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Della architettura trattati
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Avvi un frontespizio figurato, il ritratto dell’autore, e 38 tavole: il trattato è diviso in tre parti planimetria,
curvimetria, itereometria e il tutto potrebbe con più semplicità e chiarezza esser esposto per l’uso pratico, se
l’autore nella sua mediocrità non avesse voluto metter troppo in evidenza se stessa.
Avvi un frontespizio figurato, il ritratto dell’autore, e 38 tavole: il trattato è diviso in tre parti planimetria,
curvimetria, itereometria e il tutto potrebbe con più semplicità e chiarezza esser esposto per l’uso pratico, se
l’autore nella sua mediocrità non avesse voluto metter troppo in evidenza se stessa.
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A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li
dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto
da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è
del 1550, per Lorenzo Torrentino.
A tergo del frontespizio e il ritratto dell’autore, poi la dedica del traduttore a Cosimo de Medici. Cominciano li
dieci libri dell’architettura colle tavole in legno fra il testo. A questa va aggiunto il trattato della pittura tradotto
da Lodovico Domenichi e in fine la tavola delle cose notabili. La prima edizione di questa versione del Bartoli è
del 1550, per Lorenzo Torrentino.
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Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
Edizione colle tavole in legno collocate fra il testo.
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Sul frontispizio è l’arme del Cardinale Pietro Accolti anconetano, cui il Mazocchi dedica l’edizione. A tergo del
frontespizio è il motu proprio di Leone X. Il secondo foglietto contiene la dedicatoria in bellissimi caratteri
rotondi più piccoli di quelli del testo. Immediatamente segue il testo, diviso in quattro libri e compreso in 96
foglietti di stampa, sull’ultimo de’ quali è la data. Altri due foglietti seguono; dei quali uno contiene l’errata e
l’altro è bianco: sono quindi in tutto 100 foglietti. Esemplare bellis. in mar. dor.
Sul frontispizio è l’arme del Cardinale Pietro Accolti anconetano, cui il Mazocchi dedica l’edizione. A tergo del
frontespizio è il motu proprio di Leone X. Il secondo foglietto contiene la dedicatoria in bellissimi caratteri
rotondi più piccoli di quelli del testo. Immediatamente segue il testo, diviso in quattro libri e compreso in 96
foglietti di stampa, sull’ultimo de’ quali è la data. Altri due foglietti seguono; dei quali uno contiene l’errata e
l’altro è bianco: sono quindi in tutto 100 foglietti. Esemplare bellis. in mar. dor.
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Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno,
rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in
questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima
impressione.
Questa è la prima parte dell’opera che usci separatamente molti anni prima delle altre e non lauto per il disegno,
rame per l’intaglio tutte le opere di questi autori possono ritenersi per ciò che siasi finora operato di meglio in
questo genere. Le tavole di questa prima parte (dedicata all’architetto Piermarini) sono 24 e di prima
impressione.
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Opera stampata con molto decoro, piena di buoni principi; con 24 tav. intagliate diligentemente in contorni.
Opera stampata con molto decoro, piena di buoni principi; con 24 tav. intagliate diligentemente in contorni.
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Il primo volume contiene la serie dei rosoni antichi in Roma; il secondo la serie dei medesimi fuori di Roma; il
terzo la serie dei candelabri antichi: il quarto la serie degli orologi solari e dei candelabri antichi. Sono duecento
tavole in rame di bel disegno e buona esecuzione.
Il primo volume contiene la serie dei rosoni antichi in Roma; il secondo la serie dei medesimi fuori di Roma; il
terzo la serie dei candelabri antichi: il quarto la serie degli orologi solari e dei candelabri antichi. Sono duecento
tavole in rame di bel disegno e buona esecuzione.
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Opera ripiena di cognizioni profonde, dedicata a Jacopo Quarerighi architetto, con quattro grandi tavole.
Opera ripiena di cognizioni profonde, dedicata a Jacopo Quarerighi architetto, con quattro grandi tavole.
