The Digital Cicognara Library

11

Della Pittura Trattati

  1. 66. ALBERTI Leon Battista, La pittura tradotta per mess. Lodovico Domenichi. Libri tre, Venezia, Giolito, 1547, in 8.
  2. 67. ALBERTI Leon Battista, Altro esemplare della stessa con note marginali manoscritte.
    In queste note manoscritte rendesi ragione di qualche opera di pennello esistite in Firenze di mano di L. B. Alberti. La stampa di questo opuscoletto da Lodovico Domenichi fu intitolata a Francesco Salviati. Vedi anche Vinci Leonardo.
  3. 68. ALBERTI Leon Battista, Della pittura e della statua colla vita di Leon B. Alberti scritta dal Tiraboschi ed altri, Milano 1804, in 4.
    Questa edizione fa parte della collezione de’ Classici italiani.
  4. 69. ALBERTI Romano della Città di Borgo S. Sepolcro, Trattato della nobiltà della pittura composto ad instanza dell’Accademia di S. Luca, Roma 1585, per Francesco Zanetti, in 4.
    Edizione elegante di un eruditissimo opuscolo.
  5. 70. ALGAROTTI Francesco, Saggio sopra la pittura: aggiuntovi il saggio sopra la musica ed il saggio sopra l’Accademia di Francia, che è in Roma, Livorno 1763, in 12.
    Questo scrittore pieno di criterio e di gusto lasciò conoscere in tutte le sue opere molto amore ed intelligenza in ogni oggetto di nelle arti.
  6. 71. ANTOLOGIA dell’Arte Pittorica, contenente un saggio sulla composizione della pittura: il trattato della bellezza e del gusto, di Raffaello Mengs. Una lettera del medesimo sul merito dei quadri del real palazzo di Madrid; alcune regole della pittura di Lomazzo. L’arte del dipingere a fresco di Andrea Pozzo; e le lezioni pratiche sul colorito di Mengs, Augusta 1784, in 4. fig. 12
  7. 72. ANTON CHI CHIAMA, Bidello dell’Accademia Veneziana, Quattro Discorsi, che possono servir di risposta a quanto scrisse, scrive, e scriverà in biasimo della Scuola Veneta e degli artisti, il Cavaliere Giosuè Reynolds presidente dell’Accademia di Londra, Venezia 1783, in 8.
    L’anonimo è l’abate Antonio Martinelli, che risponde con gran risentimento a molti passi e rimprovera molte preterizioni nei ragionamenti di Reynolds ec
  8. 73. ARMAND M., Reflexions sur l’art de la peinture considerée comme peinture héroique, Paris 1818, in 12.
    L’opera è divisa in due parti, la prima consecrata alle teorie dell’arte, le seconda distribuisce in sei anni gli studi convenienti all’artista per diventare pittore d’istoria.
  9. 74. ARMENINI Giovan Battista da Faenza, Dei veri precetti della pittura libri tre, Ravenna 1587, in 4 pic. Prima edizione, esemplare in mar. dorato.
  10. 75. ARMENINI Giovan Battista da Faenza, La stessa ristampata in Venezia 1678, in 4 pic.
    Francesco Tebaldini stampatore della prima edizione, divenuta rara, dedicò il libro al Duca di Mantova; Francesco Salerni editore della ristampa la intitolò al sig. Gottardo Romani pittor celebre. Questo è uno de’ buoni trattati dell’arte ove scegliendo il grano dalla zizania trovansi eccellenti indicazioni, tanto nelle teorie, che nelle pratiche. Vedasi il giudizio di quest’opera, Bossi, Cenacolo di Leonardo.
  11. 76. L’ART nouveau de la peinture en fromage, ou en raméquin, inventée pour suivre le louable projet de trouver graduellement les façons de peindre inferieures à celles qui existent, à Marolles 1755.
    Questa brochure apparve per satirizzare il nuovo modo di dipingere in cera e per divertire gl’increduli. L’opuscolo di 20 pagine è seguito dall’altro intitolato l’Histoire et le secret de la peinture en cire ove pretendesi che M. Bachelier nel 1749 sia stato il primo a dipingere colla cera un quadro rappresentabile Zefiro e Flora, 5 anni prima della Minerva del C. di Caylus.
  12. 77. BARDON Dandré, Traité de peinture suivi d’un essais sur la sculture, et un catalogue des artistes les plus fameux de l’Ecole Française, 2 vol. in 8, leg. in un solo, Paris 1765.
  13. 78. BARDON Dandré, Histoire universelle traitée rélativement aux arts de peindre et de sculpter; ou tableau de l’ histoi 13 re enrichi de connaissances etc., Paris 1769, 3, vol. 12.
    Le opere di questo autore hanno per iscopo il comodo insegnamento agli artisti e passano fra le migliori.
  14. 79. BELTRAMINI Matteo Marco, Della mestica e della pittura discorsi due, Imola 1796, in 8, M. 99.
    Discorsi di materie pratiche, nei quali specialmente sono da apprezzarsi le sue osservazioni sulla mestica, che cominciano a mettersi in uso con successo.
  15. 80. BERTHOLLET, Elémens de l’art de la teintùre, Paris 1804, chez Didot, 2 vol. in 8 fig.
    Molti apparati e nozioni delle ultime scoperte in chimica per i principii coloranti sono utili anche alle pratiche dell’arte del pennello.
  16. 81. DE BEUNIE T. B., Memoire sur la teinture en noir: traduite du flamand, Rotterdam 1777, in 8, M. 63.
    Memoria premiata che estendesi chiaramente a tutte le indicazioni della pratica.
  17. 82. BIONDO Michelangelo, Della nobilissima pittura e sua arte ec., 1549 Venezia, in 8.
  18. 83 BIONDO Michelangelo, Lo stesso, esemplare in carta turchina.
    Questo autore dedicò l’opera sia a tutti i pittori dell’Europa. Se la stravaganza di qualche opinione può costituire il merito di un trattato, può questo concorrere fra quelli che aspirano ad un primato; finisce col datare la sua opera.
    Dalla casuppola del Biondo nel tempo della rinovazione dei suoi martiri. Il Biondo quantunque nato 22 anni prima che morisse Leonardo, attribuisce al Mantegna il Cenacolo di Milano e tutta l’opera è piena di simili inesattezze e falsità. Questo è uno dei casi in cui è utile che i più rari libri siano appunto i più cattivi.
  19. 84. BISAGNO D. Francesco, Trattato della pittura fondato nell’autorità di molti eccellenti in questa professione, Venezia 1642, in 8.
    Meschino ed inutile libro per l’arte e per la storia. I due trattatelli del Biondo e del Bisagno non sono divenuti; rari per la loro preziosità, ma unicamente perché essendo opere di poco merito, non ottennero l’onore di una seconda edizione.
  20. 85. BOERNEI (Gio. Theoph ), Super privilegiis pictorum liber singularis, Lipsiae 1751, in 8, M. 70.
    Questo è un eruditissimo libro, e ben fatto, in cui percorrendo la greca e la romana antichità, sono addotte le 14 prove di fatto intorno alla venerazione di cui erano onorate le arti per la providenza delle leggi, e i decreti de’ re.
  21. 86. BONI cavalier Onofrio, Riflessioni sopra Michelangelo Buonarroti in risposta a quanto ne scrisse Rolando Freart sig. de Chambray nell’opera Idée de la perfection de la peinture, Firenze, 1809, in 8, M. 88.
    In quest’operetta il Buonarroti fu vendicato con trionfo.
  22. 87. BONNANI, Traité des vernis, ou l’on donne la manière d’en composer un qui resemble parfaitement à celui de la chine; et plusieurs autres, Paris 1723, in 12.
  23. 88. BORROMEI Federici, De pictura sacra libri duo: fig. in 8. Accedit eiusdem museum: sine loco et anno.
    Questo è un aureo libretto scritto secondo i principi di un ecclesiastico, come lo fu questo porporato protettore, delle arti, studiosissimo delle buone discipline, fondatore d’accademie, raccoglitore di preziosità, come qui vedesi, ove raguaglia intorno gli statuti della sua accademia, e intorno le opere raccolte nel suo prezioso museo.
  24. 89. DU BOS, Ref1exions critiques sur la poesie et sur la peinture, Paris 1770, in 12, vol. 3.
    Questa è una delle migliori opere di questo genere estesa con buona critica ed utile per la gioventù.
  25. 90. BOSSE Abram, Sentiment sur la distinction des diverses manières de peinture, dessein et gravure et des originaux d’avec leurs copies, Paris 1649, in 12. fig.
  26. 91. BOSSE Abram, Le peintre converti aux précises et universelles regles de son art, avec un raisonnement abregé au sujet des tableaux, etc., Paris 1667, in 8.
  27. 92. BOWYER, Origin of printing in two essays, 1786, in 8.
    Non era qui il luogo di inserire quellre due belle dissertazioni eruditissime pubblicate da questo editore, l’una di Middleton, l’altra di Meennan. Ma non le abbiamo traslocate per cagione del seguito dei numeri.
