514.
le Osservazioni di Antonio Visentini architetto veneto, che
servono di continuazione al trattato del Gallacini,
Venezia
1772,
in fol. fig.
, Aggiuntevi: Scrisse il Gallacini la sua opera nella metà del 1600 e sebbene vi si trenino cose argute, non sono dettate da un
discernimento troppo fino. Le tavole in rame sono inserite fra il testo. Non può negarsi che non siano però in
questo libro utilissime riflessioni, ma oro misto a molta scoria. Il Visentini poi architetto di gusto depravato,
sebbene pienissimo di cognizioni pratiche, aggiunse un libro inferiore di molto ali opera del Gallacini: poiché
cercò gli errori in opere eseguite da architetti assai di lui peggiori, come dalle tavole di questo libro può vedersi,
censurando con molta ragione i diffetti più palesi, che non meritavano certamente l’onore della critica.Scrisse il Gallacini la sua opera nella metà del 1600 e sebbene vi si trenino cose argute, non sono dettate da un
discernimento troppo fino. Le tavole in rame sono inserite fra il testo. Non può negarsi che non siano però in
questo libro utilissime riflessioni, ma oro misto a molta scoria. Il Visentini poi architetto di gusto depravato,
sebbene pienissimo di cognizioni pratiche, aggiunse un libro inferiore di molto ali opera del Gallacini: poiché
cercò gli errori in opere eseguite da architetti assai di lui peggiori, come dalle tavole di questo libro può vedersi,
censurando con molta ragione i diffetti più palesi, che non meritavano certamente l’onore della critica.Show More
Scrisse il Gallacini la sua opera nella metà del 1600 e sebbene vi si trenino cose argute, non sono dettate da un
discernimento troppo fino. Le tavole in rame sono inserite fra il testo. Non può negarsi che non siano però in
questo libro utilissime riflessioni, ma oro misto a molta scoria. Il Visentini poi architetto di gusto depravato,
sebbene pienissimo di cognizioni pratiche, aggiunse un libro inferiore di molto ali opera del Gallacini: poiché
cercò gli errori in opere eseguite da architetti assai di lui peggiori, come dalle tavole di questo libro può vedersi,
censurando con molta ragione i diffetti più palesi, che non meritavano certamente l’onore della critica.
Scrisse il Gallacini la sua opera nella metà del 1600 e sebbene vi si trenino cose argute, non sono dettate da un
discernimento troppo fino. Le tavole in rame sono inserite fra il testo. Non può negarsi che non siano però in
questo libro utilissime riflessioni, ma oro misto a molta scoria. Il Visentini poi architetto di gusto depravato,
sebbene pienissimo di cognizioni pratiche, aggiunse un libro inferiore di molto ali opera del Gallacini: poiché
cercò gli errori in opere eseguite da architetti assai di lui peggiori, come dalle tavole di questo libro può vedersi,
censurando con molta ragione i diffetti più palesi, che non meritavano certamente l’onore della critica.
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