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531. JOMBERT, Architecture moderne ou l’art de bien bâtir puur toute sorte de personnes, 2 vol. en 4. 1728, fig., chez Jombert.
Quest’opera non è che la riproduzione di quella di Briseux.
Quest’opera non è che la riproduzione di quella di Briseux.
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532. JONES Inigo and others designs published by J. Ware in 4 p.
Questa raccolta di piccoli monumenti, come cammini, scale, porte, finestre, soffitti ed altro, de’ principali palazzi d’Inghilterra è una scelta che fu diretta dal gusto del C. di Burlington. Le tavole sono 53, d’intaglio diligente.
Questa raccolta di piccoli monumenti, come cammini, scale, porte, finestre, soffitti ed altro, de’ principali palazzi d’Inghilterra è una scelta che fu diretta dal gusto del C. di Burlington. Le tavole sono 53, d’intaglio diligente.
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533. JONES, The designs consisting in plans and elevations for public and private buildings pubblished by William Kent with some additional designs, vol. 2 legati in uno, London 1770, in fol. mass. fig.
Questo architetto a giusto titolo può dirsi il Palladio dell’Inghilterra, la quale troppo presto si scostò dalla purità del suo stile: 73 tavole contiene il primo volume: e 63 il secondo, nelle quali si vede come avrebbe potuto gareggiare l’anglica colla romana magnificenza; se per bizzarria di novità non si fosse abbandonata troppo presto l’ultima direzione che questo maestro aveva data a simili studi.
Questo architetto a giusto titolo può dirsi il Palladio dell’Inghilterra, la quale troppo presto si scostò dalla purità del suo stile: 73 tavole contiene il primo volume: e 63 il secondo, nelle quali si vede come avrebbe potuto gareggiare l’anglica colla romana magnificenza; se per bizzarria di novità non si fosse abbandonata troppo presto l’ultima direzione che questo maestro aveva data a simili studi.
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534. JOUSSE Mathurin, Le secret d’architecture découvrant fidellement les traits géometriques, coupés et debolement nécessaires dans les bâtimens; à la Flêche 1642, in fol. fig.
Opera stimata per le cognizioni profonde di pratica e di matematica applicata all’architettura, ritenuta anche rara dal de Bure. Le tavole in legno sono inserite fra il testo: nulla 95verte su ciò che è delineazione degli ordini, o parti orna mentali dell’architettura.
Opera stimata per le cognizioni profonde di pratica e di matematica applicata all’architettura, ritenuta anche rara dal de Bure. Le tavole in legno sono inserite fra il testo: nulla 95verte su ciò che è delineazione degli ordini, o parti orna mentali dell’architettura.
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535. Izzo S. I. Jo. Bapt., Elementa architecturae civilis in usum Collegii Theresiani, Vindobonae 1764, in 8, fig. con 30 tavole in rame. Opera superficiale e di cattivo gusto.
536. Izzo S. I. Jo. Bapt., Elementa architecturae militaris. Tomulus primus de arte muniendi, pars secunda de operibus externis etc., Vindobonae 1765, in 8. fig. con 39 tav.
537. KRAMMER Gabriel, Architectura. In lingua tedesca, Praga, in fol., 1606, per cura di Marco Sadeler.
Le tavole portano la marca di Gab. Krammer e l’anno 1599. Gli esempi tratti dagli ordini e i loro ornamenti sono tutto ciò che di più barbaro escisse dagli umani deliri in 28 tavole, cui sono aggiunte altre tavole di prospettive inventate da Uriese, da Dom. Custodi, pubblicate da Steff. Scolari in Venezia.
Le tavole portano la marca di Gab. Krammer e l’anno 1599. Gli esempi tratti dagli ordini e i loro ornamenti sono tutto ciò che di più barbaro escisse dagli umani deliri in 28 tavole, cui sono aggiunte altre tavole di prospettive inventate da Uriese, da Dom. Custodi, pubblicate da Steff. Scolari in Venezia.
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538. LABACCO Antonio, Libro appartenente all’architettura, impresso in Roma 1558.Aggiuntovi: Barozzio Giacomo da Vignola, Regola delli cinque ordini d’architettura, senza luogo ed anno: in fol. fig.
É la prima e più splendida edizione di quest’opera, consistente in 32 tavole in foglio.
É la prima e più splendida edizione di quest’opera, consistente in 32 tavole in foglio.
Show More In fine è il libro estraordinario di architettura di Sebastiano Serlio contenente 50 porte, Lione, presso Guglielmo Rovinio, 1560, in fol. fig.