  28. 93. BRUNNQUELLI (Gio. Salomon), Dissertatio inauguralis iuridica ne pictura famosa, Jenae 1734, in 4, fig. Accedit eiusdem de pictura honesta ae utili, M.45.
    Questa è una dissertazione giuridica intorno le pitture calunniose preceduta da una stampa singolare con allusioni le più strane e bizzarre, ec.
    15
  29. 94. BULENGERI Caes., De pictura, plastice, statuaria, lib. duo, Lugduni 1627, in 12; aggiunto: De Ludis privatis ac domesticis veterum lib. unicus De Conviviis, lib. IV, eodem loco et anno.
    Della pittura è trattato secondo gli antichi e nulla si dice intorno gli artisti moderni. Relativi all’encausto sonovi alcuni capitoli interessanti scritti in un’epoca molto anteriore a quelle de’ moderni scrittori.
  30. 95. BURTIN FRANÇOIS Xavier, Traité théorique et pratique des connoissançes, qui sont necessaires à tout amateur des tableaux et à tous ceux qui veulent apprendre à apréciér et conserver les productions de peinture, Bruxelles 1808, 2 vol. in 8.
    L’autore passa in rivista tutti gli oggetti, e le teorie, e le pratiche dell’arte in una maniera assai dittatoria, e specialmente si estende sul restauro delle pitture. In occasione della vendita del suo gabinetto, ma dopo la sua morte, si è riconosciuta l’immensità de’ suoi sbagli.
  31. 96. DE BUTRON Don Ivan, Discursos apologetieos en que se defiende la ingenuidad del arte de la pintura, Madrid 1626, in 4 pic.
    Fra i libri d’arte spagnoli non è comune.
  32. 97. CANEPARII Petri Marire, De atramentis cuiuscumque generis, Roterdami 1718, in 4.
    In quest’opera di 500 pagine la materia è pienamente e dottamente esaurita.
  33. 98. CARDUCHO Vincencio, Dialogo della pintura, su defensa, origen, essencia, etc., Madrid 1634, in 4, fig.
    Ad ognuno degli otto libri che compongono quest’opera è una tavola allegorica intagliata pittorescamente oltre il frontespizio figurato.
    Le notizie sparse in quest’opera sono preziose specialmente intorno i palazzi di Spagna, e servirono di scorta a posteriori trattati spagnuoli. Si parla ivi di alcuni discorsi inediti mirabilissimi di Michelangelo che ora o sono perduti, o giacciono sconosciuti non senza gran danno e desiderio dell’arte. Il Carducho è un fiorentino d’origine (Carducci) stabilitosi da giovine alla corte di Spagna.
    CARICATURE, Vedi Hollar, Mariette, Gerli, Grose.
  34. 99. CASANOVA G., Discorso sopra gli antichi e varii monumenti loro per uso degli alunni dell’Elettoral 16 Accademia delle belle arti di Dresda, Lipsia 1770, in 4.
    Le nozioni di questo artista sono dettate con poca critica.
  35. 100. CASTEL, L’opitque es couleurs fondée sur les simples obervations pour la pratique de la peinture et des autres arts coloristes, Paris 1740, in 12, fig.
    Riduconsi in quest’opera le grandi teorie all’atto pratico delle arti, ma in una maniera troppo complicata ed inutile per gli artisti.
  36. 101. CAYLUS M. le Comte, et M. Majault, Memoires sur le peinture à l’encaustique et sur la peinture à la cire, Geneve 1780, in 8 fig.
    Con frontispizio figurato allusivo all’argomento e due tavole in fine degli utensili necessari a questo genere di pittura.
    Il giorno 12 Novembre 1754 in una pubblica assemblea l’autore espose il metodo della pittura all’encausto all’accademia delle iscrizioni e belle lettere per la prima volta, producendo una testa di Minerva da lui dipinta: infatti la prima edizione di quest’opera fu nel 1755 stampata a Ginevra, di cui questa è una ristampa.
    Vedi la Peinture Poeme.
  37. 102. CHIOCCHI G. M., La pittura in Parnaso, Firenze 1725, nella stamperia di Michele Nestenus, in 4.
  38. 103. CHIOCCHI G. M., Altro esemplare intonso con postille critiche di mano di Anton Maria Biscioni, famoso per le molte opere pubblicate, più d’altri che sue.
    La postilla a carte 97 lo conferma pienamente. Oltre a queste asprissime postille ne sono alcune altre di pugno dell’Ab. Carlo Binconi, autore della Guida di Milano, unitamente a un foglietto mss. inserto alla pagina 138. L’autore di quest’opera fu molto malconcio sui margini di questo nostro esemplare, e con molta ragione.
  39. 104. Comanini D. Gregorio, Il Figino, ovvero del fine della pittura, dialogo, Mantova 1591, per Francesco Osanna, in 4.
    L’edizione è stampata con bellissimi caratteri. Gl’interlocutori sono D. Ascanio Martinengo, Stefano Guazzo e Gio. Ambrogio Figino e s’aggira il dialogo sul tema se il fine della pittura sia l’utile, ovvero il diletto, e tratta dell’uso di quella nel Cristianesimo; opera prolissa, ma non povera di buone erudizioni e utili notizie. Il Martinengo fu fondatore dell’accademia degli Animosi in Padova e gran mecenate. Il Guazzo fondatore dell’accademia degl’illustrati in Casale di Monferrato, il Figino eccellente artista scolare di Leonardo i cui disegni sono preziosissimi, e ricercatissimi.
    17
  40. 105. COYPEL Charles, Discours sur la peinture prononcé dans les conferences de l’Accadémie Royale, sur la necessité de recevoir des avis, Paris 1732, in 4. Aggiuntovi: costituzioni della R.Accademia di Pittura, scultura, architettura, istituita in Parma 1760.
  41. 106. DECHAZELLE P. I., De l’influence de la peinture sur les arts d’industrie commerciale, Paris 1804, in 8, M. 97.
    Questo discorso premiato d’ approvazione dall’istituto percorre con giustezza e rapidità ogni ramo d’arte e manifattura rigenerato e da migliorarsi coll’influenza dell’arte del disegno.
  42. 107. DELAVAL Odoardo Hussey, Ricerche sperimentali sopra le cause de’ cambiamenti de’ colori ne’ corpi opachi e colorati, Bologna 1779, in 4.
  43. 108. DELORMOIS Dessinateur du Roi, L’art de faire les indiennes et de composer les plus belles coulers, Paris 1780, in 8.
    Trattasi anche dei colori per le miniature, per acquerellare i disegni, piani, carte, ec. e molto altre cose.
  44. 109. DIDEROT, Essais sur la peinture, à Paris, chez Fr. Buisson, l’an IV de la Republique in 8. Oltre a questa prima Opera di 110 pagine, contiene il volume anche: Observations sur le Salon de peinture de 1765 par le meme Auteur.
    La filosofia, lo spirito e l’ingegno dell’autore risaltano ad ogni linea della prima e della seconda opera estese per 300 pagine e quantunque l’artista non v’incontri il linguaggio il più tecnico, ritrova un largo compenso pel pascolo che le idee dell’autore, colla magia dello stile, danno sempre all’immaginazione di chi legge.
  45. 110. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo della pittura, intitolato l’Aretino: ove si ragiona della dignità della pittura ec., Venezia, presso il Giolito, 1557, in 8.
    Esemplare, che dalla biblioteca di Felibien passò a quella di Mariette e di d’Agincourt, con illustrazioni manoscritte in principio, e note marginali.
  46. 111. DOLCE Messer Lodovico, Lo stesso, esemplare nitido, della medesima edizione.
  47. 112. DOLCE Messer Lodovico, Dialogho della pittura, intitolato: L’Aretino. 18 Firenze 1735, in 8. Italiano e francese, per Michele Nestenus e Francesco Moucke.
    Una lunga prefazione di 78 pagine dell’editore intende alla confutazione dei 3 volumi veramente zeppi di errori sulle pitture di Roma stampati in Amsterdam da Hermano Wytwer nel 1728.
  48. 113. DOLCE Messer Lodovico, Dialogo nel quale si ragiona delle qualità, diversità e proprietà dei colori, Venetia, presso Marco Sessa, 1565, in 8.
    Quest’opera, cui tratta dell’applicazione dei colori più nel senso dell’allegorie, che dell’arte della pittura, era più propria degli studi e delle cognizioni di questo autore, il quale opportunamente intitolò il dialogo precedente, l’Aretino perché appunto esteso dalla letteratura di quel letterato, che molto intendevasi di opere di pennello.
  49. 114. DONI Anton-Francesco, Disegno partito in più ragionamenti, le quali si tratta della pittura e scultura, de’ colori, de’ getti, de’ modelli ec. In Venezia, presso Gabriel Giolito, 1549, in 8.
    In fine di questo trattato sono molte lettere dello stesso a diversi gentiluomini e scultori e pittori ec. Bellissimo esemplare.
  50. 115. DONI Anton-Francesco, I Marmi, Venezia, per Francesco Marcolini, 1552, in 4, fig.; aggiuntevi le pitture divise in due trattati, Padova, presso Grazioso Perchacino, 1564.
