gaudio Francesco Maria), Riflessioni idrostatiche sul Ponte di Rieti e sui fiume Velino , Roma 1772 , in 4, fig., M. 15.
    Con due tavole. Questo è uno dei casi più complicati e difficili nella sistemazione del corso de’ fiumi.
  15. 889.BRANCA Giovanni, Le macchine . Volume di molto artificio da fare effetti maravigliosi tanto spiritali, quanto di animali operazioni: Roma 1629 , in 4, pic. fig.
    Sono figure 77 intagliate in legno relative a forze moventi e macchine idrauliche colle spiegazioni di contro italiane e latine e il frontespizio figurato. Questo architetto era dotato di maggior ingegno in questa parte, che nol fosse di gusto in quella dell’architettura.
  16. 890.CAMINOLOGIE, ou traité des cheminées avec figures , Dijon 1756 , en 8.
    Operetta in cui la materia è per esteso trattata, con 21 tavole intagliate in rame e tolte dai metodi di tutti gli autori diversi che trattarono questa materia. Vedi Praticol.
  17. 891.CAMPANA Idraulica per andare a lavorare sottacqua senza alcun pericolo , corretta nel 1716 da Edmondo Alleo e nel presente anno 1774 dall’abate Alberto Bruzzi, Roma 30 agosto 1774 , in 4, fig.
    Un foglietto colla sua tavola in rame M. 5.
  18. 892.CATENA Pietro, Il trattato della sfera , Patavi 1561 , in 8. Vedi in Palladio Antichità di Roma 1554 in 8.
  19. 893.CAREGA Michele, Memoria sopra i parafulmini , Roma 1808 , in 4.
    Utilissima a leggersi da tutti i costruttori di edifici.
  20. 894.DE CADS Salomon, Les raisons des forces mouvantes avec diverses machines tant utiles que plaisantes , Paris 1624 , in fol. fig.
    Sono tre libri dei quali il secondo che tratta delle fontane e il terzo degli organi, rendono ragione di molte meccaniche
    167
    che non sono più in uso. Una porzione delle tavole è intagliata in legno e l’altra in rame e tutte sono collocate fra il testo.
  21. 895.CEREDI Giuseppe, Tre discorsi sul modo di alzar acqua dai luoghi bassi , Parma 1567 , in 8, fig.
  22. 896.CEREDI Giuseppe, Aggiuntovi Belli Silvio Vicentino , Libro del misurar colla vista, Venezia , presso Giordano Ziletti , 1566 in 4, pic. fig.
    Operette dotte e ingegnose di uomini sommi per l’età in cui vissero, colle tavole ben disegnate ed intagliate in legno.
  23. 897.CHIMNEYS, A pratical treatise on Chimneys containing full directions for preventing or removing smocke in houses illustrated with copper plates , Edimburgh 1776 , in 8.
  24. 898.CLAVERING Robert, An essay on the construction and building of chimneys ec. , London 1779 , in 8, fig. Con una tavola intagliata in rame. M. 104.
  25. 899.CLOCHARD, Mémoires explicatives des objets contenus dans la premiere et seconde distribution du terrain du Château de Trompette pour les jardins et proménades publiliques de Bordeaux , in 4, figurato.
    Questo libro fu stampato nell’anno VIII della R. Francese con tutto il lusso il più elegante e con tre tavole in gran foglio ove sono disegnati e intagliati i vari progetti di abbellimenti e monumenti per quella città; esemplare di dedica.
  26. 900.COLLESCHI Francesco, Dissertazione sulle poste degli antichi , Firenze 1746 , in 8.
  27. 901.COMOLLI J. B., Projet d’une fontaine publique , Parme 1808 , in fol. fig.
    Questo libro magnificamente stampato nella Bodoniana fu dedicato alla principessa Elisa Bonaparte. Le tavole sono 15 e l’autore in luogo del ritratto del mecenate o dell’eroe celebrato nella sua invenzione, pose il proprio ritratto modestamente di contro al frontespizio.
  28. 902.COSSETTI Domenico, Egualità, nuovo meccanismo idrostatico, applicabile a far agire qualunque sorta di mulini, e per macinìo e per fabbriche , Parma 1798 , in 4, gr. fig. Italiano Francese.
    Opuscolo elegantemente stampato con una tavola ec.
    168
  29. 903.DANFRIE, Declaration de l’usage du graphometre , Paris 1597 , in 4, fig.
    Opera impressa con cattivi caratteri corsivi e alcune tavole fra il testo, la forma dei caratteri è delle più singolari.
  30. 904.DESMAREST, Lettre sur les differentes sortes de pouzzolanes et particulierement sur celles qu’on peut tirer de l’Auvergne , Paris 1779 , in 8, M. 63. Con due tavole.
  31. 905.DESCRIZIONE della stufa di Pensilvania inventata dal Sig. Fraudili , Venezia 1788 , in 8, fig. M.51.
    Con una tavola intagliata in rame.
  32. 906.DESCRIZIONE della strada del Sempione fatta costruire dal Governo italiano , in esecuzione del decreto 20 Fruttidoro an VIII, in fol. pic.
    Questa fu una delle più insigni opere fatte in Italia in questa nostra età che meriterebbe d’essere illustrata con tutta la diffusione e la diligenza, non essendo questa memoria che un breve cenno. N. B. per errore trascorso è mancante il num. 907.
  33. 908.DIEDO Antonio, Memoria sui soffitti , Venezia 1804 , in 8, M. 37.
  34. 909.DOBRZENSKI de Nigro Ponte Iacobi W., Nova et amaenior de ammirando fontium genio ex abditis natura claustris in orbis lucem emanata philosophia , Ferrariae 1659 , in fol. fig.
    Libro raro e pregevole trovandosi sviluppate tutte le teorie idrauliche e idrostatiche e tutte le pratiche ingegnoso per la costruzione delle fontane più che non crederebbesi in una epoca in cui la fisica non aveva ancor fatti grandissimi progressi. Le numerose tavole intagliate in rame sono fra il testo.
  35. 910.EXERCITATIO juridica, Antiquaria de Agrimensoribus Romanorum , Bremae 1771 , in 8, M. 70.
  36. 911.FAUJAS de Saint-fond, Recherches sur la pouzzolane, sur la théorie de la chaux et sur la cause de la dureté du mortier , Grenoble et Paris 1778 , in 8.
  37. 912.FAUJAS de Saint-fond, Aggiunto: Higgins experiments and observations made with the view of improving the art of composing and appling calcareous cements ec. , London 1780 , in 8.
    Sono anche aggiunti in questo volume:
  38. 913.FAUJAS de Saint-fond, Il catalogo de’ cammei, busti, medaglie e anti
    169
    chità modellate nella fabbrica di Wedgwood e Bentley
    , stampato nel 1779 in Londra e l’altro della collezione dei zolfi antichi e moderni cavati dalle gemme da J. Tassie , stampato in Londra 1775 , amendue in inglese.
  39. 914.De la FAYE, Mémoire pour servir de suite aux recherches sur la préparation que les Romains donnoient à la chaux , Paris 1778 , en 8.
  40. 915.FONTANA cav. Carlo, Utilissimo trattato dell’acque correnti : diviso in 3 libri, Roma 1696 , in fol. fig.
    Rendesi conto di ogni giuoco ed esperienza, che col mezza dell’aria e del fuoco vien operata dall’acqua: e sono illustrate 81 tavole incise in rame.
  41. 916.FOURNEAU Nicolas, L’art du trait de charpenterie . Quatre parties en un volume, Paris , chez Didot , 1802 , in fol. fig.
    Opera nella quale la materia i trattata ampiamente secondo le moderne pratiche e le ultime esperienze con 88 tavole in rame.
  42. 917.GALLON, Machines et inventions approuvées par l’Academie Royale de France , dessinées et copiées du consentement de l’Académie, Paris du 1735 au 1777 , in 4, fig., tomi 7.
    Può questa chiamarsi un’enciclopedia meccanica, ove con gran numero di tavole e di illustrazioni si producono le più insigni e ingegnose macchine e scoperte utili ad ogni ramo d’arti e di scienze.
  43. 918.GALLUCCI Paolo, Della fabbrica ed uso di un nuovo strumento fatto in quattro maniere per costruire gli orologi solari ad ogni latitudine , Venezia 1590 , in 4, piccolo fig.
    Con le tavole in legno collocate fra il testo.
  44. 919.GANDOLFI Bartolommeo, Memoria sulla maniera di costruire camini, stufe, cucine, fornacette ec. , Roma 1807 , in 8, fig. M. 31.
    Con sei tavole in rame.
  45. 920.GAUTIER Architecte, Traité des ponts ou il est parlé de ceux des Romains et de ceux des Modernes ec. avec une dissertation à la fin sur les culées, piles, voussoirs et poussées des ponts etc , Quatrieme e
    170
    dition augmentée etc. Tome premier, le traité de chemins faisant le t. second, Paris 1765 .
    Sonovi 36 tavole oltre il frontespizio e 4 tav. addizionali per la dissertazione sui piloni: opera eseguita da un valente architetto.
  46. 921.GAUTIER, Traité de la construction des chemins, ou il est partie de ceux des Romains et de ceux des modernes etc . Nouvelle édition revue, corrigée, augmentée etc., Paris 1760 , in 8, f. con sei tavola al fine.
    Questa edizione può dirsi completa, non lo essendo la seguente.
  47. 922.GAUTIER, Traité de la construction des chemins etc. , Paris 1716 , in 8, fig.
  48. 923.GAUTIER, Architettura delle strade antiche e moderne , tradotta dal francese da Domenico Roselli inspettore delle strade al servizio della S. Repub. di Venezia: con annotazioni e coll’itinerario di tutte le strade antiche romane in Italia, Vicenza 1709 , in 4, fig.
    Con cinque tavole intagliate in rame.
  49. 924.GERARDIN, De la composition des paysages sur le terrain, ou des moyens d’embellir les campagnes autour les habitations etc. , Geneve 1777 , in 8.
    Libro più fatto per l’immaginazione che per le pratiche.
  50. 925.GUIDO Ubaldo dei Marchesi del Monte, Le meccaniche tradotte in volgare dal sig. Filippo Pigafetta , Venezia , presso il Franceschi , 1581 , in 4, picc.
    Opera tratta dagli antichi e migliori autori, divisa in sei trattati, colle tavole in legno riportate fra il testo.
  51. 926.GUIDI Ubaldi e Marchionibus Montis, Mecanicorum liber , Venetiis , apud Evangelista Deuchinum , 1615 , in fol. fig.
    Le tavole sono in legno frapposte al testo.
  52. 927.HIRE (de la), Traité de mecanique, où on explique toul ce qui est necessaire dans la pratique des arts , Paris 1695 , in 12, fig.
    Questo è il miglior trattato, che per lungo corso di anni siasi avuto in queste materie e che anche dopo il progresso delle sciente conserva moltissimo credito. Tutte le figure in legno sono prodotte fra il testo.
    171
  53. 928.HERRONE, Gli artificiosi e curiosi moti spiritali , tradotti da Giovan Battista Aleotti d’Argenta, Ferrara 1589 , in 4, pic. fig.
    Con frontespizio figurato e tavole in legno fra il testo; edizione non comune.
  54. 929.HERRONE, Aggiuntavi la compendiosa introduzione alla prima parte della specularia, cioè della scienza degli specchi di Rafani Mirami Ebreo, fisico e mattematico , Ferrara 1582 .
  55. 930.HERRONE, La stessa traduzione dell’Aleotti, Bologna 1647 , in 4, pic. fig.
    Le tavole vennero imitate, ma non sono le stesse della prima edizione di Ferrara.
  56. 931.HERRONE Alessandrino, Gli automati, ovvero macchine semoventi , libri due tradotti da Bernardino Baldi, Venezia 1601 , presso Giovan Battista Bertoni , in 4, pic. fig.
    Elegante edizione con belle tavole in rame intagliate e riportate fra il testo. Il Baldi dottissimo in ogni cosa che avesse relazione all’architettura e alle meccaniche aggiunse pregio all’operarci originale. Bello esemplare in mar. dor.
  57. 932.HERRONIS Alexandrini, Spiritalium liber a Federico Commandino Urbinate ex graeco nuper in latinum couversus . Urbini 1576 , in 4, pic.
    Bella ed accurata edizione colle tavole in legno fra il testo.
    HIGGINS, Experiments the calcareous cements . Vedi Faujas de Saint-fond cui va unito.
  58. 933.HOWARD John, The state of the prisons in England and Wales, with preliminary observations and an account of some forcing prisons , Warrington 1774 , in 4, fig.
  59. 934.HOWARD John, Appendix to the state of the prisons in England and Wales etc. containing a tbsther account of forcing prisons and hospitals with additional remarks on the prisons of this country , Warrington 1780 , in 4, fig.
    Con due tavole nel primo volume e sette nel secondo. Opera piena di avvedimento e di cognizioni e la migliore che abbiasi in questo genere, cui mancano a renderla insigne tutte le nozioni e i disegni delle grandiose e belle prigioni di Venezia.
    172
  60. 935.LAMBERT Vincenzo, Statica degli edifici , Napoli 1781 , in 4.
    Opera per la pratica degli architetti utile, benché esposta senza quella semplicità che si esige per gli operatori materiali, ai quali convien poi diffondere tutte le pratiche architettoniche.
  61. 936.LAPI Giovan Girolamo, Del selce romano, Ragionamento mineralogico , Roma 1784 , in 4, M. 15.
  62. 937.MACQUER M., Osservazioni sulla calce e sul gesso , Livorno 1755 , in 8, M. 62.
  63. 938.MAIROSI da Ponte Giovanni, Ricerche sopra alcune argille e sopra una terra vulcanica della provincia bergamasca , Bergamo 1791 , in 8, M. 63.
  64. 939.MARINONI Giovan Giacomo, De re iconographica cuius hodierna praxis exponitur , Vienna 1751 , in 4, f.
    Opera con moltissime tavole impresse fra il testo divisa in due parti. Estesa per insegnare le teorie e le pratiche a tutti quelli che nella professione d’ingegnere principalmente si dedicano all’agrimensura.
  65. 940.MARTINELLI cav. D. Agostino ferrarese, Descrizione di diversi ponti esistenti sopra i fiumi Nera e Tevere : con un discorso particolare della navigazione da Perugia a Roma, Roma 1676 ,in 4, fig.
  66. 941.MARTINELLI cav. D. Agostino ferrarese, Notizie e delineazione del famoso Ponte di Ottaviano Augusto nella città di Rimino , Roma 1681 , in 4, fig.
    Con una gran tavola in rame.
  67. 942.MEMMO Francesco, Vita e macchine di Bartolommeo Ferracino celebre bassanese ingegnere, colla storia del Ponte di Bassano dal medesimo rifabbricato , Venezia 1754 , in 4, pic. fig. — Aggiuntovi: La relazione e le tavole per la ricostruzione del detto Ponte estesa dal medesimo Ferracina , 17 Settembre 1751 .
    Una gran tavola con undici figure va annessa a questa relazione e tre tavole illustrano il testo del libro cui va in fronte il ritratto del famoso meccanico Ferracino. Opera estesa semplicemente senza grande apparato di dottrine, una che rende conto delle opere e della vita d’un bellissimo ingegno.
    MIRAMI Rafaelle, Della Specularia . Vedi Herrome, Gli artificiosi moti con cui è legato .
    173
  68. 943.MONTANARI Geminiano, La livella diottrica , Venezia 1680 , in 8. Vedi in Palladio, Antichità di Roma , 1554 , cui è unito.
  69. 944.MOROZZI Ferdinando, Delle case de’ contadini: trattato architettonico , Firenze 1770 , in 8, fig. M. 63.
    Con tre tavole intagliate in rame.
  70. 945.OLIVA Bonaventura Minor Osservante, Esposizione di varie macchine proposte dagli amatori delle belle arti , Parma 1783 , in 8, fig., M. 99.
    Con 4 tavole grandi intagliate in rame.
  71. 946.OVRIDGE John, Description of the Gaol at Bury saint Edmunds to which are added designs for a prison etc. , London 1819 , in f.
    Con 5 tavole in rame.
  72. 947.PERINI Lodovico, Geometria pratica per misurar terre, acque, fiumi, pietre, grani, fabbriche, ed altro .
  73. 948.PERRAULT, Recueil de plusieurs machines de nouvelle invention , Paris , chez Coignard , 1700 , en 4, f.
    Con undici tavole intagliate in rame. Edizione accurata non tanto pei tipi, che per le incisioni.
  74. 949.PIACENZA Pietro, Esame sui giardini antichi e moderni , Milano 1805 , in 8.
  75. 950.PITROU, Recueil de differents projets d’architecture de Charpente et autres concernant la construction des ponts , redigés et mis en ordre par le S. Tardif ingenieur, Paris 1766 , f. mas. f.
    Con 35 grandi tavole in rame. Il merito di quest’opera principalmente consiste nella connessione dei legnami in vari ed utili modi espressa.
  76. 951.POLENI Joannis, Sexti Julii Frontini de aquaeductibus urbis Roma commentarius , Patavii 1722 , in 4, fig.
  77. 952.PRATICAL treatise ou chimneys containing full directions for preventing or removing smoke in houses illustrated with copper plates , Edimburgh 1776 , in 12.
    Con una tavola in rame. Le teorie di questo pratico sono le migliori che noi conosciamo per averne fatto esperimento.
  78. 953.PRICE Francis, The british carpenter or a treatise on carpentry , London 1765 , in 4, fig.
    174
    — Aggiunto: a supplement containing Palladio ordens of architecture ec.
    Sono nella prima parte 44 tavole diligentemente disegnate ed incise. Opera eccellente per la parte soprattutto delle connessioni dei legnami. Nella seconda che tratta degli ordini di Palladio sono 16 tavole oltre un busto a capriccio dell’architetto, ma io questa non possiamo lodare né il gusto, né la esattezza dell’esecuzione.
  79. 954.RAMELLI Agostino, Le diverse ed artificiose macchine composte in lingua italiana e francese , Parigi , in casa del l’autore , 1588 in fol. fig.
    Questo si riguarda da tutti i bibliografi come la pia ricca, rara, e bella opera in materia di meccaniche, non tanto per la copia di 195 tavole, quanto per le illustrazioni in italiano e in francese e per la nitidezza delle incisioni. Avvi in principio un ritratto dell’autore. Esemplare di bellissima conservazione.
  80. 955.RICCATI Giordano, Delle corde, ovvero fibre elastiche: Schediasmi fisico-mattematici , Bologna 1767 . in 4, fig.
    La serie delle nozioni matematiche in punto nelle oscillazioni, delle tensioni, delle vibrazioni delle corde e dei suoni, è espressa magistralmente e chiaramente e può condurre gli architetti teatrali ad operar meno a tentone nei loro edifici ec.
  81. 956.RIFLESSIONI sopra una pietra flessibile pretesa elastica , che si conserva nel Palazzo Borghese in Roma, Roma 1783 , in 4, M. 15.
    Posteriormente all’opera in cui fu scritta questa memoria si sono riconosciute in quantità queste pietre che incontratisi in molti musei e i progressi della zoologia hanno fatto scemare la meraviglia, o spiegato l’indole di molti fenomeni.
  82. 957.Della ROSA Saverio, Progetto d’una rotonda pel mercato delle biade nella piazza della Brà in Verona , Ver. 1819 .
    Con due tavole, in 4.
  83. 958.SCALETTI Carlo Cesare, Scuola meccanico-speculativo-pratica, opera utile all’uso civile e militare , Bologna 1711 , in fol. fig.
    Opera di facile percezione per l’uso pratico delle forze applicate ad ogni meccanica con 10 tavole in rime.
  84. 959.SCHIBLER Giovan Giacomo, Schiografia artis ignariae: ossia arte dei falegnami come si fanno i tetti nella
    175
    Siberia, Tartaria, nella China e Giappone principalmente per fare le torri delle chiese
    , Norimberga 1736 , in fol. fig.
    Con 44 tavole diligentissime.
  85. 960.SILVA, Dell’arte dei giardini inglesi , Milano anno 9 , in 4, fig.
    Libro tratto da molte opere precedenti, unendovi molte pratiche dell’autore, con 36 tavole in rame. La migliore opera in questo genere che abbia l’Italia.
  86. 961.TAGLIORETTI Pietro, Scrittura apologetica di questo architetto in difesa dei disegni della collegiata di Corbella contro le censure dell’ingegnere Marzoli , Milano 1792 , in fol. fig., M. 91.
    Con quattro tavole intagliate in rame.
  87. 962.TAYLOR, Dessigns for chimney . Pieces with mouldings et bases at large on 24 plates, London , in fol. obl.
    Opera di gusto assai ragionevole con invenzioni semplici, nobili e dedotte da buoni monumenti.
  88. 963.La THÉORIE et la pratique du jardinage avec un traité d’hydrauliqne renvenable aux jardins par M.*** de l’Accademie R. des sciences a Montpellier , Paris , chez Mariette , 1747 , in 4, fig.
    Questa è la quarta edizione di quest’opera: che altre tre volte fu anche pubblicata in inglese. Apparve sotto il nome di Alessandro le Blond che non fece altra cosa che aggiungere qualche disegno alla terza edizione. L’opera è eccellente, divisa in 33 capitoli con 38 tavole.
  89. 964.TOFFOLI Bartolomeo di Cadore, Saggio di una nuova forma di camini che non fumano , Padova 1790 , in 8, fig., M. 87.
  90. 965.TORO J. B., Trophée nouvellement inventé, suivi d’un livre des chartouches, et supports d’ornements pour les armories grave par Guerard : à la fin on y trouve l’elevation d’une buffets d’orgues dains les principales eglises de France, in fol. fig.
    Sono in tutto 16 tavole di non cattiva esecuzione, non comuni, ma danneggiate nelle prime del volume.
  91. 966.VESTORI J. B., Essai sur les ouvrages phisico-mathematiques de Léonard de Vinci, avec des fragmens tirés de ses manuscrits, apportés de l’Italie ; lu à
    176
    la première classe de l’Institut national des Sciences et Arts, à Paris , chez Buprat libraire pour les mathématiques , quai des Augustins, an. V, 1797 , in 4 VERANTII Fausti Siceni, Machinas novae .
    Vedi Cataneo Pietro cui è unito.
  92. 967.WOOD John Architect, An essay jowards a description of Bath in four parts , London 1749 , in 8, fig., vol. 2.
    Opera esposta con ordine ed accuratezza, piena d’erudizione e di dottrine architettoniche con 17 tavole intagliate in rame assai diligentemente.
  93. 968.ZABAGLIA. Niccola, Castelli e ponti, con alcune ingegnose pratiche e con la descrizione del trasporto dell’obelisco Vaticano e di altri del Cavalier Domenico Fontana , Roma 1743 , in fol. fig.
    Questo libro è composto di 54 tavole colle illustrazioni rispettive italiane e latine. Le invenzioni del Zabaglia semplici e facili partivano da una somma pratica. Egli non sapeva leggere né scrivere ed era a un incirca in Roma, quello che in Bassano era il Ferracina.
  94. 969.ZARABIN Niccolò, Metodo di comporre un cemento validissimo per intonacare e rendere impenetrabile all’acqua qualvogliasi recipiente di pietra, o legno, o muro ec. M. 104.
    Fu pubblicato per ordine del Senato Veneto.
  95. 970.ZONCA Vittorio architetto della magnifica città di Padova, Nuovo teatro di macchine e di edificii per varie e sicure operazioni , Padova 1607 , in 4, fig. presso Francesco Bertelli .
    Le tavole sono oltre 40 di chiara e nitida incisione e le illustrazioni ben estese ed atte a far conoscere l’uso pratico di ogni macchina.
  96. 971.ZONCA Vittorio, Nuovo teatro di macchine ed edifici ec. , Padova 1623 , in f. fig.
    Rimane qualche dubbio se queste due edizioni non siano una sola, o con l’anno di stampa mutato, o veramente per mala impressione degli ultimi due numeri.