In quest’opera di Labacco ove le tavole sono sommamente preziose per la bellezza dell’intaglio importa conoscere il loro numero, distribuzione e contraffazione. Comincia l’opera col frontispizio figurato e in un cartello: Libro d’Antonio Labacco appartenente a l’architettura nel quale si figurano alcune notabili antichità di Roma: nel foglio susseguente Impresso in Roma in Casa Nostra negli anni del Signore 1558 con Privilegi che per 10 anni prossimi niuno ardisca imprimerlo ec. A tergo è il Privilegio di Paolo III; nel secondo foglio quello di Giulio III: a tergo di questo il Privilegio di Paolo III, ove si richiamano i privilegi anteriori: nel terzo foglio il Privilegio della Signoria di Venezia colla data del 1552: a tergo del quale l’avviso di Antonio Labacco ai lettori. Cominciano le tavole colla pianta della mole di Adriano che in un angolo superiore della lamina ha il numero 5; e procedono per 26 fogli fino alla tavola numero 30, che essendo doppia ha li due numeri 29 e 30 e rappresenta il porto di Traiano. Viene una carta impressa di testo intorno questa tavo96la che occupa due pagine senza esser numerate e sono in luogo del 31 e 32: e il libro finisce con altre 4 tavole e l’ultimo numero 36.
In quest’opera di Labacco ove le tavole sono sommamente preziose per la bellezza dell’intaglio importa conoscere il loro numero, distribuzione e contraffazione. Comincia l’opera col frontispizio figurato e in un cartello: Libro d’Antonio Labacco appartenente a l’architettura nel quale si figurano alcune notabili antichità di Roma: nel foglio susseguente Impresso in Roma in Casa Nostra negli anni del Signore 1558 con Privilegi che per 10 anni prossimi niuno ardisca imprimerlo ec. A tergo è il Privilegio di Paolo III; nel secondo foglio quello di Giulio III: a tergo di questo il Privilegio di Paolo III, ove si richiamano i privilegi anteriori: nel terzo foglio il Privilegio della Signoria di Venezia colla data del 1552: a tergo del quale l’avviso di Antonio Labacco ai lettori. Cominciano le tavole colla pianta della mole di Adriano che in un angolo superiore della lamina ha il numero 5; e procedono per 26 fogli fino alla tavola numero 30, che essendo doppia ha li due numeri 29 e 30 e rappresenta il porto di Traiano. Viene una carta impressa di testo intorno questa tavo96la che occupa due pagine senza esser numerate e sono in luogo del 31 e 32: e il libro finisce con altre 4 tavole e l’ultimo numero 36.
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Siccome pochi sono i fogli d’impressione a caratteri, cosi ad ogni anno si andarono ristampando esemplari di quest’opera ricercatissima, e fra le più belle d’antichità romane, e gli stampatori mettevano sempre gli anni addietro per screditare il meno possibile le ristampe. Uno dei segnali di contraffazione d’altra edizione, portante la medesima data di questa, è nello scritto del secondo foglietto. Poiché in vece dì NEGL’ sta scritto NE GL’: oltre la diversità dei caratteri rotondi e le stampe che sono più logore: e in un altro esemplare che porta la data del 1507, quantunque di vari anni a questa posteriore, trovasi un fiore sotto l’ultima parola di questo foglietto medesimo. Non abbiamo veduti esemplari colla data del 1552, contemporanei al Privilegio della Signoria di Venezia, che dovrebbero essere senza il privilegio de’ papi posteriori, quando realmente non seguisse la stampa molto dopo.
Siccome pochi sono i fogli d’impressione a caratteri, cosi ad ogni anno si andarono ristampando esemplari di quest’opera ricercatissima, e fra le più belle d’antichità romane, e gli stampatori mettevano sempre gli anni addietro per screditare il meno possibile le ristampe. Uno dei segnali di contraffazione d’altra edizione, portante la medesima data di questa, è nello scritto del secondo foglietto. Poiché in vece dì NEGL’ sta scritto NE GL’: oltre la diversità dei caratteri rotondi e le stampe che sono più logore: e in un altro esemplare che porta la data del 1507, quantunque di vari anni a questa posteriore, trovasi un fiore sotto l’ultima parola di questo foglietto medesimo. Non abbiamo veduti esemplari colla data del 1552, contemporanei al Privilegio della Signoria di Venezia, che dovrebbero essere senza il privilegio de’ papi posteriori, quando realmente non seguisse la stampa molto dopo.
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539. LABACCO, Libro appartenente all’architettura, impresso in Roma in casa nostra negli anni del Signore 1559, con 36 carte delle quali una forma le dedicatorie e altre tre esprimono i privilegi in fol. fig.
È da notarsi che la data è contraffatta.
È da notarsi che la data è contraffatta.
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540. LABACCO, L’istessa opera stampata in Roma negli anni del Signore 1557.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
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