    Esemplare distinto, che apparteneva alta biblioteca del Tiziano, l’ opera dei Marmi è divisa in 4 parti: e in questa prima edizione sono da tenersi in gran pregio le tavole in legno graziosissime, che numerose sono frapposte al testo, e vennero intagliate da mano molto maestra.
    In quest’opera trattasi di cose piacevoli e istruttive, piuttosto che d’arti esclusivamente; e in quella delle pitture si discorre molto più su immagini allegoriche, che su d’opere reali eseguite.
  51. 116. DONI Anton-Francesco, Le pitture. Trattato I consecrato agl’illustrissimi sigg. Accademici Eterei, Padova 1564, presso Grazioso Perchacino, in 4 p.
    Questa è la stessa edizione che trovasi unita ai Marmi stampati nel 1552 in Venezia dal Marcolini: e non avvi altra diversità che il frontespizio mutato e che questo esemplare finisce col primo trattato.
  52. 117. DUPUY du Grez Bernard, Traité sur la peinture pour en apprendre la théorie et se perfectionner 19 dans la pratique, Paris 1700, in 4 fig., imprimé à Toulouse.
    Sono quattro grandi dissertazioni o parti, in cui l’opera è divisa e s’aggirano sul disegno, il colorito, la composizione e l’ottica, precedute da quattro tavole intagliate all’acqua forte con molto brio da A. Rivals, oltre le figure geometriche che trovansi al fine del volume relative al trattato dell’ottica. Questo incisore delle quattro tavole allegoriche era un giovine di Tolosa, allora studente della pittura in Roma.
  53. 118. DURAND David, Histoire de la peinture ancienne extraite de l’histoire de la peinture de Pline, livre 35 avec le texte latin etc., Londres 1725, in fol. fig.
    Oltre il frontespizio di Picart istoriato, e una vignetta in principio, trovasi la stampa del quadro d’Alessandro ripreso da Apelle a car. 265 eseguita sul disegno di Cheron. L’opera gode di somma opinione meritamente.
  54. 119. DURAND David, Histoire naturelle de l’or et de l’argent extrait de Pline le naturaliste, livre 33, avec le texte latin corrigé sur le manuscrit de Vossius et sur la premiere édition: avec un poeme sur la chûte de l’homme et sur les ravages de l’or et de l’argent, Londres 1729, in fol.
    Il solo frontespizio è figurato e veggonsi in alto i ritratti somigliantissimi del re e della regina cui l’opera è intitolata, e in un angolo della stampa un piccolo disegno d’Holbein che stava nelle stanze reali, il quale figura la morte, e l’avaro, intagliato da Gorge Verte: opera che non gode minor estimazione della prima.
  55. 120. DUTENS M. I., Princeps abrégés de peinture suivis d’un discours sur l’architecture et la sculpture, à Tours 1803, in 8 fig., M. 97
    Operetta dettata con qualche accorgimento, ove sono belle teorie per l’armonia dei colori, dedotte dalle corde armoniche de’ suoni; ma che vedesi però nel totale essere scritta da chi manca delle pratiche nell’arte; con una tavola dimostrativa.
  56. 121. EQUICOLA Mario, Instituzioni al comporre in ogni sorte di rima della lingua volgare, con uno eruditissimo discorso della pittura e con molte secrete allegorie circa le muse e la poesia, in Milano 1541, in 4, senza nome di stampatore.
    Fa questo grazioso libretto ristampato in Venezia nel 1555; ma fu ommessa allora un’interessantissima dedica ad Uberto 20 Strozzi, piena di notizie intorno a Letterati di quel tempo e a diversi improvvisatori, la quale trovandosi in questa, piuttosto rara edizione, la rende ancora più pregiata.
  57. 122. ÉSCOLE de la mignature, dans la quelle ou peut aisement apprendre a peindre sans maître, avec le secret de faire le plus beau couleur d’or et l’or en coquille, Lion 1679, in 12, seconda edizione.
  58. 123. ESSAI sur la peinture en mosaique. Par M. avec une dissertation sur la pierre speculaire des anciens, Paris 1768, in 8.
  59. 124. FEDELE da S. Biagio Pittore Capuccino, Dialoghi famigliari sopra la pittura difesa ed esaltata, Palermo 1788, in 4.
    In questi noiosissimi dialoghi pieni di complimenti, si trovano coll’esercizio dalla pazienza molte notizie delle opere e degli artisti siciliani, del quali abbiamo pochi scrittori.
  60. 125. FICHNERI J. Geor., De eo quod justum est circa picturan, disputatio juridica, Aldtorf. 1716, in 4, M. 45.
  61. 126. FRANCHI Antonio, La teorica della pittura, ovvero trattato delle materie più necessarie per apprendere con fondamento quest’arte, Lucca, 1739, in 8.
    Opera superficiale.
  62. 127. FRÉART Roland Sieur de Cambray, Idée de la perfection de la peinture demontrée par les principes de l’art et par les exemple, Au Mans 1662, in 8.
    Edizione prima originale resa assai rara; esemplare magnifico in vit. dor. Ecco come il Bossi a pag. 251 del cenacolo di Leonardo giudica questo autore. Certamente se il Fréart avesse voluto giudicare degli artefici della sua nazione coi modi impiegati a giudicare il Buonarroti, credo avrebbe trovato il vocabolario sterile di termini ingiuriosi, e villani.
  63. 128. FRÉART Roland Sieur de Cambray, Idea della perfezione della pittura, tradotta dal francese da Antonio Maria Salvini, pubblicata per la prima volta dal canonico Moreni, con una dissertazione apologetica in fine di Michelangelo Buonarroti, scritta dal Signor Onofrio Boni, Firenze 1809, in 8.
    Questa versione e quest’apologia vennero fatte da questi ottimi toscani affine di vendicare il divino Michelangelo dal 21 le ingiuriose sentenze, con cui viene attaccato nell’opera di Fréart, il quale autore era però assai conosciuto e lodato per il suo bellissimo Parallele de l’architecture antique et de la moderne, e per la magnifica edizione del Trattato di Leonardo.
  64. 129. FUESLI Enrico, Discorsi tre sulla pittura recitati nella R. Accademia di Londra, traduzione dall’inglese, Roma 1804, in 4.
    Il traduttore, che intitola il libro a Mons. Sanseverino, è il Sig. Luigi Especo.
  65. 130. FURIETTI Josephi Alexandri, De musivis, Romae 1752, in 4, fig.
    Con sei grandi tav. in rame, esempl. in carta gr.
  66. 131. GAGLIANI Vincenzo, Argomenti di storia siciliana divisati in pittura, Palermo 1813, in 8, M. 66.
    Questa breve memoria indirizzata al celebre poeta Ab. Meli è relativa ad opere che vennero di già eseguite e serve piuttosto per interpretare il complicato modo con cui furono simboleggiate, M. 66.
  67. 132. GAUTIER, L’arte di acquarellare, con annotazioni e supplementi, traduzione dal francese, Lucca 1760, in 8.
    Operetta scritta con molto giudizio eccellente per le pratiche che insegna.
  68. 133. GEORGII Joannis, Disputatio iuridica de eo quod iustum est circa picturam, Aldorf. 1716, in 4, M. 15.
    Questa è una dissertazione in materia legale, che riguarda i diritti degli offesi da pitture ingiuriose.
  69. 134. GILIO Giovanni Andrea da Fabriano, Due Dialoghi, nel primo de’ quali si ragiona delle parti morali e civili de’ letterati e cortigiani e dell’utile che i principi cavano da’ letterati; nel secondo si tratta degli errori de’ pittori circa le storie, in Camerino, presso Antonio Gioioso, 1564, in 4.
    In questo libro è riunito un magazzino d’erudizioni con poco ordine per mettere in evidenza l’autore, senza che le arti ne abbiano tratto profitto. L’edizione è accurata.
  70. 135. GIOVIO, Discorso sulla pittura, Londra 1776, in 8.
    Questo colto signore era dotato del giusto senso delle arti e lo esprimeva in ogni opera sua.
  71. 136 GOERÉE, Versione del trattato di Leonardo, e di 22altre opere sull’anatomia e sulle proporzioni, in olandese, Amsterdam 1682, in 8, fig.
    Questo autore ha fatto intagliare le medesime tavole che trovansi nell’opera di Leonardo stampata a Parigi, e tradurre in piccolo alcune delle tavole anatomiche della grand’edizione di Vesalio.
  72. 137. GRIMALDO Francisci Marire, De lumine, coloribus et iride, aliisque adnexis, libri duo, Bononiae 1665 in 4.
    Le nozioni fisiche espresse in quest’epoca rendono sterile agli usi dell’arte una tal opera.
  73. 138. GUEVARA D. Filippe, Commentarios de la pintura, con un discurso preliminar y algunas notas de D. Antonio Ponz, Madrid 1788, in 8.
    Questo libro tratta la materia in un modo suo proprio ed originale e non può dirsi imitazione di trattati preesistenti.