Poemetti didascalici sulle arti

  1. 972.ADORNI Giuseppe, La Pittura, versi sciolti , Parma 1813 , in 8, M. 46.
  2. 973.ANSALDI Innocenzo, Il pittore originale, poemetto didascalico , Firenze 1816 , in 8. Pubblicato dal canonico Moretti con alcune memorie riguardanti la vita dell’autore, M. 66.
  3. 974.ANSALDI Innocenzo, L’arte della pittura, traduzione in versi toscani del poema latino di Carlo Alfonso Du Fresnoy , Lucca 1813 , in 8, col testo a fronte, M. 46.
  4. 975.ARCADIA Pletorica en sueno, alegoria o poema prosaico sobre la teorica y practica de la pintura escrita por Parrasio Tebano Pastor Arcade de Roma , Madrid 1789 , in 8.
    Sotto questo nome arcadico si riconosce D. Francesco Preciado che estese questo sogno pieno di avvertimenti e dottrine.
  5. 976.BOSCHIVI Marco, La carta del navegar pittoresco , Venezia , per il Baba , 1660 , in 4, fig.
    Operetta interessantissima fatta da un insigne conoscitore delle arti e piena di accorgimento, scritta in dialetto veneto, col ritratto dell’autore e una galleria di pitture al fine, in 16 tavole illustrate e inventate dall’autore medesimo.
  6. 977.CARLI (de) Anton Luigi, La scultura, versi sciolti , Milano 1775 , in 8. Latino e italiano.
    Questa è una versione del poema latino di Ludovico Doissin: intitolato Sculpturam, carmen, stampato a fronte della traduzione.
  7. 978.CHIUSOLE Conte Adamo, Dell’arte pittorica lib. VIII , con aggiunta di componimenti diversi, Venezia 1768 , in 8.
    Con piccole incisioni ai capi canti.
  8. 979.CHIUSOLE Conte Adamo, De’ precetti della pittura libri IV , in versi, aggiuntivi altri opuscoli sulle arti , dello stesso autore in prosa e in verso, Venezia 1781 , in 8.
    In quest’opera l’autore rifuse in parte, restringendola
    178
    moltissimo, l’opera precedentemente stampata, quantunque le mutazioni non l’abbiano migliorata gran fitto.
  9. 980.CHIUSOLE, Componimenti poetici sopra la pittura trionfante , Siena 1731 .
    Opera giovanile dell’autore, che apparisce esserti trovato allora nel Collegio di Siena.
  10. 981.CICOGNARA Leopoldo, Le belle arti, poemetto in tre canti con note e alcune piccole incisioni dell’autore , opera giovanile, Ferrara 1790 , in 8.
    Esemplare in carta distinta della Biblioteca di Pio VI.
  11. 982.COLPANI Giuseppe, Il disegno : sciolti in 8.
    Senza luogo ed anno dedicati al Principe Carlo Albani.
  12. 983.DOISSIN Ludovico. Vedi Carli.
  13. 984.FALAGIANI Giannandrea, Della generazione dei colori , libri tre, poema, Lucca 1745 , in 8.
    Il libro è dedicato alla sig. Elisabecta Corsini ne’ Ginori.
  14. 985.GALETI Girolamo, La Musica: tradotta dal verso eroico latino in ottava rima da Giovan Mario Verdizotti . Venezia 1561 , in 8, M. 36.
  15. 986.Du FRESNOY Carlo Alfonso, L’arte della pittura tradotta dal latino in francese con aggiunta di alcune necessaria ed amplissime osservazioni e nuovamente tradotta in Italiano da G. R. A. , Roma 1713 .
    Col ritratto in fronte del cavaliere Poerson intagliato da N. Edelinck. Vedi anche de Piles per la versione francese.
  16. 987.GIGLI Cesare, La pittura trionfante scritta in quattro capitoli e consacrata al molto illustre e generosissimo Signore il Sig. Daniel Niis , in Venezia 1615 , da Giovanni Alberti , in 4.
    Nel frontespizio è una stampa allusiva al soggetto disegnata di Iacopo Palma, intagliata da Odoardo Fialetti: segue la dedica e il ritratto del mecenate, un avviso dell’autore a’ virtuosi, indi le quattro parti del poemetto la prima in sciolti, la terza in ottava, l’ultima in metro libero: in fine un racconto, (ossia catalogo) de’ pittori celebrati in questa e nell’altra opera non ancora stampata, della quale non si ha contezza veruna da noi. L’opuscolo in totale è di 20 carte, pag 40.
  17. 988.GOZZI Gasparo, L’arte della pittura poema tradotto dal francese , canti 4, Venezia 1771 , in 4, M. 7.
    Questa è una traduzione in versi sciolti del poema di
    179
    Watelet pubblicata in occasione del matrimonio del sig. Cav. Alvise Mocenigo colla sig. Polissena Contarini: con frontespizio figurato. Esemplare in carta grande.
  18. 989.HAYLEY William, An essay on painting in two Epistles to MR Romney , Londra 1781 , in 4. — Epistle to a friend on the death of John Thorn ton by the autor of an epistle to an eminent painter , Lond. 1783 . — Ode inscribed to John Howard author of The state of english and forcing prisons , Lond. 1781 . — An essai on history in three epistles to Edevard Gibbon with notes , Lond. 1781 . — The triumphs of temper a poem in six cantos , 1781 . — Essais on epic poetry , 1781 .
    Tutte queste opere poetiche e pittoriche sono legate in un volume, ma non sono fra le più celebrate.
  19. 990.LAURI Jo. Bap. Perusini academici insensati, Titanopeia, sive de fabricatione calcis poema : eiusdem Perusia servata et Rana Neroniana, Perusiae 1611 , in 4.
    Poco noto è questo poemetto didascalico. Lo stile è gonfio, ma esteso con molta imaginazione poetica.
  20. 991.LESCALIER Antoine, Poéme sur la peinture en sept chants , Londres 1778 , in 4.
    Di mano del celebre letterato ed artista Giuseppe Bossi cui appartenne il volume sta scritto: Strani errori a iosa, sì nel testo come nelle note, sì di fatta come di giudizio.
  21. 992.MAILLIER, L’architecture, poéme en trois chants , Paris 1780 , en 8.
    Operetta di 150 pagine arricchita di molte annotazioni.
  22. 993.Le MIERRE, La peinture, poéme en trois chants , Paris 1769 , in 8.
    Con figure intagliate sui disegni di Cochin e il ritratto dal gran Corneille nel frontespizio.
  23. 994.MICHEL M. La peinture, Poéme couronné aux Jeux Floraux le 3 Mai 1767 . Par M. Michel d’Avignon, ecolier de rhétorique et de l’Academie du College de l’Oratoire, à Lyon , del’imprimerier d’ Aimé de la Roche , 1767 , in 4.
    Breve componimento di poche pagine.
    180
  24. 995.La PEINTURE, Poëme en trois chants , à Paris 1766 , in 8, M. 86, anonimo.
  25. 996.La PEINTURE, Poëme , à Amsterdam 1755 , in 8.
    Da un avvertimento dell’autore si crede che l’anonimo sia M. Baillet de S. Julien. Breve poemetto di 15 pag. Aggiuntovi altro opuscoletto: Caracteres des peintres françois actuellement vivans. Nel medesimo libro è legato: Caylus memoire sur la peinture à l’encaustique, Geneve 1755, con altro opuscoletto in fine l’Ennuy d’un quart d’heure, Paris 1736. Libretto pieno di facezie.
  26. 997.PRECIADO D. Francisco, Vedi Arcadia Pittorica .
  27. 998.ROSINI Giovanni, Le scienze e le arti, Poemetto in ottava rima , Pisa 1801 , in 8, M. 54.
  28. 999.ROSINI Giovanni, Lo stesso in fol., magnifica edizione.
  29. 1000.ROSINI Giovanni, II secolo di Leone X, Poemetto , Pisa 1803 , in 8, M. 37.
  30. 1001.ROSINI Giovanni, Lo stesso in foglio, carta dor., magnifico esemplare col ritratto di Leon X nel frontespizio.
  31. 1002.VALORI, La peinture, poéme en trois chants , Paris 1809 , in 8.
    Arricchito di molte note piene di sano giudizio.
  32. 1003.WATELET, L’art de peindre, poéme avec des reflexions sur les differentes parties de la peinture , Paris 1760 , in 4, fig.
    Dedicato ai sigg. dall’Accademia R. di Pittura, con un discorso preliminare e le riflessioni sulle diverse parti della pittura per servir di note al poema; con frontespizio figurato e molte elegantissime vignette intagliate dall’autore e alla pagina 96 le figure di proporzioni dell’Antinoo e della Venere; splendida e magnifica edizione.
  33. 1004.WATELET, L’art de peindre poéme avec des reflexions sur les differentes parties de la peinture , Paris 1760 , in 8, fig.
    Edizione elegantissima, aggiuntavi una lettera a M.*** contenant diverses observations sur le poéme de l’art de peindre.
  34. 1005.WATELET, L’arte della pittura, traduzione dello stesso poema di Nemilio Caremicio , Genova 1765 , in 8. — Vedi anche Gozzi.
  35. 1006.ANGELUCCI Anastasio, Stanze con documenti e note a illustrazione della città e degli uomini celebri d’Arezzo , Pisa 1816 , in 8.
    181
  36. 1007.BALDI Bernardino, Versi e prose , Venezia , presso il Franceschi , 1590 , in 4. Aggiuntovi: i concetti morali dello stesso, Parma 1607 .
  37. 1008.BODENI Beniamino Gottlib., Commentario de umbra poetica , Vitembergae 1767 , in 8, M. 69.
    Quest’opera è dedicata ad applicare le definizioni pittoriche alla poesia con traslato di significazioni.
  38. 1009.BONARROTI Michelangelo, Rime raccolte da Michelangelo suo nipote , Firenze , presso i Giunti , 1623 , in 4, piccolo.
  39. 1010.BONARROTI Michelangelo (Il Vecchio), Rime con una lezione di Benedetto Varchi e due di Mario Guiducci sopra di esse , Firenze 1726 , in 8, edizione seconda.
  40. 1011.BOSSI Michelangelo Giuseppe, A Giuseppe Zanoja architetto e poeta epistola , Milano 1810 , in 8, M. 46. 69. 71.
  41. 1012.BRIGHENTIO Andrea Patavino, Villa Burghesia, vulgo Pinciana, poetice descripta , Romae , apud Franciscum Gonzagam , 1716 , in 8, fig.
    Le tavole sono di cattivo disegno e peggiore intaglio, ma nullameno furono avanti prodotte nella descrizione della villa del Montelatici.
  42. 1013.BOUQUIER M., Epitre à M. Vernet , Amsterdam 1773 , in 8.
    Questa lettera in versi è relativa alle opere di questo pittore.
  43. 1014.CALVI Jacopo Alessandro pittore, Versi e prose sopra una serie d’eccellenti pitture possedute da Mons. Filippo Ercolani , Bologna 1780 , in 4.
  44. 1015.COMPONIMENTI poetici in lode del sig. Leopoldo del Pozzo Romano celebre dipintore di musaico per le pitture ristaurate e di nuovo da lui fatte nella Basilica di San Marco in Venezia , scuoprendosi il di lui quadro nella facciata della chiesa, Venezia 1729 , in 4, M. 96.
  45. 1016.COMPOSIZIONI (Alcune) di diversi autori in lode del ritratto della Sabina, scolpito in marmo dall’eccellentissimo M. Giovanni Bologna, posto nella Piazza del Serenissimo Gran Duca di Toscana , Firenze , pel Sermartelli , 1583 , in 4, fig. M. 37.
    Con tre tavole in legno: Opuscoletto ben fatto e divenuto raro, e prezioso fra gli oggetti d’arte.
    182
  46. 1017.CROCE Giuseppe, Descrizione del nob. palazzo posto nel Contà di Bologna detto Tusculano , Bologna 1582 , in 4, M. 51.
    Sono questi tre canti in ottava rima scritti con uno stile singolare per la sua facilità, ove di molte cose e antichità si ragiona.
  47. 1018.EURIALO d’Ascoli, Stanze di varii soggetti . Nel frontespizio è un’elegantissima incisione in legno con un’ape che sugge un fiore e il motto del presente mi godo, e il meglio aspetto, colla dedica al Cardinale Farnese e in fine: Roma in Campofiore per Valerio Doricoa 6 Febbraio 1539 . — Aggiunto a questo volamene trovasi l’altro del medesimo autore col titolo Stanze di Eurialo d’Ascoli sopra le statue di Lacoonte, di Venere, e d’ Apollo ai gran Marchese del Vasto: sono precedute dalla dedica e dal privilegio e sono accompagnate dalle relative stampein legno. In fine: Roma per Valerio Dorico, 20 Giugno 1539 .
    Questi due libretti sono di pregio e di rarità vera.
  48. 1019.FIORI poetici al Petrarca in occasione di un busto e di un monumento eretto a questo poeta per opera dello scultore Rinaldo Rinaldi Padovano nella Cattedrale di Padova , l’anno 1819 , in 12. M. 103.
  49. 1020.GAMBARAE (Laurentii), Poemata, ubi arcis Caprarolae descriptio ec. , Antuerpie , Plantin , 1569 , M. 75. Edizione elegante.
  50. 1021.Alle GLORIE immortali del Sig. Giuseppe M. Mazza, scultor celeberrimo bolognese, per il prodigioso presepio di bronzo alto piedi 5 e lungo piedi 8 1/2 gettato nell’arsenale di Venezia e collocato nella chiesa de’Camaldolesi nell’Isola di S. Clemente l’anno 1703 , Padova , in 4.
    Questa è una collezione di poesie in onore di questo artefice che fuse anche e cesellò i gran quadri storici di bronzo che sono in una delle grandi espelle a S. Giovanni e Paolo in Venezia.
  51. 1022.Per la GUARIGIONE della sig. Angelica Kauffman pittrice seguita sul lago di Como , versi e disegno inciso, Roma 1802 , in 4, M. 25.
    Camuccini inventò una graziosa composizione che incise il Piroli: non sono che due foglietti di stampa.
    183
  52. 1023.LOMAZZO Giovan Paolo milanese pittore, Rime divise in sette libri, delle quali a imitazione dei grotteschi usati da’ pittori ha cantato le lodi di Dio ec. e quelle dei pittori, scultori e architetti : con la vita dell’autore in fine descritta da lui stesso in rime sciolte, Milano 1887 , in 4.
    Questo grosso volume di circa 600 pagine dedicato a Carlo Emanuele di Savoia ha il frontespizio col ritratto dell’autore ripetuto al cominciar d’ogni libro, non meno che in fronte alla vita dello stesso. Opera piena di notizie preziose. Era già stampato il foglio dei Trattati della pittura, ove trovatisi le opere principali del Lomazzo, allorché ti siamo avveduti di alcuni strattagemmi impiegati per accrescere rarità alle cose che più tengonsi in pregio. Una fra le altre è questa: abbiamo incontrato staccato dai sette libri del Trattato della Pittura del Lomazzo, edizione prima di Milano, il primo libro della proporzione naturale e artificiale con un suo particolar frontespizio, e il ritratto dell’autore. Giova qui avvertire (contro l’impostura) non essere mai questo primo libro stato stampato a parte, se non nella versione francese a Tolosa; e il frontespizio trovasi in tutti i volumi del trattato alla pagina 17, il cui numero talora venne cancellato per inganno, ma veggonsi poi consecutivamente gli altri numeri progressivi. Questo frontespizio è il primo foglietto del quaderno B. e gli altri libri del trattato non hanno frontespizio separato, né ritratto dell’autore.
  53. 1024.LOMAZZO Giovan Paolo, Rabisch dra Academiglia dor compa Zavargna Nabad dra Vall Bregn ec. , Milano , per Paolo Goliardo Ponzio , 1589 , in 4.
    Questo libro scritto in lingua bergamasca e in lingua milanese (preceduto da molti sonetti e altri componimenti diretti all’autore in diversi dialetti) è raro e versa anche su argomenti relativi alle arti. Esemp. in vitello.
  54. 1025.MANDRISIO Nicolò, Viaggi per l’Italia, Francia e Germania descritti in versi con annotazioni copiose : tomi 2, Venezia 1718 , in 8. — Aggiunto in fine al primo tomo un’orazione dello stesso in rendimento di grazie per una sontuosa biblioteca aperta in Udine al pubblico da Dionigio Delfino Patriarca d’Aquileia , 1718 .
  55. 1026.MAGNATISI Giovan Battista, Fiori d’ingegno, composizioni in lode d’una bellissima effigie di Primavera , opera del Sig. Carlo Maratti famoso pittore romano, esistente presso il Sig. Nicolò Michiel Senatore , Venezia 1685 , in 8.
    184
  56. 1027.MARTE e VENERE rappresentanti la Pace , gruppo del Sig. Luigi Acquisti scultore bolognese; componimenti dedicati al suo merito, Roma 1807 , in 8.
    Questo gruppo appartiene al N. sig. Giovan Battista Soramariva mecenate delle arti e doviziosissimo possessore d’immense preziosità di ogni genere.
  57. 1028.MISSIRINI M., Monumenti di scultura e architettura , sonetti, Roma 1818 , in 12.
  58. 1029.MISSIRINI M., Le antichità di Ravenna , poemetto, Forlì 1804 , in 8.
    Vedilo anche altrove fra le opere di scultura.
  59. 1030.MURVILLE M. (de), Le paysage du Poussin ou mes illusions, epitre à M. Bounieu peintre du Roi et Dioclétien au Salone, ou dialogue en verse entre Dioclétien et Maximien , à Paris 1790 , in 8, M. 86.
  60. 1031.MuSSI Antonio, Professore di belle arti e di lingua greca nell’università di Pavia, Poesie pittoriche , Pavia 1803 in 8,
    Alcuni fatti storici sacri, profani e mitologici sono espressi in alcuni componimenti.
  61. 1032.OMAGGIO di riconoscenza al nobile Sig. Filippo Balbì per alcune pitture a fresco di Paolo Cagliari trasportate da’ muri in tela e donate alla chiesa di San Liberale di Castel-Franco , Venezia 1819 , in 8, M. 80.
    Sono alcuni componimenti preceduti da una breve memoria.
  62. 1033.Lo PRESTI Giuseppe, Elegia sulle memorie agrigentine , Palermo 1792 , in 8, M. 58.
    Una medaglia nel frontespizio e alcune vignette furono disegnate e intagliate dal poeta pittore.
  63. 1034.PROSE e versi per onorare la memoria di Livia Doria Caraffa , Parma 1783 , in fol.
    Edizione di molto lusso ed eleganza con quattro tavole intagliate da Morghen, e dirette da Volpato: oltre un numero grandissimo di vignette intagliate da Secondo Bianchi. Esemplare dorato.
  64. 1035.RIME di diversi nobilissimi ed eccellentissimi autori in morte della Sig. Irene delle Signore di Spilimbergo , Venezia 1561 , in 12.
    Questa giovane studiò la pittura da Tiziano e fu splendor del suo sesso e della sua età.
    185
  65. 1036.RIME in morte di Giampietro Zanotti , Bologna 1766 , in 8.
    Scrissero in quest’occasione uomini sommi Frugoni, Paradisi, Bonafede, Fusconi, Savioli, Cassiani, Pagnini, Scarselli, Soave, Cesarotti e molti altri. Col ritratto del Zanotti in fronte.
  66. 1037.ROCCO Bernardino veronese, Roma restaurata alla Santità di N. S. Sisto V. Poemetto in ottava rima , Verona 1590 , in 8, M. 97.
    Questo grazioso poemetto fu dedicato da Marc’Antonio Palazzo al Sig. Carlo Prato Nunzio di Verona presso la Rep. di Venezia e composto di sole 39 stanze, della dedica e del frontespizio.
  67. 1038.ROSA Salvatore, Satire dedicate a Stefano , Amsterdam , presso Sevo Prothomastic . Luogo e nome finto: senz’anno, in 12.
    Aureo libretto quanto lo sono le sue opere di pennello.
  68. 1039.De’ ROSSI Giovanni Gherardo, Scherzi poetici e pittorici , Parma , coi tipi Bodoniani , 1795 , in fol. pic.
    I quaranta brevi componimenti poetici dal poeta sono espressi in altrettante tavole disegnate ed incise dal sig. Giuseppe Tekeira portoghese. Elegante e splendida edizione: dedicata al C. Alessandro di Souza ministro di Portogallo in Roma.
  69. 1040.SILOS JO. Michael, Pinacotheca, sive romana pittura et sculptura lib. duo , Romae 1673 , in 8, col frontespizio intagliato da Alb. Clouvet, disegnato da Salvator Rosa.
    Il primo libro contiene trecento e uno epigrammi sulle pitture principali di Roma, il secondo trecento e due sulle sculture: segue un’appendice di 18 odi su vari argomenti e il catalogo alfabetico di tutti gli oggetti descritti.
  70. 1041.SMIDS Ludovici, Pictura loquens, sive heroicarum tabularum Hadriani Schoonebeek : enarratio et explicatio, Amstelodami 1695 , in 8, fig.
    Questo libro è composto da sessanta soggetti figurati con qualche vaghezza pittoresca da Schoonebeek, tolti da altrettanti squarci di poeti classici antichi e la più parte da Ovidio, e da Seneca, i quali sono per intiero riportati d’incontro alle tavole, con note ed illustrazioni: il frontespizio è altresì figurato ed avvi il ritratto di Nic. Wityen cui è l’opera dedicata.
  71. 1042.SPELTA Antonio Maria, La Pavia trionfante , Pavia 1606 , in 8.
    Questo libretto divenne raro e in fatti ha molti pregi, ol
    186
    tre che per l’estensione, per le notizie d’arti che vi si contengono.
  72. 1043.STANZE per l’incendio seguito nel tempio di S. Antonio di Padova la notte antecedente al 29 Marzo 1749 , Padova 1752 , in 4, M. 64.
    Con una tavola in principio.
  73. 1044.STROZZI Giulio, La Venezia edificata . Poema eroico cogli argomenti del Sig. Francesco Cortesi, Venezia , presso Antonio Pinelli , 1624 , in fol. fig.
    Il Valesio intagliò le tavole, il frontespizio, e il ritratto dell’autore. I canti sono 24, ciascuno preceduto da una tavola. La prima fu disegnata da Bernardo Castello: le altre certamente sono di meno perito artefice, o se del medesimo, assai trascurate.

