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Philandrier, Guillaume, 1505-1565
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Questa è la prima edizione delle note del Filandro che l’editore voleva pubblicare col testo, ma diede separate. Si
vale l’autore del Codice di Sulpizio, e di molte nozioni avute dal Serlio. Fra le pagine del testo sono alcune
poche figure in legno.
Questa è la prima edizione delle note del Filandro che l’editore voleva pubblicare col testo, ma diede separate. Si
vale l’autore del Codice di Sulpizio, e di molte nozioni avute dal Serlio. Fra le pagine del testo sono alcune
poche figure in legno.
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,. Non avvi altra differenza dall’edizione presente all’altra dell’anno che la precede, se non che
in quella avvi un errata che indica e corregge i falli trascorsi e in questa vi sono tutti gli
spropositi dell’edizione romana non emendati, con molti altri di più.
Non avvi altra differenza dall’edizione presente all’altra dell’anno che la precede, se non che
in quella avvi un errata che indica e corregge i falli trascorsi e in questa vi sono tutti gli
spropositi dell’edizione romana non emendati, con molti altri di più.
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, Edizione pregiatissima per la correzione del testo e le cure studiose dell’autore che aumentò di molto le note
dall’edizione che nel 1544 ne fece in Roma separatamente dal testo. Le tavole in legno non sono prive dì
eleganza e di gusto. Il Poleni ritiene quest’edizione in tal pregio da porta immediata dopo quella di Sulpizio.
Edizione pregiatissima per la correzione del testo e le cure studiose dell’autore che aumentò di molto le note
dall’edizione che nel 1544 ne fece in Roma separatamente dal testo. Le tavole in legno non sono prive dì
eleganza e di gusto. Il Poleni ritiene quest’edizione in tal pregio da porta immediata dopo quella di Sulpizio.
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, Vedesi in quest’edizione una delle solite frodi degli stampatori. Il Zitelli acquistò un numero d’esemplari della
prima edizione di queste note pubblicata in Roma dal Dossena nel 1544; cangiò i primi otto foglietti, cioè il
primo foglio di stampa ove pose anche un suo avviso agli studiosi e diede in tal modo a vedere di aver fatta una
nuova edizione. Non cangiò in fine alcun foglio e poiché dietro l’ultima pagina trovavasi il nome dello
stampatore Romano, lo cuoprì con una sottile striscia di carta, come può rilevarsi nel nostro e negli altri
esemplari: e come avverti anche lo stesso Poleni nelle sue exercitationes Vitruvianae.
Vedesi in quest’edizione una delle solite frodi degli stampatori. Il Zitelli acquistò un numero d’esemplari della
prima edizione di queste note pubblicata in Roma dal Dossena nel 1544; cangiò i primi otto foglietti, cioè il
primo foglio di stampa ove pose anche un suo avviso agli studiosi e diede in tal modo a vedere di aver fatta una
nuova edizione. Non cangiò in fine alcun foglio e poiché dietro l’ultima pagina trovavasi il nome dello
stampatore Romano, lo cuoprì con una sottile striscia di carta, come può rilevarsi nel nostro e negli altri
esemplari: e come avverti anche lo stesso Poleni nelle sue exercitationes Vitruvianae.
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, Questi due esemplari l’uno colta data di Ginevra, l’altro 135 con quella di Lione, sono una medesima e sola
edizione, la quale esattamente corrisponde a quella del 1552, prodotta dallo stesso Tornesio, colle medesime
figure.
Questi due esemplari l’uno colta data di Ginevra, l’altro 135 con quella di Lione, sono una medesima e sola
edizione, la quale esattamente corrisponde a quella del 1552, prodotta dallo stesso Tornesio, colle medesime
figure.
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, Questa è fra le edizioni di questo classico la più ricca di opuscoli vitruviani riprodotti con nitidezza
d’impressione, e correzione nei testi. Gli elementi d’architettura di Enrico Woton precedono i X libri di Vitruvio,
poi vengono il vocabolario e gli scamilli del Baldo, il libro della pittura di L. B. Alberti, la Voluta Ionica di
Nicolo Goldmano, gli opuscoli sulla scultura del Gaurico, del Demonziosio, con molte note del Philandro, del
Meibomio, del Salmasio e copiosi indici ec. Esemplare in marrocchino dorato.
Questa è fra le edizioni di questo classico la più ricca di opuscoli vitruviani riprodotti con nitidezza
d’impressione, e correzione nei testi. Gli elementi d’architettura di Enrico Woton precedono i X libri di Vitruvio,
poi vengono il vocabolario e gli scamilli del Baldo, il libro della pittura di L. B. Alberti, la Voluta Ionica di
Nicolo Goldmano, gli opuscoli sulla scultura del Gaurico, del Demonziosio, con molte note del Philandro, del
Meibomio, del Salmasio e copiosi indici ec. Esemplare in marrocchino dorato.
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