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Italian
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Catalogo Section
Della architettura trattati
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Publication Year
1725 to 1749
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L’opera è preceduta dalla vita dell’autore scritta da Rafaelle du Fresile, con 65 tavole di bellissimo disegno ed
intaglio, la più parte incise da B. Piccard. I disegni poi dal traduttore pubblicati nel volume addizionale sono in
numero di 25, fra quali alcune bellissime invenzioni di Palazzi. Opera da tenersi in pregio.
L’opera è preceduta dalla vita dell’autore scritta da Rafaelle du Fresile, con 65 tavole di bellissimo disegno ed
intaglio, la più parte incise da B. Piccard. I disegni poi dal traduttore pubblicati nel volume addizionale sono in
numero di 25, fra quali alcune bellissime invenzioni di Palazzi. Opera da tenersi in pregio.
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Ordinariamente quest’opera pessima in ogni sua parte non è conosciuta che pel primo volume: e il Comolli ne
cita un secondo soltanto. Il nostro rara esemplare diviso in tre volumi non conta che 143 tavole e il terzo volume
comprende unicamente le tavole relative ai trattati del tomo secondo.
Ordinariamente quest’opera pessima in ogni sua parte non è conosciuta che pel primo volume: e il Comolli ne
cita un secondo soltanto. Il nostro rara esemplare diviso in tre volumi non conta che 143 tavole e il terzo volume
comprende unicamente le tavole relative ai trattati del tomo secondo.
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Questa riproduzione del Vignola si scosta dalle precedenti edizioni ed è adattata secondo il sistema di
quest’anonimo all’uso delle scuole elementari. Vi è molto di buono in iscorcio: e 31 tavole appartengono
all’architettura e quattordici alla meccanica, compresa quella del Battipali che non è numerata.
Questa riproduzione del Vignola si scosta dalle precedenti edizioni ed è adattata secondo il sistema di
quest’anonimo all’uso delle scuole elementari. Vi è molto di buono in iscorcio: e 31 tavole appartengono
all’architettura e quattordici alla meccanica, compresa quella del Battipali che non è numerata.
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, ec., Lo sforzo della scienza di questo sommo prospettico non basta a rendere tollerabile il pessimo gusto delle sue
macchine e decorazioni. In questo volume oltre a 41 tavole delle quali è formato, trovansi alla fine alcuni suoi
disegni originali.
Lo sforzo della scienza di questo sommo prospettico non basta a rendere tollerabile il pessimo gusto delle sue
macchine e decorazioni. In questo volume oltre a 41 tavole delle quali è formato, trovansi alla fine alcuni suoi
disegni originali.
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,
Lasciando a parte il gusto ornamentale di questo artista relativo all’epoca in cui viveva, li suoi trattati sono ben
ordinati ed espressi, e le tavole di questa piccola edizione sono nitidamente intagliate in finissimi e precisi
contorni. Nel primo volume il corso di architettura è illustrato con 69 tavole: nel secondo quello della prospettiva
comprende 56 tav.
Lasciando a parte il gusto ornamentale di questo artista relativo all’epoca in cui viveva, li suoi trattati sono ben
ordinati ed espressi, e le tavole di questa piccola edizione sono nitidamente intagliate in finissimi e precisi
contorni. Nel primo volume il corso di architettura è illustrato con 69 tavole: nel secondo quello della prospettiva
comprende 56 tav.
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,
Non apparve alla luce che questo solo tomo, il quale, come confessa l’autore nella sua prefazione, non è che una
traduzione dell’opera di Félibien sull’architettura, a cui aggiunse molti rami, promettendo altri temi in seguito di
suo conio, che non videro mai la luce. Le tavole, rappresentano molti dei principali edifici del mondo, sono 32.
Non apparve alla luce che questo solo tomo, il quale, come confessa l’autore nella sua prefazione, non è che una
traduzione dell’opera di Félibien sull’architettura, a cui aggiunse molti rami, promettendo altri temi in seguito di
suo conio, che non videro mai la luce. Le tavole, rappresentano molti dei principali edifici del mondo, sono 32.