Scrittori del bello

  1. 1045.La BELLEZZA , Tre canti alla Sig. Caterina Sagredo Barbarigo, Venezia 1752 , con fig., in 8.
  2. 1046.BUONI Tommaso, I problemi della bellezza di tutti gli umani affetti , con un discorso della bellezza del medesimo autore, Venezia 1601 , in 12.
  3. 1047.BURKE, Ricerca filosofica sull’origine delle nostre idee intorno al Sublime, ed al Bello . Traduzione dall’inglese del Conte Giuseppe Marogna, Milano 1804 , in 8.
  4. 1048.CICOGNARA Leopoldo, Del Bello: Ragionamenti sette , Firenze , presso Molini e Landi , 1808 , in 4 (ma stampati in Pisa ).
    Non intese l’autore di aver con questi esaurita la materia e si propose di produrre in seguito un secondo volume sullo stesso argomento.
  5. 1049.COLLODI Angelo, Difesa della Bellezza . Lezione accademica, Firenze 1632 , in 4.
  6. 1050.COZENS Alexander, Principles of beauty relative to the human head , London 1778 , in fol. gr. Inglese e francese.
    Le 17 tavole che accompagnano il testo di quest’opera in singolar forma pubblicate ed incise, vennero intagliate da Francesco Bartolozzi. È da notarsi che le capigliature di tutte le teste vennero incise separatamente dai profili e stampa
    187
    te in carta finissima e trasparente in altretanti foglietti mobili, che si adattano e sovrappongonsi ai profili stampati in carta solida, e compatta. I principi però addottati dall’autore in materia di proporzione conducono all’assurdo. Vedasi Bossi Giuseppe nell’opera sul Cenacolo di Leonardo.
  7. 1051.CROUSAZ, Traité du Beau où l’on montre en quoi consiste ce que l’on nomme ainsi, par des exemples, tirés la plus part des arts et des sciences , Amsterdam 1724 , 2 vol., in 12.
  8. 1052.DELFICO Melchiore, Nuove ricerche sul Bello , Napoli 1818 , in 8.
    L’egregio autore scrisse il suo libro penetrato intimamente nel suo bel cuore dalla sublimità dell’oggetto con profondità di metafisica.
  9. 1053.DOMESICHI M. Lodovico, La nobiltà delle donne , Venezia , Giolito , 1649 , in 12.
    Libretto esteso con venustà e ripieno di belle notizie
    .
  10. 1054.EQUICOLA Mario, Libro di natura d’amore di nuovo con somma diligenza ristampato e corretto da M. Lodovico Dolce , Venezia , Giolito , 1554 , in 12.
    Elegantissima edizione di un libro gentile, ed esposto con leggiadria di lingua, con copiosissime tavole delle materie.
  11. 1055.ESSAI sur le beau , nouvelle édition augmentée de six discours, sur le modus, le decorum, les graces, l’amour du beau, l’amour desinteressé, Paris 1763 , 2 vol., in 12.
    L’opera fu composta dal P. André sebben apparisca libro anonimo. Questo libro (imperfetto e insciente l’autore) fu stampato la prima volta in Amsterdam nel 1780 e successivamente nel 1772. La nostra edizione è la seconda, aumentata dall’autore medesimo, dopo esaurita la prima e più succinta, che apparve 22 anni avanti nel 1741 ed è per conseguenza la più completa, e la migliore di questo buon trattato del Bello.
  12. 1056.FRANCO Niccolò, Dialogo, dove si ragiona delle bellezze all’Eccell . Marchesana del Vasto con varie lettere al fine del volume, in Casale di Monferrato , per Giovanni Guidone , 1542 , in 4.
  13. 1057.FRANCO Niccolò, L’istessa opera , Venetiis 1542 , in 8. In ambe le edizioni è il motto difficile est satyram non scribere.
    Le due edizioni apparvero contemporanee per rispondere
    188
    in esse con molta pubblicità ad un tempo a tante accuse e persecuzioni dia cui era attaccato questo autore allievo e compagno dell’Aretino, che si cuoprì in quest’opera coll’egida di grandi nomi nella dedica e nelle lettere, ma ognuno sa la trista fine che poi fece.
  14. 1058.GILPIN William, Trois éssais sur le beau pittoresque, sur le voyage pittoresque et sur l’art d’ esquisser le paysage , Breslau 1799 , in 8, fig.
    Con sette bellissime tavole pittoresche intagliate a mezzo tinto.
  15. 1059.HOGARTH Guglielmo, L’analisi della Bellezza , tradotta dall’inglese, Livorno 1771 , in 8, fig.
    Come una gran parte del pregio delle opere di questo insigne autore sta nel gusto e nella precisione dei disegni intagliati originalmente, così troppo si perde per la mancanza delle buone tavole in una versione eseguita con negligenza.
  16. 1060.JAGEMANN Fra Gaudenzio, Saggio sul buon gusto nelle belle arti, dove si spiegano gli elementi dell’estetica , Firenze 1771 . — Aggiuntovi: le idee sulla maniera di formarsi eccellente in letteratura e nelle belle arti , 1795 .
    Sono queste operette elementari e superficiali.
  17. 1061.LIEBAUT Jean, Trois livres de l’embellissement et ornement du corp humain pris du latin , Paris 1582 , in 3.
    In questo libro si ragiona della Bellezza in generale e in particolare di tutte le più scelte forme d’ogni parte del corpo umano e dei modo di conservarle.
  18. 1062.LONGEVI Dionisii, De sublimi, libellus graece conscriptus, latino, italico et gallico sermone redditus . Additis adnotationibus, Veronae 1733 , in 8.
    La versione latina è quella tratta dall’edizione d’Oxford, 1710. L’italiana è dell’ab. Anton Francesco Gori. La francese è di Boileau.
  19. 1063.LONGINI Federico da Udine, Il libro della bella donna , Venezia , per Plinio Pietra Santa , 1554 , in 8.
    Elegante libretto, dedicato da Girolamo Ruscelli alla Sig. Lucrezia Gonzaga Manfrona donna bellissima di quel secolo.
  20. 1064.MALASPINA M. di Sannazaro, Delle leggi del Bello applicate alla pittura e architettura , saggio, Paris 1791 , in 8.
  21. 1065.NATTAE Marci Antonii Astensis, De pulcro libri sex
    189
    , Paviae , apud Franciscum Moschenium , 1553 , in fol. parv.
    L’opera è intitolata al card. Ercole Gonzaga. L’autore s’ingolfa con una diffusione estrema nelle metafisiche le più astruse con poca chiarezza e non fa cenno che 20 anni prima di lui erano apparsi ai pubblico gli scritti di Agostino Nifo sullo stesso argomento.
  22. 1066.De NICOLAI, Il bello, novella : composta in tedesco e tradotta in Italiano dal Sig. Cav. Gatteschi dietro alla versione francese del Sig. de la Fermiere, Venezia 1785 , in 8. Quest’opuscoletto fu dedicato all’Accademia Veueta di Belle Arti dallo stampatore Pietro Savioni .
  23. 1067.NIPHI Augustini medici ad illustriss. Joannam Aragoniam Tagliacotii Principem de pulcro liber , itera de amore liber, Romae , ap. ant. Bladum , anno D. 1531 , in carta grande in 4.
  24. 1068.SAGGIO sopra la Bellezza , Roma 1763 , in 8.
    Questo saggio fu dedicato al pittore Rafaello Mengs e scritto per di lui eccitamento; è però intitolato con un endecasillabo latino al Cav. Piccolomini.
  25. 1069.SERAN de la Tour, L’art de sentir, et de juger en matiere de goût , Strasburg 1790 , in 8.
    Bella edizione di un libro, che versa presto che esclusivamente sul gusto nelle lettere.
  26. 1070.SPAGNIO Andrea fiorentino, De bono, de malo, de pulcro , libri tres editi retractatior, Romae 1776 , in 4.
    In questo grosso volume la materia è trattata piuttosto secondo le viste del teologo che del filosofo, o dell’artista.
  27. 1071.TRAITÉ du Beau , Amsterdam 1872 , in 12, senza nome di autore. Questa è una ristampa anzi una mutilazione dell’opera del P. André. Vedasi Essai sur le beau.
    È unito a questo libretto anche l’altro che ha per titolo de la philosophie des Chinois.
  28. 1072.VAENII Ernesti tractatus phisiologicus de pulchritudine juxta ea quae de sponsa in canticis canticorum mystice pronunciantu , Bruxelles 1662 , in 12, fig.
    Vi sono 20 tavole tra il testo intagliate in rame a contorno con nitidezza.
    190
  29. 1073.VIERI Francesco, Cognominato il secondo Ferino, Discorso delle bellezze , Firenze , pel Sermartelli , 1588 , in 8.
  30. 1074.VIERI Francesco, Sezione dove si ragiona delle idee e delle bellezze , Firenze , presso il Marescotti , 1581 , in 8.
    Questi due non comuni ed eleganti opuscoletti sono dedicati il primo al sig. Virgilio Orsino Duca di Bracciano, il secondo al Conte Ulisse Bentivogli.
  31. 1075.VITO Niccolo di Gozze gentiluomo raguseo, Dialogo della Bellezza detto antos secondo la niente di Platone composto e nuovamente posto in luce , Venezia 1581 , per Francesco Ziletti , in 4.
    Unito a questo è anche il Dialogo d’Amore secondo li mente di Platone.
  32. 1076.ZABEO, Alcuni cenni intorno la definizione della Bellezza: Memoria accademica , Pad. 1819 , in 8, M. 102.

