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374. ALBERT Leon Baptiste gentilhomme florentin, L’architetture ou art de bien bastir divisée en dix livres traduits de natin en françois par deffunt Jean Martin Parisien nagueres, secretaire du rev. Card. de Lenoncourt, à Paris, par Jacques Kerver libraire juré, 1553, in fol. fig.
Gli editori Francesi profittarono delle tavole, che pochi anni prima furono pubblicate in Firenze nella versione del Bartoli, che veggonsi scrupolosamente copiate in questa edizione francese, alla quale non può negarsi una somma eleganza e bella forma di tipi.
Gli editori Francesi profittarono delle tavole, che pochi anni prima furono pubblicate in Firenze nella versione del Bartoli, che veggonsi scrupolosamente copiate in questa edizione francese, alla quale non può negarsi una somma eleganza e bella forma di tipi.
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710. VITRUVE M. Pollion, Architecture, ou art de bien bastir: mis de la latin en français par Jean Martin secretaire du Cardinal Lenoncourt, Paris 1547, chez Jacques Gazeau, in fol. fig.
Con un bellissimo ritratto del traduttore intagliato in legno nel frontespizio. Questa è la prima edizione del Vitruvio del Martino, in cui professa di essersi valso de’ commentatori precedenti, ed in specie vedesi aver preferito fra Giocondo. Le figure intagliate in legno con molto bel garbo sono disegnate la più parte da Jean Goujon e le altre son tolte dal Cesariano, da fra Giocondo e dal Serlio. In fine è una breve dissertazione sull’architettura di Jean Goujon.
Con un bellissimo ritratto del traduttore intagliato in legno nel frontespizio. Questa è la prima edizione del Vitruvio del Martino, in cui professa di essersi valso de’ commentatori precedenti, ed in specie vedesi aver preferito fra Giocondo. Le figure intagliate in legno con molto bel garbo sono disegnate la più parte da Jean Goujon e le altre son tolte dal Cesariano, da fra Giocondo e dal Serlio. In fine è una breve dissertazione sull’architettura di Jean Goujon.
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615. POLIPHILE, Hypnerotomachie ou discours du songe de Poliphile deduisant comme amour le combat a l’occasion de Polia, nouvellement traduit de langage italien en françois, Paris, pour Jacques Kerwer, 1554, in fol. fig.
Questa versione preparata dal cardinale di Lenoncourt fu pubblicata da Giovanni Martino la prima volta nel 1346 ed una posteriore a questa nostra nel 1561. Dopo il frontespizio figurato a tergo sta un avviso al lettore, indi segue la dedica, poi un secondo indirizzo ai lettori del traduttore. Alcuni versi nel 4 foglietto e la tavola dei capitoli in altri due fogli: dal numero 1 al numero 157 procede il testo in altrettanti foglietti; in fine Imprimé pour Jacques Kerwer marchant libraire par Marin Massellin le XXII Decembre l’an 1553. Le tavole in legno sono assai ben intagliate massimamente quelle ove trovansi paesaggi ed animali: alcune poche sono anche tratte dell’edizione originale. Esemplare magnifico in vit. dor.
Questa versione preparata dal cardinale di Lenoncourt fu pubblicata da Giovanni Martino la prima volta nel 1346 ed una posteriore a questa nostra nel 1561. Dopo il frontespizio figurato a tergo sta un avviso al lettore, indi segue la dedica, poi un secondo indirizzo ai lettori del traduttore. Alcuni versi nel 4 foglietto e la tavola dei capitoli in altri due fogli: dal numero 1 al numero 157 procede il testo in altrettanti foglietti; in fine Imprimé pour Jacques Kerwer marchant libraire par Marin Massellin le XXII Decembre l’an 1553. Le tavole in legno sono assai ben intagliate massimamente quelle ove trovansi paesaggi ed animali: alcune poche sono anche tratte dell’edizione originale. Esemplare magnifico in vit. dor.
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666. SERLIO, Le premier livre d’architecture mise en langue françoise par Jean Martin, Paris 1545, chez Jean Barbe. — Le second livre de perspective par le même (stesso anno, italiano e francese). — Il terzo libro delle antichità, Venezia, presso Francesco Rampazzetto, 1062. — Le quatrieme livre des regles génerales d’architecture, sur les cinq manières d’édifices traduit par Pierre Van Aelst. Imprimé à Anvers 1545. Questi quattro libri sono legati assieme.