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‘
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Questo libro è dedicato a Filippo III. Re di Spagna, ma è 74a pochi noto, e da pochissimi celebrato, sebbene
meriti d’esser collocato fra’ più giudiziosi trattati. Le tavole sono disegnate con gran parità e incise
accuratamente forse dallo stesso autore. Dodici tavole sono per l’architettura, sette per la scultura, ossia per le
proporzioni de’ corpi umani, sei per la prospettiva e otto per la fortificazione, compreso il frontespizio collo
stemma del re di Spagna: il libro è compatto di 46 foglietti.
Questo libro è dedicato a Filippo III. Re di Spagna, ma è 74a pochi noto, e da pochissimi celebrato, sebbene
meriti d’esser collocato fra’ più giudiziosi trattati. Le tavole sono disegnate con gran parità e incise
accuratamente forse dallo stesso autore. Dodici tavole sono per l’architettura, sette per la scultura, ossia per le
proporzioni de’ corpi umani, sei per la prospettiva e otto per la fortificazione, compreso il frontespizio collo
stemma del re di Spagna: il libro è compatto di 46 foglietti.
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, ingegnero milanese, Prima edizione col ritratto dell’autore intagliato in legno, non meno che le figure inserite fra il testo.
Prima edizione col ritratto dell’autore intagliato in legno, non meno che le figure inserite fra il testo.
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,
Seconda edizione somigliante alla prima.
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,
La prima edizione di questo libretto lia in fronte, e al fine l’insegna di Aldo, sebbene gli stampatori siano i
fratelli Marchetti di Brescia. L’opera è interessantissima per le discus 76sioni fra’ primi artisti del secolo
che sono riportate. Ritiensi fra i libri rari dell’arte.
La prima edizione di questo libretto lia in fronte, e al fine l’insegna di Aldo, sebbene gli stampatori siano i
fratelli Marchetti di Brescia. L’opera è interessantissima per le discus 76sioni fra’ primi artisti del secolo
che sono riportate. Ritiensi fra i libri rari dell’arte.
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Le opere di Silvio Belli sono pregiatissime per la scienza e chiarezza delle esposizioni. Le tavole sono intagliate
in legno e benissimo disegnate. Da una famiglia d’artisti di tanto sapere, dalla quale esci anche l’insigne Valerio
fratello del matematico, non potevano ottenersi che ottime produzioni.
Le opere di Silvio Belli sono pregiatissime per la scienza e chiarezza delle esposizioni. Le tavole sono intagliate
in legno e benissimo disegnate. Da una famiglia d’artisti di tanto sapere, dalla quale esci anche l’insigne Valerio
fratello del matematico, non potevano ottenersi che ottime produzioni.
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Quantunque un italiano abbia imaginato di far comperare agli stranieri l’opera ma più facilmente, stampandola in
francese, il che a noi sembra basso pensiere; nondimeno Ottavio Bertotti Scamozzi fece cosa nobile e grandiosa
nel produrre queste grandi opere palladiane e nell’illustrarle. Poteva esservi un po’ più di gusto, a dir vero, per
parte dei disegnatori, che pesanti riescono gli ornamenti e non tanto gentili le modanature, quanto si veggono
nelle opere originali; ma l’insieme di queste dimensioni in gran foglio ombreggiate produce un buon effetto, e
l’opera avvi luogo sempre tra le più classiche: 72 tavole contiene il primo volume, in cui si illustrano 17 edifici;
51 ne contiene il secondo, ove si tratta di altrettante fabbriche; 52 ne stanno nel terzo per illustrare un simil
numero di edifici; e 72 nel quarto, relative a 22 opere palladiane.
