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Questo libro un po’ bizzarro nelle invenzioni conserva ancora alquanto del buono stile che fioriva allora più che
in ogni tempo posteriore in Francia.
Questo libro un po’ bizzarro nelle invenzioni conserva ancora alquanto del buono stile che fioriva allora più che
in ogni tempo posteriore in Francia.
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Libro dal quale rilevasi fino a qual seguo fosse già stata spinta la stravaganza e il sopracarico degli ornamenti
nelle cose architettoniche, quantunque in un’epoca, in cui il gusto non era certamente corrotto in Italia, dal che
potrebbe qualche cosa dedursi sulle sorgenti delle stravaganze ornamentali: sonovi 40 tavole compresovi il
frontispizio. L’edizione è latina e francese. Gli esemplari non sono comuni e l’autore scrisse altre opere in questo
gusto.
Libro dal quale rilevasi fino a qual seguo fosse già stata spinta la stravaganza e il sopracarico degli ornamenti
nelle cose architettoniche, quantunque in un’epoca, in cui il gusto non era certamente corrotto in Italia, dal che
potrebbe qualche cosa dedursi sulle sorgenti delle stravaganze ornamentali: sonovi 40 tavole compresovi il
frontispizio. L’edizione è latina e francese. Gli esemplari non sono comuni e l’autore scrisse altre opere in questo
gusto.
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É la prima e più splendida edizione di quest’opera, consistente in 32 tavole in foglio.
É la prima e più splendida edizione di quest’opera, consistente in 32 tavole in foglio.
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In fine è il libro estraordinario di architettura di Sebastiano Serlio contenente 50 porte,
Lione,
presso Guglielmo Rovinio,
1560,
in fol. fig.
In quest’opera di Labacco ove le tavole sono sommamente preziose per la bellezza dell’intaglio importa
conoscere il loro numero, distribuzione e contraffazione. Comincia l’opera col frontispizio figurato e in un
cartello: Libro d’Antonio Labacco appartenente a l’architettura nel quale si figurano alcune notabili antichità di
Roma: nel foglio susseguente Impresso in Roma in Casa Nostra negli anni del Signore 1558 con Privilegi che
per 10 anni prossimi niuno ardisca imprimerlo ec. A tergo è il Privilegio di Paolo III; nel secondo foglio quello
di Giulio III: a tergo di questo il Privilegio di Paolo III, ove si richiamano i privilegi anteriori: nel terzo foglio il
Privilegio della Signoria di Venezia colla data del 1552: a tergo del quale l’avviso di Antonio Labacco ai lettori.
Cominciano le tavole colla pianta della mole di Adriano che in un angolo superiore della lamina ha il numero 5;
e procedono per 26 fogli fino alla tavola numero 30, che essendo doppia ha li due numeri 29 e 30 e rappresenta il
porto di Traiano. Viene una carta impressa di testo intorno questa tavo96la che occupa due pagine senza
esser numerate e sono in luogo del 31 e 32: e il libro finisce con altre 4 tavole e l’ultimo numero 36.
In quest’opera di Labacco ove le tavole sono sommamente preziose per la bellezza dell’intaglio importa
conoscere il loro numero, distribuzione e contraffazione. Comincia l’opera col frontispizio figurato e in un
cartello: Libro d’Antonio Labacco appartenente a l’architettura nel quale si figurano alcune notabili antichità di
Roma: nel foglio susseguente Impresso in Roma in Casa Nostra negli anni del Signore 1558 con Privilegi che
per 10 anni prossimi niuno ardisca imprimerlo ec. A tergo è il Privilegio di Paolo III; nel secondo foglio quello
di Giulio III: a tergo di questo il Privilegio di Paolo III, ove si richiamano i privilegi anteriori: nel terzo foglio il
Privilegio della Signoria di Venezia colla data del 1552: a tergo del quale l’avviso di Antonio Labacco ai lettori.
Cominciano le tavole colla pianta della mole di Adriano che in un angolo superiore della lamina ha il numero 5;
e procedono per 26 fogli fino alla tavola numero 30, che essendo doppia ha li due numeri 29 e 30 e rappresenta il
porto di Traiano. Viene una carta impressa di testo intorno questa tavo96la che occupa due pagine senza
esser numerate e sono in luogo del 31 e 32: e il libro finisce con altre 4 tavole e l’ultimo numero 36.
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Siccome pochi sono i fogli d’impressione a caratteri, cosi ad ogni anno si andarono ristampando esemplari di
quest’opera ricercatissima, e fra le più belle d’antichità romane, e gli stampatori mettevano sempre gli anni
addietro per screditare il meno possibile le ristampe. Uno dei segnali di contraffazione d’altra edizione, portante
la medesima data di questa, è nello scritto del secondo foglietto. Poiché in vece dì NEGL’ sta scritto NE GL’:
oltre la diversità dei caratteri rotondi e le stampe che sono più logore: e in un altro esemplare che porta la data
del 1507, quantunque di vari anni a questa posteriore, trovasi un fiore sotto l’ultima parola di questo foglietto
medesimo. Non abbiamo veduti esemplari colla data del 1552, contemporanei al Privilegio della Signoria di
Venezia, che dovrebbero essere senza il privilegio de’ papi posteriori, quando realmente non seguisse la stampa
molto dopo.