Poemi, drammi e autori classici figurati

  1. 1077.ANGUILLARA Giovanni Andrea, Le Metamorfosi d’Ovidio ridotte in ottava rima : colle annotazioni di M. Giul. Horologi, e gli argomenti di M. Francesco Turchi. Edizione ornata di figure da Giacomo Franco, Venezia , presso Bernardo Giunti , 1584 , in 4.
    Ognuno dei quindici canti ha una tavola in rame, oltre il frontespizio figurato con allegorie e il ritratto del traduttore.
  2. 1078.ANGUILLARA Giovanni Andrea, Le Metamorfosi d’Ovidio ridotte in ottava rima , Venezia ,presso Bernardo Giunti , 1592 , in 4, fig. con belle tavole in legno.
  3. 1079.ARIOSTO Lodovico, Orlando Furioso , nuovamente adornato di figure in rame da Girolamo Porro, Venezia 1584 , presso il Franceschi .
    Questo esemplare al canto 93 e 94 ha la medesima stampa
    191
    ripetuta: in tutto il resto è completo non mancando né al principio, né al fine di tutti i foglietti addizionali citati dai Bibliografi. Li ultimi 43 foglietti preceduti da un frontespizio intagliato da Giacomo Franco a parte partano la medesima data. La stampa 34, che non trovasi in questo esemplare, deve rappresentare Astolfo che sorte dalla caverna delle Arpie col cavallo volante. Le pagine del primo testo del poema colle illustrazioni e note arrivano alla 654 e la tavola de’ principi di tutte le stanze occupa 16 foglietti: e 19 fogli, compreso il frontespizio sono i prolegomeni che precedono il Poema.
  4. 1080.ARIOSTO, Orlando Furioso , Birmingham : Baskerville , in 8, 1773 vol. 4 fig.
    Pietro Molini libraro fiorentino assunse l’incarico di far stampare questo poema da Giovanni Baskerville, ed ebbe il merito di farlo condecorare da bellissime tavole al principio d’ognuno de’ 46 canti delle quali dieci sono del bulino insigne di Bartolozzi e stanno ai canti 1 2 10 11 19 24 35 36 40 43. La vita del poeta scritta dal D. Andrea Barotti ferrarese e preceduta dal ritratto di Lodovico preso da un quadro di Tiziano. La medesima edizione venne anche stampata in 4. Ma se acquista maggior pregio pel minor numero degli esemplari, ha il discapito che le prove delle stampe sono meno fresche, poiché avevano servito prima a questa in 8.
  5. 1081.BAUR Jean Willelm, Le Metamorfosi d’Ovidio , intagliate in 150 tavole in rame di prima freschezza e bellezza, 1641 in 4.
    Questa prima edizione delle Metamorfosi è riportata sovra gran fogli atlantici.
  6. 1082.BAUR Guilelmi, Publii Ovidii Nasonis Metamorphoseon , Auspurg 1709 .
    In quest’edizione sono riprodotte con un frontespizio tedesco il testo e le bellissime 150 tavole in rame che Baur intagliò e pubblicò nel 1641, in 4, obl. ma sono indebolite moltissimo e non possono venire a confronto con la freschezza dell’edizione prima.
  7. 1083.BERTOLDO, Bertoldino e Cacasenno, Poema in ottava rima con argomenti, allegorie, annotazioni e figure in rame , Bologna 1736 , per Lelio dalla Volpe , in 4, gr.
    Le 20 tavole dei canti, e le altrettante vignette, il rame del frontispizio, e il ritratto di Cesare Croce sono intagliate da Lodovico Mattioli sui disegni di Giuseppe Maria Crespi detto lo Spagnuolo. La invenzione dei racconti giocosi fu di Giulio Cesare Croce uomo faceto e ferraio di professione e vennero messi in versi da una società di amici uomini di lettere fra i più rinomati del secolo. Quest’edizione si è fatta rarissima pel gusto pittoresco delle tavole e perché il poema giocon
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    do e piecevole andando per le mani di tutti sì è logorato e disperso.
  8. 1084.BOCCHINI Bartolomeo, Le pazzie dei savi, ovvero il Lambertaccio . Poema tragicoeroicomico, Venezia 1641, in 12, fig. con elegantissime tavole di Callot.
    Sono questi 12 canti con altrettante tavole oltre il frontespizio collo stemma di Lorenzo Principe di Toscana: edizione non citata nella Biblioteca Capponi, ove si indica un’edizione posteriore di Bologna 1653.
  9. 1085.BOILEAU Despreaux Nicolas, Oeuvres avec des éclarcissemens historiques donnés par lui même ; enrichi des figures gravées par Bernard Picard, Amsterdam 1729 , 2 vol. in fol.
    Questa magnifica e completa edizione è arricchita di molte elegantissime vignette di Picard: ma il frontespizio dei primo volume, ove in un medaglione è anche il ritratto dell’autore, è una delle più belle tavole di questo intagliatore; oltre a questa sono anche le sei tavole a’ canti del Lutria, e il ritratto della regina d’Inghilterra, cui l’edizione è intitolata. Esemplare intonso.
  10. 1086.BONARELLI Prospero, Il Solimano , Tragedia, Firenze 1620 , in 4, fig.
    Con bellissime figure di Callot in cinque tavole e il frontespizio figurato, prove freschissime.
  11. 1087.CAMOENS Louis, Os Lusiados poema epico . Nova edicao correda e dada a’ luz por D. Joze M. de Souza-Botelho, Paris , Didot , 1817 , in 4, gr. fig.
    Questa è una delle più splendide e accurate edizioni di Firmino Didot, ornata di tavole elegantemente intagliate sui disegni di M. Gerard. Libro che pel ristretto numero degli esemplari in questa forma sarà sempre, oltre che di grandissimo pregio, della massima rarità. Le tavole sono 10 siccome i canti del poema, oltre due ritratti.
  12. 1088.CERVANTES Miguel, Le principales avantures de l’admirable D. Quichotte représentées en 31 figures par Goypel, Picart le Romain et autres , à la Haye 1746 , in 4. Edizione elegantissima per le stampe. Coi medesimi rami fu ristampata a Liegi nel 1776 e a Parigi 1774 , in 2 vol. in 8.
    Ma questa è da tenersi nel maggior pregio d’ogni altra per le stampe de’ sopraddetti autori. L’edizione però del D. Chisciotte di Madrid 1780 in 4 vol. in 4 grande deve riputarsi pel suo lusso tipografico come la più preziosa.
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  13. 1089.DANTE Alighieri, La divina Commedia con tavole in rame disegnate da Luigi Adamolii , Firenze in fol., t. IV, alla Stamp. dell’ Ancora , 1817 e segg.
    Le due prime cantiche sono disegnate e per la più parte incise dal Sig. Adamolii medesimo. Il Paradiso è disegnato dal Sig. Francesco Menci e inciso da vari. Sono oltre le 100 tavole. Il tomo IV contiene le illustrazioni. Se il Signor Nenci avesse disegnate tutte le tavole di quest’opera, si sarebbe tenuta in maggior pregio, anche per la magnificenza dei tipi.
  14. 1090.DESMARESTS J., Clouis ou la France chrestienne poeme héroique , Paris , Courbé , 1657 , in 4, fig.
    Precede al frontespizio l’allegoria del poema intagliata sul disegno di Le Brun. Il ritratto equestre del re è avanti la dedica ed è intagliato sul disegno di Seb. Bourdon, ed ognuno de’ 26 canti di cui è composto il poema è preceduto da un soggetto figurato di passabile intaglio.
  15. 1091.FEDINI Giovanni pittore fiorentino, Le due Persilie: Commedia fatta recitare dai Sig. Girolamo e Giulio Rossi de’ Conti di S. Secondo alla presenza delle Gran Principesse di Toscana , Firenze , presso Giunti , 1563 , in 8, f.
    A tergo del frontespizio è il ritratto dell’autore: libretto raro, poiché il vogliono i collettori delle commedie antiche e il bramano gli amatori delle arti, anche per l’effigie d’un pittore che non trovasi in altro modo.
  16. 1092.FENELON François, Les aventures de Télémaque fils d’Ulisse , Amsterdam 1734 , in 4, avec figures de Bernard Picart, et autres.
    Bisogna osservare che non manchi il bel ritratto inciso da Daret. Dopo che furono tirati soli 150 esemplari della prima edizione che porta la data dello stesso anno (in fine della quale trovansi alcune volte cinque articoli addizionali, indicati anche da Brunet) fu subito stampata la suddetta, che dopo quella è la migliore e prevale di molto alla ristampa fatta nello stesso luogo nel 1761.
  17. 1093.FLAXMAN, Compositions from the tragedies of Eschylus designed by John Flaxman, engraved by Thomas Piroli , tav. 30. — Aggiuntovi: Iliade d’Homere gravée par Thomas Piroli d’après les dessins composés par Jean Flaxman sculpteur à Rome , 34 tav. — Aggiuntovi: Odyssée d’Homére gravée par Piroli d’après les dessins de Flaxman , 28 tav.
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  18. 1094.FLAXMAN Giovanni, La Divina Commedia di Dante Alighieri incisa da Tomaso Piroli , Roma 1803 , tav. 38.
    Queste tavole riguardano i soli canti dell’Inferno, in 4, oblong.
  19. 1095.GAMBA Bartolommeo, Le luminose gesta di Don Chisciotte disegnate ed incise da Francesco Novelli , in 33 tavole con spiegazioni, Venezia 1819 , in 4.
    Questo elegantissimo libro della più squisita esecuzione pel testo succintamente esteso e con molta grafia e pel brio delle incisioni, non venne tirato che in numero di 102 esemplari in carta colorata di Francia coma sta espresso nell’ultima pagina.
  20. 1096.GESSNER Salomon, Contes moraux, et nouvelles Idylles , à Zurig , chez l’auteur , 1773 , in 4, fig. 2 vol.
    Le stampe di questa preziosa edizione di prima freschezza sono intagliate dall’autore e sono in numero di 52 fra soggetti grandi e vignette.
  21. 1097.GESSNER Salomon, Oeuvres vol. 3, in 4, Paris . Traduite en françois par Huber, Meister, et l’abbé Bruté de Loreille, 1786-93. Les figures sont d’après les desseins de le Barbier. Edizione elegantissima e di molto lusso per le tavole numerose e le vignette di cui è arrichita; esemplare magnifico in vit. dor.
  22. 1098.GIULIO Cesare, I Commentari con le figure in rame fatte da Andrea Palladio per facilitare a chi legge la cognizion dell’historia , Venezia , per il Franceschi , 1573 , in 4, fig.
    La versione e all’incirca quella del Baldelli; avvi una dedicatoria e un proemio di Palladio stesso e 42 tavole in rame: prima e pregiata edizione.
  23. 1099.GIULIO Cesare, Commentari colle figure in rame di Andrea Palladio , di nuovo corretti e ristampati, Venezia , presso Niccolò Missirini , 1618 , in 4, e in fine, Venezia , presso Girolamo Foglietti , 1598 , seconda edizione.
    Esemplare del Tuano.
  24. 1100.GOETHE, Disegni intagliati a contorni presi dalla composizione poetica di Goethe con una breve illustrazione in tedesco. Composti ed eseguiti con infinita grazia, tav. 26.
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  25. 1101.HOMERI Illiadis fragmenta et picturae: accedunt scholia vetera ad Odysseam , item Didymi Alexandrini marmorum et lignorum mensurae edente Angelo Maio Ambrosiani Collegii doct. ec. Mediolani Regiis typis 1819 , in fol.
    Sono 58 gli antichi fragmenti intagliati e pubblicati in quest’opera, non molto dissimili per lo stile da quelli del Codice Virgiliano e del Terenziano nella libreria Vaticana già noti e pubblicati.
    Vedi TISCHBEIN. Vedi DE PASSE CRISPIN.
  26. 1102.HORATII Flacci, Opera vol. 2 in 8, g., Londini aeneis tabulis incidit Johannes Pine , 1733 , esemplare in mar. dor.
    Tuttociò che tende ad illustrare questa splendida edizione trovasi già nei bibliografi.
  27. 1103.LANZI Luigi, Di Esiodo Ascreo: I Lavori e le Giornate , opera con 50 codici riscontrata,emendata la versione latina e aggiuntavi l’italiana in terza rima, Firenze 1807 , in 4, grand.
  28. 1104.LECHI Luigi, Le avventure di Ero e Leandro , di Museo grammatico tradotte, Brescia 1811 , in 4, fig. Greco e italiano, M. 76.
    Con quattro tavole in rame a contorni disegnate ed incise da Luigi Basiletti.
  29. 1105.LONGUS, Les amours pastorales du Daphnis, et de Chloe , doublé traduction du Grec en françois de Amiot, et d’un anonime, mises en paralelle et ornées d’estampes originales de Audran, Paris 1757 , in 4, pet.
    L’anonimo della seconda traduzione e M. Camus e sono in questa edizione le 29 tavole intagliate da Audran e le medesime vignette di Foke tratte dai disegni d’Essen e di Cochin che servirono all’edizione greca e latina del 1754.
  30. 1106.OSSIAN, I Canti: Pensieri d’un anonimo , disegnati ed incisi a contorni.
    L’anonimo indicato è il sig. Luigi Zandomeneghi scultore.
  31. 1107.OVIDE, Les Métamorphoses en latin et en français de la traduction de M. l’abbé Banier avec des explications historiqnes et des gravures sur les desseins des meilleurs peintres français par les soins des Sieurs Le Mire et Basan graveurs, Paris 1767, 1771 , 4 vol. en 4, avec 141 planches.
    Prima edizione e ricchissima, per riconoscer la quale, ol
    196
    tre alla freschezza dette stampe, osservisi che nella seconda, alla pag. 215 del tomo terzo è posto il num. 109 e la data del titolo del tomo quarto è segnata 1770 invece che 1771.
  32. 1108.De PASSÉ Crispin, Speculum heroicum principis omnium temporam poetarum , Homeri idest. Traiecti Bat. 1613 , in 4, fig. Latino francese.
    Tavole 24 dimostrative dì bellissimo intaglio sono accompagnate dal soggetto dei libri dell’Iliade esteso dal sig. T. Hillaire de la Riviere. Il frontespizio presenta un ritratto di Omero coronato da due Sirene. Trovasi inoltre anche il ritratto del sig. de la Riviere; e compresovi il frontespizio i canti sono preceduti da dieci foglietti di preliminari ed altri quattro seguono dopo il 34 argomento, nei quali sono gli epitafii agli eroi estinti nella guerra di Troia.
  33. 1109.PETRARCA, Rimedio contro la fortuna tradotto in tedesco con molte tavole intagliate in legno stampato ad Ausburg da Enrico Steiner , 1539 , in fol. piccolo.
    Esemplare della biblioteca di Mariette con annotazioni di sua mano très rare. Nel 1572 a Francfort ne apparve una seconda edizione pubblicata da Christ. Egelnolf. Sonovi 258 tavole in legno di bella esecuzione e bizzarro disegno, in alcuna delle quali non ci fu possibile di trovare marche d’intagliatore, soltanto nell’ultima in mezzo a un cartellino sulla fronte d’un sarcofago sta scritto l’anno 1520.
  34. 1110.RABELAIS, Oeuvres avec rémarques historiques et critiques de M le Duchat . Nouvelle édition orrnée de figures de Bernard Picard, Amsterdam 1741 , 3 vol., in 4.
    L’edizione è bella e arrichita delle illustrazioni e dei commenti di tutti i precedenti editori, con memorie intorno alla vita dell’autore, e colla stampa delle sue lettere. Nel primo tomo è il ritratto del poeta. Nei due volumi del poema sono 12 tavole tratte da luoghi del romanzo disegnate da M. da Bourg e intagliate da vari incisori, nessuna da Picard, di cui sono unicamente le vignette qua e là sparse e cose di poco momento: gli esemplari in carta grande hanno un gran pregio.
  35. 1111.SALLUSTIO Cayo Crispo, La conjuration de Catilina, y la guerra de Jugurta , en Madrid , par Joachin Ibarra , 1772 , in fol. fig. spagnuolo e latino.
    Splendida edizione, col frontespizio intagliato e disegnato da Montfort, stampata uniformemente in carta velina bianca senza il mescuglio della carta azzurra come trovasi in alcuni
    197
    esemplari. L’incisione dellemedaglie è classicamente eseguita, in ispecie le tavole intagliate da Carmona.
  36. 1112.TASSO Torquato, La Gerusalemme con le figure in rame di Bernardo Castello e le annotazioni di Scipio Gentili e di Giulio Guastavini , Genova 1590 , presso Girolamo Bertoli , fol. pic.
    Questa è l’edizione in cui nove tavole vennero intagliate da Agostino Caracci e undici da Giacomo Franco. Bisogna osservare che il rame del 4 canto non sia ripetuto nel 5 come succede in molti esemplari, altrimenti l’edizione è imperfetta. Questo esemplare è secondo la descrizione del Bure.
  37. 1113.TASSO Torquato, Lo stesso, presso il Pavoni , Genova 1617 , in fol.
    I disegni dello stesso Castello sono diversi e non meno pregiabili di quelli che servirono all’edizione del 1590 e quantunque siano intagliati inferiormente, non è però spregevole edizione. Sonovi due frontespizi coi ritratti del duca di Savoia e del Tasso.
  38. 1114.TASSO Torquato, La Gerusalemme liberata con la vita del medesimo, l’allegoria del poema e cogli argomenti incisi nei rami del Tempesta , Roma 1738 , in fol.
    Le tavole sono ad ogni canto cogli argomenti in mezzo a comparti figurati.
  39. 1115.TASSO Torquato, Il Goffredo, ovvero La Gerusalemme , Venezia , presso Antonio Groppo , 1760 . vol. 2 in fol. pic.
    In quest’edizione i rami e le copiose vignette furono eseguite da mediocri artisti ed i primi quantunque imitate da quelli di Bern. Castello non hanno alcun pregio. Nel resto per la parte de’ tipi l’edizione non è spregevole.
  40. 1116.TEWRDANNCTHS , Die geverlicheiten und ensteils des geschichten des Loblichen stryt paren und hochberumbten helds und ritters herz Tewrdanncths. — Tewrdanncths , ossia le avventure perigliose del famoso eroe cavaliere Tewrdanncths, scritte in versi teutonici da Melchior Pfintzing e ornate di belle figure allegoriche incise in legno, Norimberga al 1 marzo 1517 , in fol. fig.
    Riguardasi questo libro come uno de’ più rari per i tipi e per le tavole che siano esciti dai torchi dopo che esiste l’arte della stampa. Il poema allegorico è relativo ala matrimonio di Massimiliano I colla principessa Maria di Borgogna. L’edizione è del massimo lusso pei caratteri, le incisioni in legno e per la carta. Ne furono tirati molti esemplari in pergamena che veggonsi in diverse biblioteche di Germania, di
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    Francia e d’Inghilterra. Il libro è sempre prezioso qualora sia di prima edizione originale e non abbia mancanze, sopra tutto negli ultimi otto fogli che sono marcati A e contengono un discorso sull’origine di questo romanzo istorico con una specie di sommario de’ capitoli; i quali fogli mancano in molti esemplari. De Bure contrasegna con esattezza tutte le differenze che servono a riconoscere e distinguere questa prima da una seconda edizione del romanzo pubblicata nel 1519 di cui abbiamo fedelmente riscontrate sul nostro esemplare di prima freschezza e conservazione. Il volume è diviso in due serie di segnature, la prima delle quali contiene 23 quaderni dalla lettera A sino alla Z inclusive, e la seconda di 15 alla lettera A fino alla P. inclusa. Tutti questi questi quaderni, cominciando a contarli dal foglietto del titolo, contengono ciascuno otto carte di stampa, eccettuati i marcati d, i, o, r, u z; C, F, T, M, O, che sono di sei carte soltanto, notandosi che il De Bure indica soltanto il quaderno segnato P, di sole sette carte ma è completo come gli altri, poiché l’ottava carta è bianca. Termina il volume cogli otto foglietti segnati Anel modo più sopra indicato. Le stampe sono da ritenersi fra’ più bei legni del XVI secolo intagliate da Hans Sebalde, o piuttosto Hans Schaeufelin, la marca del quale incontrasi in sei o sette tavole. Altri intendono di riconoscere che una gran parte di queste sieno intagliate da Hans Burgkmair. Il numero totale di queste è 118. Quanto all’autore del poema che è dedicato a Carlo V che fu poi re di Spagna, dice il De Bure che non sono d’accordo gli uomini di lettere; venendo da alcuni attribuito a Melchiore Pfintzing cappellano dell’imperatore, il quale nella prefazione asserisce di aver vedute con i propri occhi tutte le strane azioni e inverosimili ivi descritte; e da altri si è attribuito allo stesso imperatore Massimiliano. La forma poi dei caratteri e delle cifre che ornano il testo è sì nuova e sì varia che si è mossa contesa e lungamente durò la questione, se siano fatte a caratteri mobili o in tavole intagliate in legno; poiché non tanto fra la pagina, quanto alla cima e al basso di ciascun foglio vi sono imitati magistralmente i tratti di penna con intrecciamenti e volute arditissime, come sarebbero le cifrevariate a capriccio di abile calligrafo, il che dimostra una grandissima difficoltà di eseguirlo coi caratteri mobili. Abbiamo però usata la diligenza di lucidare moltissime cifre e iniziali, e quantunque molta sia la varietà delle medesime, non di meno abbiam riscontrato con evidenza, essere i tipi di ciascuna moltiplicati e ripetuti immense volte, il che non sarebbe combinabile con altrettanta esattezza se i tratti di penna fossero disegnati a mano libera sulle tavole in legno, per esservi intagliati; dopo le quali esatte osservazioni da noi ripetute, ci riporteremo d’altrui parere, se qualche buon argomento verrà addotto per una contraria opinione. Il sig. Jansen però nel suo Essai sur l’origine de la gravure intende che la questione sia decisa rimarcando nella prima edi
    199
    zione sotto l’84 tavola alla seconda riga del testo un i rovesciato nella seconda parola, sbaglio sfuggito al compositore dei caratteri e sul nostro esemplare abbiamo infatti verificato questo difetto visibilissimo. Ma altresì a noi sembrò di riconoscere come i tratti di penna sieno evidentemente in più luoghi aggiunti alle lettere, ma non fusi assieme con quelle, la qual cosa dà luogo ad ulteriori disamine e riflessioni sulla meccanica esecuzione di questo insigne lavoro.
  41. 1117.TISCHBEIN Guill., Figures d’Homere dessinées d’après l’antique avec les explications de Chr. Gottl. Heyne, tom. 1 e 2, Iliade et Odissée . Met. chez Collignon , 1801, 1802 , in fol. M.
    Quest’opera splendidissima non vide il suo termine; e non presenta il nostro esemplare che il primo volume dell’Iliade fino alle pag. 70 del testo e nel secondo dell’Odissea non giunge che alla pagina 40, essendo in tutto otto vignette e trenta una tavola di bellissimo intaglio, in ispecie quella dei sette eroi, che è di un effetto mirabile.
  42. 1118.TOMASINI Jacobi Philippi, Petrarca redivivus: accessit nobilissima ; feminae Laurae brevis historia ec. ec., Patavii 1650 , in 8, fig.
    Oltre il frontespizio istoriato, e ‘ due ritratti di Laura e Petrarca sonovi 14 tavole intagliate da Giovanni Giorgi. Libretto pieno di preziose notizie.
    Virgilio L’Eneide . Vedi Pinelli Bart.
  43. 1119.VIRGILIANI Codicis Antiquissimi fragmnenta et picturae ex biblioteca Vaticana ad priscas imaginum formas a Petro Sancte Bartoli incisa .
    Edizione splendidissima in carta massima. Romae ex calcographia R. C. A. 1641, in fol.
  44. 1120.VIRGILIANI Codicis, Altro esemplare delle sole tavole senza il testo, in carta grande , 1735 .
    Le tavole sono cinquanta cinque e le parole del frontespizio figurato sono scritte a mano nel modo seguente P. Virgilii Maronis opera quae supersunt in antiquo Codice Vaticano ad priscam imaginum formata incisa a Petro Sancte Bartoli in Bibliotheca Camilli Cardinalis Maximi diu servata et demum perissu Marchionis Camilli Maximi Typorum impressione Bandita, anno 1735 in fol.

Favoleggiatori

  1. 1121.AESOPS, Fables with his life in english, french and latin newly translated illustrated with onehundred and twelve sculptures: to this edition are likewise added 31 new figures representing his life by Francis Barlow, London 1787 , in fol. fig.
    Questo può ritenersi come un libro prezioso per le sue tavole in N° di 142 precedute da un bellissimo frontespizio intagliato. Tom. Dudley allievo di Bollar scolpì e mise la sua marca nelle tavole della vita di Esopo. Le favole non sembrano di suo intaglio, quantunque assai ben eseguite con gusto pittoresco. Quest’edizione è soprattutto rara in Italia.
  2. 1122.CAPACCIO Giulio Cesare, Gli apologi con le dicerie morali al sig. Cesare Oliato , Venezia 1619 , in 4, fig.
    Ad ognuna delle 94 dicerie stanno le piccole stampine in legno, a mezzo la pagina, da non farne gran caso.
  3. 1123.ESOPOvolgarizzato da Francescho Tuppo napoletano, Napoli 1485 , in fol. fig. picc.

    Questa è l’edizione più rara e preziosa della versione di F. Tuppo non tanto perché le allusioni a cui mira il testo nel senso allegorico tendono (secondo alcuni) a ferire la corte di Roma, che appunto in quegli anni sotto il pontificato di Eugenio IV s’era trovato con Alfonso d’Aragona ad aspre contese quanto perché le tavole di legno singolarissime sono di prima e freschissima impressione, il de Bure quando ne parlò nella sua biblioteca istruttiva promosse il dubbio di alcuni bibliografi, che non s’accordavano nell’assegnare a questa edizione, piuttosto l’anno 1485 che il 1495, quantunque a chiare a grandi lettere sia espresso alla fine come diremo. Questo dottissimo bibliografo non aveva però veduto ancora alcun e-straniare dell’opera e non parlava che sulle riferte de’ suoi predecessori. Nullameno se avesse dubitato su qualche sbaglio d’impressione nei numeri romani dell’anno di stampa, come è tante volte accaduto, avrebbe potuto accertare con precisione e storica evidenza la cosa, se avesse potuto leggere rio che sta espresso così: Impressae Neapoli sub Ferdinando Illustris Sapientis, atque iustis in Siciliae Regno triumphatore. Il che basta ad escludere che in luogo del 85 si possa mai credere il 95, mentre il gran Ferdinando morì ai 25 gennaio 1494 cui successe quel vigliacco di Alfonso II, coronato li 8 maggio, che per paura dell’irruzione de’ Francesi in Italia abdicò

    201
    la corona ai 23 gennaio 1495 fuggendo per farsi farte in Sicilia, ma poi non sopravisse e morì nello stesso anno.

    La stessa opera che fu riprodotta a l’Aquila nel 1493 non è meno rara forse della precedente di Napoli e sebbene le tavole siano contornate con ornamenti di tre specie, ripetuti, a riempimento delle pagine, vedesi essere della stessa mano sì le tavole che gli ornamenti, anzi per le prime sono adoperati gli stessi legni, racchiudendoli nei contorni, dei quali contorni o compartimenti uno si trova impiegato nella nostra edizione di Napoli al foglietto ut juvet, ove cominciano, dopo la Vita, le Favole. Il Brunet la dice anzi più rara, ma non è certamente più pregiata; ed è sempre una ristampa della prima, della quale noi diamo ora la descrizione da nessuno data finora. Comincia il volume colla dedica, la quale occupa le due pagine del primo foglietto. Francisco del Tappo Neapolitano alto Illustrissimo Honorato de Aragonia Gaitano, Conte de Fundi, Collaterale dello Serenissimo Re Don Ferando Re de Sicilia Prothonotario et Logothetha benemerito felicitate.

    Segue un proemio di sedici Linee, poi immediatamente Libistici fabulatoris Esopi vita feliciter incipit.

    Il testo della vita incomincia in latino e ad ogni capitolo dopo il testo si trova impressa la stampa in legno figurata a quello allusiva e inseguitola versione Italiana. I capitoli non sono numerati e solamente distinti per l’argomento impresso in lettere maiuscole come nel primo De conditione et origine eiusdem. Il tutto in ai capitoli con altrettante stampe, terminando Clarissimi fabulatoris Esopi vita feliciter finit. Sequuntur fabula.

    Questa prima parte compresa la dedica, e due carte bianche, l’una in principio e l’altra in fine, è di 44 foglietti o carte. Seguono le favole cominciando il testo in mezzo a una riquadratura, che contorna la pagina prima. Protesis comparativa fabula prima. Dopo i versi latini segue l’Imago poi la Tropologia, l’Allegorìa, l’Anagoge e l’Exemplum. In questa Protesis, che il traduttore intitola favola indebitamente, non è figura: seguono poi tutte lefavole numerate, cominciando col testo latino in versi che precede immediatamente la stampar la quale e seguita dalla versione intitolata Apologia, dalla Tropologia, dall’Allegoria, e da un esempio che la conferma confirmatio cum exempla, ove appunto incontransi strane descrizioni e racconti e allusioni politiche. Continuano tutte le favole con questa costanza alternativa fino alla favola 66 intitolata de Rustico et Plutone, ove segue la stampa, poi l’Apologus, la Tropologia, la Barciologia, la Conclusio allegorica, Confirmatio, Epilogus, e in fine: Francisci Tuppi parthenopei utriusque iuris disertissimi studiosissimique in vitam Esopi fabulatoris tepidissimi philosophique clarissimi traductio materno sermone fidelissima: et in eius fabulas allegoriae cum exemplis antiquis modernisque finiunt feliciter. Impressae Neapoli

    202
    sub Ferdinando Illustrissimo, sapientissimo, atque iustissimo in Siciliae Regno triumphatore sub anno Domini 1485 die XIII mensis Februarii, Finis. Deo Gratias.

    Segue la tabula in fabulas Esapi e nella retro pagina di quest’ultimo foglietto il registro dei fogli, secondo il quale, esaminato il nostro esemplare, trovasi perfetto e ben conservato senza alcun mancamento. Questa seconda parte del volume contiene 124 foglietti o carte, l’ultima essendo bianca; le quali unite alle 44 della prima compongono l’intero volume in carte 168 ove incontransi 86 tavole intagliate in legno.

    Fu riprodotta l’edizione di questo volgarizzamento anche in Venezia per Giovanni Andrea Vavassore detto Guadagnino in 8 nel 1533.