Quantunque un italiano abbia imaginato di far comperare agli stranieri l’opera ma più facilmente, stampandola in
francese, il che a noi sembra basso pensiere; nondimeno Ottavio Bertotti Scamozzi fece cosa nobile e grandiosa
nel produrre queste grandi opere palladiane e nell’illustrarle. Poteva esservi un po’ più di gusto, a dir vero, per
parte dei disegnatori, che pesanti riescono gli ornamenti e non tanto gentili le modanature, quanto si veggono
nelle opere originali; ma l’insieme di queste dimensioni in gran foglio ombreggiate produce un buon effetto, e
l’opera avvi luogo sempre tra le più classiche: 72 tavole contiene il primo volume, in cui si illustrano 17 edifici;
51 ne contiene il secondo, ove si tratta di altrettante fabbriche; 52 ne stanno nel terzo per illustrare un simil
numero di edifici; e 72 nel quarto, relative a 22 opere palladiane.
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Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio.
Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
Questo può servire e trovasi spesso accompagnato come quinto volume di Palladio.
Vedi anche all’articolo Pianta e facciata del Palazzo Banuzzi.
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Ordinariamente quest’opera pessima in ogni sua parte non è conosciuta che pel primo volume: e il Comolli ne
cita un secondo soltanto. Il nostro rara esemplare diviso in tre volumi non conta che 143 tavole e il terzo volume
comprende unicamente le tavole relative ai trattati del tomo secondo.
Ordinariamente quest’opera pessima in ogni sua parte non è conosciuta che pel primo volume: e il Comolli ne
cita un secondo soltanto. Il nostro rara esemplare diviso in tre volumi non conta che 143 tavole e il terzo volume
comprende unicamente le tavole relative ai trattati del tomo secondo.
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Queste due edizioni sono la seconda e la quarta, essendo comparsa la prima nel 1619 vivente
l’autore: comodo e facile fu per gli scolari riputato questo manuale e di poca spesa e perciò
ristampato più volte. L’opera è divisa in sei libri, con un’appendice di aforismi in materia
idraulica e le tavole son 28.
Queste due edizioni sono la seconda e la quarta, essendo comparsa la prima nel 1619 vivente
l’autore: comodo e facile fu per gli scolari riputato questo manuale e di poca spesa e perciò
ristampato più volte. L’opera è divisa in sei libri, con un’appendice di aforismi in materia
idraulica e le tavole son 28.
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,
Le tavole del Calderari potevano essere eseguite con più diligenza e più gusto anche per corrispondere alla
semplice ed elegante dettatura del testo e alla nobiltà dei tipi. Le opere di questo amore sono pregevolissime e
fanno conoscere come fosse egli allevato nella patria di Palladio; 46 tavole comprende il primo volume e 45 ne
comprende il secondo. Finisce quest’opera con un avviso degli editori intorno al trattato degli ordini
d’architettura, che sarà pubblicato in 4, corredato di 60 tavole, opera elaboratissima e profonda di questo
dottissimo architetto.
Le tavole del Calderari potevano essere eseguite con più diligenza e più gusto anche per corrispondere alla
semplice ed elegante dettatura del testo e alla nobiltà dei tipi. Le opere di questo amore sono pregevolissime e
fanno conoscere come fosse egli allevato nella patria di Palladio; 46 tavole comprende il primo volume e 45 ne
comprende il secondo. Finisce quest’opera con un avviso degli editori intorno al trattato degli ordini
d’architettura, che sarà pubblicato in 4, corredato di 60 tavole, opera elaboratissima e profonda di questo
dottissimo architetto.
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In cinque gran tavole, e in 40 pagine di testo il sig Becega presenta alcune nuove e sue particolari teorie, che ove
reggessero alla pratica esecuzione senza incontrare inconvenienti, servirebbero alla costruzione di teatri d’una tal
grandiosa magnificenza da venire a gara coi spettacoli dell’antica Roma. Ma le odierne abitudini, e la forza di
mezzi privati non sembrano conciliarsi con quelle ipotesi.
In cinque gran tavole, e in 40 pagine di testo il sig Becega presenta alcune nuove e sue particolari teorie, che ove
reggessero alla pratica esecuzione senza incontrare inconvenienti, servirebbero alla costruzione di teatri d’una tal
grandiosa magnificenza da venire a gara coi spettacoli dell’antica Roma. Ma le odierne abitudini, e la forza di
mezzi privati non sembrano conciliarsi con quelle ipotesi.
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