Siccome pochi sono i fogli d’impressione a caratteri, cosi ad ogni anno si andarono ristampando esemplari di
quest’opera ricercatissima, e fra le più belle d’antichità romane, e gli stampatori mettevano sempre gli anni
addietro per screditare il meno possibile le ristampe. Uno dei segnali di contraffazione d’altra edizione, portante
la medesima data di questa, è nello scritto del secondo foglietto. Poiché in vece dì NEGL’ sta scritto NE GL’:
oltre la diversità dei caratteri rotondi e le stampe che sono più logore: e in un altro esemplare che porta la data
del 1507, quantunque di vari anni a questa posteriore, trovasi un fiore sotto l’ultima parola di questo foglietto
medesimo. Non abbiamo veduti esemplari colla data del 1552, contemporanei al Privilegio della Signoria di
Venezia, che dovrebbero essere senza il privilegio de’ papi posteriori, quando realmente non seguisse la stampa
molto dopo.
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È da notarsi che la data è contraffatta.
È da notarsi che la data è contraffatta.
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A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né
nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
A questo più fresco esemplare sono aggiunte altre 17 cattive tavole di monumenti romani senza luogo né anno né
nome d’intagliatore, ma appariscono essere tolte dall’opera di Vredman. Anche questo ha la data contrafatta.
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Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la
copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio
Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri
furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig.
Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi
Speculum Romanie magnificentiae.
Questa è una delle varie edizioni di Roma senz’anno, e senza nome di stampatore. L’opera di Labacco precede la
copiosa serie delle prime stampe degli edificii e monumenti di Roma pubblicati da Nicola Van-Aelst, da Antonio
Salamanca, da Enrico Van-Schoel, da Andrea Vaccaro, da Antonio Laffrerio, da Giacomo Bossi e da quant’altri
furono primi ad illustrare quei monumenti, in fol. fig.
Nel principio è la pianta di Roma di Giacomo Lauro, prima edizione: e in fine al Labacco sono 114 tavole. Vedi
Speculum Romanie magnificentiae.
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Edizione elegante in bei caratteri corsivi, colle figure in legno fra il testo. Questo autore fu uno dei più insigni
ingegneri del suo tempo.
Edizione elegante in bei caratteri corsivi, colle figure in legno fra il testo. Questo autore fu uno dei più insigni
ingegneri del suo tempo.
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Questo contiene 19 libri d’architettura di questo autore e deve riguardarsi come opera completa, giacché le traité
de la Charpente forma un trattato separato, sebbeue potesse intitolarsi il secondo tomo di quest’opera.
Questo architetto è il padre dell’arte in Francia e il migliore scrittore in questa materia; nella quale col progresso
dell’età peggiorò il gusto, quantunque i modi di esecuzione si perfezionassero, il libro è buono, e le tavole
copiosissime in legno sono di bellissima esecuzione, massimamente i capitelli corinti e le trabeazioni ornate, che
sebbene intagliate in legno si direbbero incise in rame: sono queste frapposte alla bella edizione del testo.
L’opera è dedicata Caterina dei Medici, madre di Carlo IX. Magnifico e raro esemplare.
Questo contiene 19 libri d’architettura di questo autore e deve riguardarsi come opera completa, giacché le traité
de la Charpente forma un trattato separato, sebbeue potesse intitolarsi il secondo tomo di quest’opera.
Questo architetto è il padre dell’arte in Francia e il migliore scrittore in questa materia; nella quale col progresso
dell’età peggiorò il gusto, quantunque i modi di esecuzione si perfezionassero, il libro è buono, e le tavole
copiosissime in legno sono di bellissima esecuzione, massimamente i capitelli corinti e le trabeazioni ornate, che
sebbene intagliate in legno si direbbero incise in rame: sono queste frapposte alla bella edizione del testo.
L’opera è dedicata Caterina dei Medici, madre di Carlo IX. Magnifico e raro esemplare.
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Opera dedicata a Carlo IX con un bellissimo ritratto dell’autore in legno. Questo è il trattato della Charpente,
meritamente stimato come una delle più belle produzioni dell’autore e del secolo, con bellissime tavole in legno
fra il testo. In fine: Paris, de l’imprimerie de Hieroime de Marnef et Giul. Cavellat, 1576.
Opera dedicata a Carlo IX con un bellissimo ritratto dell’autore in legno. Questo è il trattato della Charpente,
meritamente stimato come una delle più belle produzioni dell’autore e del secolo, con bellissime tavole in legno
fra il testo. In fine: Paris, de l’imprimerie de Hieroime de Marnef et Giul. Cavellat, 1576.
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