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Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata,
dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il
risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
Opera divisa in cinque trattati dell’architettura in generale: dell’iconografìa, dell’ortografia elevata,
dell’ortografia gettata, della geodesia. Il primo volume è consacrato al testo, il secondo alle tavole che sono il
risultato il più strano d’un imaginazione sregolata e priva di retto senso e di ogni sorta di gusto.
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Sotto questo nome d’Arcadia intendasi Monsignor Ercolani. Edizione di qualche lusso apparente, non
agguagliato dal merito dell’opera, come il dimostrano le 61 tavole del volume. In fine sta una descrizione del
Colosseo romano, del Panteon e del tempio vaticano, con altre 15 tavole.
Sotto questo nome d’Arcadia intendasi Monsignor Ercolani. Edizione di qualche lusso apparente, non
agguagliato dal merito dell’opera, come il dimostrano le 61 tavole del volume. In fine sta una descrizione del
Colosseo romano, del Panteon e del tempio vaticano, con altre 15 tavole.
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I due volumi sono legati in un sol tomo. Avvi un frontespizio figurato intagliato da B. Picart, che incise
egualmente il ritratto dell’autore. Le tavole sono egualmente in gran dimensione con altrettanta precisione e
lusso, che furono fatte quelle dell’Alberti, pubblicate in Londra dallo stesso Leoni. Il primo libro contiene 43
tavole, il secondo ne contiene 60; il terzo ne contiene; il quarto libro è diviso in due parti, la prima delle quali
contiene 22 tavole e la seconda 58. Opera di un enorme dispendio per la sua ricca e laboriosa esecuzione.
I due volumi sono legati in un sol tomo. Avvi un frontespizio figurato intagliato da B. Picart, che incise
egualmente il ritratto dell’autore. Le tavole sono egualmente in gran dimensione con altrettanta precisione e
lusso, che furono fatte quelle dell’Alberti, pubblicate in Londra dallo stesso Leoni. Il primo libro contiene 43
tavole, il secondo ne contiene 60; il terzo ne contiene; il quarto libro è diviso in due parti, la prima delle quali
contiene 22 tavole e la seconda 58. Opera di un enorme dispendio per la sua ricca e laboriosa esecuzione.
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Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa
disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora
posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra.
Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima
edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col
frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana,
disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che
rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma
a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta
giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli
originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato
ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce,
imitando l’esempio del benemerito inglese.
Questo è l’esemplare donato dall’editore al Conte Algarotti. Vi si trova la pianta delle terme di Agrippa
disegnata a mano, che il conte Algarotti ebbe comodo di trarre dall’originale che non era in sua mano e allora
posseduto dall’architetto Temanza, la qual pianta non trovasi negli altri esemplari originali stampati in Londra.
Se dopo la ristampa fattane in Vicenza, questo libro venne diffuso, non cessa d’esser rara questa prima
edizione che venne dall’editore regalata ai letterati del suo tempo. Nel primo foglio è il busto dell’autore col
frontespizio nel basamento. Un avviso al lettore è nel secondo foglio intagliato in rame e in lingua italiana,
disteso con nobile eleganza dal dottissimo inglese, sopra del quale è un fregio intagliato con un medaglione che
rappresenta 108 il Palladio. Seguono le 25 tavole, delle quali la 2 non è a stampa, come abbiamo detto, ma
a mano. Ebbe il nobile Lord tutta la cura in questa edizione, imitando nell’inchiostro da stampa quella tinta
giallognola degli antichi disegni e in ispecie dei palladiani. Che oltre il rendere più fedelmente l’idea degli
originali, produce anche un effetto più dolce della cruda negrezza dell’inchiostro da stampa. Sarebbe pur grato
ai dilettanti e agli artisti che altro depositario di un tesoro inedito de’ palladiani disegni volesse darli alla luce,
imitando l’esempio del benemerito inglese.
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