  74. 139. GUIDOTTI Alberto, Metollo facile per formare qualunque siasi sorte di vernice della China e del Giappone, praticato in Francia e in Inghilterra, Rimino 1784, in 8.
    Il meglio di questo libro è tolto da quello del Bonanni.
  75. 140. HACKERT Filippo, Lettera sull’uso della vernice nella pittura, Perugia 1788, in 8.
    Il metodo suggerito in questo opuscolo è il più facile e sicuro.
  76. 141. HAGEDORN, Reflexions sur la peinture traduites de l’allemand par Hubert, Leipzig 1775, in 8 V. 2.
    Opera scritta con molta filosofia e profondità di teorie.
  77. 142. IDEA del perfetto pittore per servire di regola nel giudizio che si deve formare intorno l’opere dei pittori, 1769 Torino, in 12.
    Libro superficiale, di cattiva e scorretta edizione, il quale non è formato però, né estratto dall’altro di Federico Zuccheri, parimente stampato in Torino 1607 che porta quasi lo stesso titolo.
  78. 143. DE JORIO Andrea, Sul metodo degli antichi nel di pingere i vasi e sulle rappresentanze de’ più interessanti del R. Museo, Napoli 1813, in 8, M. 66.
  79. 144. DE JORIO Andrea, Scheletri cumani dilucidati, Napoli 1810, in 8, fig., M. 66, con cinque tavole in rame.
    Memoria piena di curiose ed interessanti notizie.
    23
  80. 145. JOULAIN, Réflexions sur la peinture et la gravure accompagnées d’une dissertation sur le commerce des curiosités et des ventes en général, Metz 1786, in 8.
  81. 146. INTERIAN de Ayala Joannis, Pictor christianus eruditus, sive de erroribus, qui passim admittuntur circa pingendas sacras imagines, libri octo, Matricti 1730, in 4, mag.
    Stravagantissimo libro, dettato da un caldo fanatismo nella maniera di vedere di questo scrittore. Estendesi a 400 pagine stampate in due colonne.
  82. 147. JUNII Francisci, De pictura veterum lib. 3, Amstelodami 1637, in 8.
    In questa prima edizione non sono gli elenchi ragionati degli artefici antichi, come trovansi nell’edizione in foglio.
  83. 148. JUNII Francisci, De pictura veterum libri tres. Accedit catalogus mecanicorum, architectorum, pictorum, etc., Roterodami 1694, in fol.
    Il miglior libro che si conosca in questo genere, per cui il Dati sospese di pubblicare ulteriori Vite a quelle che diede alla luce, conoscendo di far cosa inutile e che altri aveva ben esaurita.
  84. 149. KLÜBER JO. Ludovicus, De pictura contumeliosa commentatio, Erlangae 1787, in 4, M. 45.
    Nella prima pagina è una piccola incisione ove sta espressa una pittura infamante e satirica, la cui illustrazione trovasi estesa in tedesco alla fine dell’opuscolo.
  85. 150. LACOMBE, Le spectacle des beaux arts, ou considerations touchantes leur nature etc., Paris 1758, in 12.
    Quest’opera si estene più sulla musica e la poesia che sulla pittura.
    – Aggiuntovi: Les moyens de dévénir peintres en trois heures et d’exécuter au pinceau les ouvrages des plus grands maîtres, sans avoir appris le dessein, Paris 1755.
    Questo libro col mezzo di dialoghi insegna ad attaccare al vetro le stampe dopo averle imbrattate di colore e porta lo specioso titolo indicato.
  86. 151. LAIRESSE Gerard, il gran libro dei pittori stampato in olandese, Amsterdam 1716, vol. 2 in 1 tomo figurato.
    Edizione originale, ove le incisioni molto più numerose e 24 pregievoli che nella versione francese, la rendono di pregio maggiore, aggiuntovi un terzo volume legato assieme dei principi del disegno, stampato nel 1713.
  87. 152. LAIRESSE, Le grand livre des peintres, ou l’art de la peinture considéré dans toutes ses parties ec. Au quel on a joint les principes du dessin, du même auteur, traduit de l’hollandois sur la seconde édition avec 35 planches en taille douce, vol. 2, in 4, Paris 1787.
    Opera che per i suoi precetti è complicata e ripiena di ripetizioni e inutilità. L’originale ha il pregio della facilità nelle sue composizioni e nelle acque forti delle stampe, le quali in minor numero e di cattiva esecuzione sono mal ricopiate in questa traduzione.
  88. 153. LAMO Alessandro, Discorso intorno alla scultura e pittura, dove ragiona della vita ed opere in molti luoghi ed a diversi principi e personaggi fatte dall’eccell. e nobile M. Bernardino Campo, pittor cremonese: all’illus. sig. Vespasiano Gonzaga Colonna di Duca Sabioneta, Cremona, presso Cristoforo Draconi, 1584, in 4.
    L’editore di questo aureo libretto fu Giovan Battista Trotto denominato il Malosso, poiché il Lamo era partito per la Spagna e lasciò al suo amico l’incarico dell’edizione. Dopo il frontespizio e la dedica che occupano 4 carte, l’ultima delle quali è bianca, segue il testo dell’opera di 118 pagine numerate e termina al basso dell’ultima pagina col registro dei fogli. Magnifico e raro esemplare.
  89. 154. LAMO Alessandro, Discorso ec., Cremona 1584, in 4.
    Edizione simile alla precedente, ma più completa e più rara. In fronte sta il ritratto di Bernardino Campo e in fine dopo l’ultima pagina col registro dei fogli, seguono altre sei carte, che di raro trovansi unita all’opera indicata, come dovrebbero essere, acciò sarà completa. In queste è stampato il parer sopra la pittura di M. Bernardino Campi pittore cremonese, che occupa le prime quattro carte segnate al basso della pagina. La quinta carta contiene due figure, l’una di fronte, l’altra di profilo con dimostrazioni lineari di proporzioni; nella retropagina sono due sonetti: e l’ultima carta è quella degli errori e correzioni che si riferiscono però ai numeri delle pagine del discorso, ragione per cui debbono essenzialmente far parte di quello, sebbene aderenti a quest’ultimo opuscolo.
  90. 155. LAMOTTE Charles, An essay upon poetry and painting with relation to the sacred and profane hi 25 story with an appendix concerning obscenity in writing and painting, Londra 1731, in 12.
    Opera superficiale e non degna dell’accorgimento e della critica degli autori inglesi.
  91. 156. LAUGIER L’Abbé, Manière de bien juger des ouvrages de peinture augmentée de notes etc., Paris 1771, in 12.
    Opera postuma arricchita di note critiche dall’editore. Quest’autore era già chiarissimo per altri scritti e specialmente per la sua Storia veneta.
  92. 157. LAZZARINI Giovan Andrea canonico e pittore, Opere e dissertazioni in materia di belle arti, Pesaro 1806, vol. 2, in 8.
    Questo pittore era ripieno di gusto e di critica ne’ suoi scritti e coloriva con molta grazia. Nel primo volume sono le notizie storiche dell’autore e sue opere e sei dissertazioni dello stesso; in fine un opuscolo sull’architettura di Giovan Battista Passeri. Il secondo è pieno di notizie critiche intorno a molte opere di celebri artisti e di lettere pittoriche.
  93. 158. LESSING G. E., Du Laocoon,ou des limites respectifs de la poésie et de la peinture, traduit de l’allemand par Vanderbourg, Paris 1802, in 8, fig.
    Opera eccellente piena di giusta critica, col gruppo del Laocoonte in principio, intagliato da S. Aubin.
  94. 159. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, Trattato dell’arte della pittura diviso in 7 libri, nei quali si contiene tutta la teorica e la pratica di essa pittura, Milano 1584, presso Gottardo Ponzio, in 4.
    Questo frontespizio fu cangiato nel corso della stessa edizione e trovasi in pochi esemplari.
  95. 160. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, La stessa opera con molto più estese indicazioni sul frontespizio, oltre ciò che sta sopra espresso e il cenno della dedica al Duca di Savoia e i privilegi, Milano, per Gottardo Pontio stampatore regio a istanza di Pietro Tini, 1585.
    L’edizione è la stessa né avvi altra variazione che il frontespizio e la distribuzione delle linee nella dedicatoria, la quale segue immediatamente ed è composta con una riga di più nella seconda pagina della medesima, senza varianti.
    In alcuni rarissimi esemplari trovasi al fine un foglietto con un capitolo di più, indicandosi che va collocato nel sesto libro dopo il cap. 16 a carte 328 intitolato: dell’arte di allongare la vista quanto si vuole e parimenti di far gli appa26 rati delle scene col quadro sopra detto geometrico; in questo esemplare il foglietto è manoscritto.
  96. 161. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, La stessa opera col primo frontispizio del 1584 e il foglietto in fine da collocarsi a carte 328 stampato.
    Esemplare rarissimo e prezioso che stava nelle biblioteche Bianconi, poi Bossi. Non conosciamo simile esemplare che nella Smithiana. Legato in vit. e di bellissima conservazione.
