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517. GIOPPREDO Mario, Dell’architettura, parte prima, nella quale si tratta degli ordini dell’architettura de’ Greci e degl’Italiani e si danno le regole più spedite per disegnare, Napoli 1768, in fol. mass. Fig.
Quest’autore aveva una felice natural disposizione per l’architettura e nell’opera sua, che non poté proseguire, come sembrava disposto a fare, per essere mancato a’ vivi, travedasi il buon gusto in quanto imitò e studiò Vitruvio e il cattivo per la pessima istruzione che ebbe da Martino Bonocore suo istitutore. Le 31 tavole sono di nitido e bell’intaglio in grandiosa dimensione incise da Francesco Gemignani.
Quest’autore aveva una felice natural disposizione per l’architettura e nell’opera sua, che non poté proseguire, come sembrava disposto a fare, per essere mancato a’ vivi, travedasi il buon gusto in quanto imitò e studiò Vitruvio e il cattivo per la pessima istruzione che ebbe da Martino Bonocore suo istitutore. Le 31 tavole sono di nitido e bell’intaglio in grandiosa dimensione incise da Francesco Gemignani.
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525. GUARINI Padre D. Guarino, Disegni d’architettura civile ed ecclesiastica, Torino 1668, in fol. fig.
Un avviso al lettore indica che, essendo morto il padre Guarino avanti che potessero pubblicarsi le sue opere d’architettura, il pubblico, (o lo stampatore) era così impaziente di farne noti i disegni, che si diedero alla luce separati dal testo. Le medesime tavole servirono all’opera dell’Architettura civile.
Un avviso al lettore indica che, essendo morto il padre Guarino avanti che potessero pubblicarsi le sue opere d’architettura, il pubblico, (o lo stampatore) era così impaziente di farne noti i disegni, che si diedero alla luce separati dal testo. Le medesime tavole servirono all’opera dell’Architettura civile.
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526. GUARINI Padre D. Guarino, Architettura civile, opera postuma dedicata a S. R. Maestà, Torino 1737, vol. 2 in fol. fig.
Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata, dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata, dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
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540. LABACCO, L’istessa opera stampata in Roma negli anni del Signore 1557.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
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541. LABACCO, Libro appartenente all’architettura, nei quale si figurano alcune notabili antichità di Roma.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig. Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi Speculum Romanie magnificentiae.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig. Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi Speculum Romanie magnificentiae.
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547. LEONCINI Giuseppe, Instrutioni architettoniche pratiche concernenti le parti principali degli edifici delle case, secondo la dottrina di Vitruvio e d’altri autori, Roma 1697, in 8, fig.
Libretto curioso, e non comune, con poche tavole collocate tra il testo.
Libretto curioso, e non comune, con poche tavole collocate tra il testo.
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549. LODOLI (Carlo P.), Elementi dell’architettura lodoliana, ossia l’arte del fabbricare con solidità scientifica e con eleganza non capricciosa. Lib. II, vol. I, Roma 1786. Non fu mai stampato che il primo volume, M. 15.
Opera singolare: sotto il ritratto dell’autore vennero incise queste parole forse il Socrate architetto. Questo frate pieno d’ingegno, di critica, di bizzaria, compose sempre lo sue opere a maniera di apologi e di satire: e comincia anche qui con un apologo che l’autore indirizza a chi vorrà sentenziare il suo libro prima di leggerlo: poi si giustifica d’aver scritto sull’architettura senza essere architetto. Vedi all’artic. Descrizione.
Opera singolare: sotto il ritratto dell’autore vennero incise queste parole forse il Socrate architetto. Questo frate pieno d’ingegno, di critica, di bizzaria, compose sempre lo sue opere a maniera di apologi e di satire: e comincia anche qui con un apologo che l’autore indirizza a chi vorrà sentenziare il suo libro prima di leggerlo: poi si giustifica d’aver scritto sull’architettura senza essere architetto. Vedi all’artic. Descrizione.
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551. MANETTI Alessandro, Studio degli ordini d’architettura, Firenze 1808, in fol., M. 83
Due parti raccolte in un volume ricco di 25 tavole in contorni con molto lusso di tipi e di carta e con copiose dottrine: opera sagacemente inventata per uso delle scuole.
Due parti raccolte in un volume ricco di 25 tavole in contorni con molto lusso di tipi e di carta e con copiose dottrine: opera sagacemente inventata per uso delle scuole.
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557. MARQUEZ D. Pietro Gias., Delle case di città degli antichi Romani secondo la dottrina di Vitruvio, Roma 1793, in 8, fig.
Con sei tavole in rame, opera piena d’erudizione e ingegnosa.
Con sei tavole in rame, opera piena d’erudizione e ingegnosa.
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560. MARQUEZ D. Pietro Gias., Dell’ordine dorico, Ricerche dedicate all’Accademia di Saragozza, Roma 1803, in 8, fig.
Con 10 tavole in rame. Operetta piena di avvertimenti giudiziosi, fondata sui principi dell’arte specialmente teorici.
Con 10 tavole in rame. Operetta piena di avvertimenti giudiziosi, fondata sui principi dell’arte specialmente teorici.
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