    Quanto al merito delle favole non bisogna illudersi ed è uopo convenire che in Italia si poteva fare assai meglio, siccome molte opere intagliato in legno di quell’età il comprovano. Ma non può negarsi a queste figure un genere d’espressione singolare, il che ci farebbe propendere a crederla opera di maestri ialiani, quanto al disegno, piuttosto che oltramontani. E però vero che può osservarsi, come ci scrisse in questo argomento il chiarissimo sig. Ab. Pietro Zani, una differenza tra le tavole della vita d’Esopo e quelle delle favole; ma potrebbe nascere tanto da un diverso intagliatore, che da un diverso disegnatore. L’intaglio ha molto del tedesco e non non è da meravigliarsi se alcuno sostenesse essere l’artefice piuttosto alemanno che italiano. Notasi dal sig, Zani che le figure sono meglio intagliate che gli animali, sul che ci sarebbe permesso di dubitare, mentre sonovi anche animali disegnati in iscorcio con maestria; a cagion d’esempio la favola della rana e del bove al numero XXXXII non potrebbe meglio indicarsi di quel che è fatto; e così la 48 del pastore colla volpe in sui il cane sul davanti è disegnato con intelligenza ed espressione somma. E altresì vero che ai numeri 8,11, 25, 32, 39, 50, 51, 57,63, 65,66, dove non sono animali principalmente, il disegno sembra migliore, ma non crediamo però che possano dirsi due diversi artisti aver lavorato per le tavole, quando ciò non fosse per la vita, le cui tavole d’uno stile più grandioso segnano qualche differenza. È altresì vero che al n. 51 de Juvene et Thaide è stata copiata la stampa di Israel Van Meckens.

  4. 1124.FAERNI Gabrieli cremonensis, Fabula centum ex antiquis auctoribus delectae, camininibus esplicatis novisq : aere incisis iconibus adornatae: editto nova, Londini , apud Gull. Durres et Claude du Bose , 1743 , latin et gallic., in 4.
    Quest’edizione contiene tutti i prolegomeni e dediche delle precedenti pubblicate da Silvio Antoniano nel 1564; dal Volpi nel 1718. Le figure delle 100 tavole sono però inferio
    203
    ri alla prima tavola intagliata dal du Bose medesimo.
  5. 1125.De la FONTAINE, Fables choisies en vers par de la Fontaine , 4 vol. in fol. fig., Paris 1755 al 1759 .
    Le tavole sono disegnate da Oudry e incise da parecchi de’ migliori incisori di quel tempo col ritratto di Oudry in principio.
  6. 1126.LODOLI Fra Carlo, Apologi immaginati e sol estemporaneamente in voce esposti agli amici suoi , Bassano 1787 , in 4.
    Questi sono pieni di allusioni singolari e di fatti che interessano anche la storia dell’arte. Il Molini ne fece in Parigi un elegante ristampa in 12.
  7. 1127.LODOLI P., La Luna d’agosto . Apologo postumo, pubblicato all’ingresso della Dignità di Procuratore di San Marco Andrea Memo. Dagli Elisii presso Enrico Stefano tipografo di corte , l’anno dell’era di Proserpina 9999: opuscolo satirico di questo frate, autore di un trattatodi architettura, in 8.
  8. 1128.TEATRUM Morum . In 4 obl.
    In tedesco. Senza alcun testo. Queste sono le stampe di Egidio Sadeler, quantunque segnate anche col nome di Marco, che dovevano servire all’edizione dell’Esopo di Parigi nel 1659 di Raf. Du Fresne e servirono anche a quella del 1689. Le stampe sono bellissime e freschissime in numero di 140 dalle quali con un frontespizio a parte trassero partito i calcografi per imbarazzare i bibliografi e speculare.
  9. 1129.VERDIZOTTI Gio. Mario, Cento favole morali dei più illustri antichi e moderni autori greci e latini , scelte e trattate in varie maniere di versi volgari ec., Venezia , presso Giordano Ziletti , 1570 , in 4, fig.
    Prima edizione e la più rara di questo libretto elegante, a cui contribuì molto co’ suoi disegni lo stesso Tiziano grande amico del Verdizotti, quand’anche non lavorasse ad alcuna delle tavole che tutte sono in legno intagliate. Dopo il frontespizio figurato è la dedica al C. Giulio Capra in cinque foglietti di stampa con bellissimi tipi eseguita; a tergo dell’ultimo sta una figura d’astronomo con quadrante osservando una stella. Nel foglietto appresso è un avviso ai lettori dello stampatore. Cominciano immediatamente le favole in numero di 100 con altrettante tavole, le quali pel fatto
    204
    poi sono cento e una non facendo parte di questo numero la prima dedicata ai lettori a facciate 12 come si vede nel foglio dell’errata corrige al fine del volume.
  10. 1130.VERDIZOTTI, Le stesse cento favole, Venezia , presso Francesco Ziletti , 1586 , in 4, fig.
    Dopo il frontespizio figurato seguono tre foglietti cola stessa dedica del precedente, ma diretta al Sig. Lorenzo Bernardo con poche mutazioni: segue l’avviso dello stampatore. E incominciano le cento favole in tutto nello stesso modo che nella prima edizione. Ne apparvero altre edizioni posteriormente che per le tavole troppo logore non hanno alcun pregio.

Lettere pittoriche e antiquarie

  1. 1131.ALDOVRANDI Carlo fil., Lettera intorno alla pittura al conte Carlo Verri , Bologna 1815 , M. 99.
  2. 1132.ALTHANI Frid., Baptismale hieroglyficum epistolica dissertatione explanatum etc. Data S. Viti ad Tilaventum, sine loco et anno, in 8, M. 46.
  3. 1133.BACHAUMONT, Lettres sur les peintures, sculptures et gravure des MM. De l’Académie Royale exposées au salon du Louvre depuis le 1767 jusqu’à 1779 , Londrea 1780 , M. 12.
    Questo è uno dei più singolari e distinti libri esciti in tal circostanza.
  4. 1134.BELGRADI (Jacobi), Ad virum eruditiss. Scipionem Maphejum epistolae IV de rebus physicis et antiquis monumentis sub retina recens inventis , Venetiis 1749 , in 8, M. 46.
  5. 1135.BENVENUTI (Giuseppe), Della condizione de’ medici presso gli antichi, lettera , Perugia 1784 , in 4, M. 23.
  6. 1136.BETTINELLI Saverio, Lettere sulle belle arti: pubblicate per le nozze di Barbarigo Pisani , Venezia 1793 , in 4.
    Sono in questo volume inserite fra il testo alcune incisioni di gemme antiche.
  7. 1137.BIANCHI Gio., Lettera intorno il Panteo sacro di
    205
    quella città ed alcune altre antichità
    , inserita poi nelle Novelle Letterarie Fiorentine 1751 , in 4, M. 1.
  8. 1138.BIANCHI. Lettera ad un suo amico sovra alcune antiche iscrizioni in 8 con altri opuscoletti sul Porto di Rimino dello stesso , senza luogo di stampa e senza che le pagine siano numerate (probabilmente estratto da qualche Giornale). M. 67.
  9. 1139.BOCCHI Francisci, Epistola seu opusculum de restitutione sacrae Testudinis Fiorentina ad per illustrem Franciscum Niccolium Rom. Florentiae, ap. Sermartellium , 1604 , in 8. M. 97.
    Nel frontespizio è la tavola della cupola intagliata in legno: riferisce ai danni, che del 1600 sofferse quell’edilizio a cagione del fulmine caduto nel mese di febbraio. Opuscolo interessante e raro a trovarsi. È composto di a 3 pagine.
  10. 1140.BONI Onofrio, Lettera di Baiocco al chiar. sig. Abate Carlo Fea Giureconsulto : ossia Memorie per servire alla storia letteraria di questo nuovo scrittore di antiquaria e belle arti, Cosmopoli 1786 , in 4, M. 1. Il nome dell’autore non è stampato sull’opuscolo che apparisce anonimo.
    Questa lettera satirica attacca l’Abate Fea crudelmente per la risposta pubblicata in quest’anno medesimo olle osservazioni del Cav. Boni sul Tomo III della storia di Winkelmann.
    Vedi Fea. Vedi Winkelmann.
  11. 1141.BONI Onofrio, Cavaliere Onofrio. Lettera al chiarissimo sig. Abate Gaetano Marini , prefetto degli archivi segreti della S. Sede e primo custode della Biblioteca Vaticana sui tempi monopteri degli antichi e su qualche altro oggetto di Belle Arti, Firenze 1804 , in 8. M. 31.
    Con una tavola in principio.
  12. 1142.BORSON Étienne, Lettres à M. le medecin Allioni sur les beaux arts et en particulier sur le cabinet d’antiquités du Cardinal Borgia à Velletri , à Rome 1796 .
    Rende interessante quest’opuscolo l’elenco delle curiosità riunite nel Gabinetto Borgia.
  13. 1143.BOTTARI, Vedi Raccolta di Lettere Pittoriche .
  14. 1144.CANCELLIERI Francesco, Lettera sull’origine delle
    206
    parole Dominus e Domnus e del titolo Don
    , Roma 1808 , in 8, M. 55.
  15. 1145.CARPASI Giuseppe, Lettera sopra un quadro di Mad. Le Brun , Milano 1792 , in 8. M. 97.
    Questo filologo pieno di brio lascia sovente più sfogo alla immaginazione che alla severità della critica.
  16. 1146.CERROTI Giovan Battista, Lettere critiche architettonico-idrometriche , Firenze , 1782 , in fol.
  17. 1147.De la CHAUSSE Michelangelo, Lettera in cui si fa parola della colonna nuovamente travata in Roma nel Campo Marzo ed eretta già per l’apoteosi di Antonino Pio . Data in luce da Nicolò Bulifoni, Napoli 1704 , in 8, M. 56.
  18. 1148.CIAMPI Sebastiano, Lettera sull’interpretazione d’un verso di Dante nella Cantica XXIV,dell’Inferno e altre notizie sull’Oreficeria , Pistoia 1814 , in 8, M. 34.
  19. 1149.CIAMPI Sebastiano, Lettera sopra tre medaglie etrusche in argento , Pisa 1813 fig. Con una tavola in fine M. 34.
  20. 1150.COCCHI (Antonio), Lettera critica sopra un manoscritto in cera , Firenze 1746 , in 4, M. 26.
    Il manoscritto sembra giudicarsi del XIV secolo: ma con tutto ciò non cessa d’essere singolare.
  21. 1151.COLUCCI (Ab. Giuseppe), Lettera in difesa delle osservazioni e della continuazione alle origini e antichità Fermane , contro la critica di un anonimo stampata in Lucca, Fermo 1789 , in 8, M. 53.
  22. 1152.CORSINI (Eduardi), De Burdigalensi Ausonii consulatu epistola , Pisis 1764 , in 4, M. 19.
  23. 1153.DONI Anton Francesco, Lettere , Vinegia , presso Girolamo Scotto , 1544 , in 8.
    Sonovi lettere curiose e interessanti a diversi letterati ed artisti come a un Giovan Angelo Scultore (il Montorsoli), a M. Angelo Buonarroti, all’Aretino, al Giovio, a Giovan Batista Doni ec.
  24. 1154.DRAGONI D. Antonio, Lettera sul dittico eburno de’ S. Martiri Teodoro ed Acacio esistente nel Museo Ponzoni di Cremona , Parma , Bodoni , 1810 , in 4, figurato.
    Splendida edizione colla tavola del dittico intagliata in rame ec.
    207
  25. 1155.DUPATY, Lettres sur l’Italie en 1785 , Paris 1797 , 12 vol. 3.
    La voglia di far epigrammi si vede doppo apertamente con discapito della verità e frizzando senza motivo e fondamento negli oggetti più gravi.
  26. 1156.EXPLICATION de quatre tableaux di Titien d’après les chants du Petrarque , nommement le Triomphe du Tems, de la Renommée, du Christianisme, et de la Mort, dans une lettre à un ami, Naples 1774 , in 4, M 15.
    Esemplare ricorretto a penna dell’autore.
  27. 1157.FONTANINI (Giusto), De le masnade ed altri servi secondo l’uso de’ Longobardi . Ragionamento steso in una lettera al Sig. Girolamo de’ Puppi, Venezia 1698 , in 4, M. 41.
  28. 1158.GAROFALO (Biagio), Lettera intorno al busto d’Asclepiade . Articolo del Giornale de’ Letterati di Pisa: unitivi altri articoli su alcuni trattati dei Bagni di Lucca e di Pisa , in 12. M. 73.
    Con una tavola intagliata in rame del busto d’Asclepiade.
  29. 1159.GIBELIN, Lettre sur les tours antiques qu’on a démolies à Aix en Provence et sur les antiquités qu’elles reformoient , à Aix 1787 , in fol.
    Esemplare in carta distinta con quattordici tavole disegnate e intagliate con precisione.
  30. 1160.GUATTANI (Antonio), Lettera all’esimio architetto Dufourny sopra un’antica figurina , in 4, figurato M. 27. Con una tavola intagliata in rame accuratamente.
    Il Sig. Dufourny stava allora in Palermo fabbricando l’edifizio che vedesi ora in mezzo al Giardino Botanico ed era possessore di questo bel vaso che permise al dotto archeologo d’illustrare.
  31. 1161.HEMSTERHUIS, Lettre sur la sculpture a M. Theod. de Smeth , Amsterd. 1769 , in 4, fig., M. 26.
    Oltre ai pregi della dissertazione sonovi anche quelli delle stampe che tutte disegnate dall’autore vennero con somma accuratezza intagliate in rame da Schley. E sono tre vignette e tre tavole.
  32. 1162.HAGEDORN, Lettre à un amateur de peinture avec des éclaircissemens historiques sur un cabinet, et
    208
    les auteurs des tableaux, qui le composent
    , Dresde 1755 , in 12.
    Nell’opera di questo autore Reflexions sur la peinture si parla dì questo libro di 368 pagine, ove sono sparse infinite belle notizie di artisti, sebbene fosse stampato anonimo senza alcuna indicazione, ma lo cita poi come opera sua propria.
  33. 1163.LABUS Giovanni, Lettera sopra una colonna letterata di Maguzzano , Brescia 1812 , in 8, M. 46.
  34. 1164.LASTESII Natalis, De Musaeo Phil. Farsetii Epistola , Venetiis 1764 , in 4, M. 106.
  35. 1165.LETTERA dell’anonimo difensore del Padre Corsini al Sig. Ab. Amaduzzi , Pisa 1773 , in 12, M. 67.
  36. 1166.LETTERA di N. ad un amico sullo stato delle Belle Arti in Roma , Roma 1788 , in 8, M. 87.
  37. 1167.LETTERA ad un amico nella quale si dà contezza del Cavalier Carlo Giuseppe Ratti pittor genovese , in 8.
    Questa è un’apologia in favore del Ratti contro Francesco Milizia senza luogo ed anno.
  38. 1168.LETTERA di supplimento alle note fatte sotto la risposta alla lettera del Sig. Filippo Hachert sopra l’uso delle vernici sulle pitture estratta dal Giornale delle belle Arti , Roma 1788 , in 4, M. 25.
  39. 1169.LETTERE pittoriche , Risposta ad un amico riguardante le sei lettere anonime pubblicate in Bologna intitolate Lettere Pittoriche, le quali lettere sono unite alla presente risposta, Forlì 1719 . Diatribe in proposito dell’utilità, o inutilità delle Accademie di Belle Arti, M. 104.Vedi Raccolta .
  40. 1170.LETTERA sopra l’uccisione dei CCCVI Fabi scritta al Sig N. N. , Roma 1784 , in 8, M. 52.
  41. 1171.LETTERA di un amico a un Accademico di S. Luca sopra alcuni decreti di quell’Accademia pubblicati contro il pittore Marco Benefial , Livorno 1757 , in 4, M. 15 e 25.
    Non sono che diatribe e pedanterie accademiche curiose e nauseose a vedersi.
  42. 1172.LETTERA sull’Architettura della facciata della libreria del Duomo di Reggio , 1785 , in 8, M. 51.
    209
  43. 1173.LETTERA (Seconda) apologetico-critica del cittadino Tolentinate all’Ab. Colucci ove si confutano le cose da lui stampate nel tomo X delle Antichità Picene , contro il saggio di memorie ec. dato in luce dal Sig. D. Carlo Santini ec., Macerata 1791 , in 4, M. 9.
  44. 1174.LETTERA di un architetto di S. Luca di Roma al Sig. G. G. de’ Rossi in occasione delle esequie e apparato pel Re Lodovico I, celebrate in Firenze li 30 Luglio1803 , in 8, fig., M. 31 e 46.
    Con una tavola avanti il frontespizio.
  45. 1175.LETTERE sopra l’apparato per l’esequie di S. M. Lodovico I, Re d’ Etruria celebrate in Firenze il 30 luglio1803 , in Augusta con permesso, in 8, M. 46.
    Diatribe contro l’autore architetto degli apparati e macchine.
  46. 1176.LETTERE di due dame italiane contro alcuni errori di criterio esposti in proposito di Venezia dal Sig. Chateaubriand , 1806 e 1807 , in 8, Padova e Trieste .
  47. 1177.LETTRE sur l’exposition des ouvrages de peinture, sculp. ec. et en général sur l’utilité de ces sortes d’exposition à M. R. D. R. pour l’année1747 , in 8.
    Questo libretto è scritto dallo stesso che scrisse su questo soggetto l’anno precedente 1746 sotto il titolo Réfléxions sur quelque causes ec. Vedi un rametto intagliato con grazia e satirico sta nel principio. In fine una versione in francese dei poema sulla pittura del P. Marsy.
  48. 1178.LETTRE d’un antiquaire sur l’explication d’un camée ci-dessus gravé. Un foglio fig. senza luogo ed anno , M. 77.
    In due diverse dimensioni è il cammeo intagliato e la lettera è in francese e in italiano.
  49. 1179.LETTRES À un jeune artiste peintre pensionnaire dans l’Accademie Royale , à Rome , par M. C., en 8.
  50. 1180.LUPPI Anton Maria, Dissertazioni, lettere ed altre operette , per la maggior parte non più stampa
    210
    te, illustrate, e poste in luce da Francesc’Antonio Zaccaria , vol 2, in 4, Faenza 1785 , fig.
    Il primo volume è consecrato alle memorie di erudizione sacra, il secondo all’erudizione profana. Le tavole sono a’ luoghi indicati nel testo.
  51. 1181.LUPPI, Dissertazioni e lettere filologiche antiquarie , Arezzo 1753 , in 8, fig. Con qualche tavola illustrativa.
  52. 1182.MAGALOTTI Conte Lorenzo, Lettere scientifiche ed erudite , Venezia 1740 , in 8.
  53. 1183.MARINI Gaetano, Lettera al Sig. Gasparo Garattoni sopra una antica iscrizione cristiana , Pisa 1772 , in 12, M. 97.
  54. 1184.MARINI Gaetano, Lettera al Sig. Giuseppe Antonio Guattani sopra un’ara antica , Roma 1786 , 4, fig., M. 21.
    Con 6 tavole in rame diligentemente intagliate.
  55. 1185.MARINI Gaetano, Spiegazione d’un antico epitaffio . Lettera d’un antiquario romano ad un accademico ercolanese, Roma 13 Giugno 1790 , in 4, M. 3. — Unitavi: Paoli Paolo Antonio, Lettera in difesa dell’epitaffio di S. Felice II, per risposta alla suddetta spiegazione , Roma 1790 , in 4, M. 3.
    Queste due dissertazioni o lettere sono in opposizione, ma il P. Paoli attacca con una singolar ferocia il carattereblando e modesto del Marini.
  56. 1186.MARIOTTI Annibale, Lettere pittoriche perugine: ossia Ragguaglio di memorie riguardanti le arti del disegno in Perugia al Sig. Baldassare Orsini pittore e architetto perugino , Perugia 1788 , in 8.
  57. 1187.MENESTRIER Claude François, Lettre à M. Mayer sur une piece antique qu’il a apporté de Rome . Senza luogo ed anno, in 4, M. 18.
    S’aggirano le ricerche sovra un colatoio forato.
  58. 1188.MENGS, Lettera a D. Antonio Ponz: tradotta dallo spagnuolo , Torino 1777 , in 4.
  59. 1189.MINERVINO D. Ciro Saverio, Origine corso del fiume Meandro in occasione di un luogo di Plinio . Lettera al Conte della Torre Rezzonico, Napoli 1768 , in 8, fig., M. 61.
    Con una medaglia nel frontespizio e una gran carta topografica.
    211
  60. 1190.MUTI Papazzurri Giuseppe, Lettera su di un’antica terracotta trovata in Palestrina , Roma 1794 , in 4, fig.
    Con una tavola grande al fine.
  61. 1191.NATALE Francesc’Antonio, Lettera intorno ad una sacra colonna de’ bassi tempi eretta al presente dinanzi all’atrio del Duomo di Capua , Napoli 1766 , in 4, fig. Colla tavola intagliata del monumento.
  62. 1192.ODERICI Gasparis Aloysii, De marmorea didascalia in urbe reperta. Epistola ad Caietanum Marinum , Romae 1777 , in 8, M. 60.
  63. 1193.ORSINI Baldassarre, Risposte alle lettere pittoriche del Sig. Annibale Mariotti , Perugia 1791 , in 8. — PAOLI Paolo, Lettera in difesa dell’epitafio di S. Felice . Vedi Marini Gaetano.
  64. 1194.Le PHILOTECHNE Français, Ou recueil d’éloges, des critiques et d’anecdotes sur les artistes, qui se sont distingués dans ce siecle , Par., M. B.*** y , à la Haye 1763 , en 8.
    Questa non è che una raccolta di lettere pittoriche che rende conto di molti fra più celebri artisti francesi del secolo scorso.
  65. 1195.POCH Bernardo, Lettera sui marmi estratti dal Tevere e sulle iscrizioni scolpite in essi a S. E. il Principe Altieri , Roma 1733 , M. 27.
    Non sono che due foglietti di stampa.
    1195*. PUCCINI Tommaso, Dello stato delle Belle Arti in Toscana, Lettera , Italia 1807 , in 8, M. 35 e 48.
    Questo scrittore era passionatamente intelligente delle arti e le studiò col raccogliere oggetti preziosi e vivere nelle città di Roma e Firenze tutta la sua età sempre in mezzo ai monumenti ed agli artisti.
  66. 1196.QUATREMERE de Quinci, Lettres sur le prejudice qu’occasionneroient aux arts et à la science, le déplacément des monumens de l’art de l’Italie, le démembrement de ses écoles et laspoliation de ses collections, galéries, musées ec. , Par. A. Q. Paris 1796 , in 8.
    L’onesta franchezza, con cui questo esimio letterato ed artista pubblicò queste lettere in un’epoca tanto pericolosa quan
    212
    to quella in cui i suoi concittadini barbaramente saccheggiavano l’Italia d’ogni sua ricchezza, ponendo egli senza riguardo le proprie iniziali sulle «sue lettere, onora il suo animo, siccome i suoi scritti onorano il suo ingegno. La petizione fu segnata da’ principali artisti, che veggonsi firmati alla fine di questo opuscolo, ma non ottenne alcuna risposta.
  67. 1197.QUATREMERE, Lettres sur le prejudice qu’occasionneroient aux arts et à la Science, le deplacement des monumens de l’art de l’Italie etc. Nouvelle édition faite sur celle de Paris de 1796, Rome 1815 , in 8, M. 96.
  68. 1198.QUIRINI (Angelo M. Card.), Sermone detto nel nuovo Duomo di Brescia l’anno 1741 , Brescia 1741 , in 4, fig., M. 21. — Litterae Apostolicae Clementis XII dilecto filio Angelo M. Quirino de Vaticanae Bibliothecae incremento . In 4, fig., M. 21. — Epistola ad Nicolaum Freretum de Diptyco Quiriniano , Brixiae1743 , in 4, fig. M. 21. Vedi Passeri. — Epistola Cortonensis Academiae sodalibus clarissimis , Romae 1745 , in 4, M. 21.
  69. 1199.QUIRINI Angeli M., Ad Claris. Symmacum Mazochium Epistola in eius Schediasma de antiquis Corcyrae nominibus , Romae 1742 , in 4, M. 40.
  70. 1200.QUIRINI Angeli Mariae Cardinalis, Decas epistolarum quas desumptis plerumque earum argumentis ex Vaticanae Bibliothecae MSS. ad eam illustrandam de more quotannis Brixia accedens solivagas antea emiserat , Romae 1743 , in 4, fig., M. 21.
    Sono queste dirette al Monfancon, al Mazzocchi, ad Apostolo Zeno, al Muratori, al Gori e ad altri letterati insigni.
    Tres Epistolae Nereo Card. Corsino Clementis XII ex fratre nepoti , Brixiae 1741 , in 4, M. 21.
  71. 1201.QUIRINI, Epistola ad Virum Clarissimum Frid. Oct. Menckenium , Brixiae 1749 , in 4, M. 21.
  72. 1202.RACCOLTA di lettere sulla pittura, scultura, architettura (riunite per opera e cura del Bottari) , vol. 7, Roma 1754 al 1783 , in 4, pic.
    Questa è la più preziosa raccolta di lettere pittoriche che si conosca.
    213
  73. 1203.DE ROSA, Aurea epistola , Patavii 1759 , in 8.
    Questa riguarda la Rosa d’oro, che i Papi solevano in certe circostante mandare in dono alla Repubblica Veneta, delle quali le ultime a’ giorni nostri si videro nel Tesoro di S. Marco.
  74. 1204.ROSSI Giovan Galeazzo Cav. bolognese, Lettera al Sig. Giovanni Carga sopra la Villa di Tusculano, di Mons. Giovan Battista Campeggio Vescovo di Maiorica , Bologna 1571 , in 4 pic. — Aggiuntovi: Campegii Joan. Baptistae Maioricensis Episcopi: De Tusculana Villa sua , Bononiae 1571 .
    Questo Tosculano è lontano tre miglia da Bologna, villa così nominata dal prelato per fare allusione all’antica villa di Cicerone.
  75. 1205.De’ ROSSI Giovan Gherardo e Rosini Giovanni, Lettere pittoriche sul Campo Santo di Pisa , Pisa 1810 , in 4, fig.
    Non vi si incontrano che 9 figure o vignette, riportandosi gli scrittori nella succinta corrispondenza alla grand’opera del Campo Santo, cui queste lettere possono servire di testo.
  76. 1206.De’ ROSSI (Giovanni Gherardo), Lettera al Barone di Schubart in cui si descrive il noto quadro di Caomuccini della Presentazione al Tempio : in 4, Roma , M. 25.
  77. 1207.SAVARY, Lettres sur l’Egypte , Paris 1786 , in 8, vol. 3, leg. in 2.
    Sonovi due carte topografiche e una tavola coll’intaglio di una piramide.
  78. 1208.SAVARY, Lettres sur la Grece faisant suite de celles sur l’Egypte , Paris 1788 , in 8.
    Con una tavola del Laberinto di Gnosso e una carta topografica. Le cognizioni sparse in questi quattro volumi sono raccolte da buone fonti e nudrite di buona critica.
  79. 1209.SCARFÒ Giovanni Grisostomo, Lettera scritta al Sig. Francesco de’ Ficoroni, che si denomina antiquario Romano , Cosenza 1712 , in 8, M. 56.
    Il Ficoroni aveva indotto in errore lo Scarfò in alcuni punti di antiquaria contro il Cav. Paolo Alessandro Maffei e sul falso fondamento di questi errori produsse alcune memorie per le quali i giornalisti di Trevoux lavorono ben bene il
    214
    capo allo Scarfò, che in questa lettera strapazza il Ficoroni, e gli leva crudamente la pelle.
  80. 1210.STOSCH Filippo Barone (de), Lettera sopra una medaglia nuovamente scoperta di Carino Imperatore e Magnia Urbica Augusta sua consorte, all’Accademia Etrusca di Cortona , Fir. 1755 , in 4, M. 13.
    Le due medaglie sono egregiamente intagliate nel frontespizio.
  81. 1211.TAEGIO Bartolommeo, Il liceo dei virtuosi , Novara 1554 , in 8.
    Questa è una collezione di moltissime lettere sopra diversi argomenti eruditi ai primi letterati del secolo: fra le quali si tratta dell’Edificare, delle Muse, delle Grazie, de’ Balli, della Musica, della Pittura, dell’Amicizia che ha la Poesia colla Pittura ec. Libretto curioso e poco conosciuto.
  82. 1212.TESTA Domenico, Lettera sopra l’antico vulcano delle paludi Pontine , Roma 1784 , in 8, M 56.
  83. 1213.TIRABOSCHI Girolamo, Lettera al Sig. Ab. Zaccaria sull’iscrizion sepolcrale di Manfredo Pio Vescovo di Vicenza , Modena 1785 , in 8, M. 71.
  84. 1214.ToLOMEI Claudio, Lettere, ove di cose architettoniche e vitruviane si tratta , Venezia , Giolito 1547 , in 4.
    Queste entrano nella serie delle opere vitruviane: così postevi anche dal Poleni. Vedasi fra le altre alla pag. 81 la lettera al Conte Agostino de’ Landi.
  85. 1215.TOMITANO Bernardino, Lettera a M. Francesco Longo nel 1550 . Stampata dal Coletti in Venezia 1798 , in 8, M. 48.
    Questa lettera fu intitolata nell’edizione al chiaro Sig. Conte Giulio Bernardino Tomitano coltissimo cavaliere vivente: sono annesse in questo volume altre preziose frazioni di novellieri, vite e orazioni non attinenti alle arti eall’antichità date in luce in varie occasioni da questo colto signore.
  86. 1216.TURIOZZI Francesc’Antonio, Lettera intorno alcune antichità scoperte in Toscanella , 1781 , in 4, fig., M. 1.
    Con una tavola di vari monumenti al fine.
  87. 1217.VALLE Fra Guglielmo (della), Lettere Senesi so
    215
    pra le Belle Arti
    , Venezia dal 1782 al 1786 , volumi 3.
    Questo frate aveva studio, dottrina, pregiudizi e pedanteria e ci vuoi gran criterio a scegliere il grano dalla zizzania.
  88. 1218.VANDELLI Domenico, sotto il nome di Paleofilo, Lettera sul vero Rubicone degli antichi , 1764 , in 4, M. 30.
  89. 1219.De’ VEGNI D. Leonardo, Lettere al Signor Avvoc. Carlo Fea, tratte dall’Antologia Romana nel1794 (Si estendono queste sulla metereologia e sui lavori di figulina). — Note al parere della pittura delle volte del Sig. Giuseppe Manetti: dalla stessa Antologia , 1796 , in 4, M. 62.
  90. 1220.VERMIGLIOLI G. B., La Deposizione di Croce di Federico Barocci nella Cattedrale di Perugia . Lettera critica che accompagna un poemetto su questo argomento, Perugia 1818 , in foglio figurato, M. 106.
    L’intaglio di questo quadro è diligentemente eseguito dal Sig. Lasinio.
  91. 1221.VETTORI Pietro, Viaggio d’Annibale per la Toscana con due lettere al medesimo di Giuliano de’ Ricci , Napoli 1780 , in 4, M. 44.
  92. 1222.VISCONTI Ennio Quirino, Lettera su d’un antico piombo Veliterno , Roma 1796 , in 4, M. 10 e 65.
    Questa lettera fu dall’autore diretta al Card. Borgia e su questa medesima medaglina di piombo scrisse nello stesso anno una illustrazione anche l’Ab. Sestini e la diresse al Sig. Giorgio Zoega.
  93. 1223.VISCONTI Ennio Quirino, Osservazioni su due musaici antichi istoriati , Parma 1788 , in 4, p. fig.
    Precedono al testo dell’elegante edizione bodoniana le due tavole coi musaici intagliati.
  94. 1224.VISCONTI Ennio Quirino, Lettera su d’un’antica argenteria nuovamente scoperta in Roma , 1793 , in 4, M. 28.
    Questa è l’argenteria che passò in potere del famoso Sig. Barone di Shellerseim ec. ec.
  95. 1225.VISCONTI Filippo Aurelio, Lettera al Cav. Alethy
    216
    sopra un medaglione inedito di Faustina Seniore
    , in fol. fig., Roma 1807 , M. 106.
    Colla medaglia intagliata da Piroli.
  96. 1226.VISCONTI, Lettera sopra la colonna dell’imperator Foca , Roma 1813 , in 4, fig., M. 92.
    Con una gran tavola in rame.
  97. 1227.VIVENZIO Niccola, Lettere scientifiche di vario argomento , Roma 1809 , in 4, M. 12.
    Fra queste lettere alcune trattano oggetti d’antichità.
  98. 1228.WINCKELMANN, Lettres familieres avec les oeuvres du Chev. Mengs , Yverdon 1784 , vol. 3, in 12.
    Contengonsi nei due primi volumi le lettare di Winckelmann e un estratto di lettera di Fuessli al traduttor tedesco delle ricerche sul bello della pittura di Webb. Il terzo volume contiene il trattato di Mengs e la lettera a D. Antonio Pons.
  99. 1229.VOLPI Giuseppe Rocco, Lettera al Sig. Ab. Giuseppe Finy intorno a due antiche lapide scopertesi ultimamente in Cori , Roma 1733 , in 4, M. 58.