  97. 162. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, Idea del tempio della pittura, nella quale egli discorre dell’origine e fondamento delle cose contenute nel suo trattato dell’arte della pittura, in Milano, per Gottardo Ponto; in fine per Gottardo Pontio, 1590.
  98. 163. LOMAZZO Giovannni Paolo milanese pittore, Aggiuntavi: Della forma delle muse cavata dagli antichi autori greci e latini, opera utilissima a’ pittori e scultori, di Giovanni Paolo Lomazi milanese pittore, Milano, per lo stesso, 1591. Legata coi medesimi trattati è la Vita di Giacomo Robusti detto il Tintoretto fedelmente descritta da Carlo Ridolfi, Venezia 1642, in 4.
    Quest’ultima venne stampata parecchi anni prima della sua opera le Meraviglie dell’arte. Esemplare del Tuano.
  99. 164. LOMAZZO Giovanni Paolo milanese pittore, Versione inglese. A tracte containing the artes of curious painting etc., Oxford, by Joseph Barnes, 1598.
    Nel libro delle proporzioni sono le tavole: il che assicura l’anteriorità a quest’edizione inglese, preferibile a quella di Tolosa del 1649.
    – Versione francese. Vedila negli Elementi e proporzioni.
  100. 165. MARCUCCI Lorenzo, Saggio analitico chimico sopra i colori minerali e mezzi di procurare gli artefatti, gli smalti e le vernici con note del sig. Palmaroli, ristauratore di quadri antichi, Roma 1816, in 8.
    La celerità con cui comparve in Roma una seconda edizione di quest’opera dà a conoscere quanto utili pratiche contenga.
  101. 166. MARINO il Cavalier, Dicerie sacre sulla pittura, la musica e il cielo, presso Giacomo Violati, Venezia 1615, in 12. 27
    La fantasia e la dottrina dell’autore gli aprirono un campo in questo soggetto, sul quale spaziava senza freno, siccome suoleva in ogni altra cosa poetica.
  102. 167. MEMORIALE dato da’ pittori del 1685 alli senatori di Bologna per essere liberati dalla così detta obbedienza dell’arte ed essere separati da’ meccanici pignattari, scutellari, coramari, ventolari, indoratori, coi quali erano stati posti nei secoli, in cui la pittura era trattata miserabilmente e confinata al consorzio delle arti vili suddette.
    Memoriale rarissimo ad aversi e che serve alla storia dell’arte del disegno, massime per la bolognese. – Il Malvasia parla in più luoghi del desiderio che avevano i pittori riguardo alla detta liberazione. Questi non sono che due fogli di stampa. Bologna, presso Giacomo Monti, 1685, in fog. V in Wredman Panoplia.
  103. 168. MENGS Antonio Rafaello, Opere pubblicate dal cavaliere d’Azara, edizione aumentata dall’avvocato Carlo Fea, Roma 1787, in 4.
    Quest’edizione pe’ suoi commenti è stimata la migliore e le opere teoriche di questo artista, amicissimo di Winkelmann, sono piene di giudizi sani.
  104. 169. DE MONTAMY, Traité des couleurs pour la peinture en émail et sur la porcélaine, précedé de l’art de peindre sur l’émail, Paris 1765, in 12.
  105. 170. MULLERI Petri, ec., De pictura, Janae 1692, in 4. Sive praecognita picturae, De excellentia artis pictoriae, De privilegiis tam picturae quam pictorum, De abusu picturae et poena pictorum, M 45.
    Questa è una dissertazione, ossiano tesi sostenute in una pubblica funzione all’università di Jena.
  106. 171. NEU Mayr Antonio, Memoria storico-critica sopra la pittura, Padova 1811, in 8.
    Trovasi in fine del catalogo delle pitture esistenti presso il marchese Manfredini, M 104.
  107. 172. OBSÉRVATIONS sur l’histoire naturelle et physique de la peinture avec des planches imprimées en couleur, Paris 1752, 2 vol. in 4.
    Quest’opera cominciò ad escire a guisa d’un giornale letterario in quarto e in 12. Questo volume contiene sei divisioni disunite ove le tavole di colore offrono un aspetto di singolarità, che quanto disconviene a certi oggetti altrettanto è propria in alcuni altri.
    28
  108. 173. OBSÉRVATIONS historiques et critiques sur les erreurs des peintres, sculpteurs et dessinateurs dans la répresentation des sujets tirés de l’histoire sainte , Paris 1771, 2 vol. in 12.
    L’opera è stesa con molta avvedutezza e profondità di dottrina. In fine al primo volume sta un supplemento al primo capitolo; ed in fine al secondo un avviso che rende conto al pubblico di quest’opera, pubblicato da Bure.
  109. 174. OCCOLTI Coronato da Canedolo, Trattato de’ colori, nuovamente stampato con l’aggiunta del significato d’alcuni doni, dal medesimo data in luce, Parma, presso Seth Viotto, 1568, in 8.
    È raro il trovare esemplari conservatissimi, come sono tutti quelli della nostra collezione, in simili materie, che per le mani di tutti passarono e non vennero mai ristampati o tutt’al più ne fu fatta alcuna volta una seconda edizione.
  110. 175. OSSERVAZIONI intorno al discorso della cera punica de sig. cavalier Lorgna umiliate a S. E. il Capitano di Verona. Estese da un anonimo. Verona 1785, in 4.
  111. 176. PASSERI Niccola di Faenza, Esame ragionato sopra la nobiltà della pittura e della scultura, Napoli 1783, in 8.
    Operetta rifusa nella seguente.
  112. 177. PASSERI Niccola di Faenza, Del metodo di studiare la pittura e delle cagioni di sua decadenza. Dialoghi, Napoli 1795, vol. 2 legati in uno, in 8.
    Gli interlocutori sono Mengs e Winkelmann, che appunto con altri uomini sommi contribuivano, allora che l’autore pubblicò quest’opera, al risorgimento delle arti; e Piranesi, e Canova, e Flaxman, e David, e Pikler, e Morghen, e Volpato, e cento altri elevavano precisamente le arti dalla lor 29 decadenza. Singolarissima è una dissertazione.
  113. 178. PELLEGRINO Fulvio mantovano, Significato dei colori e dei mazzoli, Venezia 1618, appresso Comia Gallina, in 8; aggiuntovi il Trattato dei colori nelle arme e nelle livree e nelle divise, di Sicillo araldo del re Alfonso di Aragona, Venezia 1606, presso lucio Spineda, in 8.
    Questi opuscoletti non sono comuni, ma hanno relazione alle allegorie e agli emblemi più che alla pittura.
  114. 179. PENSIERI sulla credulità e sulla prminenza tra la pittura e la musica, con note e un’appendice sul senso morale, Bologna 1807, in 8, e anche M. 35.
    L’anonimo autore è il D. Araldi modonese segretario dell’Istituto Nazionale Italiano.
  115. 180. PILES (de), Dissertation sur les ouvrages des plus fameux peintres. Dediée à M. le Duc de Richelieu, Paris 1681, in 12.
    In questo volumetto è aggiunta la descrizione dei quadri del Gabinetto Richelieu, la vita di Rubens et in fine Dialogue sur le coloris, Paris, chez Langlais, 1699.
  116. 181. PILES (de),
  117. 1. Recueil de divers ouvrages sur la peinture et le coloris, Paris 1775, in 12.
  118. 2. Cours de peinture par principe, Paris 1791.
  119. 3. Abregé de la vie des peintres avec des réflexions sur leurs ouvrages, Paris 1767.
  120. 4. L’art de la peinture de C. A. du Fresnoy, traduit par de Piles, 1783.
  121. 5. Elémens de peinture pratique, Paris 1776.
  122. Questi cinque volumi contengono le opere principali di questo autore.
  123. 182. PILES (de), Diverses coversatios sur la peinture, Paris 1677. In fine a questo libro sono unite Figures d’accademie pour apprendre a dessiner, gravées par Sebastien le Clerc, 1673. Sono 31 tavole.
    Le quali tengonsi in pregio dagli amatori.
  124. 183. PILES (de), The principles of painting, London 1743, in 8.
    Questa è una traduzione in inglese de trattato di De Piles fatta da un pittore.
  125. 184. PILEUR d’Alpigny, Traité des couleurs matériels et 30de la manière de colorer relativement aux arts ey mêtiers, Paris 1779, in 12.
  126. 185. PINO messer Paolo, Dialogo di pittura nuovamente dato in luce, Venezia 1548, per Paolo Gherardo in 8.
    Quest’elegante opuscoletto fu intitolato al doge Francesco Donato, come a vero mecenate delle arti.
  127. 186. PISARRI Carlo, Dialoghi tra Claro e Sarpiri per istruire chi desidera d’essere un eccellente pittore figurista, Bologna 1778, in 8.
  128. 187. PORZIO Simone, Trattato dei colori degli occhi, tradotto in volgare da Giovan Battista Gelli, Firenze, presso il Torrentino, 1557, in 8.
