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528. HOPPUS E., The gentelman and builder’s repository 94or architecture display'd. ec., London 1760, in 4. fig.
Opera d’architettura che rende un conto preciso dello stato di quest’arte in Inghilterra avanti che risorgesse un gusto migliore, coll’applicazione degli studi fatti sulle antichità. Con 90 tavole in rame non compresa la veduta del Palazzo del Lord Maire di Londra, che prende il frontispizio: tutte disegnate dall’autore e intagliate da B. Cole.
Opera d’architettura che rende un conto preciso dello stato di quest’arte in Inghilterra avanti che risorgesse un gusto migliore, coll’applicazione degli studi fatti sulle antichità. Con 90 tavole in rame non compresa la veduta del Palazzo del Lord Maire di Londra, che prende il frontispizio: tutte disegnate dall’autore e intagliate da B. Cole.
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532. JONES Inigo and others designs published by J. Ware in 4 p.
Questa raccolta di piccoli monumenti, come cammini, scale, porte, finestre, soffitti ed altro, de’ principali palazzi d’Inghilterra è una scelta che fu diretta dal gusto del C. di Burlington. Le tavole sono 53, d’intaglio diligente.
Questa raccolta di piccoli monumenti, come cammini, scale, porte, finestre, soffitti ed altro, de’ principali palazzi d’Inghilterra è una scelta che fu diretta dal gusto del C. di Burlington. Le tavole sono 53, d’intaglio diligente.
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533. JONES, The designs consisting in plans and elevations for public and private buildings pubblished by William Kent with some additional designs, vol. 2 legati in uno, London 1770, in fol. mass. fig.
Questo architetto a giusto titolo può dirsi il Palladio dell’Inghilterra, la quale troppo presto si scostò dalla purità del suo stile: 73 tavole contiene il primo volume: e 63 il secondo, nelle quali si vede come avrebbe potuto gareggiare l’anglica colla romana magnificenza; se per bizzarria di novità non si fosse abbandonata troppo presto l’ultima direzione che questo maestro aveva data a simili studi.
Questo architetto a giusto titolo può dirsi il Palladio dell’Inghilterra, la quale troppo presto si scostò dalla purità del suo stile: 73 tavole contiene il primo volume: e 63 il secondo, nelle quali si vede come avrebbe potuto gareggiare l’anglica colla romana magnificenza; se per bizzarria di novità non si fosse abbandonata troppo presto l’ultima direzione che questo maestro aveva data a simili studi.
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