Descrizioni relazioni e memorie

  1. 1230.Degli ASCARI Giacomo, Nuova descrizione non più uscita alle stampe di due principalissimi quadri di Raffaelle ; l’uno la Natività, l’altro l’Adorazione dei Magi, Bologna 1820 , in 12.
    Sonovi singolari descrizioni d’altri preziosi quadri. Libretto curioso ed utile per concretare la provenienza di molte pitture.
  2. 1231.BELTRAMELLI Giuseppe, Notizie intorno ad un quadro esistente nella Cappella del Palazzo della Prefettura in Bergamo , 1806 , in 8. Aggiuntavi: Lettera dello stesso al professore Lorenzo Mascheroni , 1797 .
  3. 1232.BOLOGNA Caroli, De monumentis artium et litterarum nuper a Gallia in Italiam reportatis Oratio , Patavii 1818 , in 8, M. 106.
    217
  4. 1233.BONI Mauro, Di alcune pitture antiche scoperte in Venezia, conto reso all’Ab. Lanzi , Venezia 1806 , in 8, M. 36.
  5. 1234.BUTTACALICE Ab. Grazioso, La possibilità dell’esecuzione di due proggetti di fabbrica in Venezia in seguito delle osservazioni di un anonimo sulla sostituzione alla Chiesa di S. Geminiano , Venezia 1808 , in 8. Opuscolo I, M. 31.
  6. 1235.BUTTACALICE Ab. Grazioso, Osservazioni relative a due proggetti sulla fabbrica del Palazzo Reale in Venezia , Opuscolo II, 1808 , M. 31. — A questo va precedentemente annesso l’altro opuscolo. Vedi Pinali.
  7. 1236.CALURA Bernardino Maria, In onore delle Belle Arti abozzi di laudazione delineati , Venezia 1814 , in 8.
  8. 1237.CANALI Giulio Cesare Luigi, Parroco, Discorso in lode del glorioso profeta e martire S. Isaia .
    Pubblicato in occasione di esporsi nella sua chiesa parrocchiale un quadra sul quale sta espressa l’imagine di detto santo opera del famoso pennello di Giovan Girolamo Bonesi, Bologna 1723, in 8, M. 88.
  9. 1238.CARLI Rubbi Agostino, Dissertazione sopra il corpo di S. Marco Evangelista, riposto nella Basilica di S. Marco in Venezia , Venezia 1811 , in 8.
  10. 1239.CICOGNARA Leopoldo, Memoria intorno al quesito se Simone Memmi fosse anche scultore . Estratta dalle note del I volume della storia della scultura, Venezia 1813 , in 8, M. 36.
  11. 1240.CICOGNARA Leopoldo, Memoria intorno al Codice di Teofilo e l’origine della pittura a olio tolta dallo stesso volume , M. 36. Vedi Ghiberti.
  12. 1241.CICOGNARA Leopoldo, Dei quattro cavalli riposti sul pronao della Basilica di S. Marco , Narrazione Storica, Venezia 1815 , in 4, M. 7.
  13. 1242.CICOGNARA Leopoldo, (Quantunque stampata anonima) Relazione di due quadri di Tiziano Vecellio , Venezia 1816 , in 4, fig. M. 77.
    Sonovi tre tavole intagliate a contorni. Di questi quadri si trova ragione nel Vasari, nelle opere del sig. Ticozzi e del sig. Majer, che intesero ad illustrare queste sommo pittore
    218
    coi loro scritti. Non furono stampati che pochissimi esemplari di questo opuscolo singolare.
  14. 1243.COCKERELL (Architetto Inglese), Progetto di colcazione delle statue antiche esistenti nella Galleria di Firenze che rappresentano la favola di Niobe , 1816 , M. 85.
    Un foglio solo di testo colte incisioni.
  15. 1244.COLZI Carlo, Descrizione dell’Imperiale e R. Accademia di Belle Arti di Firenze , 1817 , in 8, M.80.
    Alla testa di questo opuscoletto e un bel ritratto del Buonarroti intagliato da Morghen alla punta secca.
  16. 1245.COMPAGNINI Raimondo, Verità di fatto a schiarimento di un Libercolo dato alle stampe da pochi principianti d’architettura e dedicato agli amatori della verità , Bologna 1775 , in 8. — Aggiuntavi: Dilucidazione di fatto contro ai sentimenti di pochi principianti d’architettura presentata al pubblico da Raimondo Compagnini , Cremona , in 8, M. 31.
  17. 1246.CORDERO di S. Quintino Giulio, Osservazione sopra alcuni monumenti di Belle Arti nello Stato Lucchese , Lucca 1815 , in 8, M. 36.
  18. 1247.DESCRIZIONE della pittura fatta nella volta della sala di Villa Pinciana , Roma 1779 , in 4, M. 15.
  19. 1248.DESCRIZIONE de’ cartoni disegnati da Carlo Cignani e de’ quadri dipinti da Sebastiano Ricci, posseduti dal Signor Giuseppe Smith , Venezia 1749 , in 4.
  20. 1249.DESCRIZIONE d’un tempio monoptero ad uso di Dessert per la Signora D. Teresa Crivelli nata Olgiati , Roma 1808 , in 4, M. 25.
  21. 1250.DESCRIZIONE d’una pittura di Antonio Allegri detto il Correggio .
    Questa piccolissima operetta stampata in elegante sedicesimo coi tipi Bodoniani rende minuto conto della camera del Correggio scoperta in un monastero in Parma e illustrata poi in grande con lusso di caratteri e di incisioni.
  22. 1251.DESCRIZIONE degli arazzi della Regina Cristina di Svezia provenienti dal Sacco, prima di Mantova, poi di Praga, portati in Roma dalla stessa, e in sua
    219
    morte comperati e posseduti dal P. D. Livio Odescalchi Duca di Bracciano
    . Due foglietti in 4 Roma . M. 5.
  23. 1252.DESCRIZIONE del dipinto a buon fresco eseguito nella reale Villa di Milano dal Sig. Cav. Andrea Appiani primo Pittore di S.M.I.e R. , Parma 1811 , in fol.
    In questi brevi cenni il tipografo Bodoni sfoggiò con eleganza singolare di tipi. Vedi anche Lamberti.
  24. 1253.DESCRIZIONE dell’opera a fresco eseguita nel 1798 nel tempio di S. Maria presso S. Celso in Milano dal pittore Andrea Appiani , Milano 1803 , in 8.Aggiuntovi:Le tableau des Sabines exposé publiquement au palais national des sciences, et arts par David , Paris a VIII.Lettera sopra un quadro di Mad. Le Brun , scritta da Giuseppe Carpani, Milano 1792 .Lettera di Gherardo de’ Rossi sopra due quadri dipinti dal Sig. Gaspare Landi , Piacenza 1804 .
    Questi opuscoletti sono riuniti in un volume.
  25. 1254.DICHIARAZIONE delle pitture della sala de’ Signori Barberini , Roma 1640 , in 4, M. 15.
  26. 1255.DICHIARAZIONE della pittura della Cappella del Collegio Clementino di Roma 1695 , in 4, M. 87.
  27. 1256.DIONISI Giovanni, Sommario di memorie ossia descrizione succinta dei quadri della Scuola grande di S. Giovanni Evangelista , Venezia 1787 , in 8, M. 99.
  28. 1257.DISSERTAZIONE della figura gigantesca del Martire S. Cristoforo di N. N. , Venezia 1763 , in 8, M. 54.
  29. 1258.ELENCO degli oggetti di Belle Arti disposti nelle cinque sale apertesi nell’Agosto del1817 nella R. Accademia in Venezia , M. 80.
  30. 1259.ESTRATTO e Giudizio del Giornale Pisano dell’opera in titolata Fastorum anni Romani a Valerio Flacco ordinatorum reliquiae , Pisa 1781 , in 8, M. 67. — Aggiuntovi: altri estratti e giudizi intorno le due opere dell’Ab. Gaetano Marini, l’una degli Archia
    220
    tri Pontificii, l’altra delle iscrizioni delle ville e palazzi Albani
    , M. 67.
  31. 1260.EXPLICATION des peintures, sculptures, ouvrages de messieurs de l’Academie Royale , Paris 1742 , 8. in M. 69.
  32. 1261.EXPLICATION des peintures sculp. et grav. de MSS. de l’Academie Royale dan le Salon du Louvre , l’an. 1739 , Paris in 12. — Aggiuntovi: Lettre critique à un ami sur les ouvrages de MSS. de l’Academie exposées au Salon du Louvre , l’an 1759 .— La même, l’an 1763 . — La même, l’an 1767 . — Lettre d’un particulier à un de ses parents peintre en province sur le Salon du1755 . — Seconde lettre à un partisan du bon goût sur la même exposition . — Reponse alla lettre precedente: nella quale il grido degli artisti feriti dalla critica, forse giusta e imparziale, si fa sentire altamente .
    Tutto legato in un sol volume. Vedasi Art, Observations.
  33. 1262.FIGUERRA (de) Pardo-Benito, Esamen analitico del quadro de la Transfiuracion de Rafael d’ Urbino ; seguido de algunas observaciones sobre la pintura de los Griegos, Paris 1804 , in 8, M. 102.
  34. 1263.FRANCESCONI Daniele, Illustrazione di un’urnetta, lavorata d’oro e dì vari altri metalli all’agemina , Venezia 1800 , in 8, fig.
    Con tre tavole diligentissime.
  35. 1264.FRANCESCONI Daniele, Congettura che una lettera creduta di Baldassar Castiglione sia di Raffaello d’Urbino , Firenze 1799 , in 8.
    Questa lettera è diretta a Papa Leone X.
  36. 1265.Le FRONDEUR ou dialogues sur le salon par l’auteur du coup-de-patte et du triumvirat , Paris 1785 , in 8, M. 86.
    Questa è una critica sanguinosa delle opere d’arte esposte in quell’anno agli occhi del pubblico in Parigi.
  37. 1266.GUERIN M. Sécrétaire perpetuel de l’Ac. de B.
    221
    Arts
    , Description de l’Academie Royale des arts de peinture et de sculpture , Paris 1715 , en 12, fig.
    È intitolato questo libro al d’Duca Antin Pari di Francia, Direttore delle fabbriche, arti e manifatture che fece assegnare nel Louvre un grande appartamento per l’accademia. Una piccola stampina disegnata da Coypel e intagliata da Audran presenta un soggetto allegorico delle arti, col medaglione e ritratto del mecenate inciso nella piccolezza massima possibile con somma maestria.
  38. 1267.GUILLON Abbé, Le Cénacle de Leonard de Vinci rendu aux amis des beaux arts , Milan 1811 , en 8.
  39. 1268.ISTRUZIONE intorno alle opere de’ pittori nazionali ed esteri , esposta in pubblico nella città di Milano, con qualche notizia de’ scultori e architetti. Parte Prima, Milano 1777 , in 8.
    Non ne fu mai pubblicato che questa prima sola parte.
  40. 1269.LAMBERTI Luigi, Descrizione dei dipinti a buon fresco eseguiti dal pittore Andrea Appiani nella sala del Trono del R. Palazzo di Milano , Milano 1809 , in 8. Italiano e francese, M. 87.
  41. 1270.LAMBERTI Luigi, Descrizione dei dipinti a buon fresco eseguiti dallo stesso nella sala dei Principi in detto Palazzo , Milano 1810 , in 8. Estratta dal Giornale Ufficiale, Ital. Fr., M. 37.
  42. 1271.MELLINI Domenico, Ricordi intorno ai costumi azioni e governo del Serenissimo Gran Duca Cosimo Primo, scritti di commissione della Sereniss. Maria Cristina di Lorena, ora per la prima volta pubblicati con illustrazioni , Firenze 1820 , in 8, M. 80.
    Il Canonico Moreni pubblicò questi scritti e ne intitolò al Vermiglioli l’edizione. Si parla in questi di molti artisti di quell’età e delle loro opere ed altri aneddoti relativi alle arti.
  43. 1272.MEMORIE intorno l’antichissima scuola della Madonna dei Mascoli eretta nella Basilica di S. Marco , Venezia 1791 , in 8, M. 80.
    Avanti il frontespizio sta mal disegnato e peggio inciso l’altare della cappella dei Mascoli
  44. 1273.MUSIVORUM quae Bergomi in comitis equitis Antonii Moroni redibus asservantur historica descriptio , 1791 , in 4, m. 10.
    222
  45. 1274.NOTA de quadri e opere di scultura esposte per la festa di S. Lucia dagli Accademici del Disegno nella loro cappella e nel chiostro della SS. Nunziata in Firenze , 1729 , in 8, M. 69.
  46. 1275.OBSERVATIONS sur les arts et sur quelques morceaux de peinture et sculpture exposés au Louvre l’an 1748 , où il est parlé de l’utilité des embellissemens dans les villes, Leyde 1748 . — Aggiuntovi: Lettre a Mad. *** sur les peintures et sculptures exposées au salon l’an1763 . — In fine: Apologie des jeunes exgésuites, qui ont signé le serment prescrit par arrêt du 6 fevrier l’an1764 , in 12. Vedasi alla voce Explication .
  47. 1276.PINALI, Osservazioni communicate al Regio Architetto Sig. Antolini sopra la forma dell’edificio da sostituirsi alla Chiesa di S. Geminiano , Venezia 1817 , in 8, M. 31.
    Si accese una contestazione grandissima in Venezia sulla demolizione della Chiesa di S. Geminiano in Piazza S. Marco e sulla sostituzione da farsi. Ma non scrissero gli uomini dell’arte ritenuti da troppi rispetti. Unicamente quest’ottimo signore Pinali giurecousulto, amatore delle arti e il sig. Buttacalice pubblicarono qualche memoria.
  48. 1277.PINO Domenico. Storia genuina del Cenacolo insigne dipinto da Leonardo da Vinci nel refettorio di S. Maria delle grazie di Milano , Milano 1796 , in 8.
    L’autore era frate domenicano e priore del convento e pose ogni cura nel suo libretto per confutare l’opinione, o la tradizione che Leonardo ritraesse nel Giuda il priore del convento d’allora che gli era riuscito importuno: forse il P. Pino scrisse il suo libro per questo.
  49. 1278.RECUEIL des descriptions des peintures et d’autres ouvrages faites pour le roy avec les portraits du roy et de la reine: Les tapisseries du roy, la relation de la feste de Versailles du 18 Juillet 1668 . Les descriptions du chateaux et de la grotte de Versaiiles et le songe de Philomethe, Paris 1689 , chez Cramoisy , in 12.
  50. 1279.RELAZIONE della pittura fatta nell’abside della cattedrale di Osimo dal Sig. Abate Giovan Andrea Lazzarini , Osimo 1768 , in 4.
    223
  51. 1280.RIFLESSIONI sul restituirsi dalla Francia i monumenti delle arti, in forma di una lettera da umiliarsi al Re Cristianissimo . Traduzione dall’inglese, Milano 1816 , in 8, M. 66 e 96.
    Questo franco e onesto e prezioso scritto è dell’aureo Cav. Hamihon segretario delle relazioni estere a Londra.
  52. 1281.RISPOSTA di Tottero improvvisatore plateale pisano al quinto articolo del Tomo V del sedicente Giornale Enciclopedico di Firenze , Lucca 1814 , in 8, M. 36.
    Questa è una diatriba contro il Ciampi or Professore a Varsavia, che aveva nel giornale di Firenze flagellato di critiche l’opera dei monumenti di scultura del Campo Santo di Pisa, protestando di avervi parte e prendendo,particolarmente di mira un monumento in onore del pittore Tempesti.
  53. 1282.SPIEGAZIONE delle opere di pittura, scultura e incisione esposte nelle stanze del Campidoglio il dì 19 Novembre1809 , Roma , in 8, M. 69.
  54. 1283.TARGIONI Tozzetti Antonio, Rapporto delle adunanze tenute nella Terza Classe dell’Accademia di Belle Arti e dei perfezionamenti delle manifatture in Toscana , Firenze 1818 , in 8, M. 80.
  55. 1284.ZANNONI Francesco, La nuova pittura , opera del Sig. Filippo Gherardi da Lucca sulla volta o tribuna della chiesa di S. Pantaleo scoperta l’anno 1690 in Roma , in 4, M. 62.
    Unitivi gli Applausi Poetici pubblicati in tal circostanza.

