1992.
BIBLIA Pauperum.
Noi crediamo di non dovere con diverso nome intitolare il seguente libretto di cui
i bibliografi ci lasciano oscuri,
e che non troviamo enumerato nella classe cui appartiene se non dal eig. Ab. P. Zani
nella parte a. del 1 Voi.
della sua Enciclopedia metodica di Belle Arti, citandone due esemplari da lui veduti,
ma imperfetti. Il nostro
esemplare è completo e ben conservato ed un altro ne fu veduto da noi in Londra alla
vendita dei libri rari del
Duca di Malborough. Convien credere che il Bar. Heinecken e il sig. Ottley non ne
avessero sentore se ne
tacquero nelle dottissime e preziose loro opere. Il titolo è il seguente.
Opera nova contemplativa per ogni fedel cristiano, la quale tratta delle figure del
Testamento Vecchio:
le quali figure sono verificale nel Testamento Nuovo: con le sue exposizioni: et con
el detto de li propheti sopra
esse figure: siccome legenda troverete: et nota che a ciaschuna figura del Testamento
nuovo trovami dita dil
Testamento vecchio: le quali sono affigurate a quelle del nuovo, et sempre quella
del nuovo sarà posta nel
meggio di quelle dita del vecchio: cosa bellissima da intendere a chi se dilectano
de la sacra Scrittura:
nuovamente stampata.
Il titolo è in quadrato in una cornice nera con ornamenti chiari a maniera di ciffre.
Comincia coi tre medesimi i
soggetti della Biblia Pauperum, Gedeone genuflesso coll’elmo in capo e le mani giunte,
l’Annunciata e il
colloquio d’Eva col serpente: e sono appunto 40 soggetti trattati nello stesso modo
a tre a tre, formanti il numero
di 120 tavole. La prima tavola di ciascun soggetto e la terza hanno le loro iscrizioni,
come la seguente ch’è nella
tavola di Gedeone: Leggesi in lo libro de Indici al sexto Ca. che Gedeone dimando
a Dio signore vittoria per la
rugiada irigada sopra la luna: questa significava et figurava la tergine Maria gloriosa
senza compitane
intravedala per infusione dello Spirito Santo: e l’altra che sta alla terza tavola
del primo soggetto, la quale figura
il colloquio di Eva: Leggesi in Genesi al tenia va, che il signore Dio disse al serpente:
tu caminerai sopra el
petto tuo; et etiam leggisi che la donna romperà il capo del serpente: et tu serpente
sarai insidiato dal suo
calceo: Certo questo fu adimpito in la nuntiatione della gloriosa Vergine Maria. Nella
tavola poi che resta fra la
prima e terza di ognuno di questi 40 soggetti stanno come in due arcate o nicchie
in mezzi busti i Profeti,
leggendosi nelli due primi De Hieremia al 31 il Signore ha creato una cosa nova sopra
la terra; la donna ha
circundato l’intorno: De Ezechiele 44: Questa porta farà serrati et non se aprirà.
Così procede col med. ordine
sino al termine ove s’incontrano i tre soggetti come sono descritti dai bibliografi
nelle altre Bibliae Pauperum
più antiche. Nell’ultima carta contornata, come abbiamo descritto il frontespizio,
è stampato opera di Giovanni
Andrea Vavassore ditto Vadagnino: Stampata novamente nella inclita città diVinegia.
Laus Deo. Dopo trovasi
un’altra carta con una Madonna seduta in trono con due Angeli che la incoronano: tiene
il Bambino in piedi sulle
ginocchia e due angeli laterali suonano.
Le stampe sono di bella esecuzione, e provengono da disegni di diversi maestri, alle
quali non può assegnarsi
una data più antica del 1510 ovvero 12, giacché alcuna (siccome avvertì l’Ab. Zani)
è presa dalla passione di
Alberto Durero e fra le altre poi esattissimamente quella ove N. S. scaccia i profanatori
del tempio, che dal
maestro tedesco si pubblicò nel 1509. Alcune altre poi sono rozze ed alcune sembrano
provenire possino da’ bei
disegni dei Bellini, del Carpazio dello Squarcione o del Montagna come probabilmente sarà. Questo
Vadagnino pubblicò diversi anni dopo anche la vita di Esopo volgarizzata dal Tuppo.