    Al pregio del traduttore e dell’autore s’aggiunge quello dell’editore di questo prezioso libretto; intitolato dal Gelli al cardinal Gonzaga.
  129. 188. POSSEVINI Antonii, Tractatio de poesi et pictura ethica, humana et fabulosa collocata cum vera, honesta et sacra, Lugduni 1595, in 12.
    Fino al 23 capitolo non parlasi della pittura e molto superficialmente, tutto il restante del volume essendo consecrato alla poesia. Nel capitolo 24 enumeransi gli autori che presso gli antichi e i moderni hanno trattato di materie pittoriche.
  130. 189. POSSEVINI Antonii, Bibliotheca selecta de ratione studiorum, Venetiis 1603, in fol., vol. 2.
    Trovasi in quest’opera il suddetto trattato.
  131. 190. PRUNETTI Michel Angelo, Saggio pittorico, Roma 1786, in 12.
    Nelle quattro parti in cui è diviso questo libro sono epilogate una quantità di nozioni teoriche e storiche e una quantità immensa di sentenze e di giudizi, che la brevità dell’opera non ha permesso giustificare.
  132. 191. PUCCINI Tommaso, Esame critico dell’opera sulla pittura di Daniel Webb, tradotto dall’inglese e commentato da Francesco Pizzetti. Articolo del Giornale di Pisa, 1807, in 8.
    Questo esame fu diretto dall’autore al sig. Luigi Lanzi.
  133. 192. RÉFLEXIONS sur quelques causes de l’état présent de la peinture en France, avec un examen des ouvrages exposées au Louvre, l’an 1746, à la Haye 31 1747, avec une lettre à la fin de l’auteur des dites réflexions.
    Questa è una lettera apologetica, poiché alcuni si dichiararono offesi del giudizio e della sana critica sulle loro opere: e la verità irrita sovente e ferisce l’orgoglio degli artisti.
  134. 193. REQUENO D. Vincenzo, Saggi sul ristabilimento della antica arte dei Greci e romani pittori, Parma 1787, 2 vol., in 8, fig.
    Seconda edizione, ove è prodotto in intero il discorso del cavalier Lorgna.
  135. 194. REQUENO D. Vincenzo, Scoperta della chironomia, ossia dell’arte di gestire colle mani, Parma 1797, in 8, fig. con tre tavole esprimenti il gesto delle mani.
  136. 195. REQUENO D. Vincenzo, Lettera al sig. cavalier Lorgna sulla cera punica adoperata nei colori, Bologna 1785, in 8, M. 87.
    Questa è in risposta al discorso che leggesi inserto nella seconda edizione dei Saggi sul ristabilimento ec.
  137. 196. REVELLI Vincenzo Antonio, Opere filosofiche pittoriche dedicati a’ professori ed amatori delle belle arti, Torino 1797, in 4 gr., t. I cui va annesso un piccolo atlante in foglio di 13 tav.
    Divaga in questo primo volume l’autore in una varietà di materie, sulle fisionomie, sulle opere di Camper, sul bello ideale, sull’origine del capitello corintio e sui giuochi dell’anfiteatro di Vespasiano; ma dopo questo primo volume non diede altro alla luce.
  138. 197. REYNOLDS Josué, Discours prononcés à l’Accademie Royale de Londres, traduit de l’anglais, 2 vol., Paris 1787, in 8.
  139. 198. REYNOLDS Josué, Reynolds Joshue the work, London 1801, in three volumes, in 8.
    Quest’edizione nella lingua originale è preceduta da un bel ritratto dell’autore intagliato da Carolina Watson: e nei primi due volumi si contengono le memorie della vita di Reynolds, coi 15 discorsi da lui pronunciati nell’accademia di Londra; oltre a tre lettere dell’Ozioso e al viaggio in Fiandra e in Olanda, ove illustransi le più segnalate opere di pittura che colà esistono. Il terzo volume è consecrato alla traduzione del poema di Dufresnoy fatta da William Mason, alle note sul poema, ai giudizi di Dufresnoy sulle pitture dei due ultimi secoli, a un parallelo tra la poesia e la pittura, alle memorie e cataloghi cronologici di tutti gli artisti principali e all’indice generale.
    32
  140. 199. RICHARDSON, Traité de la peinture et de la sculpture divisé en trois tomes, Amsterdam 1728, in 12, vol. 3, rel. In 2.
    Di quest’opera originariamente scritta in inglese furono autori i due Richardson, padre e figlio. Il primo di questi rividde la traduzione francese e vi pose la prefazione, lodandosi dei due che vi contribuirono, M. A. Rutgers il giovine, e M. Tenkate: l’ultimo dei quali aggiunse nel volume 3 un discorso preliminare sul bello ideale. Quest’opera è fatta con molta critica e qualunque siano i molti giudizi che in essa si danno, fu delle prime che enunciassero opere degli artisti, non colle sole aride notizie biografiche.
  141. 200. RINALDI (de) Giovanni, Il mostruosissimo mostro diviso in due trattati, nel primo de’ quali si ragiona del significato de’ colori; nel secondo si tratta dell’erbe e fiori; di nuovo ristampato e corretto, Venezia, per Francesco Zuliani e Giovanni Ceruto, 1592, in 8.
    Trattatello curioso per l’intelligenza delle allegorie e degli emblemi.
  142. 201. RISPOSTA alle riflessioni critiche sopra le differenti scuole della pittura del sig. Marchese d’Argens, Lucca 1755, in 8.
    È opera del marchese Ridolfino Venuti: lo dice il Lanzi, Storia Pitt., t. VI, pag. 194.
  143. 202. ROSSIGNOLI Carlo, La pittura in giudizio, ovvero il bene delle oneste pitture; e il male delle oscene, Bologna 1697, in 12.
    La gravità dell’argomento per sé stessa prestava all’autore un soggetto sì facile a sostenersi colla ragione e con la solidità della filosofia e della morale, che poteva mescolarvi meno idee teologiche senza diminuire la forza dei ragionamenti.
  144. 203. SANDRART Joachimi etc., Academia nobilissimae artis pictoriae, Norimbergae 1683, in fogl. fig.
    Questa è una versione latina dell’opera originale tedesca che in due volumi comparve nel 1675-79, abbracciando altresì l’architettura e la scultura. È maggiormente utile per le arti che si coltivarono fuori d’Italia ed è seguita con gran lusso di tavole e di ritratti intagliati in rame. La vita e le memorie intorno all’autore sono in un’aggiunta di 16 pagine dopo gli indici in fine al volume. Compreso il ritratto, il frontispizio e le piccole e grandi tavole, sono queste 64.
  145. 204. SCANELLI Francesco da Forlì, Il microcosco della33 pittura. Trattato diviso in due libri, Cesena, per il Neri, 1657, in 4. Dedicato a Francesco d’Este duca di Modena. Esemplare intonso.
    Libro ripieno di buone notizie. Nel principio deve trovarsi una stampa, ove in alto è lo stemma di casa d’Este sostenuto da vari geni. La pittura assisa sull’arco dell’iride e tre figure ignude coi loro attributi nel basso, rappresentanti le tre scuole: romana, veneta e lombarda. Ivi leggesi Io Franc. Centen. Inv. Mucius Centen Sculp.
  146. 205. SCARAMUCCIA Luigi perugino, Le finezze dei pennelli italiani ammirate e studiate da Giuripeno sotto la scorta di Raffaello d’Urbino, Pavia 1674, in 4. Col ritratto dell’autore dis. dal cavaliere del Cairo, scolpito da I. B. Bonacina.
  147. 206. SCARAMUCCIA Luigi perugino, Altro esemplare colle aggiunte e mutazioni che si credono di Luigi Scaramuccia medesimo, forse per fare una edizione più corretta del libro.
    Sotto il nome di Giuripeno anagramma di Perugino, lo Scaramuccia descrive tutto ciò che di bello ha veduto viaggiando l’Italia, accompagnato dal genio di Raffaello. Dopo di che seguono alcuno precetti dell’arte.
  148. 207. SCARMILIONI Vidi Antonii, De coloribus, libri duo, Marpurgi Cattorum 1601, in 8.
    La materia è trattata filosoficamente e secondo le antiche dottrine, non già per le pratiche dell’arte.
  149. 208. SCHEFFERI Joannis, Graphice, idest de arte pingendi. Liber singularis, Norimbergae 1699, in 12.
    Non tratta l’autore questa materia secondo le pratiche dell’arte moderna, ma riferisce e commenta gli autori che hanno trattato della pittura presso gli antichi.
  150. 209. SCHERFER, De coloribus accidentalibus. Dissertatio physica, Vindobonae 1761, in 4, M. 25.
    Queste dissertazioni sono presso che unicamente risguardanti la fisica.
  151. 210. SCAHULZ Ernest, Essai sur la manière de melanger et composer toutes les couleurs, traduit de l’allemand, à Lausanne 1788, in 8, M. 99.
    Luigi Pfannenschmidt intese dimostrare con un triango 34lo che vedesi annesso a questo libro in una tavola, che tutti i colori possono comporsi col mezzo del turchino, del giallo e del rosso: la qual cosa in poche parole e dimostrazioni fisiche poteva chiaramente dimostrarsi.
