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465. CATANEO Pietro, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa de’ figliuoli di Aldo, 1554, in f. fig.
468. CATANEO, I quattro primi libri d’architettura, Venezia, in casa dei figliuoli di Aldo, 1554, in fol. fig.
469. CATANEO Pietro, L’architettura, alla quale oltre all’esser stati dallo stesso autore rivisti, ordinati, e arricchiti i primi quattro libri per l’addietro stampati, sonosi aggiunti di più il 5, 6, 7 ed 8 libro, Venezia, Aldo, 1567, in fol. fig.
Opera bene concepita e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno, intagliate in legno e inserite fra il testo. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini, la seconda a Francesco dei Medici.
Opera bene concepita e di bella esecuzione colle tavole di purgato disegno, intagliate in legno e inserite fra il testo. La prima edizione fu intitolata ad Enea Piccolomini, la seconda a Francesco dei Medici.
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470. CERATO Domenico Vicentino, Nuovo metodo per insegnare li cinque ordini d’architettura civile conforme le regole di Palladio e di Scamozzi ed alcune regole di geometria pratica, Padova 1784, in 4 vol. 2, legati in uno.
Questo libro si annuncia particolarmente esser fatto a beneficio delle arti meccaniche de’ marangoni, muratori e taglia-pietra.
Questo libro si annuncia particolarmente esser fatto a beneficio delle arti meccaniche de’ marangoni, muratori e taglia-pietra.
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503. FERROGIO Benedetto, Dell’utilità ed applicazione delle mattematiche all’architettura civile, Torino 1788, in 8.
505. FOSSATI Giorgio. Storia dell’architettura nella quale, oltre le vite degli architetti, si esaminano l’o90rigine e i progressi dell’arte, adorna di molte tavole, t. I., Venezia 1747, in 8, fig.
Non apparve alla luce che questo solo tomo, il quale, come confessa l’autore nella sua prefazione, non è che una traduzione dell’opera di Félibien sull’architettura, a cui aggiunse molti rami, promettendo altri temi in seguito di suo conio, che non videro mai la luce. Le tavole, rappresentano molti dei principali edifici del mondo, sono 32.
Non apparve alla luce che questo solo tomo, il quale, come confessa l’autore nella sua prefazione, non è che una traduzione dell’opera di Félibien sull’architettura, a cui aggiunse molti rami, promettendo altri temi in seguito di suo conio, che non videro mai la luce. Le tavole, rappresentano molti dei principali edifici del mondo, sono 32.
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513. GALLACINI Teofilo, Trattato sopra gli errori degli architetti, Venezia 1767, in fol.
517. GIOPPREDO Mario, Dell’architettura, parte prima, nella quale si tratta degli ordini dell’architettura de’ Greci e degl’Italiani e si danno le regole più spedite per disegnare, Napoli 1768, in fol. mass. Fig.
Quest’autore aveva una felice natural disposizione per l’architettura e nell’opera sua, che non poté proseguire, come sembrava disposto a fare, per essere mancato a’ vivi, travedasi il buon gusto in quanto imitò e studiò Vitruvio e il cattivo per la pessima istruzione che ebbe da Martino Bonocore suo istitutore. Le 31 tavole sono di nitido e bell’intaglio in grandiosa dimensione incise da Francesco Gemignani.
Quest’autore aveva una felice natural disposizione per l’architettura e nell’opera sua, che non poté proseguire, come sembrava disposto a fare, per essere mancato a’ vivi, travedasi il buon gusto in quanto imitò e studiò Vitruvio e il cattivo per la pessima istruzione che ebbe da Martino Bonocore suo istitutore. Le 31 tavole sono di nitido e bell’intaglio in grandiosa dimensione incise da Francesco Gemignani.
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525. GUARINI Padre D. Guarino, Disegni d’architettura civile ed ecclesiastica, Torino 1668, in fol. fig.
Un avviso al lettore indica che, essendo morto il padre Guarino avanti che potessero pubblicarsi le sue opere d’architettura, il pubblico, (o lo stampatore) era così impaziente di farne noti i disegni, che si diedero alla luce separati dal testo. Le medesime tavole servirono all’opera dell’Architettura civile.
Un avviso al lettore indica che, essendo morto il padre Guarino avanti che potessero pubblicarsi le sue opere d’architettura, il pubblico, (o lo stampatore) era così impaziente di farne noti i disegni, che si diedero alla luce separati dal testo. Le medesime tavole servirono all’opera dell’Architettura civile.
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