Orazioni pittorichestatuti accademici e almanacchi e giornali.

  1. 1285.ALBERGATI Capacelli Francesco, Orazione per la distribuzione dei premi di Belle Arti nell’Istituto di Bologna , l’a. 1772 , in 4.
  2. 1286.ALBERGATI Capacelli Francesco, Della pittura, orazione recitata nella pubblica Accademia di Belle Arti Veneta nell’anno1784 , in 8.
    224
  3. 1287.ALBERI (Francesco), Discorso sul disegno , Padova 1810 , M. 35.
  4. 1288.ALGAROTTI, Saggio sopra l’Accademia di Francia che è in Roma , Livorno 1763 , in 8, M. 75.
  5. 1289.ALMANACCO pittorico, che contiene i ritratti dei pittori della Galleria di Firenze coi loro elogi, ed altri monumenti e memorie di belle arti , vol. 7 dal 1792 al 1798 , piccoli volumetti che escivano a maniera di diario annuale.
    Ogni anno si trovano 12 ritratti, alcune statue e altri monumenti illustrati.
  6. 1290.ALMANAC de Beaux arts pour l’an XII et l’an XIII. de la Repub. Français , 2 vol. in 12, Paris .
    In questi due anni 1803 e 1804 escì questo almanacco e forse alcuni anni dopo ebbe continuazione. Leggermente li passano in rivista infiniti oggetti d’arte e nomi d’artisti e opere esche ec. Simili opere sono buone come repertorio.
  7. 1291.ANTIALMANACCO per l’Almanacco Pittorico di Cremona dell’anno 1774 colle osservazioni sulle pitture di Cremona di Corinzio Vermagi , Brescia 1774 , in 8.
    Diatribe e controversie fra artisti.
  8. 1292.AMORINI Antonio, Discorso letto nella grand’Aula della Pontificia Accademia di Belle Arti in Bologna l’anno1816 , in 8.
  9. 1293.ANTOLOGIA romana , Giornale che include tutto ciò che ha relazione colle produzioni dellearti; stampato in Roma , vol. 24, in 4. Questa collezione ha il suo principio dal 1774 e termina al 1797 .
    Tutte quest’opere periodiche sulle arti stampate in Roma sono difficili a riunirsi. Le principali sono l’antologia, le Effemeridi Letterarie, il Giornale di Manlio, le Memorie per le Belle Arti, i monumenti inediti antichi di Guattani e le Memorie Enciclopediche dello stesso: vi si possono aggiungere le Orazioni Accademiche di Campidoglio. Questa numerosa raccolta di volumi forma il complesso più ampio e più interessante.
  10. 1294.ARFELLI Angelo, Orazione per la distribuzione dei premi di Belle Arti nell’istituto di Bologna , l’anno 1736 , in 4.
  11. 1295.ATTI dell’Accademia Italiana di Scienze , Lettere ed Arti T. P.
    225
  12. 1296.BALDI Giuseppe, Orazione in lode delle tre arti in occasione della distribuzione dei premi nell’Istituto di Bologna , l’a. 1780 , in 8.
  13. 1297.BARUFFALDI Girolamo, Il premio delle Belle Arti distribuito nell’Accademia Clementina in Bologna , l’anno 1729 , in 4.
  14. 1298.BETTINELLI Saverio, Delle lettere e delle arti mantovane: Discorsi due accademici con annotazioni , in Mantova 1774 , in 4.
  15. 1299.BIANCHI Isidoro, Delle scienze e Belle Arti . Dissertazione apologetica, letta in Palermo nell’Accademia degli Ercini con note, Palermo 1771 , in 8.
  16. 1300.BOSSI Canonico, Orazione sopra l’utilità delle Belle Arti ; ossia il trionfo delle Belle Arti renduto gloriosissimo sotto gli auspici di Pietro Leopoldo Gran Duca di Toscana in occasione di una solenne mostra di opere di disegno antiche, Firenze 1767 , in 8.
  17. 1301.BOSSI Luigi, Della erudizione degli artisti: Discorso , Padova 1810 , in 8, M. 36.
  18. 1302.BRUNI Pier Antonio Luigi, Dell’architettura: Orazione recitata nella pubblica Veneta Accademia di Belle Arti nell’anno1777 , in 8.
  19. 1303.CALURA Bernardino M., In onore delle Belle Arti abbozzi di laudazione delineati , Venezia 1814 , in 8.
  20. 1304.CALVI Jacopo, Discorso letto nella R. Accademia di Belle Arti , Bologna l’anno 1808 , in 8.
  21. 1305.Della CELLA Jacopo, Orazione per la solenne distribuzione dei premi agli studiosi delle Belle Arti nell’Istituto di Bologna , Lucca 1794 , in 8.
  22. 1306.CIAMPI Sebastiano, Statuti dell’opera di S. Jacopo di Pistoia volgarizzati l’anno 1313 da Masseo di ser Giovanni Bellebuoni , Pisa 1815 , M. 26.
  23. 1307.COLLEZIONE non interrotta e completa delle accademie tenutesi in Campidoglio per le Belle Arti , cominciando dal 1690 in poi: rilegata in 6 volumi, Roma , in 4.
    L’ultima orazione di questa raccolta nostra è del 1801. Deve però notarsi che non si faceva, in ogni anno lasolenne distribuzione dei premi, non essendo queste in maggior numero di 36. Nella più parte degli esemplari di questa Rac
    226
    colta trovasi mancare l’orazione del 1713, che non manca nel nostro esemplare.
  24. 1308.DESIDERI Girolamo, Delle tre arti . Orazione recitata nella distribuzione dei premi nell’Istituto di Bologna , 1767 , in 8.
  25. 1309.DISCOURS sur l’architecture pour l’ouverture de la séance publique de l’Académie avec deux lettres , la premiere sur un projet d’hotel de ville pour Paris, la deuxieme sur differents moyens propres à encourager les artistes, Paris 1771 , en 8.
  26. 1310.DISTRIBUTION de los premios concedidos por el rey a los disciplos de las tres nobles artes: Hecha por la Real Academia de S. Fernando , Madrid 1756 , en 4, fig.
  27. 1311.EFFEMERIDI letterarie di Roma , giornale che include fra le sue materie tutto ciò che ha relazione collo studio delle arti. Stampato in Roma , vol. 28, in 8.
    Ha il suo principio dal 1772 al 1798. Con un volume addizionale del 1806, in 4.
  28. 1312.FABRI Alessandro, Orazione per la distribuzione de’ premi alle Belle Arti nell’istituto di Bologna , l’anno 1782 , in 4.
  29. 1313.FEA Carlo, Discorso intorno alle Belle Arti in Roma , recitato nell’Adunanza degli Arcadi, Roma 1797 , in 8.
  30. 1314.FELIBIEN, Conferences de l’Académie Royale de Peinture et Sculpture pendant l’année 1667 , Paris 1669 , in 4.
    L’autore ebbe ordine di pubblicare le conferenze private che teneva il rispettabile consesso degli artisti, i quali nel primo sabato d’ogni mese venivano uniti e presieduti dal magnanimo Colbert.
  31. 1315.FONDATION de l’Académie Royale Danoise de Peinture, Sculpture, Architecture, établie à Copenaghue , Copenaghue 1764 , in 4.
  32. 1316.FONDATION renouvellée pour l’Académie Royale des beaux arts à Copenhague , Odensé 1814 , in 8.
    Questi statuti ci vennero dati dallo stesso presidente dell’accademia Cristiano Federico, Principe Reale.
  33. 1317.FOSSATI Giuseppe Luigi. Memoria sopra due cele
    227
    bri accademie veneziane
    , Venezia 1806 , in ottav.
    Le due accademie sono l’Aldina e la Veneziana, detta altrimenti della Fama.
  34. 1318.FOSSATI, Orazione per la distribuzione de’ premi nella pubblica Veneta Accademia di Pittura, Scultura e Architettura , li 12 settembre 1774 , in 8.
  35. 1319.FOSSATI, Orazione recitata nella pubblica Veneta Accademia di Belle Arti per la distribuzione de’ premi dell’anno1776 , in 8.
  36. 1320.GIORDANI Pietro, Discorso sopra un quadro del Cav. Landi ed uno del Cav. Camuccini , letto in Bologna nell’Accademia di Belle Arti l’anno 1811 , in 8.
  37. 1321.GIORDANI Pietro, Discorso letto nella pubblica funzione tenutasi per la distribuzione de’premi nell’Accademia di Belle Arti in Bologna l’anno 1806 , in 8.
  38. 1322.GIORDANI Pietro, Elogio del pittor paesista Martinelli . Discorso letto nell’Accademia di Belle Arti in Bologna l’anno 1809 , in 8.
  39. 1323.GUATTANI Giuseppe Antonio, Monumenti antichi inediti, ovvero notizie sulle antichità e belle Arti di Roma , vol. 6, legati in 3.
    Comincia nell’anno1784 e finisce col 1789 ,
    Roma
    in 4, fig.
  40. 1324.GUATTANI Giuseppe Antonio, Memorie enciclopediche romane sulle belle arti , tomi 6.
    Comincia col1806 e prosiegue sino a quasi tutto il 1817 , in 4, fig.
  41. 1325.LAZZARINI Giovanni Andrea, Dissertazione sopra l’arte della pittura . Letta nell’Accademia Pesarese l’anno 1753, Vicenza 1782 , in 8.
  42. 1326.MACHIAVELLI Alessandro, Orazione in occasione de’ premi distribuiti alle Belle Arti nell’istituto di Bologna l’anno1735 , in 4.
  43. 1327.MAGNANI Antonii, Orationes habitae in pubblico archigymnasio bononiensi , Parma 1794 , in fol.
    Sono queste due orazioni latine ed una italiana in occasione della distribuzione dei premi agli studiosi delle arti del disegno, elegantemente pubblicate coi tipi bodoniani. La prima però verte sulle lodi di Francesco M. Zanotti.
  44. 1328.MALLIO Michele, Annali di Roma dal1790 al 1796 , vol. 18, in 8.
    Contengono questi un giornale periodico letterario in cui
    228
    rendesi conto delle principali opere d’arte uscite in quell’epoca.
  45. 1329.MARCONI Leandro, Discorsi detti nella grande aula dell’Accad. Pontificia di Belle Arti in Bologna , l’anno 1817 , in 8.
  46. 1330.MEMORIE per le Belle Arti , vol. 4, stampati in Roma . Includono gli anni 1785, 1786,1787,1788 in 4, fig.
  47. 1331.MENZINI Giovan Battista, Le Grazie rivali, declamazioni accademiche , Bologna 1637 , in 12.
  48. 1332.MIGNANI Giovan Battista, Orazione in occasione del premio alle Belle Arti nell’istituto di Bologna l’anno1733 , in 4.
  49. 1333.MORESCHI G. B. Alessandro, Orazione in lode alle Belle Arti recitata nell’istituto di Bologna l’anno1781 , in 8.
  50. 1334.NICCOLINI Giovan Battista, Orazione per la distribuzione dei premi nel solenne concorso triennale dell’Accademia di Belle Arti in Firenze , 1809 , in 4, M. 25.
  51. 1335.NOTICIA historica de los principios y progressos de la scuola gratuita de las nobles Artes erigida en Barcelona , Barcelona 1789 , in 4.
  52. 1336.NOTIZIE dell’origine e progressi dell’Istituto delle Scienze in Bologna, e sue Accademie : Bologna 1780 , in 8.
  53. 1337.ORAZIONI e discorsi letti nell’aula dell’Accademia di Belle Arti di Milano in occasione dell’annua distribuzione dei premi dopo la sua nuova riforma ed istituzione dal 1802 al 1819 , in 8.
    Questi discorsi vennero scritti da molti chiarissimi personaggi nelle arti e nelle lettere, sempre però sul tema delle arti, divagando con liberti in quest’ampia materia. I principali sono il pittore e segretario dell’accademia Giuseppe Bossi; il segretario ed architetto Giuseppe Zanoja, il medico e consigliere Pietro Moscati, il numismatico e pittore G. Cutaneo, il canonico antiquario Luigi Bossi. Stanchi però i dotti di flagellar di continuo la materia stessa per tanti anni, la quale astata trattata in tutte le accademie del mondo; in luogo di due discorsi annuali (già da qualche tempo declinando dagli statuti) non se ne pubblica che un solo per ciascun anno.
  54. 1338.ORAZIONI recitate nella distribuzione solenne an
    229
    nuale de’ premi nella Veneta Accademia di Belle Arti in Venezia nuovamente instituita dall’ anno 1808 al 1820
    , in 8.
    Contiene questa 12 discorsi in materie teoriche di Belle Arti del N. U. Diedo segretario della detta accademia: Un discorso inaugurale delle accademie del C. Cicognara presidente e gli elogi di Tiziano, di Giorgione, di Palladio dello stesso. L’ Elogio del Bellini del D. Aglietti, quello di Tintoretto dell’Ab. Zabeo, quello del Sammicheli del professore architetto Selva, quello di Paolo Cagliari dell’avvocato Biagi. Le lodi di Luigi Cornaro del Sig. Bartolommeo Gamba. L’Elogio del Vivarini del Sig. Neumam Rizzi. L’Elogio del Selva del Sig. Diedo.
  55. 1339.P. Z. Orazione recitata nella pubblica Veneta Accademia di Belle Arti nel 1787, in occasione della distribuzione dei premi , Venezia in 8. - A. M. Riflessioni sopra alcuni equivoci segni espressi nell’orazione suddetta in difesa del fu F. Carlo Lodoli , Padova 1788 , in 8, M. 51.
    Le iniziali P. Z. Vogliono significare il senatore Pietro Zaguri a’ quali sensi equivoci il Lodoli stesso rispose sotto le iniziali del suo mecenate Andrea Memo.
  56. 1340.PETRACCHI Celestino, Orazione per la distribuzione del premio alle Belle Arti nell’Accademia Clementina di Bologna , l’ a. 1737 in 4.
  57. 1341.PUCCINI Cav. Tommaso, Orazione letta nella R. Accademia di Belle Arti di Firenze il giorno del solenne triennale concorso , 14 Settembre 1794 , in 8.
  58. 1342.QUESNAI de Beaurepaire, Mémoires, statuts et prospects concernant l’Académie des Sciences, et Beaux Arts des ÉtatsUnis de l’Amerique , établie à Richemond, Capitale de la Virginie, Paris 1788 , en 8.
  59. 1343.REZZONICO della Torre Castone, Discorsi Accademici relativi alle Belle Arti e rime varie , Parma 1772 , in 8, fig. Parti 2.
    Cinque eleganti rami, oltre gran numero di vignette dell’ incisore Benigno Bossi ornano questa edizione elegante, la cui prima parte è destinata alle prose, la seconda ai versi.
  60. 1344.ROBERTI Giambattista, Orazione per la distribu
    230
    zione de premi di Belle Arti nell’Istituto delle Scienze
    , l’an. 1758 , in 8.
  61. 1345.ROSINI Giovanni, Orazione in occasione che S. A. R. La Principessa di Lucca e di Piombino Gran Duchessa di Toscana assistè all’apertura degli studi in Pisa,1809 in 4. M. 11.
  62. 1346.ROSSI G., Orazione inaugurale per l’apertura dell’Accademia Nazionale di Belle Arti in Bologna l’ anno1804 , in 8.
  63. 1347.REGOLAMENTI, STATUTI e piano d’ istruzione per la R. Accademia di B. Arti di Firenze , 1807 , in 4.
  64. 1348.REGOLAMENTI, Statuti dell’insigne Accademia del Disegno di Roma, detta di S. Luca Evangelista , Roma 1796 , in 4.
  65. 1349.REGOLAMENTI, Réglemens et statuts, ordonnances, et reglémens de la Communauté des Maîtres de l’Art de la Peinture , Paris 1672 , in 4.
  66. 1350.REGOLAMENTI, Regolamenti e Statuti della R. Accademia di Pittura e Scultura , Torino , Stamperia Reale , 1788 , in foglio.
  67. 1351.REGOLAMENTI, Statuto e prescrizioni della pubblica Accademia di Belle Arti istituita in Venezia per decreto dell’Eccellentiss. Senato , Venezia 1782 , in 4, gr.
  68. 1352.REGOLAMENTI, Piano per una scuola di Belle Arti fatto dal cittadino Giovan Battista Vinci , Roma , anno VII, 1798 (V. I.), in 4, gr.
  69. 1353.REGOLAMENTI, Costituzioni della R. Accademia delle Belle Arti in Parma , 1760 , in 4.
  70. 1354.REGOLAMENTI, Capitoli dell’Accademia di Pittura aperta dalla magnifica città di Verona l’anno1766 , in 4.
  71. 1355.REGOLAMENTI, Ordini e Statuti dell’Accademia del Disegno di S. Luca corretti e confermati sotto Clemente XI , Palestrina 1716 , in 4. Aggiuntovi: Lettera di un amico ad un accademico di S. Luca sopra alcuni decreti di quell’accademia pubblicati contro il pittore Benefiale , Livorno 1737 , in 4.
  72. 1356.SAGGI accademici dati in Roma nell’Accademia del Principe Cardinale di Savoia pubblicati da Monsig. Agostino Mascardi , Venezia 1630 , in 4.
  73. 1357.SAGGI di Dissertaziorii dell’Accademia Palermi
    231
    tana del buon gusto
    , vol. I, Palermo 1755 , in 4, fig. M. 32.
  74. 1358.SALANI Paolo, Orazione per la distribuzione de’ premi alle Belle Arti nell’Istituto di Bologna , l’anno 1734 , in 4.
  75. 1359.SALVIATI Leonardo, Il primo libro delle orazioni, nuovamente raccolte (ove ne sono alcune riguardanti oggetti delle Arti) , Firenze , pel Giunti , 1575 , in 4, pic. — Aggiuntovi le lettere e le rime di Vincenzo Martelli Gentiluomo Fiorentino , Firenze , Giunti , 1606 .
  76. 1360.SANI Paolo Antonio, Orazione per la prima solenne funzione del premio alle Belle Arti nell’Accademia Clementina di Bologna , l’anno 1727 , in 4.
  77. 1361.SCARSELLI Flaminio, Orazione per la distribuzione del premio alle Belle Arti nell’Accademia Clementina di Bologna , l’anno 1731 , in 8.
  78. 1362.SCELTA d’orazioni italiane, Venezia 1766 , in 8.
    Fra le quali trovatisi le tre di Francesco Maria Zanotti, una di Alessandro Fabri ed una di Giambattista Roberti in materia di pittura, scultura e architettura.
  79. 1363.STATUTI e metodo d’istruzione per l’Accademia delle Belle Arti di Firenze , Firenze 1813 , in 8, M. 45.
  80. 1364.TESTA D. Antonio ferrarese, Dell’educazione dell’artista . Discorso letto nell’Accademia di B. A. di Bologna l’anno 1810 , in 8.
  81. 1365.TOMINI Foresti Marco, patrizio bergamasco, Orazione in lode della pittura recitata in Bergamo l’anno 1782 .
    In Bergamo esiste una ben provveduta e ricca Accademia di Belle Arti di fondazione del Cardinale Carrara.
  82. 1366.TOSELLI Filippo Maria, Orazione per la distribuzione de’ premi di Belle Arti nell’Istituto di Bologna , 1766 , in 8.
  83. 1367.ZANOTTI Francesco Maria, Orazione in lode della pittura, della scultura e dell’architettura , recitata in Campidoglio i 25 Maggio 1760, con due altre orazioni d’incerti autori, in Bologna , per Lelio della Volpe , 1760 , in 8.
232

