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589. OSIO Carlo Cesare, Architettura civile dimostrativamente proporzionata ed accresciuta col ritrovamento d’un nuovo strumento angolare per stabilire le sagome in ogni loro necessario contorno, Milano 1661, in fol. fig.
Col ritratto dell’autore disegnato da Cesare dai fiori, intagliato da Giovan Battista Bonacina, assai bello. Opera in cui si com106plicano le cose più facili in una quantità di inutili insegnamenti.
Col ritratto dell’autore disegnato da Cesare dai fiori, intagliato da Giovan Battista Bonacina, assai bello. Opera in cui si com106plicano le cose più facili in una quantità di inutili insegnamenti.
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594. PALLADIO, I quattro libri dell’architettura, Venezia, per Domenico de’ Franceschi, 1570, in fol. fig.
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata in vit.. dor. con busta.
Prima edizione di rara freschezza e conservazione, con foglietti in bianco per farvi a piacere osservazioni: legata in vit.. dor. con busta.
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Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
Quest’edizione fu contraffatta posteriormente, ma non in modo di abbisognar di segnali per distinguerla dall’originale, poiché ciò dalla freschezza delle tavole, dalla carta, dai caratteri si conosce a piena evidenza.
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595. PALLADIO, Lo stesso, ristampato in Venezia colle medesime tavole da Bartolomeo Carampello, 1581 in fol.
Anche questa edizione, se non fosse pel nome dello stampatore e l’anno di stampa, potrebbe riguardarsi come una contraffazione dell’originale, essendosi adoperati li stessi legni e la stessa distribuzione nelle pagine.
Anche questa edizione, se non fosse pel nome dello stampatore e l’anno di stampa, potrebbe riguardarsi come una contraffazione dell’originale, essendosi adoperati li stessi legni e la stessa distribuzione nelle pagine.
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597. PALLADIO, Fabbriche antiche da lui disegnate e date in luce da Riccardo Conte di Burlington. Londra 1730, in fol. fig.
Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra. Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana, disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce, imitando l’esempio del benemerito inglese.
Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra. Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana, disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce, imitando l’esempio del benemerito inglese.
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598. PALLADIO, Les bâtimens et les desseins recuellis et illustrés par Octave Bertotti Scamozzi. Ouvrage divisée en 4 volumes avec des planches etc. etc., à Vicence 1776-83, in fol. fig.
Quantunque un italiano abbia imaginato di far comperare agli stranieri l’opera ma più facilmente, stampandola in francese, il che a noi sembra basso pensiere; nondimeno Ottavio Bertotti Scamozzi fece cosa nobile e grandiosa nel produrre queste grandi opere palladiane e nell’illustrarle. Poteva esservi un po’ più di gusto, a dir vero, per parte dei disegnatori, che pesanti riescono gli ornamenti e non tanto gentili le modanature, quanto si veggono nelle opere originali; ma l’insieme di queste dimensioni in gran foglio ombreggiate produce un buon effetto, e l’opera avvi luogo sempre tra le più classiche: 72 tavole contiene il primo volume, in cui si illustrano 17 edifici; 51 ne contiene il secondo, ove si tratta di altrettante fabbriche; 52 ne stanno nel terzo per illustrare un simil numero di edifici; e 72 nel quarto, relative a 22 opere palladiane.
Quantunque un italiano abbia imaginato di far comperare agli stranieri l’opera ma più facilmente, stampandola in francese, il che a noi sembra basso pensiere; nondimeno Ottavio Bertotti Scamozzi fece cosa nobile e grandiosa nel produrre queste grandi opere palladiane e nell’illustrarle. Poteva esservi un po’ più di gusto, a dir vero, per parte dei disegnatori, che pesanti riescono gli ornamenti e non tanto gentili le modanature, quanto si veggono nelle opere originali; ma l’insieme di queste dimensioni in gran foglio ombreggiate produce un buon effetto, e l’opera avvi luogo sempre tra le più classiche: 72 tavole contiene il primo volume, in cui si illustrano 17 edifici; 51 ne contiene il secondo, ove si tratta di altrettante fabbriche; 52 ne stanno nel terzo per illustrare un simil numero di edifici; e 72 nel quarto, relative a 22 opere palladiane.
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599. PALLADIO, Le thermes des Romains publiées de nouveau avec quelques observations par Octave Bertotti Scamozzi d’après l’exemplaire du Lord Comte de Burlingthon, imprimé à Londre en 1732, Vicence, chez François Modena, 1785.
Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio. Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio. Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
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601. PATTE, Mémoires sur les objets les plus importants de l’architectur, Paris 1769, in 4, gr. fig.
Opera con 27 tavole in rame, che aggirasi in molte utili 109 pratiche e previdenze. Quest’architetto fu scrittore di molto accorgimento.
Opera con 27 tavole in rame, che aggirasi in molte utili 109 pratiche e previdenze. Quest’architetto fu scrittore di molto accorgimento.
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604. LE PAUTRE Antoine. Le Oeuvres d’architecture, à Paris, chez Jombert, 1652, in fol. fig.
Nel principio è un bel frontespizio figurato e un ritratto dell’autore. Contiene il volume 60 tavole precedute dal testo: sebbene il gusto di questo autore non fosse il più puro, nullameno è meno guasto che non poteva attendersi dal tempo; e le sue incisioni e i suoi ornamenti hanno un sapore e una grazia a loro particolare.
Nel principio è un bel frontespizio figurato e un ritratto dell’autore. Contiene il volume 60 tavole precedute dal testo: sebbene il gusto di questo autore non fosse il più puro, nullameno è meno guasto che non poteva attendersi dal tempo; e le sue incisioni e i suoi ornamenti hanno un sapore e una grazia a loro particolare.
Show More — PÉLETIER. Vedi tle BoueUes.
609. PEYRE Marie Joseph, Oeuvre d’architecture, Paris 1765, in fol. fig., M. 90. Sono tutti proggetti vasti e immaginosi d’invenzione dell’architetto, dimostrati in 19 tavole colle rispettive illustrazioni.
610. PIACENZA Pietro Giovanni, Discussione ragionata di due questioni architettoniche tratte dal 3 libro di Vitruvio, 1793 Milano, in 4 fig.
Vertono le discussioni sui scamilli, e sul capitello ionico con cinque tavole in rame, nelle quali chiaramente dimostra il suo assunto, che sia in relazione a quanto scrisse il Bertano.
Vertono le discussioni sui scamilli, e sul capitello ionico con cinque tavole in rame, nelle quali chiaramente dimostra il suo assunto, che sia in relazione a quanto scrisse il Bertano.
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