    – SICILLO, Trattato de’ colori nelle arme.
    Vedi Pellegrino.
  152. 211. SOGGETTI per quadri ad uso de’ giovani pittori, Vienna, nella stamperia Alberti, 1798, in 8. L’anonimo di questa scelta fatta dall’Iliade, dall’Eneide e dalla Gerusalemme liberata in 36 soggetti, è il M. Malaspina.
  153. 212. SORTE M. Cristoforo, Osservazioni nella pittura al mag. et eccel. Dottore e cavaliere il sig. Bartolomeo Vitali, in Venezia, appresso Girolamo Zenaro, 1580, in 4.
    Rarissimo opuscoletto che non si direbbe completo in questa prima edizione, poiché dalla lettera del Vitali a Cristoforo Sorte, che leggesi dopo l’avviso ai lettori, pare che dovesse andarvi annessa una memoria sulle antichità di Verona, la quale però non fu pubblicata in questa edizione. L’opuscolo non eccede le 18 carte; ed a retro delle pagine segnate 15 e 16 dovevano essere stampate due figure esplicative del testo, che non vi sono benché sia lasciato in bianco lo spazio. Questo Cristoforo Sorte veronese fu molto consultato dalla signoria di Venezia per le sue estese cognizioni in materia d’arti e della statica degli edifizi e sopra tutto delle cose idrauliche.
  154. 213. SORTE M. Cristoforo, Osservazioni della pittura ad istantia del mag. et eccell. dott. e cav. il sig. Bart. Vitali. Seconda edizione, con l’aggiunta di una cronichetta dell’origine della magnifica città di Verona al molto illustre sig. C. Agostin di Giusti, Venezia 1594, presso il Rampazetto, in 4 p.
    In questa seconda edizione, più rara ancor della rima, è ristampato l’avviso ai lettori ove partecipa il ritrovamento della Cronichetta, scritta nel 1388 che intitola particolarmente con lettera al Giusti, riportando anche l’altra dedica delle Osservazioni al Vitali: ed ai luoghi ove dovrebbero essere due figure esplicative del testo, la prima no si trova, lasciando vuoto lo spazio e la seconda è intagliata e stampata tutta pagina. L’opuscolo in tutto esser deve di 17 foglietti, cioè 34 carte.
  155. 214. SPRETI Camillo, Compendio storico dell’arte di comporre i mosaici, colla descrizione dei mosaici35 antichi che trovansi nelle basiliche di Ravenna, Ravenna 1804, in 4.
    Sono in questo volume due altri ragionamenti sulla pigneta di Ravenna e sulla Repubblica delle Api ec. in car. gra. Vedi per il mosaico anche Fougeroux, Recherches sur les mines d’Herculanum. Vedi Essai sur la peinture en mosaique.
  156. 215. TAUBENHEIM Charles, La cire alliée avec l’huile experimentée, décrite et dediée à l’elécteur par Joseph Fratrel peintre, Manheim 1770, in 8.
    Pretende l’autore di aggiungere molta esperienza e chiarezza ai metodi già pubblicati da C. di Caylus nel 1754. In fine sta un’ode di C. di Caux in onore di M. Fratrel.
  157. 216. THYLESII Antonii cosentini, Libellus de coloribus, ubi multa leguntur praeter aliorum opinionum, editio saec. XV Const. Car. 14, M. 99, senza luogo ed anno e nome di stampatore.
    Questo raro e singolare opuscolo indica sul suo principio l’oggetto con cui fu scritto ed è forse l’opera più erudita che abbiasi, presa sotto l’aspetto seguente.
    Dicam aliquid de coloribus in hoc libello, non quidem unde conficiantur, aut quae sit eorum natura, neque enim pictoribus haec traduntur, aut philosophis sed tantum philologis, qui latini sermonis elegantiam studiose inquirunt. Scribam omnia breviter et accuratae ac rerum ipsarum nomina, quo statim colores intelliguntur, singulis apponam. L’opuscolo è diviso in 13 capitoli, l’ultimo de’ quali è consecrato all’epilogo della materia. I primi due foglietti contengono l’indice: il restante in testo: in tutto sono quattordici foglietti, dei quali l’ultimo è bianco.
  158. 217. TILLEMANO Paul Henr., De eo quod iustum est circa nuditatem, Jenae 1692, in 4, M 45.
    Questa è una dissertazione letta nell’ubiversità da alcuno dei giovani studenti assistito dal citato professore.
  159. 218. TINGRY, Traité théorique et pratique sur l’art de faire et d’appliquer les vernis, Géneve 1803, 2 vol., in 8, fig.
    Questa è un’ottima opera in questo genere.
  160. 219. TOMASELLI Giuseppe, Della cerografia, Verona 1785, in 8.
    Impugnasi in quest’opera il metodo pubblicato dall’abate Requeno.
  161. 220. TRAITÉ de mignature pour apprendre aisement à peindre sans maître, avec le sécret de faire les plus 36belles couleurs d’or bruny et d’or en coquille: sixieme édition avec un traité de la peinture ec. et un discours pour peindre à fresque, Lion 1693, in 12.
    È incredibile come questi libretti siano stati tradotti e ristampati gran numero di volte per il poco loro prezzo e l’allettamento del loro titolo frivolissimo. Questo libro non varia che nel titolo dall’altro. V587111edi Escole de la mignature.
  162. 221. TRATTATO del disegno della pittura in miniatura. Aggiuntivi ancora i trattenimenti sulla pittura, ossia la verissima maniera di diventar pittore in tre sole ore, Venezia 1768, in 8.
    Traduzione dal francese del precedente, dove per altro è massa la versione del Trattato della pittura.
  163. 222. TRATTATO della pittura e scultura, uso ed abuso loro, composto da un teologo e da un pittore per offerirlo ai sigg. accademici del disegno di Firenze e di altre città ec., Firenze 1652, in 4.
    L’Ottonelli da Fano e il Berettini da Cortona, l’uno teologo e l’altro pittore, ascosero per cristiana modestia il loro nome transfuso in sciocchi anagrammi nel frontispizio, Odominigio Lelonotti da Fanano e Britio Prenetteri. Vi è più erudizione teologica che arte e nessuna cosa che non sia stata da altri prima di loro pubblicata.
  164. 223. VARCHI Benedetto, Due lezioni, nella prima di cui si dichiara un sonetto di Michel Angelo Buonarroti, nell’altra si disputa sulla nobiltà della scultura e della pittura, Firenze, Torrentino, 1549, in 4.
    Il Varchi indirizzò questa seconda lezione a Luca Martini, acciò trasmettendola al Buonarroti attestasse la brevità del tempo che ha avuta di dettarla e gli mandasse poi copia della risposta di esso Buonarroti.
  165. 224. VARCHI Benedetto, Lezioni da lui pubblicate lette nell’accademia fiorentina sopra diverse materia pratiche e filosofiche (nelle quali sono anche inserte le due sopraindicate), Firenze, per i Giunti, 1590, in 4.
  166. 225. VASARI Giorgio sig. cavaliere, pittore e architetto aretino, Ragionamenti sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di LL. AA. SS. con lo illust. ed eccel. Sig. D. Francesco Medici allora principe di Firenze: insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata della cupola, con due tavole, una delle cose più notabili, e l’altra degli37 uomini illustri che sono ritratti e nominati in quest’opera, in Firenze, ap. Filippo Giunti, 1588, in 4.
    Al frontispizio segue la dedica al card. Ferdinando de’ Medici fatta dal nipote Giorgio Vasari, che per la prima volta pubblicò l’opera postuma dello zio. Vengono due epigrammi in onore del Vasari e il suo ritratto in legno; segue il testo, indi le tavole. E questa è la vera prima edizione di tale opera.
  167. 226. VASARI, Trattato della pittura, nel quale si contiene la pratica di essa, divisata in tre giornate e ridotto in ragionamenti nei quali si spiegano le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di loro AA. SS. con due tavole copiose, Firenze, presso i Giunti, 1619, in 4.
    Questa è la seconda edizione dei ragionamenti, mutato l’ordine della parola sul frontispizio ed omessa la dedica, quantunque non vi sia alcuna varietà nei tipi e venisse riprodotta soltanto col mutare i primi fogli e l’ultimo del volume.
  168. 227. VASARI, Ragionamenti sopra le invenzioni da lui dipinte in firenze nel palazzo R. Seconda edizione, Arezzo 1762, in 4.
    Al frontispizio precede il ritratto del Vasari e questa ristampa è dedicata al sig. Angelo Bassi. L’editore ritenne, come avvi tutta l’apparenza, malgrado le variazioni indicate che le due edizioni del Giunti fossero una sola, e perciò disse questa seconda e non terza edizione. Questi ragionamenti, a guisa di dialogo, hanno per interlocutori il principe di Firenze e il pittore.
  169. 228. VENTURI Giambatista, Indagine fisica sui colori coronata dal Premio della Società italiana di scienze. Edizione seconda, in Modena anno X Rep., 1801, presso la Società Tipografica, in 8.