Feste ingressi, trionfi, spettacoli e funerali.

    mdxiv

  1. 1368.ROSMINI Carlo, Quattro opuscoli inediti del secolo XVI pubblicati in occasione degli Eccelsi Sponsali Trivulzio in Archinti , Milano 1819 , in 8.
    Questi sono l’entrata solenne in Parigi di Maria sorella del re d’Inghilterra quale sposa di Luigi XII incoronata al 4 Novembre 1514. Il Funerale di Luigi XII nel 1 Gen. 1515. L’entrata in Parigi di Francesco I a 15 Febbraro 1515. Una lettera scritta dal segretario dei quattro oratori della R Veneziana spediti a Milano per onorare in quell’anno il re di Francia.
    MDXXXV
  2. 1369.De FELICISSIMO Pauli III Pont. Max. adventu Perusiam Urbem ac praestitis civitatis officiis libellus ad Rev. Card. Grimanuin Umbri* Legatura di-gnissimum : in 4- 1535 . MDXLVII
  3. 1370.La POMPA FUNEBRE e le esequie del già Re Cristianissimo di Francia Francesco I , di questo nome, in Vinegia , per Paolo Gherardo , 1547 , in 8. Aggiuntavi: La entrata del Re Cristianissimo Enrico II nella città di Reims e la sua incoronazione , in Vinegia , per Paolo Gherardo : e in fine, in Vinegia per Cormin de Trino , 1547 , in 8.
    Sono due opuscoli per la piccolezza della loro forma così facili a smarrirsi che divennero rari, e sempre riscontrami in questi et altri simili preziose memorie storiche.
    MDXLIX
  4. 1371.La MAGNIFICA et triumphale entrata del Cristianissimo Re di Francia Henrico II in Lione colla sua Sereniss. Consorte Chaterina: li 22 Settembre1548 . Colta descrizione della Commedia recitata dalla Nazion Fiorentina a richiesta di S. Maestà, Lione , presso Rovillo , 1549 , in 4, fig.
    Vi sono 15 tavole intagliate in legno.
    233
    MDXLIX
  5. 1372.CORNELII C., Spectaculorum in susceptione Philippi Hisp. Prin. Divi Caroli V. Caes. f. an. 1549 , Antuerpiae , editorum apparatus: per Cornelium scrib. Grapheum eius urbis secretarium. Excuss. Ant. pro Petro Alosten typis Aegidii Disthemii, An. 1550 , Men. Jan. in fol.
    Questo è uno de’ più singolari libri di feste e spettacoli, con 29 tavole intagliate in legno elegantemente. Ma è tale la ricchezza di quelle rappresentazioni, archi e trionfi, che enumerati in fine del volume gli artefici di tutte le nazioni che vi contribuirono, si trovano 895 falegnami, 233 Pittori, 598 altri artefici, in tutto 1726 operai.
    MDLI
  6. 1373.VICO Enea, Esposizione sopra l’effigie et statue, motti, imprese e figure poste nell’arco fatto a Carlo V Re di Spagna e da S. M. ricevuto in intaglio di rame l’anno 1550 , Venezia 1551 , in 8, M. 97.MDLIX
  7. 1374.MORETTO da Lucca, La superba, ricca, pomposa, et magnifica creazione, che ha fatto l’Illustrissimo et Eccell. Duca di Ferrara . Festa descritta dal Moretto da Lucca alla Sig. D. Lucrezia Estense Medici Duchessa di Ferrara, Ferrara 1559 , in 8.
    Le descrizioni di questa festa sono un curioso misto di narrative e di poeti.
    MDLXV
  8. 1375.BALDINI Baccio, Discorso sopra la mascherata della genealogia degl’iddei de’ gentili mandata fuori dall’Eccell. e Illustrissimo Duca di Firenze, e di Siena il giorno 22 Febbraio 1565 , Firenze 1565 , presso i Giunti , in 8.
    Questa è una delle meglio estese, e ordinate descrizioni d! spettacoli ricchi e grandiosi: libro raro e prezioso dal Poggiali attribuito a Buccio Baldini sull’asserzione di Paolo Mini scrittore contemporaneo e degno di fede.
    MDXVI
  9. 1376.CAVALLERIE della città di Ferrara, che contengono il Castello di Gorgoferusa, il Monte di Feronia e il Tempio d’Amore . Fatti in Ferrara in occasione delle Nozze dei Duca Alfonso e della
    234
    Regina Barbara d’Austria nel Carnevale del 1561, Ferrara 1566 , in 4.
    L’edizione è in bellissimi caratteri e le descrizioni contengono belle poesie, che servirono alle cantate e spettacoli in quella occasione.
    MDLXVI
  10. 1377.Il TEMPIO D’AMORE , nel quale si contengono le cose d’armi fatte in Ferrara, nelle Nozze del Duca Alfonso e della Regina Barbara d’Austria, 1566 Ferrara , in 4.
    Opuscolo esteso con bei modi di dire e con bei tipi dall’autore dei precedenti.
    MDLXVI
  11. 1378.MELLINI Domenico, Descrizione dell’apparato della commedia ed intermedi d’essa , recitata in Firenze il giorno di S. Stefano l’anno 1563 per le Nozze di D. Francesco Medici e della Regina Giovanna d’Austria, Firenze , Giunti , 1566 , in 8. Aggiuntavi la descrizione dell’entrata della Regina Giovanna d’Austria e dell’apparato , scritta da Domenico Mellini, Firenze , Giunti , anno suddetto.
    È indicato in fine di questo prezioso libretto come D. Vincenzo Borghini inventò l’apparato e segue nominando tutti i chiarissimi uomini di lettere e d’arti che vi furono impiegati.
    MDLXVIII
  12. 1379.RAGIONAMENTO sopra le pompe della città di Bologna , nel quale si discorre sopra le feste, i banchetti, i corsi pubblici di detta città, Bologna 1568 , in 4.
    Questo riguarda alcune disposizioni suntuarie ed è ripieno di una quantità di curiose nozioni.
    MDLXVIII
  13. 1380.BERG Adamo, Nozze, feste e tornei in occasione del matrimonio del Principe Palatino colla Principessa Renata di Lottaringa nel1568 : in Monaco , per Adamo Berg , in Tedesco.
    Sonovi 15 grandi tavole in doppio foglio intagliate con qualche gusto segnate con cifra N. S. e colorate a mano, il che serve mirabilmente al costume ed al carattere di quei tem
    235
    pi. Questo è il più raro e più prezioso libro che conosciamo, specialmente in quel secolo, in materia di feste.
    MDLXVIII
  14. 1381.TROIANO Massimo, Discorsi dei trionfi, giostre, apparati e delle cose più notabili fatte nellenozze del Duca Guglielmo di Baviera nel 1568, i 22 Febbraio , compartiti in tre libri. Alla Serenissima Regina Christierna Danismarchi: di Massimo Trojano da Napoli, musico dell’Illustriss. et Eccellen. Sig. Duca di Baviera: in Monaco , appresso Adamo Montano , 1568 .
    Questo è uno dei più strani, minuziosi e curiosi libri in cui stanno indicati persino gl’ingredienti dei piatti di cucina che furono serviti alle mense e leggesi in fine la data cosi scritta : In Monaco Città di Germania 1568.
    MDLXXI
  15. 1382.TASSOLO Domenico, Trionfi, feste e livree , fatte dai conservatori e popolo romano e da tutte le arti di Roma nell’entrata del Sig. Marc’Antonio Colonna, Venezia 1671 , in 6.
    Non sono che otto pagine contenenti una lettera elegantissima scritta da Roma al molto Magnifico Messer Annibale da Domenico Tassolo e Baldassare Mariotti.
    MDLXXIV
  16. 1383.BARGA Pietro Angelio (da), Orazione fatta nell’esequie del Serenissimo Cosimo de’ Medici Gran. Duca di Toscana , recitata nel Duomo di Pisa, 1574 , Fior. , Giunti , anno stesso, in 4,
    col ritratto di Cosimo in legno.
    MDLXXIV.
  17. 1384.DESCRIZIONE della pompa funerale fatta nelle esequie del Sereniss. Sig. Cosimo de’ Medici Gran Duca di Toscana nell’alma città di Fiorenza il giorno 18 Maggio dell’anno1574 , in 4, fig., presso i Giunti .
    Non v’ è altra stampa fuori che il legno del frontespizio, a tergo di cui è un bel ritrattino di Cosimo: ma l’opuscolo è disteso con grande eleganza di tipi e di stile.
    MDLXXIV
  18. 1385.ENTRATA del Cristianissimo Re Henrico III di Francia e di Polonia nella città di Mantova con i son
    236
    tuosissimi apparati, trionfi e feste ec.
    , Venezia 1574 presso Francesco Petriani , in 4.
    Con 3 foglietti di stampe.
    MDLXXIV
  19. 1386.PORCACCHI Tommaso, Le azzioni d’Arrigo terzo re di Francia et quarto in Polonia descritte in dialogo , Vinetia , presso Giorgio Angelica , 1514 , in 4.
    L’autore fu Tommaso Porcacchi e gli interlocutori Ottaviano Mannini e Giovanni Gherardo da Udine. Questo libretto si accompagna colle feste e spettacoli pubblicati in quest’anno pel medesimo re in Venezia.
    MDLXXVIII
  20. 1387.TORNEO fatto sotto il Castello d’Argio dai Signori Cavalieri Bolognesi il dì 9 febbraio , 1578 , Bologna , per Girolamo Rossi , 1678 , in 8. MDLXXIX
  21. 1388.GUALTEROTTI Raf., Feste nelle nozze del Serenissimo Francesco Medici G. Duca di Toscana e della Sereniss. sua consorte la Sig. Bianca Cappello , composte da M. Raffaello Gualterotti nuovamente ristampate, Firenze , Giunti , 1579 , in 4.
    Vi sono sedici tavole intagliate all’acqua forte e tirate in color vario, nella prima delle quali sta scritto: l’invenzione e disegni di queste ec. sono del sig. Raffaello Gualterotti,. ... Accursio Baldi e Bastiano Marsili.
    MDLXXXII
  22. 1389.La JOYEUSE et magnifique entrée de Monsigneur François fils de France et frère unique du roi ec. en la très renommée Ville d’Auvers , par Chris. Plantin , F. 1582 .
    Vi sono ai belle tavole intagliate, compreso il frontespizio.
    MDLXXXIV
  23. 1390.DOMENICHI G. B., Esequie celebrate per la f. memoria di Papa Sisto IV ordinate e descritte dal Rev. D. Gio. B. Domenichi di Ferrara Abbate dei Canonici di S. Salvadore : in Pesaro 1584 , in 4.
    Stampato in belissimi caratteri.
    MDLXXXIV
  24. 1391.DESCRIZIONE delle pompe e delle feste fatte nella venuta alla città di Firenze del Sereniss. D. Vincenzo Gonzaga Principe di Mantova per la Sere
    237
    niss. Donna Eleonora de’ Medici Princ. di Toscana sua consorte
    , Firenze , per Bartolomeo Sermartelli , 1584 , in 4. MDLXXX
  25. 1392.VANNOCCI Oreste, Apparato, e barriera del tempio di Atnor Feretrio fatta dal Sereniss. Principe di Mantova , l’an. 1585 , Mantova , per Francesco Osanna , in 8.
    La descrizione è di Oreste Vannocci Biringucci senese prefetto delle fabbriche del Ser. sig. Duca di Mantova. Questo e molti altri simili opuscoli sono scritti sullo stile della cavalleria di quei tempi.
    MDLXXXV
  26. 1393.DESCRIZIONE della festa fatta in Bologna nelle nozze del Sig. Piriteo Malvezzi colla Sig. D. Beatrice Orsina , li 1 8. novembre 1584, Bologna 1585 , in 8, per Alessandro Benaci . MDLXXXV
  27. 1394.De’ Rossi Bastiano, Descrizione del magnificentissimo apparato e de’ maravigliosi intermedii fatti per la commedia rappresentata in Firenze nelle nozze del Sig. D. Cesare d’ Este e la Sig. Donna Virginia Medici , Firenze , 1585 , in 4.
    L’esposizione e di Bastiano de’ Rossi diretta ad Alfonso di Este.
    MDLXXXTI
  28. 1395.GUALTIERI Guido, Relazioni della venuta degli ambasciatori giapponesi a Roma sino alla partita di Lisbona colle accoglienze fatte loro da tutti i principi cristiani per dove sono passati , Roma 1586 , in 8, ec., per Francesco Zanetti , raccolte da Guido Gualtieri.
    Libretto contenente curiose notizie per ceremonie e costumanze.
    MDLXXXIX
  29. 1396.De Rossi Bast., Descrizione dell’apparato e degli intermedi fatti per la commedia rappresentata in Firenze nelle Nozze di Ferdinando Medici e Madama Cristina di Lorena, Gran Duchi di Toscana , Firenze , per Antonio Padovani , 1589 , in 4, ec.
    Bastiano de’ Rossi ne dedicò la descrizione ad Alfonso II di
    238
    Este. Bernardo Buontalenti diresse l’apparato e uomini sommi in lettere e in arti vi concorsero. Il libretto è stampato con grande eleganza.
    MDLXXXIX
  30. 1397.GUALTEROTTI Raffaelle, Descrizione del regale apparato fatto in Firenze per le nozze del Gran Duca di Toscana e di Madama Cristina di Lorena sua moglie , nella quale si descrivonoistorie antiche e moderne, molto curiose da intendere, Mantova , per Francesco Osanna , 1589 , in 8. Aggiuntovi: La Descrizione dell’apparato e degli intermedi tatti per la commedia rappresentata in Firenze in tale occasione, estesa da Bastiano dei Rossi , Mantova 1589 . MDXCI
  31. 1398.CATARI Baldo, Pompa funerale fatta dal Cardinal Montalto nella trasportazione dell’ossa di Sisto V , Roma 1591 , in 4, fig.
    Baldo Catani scrisse le narrazioni e le 14 tavole vennero intagliate da Francesco Villamena sui disegni di Prospero Bresciano, di Ventura Salimbeni ed altri artisti. Libro di buona esecuzione.
    MDXCI
  32. 1399.FONTANA Publio, Il sontuoso apparato fatto dalla magnifica città di Brescia nel felice ritorno del Cardinale Morosini , con la sposizione dei sensi simbolici ivi contenuti, Brescia , presso Vincenzo Sabio , 1591 , in fog. fig.
    Monsig. Publio Fontana estese il testo: Giulio Todeschini architetto e Tommaso Buona pittore furono gli inventori degli apparati ed archi in 12 tavole rappresentati, non compresa quella del frontespizio.
    MDXCIV
  33. 1400.DESCRIPTIO et explicatio pegmatum, arcuum et spectaculorum qua Bruxellae prid. Kal. Feb. 1593 exhibita fuere sub ingressum Seren. Prin. Ernesti Archid. Austriae, pro Phil. II. Hispaniarum Monarcha Belgicae ditionis gubernatore , Brux. 1594 , in fol. fig.
    Con 22 tavole in rame.
    MDXCV
  34. 1401.BOCCHI Jo., Descriptio publica gratulationis spe
    239
    ctaculorum et ludorum in adventu Serenissimi Principis Ernesti Archid. Austriae etc.
    Omnia a Jo. Bocchio S. P. A. A. a secretis conscripta, Ant. Plantin 1595 , in fog. fig.
    Splendidissima edizione con trentadue tavole di ricco lavoro non compresa quella del frontespizio, fatte da Pietro Vander Borcht. Esemplare del Tuano.
    MDXCVIII
  35. 1402.DESCRIZIONE degli apparati fatti in Bologna parla venuta di N. S. Papa Clemente VIII con i disegni degli archi, statue e pitture , dedicata agli illustrissimi Signori del Reggimento di Bologna , da Vittorio Benacci Stampatore Camerale , 1598.
    Sonovi 9 stampe pittoresche all’acqua forte, oltre lo stemma nel frontespizio, molto pregiate, che rendono l’opuscolo prezioso, per essere della mano maestra di Guido Reni. Due esemplari; all’uno de’ quali è aggiunto l’altro opuscolo felicissima entrata di N. S. Papa Clemente VIII nell’inclita città di Ferrara con gli apparati pubblici. In Ferrara, e ristampata in Torino presso Giov. Mich. Cavalieri 1598. Si trova più difficilmente questo secondo, che il primo.
    MDXCVIII
  36. 1403.LA FELICISSIMA ENTRATA della Sereniss. Regina di Spagna Donna Margarita d’Austria nella città di Ferrara nel 1598 avuta dal Cav. Reale , in Ferrara e in Bologna 1698 , in 4.
    Sono due foglietti di stampa.
    MDXCVIII
  37. 1404.PANSA Mutio, Esequie del Cattolico Filippo II re di Spagna celebrate in Chieti : ordinate e descritte dal D. Mutio Pansa, nel 1598 . Aggiuntovi: l’Orazione dello stesso in morte di questore, e varie altre prose e poesie , Chieti 1599 , in 4 pic. figurato. MDC
  38. 1405.LABYRINTHE royal de l’Hercule Gaulois triomphant , Avignon , chez Jacques Bramereau , 1600 , in fol. fig.
    Questo libro contiene le pompe e trionfi relativi al re Enrico IV. di Francia per l’ingresso trionfante della regina in Avignone nel 19 Novembre del 1600 con 12 tavole incise accuratamente.
    240
  39. 1406.BUONARROTI Michel Angelo, Descrizione delle felicissime nozze di Madama Maria Medici Regina di Francia e di Navarra , Firenze 1600 , in 8. MDC
  40. 1407.ZOPPIO Melchiorre, La montagna Circea . Torneamento nel passaggio della Duchessa Margherita Aldobrandini sposa del Sereniss. Ramicelo Farnese Duca di Parma, Bologna 1600 , in 8.
    La prosa e i versi nel fine sono di Melchiorre Zoppio.
    MDCII
  41. 1408.BOCCHIUS Jo., Pompae triumphalis et spectaculorum in adventu et inauguratone Serenissimorum Prin. Alberti et Isabellae Austrae Archiducum etc. , Ant. ex off. Plantin , 1602 , in fol. fig.