    La chiarezza e la precisione di tutte le profonde ricerche di questo autore renderanno sempre pregevolissimo ogni suo scritto. Oltre una tavola di figure dimostrative, trovasi in fine intagliata anche la medaglia d’oro, che il marchese Gherardo Rangone, uno de’ più distinti e più colti mecenati italiani, soleva dare in premio di quelle memorie che venivano coronate dal voto dei letterati riuniti nel suo palazzo in privata adunanza.
  170. 229. Le VERNISSEUR parfait, ou Manuel du vernisseur pour servir de suite au tenturier parfait, Paris, chez Jombert, 1771, in 8.
  171. 230. Le VIEIL, L’art de la peinture sur verre et de la 38vitrérie, Parigi 1774, fogl. fig., con tredici grandi tavole dimostrative.
    Quest’opera raccoglie un’estesa quantità di notizie e può riguardarsi preziosa in questo genere.
  172. 231. De VINCI Leonard, Traité de la peinture donné au public et traduit d’italien en françois par R. F. S. D. C., Paris, chez Langlois, 1651, fol fig.
    Questa è la prima versione francese che comparve nello stesso anno dell’originale con diverse infedeltà ed omissioni nella parte del testo. Le tavole sono le stesse ma tirate dopo l’edizione italiana.
  173. 232. Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura nuovamente dato in luce colla vita dell’istesso autore scritta da Raffaello Dufresne, Parigi, presso Giacomo Langlois, 1651, fol. fig.
    Prima e magnifica edizione. Per cui gl’Italiani professano riconoscenza a questo illustre francese. È dedicata alla regina di Svezia e si reputa la più ampia che fosse fatta di questo trattato, il più prezioso che abbiano le arti del disegno. Va aggiunto a questo trattato anche quello della statua e della pittura di Leon B. Alberti. I trattati sono preceduti dalle vite dei due autori, estese dal du Fresne e dai rispettivi ritratti. Le stampe numerose sono di accuratissima incisione di R. Lochon, e uno dei motivi per cui si preferisce questa edizione italiana alla versione francese di Rholand Freart pubblicata nello stesso anno, è perché le stampe servirono prima all’italiana.
  174. 233. Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura di nuovo ristampato e corretto, Napoli, presso Francesco Ricciardo, 1733, a spese di Niccola e Vincenzo Rispoli.
    Questa è una ristampa dell’edizione precedente; ma uno de’ pochissimi esemplari in carta grande.
  175. 234. Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura ridotto alla sua vera lezione sopra una sua copia a penna di mano di Stefanino della Bella con le figure disegnate dal medesimo, Firenze 1792, in 4.
    Il chiaro sig. ab. Francesco Fontani trovò nella Riccardiana il manoscritto di Leonardo e lo credette di mano di Stefano della Bella con figure marginali illustrate e segnate da questo valente intagliatore e conoscendo che l’edizione italiana di Parigi era tradotta da un manoscritto scorretto, e le figure erano alterate per voler ombreggiarle, verificando che Freart portò troppe alterazioni al trattato nella sua versione francese, senza be intendere in tutti i luoghi del testo di 39 Leonardo; verificando che l’edizione italiana di Napoli del 1733 e l’altra di Bologna del 1786 non erano che materiali ristampe di quella di Parigi, diverse soltanto nell’infelicità delle tavole, senza correggere alcuno degli errori nell’antica trascorsi, pubblicò il codice di Stefano della Bella. A questo aggiunse le memorie intorno a Leonardo e intorno lo stesso Stefano coi rispettivi ritratti e molte note e una bella lezione accademica del Lami intorno agli artisti che fiorirono dal 1000 al 1300.
  176. 235. Da VINCI Lionardo, Traité de la peinture precedé de la vie de l’auteur et du catalogue de ses ouvrages avec des notes et observationes par le traducteur M. de Gault de S. Germain, nouvelle édition, Paris 1803, in 8, fig. con 30 tav.
    Pare incredibile come malgrado le ottime intenzioni dell’autore egli non siasi prevalso delle notizie di fatto esattissime, pubblicate in Parigi nel 1801 dall’abate Venturi e sbagli d’otto anni la nascita di Leonardo, e fra molti altri equivochi asserisca che il suo Cenacolo fosse dipinto a fresco.
  177. 236. Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura. Colle memorie storiche sulla vita di Leonardo scritte da Carlo Amoretti, Milano 1804, in 4, fig.
    Sta fra la collezione de’ classici italiani.
  178. 237. Da VINCI Lionardo, Trattato della pittura tratto da un codice della Biblioteca Vaticana e pubblicato da Guglielmo Manzi, Roma 1817, in 4; unitovi un atlante di stampe.
    Questo codice esisteva nella libreria dei duchi d’Urbino, e per la morte di Francesco M. della Rovere passò cogli stati al dominio pontificio. Le figure furono lumeggiate dal codice senza la biasimevole, che vedesi nell’edizione di Parigi per opera del pittore Errard. Può questo ritenersi per l’edizione la più ampia e corretta a seconda dell’antico originale. Questo diligente editore estese anche la vita di Leonardo in 28 pagine e pose al fine alcune note al trattato estese dal sig. Giovanni Gherardo de’ Rossi; e prima delle tavole è il ritratto di Leonardo.
  179. 238. VOLPATO Giovan Battista, Il vagante corriero ai curiosi che si dilettano di pittura ed ai giovani studiosi, annunzio fortunato, Vicenza 1685 per Giovanni Berno, in 8.
    Questo libretto di quaranta sole pagine di stampa non contiene che l’indice delle materie su cui l’autore intendeva di volere scrivere, ma l’opera non venne poi pubblicata. I suoi manoscritti in copia esistevano presso il conte Alga 40rotti, il Zilotti ed il Verci. Conservasi presso di noi Mss il proemio e il primo dialogo di quest’opera, ove si discorre che cosa sia la pittura, come nasca dalla natura e delle teorie e pratiche della medesima; e gl’interlocutori sono Ottavio e Florindo. In conclusione sembra poter dedursi che l’opera, senza principio e senza fine, fosse un zibaldone confuso di cognizioni indigeste e disordinate.
  180. 239. VOLPATO, Altro esemplare di questo rarissimo libretto con due teste intagliate in legno al fine, dimostrative di tutte le rughe della pelle del volto, che non sono nel sopra descritto esemplare.
  181. 240. WATIN, L’art du peindre, doreur, vernisseur, Paris 1802, in 8.
    Opera pienissima di utili avvertimenti per le pratiche d’ogni sorta di lavori di pennello.
  182. 241. WEBB Daniele, Ricerche sopra le bellezze della pittura e sul merito dei più celebri pittori antichi e moderni. Opera tradotta in italiano da una dama veneta, Venezia 1791.
    La modestia, che non permise a questa dama assai colta e distinta se non di porre le iniziali del suo nome nella dedica della versione alla sig. Elisabetta Foscarini, non toglierà che da noi si sveli il nome della nob. D. sig. Maria Querint Stampalia, nata Lippamano, versatissima nelle arti del disegno e nelle amene lettere, oltre le solide qualilità di cuore e di spirito che la costituiscono uno de’ principali ornamenti della sua patria.
  183. 242. WEBB Daniele, Ricerche sulle bellezze delle pitture e sul merito dei più celebri pittori antichi e moderni, tradotte e commentate da Francesco Pizzetti, Parma 1804, vol. 2, in 4.
    Il primo volume è consecrato alla versione del testo, il secondo contiene le riflessioni del traduttore. La filosofia delle arti si svolge assai bene in quest’opera.
  184. 243. ZANNOTTI Giampietro, Avvertimenti per l’incaminamento d’un giovine alla pittura, Bologna 1756, in 8.
    Tutto ciò che ha scritto questo ben ordinato ingegno è pieno di saviezza, quantunque senza pregio di novità.
  185. 244. ZUCCARI Federico, Origine e progresso dell’accademia del disegno dei pittori, scultori e architetti di Roma: con molti discorsi raccolti da41 Romano Alberti segretario dell’accademia, pavia, per Pietro Bartoli, 1604, in 4.
  186. 245. ZUCCARI, L’idea degli scultori, pittori e architetti divisa in due libri a Carlo Emanuele di Savoia, Torino, Per Agostino di Serolio, 1607, in 4.
  187. 246. ZUCCARI, Il passaggio per l’Italia con la dimora in Parma del cavalier Federico Zuccaro, dove si narrano le feste fatte in Mantova e le nozze del principe Francesco Gonzaga coll’infanta Margherita di Savoia, Bologna 1608, in 4 pic.
  188. 247. ZUCCARI, La dimora in Parma del sig. cavalier Federico Zuccaro, colle feste e trionfi maravigliosi celebrati in Mantova, Bologna 1608, in 4.
    Tutti questi opuscoletti di Federico Zuccari sono della più gran rarità, non tanto per essere estesi da un artista, quanto perché vennero stampati in piccol numero di copie e divulgati senza farsene mai la seconda edizione.